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Blog del prof. Pietro Melis

Questo è il blog del prof. Pietro Melis, autore del testo intitolato "Scontro tra culture e metacultura scientifica: l'occidente e il diritto naturale. Nelle sue radici greco-romano-cristiane. Non giudaiche e antislamiche".

lunedì 31 ottobre 2016

TERREMOTO A ROMA. CROLLA MONTECITORIO SU UN'AULA PIENA. MORTO TUTTO IL GOVERNO E MORTI QUASI TUTTI I DEPUTATI. SALVI SOLO I POCHI ASSENTI.

Purtroppo non è vero. Ma mai terremoto sarebbe stato più giusto in un'aula con una maggioranza illegittima che ha approvato leggi liberticide. Qualcuno si domanderà perché non abbia salvato l'opposizione. Perché è anch'essa responsabile. Sono tutti attaccati alla poltrona e non vogliono perderla almeno sino al 2018. Altrimenti già mesi fa l'opposizione si sarebbe dimessa in blocco ancor prima dell'approvazione della schiforma della Costituzione e della legge elettorale provocando l'autoscioglimento della Camera e nuove elezioni che avrebbero fatto fuori il Bomba con la legge elettorale fondata sul proporzionale senza premio di maggioranza, cioè quella precedente rispetto al porcellum, comprendente anch'esso il premio di maggioranza e dichiarato anticostituzionale, ma sulla base del quale è stato eletto questo parlamento, che per di più ha avuto l'ardire di votare a maggioranza semplice la schiforma della Costituzione e della legge elettorale.  Riuscite ad immaginarvi un chirurgo che pretenda di operarsi da sé? Impossibile. E tuttavia è la stessa pretesa che ha avuto questo parlamento illegittimo di riformare se stesso. Viviamo in una situazione di totale anticostituzionalità. E nessuno, nemmeno uno dell'opposizione, l'ha mai detto.     
Parafrasando la famosa frase di Enrico IV di Borbone nella guerra tra i tre Enrichi ("Parigi val bene una messa") si può dire: la poltrona val bene la sua anticostituzionalità.   
Matteo minimo comune divisore
di Salvatore Tramontano
Pubblicato da Pietro Melis alle 02:12 1 commento:

domenica 30 ottobre 2016

LA TERRA E' VIVA. DIO E' MORTO.

Il titolo è in parte errato. In verità Dio non è morto perché non può esistere. Ma ho voluto rifarmi ad una famosa espressione di Nietzsche (La gaia scienza), che aggiunge: "e noi l'abbiamo ucciso". Voleva così dire che finivano tutti i valori morali fondati sul cristianesimo. Dovevano essere trovati nuovi valori morali per evitare il nichilismo. E qui Nietzsche sbagliò tutto. Egli pensò che, venendo a mancare i vecchi valori morali, fosse necessario inventarne di nuovi sostituendo a Dio il superuomo, una umanità superiore con una guida elitaria. Sulla base di questa concezione il nazismo credette di trovare in Nietzsche la sua guida morale. Ma Nietzsche non fu mai un antisemita. Fu sfruttato dal nazismo contro le sue intenzioni. Non si trova in Nietzsche una sola frase in cui si dica che il popolo tedesco rappresentasse una umanità superiore. Anzi, vi sono alcuni passi in cui Nietzsche appare preferire i francesi ai tedeschi. Se un filosofo può essere usato per fini contrari al suo pensiero vuol dire che il suo stesso pensiero è lacunoso e contraddittorio. Infatti Nietzsche non fu mai un pensatore sistematico. Libri pieni di aforismi, spesso contrastanti tra loro. Abituato a studiare filosofi sistematici trovai una grande fatica a leggere tutto Nietzsche. Ritengo che i suoi migliori scritti siano quelli giovanili quando faceva il filologo e analizzava il pensiero dei filosofi presocratici. Rimane famosa tra gli studiosi la sua interpretazione di un oscuro frammento di Anassimandro, che ha poi fatto scorrere fiumi di interpretazioni, tra cui quella di Heidegger. Benché molto criticata dagli storici della filosofia per la tesi in essa sostenuta La nascita della tragedia  fu per me una illuminazione nel contrapporre lo spirito dionisiaco a quello apollineo in una dialettica trai due spiriti come fonte ispiratrice della tragedia greca. Ritengo che la sua migliore opera sia Genealogia della morale, anche perché un'opera che porta avanti un'esposizione discorsiva senza aforismi. Seguì l'Anticristo, con titolo sbagliato perché il bersaglio di Nietzsche non è Gesù - a cui riconosce un insegnamento morale e una coerenza che lo indusse ad accettare la morte in croce - ma Saulo (S. Paolo), il ciandàla (il miserabile, come lo definisce Nietzsche) per essersi inventato la resurrezione di Gesù con l'unico scopo di costituire una setta di cristiani con cui vendicare la morte dell'ebreo Gesù "appiccando un grande incendio". Dove? Nell'impero romano. E la storia ci dice che vi riuscì. Perché Nietzsche sbagliò tutto? Perché credette che, morti i valori morali del cristianesimo, non vi fosse più alcun riferimento obiettivo che potesse contrastare il nichilismo se non inventando nuovi valori morali fuori del cristianesimo. Non pensò mai che anche i nuovi valori morali non si sarebbero potuti mai sottrarre al relativismo. "Non si uscirà mai dalla lotta mortale tra valori morali" (famosa frase di Max Weber). La storia ci ha insegnato che sono sempre prevalsi sempre i valori morali dei vincitori. Come uscire dal relativismo? Nietzsche, che, pure, aveva un occhio ben attento alla natura, vide in essa solo un caos, considerò la scienza come una costruzione artificiale fatta dalla mente degli scienziati. Ma se avesse riflettuto meglio su di essa avrebbe ben capito dalla stessa natura che in essa non vige la legge del più forte. Nel medesimo errore caddero nel '600 Hobbes e Spinoza. Tutti o quasi tutti ricordano la famosa espressione di Hobbes "homo homini lupus". L'uomo è un lupo per l'altro uomo. Hobbes credette di degradare l'uomo (nello stato di natura) alla natura di un lupo, nel senso che vi fosse una naturale inimicizia tra gli uomini nello stato di natura, prima della nascita delle leggi di uno Stato. Il diritto nello stato di natura (scrissero Hobbes e Spinoza) si estende sin dove si estende la forza. Ha sempre ragione chi è più forte. E questo principio, se pur sostituito dalle leggi di uno Stato, sarebbe rimasto valido nel rapporto tra vari Stati. Da qui la giustificazione delle guerre. Tutti questi discorsi sono falsi perché fondati sul diritto naturale inteso come diritto del più forte. Anche grandi filosofi come quelli citati sono caduti malamente in questa errata identificazione del diritto naturale con il diritto del più forte. Poiché i filosofi hanno considerato superficialmente la catena naturale preda-predatore sono giunti alla conclusione che in natura vigesse il diritto del più forte. FALSO! FALSO! FALSO! Io non passerò alla storia come Hobbes, Spinoza e Nietzsche, ma è da tutta la vita che ho scritto e vado scrivendo che in natura non esiste se non erroneamente il diritto naturale come diritto del più forte. Il lupo è migliore dell'uomo perché all'interno di un branco di lupi esiste una gerarchia ed una coesistenza pacifica che fa sì che nessun lupo ammazzi un altro lupo. La fallaccia dei filosofi citati è nata dall'avere confuso i rapporti intraspecifici con quelli interspecifici (tra diverse specie, in cui esiste il rapporto preda-predatore). E così si è pensato  che allo stesso modo dei rapporti interspecifici si dovesse giustificare una naturale violenza all'interno della specie homo. Questa violenza intraspefica dell'uomo non è naturale ma culturale. L'uomo ha introdotto la violenza all'interno della sua specie quando ha incominciato a sviluppare diverse culture (a iniziare da quelle religiose), che sono nate ponendosi in contrasto fra loro. Gli animali non hanno culture se non in senso improprio. Se i citati filosofi avessero capito che il diritto naturale solo apparentemente è diritto della forza perché questo principio è l'attuazione del diritto naturale alla sopravvivenza avrebbero capito che il predatore usa il diritto della forza in funzione del diritto alla sopravvivenza, e non il contrario. Il predatore non uccide per il piacere di uccidere, per far valere il principio della forza, ma usa la forza per sopravvivere. Se non lo usasse morirebbe di fame. Questo mi è sembrato sempre così evidente che mi è sempre sembrato di avere scoperto l'acqua calda. Ma purtroppo nemmeno grandi filosofi sono riusciti a scoprire questa acqua calda, cadendo così in affermazioni del tutto erronee, per salvarsi dalle quali si sono poi appellati ai valori morali. Sostituendo così ai loro errori un male peggiore che sono i valori morali, portanti  irrimediabilmente al relativismo e al nichilismo. Da cui ci si può salvare solo riconoscendo che in natura esiste un diritto naturale inteso come diritto all'autoconservazione e non come diritto della forza, che è solo un mezzo per attuare il diritto all'autoconservazione, che include anche il diritto alla legittima difesa.
DIO NON E' MAI MORTO PERCHE' NON E'MAI ESISTITO. E' invece la Terra che è viva. E lo dimostrano i terremoti. Se la Terra fosse un pianeta morto non esisterebbero i terremoti. La Terra è viva perché dopo circa 4 miliardi di anni (dalla formazione del sistema solare) il suo sottosuolo (che al centro conserva quel fuoco originario che poi andò solidificandosi nei milioni di anni negli strati superiori) è ancora sottoposto a vari e frequenti stadi di assestamento tra le diverse placche che entrano in contrasto fra loro. E ciò esclude un disegno intelligente della natura. I terremoti dimostrano che Dio non esiste. Mi fanno pena coloro che continuano a pregare di fronte alle macerie di una chiesa distrutta dal terremoto. Gente incapace di riflettere. Tanta è la disperazione umana da indurre i credenti a continuare a credere per non arrendersi al pensiero del nulla dopo la morte.       

I fedeli pregano in ginocchio
davanti alla Basilica crollata

A Norcia sparisce uno dei simboli dell'Italia
Luca Romano         
Pubblicato da Pietro Melis alle 19:12 2 commenti:

SONO SUBANIMALI. E INVECE LA LEGGE LI CONSIDERA UOMINI

Chi è un subanimale? E' colui che meriterebbe una condanna a morte perché, pur essendo biologicamente appartenente alla specie umana, tuttavia la sua vita vale meno di quella di qualsiasi animale, anche di quella di una schifosa zecca, che non sa di essere un pericoloso parassita da cui difendersi eliminandolo. In casi simili vale il principio della legittima difesa. Il predatore non uccide per crudeltà ma per il suo diritto naturale a sopravvivere. Purtroppo la natura è fatta così. Dire che sia fatta male significa dare un giudizio morale della natura. E non ha senso. Bisogna rassegnarsi a prenderne atto senza aggiungere la crudeltà umana. Gli animali non umani pertanto sono sempre innocenti. Solo una "giustizia" malata di antropocentrismo può considerare superiore la vita di un subanimale dalle sembianze umane a quella di un animale non umano. 
Si consideri questa notizia e mi si dica se questo subanimale possa valere per la legge più di un cane da lui seviziato sino alla morte. Non esisterà mai giustizia quando la maledetta concezione antropocentrica impedirà di fare vera giustizia, sommaria, di questi subanimali. Invece questo assassino non ha fatto nemmeno il carcere. Se un cane per legge fa parte del nucleo familiare esso deve essere considerato non soltanto come cane ma anche come componente della famiglia. E' inammissibile il fatto che ciò che per la legge (sulla carta) è reato per la Chiesa non sia nemmeno peccato di cui sia necessario confessarsi. Che razza di insegnamento possono dare i papi? Sono una vergogna. Nulla è cambiato da quando Pio IX proibì la costituzione di una associazione per la protezione degli animali per paura che la gente credesse anch'essi avessero un'anima immortale. Garibaldi in odio a Pio IX chiamò il suo cavallo preferito Pio IX per poter dire che andava a cavallo di Pio IX. Dalle religioni  è derivato il termine dispregiativo "bestie" passato poi purtroppo nel linguaggio comune. Ma io dico che l'umanità sarebbe migliore se fosse "bestiale".
uccide il cane della ex: 200 animalisti gli si presentano a casa
Blasting News‎ - 2 giorni faA Pescia, in provincia di Pistoia, un uomo ha seviziato a morte il cane della sua ex: arriva il ... 

Ecco invece quanto è successo negli Stati Uniti. Condannato al carcere per avere tentato di uccidere un cane

La giustizia che vorremmo veder applicata a Sangineto

Testo di Vincenzo Caporale

Tampa (Florida) - Per il tentato assassinio di un cane, un minorenne di 17 anni di nome Natwan Callaway, dal momento del suo arresto è sempre rimasto in carcere in attesa del processo.
 Natwan si è dichiarato colpevole dei reati a lui ascritti ed ha patteggiato la pena, rimarrà in carcere complessivamente per sette mesi. Quando uscirà dal carcere, sarà sottoposto a 4 anni di libertà vigilata (coprifuoco dalle 22.00 alle 6.00), il primo anno dovrà indossare un braccialetto elettronico, dovrà prestare 150 ore di lavoro gratuito per la comunità, interdizione a vita a tenere: armi, animali o frequentare i suoi coimputati (tutti condannati).


Aggiungo io. Ecco invece quanto è capitato in Italia l'1 luglio in altro terribile episodio di crudeltà. Un processo a piede libero e al massimo una condanna a pochi mesi  in stato di libertà. Naturalmente vi sono avvocati e cosiddetti psicologi pronti per mestiere a difendere degli assassini cercando delle attenuanti e giudici che non considerano la gravità del fatto anche in relazione alla sofferenza di chi ha un legame familiare con il cane ucciso. In questo caso sembra che Angelo fosse un randagio ma il legame affettivo si deve avere anche per un cane randagio, e ancor di più considerando la sua vita sfortunata segnata già da sofferenze per mancanza di legami affettivi.  
In marcia su Sangineto, il paese dove è stato ucciso il cane Angelo
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Sale la rabbia del popolo italiano nei confronti dei quattro ragazzi che a Sangineto hanno torturato ed ucciso Il cane Angelo.
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Il video del cane Angelo torturato e ucciso a Sangineto: ecco - Funweek

www.funweek.it/tv/.../video-cane-angelo-torurato-ucciso-sangineto-servizio-le-iene.p...
6 giorni fa - Clamore per il servizio di Nina Palmieri sul cane Angelo durante il quale l'inviata del noto programma di Italia 1 prova a far luce sul terribile ...

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Angelo e le bestie: le Iene si avventano sul cadavere del cane ...

www.nextquotidiano.it/le-iene-si-avventano-sul-cadavere-del-cane-ammazzato-a-sang...
6 giorni fa - Nina Palmieri e le Iene sono andati a caccia dei quattro ragazzi di Sangineto che a giugno hanno ucciso un cane e hanno postato il video su ...

  
Pubblicato da Pietro Melis alle 00:41 5 commenti:

sabato 29 ottobre 2016

L'OSSIMORO S. AGOSTINO: PADRE DELLA CHIESA MA ERETICO ISPIRATORE DI LUTERO

Mi sono sempre domandato come mai Sant'Agostino (354-430), un grande fanatico (scrisse: fuori della Chiesa vi è solo massa dannata) sia ancor oggi considerato il più grande Padre della Chiesa, mentre dovrebbe essere riconosciuto come eretico, ispiratore della Riforma protestante attuata da quel Lutero  che attuò la Riforma andandosi a nascondere presso il castello di un principe suo protettore dove occupò il tempo a tradurre la Bibbia in tedesco. A vent'anni, ancora frate agostiniano, venne a Roma e fece in ginocchio la scala santa. Arrivato all'ultimo gradino si domandò: "sarà servito a qualcosa?"(Roland Bainton, La riforma protestante). Fu il primo dubbio che lo invase circa il merito delle opere di bene e di penitenza. Quando lesse più attentamente Agostino scoprì la sua dottrina della predestinazione. Le opere di bene servivano a nulla. Ognuno è predestinato dalla nascita. Agostino traeva la predestinazione da una delle due facce della confusa predicazione di S. Paolo soprattutto dalla Epistola ai Romani, considerata da Lutero il documento fondativo del cristianesimo. A San Paolo non avrebbero potuto interessare i miracoli descritti nei Vangeli (d'altronde scritti tutti dopo le sue Epistole). Per lui valeva un solo miracolo: la resurrezione: "Se Cristo non è risorto vana è la vostra fede". Ma non bastava la fede. Dio, data la sua assoluta libertà, non poteva dipendere dalle azioni umane, se pure condotte a fin di bene. Si poteva solo sperare che esse fossero un segnale di predestinazione per la salvezza, ma senza alcuna sicurezza. Dio può preferire un peccatore perché ha la libertà di non tener conto del suo peccato. Le opere di bene non sono negate ma sono svilite. Ma in contraddizione con ciò S. Paolo aggiunge (sempre nell'Epistola ai Romani) che anche i pagani si sarebbero salvati se avessero rispettato "la legge naturale iscritta nei loro cuori". Ma allora che senso aveva la predicazione di S.Paolo perché i gentili (pagani) si convertissero al cristianesimo? Sant'Agostino fu un severo ripetitore della concezione paolina della predestinazione. E contraddittoriamente perché disse anche che fuori della Chiesa non poteva esservi salvezza.  Il cristianesimo nacque con S. Paolo, per così dire, cornuto. Da una parte la predestinazione, dall'altra il recupero del valore delle opere ai fini della salvezza. La dottrina cattolica scelse il secondo corno. Ma Lutero fu seguace di Agostino nella sua più restrittiva dottrina della predestinazione. Odiava tutte le opere di carità. Pur affermando che la fede era un fatto interiore di fatto fondò una Chiesa di Stato perché aveva bisogno del sostegno politico dei principi e regnanti tedeschi per imporre la Riforma. Fu un antievangelico. Per questo spinse egli stesso l'autorità politica a sopprimere nel sangue la rivolta dei contadini considerati alla stregua di banditi sovvertitori delle istituzioni politiche. Vi furono almeno 100.000 morti, di cui Luterò godé ampiamente.  Scrisse infatti nel 1523 un libro intitolato Contro le bande brigantesche e micidiali dei contadini. Nel 1521 Lutero fu dichiarato eretico dalla Chiesa di Roma. Ma allora perché non fu mai dichiarato eretico anche S. Agostino? Forse perché era già santo dall'antichità ed era passato ormai un millennio?
La Chiesa cattolica su questa questione fu razionale appoggiandosi alla concezione di S. Tomaso (1225- 1274), che, considerato il maggiore dottore della Chiesa, fu, alcuni secoli dopo, l'ispiratore della Controriforma del Concilio di Trento. S. Tomaso, grande filosofo, oltre che teologo, un grande equilibrista, sostituì alla predestinazione la prescienza per salvare la libertà umana e allo stesso tempo la conoscenza del futuro da parte di Dio senza che egli tuttavia lo determinasse. Dio sa chi si salverà ma lascia l'uomo libero di salvarsi con le sue opere. La grazia (con la fede) per Tomaso è un qualcosa in più che agevola le opere di bene. E allora perché Agostino viene ancora considerato un grande santo, il più grande Padre della Chiesa, mentre dovrebbe essere considerato un eretico alla luce della dottrina cattolica anche per essere stato ispiratore della Riforma che produsse guerre di confessioni all'interno del cristianesimo rendendolo debole davanti all'invasione musulmana? Nella confusione totale che ha portato questo papa non vi è da meravigliarsi  che egli sia persino giunto a fare l'elogio di Lutero, di colui che divise in due l'Europa cristiana e non fu migliore dei cattolici che mandavano al rogo gli eretici e le asserite streghe con il tribunale spagnolo dell'Inquisizione. Lutero e Calvino (anch'egli sostenitore della dottrina della predestinazione) furono i maggiori oppositori della scienza moderna. Più di quanto lo sia stata la Chiesa cattolica dopo la Riforma. Perché prima della Riforma la Chiesa cattolica fu una scuola di liberalismo in fatto di concezioni scientifiche. Ma dopo la Riforma, per non essere superata dai protestanti nell'interpetazione rigorosa della Bibbia, cambiarono verso e così si venne al rogo di Giordano Bruno e alla condanna di Galileo. La Riforma fu una iattura nella storia del cristianesimo. Fu una giusta reazione al mercato delle indulgenze e alla pratica della simonia della Chiesa cattolica, ma la Riforma fu un rimedio peggiore del male. Solo un papa confusionario come quello attuale poteva ignorare, o far finta di ignorare, chi furono veramente Lutero e Calvino, che anch'essi innalzarono i loro roghi contro altri protestanti ritenuti sobillatori perché portatori di istanze sociali a favore delle classi sfruttate dai grandi feudatari, volendo unire la Riforma ad una rivoluzione sociale.  E questo papa che dice? Le solite improvvisazioni di sapore politico e non dottrinario che lo portano a dire scempiaggini, sino a definire Lutero un grande riformatore contro le vecchie chiese, così rinnegando secoli di dottrina cattolica. Io agnostico-ateo me ne potrei fregare di queste questioni. Le visiono dall'esterno essendo per questo un osservatore imparziale. 

Condanna del Papa alla Chiesa:
"Su Lutero no logiche settarie"

Lucio Di Marzo
                 
Pubblicato da Pietro Melis alle 04:44 3 commenti:

ELOGIO DI DE MITA: HA AMMAZZATO IL BOMBA

Ma guarda un po' che cosa mi tocca fare. Fare l'elogio di un vecchio democristiano (mai ho votato per la DC) che scalpitava per far fuori Craxi dopo i suoi 4 anni di governo per mettersi al suo posto. Mi tocca fare l'elogio dei tempi passati quando esistevano i partiti come assemblee degli iscritti e non esistevano i padroni dei partiti personali come è capitato dopo il 1994 con Berlusconi. Oggi non vi è partito più personale di quello del Bomba, la peggiore sciagura nella storia dei governi italiani, tanto da costringermi a dire che oggi abbiamo uno sgoverno. De Mita ha veramente ammazzato il Bomba scoprendogli tutte le sue menzogne (La 7 sì o no). Ha iniziato sommessamente facendo l'elogio dei governi passati che erano fondati su partiti che si coalizzavano dialogando per trovare un programma comune. Il Bomba ha accusato i governi passati dall'inizio degli anni '90 di avere aumentato il debito pubblico scaricandolo poi sui giovani di oggi. Falso. Nel 1992 la lira fu svalutata necessariamente per renderla competitiva nelle esportazioni. Questo non l'ha detto De Mita ma lo dico io. E' vero che vi era un'inflazione e un aumento del debito pubblico negli anni '90. Ma i titoli di Stato venivano posseduti dagli italiani. Il debito pubblico aumentava a causa di una spesa pubblica priva di controllo. Oggi il 60% dei titoli è posseduto dalle banche (che non fanno più credito) e dagli stranieri, che non reinvestono in Italia. Se i titoli di Stato vengono posseduti dai cittadini e la spesa pubblica viene tenuta sotto controllo il debito pubblico si risana da sé perché gli interessi pagati dallo Stato vengono spesi aumentando i consumi e perciò la produzione e l'occupazione, con conseguente maggiore introito di tasse senza doverle aumentare, come oggi. Io stavo meglio quando venivo pagato in lire. L'euro nel 2001 mi ridusse lo stipendio (ero ancora in servizio come professore universitario) ad un valore effettivo che era circa la metà in fatto di capacità di acquisto perché tutti i prezzi erano aumentati per una legge di mercato. Infatti tutti i prezzi si sono innalzati verso i valori più alti dell'euro negli Stati economicamente più forti. Quando vi era la lira l'Italia occupava il quarto posto tra tutti gli Stati del mondo nel campo economico in fatto di produzione. Precedeva anche l'Inghilterra. Con l'euro non so dove sia andata a finire. 
Ma torniamo a De Mita. Ha rilevato il "combinato scomposto" della riforma della Costituzione unita alla riforma della legge elettorale che permette al ballottaggio di dare il premio di maggioranza (55%), cioè il potere assoluto, a quel partito che ottenga anche soltanto il 25% dei voti. E ha aggiunto che gli articoli che vanno dal 55 al 70 sono completamente illeggibili, scritti male anche in italiano, con un rimando ad articoli precedenti che è una cosa inammissibile in una Costituzione, che deve avere (e De Mita ha citato Napoleone) articoli "brevi ed oscuri", nel senso che l'oscurità significa una pluralità di comportamenti. Sarebbe stato meglio eleggere un Senato votato dai cittadini e formato da persone professionalmente qualificate se pure con la funzione di organo consultivo in fatto di formazione delle leggi. Invece con la riforma si avrebbe un Senato formato dai peggiori politici che sono quelli che siedono nei Consigli regionali, e tra questi peggiori verrebbero eletti i peggiori perché certamente i consiglieri regionali che fossero anche assessori non accetterebbero di fare anche i senatori a tempo perso e senza remunerazione. E' inutile riportare i soliti sproloqui del Bomba. Li conosciamo tutti. Fondati sulle solite menzogne con la promessa di un futuro migliore che con lui mai ci sarà. De Mita ha usato espressioni durissime nei confronti di questo individuo. Ho preso appunti perché meritano di essere riportate. "Gli uomini che guardano al presente non hanno futuro". "Hai una lettura della storia fatta su di te da fiorentino cattivo". "Ami solo lo scontro con la tua baldanza". "Non hai moralità politica". "Credo che tu sia irrecuperabile perché non hai limiti alla tua arroganza". "Fai un discorso patetico che si identifica con la propria persona". "Sei in ogni posto e in ogni luogo". "Io non sono del PD dove ascoltano il verbo e tutti annuiscono". "Hai una faccierella  da santino in un deflusso di rincoglionismo". "All'età tua ti stanchi troppo presto". 
Non mi aspettavo che un De Mita di 88 anni avesse  tanta forza di linguaggio contro un individuo che, per la differenza di età, potrebbe essere un nipote. Avrebbe dovuto usare il lei per tenere le distanze dal Bomba. Così chiamato dai suoi compagni di classe alle scuole medie per le sparate che faceva.                   
Matteo minimo comune divisore
di Salvatore Tramontano
Pubblicato da Pietro Melis alle 02:24 Nessun commento:

venerdì 28 ottobre 2016

BENVENUTI IN ITALIA! PORTE APERTE A TUTTI. E NOI PAGHIAMO

Mi sono sempre domandato perché si vada contro le leggi internazionali del mare che dicono che un'imbarcazione che non batta bandiera di uno Stato deve essere considerata alla stregua di imbarcazioni di pirati. Invece si va sino alle coste della Libia (in acque territoriali) per andare loro incontro. A parte il fatto che si continua ad incoraggiare la criminalità che si arricchisce su questo traffico illegale, perché si violano le leggi internazionali per aumentare il deficit italiano con altri 4 miliardi di euro mentre occorrono soldi per i terremotati? Qui siamo alla follia.   

Al suddito oppresso non resta che la legittima difesa personale 


Testo di Paolo Sensini 
Un governo illegittimo, perché non votato e non eletto da alcuno, raccoglie ogni giorno sulle proprie navi militari migliaia di africani davanti alla coste libiche e li scarica illegalmente sul territorio italiano. Pratica cioè lo scafismo di Stato in sinergia con i negrieri "solidali" sulle due sponde del Mediterraneo. Ma ancora non gli basta. Dopo aver dilapidato miliardi e miliardi di euro dei contribuenti in queste folli operazioni che non portano alcun benificio e creano solo enormi problemi di convivenza sociale, che fa ora? Inizia a espropriare direttamente i beni e le proprietà private dei cittadini - dopo averli già spennati fiscalmente - per metterli a disposizione di soggetti che non hanno alcun titolo di rimanere in Italia. E ogni giorno, non pago dell'"accoglienza" erogata a spese dei sudditi, aumenta sempre più il volume della propaganda e dell'aggressività burocratica per imporre il suo disegno criminoso. A questo punto, visto che non è percorribile alcuna via d'uscita legale a tale stillicidio, quale altra strada rimane praticabile oltre la legittima difesa personale?

 

Pubblicato da Pietro Melis alle 18:56 4 commenti:

giovedì 27 ottobre 2016

LA CAUSA DEGLI ULTIMI TERREMOTI

E' LUI. L'HO GIA' DETTO. PORTA SFIGA. ELIMINARLO CON IL NO IL 4 DICEMBRE. Vi sono sempre stati dei terremoti in Italia. Ma mai tanti in pochi mesi in diverse regioni. E' un segnale.

lunedì 20 giugno 2016


Alla plebe ogni tanto vanno dati dei contentini

Giancarlo Belloni: E adesso caro Pinocchietto, vedi di fare le valigie! SUBITO!

Maurogino Landini: Quando ti svegli, vedrai che qualcosa è cambiato. Te ne dovrai fare una ragione!

Lupi Emanuele: Questo soggetto arrogante e presuntuoso non conosce vergogna, è sempre più pericoloso, specie adesso. Bisogna cacciarlo subito prima che combini altri gravi danni.             
Leonardo Calabria: Speriamo capiscano che i tempi sono cambiati e devono cambiare anche loro. Rimettere le cose a posto e smetterla di fare i furbi. Seriamente.

Rosy Cesare: Te ne devi andare, hai combinato troppi guai...oltre aver rubato...

Secondo Luciana Saro: La musica è finita gli amici se ne vanno e quelli rimasti se ne andranno prestooooooo!


Antonio Oggiano: Troppo poco, i ladroni meritano di più. 
Mafie di vari paesi coordinano l'invasione dell'Europa...

Il troppo storpia
 
Pubblicato da Pietro Melis alle 17:00 Nessun commento:

BRAVO DE SIERVO

Ugo De Siervo, ex presidente della Corte Costituzionale, ha spiegato (La7 La Gabbia Open) in pochi minuti ciò che Zagrebelsky, facendo una lezione tecnica universitaria a fianco del capo dell'attuale sgoverno, non ha saputo chiarire in più di un'ora. De Siervo ha detto:
1) E' falso che si accorcino i tempi di approvazione di una legge perché il Senato (chiamamolo così questo falso Senato) ha il potere di richiamare tutte le leggi approvate dalla Camera e fare le sue osservazioni, con conseguente tripla lettura e discussione di una legge, anche se poi la Camera non è obbligata a votare sugli emendamenti del Senato.
2) Rimangono 15 argomenti su cui il Senato ha diritto di voto determinante per l'approvazione di una legge.
3) Il (falso) Senato ha diritto di voto determinante sui trattati internazionali e sulle modifiche della Costituzione.
4) Il (falso) Senato partecipa all'elezione del presidente della Repubblica.
4) Il (falso) Senato viene spogliato di ogni potere per quanto riguarda decisioni che la Camera può avocare a sé riguardo a questioni che riguardano la politica regionale con la scusa del superiore interesse dello Stato. Per quanto riguarda la Sanità (sinora demandata alle Regioni) nulla viene specificato in proposito. 
5) I (falsi) senatori sono dei consiglieri regionali (74) e dei sindaci (21) eletti dai consiglieri regionali e dai sindaci delle maggiori città (metropilitane), ridotti a dei dopolavoristi che ogni tanto (anche due volte al mese) debbono fare, oltre che i consiglieri regionali e i sindaci anche i senatori, acquistando però l'immunità parlamentare.       
6) La connessa legge elettorale darà ampio potere al governo facendo della Camera una succursale del governo perché il governo avrà una maggioranza ottenuta con il premio di maggioranza data a quel partito che al ballottaggo risulti primo indipendentemente dal numero dei suoi votanti. Si instaura così pericolosamente la dittatura di un partito. 
7) E' falso che sia stato abolito il bicameralismo perfetto, sostituito invece da un bicameralismo caotico
Se queste cose sono state dette da un ex presidente della Corte Costituzionale è evidente che solo votando NO si può evitare una deriva verso il totalitarismo.   
Ascoltare l'intervento di De Siervo a iniziare da ore 1:54
La Gabbia Open

Puntata del 26/10/2016
Il programma di approfondimento condotto da Gianluigi Paragone
                                                                             



Pubblicato da Pietro Melis alle 01:34 3 commenti:

mercoledì 26 ottobre 2016

CONTRO L'IGNORANZA E L'IMPOSTURA DEGLI ONNIVORI

Dopo la trasmissione Matrix (canale 5)
Contro tutti i cosiddetti scienziati della nutrizione, contro tutti coloro che dicono che l'uomo è per natura onnivoro, contro tutti coloro che si nascondono dietro la dieta mediterranea, fatta anche di carne, contro tutti gli ignoranti che non sanno che già Rousseau in due note (VII e X) del Discorso sull'origine e i fondamenti della diseguaglianza fra gli uomini  faceva notare, tra altre cose, che l'intestino assai lungo e la dentatura debbono far ritenere che la specie umana sia da includere tra le specie erbivore, contro tutti gli impostori che mangiano carne ma non avrebbero mai il coraggio di ricavarsi una volta la bistecca in un mattaoio (credendo di avere le mani monde di sangue, mentre le hanno più sporche di quelle dei macellatori), contro quelli che non vogliono sapere che Umberto Veronesi ha superato i 90 anni da vegetariano e Margherita Hack è vissuta 90 anni da vegana (nata in una famiglia vegana) ed è stata anche campionessa di atletica, contro tutti gli ignoranti che non sanno che la carne, soprattutto rossa, causa il cancro all'intestino per ristagno delle sostanze tossiche nel lungo intestino, entro cui finiscono gli antibiotici imposti agli animali nei crudeli allevamenti intensivi, contro coloro che ignorano che gli erbivori non sono mai soggetti a cancro, contro tutti coloro che dovrebbero spiegarmi da dove il toro tragga la sua forza e la vitamina B12, contro tutti coloro che non sanno spiegarmi come mai l'uomo sia l'unico animale mammifero che dopo lo svezzamento beva latte di altro animale, contro tutti coloro che sono "pasticceri di cadaveri" (come li definì il grande filosofo neoplatonico e storico Plutarco (De esu carnium), contro gli onnivori che vogliono far passare i vegetariani e i vegani come fanatici, mentre sono gli onnivori la causa maggiore dell'inquinamento terrestre a causa degli allevamenti intensivi, maggiore rispetto alle emissioni di CO2 su tutta la Terra provocate dalle industrie e dalle auto, contro coloro che non sanno che per un kg di carne occorrono 15.000 litri di acqua, bisogna dire che

I fatti sono una cosa, la propaganda un'altra

Fonte: The Story Teller – VeganEdition



"Non ho problemi alle articolazioni, le mie mani sono ferme, non mi serve il bastone e sono lucido mentalmente, praticamente mi sento come 50 anni fa"

(Dott. Ellsworth Wareham)


Tu credi ancora al cugino del cognato dello zio di un collega di un'amica che ti ha detto che se diventi vegano muori?  
Effetti collaterali del consumo di carne
      
Pubblicato da Pietro Melis alle 01:32 1 commento:

martedì 25 ottobre 2016

LO CHIAMAVANO RE GIORGIO


Richiesta di dimissioni

freeanimals-freeanimals.blogspot.com/2013/12/richiesta-di-dimissioni.html
26 dic 2013 - Richiesta di dimissioni. FONTE C'era una volta…un re, direte voi. No, c'era un presidente della Repubblica. In quel Paese la monarchia non ...
 

 

La marionetta bugiarda


 

 

 

 

Pochi sanno che eseguiva gli ordini di una superloggia

Marianeve Urzo: Ben detto "VERGOGNA". Da quel che so io, quando uno diventa presidente della Repubblica giura di essere il Presidente di tutti, invece matusalemme è stato solo il Presidente dei sinistri e ha messo sempre i bastoni fra le ruote ai governi di destra.



Fausto Volpato: Non è vero, è ben oltre il suo male. Qui non si tratta né di sinistra, né di destra, ma di lobby. Cercate di non essere faziosi, altrimenti non arriviamo da nessuna parte.



Paolo Viti: Fausto Volpato, ricordati che lobby o no lui è innanzitutto un comunista e nello stesso tempo è uno dei maggiori esponenti del PD! In questo momento le lobby sono quasi totalmente nelle loro mani!

Rispondere alla Brexit con i carriarmati


Fonte: Il Dis-organico
Questa è una vignetta satirica. Napolitano non ha mai detto questa frase. È solo la sintesi di due suoi atteggiamenti:
1) Nel 1956 plaudì la repressione sovietica in Ungheria (per poi dichiararsi pentito, decenni dopo);
2) Ha ritenuto come un "azzardo sciagurato" la scelta di Cameron di indire un referendum sulla Brexit (e quindi far decidere il popolo su questo argomento).
Pubblicato da Pietro Melis alle 00:33 1 commento:

lunedì 24 ottobre 2016

NAPOLITANO: UNA LUNGA E SPORCA CARRIERA DA VOLTAGABBANA

E' stato senza dubbio il Peggiore. Un individuo per tutta la vita senza mestiere. E' vissuto sempre e solo di politica da camaleonte. Trasformista e buono per tutte le stagioni. E' andato sempre con il vento in poppa cambiando direzione per tirare a campare con il detto"meglio campare che crepare". Nel 1956, servo di Togliatti (aveva 32 anni),  approvò la sanguinosa repressione della rivolta ungherese ad opera dei carri armati sovietici. A Budapest vi furono 3000 morti, 20.000 morti nel resto dell'Ungheria. Il commento di Napolitano fu: "I carri armati sovietici hanno riportato la pace in Ungheria". Nel 1958 furono interpellati i partiti comunisti occidentali: il partito comunista francese di Thorez e quello italiano di Togliatti approvarono la decisione dei sovietici di impiccare gli esponenti del governo ungherese, a cominciare dal capo del governo Imre Nagy e dal suo collaboratore il generale Maleter. Furono in tutto 1000 i "giustiziati". E 200.000 gli ungheresi scappati dall'Ungheria, soprattutto in Austria. Il comunista italiano Giancarlo Pajetta nel 1956 commentò cinicamente: "ogni governo si difende". Della segreteria faceva parte Napolitano, pertanto anch'egli complice di tanta strage. 

La storia dell'Ungheria - la rivoluzione del 1956 - Budapest Guidata

Nel 2010 lodava il governo di Assad. Sei anni dopo lo definì un criminale. Favorendo così l'infiltrazione dei tagliagole dell'Isis del cosiddetto califfato islamico. Nel 2011 si impose sul governo Berlusconi (recalcitrante) perché anche l'Italia intervenisse nel bombardamento della Libia per far fuori Gheddafi. Con tutto il caos conseguente di cui maggiormente l'Italia sta sopportando il peso con le continue invasioni dalla Libia. Ogni sua decisione è stata una rovina per l'Italia. Ultima quella di nominare un esagitato come capo di questo sgoverno e di essersi pronunciato a favore del sì nel referendum. Ma la storia lo dovrà ricoprire di infamia. Ieri ricorrevano i 60 anni dell'inizio della rivolta ungherese.

Ungheria, 60 anni fa si spegneva il sogno del ... - La Repubblica.it

www.repubblica.it/esteri/2016/10/22/news/ungheria-150320989/
2 giorni fa - Il processo di democratizzazione avviato dal premier comunista riformatore Imre Nagy fu soffocato nel sangue dalle forze armate sovietiche.

Una banderuola di nome Giorgio

Testo di Ciancio Luigi



"Rendo omaggio ad un presidente capace che ha reso la Siria il giardino del Medio Oriente".

Giorgio Napolitano

18 marzo 2010


"Renzi ha fatto bene a contestare le nuove sanzioni, ma sarà un percorso irreversibile se Mosca continuerà a proteggere un criminale che reprime ed uccide il suo popolo."

Giorgio Napolitano.

L'unità 22 ottobre 2016

La madre dei Badoglio è sempre incinta.

La verità è materia per folli






La verità è materia per folli
Pubblicato da Pietro Melis alle 01:29 1 commento:

domenica 23 ottobre 2016

IL MALEDETTO ART. 138 DELLA COSTITUZIONE

Ma dove avevano la testa quei deficienti della Costituente del 1946? Hanno incluso il quorum della maggioranza assoluta  degli aventi diritto al voto nell'art. 75 riguardante il referendum abrogativo di una legge ordinaria e non hanno incluso almeno lo stesso quorum per la modifica della Costituzione nonostante nell'art. 138 si dica che occorrono i 2/3 del parlamento per la modifica. Se ne sono dimenticati? Non riesco a darmene una spiegazione. Senza il quorum la gente ignorante crederà che basti non andare a votare per far fallire il referendum come in quello abrogativo. Nelle interviste emerge una profonda ignoranza del contenuto della schiforma e con questa scusa gli ignoranti potrebbero favorire il sì non andando a votare. Oppure crederanno di farlo fallire non andando a votare perché credono vi sia il quorum come nel referendum abrogativo. Come mai dal 1946 ad oggi non si è mai pensato di modificare l'art. 138 introducendo il quorum della  maggioranza assoluta degli aventi diritto al voto in parziale accordo con la richiesta dei 2/3 del parlamento per modificare la Costituzione? Infatti solo nel caso in cui non si raggiungano i 2/3 del parlamento, ma solo la sua maggioranza assoluta, si va al referendum. Ma non viene introdotto il quorum. L'assurdo conseguente è che questa schiforma voluta da un esagitato assetato di potere passerebbe anche se andassero a votare solo tre gatti e due votassero sì. ASSURDO. E di ciò vuole approfittare questo delinquente a capo di uno sgoverno.      
Immagine per il risultato di tipo notizie
Crozza: «Sono una grande coppia Obama e Renzi, uno se ne va a novembre, l'altro a dicembre...»
Corriere TV‎ - 2 giorni fa
Pubblicato da Pietro Melis alle 14:30 Nessun commento:

sabato 22 ottobre 2016

PENSIONATI! ATTENZIONE A QUESTO TRUFFATORE

Ha promesso una quattordicesima (sino ad un massimo di 1000 euro) alle pensioni minime. Ma oggi ha detto che saranno aumentate le addizionali IRPEF comunali e regionali. Questo significa che tutte le pensioni verranno ridotte ma in compenso ha stanziato altri 600.000.000 di  euro a sostegno degli invasori. Prima ha detto che dalle cartelle dell'Equitalia sarebbero state tolte le sanzioni. Adesso le sanzioni (la voce più pesante) rimangono. Verranno tolti (dice), e solo in parte, gli interessi. Più disonesto di così non si può. Un altro motivo per eliminare per sempre questo delinquente andando a votare NO. Nessuna soluzione concreta per arginare l'invasione scaricando tutto su l'UE che non vuole saperne di ricevere gli invasori che continuano a sbarcare in Italia con la pazzia di navi straniere che vanno a prenderli sulle coste della Libia per scaricarli in Italia. Roba da pazzi. Una nave è territorio dello Stato di cui batte bandiera. Non ha alcun diritto una nave norvegese (per  esempio) di scaricare questi invasori dal territorio norvegese in Italia. Ecco i risultati di questa follia. Liberiamocene votandoNO.

Prosegue l'islamizzazione dell'Europa

Testo di Giovanna Fisichella

A Roma i musulmani per protesta hanno pregato vicino al Colosseo, quel Colosseo dove un tempo i martiri cristiani venivano sbranati dai leoni. No, proprio non si può vedere questa immagine, anzi non la si può accettare. Arroganti come nel loro stile, nei loro paesi i cristiani non possono neanche pensare di fare dimostrazioni del genere. Perché siete venuti in Italia se non accettate le nostre regole e leggi?
Leggete anche i due seguenti coraggiosi articoli
E se celebrassimo Messa alla mecca...
Nino Spirlì

Clandestini, arroganti, violenti, delinquenti – Il blog di Nino Spirlì

Sentite l'orrida cantilena del muezzin. Sembra di stare in una città islamica.  Ormai si sentono padroni e non chiedono nemmeno autorizzazioni per occupare il suolo pubblico.

15 Roma, la preghiera musulmana è all'ombra del Colosseo

video.repubblica.it › Home › Edizione Roma
1 giorno fa - E' quanto hanno organizzato i musulmani della comunit� di Roma per. ... canto del muezzin e poi guidate nella preghiera dagli imam di tutta la ...

Islamici pregano al Colosseo:
'Non criminalizzate le moschee'

Sergio Rame

Migranti, mentre la Ue discute
in Italia ne arrivano altri 3.300

Sergio Rame
Pubblicato da Pietro Melis alle 20:42 4 commenti:

ATTENZIONE! PORTA SFIGA ANCHE FUORI DELLA TERRA

Aveva appena detto che la sonda Schiaparelli era anche orgoglio italiano e dopo pochi minuti la sonda si è schiantata sul suolo di Marte. Fatevi gli scongiuri (tra il credere e il non credere) quando lo vedete. E' documentato ormai che porta sfiga. Se non vincerà il NO  si schianterà anche l'Italia. 
La sonda Schiaparelli è arrivata su Marte. Renzi: "Orgoglio italiano. Speriamo torni in Italia per il 4 dicembre" 
Pubblicato da Pietro Melis alle 03:04 6 commenti:

venerdì 21 ottobre 2016

PALESTINA EBRAICA. ARABI INVASORI

Prescindo dagli aspetti religiosi dell'ebraismo, e dunque dalle favole (comprese le stragi) raccontate nell'Antico Testamento. "Palestina  ebraica. Arabi invasori" è il titolo dell'ultimo capitolo di un mio libro pubblicato nel 2010. In esso ho scritto che in base al diritto naturale gli ebrei debbono essere riconosciuti come unica popolazione avente diritto ad abitare in Palestina. Gli ebrei sono l'unica antica popolazione della Palestina sopravvissuta sino ai nostri giorni. Essi hanno dunque diritto ad avere in eredità una terra ereditata dai loro avi. L'Antico Testamento, lo si sappia, è stato scritto con l'unica intenzione di dimostrare che la Palestina era stata affidata agli ebrei dal loro dio Jahweh. E' chiaro che questa è una menzogna religiosa. Ma non importa sul piano storico. Sulla base dell'Antico Testamento è sopravvissuto il comandamento ebraico agli ebrei di non mischiarsi con altri popoli per non farsi corrompere da essi, essendosi autodefinito quello ebraico "popolo eletto". Gli ebrei dunque sono sopravvissuti sino ad oggi come razza grazie al razzismo dell'Antico Testamento. Peccato che gli ebrei di oggi facciano valere ancora solo per essi tale comandamento e chiamino poi razzisti gli altri che non vogliano subire invasioni da altri popoli. Come quelle oggi stiamo stiamo subendo ogni giorno. Tale comandamento in origine aveva il significato di proibire che gli ebrei si facessero contaminare da popoli pagani. Sebbene anche gli ebrei in origine, almeno sino al IV secolo a. C., siano stati anch'essi pagani ed abbiano riconosciuto l'esistenza di altri dèi. Essi passarono dal politeismo alla monolatria e infine al monoteismo. Sta di fatto che gli ebrei furono privati del loro loro Stato (partente dal regno di Davide (1020-960) - e durato dunque circa un millennio - a   causa della conquista romana. Successivamente la Palestina fece parte dell'Impero Romano d'Oriente (Impero Bizantino) sino a quando nel VII secolo incominciò la disgraziata storia dell'invasione araba, che giunse sino alla Spagna e persino alla Francia, sino a quando essi furono in Francia battutti sonoramente nella battaglia di Poitiers (732) dall'esercito franco comandato da Carlo Martello. Battaglia che segnò per sempre l'arresto dell'invasione araba in Europa. Ricordiamoci di questa data, senza la quale avremmo avuto l'islamizzazione della Francia nell'VIII secolo. Poi avvenne l'invasione dei turchi selgiuchidi e ottomani che nel 1453 portò alla fine dell'Impero Bizantino con la caduta di Costantinopoli, con tremendi eccidi commessi dall'esercito invasore di Maometto II. Le tanto ingiustamente bistrattate Crociate sono state un tentativo di riacquisire alla cristianità dei territori che erano stati invasi dai turchi guidati da Salah Al-din (Saladino). Ma in effetti la Palestina avrebbe dovuto essere restituita agli ebrei, pur nella loro diaspora.  Gli arabi ancor oggi pretendono che la Palestina sia loro territorio perché da loro invaso nel VII secolo. A ciò si aggiunga la giustificazione (che fa pisciare dal ridire - e qui occorre la volgarità tanto grande è la baggianata della giustificazione) secondo cui Maometto (la più grande disgrazia della storia) in un volo notturno, volando su un cavallo bianco alato mostruoso con la testa d'uomo, sarebbe sceso su una piazza di Gerusalemme e poi portato in Paradiso da Allah lasciandolo seduto sul cavallo mostruoso  per fargli visitare il paradiso in modo che poi lo potesse descrivere (anzi, dettare perché era analfabeta)  in quel libro da pazzi chiamato Corano. Descrizione veramente pazzesca, da visionario e malato di mente o da grande impostore. Dopo di che Maometto ridiscese sulla piazza di Gerusalemme per poi tornare a La Mecca sempre volando sul cavallo mostruoso. Questo sarebbe il titolo sacro con cui ancor oggi gli arabi ritengono sacra per essi Gerusalemme, tanto da ritenerla la loro terza città sacra dopo La Mecca e Medina. Io mi domando come questa giustificazione non sia mai stata ridicolizzata dagli stessi ebrei. I quali avrebbero il diritto storico di ricacciare tutti gli arabi della Palestina almeno oltre il fiume Giordano, che segnava il confine dell'antico Stato ebraico all'epoca della conquista romana. Ho scritto ciò per demolire la tesi degli imbecilli o disonesti che ritengono che siano gli arabi i veri cittadini della Palestina, ignorando la storia. E così si continua ad alimentare la menzogna storica che Israele sia l'occupante. Spero di avere portato un contributo alla chiarezza storica su questo argomento.  
A parte la considerazione che lo Stato ebraico è uno Stato laico nonostante una frangia di ortodossi perché la religione non entra nelle istituzioni dello Stato. A parte anche la considerazione che gli ebrei, dopo il processo di secolarizzazione e laicizzazione dell'800, hanno espresso alte intelligenze nella scienza, nella filosofia e nell'arte. Mentre gli arabi, parassiti del resto del mondo, come tutti gli islamici, continuano ad esprimere MERDA.       
Alla faccia dei disonesti dell'UNESCO, che ha dichiatato a maggioranza che il muro del pianto è arabo. Pazzesco anche questo.  Il muro del pianto è ciò che è rimasto del secondo tempio ebraico (che io ho sempre definito tempio-mattatoio) che fu costruito dagli antichi ebrei dopo il ritorno nel 539 da Babilonia di quella parte della popolazione che era stata portata in esilio dal re babilonese Nabucodonosor nel 587 dopo la distruzione del primo tempio (mattatoio), costruito durante il regno di Salomone, figlio di Davide. Questo avvenne perché Babilonia era stata annessa al regno persiano da Ciro il grande, che con editto del 539 permise il ritorno degli esiliati e dei loro discendenti in Palestina. Il secondo tempio-mattatoio fu poi ingrandito da Erode il grande, alleato dei Romani, che distrussero il tempio nel 70 d.C. con l'esercito comandato da Tito, figlio dell'imperatore Vespasiano e suo successore. Il muro del pianto, residuo del secondo tempio-mattatoio, per me è il pianto di tutti gli animali uccisi in esso per "santificare" la macellazione ebraica (kosher), che tuttora comporta, come quella corrispondente islamica (halal), che l'animale muoia cosciente e lentamente per dissanguamento tra crudeli patimenti perché la privazione della coscienza renderebbe il povero animale impuro secondo le regole di un certo Mosè, personaggio biblico mai esistito, come documentato dalla più accreditata esegesi biblica. Barbarie che accomuna ebrei credenti ed islamici. In questo si assomigliano.   

"Il voto Unesco è allucinante"
Renzi se ne accorge solo ora?

Chiara Sarra   
Riporto dall'ultimo capitolo (Palestina ebraica.Arabi invasori) del mio libro quanto segue:

Durante la terza crociata il Saladino (Salah al-Din) – che aveva rioccupato Gerusalemme nel 1187, dopo che era stata ripresa dai cristiani nella I crociata nel 1096 - rispose a Riccardo I d’Inghilterra (Cuor di Leone) che gli chiedeva la restituzione di Gerusalemme: “Gerusalemme in origine era nostra. Voi siete arrivati da poco”. Risposta insensata. Quale origine? Gli Arabi avevano conquistato la Palestina e la Siria, abitate da Ebrei e da cristiani, negli anni immediatamente successivi alla morte di Maometto (632), sottraendole all’Impero bizantino, e i Turchi Selgiuchidi avevano invaso le stesse regioni nel 1070 sovrapponendosi all'invasione araba del VII secolo. Dunque, i Turchi con il Saladino rivendicavano un possesso della Palestina accampando come unico titolo il fatto di averla invasa nel 1070, pretendendo però che non valesse per essi il fatto che poi fosse stata riconquistata dai cristiani nel 1096, e, per di più, su richiesta del precedente possessore di quella regione che era l’Impero romano d’Oriente. Se si fosse andati coerentemente all’origine, si sarebbe dovuto ammettere che la Palestina in origine era ebraica, non esistendo alcun altro popolo che potesse dichiararsi erede di una terra su cui gli Ebrei avevano avuto uno Stato per circa un millennio. Per gli Arabi e i Turchi l’origine significava assurdamente l’inizio della loro conquista. E, a parte ciò, per essi aveva titolo soltanto l’ultima conquista: la loro. Questo è tuttora l’unico titolo che essi pretendono di accampare.
 
Pubblicato da Pietro Melis alle 20:48 5 commenti:
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