lunedì 31 gennaio 2011

MA CHE VANNO DICENDO QUESTE DONNE CHE VORREBBERO DIFENDERE LA DIGNITA' DELLA DONNA PRENDENDOSELA SOLO CON BERLUSCONI?

Le donne che dicono di sentirsi offese nella loro dignità di donne e che se la prendono per questo con Berlusconi hanno proprio sbagliato bersaglio. Come se le donne che si vendono in un modo o nell'altro non fossero esse stesse disposte liberamente a cercare in questo modo un facile guadagno o una facile carriera a danno di altre donne, non belle ma capaci. Le donne che si sentono offese se la prendano con queste donne e non con gli uomini. Altrimenti dicano che non deve più esistere "il mestiere più antico del mondo". Ma per favore, donne oneste. Guardate in faccia la realtà che ci fa vedere tante ragazze che usano il sesso volontariamente e non perché costrette da uno sfruttatore. Non riuscirete mai ad abolire questo antico mestiere. E non vi è reato nel fatto che una donna decida liberamente di vendere il suoi servizi sessuali. Sono fatti suoi. Non date la colpa agli uomini se sono certe donne che preferiscono questo maggiore guadagno piuttosto che un magro stipendio di impiegata.Viviamo in un mondo dell'effimero, dove molte donne cercano il successo soltanto esibendo il loro corpo più o meno nudo per mettersi in mostra. Basti pensare alla mania dei calendari. Io mi domando perché alla TV tutte le conduttrici siano belle. Forse perché per essere capaci bisogna essere belle? Ma per favore! Qualcuna potrebbe dire che anche in questo caso la colpa è degli uomini che comandano nella direzione di varie TV. Posso ammetterlo. Ma allora perché le donne non belle non l'hanno mai fatto presente? Il loro unico bersaglio sembra essere Berlusconi, mentre è tutto questo mondo dell'effimero, cultore dell'immagine e non della mente, che dovrebbe essere messo sotto accusa.

Dal blog di Piergiorgio Odifreddi IL NON SENSO DELLA VITA (La Repubblica).

profpietromelis_01 scrive:

Caro Odifreddi

io mi metto nei panni di Berlusconi e della sua età. In un mio libro autobiografico e filosofico, ho scritto che “frequentare” delle belle ragazze può essere una distrazione dal pensiero della morte, una rimozione psicoanalitica del ritorno nel nulla, giacché credo che anche un credente possa essere preso dal terrore del dubbio del nulla. Io vivo in questo terrore e purtroppo non ho le distrazioni di Berlusconi. Ho anche scritto, da animalista (sostenitore dei diritti degli animali) che solo per gli animali non umani la vita ha un senso perché non si pongono la domanda “che senso ha la vita?”. Infatti non ne trovo alcuno. E il titolo della sua rubrica è una conferma. Come fa lei a rimuovere il pensiero del ritorno nel nulla? Aggiungo che, data l’evoluzione biologica da una comune origine di tutte le forme di vita, o tutti gli organismi viventi (compresi pulci, zecche, zanzare, etc.) sono immortali oppure non esiste l’immortaltà nemmeno per gli uomini. E su che cosa sarebbero fondati i diritti umani se, data la comune origine di tutte le forme di via, non sono fondati sul diritto naturale, che, in quanto naturale, non può essere della sola natura umana? Essendo il diritto naturale di uno il limite del diritto naturale di n altro, come nella catena preda-predatore. Tornando a Berlusconi, che quest’anno compirà 75 anni,penso che egli abbia sentito come una necessità vitale distrarsi dal pensiero del nulla non potendo certamente la politica essere un rimedio al non senso della vita. Infine mi domando perché Berlusconi possa essere accusato di favoreggiamento della prostituzione.La favorisce colui che trae guadagno da una donna che induce alla prostituzione. Berlusconi, al contrario, le pagava, e neppure uno di quelli che gliele portavano (i noti personaggi) avevano bisogno di trarre un guadagno dalle donne di Arcore. DOVE STA DUNQUE IL REATO? Mi si è obiettato che il reato consisterebbe nel fatto che vi fosse anche una minorenne? E se questa aveva dichiarato di avere 24 anni (e li dimostrava tutti) bisognava prima chiederle la carata di identità? Io considererei male non tanto Berlusconi, ma proprio quelle donne che per guadagno o per avere una promozione sociale liberamente erano disposte ad offrire i loro “servizi”. Certamente tutto ciò non è conforme alla dignità di un capo del governo. Ma questo è un altro discorso. Io mi riferisco ad una indagine giudiziaria che vorrebbe trovare un reato dove io non lo trovo. E questo fa nascere il fondato sospetto che si usi l’arma giudiziaria per far fuori Berlusconi, di cui, per altro non sono affatto un simpatizzante. Tutt’altro. Io ho smesso di votare dal 1994 e non voterò per il resto della vita perché questa politica mi fa tutta schifo. Mi sto battendo dalla mia oscurità per propagandare (anche dal mio blog pietromelis.blogspot.com) il PARTITO DEI NON VOTANTI, in modo che, fatta salva una soglia fisiologica di non votanti (20%) il numero delle poltrone diminuisca in proporzione al numero dei non votanti. Questi politici non avrebbero più l’arroganza che hanno sapendo che i non votanti toglierebbero loro la sicurezza della poltrona indipendentemente dal numero dei non votanti. Basterebbe impiegare l’art. 71 della Costituzione per un disegno di legge in tal senso di iniziativa popolare. Poi si vedrebbe quali partiti si opporrebbero a tale legge. E getterebbero la maschera di questa farsa di democrazia (come Rousseau nel Contratto sociale considerava il sistema della democrazia rappresentativa, che riteneva fosse un’alienazione della volontà popolare). Purtroppo i costituenti (antidemocratici) hanno blindato la costituzione vietando un referendum che sia anche propositivo e non soltanto abrogativo di una legge.

domenica 30 gennaio 2011

UN LIBRO SUL DIRITTO NATURALE

Io non volevo nascere. Un mondo senza certezze e senza giustizia. Filosofi odierni alla berlina

Io non volevo nascere. Un mondo senza certezze e senza giustizia. Filosofi odierni alla berlina

di Melis Pietro

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Dettagli del libro


QUARTA DI COPERTINA

In questo volume di critica e di denuncia di Pietro Melis le pagine scientifiche e filosofiche si uniscono e si intrecciano con quelle propriamente autobiografiche dandoci uno spaccato particolarmente intenso della sua esperienza di uomo e di studioso. Le tante amare considerazioni non sono soltanto frutto di una concezione maturata attraverso lo studio della filosofia e del diritto ma anche attraverso esperienze e vicende spesso dolorose, conseguenza della cattiveria e della mancanza di rispetto da parte di tanti della sua dignità e delle sue buone ragioni, così fortemente conculcate, anche in sede giudiziaria, per cui propone una reale riforma della giustizia civile e dell'ordinamento giudiziario.

Il libro è un messaggio di ricerca della verità contro le falsità storiche, i non sensi linguistici della retorica dei valori morali e le certezze religiose, contro una concezione antropocentrica, e perciò antiscientifica, della natura, a cui l'autore, distinguendo tra morale e diritto, oppone la legge naturale della tendenza di ogni vita alla sua autoconservazione, e perciò il dovere dell'uomo di rispettare tale legge, che si traduce nel diritto naturale anche degli animali non umani, senza il quale non esistono nemmeno i "crimini contro l'umanità". Pur nella cornice di una disperata e inutile ricerca di un senso della vita umana, il cui non senso deve portare alla coscienza della futilità e del danno di ciò a cui si dà una falsa importanza, come la ricchezza e il potere. Solo la vita degli animali non umani ha un senso perché essi non si pongono la domanda "che senso ha la vita?".

venerdì 28 gennaio 2011

SULLA SHOAH VOGLIO LA VERITA' . RISPOSTA ALLE OBIEZIONI

Secondo il negazionista inglese Richard Harwood ( storico esperto della II guerra mondiale e docente presso l'Università di Londra, autore di "Auschwitz o della soluzione finale, Storia di una leggenda") gli ebrei internati nei lager erano un milione. E Hitler sarebbe stato disposto a liberarli favorendo un espatrio clandestino verso la Palestina partendo dalla neutrale Svizzera, dove sarebbe stata predisposta la loro confluenza, in cambio di un'alleanza con l'Inghilterra per far fronte comune contro l'Unione Sovietica. Mi limito a riferire. Che vi sia stata sempre da parte del nazismo la ricerca di un'alleanza con l'Inghilterra è cosa ormai riconosciuta da tutti gli storici. Ma a Churchill non gliene importò mai alcunché degli ebrei. Inoltre Churchill si oppose sempre a questo progetto e alla successiva costituzione dello Stato di Israele perché la Palestina (con quasi tutto il Medioriente) era allora un suo protettorato e non voleva inimacarsi gli arabi suscitando una loro reazione. E questa colpa non gli è mai stata riconosciuta. Si è sempre detto che i nazisti usassero nelle camere a gas lo ZyklonB. E che dopo dieci minuti riaprissero la camera a gas per entrarvi al fine di ritirare i cadaveri per bruciarli in forni crematori. Secondo il negazionista Rassinier (citato nel post precedente) è impossibile che lo ZyklonB potesse essere usato come gas asfissiante e mortale perché lo ZyklonB non è un gas velenoso ma un semplice disinfettante. Se avessero usato veramente un gas asfissiante non sarebbero potuti entrare subito dopo nella camera a gas senza rimanere essi stessi asfissiati. E' una delle tante argomentazioni di Rassinier. Anche in questo caso mi limito a riferire.
Aggiungo che non è la stessa cosa che siano morti 6 milioni o 2 milioni di ebrei. Nel secondo caso la cifra alterata smaschererebbe comunque una menzogna costruita apposta per avere un rilevante risarcimento danni. E poiché menzogna tira menzogna, la menzogna del numero di 6 milioni potrebbe nascondere una menzogna più grande. Fatta questa premessa ripeto che per me la cosa più importante è che non vengano perseguitati i negazionisti o i revisionisti. Il risultato infatti è che io, di fronte a tante cose che storicamente non quadrano, sono stato costretto a diventare un dubitazionista. Mi si è obiettato che il reato di negazionismo serve ad impedire il risorgere dell'antisemitismo. Questa è un'obiezione puramente ideologica, che contrasta con la ricerca della verità, che io non pretendo di conoscere e non posso conoscere proprio a causa della persecuzione dei negazionisti. Non si può continuare a farsi eco della propaganda di una sola voce sino a quando non si darà spazio a voci contrarie. La politica non può prevalere contro la ricerca della verità, che implica una pubblica e LIBERA discussione senza demonizzazioni. La persecuzione dei negazionisti può sortire un effetto contrario. Prima di fare certe letture sono stato anch'io un credente nelle camere a gas. Ora non nego che siano esistite. Ma non riesco più ad affermarlo con sicurezza. Io mi ritengo una persona onesta. E non può non esserlo uno che si batte per il diritto naturale da una vita intera, contro tutte le stronzate dei filosofi relativisti e storicisti, che, se fossero coerenti, dovrebbero giustificare anche le camere a gas, in quanto negano il diritto naturale e ritengono,da giuspositivisti, che il diritto sia fondato sulle leggi dello Stato (vedi per esempio Benedetto Croce e Norberto Bobbio, i quali, in questo modo, non poterono giustificare la loro scelta antifascista - ma Bobbio fu prima fascista e poi antifascista dell'ultima ora). Il diritto naturale è il diritto all'auto-conservazione di ogni essere vivente (e perciò non soltanto degli uomini). Il limite del diritto naturale di uno è il diritto naturale di un altro alla propria auto-conservazione. La catena preda-predatore, in questo senso, non è una negazione del diritto naturale. Il predatore non uccide per crudeltà, come fa l'uomo, ma solo per il suo diritto ad auto-conservarsi.
Tengo a precisare che Chaim Weitzmann, presidente dell'Organizzazione Sionista (dal 1920) e divenuto primo presidente della Repubblica di Israele, il 5 settembre 1939 dichiarò guerra alla Germania in nome dell'ebraismo internazionale. Conseguentemente la Germania dichiarò gli ebrei suoi nemici e li internò successivamente nei lager. Ma già prima dei nazisti gli Stati Uniti e il Canada fecero la stessa cosa, internando tutti i giapponesi e tutti coloro che erano di ascendenza giapponese (anche quelli divenuti cittadini americani) in campi di concentramento dopo l'inizio della guerra tra Stati Uniti e Giappone. E questo per sicurezza militare. Lo stesso fecero gli inglesi quando nella guerra tra inglesi e boeri in Sudafrica internarono i Boeri (compresi donne e bambini) in campi di concentramento, dove morirono a migliaia.

martedì 25 gennaio 2011

O MINISTRO LECCHINO ALFANO, IO SONO UN DUBITAZIONISTA

Solo uno scriteriato come Alfano, lecchino di Berlusconi, per compiacere a certi ebrei, quelli delle sinagoghe, poteva concepire una legge che dichiari reato il negazionismo. Invece di riformare seriamente la giustizia civile evitando quella farsesca buffonata che egli ha la presunzione di presentare come riforma (peggiorando invece le cose) ha pensato di inventare un nuovo e pazzesco disegno di legge per inventare un nuovo reato leccando il culo agli ebrei farneticanti delle sinagoghe. A causa della persecuzione che subiscono i negazionisti da parte di chi vuole portare in Tribunale la storia IO SONO DIVENTATO UN DUBITAZIONISTA. Vi è una congiura di certi settori dell'ebraismo che pretendono di vivere di rendita sull'asserito olocausto, come se poi quello ebraico sia l'unico olocausto della storia e l'ebraismo possa pretendere di essere l'ombelico dell'universo. Io ho scritto nei miei due ultimi libri che gli ebrei CREDENTI, prima di pretendere la condanna del negazionismo dovrebbero lavarsi in pubblico i loro sporchi panni che sono l'Antico Testamento con l'entusiastica descrizione di tutti i massacri (veri e propri olocausti) delle antiche popolazioni della Palestina. Massacri giustificati dalle loro farneticazioni religiose, in base alle quali hanno coltivato l'autoinganno che la Palestina fosse la terra promessa a loro da quel dio di merda (jahweh) che si sono inventati a loro immagine a somiglianza. Ma tra gli stessi ebrei ve ne sono molti dotati di intelligenza e di spirito di verità come Ariel Toaff che hanno riconosciuto l'assurdo e le conseguenze controproducenti nel trasformare il negazionismo in reato. Toaff, autore di Pasque di sangue, ha documentato che ancora nel secolo scorso certi fanatici ebrei praticavano l'antica tradizione mosaica del sacrificio di sangue umano in onore di jahweh uccidendo di nascosto un non ebreo. SI VERGOGNINO DELL'ANTICO TESTAMENTO dove gli antichi ebrei appaiono essere stati maestri dei nazisti, se è vero l'asserito olocausto. Essi furono peggio dei nazisti, che, invadendo altri Stati, non pretesero tuttavia che le terre invase fossero loro dovute in quanto terre promesse da una divinità.

Riporto alcuni punti del Talmud che inequivocabilmente parlano da soli:
"Il giudeo che uccide un cristiano offre a Dio un sacrificio accetto" (V. Sepher Or Israel 177b - Ialkut Simoni 245 c.n. 772 - Bamidbar rabba 229 c.).
"A chi uccide i cristiani è riserbato il più alto luogo in paradiso" (V. Zohar 1,38b - e 39).
"Dopo la ruina del tempio non avvi altro sacrificio che l'esterminio dei cristiani" (Zoohar II, 43° -Id. III 227b - Mkdasch Melech ad Zohar fol.62).
"Niuna solennità deve impedire al giudeo di scannare un cristiano" (Pesachim 49b).
"Se il giudeo ha il dovere di danneggiare il cristiano nella roba e nella persona, a più ragione avrà quello di non aiutarlo ne' suoi bisogni" (Iore dea 158, 1).

Capite? Questa è una preghiera che questi pazzi recitano nelle sinagoghe e poi pretendono che sia reato il negazionismo pur in violazione della libertà di pensiero nella ricerca storica. Ci si ricordi che tra i negazionisti vi è Paul Rassinier, medaglia d'argento della Resistenza, incarcerato e reso invalido dai nazisti nel campo di concentramento di Buchenwald, autore di molti libri negazionisti, tra cui La menzogna d'Ulisse (ed. Comunità 2001) e Il vero processo Eichmann (ed. Effepi 2007). Persino la rivista dei gesuiti Civiltà cattolica ritenne assurdo trasformare in reato il negazionismo.
Leggere il documento 1822 "66 domande e risposte sull'olocausto" dell'Istituto di Ricerche Storiche della California, leggibile scrivendo su Google Il foro di Montesion. Erano giuste le camere a gas? sono 66 domande che dovrebbero essere poste a quel leccaculo ignorante di Alfano, che dopo Berlusconi sarà un individuo finito.

Cronache
25/01/2011 - IL CASO

Alfano: "Vietato negare la Shoah"

Ebrei all'arrivo nel campo di concentramento di Auschwitz nel 1944

L'annuncio del ministro: diventerà un reato già
da quest’anno. Ma non tutti
sono d’accordo

FRANCESCA PACI

ROMA
Negare per legge il negazionismo? Il mondo ebraico ringrazia il ministro della giustizia Angelino Alfano, che ieri ha annunciato la costituzione di un gruppo tecnico di lavoro per rendere il negazionismo reato: nel 2011 nessuno dovrebbe più mettere in dubbio la Shoah. Se poi processare il calunniatore di turno sia la via per scoraggiare gli altri, be’ questo è un altro discorso.

Non ne è convinto Sergio Minerbi, docente di relazioni internazionali all’università di Haifa ed ex ambasciatore israeliano a Bruxelles, uno sempre attento all’antisemitismo strisciante anche in Italia: «Sono d’accordo sullo spirito dell’iniziativa ma dubito che la definizione di reato sia la migliore per combattere il fenomeno, lo affiderebbe alla giustizia finendo per eliminare la discussione. Molti giovani possono cadere nel negazionismo senza capire di cosa parlano: bisogna spiegare anzichè criminalizzare». Anche perchè, insiste, il mostro si nutre d'ignoranza: «Non sarebbe lo spauracchio del reato a dissuadere certi atenei italiani dal boicottare quelli israeliani, serve cultura. Poi, per carità, meglio una legge che niente, magari corredata d’un programma educativo».

Prevenire è meglio che curare, replica il presidente della comunità ebraica romana Riccardo Pacifici, sostenitore della proposta Alfano che a dire il vero aveva addirittura anticipato: «Non m’illudo che una legge punitiva stronchi il fenomeno. C’è già la legge Mancino contro gli slogan neonazisti e l’istigazione alla discriminazione razziale. Ma sull’Europa soffia un brutto vento dell’est ed è bene correre ai ripari. Anche perché, a differenza della Germania, l’Italia non ha ancora fatto i conti con le proprie responsabilità. Se fossimo la Svezia del re antinazista che all’epoca indossava la stella gialla per non isolare gli ebrei potremmo pure discutere l’opportunità di vietare il negazionismo, ma siamo il paese che ha partorito all’unanimità le leggi razziali, c’è qualcosa da scavare nel nostro Dna per capire il passato, e tra poco non ci saranno neppure più i sopravvissuti a testimoniare».

Smentire l’olocausto è già reato in Austria, in Germania, in Belgio e in Francia. È proprio ai cugini d’Oltralpe che s’ispira Pacifici: «Fu la legge sul negazionismo a fermare l’ascesa di Le Pen, me lo ricordò l’intellettuale Simone Weil tre anni e mezzo fa. Se non fosse stato arrestato dopo un comizio chissà come sarebbe andato il ballottaggio con Chirac. Invece in Italia uno come il professore di Teramo Claudio Moffa può spiegare l’inconsistenza della Shoah perchè nulla glielo vieta».

A dirsi assolutamente contrario è lo storico Ariel Toaff, medievalista e autore di numerosi libri tra cui il controverso Pasque di sangue: «L’idea stessa della legge è sbagliata. In primo luogo sarebbe lesiva della libertà d’opinione, anche della più aberrante, e aprirebbe la strada a altri tipi di limitazioni. E comunque i negazionisti continuerebbero finendo magari per passare da vittime».

Le leggende che infamano l’olocausto fanno paura, concorda. È il motivo della soddisfazione del portavoce dell’ambasciata israeliana a Roma Yariv Ovadia, «grato al ministro Alfano». Ma secondo Toaff l’unica arma contro l’irrazionalità è la ragione: «Non spezzo certo lance a favore di chi discute l’esistenza la Shoah, una follia. Ed è vero che in Europa c’è un rischio negazionismo, in particolare in Austria, in Germania, in Gran Bretagna. Ma, come molti universitari con cui mi sono confrontato, ritengo che le leggi non siano fatte per combattere le opinioni, è un principio che vale anche per l’altra parte».



domenica 23 gennaio 2011

SAPPIANO TUTTI COME VIENE RICAVATO IL LATTE VELENO PER LA SALUTE

I nostri vacheros!!

Gli allevatori e gli allevamenti intensivi... il sangue che gronda dal latte e dai formaggi!!

I mandriani della stabulazione, i massacratori di esseri senzienti... sono incapaci ormai di vedere quel che fanno... una cosa naturale è per loro lo speculare sulla prigionia animale... e sono pure finanziati, questi benemeriti, con risorse pubbliche... si sottraggono magari alla cultura per buttarli in vacca!!
Per loro il mondo è un luogo da ridurre a prigione... una stabulazione per la sofferenza continua. Ogni essere immolato nel dolore per cosa? Per farli arricchire e piangere però miseria; la collettività si impoverisce e si ammala; l'ambiente è massacrato; gli animali soffrono tremendamente. Il disastro portato a sistema. La cultura del lager che invade la società. E' la malattia originaria dell'allevamento... animali divenuti bestie!
Anziché fieno fan mangiare insilati con proteine; antibiotici sempre; vorrebbero una vacca tutta mammella... Due anni di vita ormai e poi sono da macello. Guardate a cosa han ridotto gli animali e così riducono le persone. E quei maledetti dei politici a sostenerli. Vacheros che si vorrebbero far passare come salvatori della terra, che hanno cura degli animali, dell'alimentazione dell'uomo... e invece sono nazisti travestiti con parvenze contadine. Nulla hanno a che fare però con quella cultura dei colri e dell'armonia, ma con la distruzione quotidiana della vita: sono abituati, questi vacheros, a negarsi la realtà... con la pretesa che il mondo si ripieghi ai loro desiderata.

Una cosa normale, una ferocia inaudita divenuta prassi, sottrarre alla madre, dopo 9 mesi di gravidanza, i neonati vitelli e ridurli quasi immobili a succhiatori di preparati proteici... per la carne bianca di vitello. E la vacca, artificialmente ingravidata senza respiro, la prosciugano quotidianamente di tutto il latte possibile per far soldi... fino ad intaccare la loro struttura ossea e spesso ridurle a terra. Il dono dell'aia trasformato in un sistema industriale di predazione mortifera. Niente dovrebbero pagarvi il latte, così la smettete di produrlo! Le industrie di trasformazione producano latte vegetale: riso, mais, avena, soya, mandorle, ecc

L'ecofilosofia (Arne Naess, fondatore dell'ecologia profonda) ci insegna a vivere nel mondo cercando di averne cura, in modo empatico, non di distruggerlo impossessandosi di esseri e ambienti: "è l'identificazione e la solidarietà con tutta la Vita".
Si genera invece una sofferenza che si ripercuote nei processi industriali, gli animali in sanguinarie catene di smontaggio, dove la vita non vale niente, solo denaro... tutto per una degustazione delinquenziale e una alimentazione dannosa.
Nessun rispetto per la vita e la dignità animale.
La terra prosciugata dall'acqua e impoverita, inquinata dai liquami, ridotta a coltivazioni intensive principalmente per uso zootecnico. Pratiche di desertificazione!
Rajendra Pachauri, presidente dell'IPCC, ha presentato a Londra un documento dal titolo "Riscaldamento globale: l'impatto sui cambiamenti climatici della produzione e del consumo di carne". In questo documento, l'economista indiano evidenzia che produrre 1 kg di carne ha enormi costi in termini ambientali: l'emissione di 36,4 chili di anidride carbonica, il rilascio nell'ambiente sostanze fertilizzanti pari a 340 grammi di anidride solforosa e 59 grammi di fosfati. In termini di comparazione, produrre 1 kg di carne ha lo stesso impatto ambientale di un'auto media europea che percorre 250 chilometri. In riferimento al consumo idrico, Pachauri sostiene che per ottenere 1 kg di mais sono necessari 900 litri di acqua, per 1 kg di riso 3.000 litri, per 1 kg di pollo 3.900 litri, per 1 kg di maiale 4.900 litri e per 1 kg di manzo 15.500 litri di acqua. Inoltre, il 30% delle terre emerse ed il 70% delle terre agricole sarebbero destinate al settore zootecnico.

Questo è ciò che producono i nostri cowboys... anche quelli del Parmigiano Reggiano e del Padano!! (Parma, 19/01/2011)

Luigi Boschi

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sabato 22 gennaio 2011

QUESITO: E' SESSUALMENTE ANORMALE BERLUSCONI O VENDOLA?

Berlusconi può essere accusato di mancanza di prudenza, ma è normale che ad un uomo piacciano le belle donne, e chi, come lui, può permettersi di pagarsi delle giovani per divertirsi con loro (perché certi desideri rimangono anche ad una certa età, anche se si ha il timore di manifestarli perché il costume bigottamente morale costringe l'anziano a non manifestarli per non apparire ridicolo) fa bene a farlo. Si vive una sola volta. E poi più nulla. Meglio lasciare la vita senza rimpianti e senza frustrazioni. D'altronde il sesso è una distrazione dal pensiero della morte, del nulla. E poi si sa che le donne corrono verso gli uomini ricchi e di potere. Lo dimostra la storia. Fatta questa premessa, pongo il quesito. E' da condannare Berlusconi per eccesso di normalità con le donne o la sinistra (con i "giudici" assalitori complici di una falsa sinistra) che presentano come normale un Vendola che preferisce gli uomini e che ritiene normale (con la miserabile falsa sinistra) e non schifoso inculare e farsi inculare? E' normale Berlusconi o la falsa sinistra che vorrebbe abolire la distinzione tra il culo e la vagina? E' normale Berlusconi o Roberto Guadagno (in "arte" Vladimir Luxuria), che, eletto in parlamento, con un passato da puttano, pretendeva di andare ad orinare nel gabinetto delle donne, mentre si sa che è sessualmente un maschio, che può dunque orinare in piedi? Che la sinistra presenti pure Vendola come alternativa a Berlusconi. Così avrà più probabilità di suicidarsi.
Io non giudico negativamente Berlusconi a causa delle donne (puttane o non non mi interessa) ma per tutto ciò che aveva promesso di fare sul piano politico e che non ha fatto. Basti considerare la mancanza di una vera riforma della giustizia civile, sostituita da quella farsa o pagliacciata che ha fatto Alfano. Berlusconi sbraita contro i giudici, ma non ha mai introdotto una legge che sottoponga i giudici ad una responsabilità civile. Per questi arroganti padroni, e non servitori, della giustizia non vale il detto "la legge è eguale per tutti". FALSO. Un comune cittadino, se danneggia qualcuno, è costretto dalla legge a pagare di tasca propria. I magistrati non pagano mai di tasca propria nemmeno quando fanno sentenze chiaramente aberranti. Sono una casta di mafiosi. Il CSM (che io chiamo Corporazione di Stampo Mafioso) dovrebbe essere organo di controllo, ma è eletto per 2/3 dai controllati . ASSURDO. Supponiamo che uno vada in galera perché condannato in Tribunale e poi venga assolto in Corte d'Appello. Chi lo risarcisce del grave danno subito? Supponiamo che in sede civile uno perda in Tribunale e poi vinca in Corte d'Appello, o perda anche in Corte d'Appello e vinca in Cassazione. Chi lo risarcisce di tutti i soldi che ha dovuto sborsare con gli avvocati (anche se li recuperasse dopo tanti anni in un grado superiore del giudizio)? E soprattutto, chi lo risarcisce di tutto il tempo per cui ha dovuto penare con sacrifici economici e danni psicologici? Berlusconi ha pensato solo a se stesso e a tutte le puttane che si è goduto con i soldi.

mercoledì 12 gennaio 2011

CHI E' QUESTO MARCHIONNE CHE FA GLI INTERESSI DEI FALSI PROPRIETARI DELLA FIAT?

Chi sono i veri proprietari della Fiat? Gli azionisti (tra cui gli Agnelli)? NO. Lo Stato ha finanziato ben cinque volte la FIAT perché non chiudesse. I veri proprietari a questo punto dovrebbero essere tutti i contribuenti. I finanziamenti statali sono andati a favore, non degli azionisti, bensì degli operai perché non rimanessero senza lavoro. E ora questo Marchionne ha la pretesa di rappresentare solo gli interessi degli azionisti fregandosene degli operai, a beneficio dei quali fu salvata dallo Stato la Fiat. Marchionne minaccia di trasferire la Fiat in Canada, dopo avere già trasferito parte della produzione in Serbia. Lo potrebbe fare solo se rappresentasse i veri proprietari che non sono gli azionisti, che incassano soldi senza lavorare. I veri proprietari sono gli operai, che con i finanziamenti dello Stato a loro favore debbono essere considerati i veri proprietari della Fiat. Essi, invece, sono considerti solo come merce, mentre sono essi che si fanno il mazzo incominciando a lavorare prima dell'alba per arricchire i parassiti che sono gli azionisti. Io non sono mai stato fascista (tanti e troppi errori soprattutto per l'alleanza con il nazismo). Ma ricordo che Mussolini rimase sempre di anima socialista e, quando finalmente si liberò dai ceppi della borghesia che lo mandò al potere, nella Repubblica Sociale si ispirò ai principi del comunista Nicola Bombacci cofondatore con Gramsci del Partito Comunista e ucciso dai vigliacchi partigiani comunisti a Dongo solo perché aveva capito che vi era una affinità tra il comunismo e le idee socialiste di Mussolini, che infatti introdusse la socializzazione delle imprese, il che significava la partecipazione operaia agli utili di impresa. Nicola Bombacci, che nelle fabbriche chiamava gli operai compagni, morì fucilato mentre gridava "VIVA IL SOCIALISMO!". Se ne ricordino i falsi comunisti di oggi che accettano con la CGIL il ricatto di Marchionne. Se costui vuole rappresentare solo gli interessi degli azionisti, e non dei veri proprietari che sono gli operai, restituisca agli operai tutti i miliardi in euro che lo Stato ha regalato alla Fiat non per darli ai falsi proprietari (gli azionisti parassiti) ma agli operai perché non rimanessero disoccupati.
A QUESTO PUNTO UN'OCCUPAZIONE DELLA FIAT DA PARTE DEGLI OPERAI SAREBBE UN APPROPRIARSI DI CIO' CHE E' LORO E NON DEI FALSI PROPRIETARI CHE QUESTO MARCHIONNE DIFENDE CON UN SUPERSTIPENDIO ALLA FACCIA DI UN OPERAIO CHE GUADAGNA SOLO 1100 euro al mese con un lavoro massacrante. Vorrei vedere quanto tempo resisterebbe ad una catena di montaggio questo Marchionne parassita che dice di lavorare moltissimo. Sì, dietro una scrivania.

OPERAI DELLA FIAT! OCCUPATE LA FABBRICA. E' VOSTRA E NON DI ALTRI.

l manager: «Non si può confondere il cambiamento con un insulto all'italia»

Camusso: «Da Marchionne solo insulti»
L'ad Fiat: «Voglio solo innovare»

La Fiom alla Cgil: «Fare saltare l'accordo». Bersani e Bonanni: «L'ad misuri le parole»

il manager: «Non si può confondere il cambiamento con un insulto all'italia»

Camusso: «Da Marchionne solo insulti»
L'ad Fiat: «Voglio solo innovare»

La Fiom alla Cgil: «Fare saltare l'accordo». Bersani e Bonanni: «L'ad misuri le parole»

Susanna Camusso (Emblema)
Susanna Camusso (Emblema)
MILANO - L'ad del Lingotto, Sergio Marchionne, «insulta ogni giorno il Paese»: lo afferma il leader della Cgil, Susanna Camusso, nella relazione introduttiva all'assemblea nazionale delle Camere del lavoro a Chianciano Terme, in provincia di Siena, accusando la Fiat di non rendere noti i dettagli del piano 'Fabbrica Italia'. «Se Fiat può tenere nascosto il piano - ha aggiunto - è anche perchè c'è un governo che non fa il suo lavoro ma è tifoso e promotore della riduzione dei diritti».

LA REPLICA DI MARCHIONNE - «Non si può confondere il cambiamento con un insulto all'Italia» ha replicato poco dopo Marchionne. «Se introdurre un nuovo modello di lavorare in Italia - ha detto Marchionne al Salone dell'Auto di Detroit - significa insulto mi assumo le mie responsabilità, ma non lo è.

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L'ho già detto e lo continuo a ripetere: è un messaggio totalmente coerente con la strategia industriale di questo gruppo». «Siamo assolutamente convinti - ha aggiunto - che il modo di operare industrialmente in Italia, anche sulla base della nostra esperienza a livello internazionale, debba essere rinnovato. Stiamo cercando di cambiare una serie di relazioni che storicamente hanno guidato il sistema italiano. In questo sono assolutamente colpevole, stiamo cercando di cambiarlo, di aggiornarlo e di renderlo competitivo. Non si può confondere con un insulto all'Italia. Anzi vogliamo più bene noi all'Italia in questo senso cercando di cambiarla. Il vero affetto è cercare di fare crescere le persone e farle crescere bene, stiamo cercando di farlo a livello industriale. Il fatto che sia un modo nuovo non lo metto in dubbio e nemmeno che sia dirompente perchè cambia il sistema delle relazioni storiche, ma che in questo si veda una mancanza di affetto verso l'Italia è ingiustificato. È uno sforzo sovraumano, non lo farebbe nessun altro».

«CHI PERDE CI DEVE STARE» - «Io non ce l'ho né con la Camusso, né con la Fiom, né con la Cgil e nemmeno con Landini. Hanno dei punti di vista che sono completamente diversi dai nostri - ha affermato Marchionne - che non riflettono quello che vediamo noi a livello internazionale. Nessuno sta dicendo loro di cambiare punto di vista ma questo non consente loro di accusare gli altri di non voler bene all'Italia. Così non si risolve niente». Poi una battuta categorica: «A Mirafiori chi perde, anche se per un solo voto, ci deve stare». «In qualsiasi società civile quando la maggioranza esprime un'opinione, anche con il 51%, la minoranza perde e cede il diritto di gestire. Quando si perde si perde», ha affermato. «Io ho perso tantissime volte in vita mia - ha aggiunto - sono stato zitto e sono andato avanti. Non ho reclamato. Se venerdì vincerà il sì avrà vinto il sì e il discorso è chiuso. Non possiamo fare le votazioni 50.000 volte. Capisco che nessuno vuole perdere ma una volta che si è perso si è perso».

LANDINI - Nella polemica a distanza Camusso-Marchionne si inserisce anche il leader della Fiom Laurizio Landini: «Chi viene nominato lì non fa il sindacalista ma il gendarme dell'impresa», ha detto Landini intervenendo all'assemblea nazionale delle Camere del lavoro promossa dalla Cgil e riferendosi all'accordo su Mirafiori. «Non è vero», sostiene Landini, che la scelta della Fiat di tornare alle Rsa nominate dai soli sindacati firmatari «è fatta per mettere fuori la Fiom e la Cgil; è una scelta di fondo perché nel momento in cui possono essere eletti i rappresentanti solo dai sindacati che ha scelto la Fiat, vuol dire che quelli stessi non hanno più diritto di esercitare un ruolo sindacale» ma quello di «gendarme dell'impresa». Poi attacca: «Bisogna far saltare l'accordo, renderlo non applicabile ed essere in grado di riconquistare i diritti che in termini sindacali significa riaprire la trattativa e considerare la vertenza ancora aperta». «Tutto il sindacato, tutta la Cgil lo capisca», aggiunge.

BERSANI E RENZI - Poi è stata la volta del leader del Pd Pier Luigi Bersani, che ai microfoni del Tg3, a proposito delle ultime dichiarazioni dell'ad Fiat ha detto che «Marchionne saprà pure prendere la misura alle auto, ma misurare le parole non lo sa fare». Bersani chiede a Marchionne di spiegare come investirà i 20 miliardi promessi nel piano Fiat. Di parere diametralmente opposto al segretario è Matteo Renzi, sindaco di Firenze, che ai microfoni del TGLA7 dichiara: «Io sono dalla parte di Marchionne. Dalla parte di chi sta investendo nelle aziende quando le aziende chiudono. Dalla parte di chi prova a mettere quattrini per agganciare anche Mirafiori alla locomotiva America». «Andrò alla direzione di giovedì - aggiunge il sindaco di Firenze, leader dei «rottamatori» - ma spero che Bersani non chiacchieri di aria fritta, ma dei problemi degli italiani. Non chiacchieri dell'inciucio con Fini, ma del futuro del Pd. Il Pd è credibile - incalza - se smette di inseguire i falsi problemi. Provi concretamente a dire "ok, Berlusconi ha fallito" ma dicendo agli italiani quali sono le nostre soluzioni per ripartire».

BONANNI - Stesso concesso espresso dal segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni: «Farebbe bene a stare più zitto, come farebbero bene molti esponenti della classe dirigente italiana e dire fino in fondo cosa sta accadendo in un Paese che da cinque anni non ha investimenti e quindi non c'è lavoro». Poi conferma che il referendum sull'accordo di Mirafiori si farà senza alcun rinvio dopodomani, auspicando la vittoria dei sì perché «l'investimento è importante, non solo perché salva Torino ma perché è una indicazione fortissima per gli investitori italiani e stranieri». La Fiom dovrà attenersi e rispettare le decisioni della maggioranza, ma «la verità vera - chiosa in una intervista al Tg3 Bonanni - è che non rispetta mai le decisioni della maggioranza».

REFERENDUM - Invece sulla consultazione su Mirafiori di giovedì e venerdì prossimi il leader Cgil Camusso aveva precisato che «un esito del referendum con i sì non lo auspichiamo ma non lo possiamo escludere». Questo, aggiunge, «come conseguenza porta anche l'esclusione della Fiom e della Cgil dalle fabbriche. Su questo dobbiamo continuare a riflettere». Camusso ha ribadito la necessità di «sostenere e comprendere le ragioni del no. Non ci si può sottrarre dalla battaglia per il no, bisogna - prosegue il leader della Cgil riferendosi alle tute blu della Fiom - che loro sappiano che hanno il sostegno di tutta la loro organizzazione».

Redazione online
11 gennaio 2011(ultima modifica: 12 gennaio 2011)


domenica 9 gennaio 2011

ECCO CHE COS'E' L'ISLAM: ABERRAZIONE MENTALE

LA “CONFRATERNITA DI CARITÀ” ISLAMICA PER SCANNARE LE PECORE

Abdellah Hammoudi, professore di antropologia a Princeton, marocchino di famiglia sannita, decise un giorno del 1999, di compiere i pellegrinaggio alla Mecca, come lo avevano fatto innumerevoli suoi parenti, conoscenti e connazionali. Voleva capire, da antropologo. E scoprire che cosa rimaneva della sua educazione di fedele islamico. Il pellegrinaggio alla Mecca implica vari obblighi, fra i quali il compito di scegliersi e sgozzare un agnello alla Festa del Sacrificio . Hammoudi voleva evitarlo . Pagò una “confraternita di carità” perché compisse l’atto al posto suo. Hammoudi sarebbe stato soltanto spettatore .

Quando si avvicinò il giorno , “a Mina gli ovili avevano l’aspetto di un gigantesco campo di concentramento per animali ; due, tre, quattro milioni di capi e anche più. Un’immensa folla di pellegrini si accingeva a compiere l’obbligo del sacrificio a titolo di “offerta”, a cui andavano aggiunti i sacrifici di espiazione o di elemosina…Eravamo tutti riuniti per salvare le nostre vite, e la nostra salvezza ci imponeva di uccidere quegli animali. La massa dei pellegrini, giunti al colmo dell’abnegazione dopo la “stazione” di Arafa, la preghiera a Muzdalifa e la lapidazione a Mina avrebbe soppresso milioni di vite…La modernizzazione del pellegrinaggio aveva certamente il suo peso : aree ottimizzate, superfici recintate, distribuzione ortogonale dello spazio, infallibili sistemi di sicurezza e di sorveglianza. A ogni regno della natura era assegnato un campo : le masse animali nei loro recinti, e , non lontano, le masse umane nei loro accampamenti, circondati da alte cancellate di ferro, lungo le strade dai tracciati geometrici…La circolazione delle macchine della polizia e la ronda incessante degli elicotteri completavano il quadro . Quell’ordine avrebbe permesso alla massa umana di annientare la massa animale in nome di Dio”.

mercoledì 5 gennaio 2011

IL PEDERASTA VENDOLA VUOLE LA CACCIA NEI PARCHI

RICEVO E RIPORTO

Caro Presidente,
ti chiamo così anche se sono lombardo.
Come sai spesso ci si fa sentire per lamentarsi e mai per i gesti di affetto o riconoscenza.
Questa mia non fa eccezione. Un Amico mi informa della notizia che puoi leggere qui sotto:

http://www.giornalettismo.com/archives/108182/vendola-apre-ai-cacciatori-loasi-protetta-delle-gravine/

Caro Presidente, che figura ci facciamo?
Dopo che al congresso si è parlato di attenzioni per il vivente non umano (che quasi nessuno ha rilevato) adesso questo scivolone ci rende uguali alla marmaglia agli occhi del popolo e soprattutto a quelli di coloro che non aspettano altro per spalarci melma addosso.
Sono convinto che SEL è contro la caccia e lo dimostrano alcune dichiarazioni dei vertici SEL dopo questa faccenda.
Spero che questo fatto dia i suoi frutti nel ritiro dell'emendamento e nella realizzazione piena del Parco.
La giunta pugliese ha la responsabilità di essere il progetto pilota per il futuro nazionale, questi errori pesano doppio.

Ti abbraccio
un iscritto SEL di Crema (CR)

--
arch. Francesco Guerini
---------------------------------
LA CREATIVITÁ RISOLVE
http://www.francescoguerini.it

UN UOMO PUO' VALERE MENO DI UN CONIGLIO. AVREBBE MERITATO DI ESSERE MASSACRATO LUI DAGLI STUDENTI

QUESTO SUBANIMALE TRAVESTITO DA INSEGNANTE DEVE RIMANERE RADIATO PER SEMPRE.
E preferisco rispondere qui all'anonimo che mi ha scritto: "

E lei cosa avrebbe fatto?? lasciare i conigli tramortiti e agonizzanti, sarebbe stato meno crudele?mah...io in questa vicenda ci vedo solo un cieco accanimento ideologico, un estemismo quasi religioso.
Dove sarebbere il crimine? nell'usare degli animali morti in una lezione di anatomia? o nel finire degli animali agonizzanti?
Il primo caso sarebbe coerente con l'ideologia vegan-animalista(ma allora secondo questa ideologia meriterebbe il licenziamento, e di essere massacrato, chiunque mangia o utilizza animali morti!)
Nel secondo caso invece non c'è alcuna coerenza nemmeno con l'ideologia animalista, visto che lasciar agonizzare un'animale, senza intervenire, non è poi tanto animalista...è molto più crudele che accorciare le sue sofferenze!"

Prima di tutto non si trattava di una lezione di veterinaria ma di anatomia umana, e mi domando che cosa c'entrasse il corpo di un coniglio. In secondo luogo, in subordine, non poteva essere usata un'aula scolastica violando la sensibilità di quegli studenti (anche se fossero stati pochi) che sono stati costretti a subire l'orribile scena dell'uccisione con martellate in testa (a parte il fatto che i poveri conigli da chi fa questo mestieraccio normalmente vengono uccisi, per quanto ne sappia, con un colpo secco sulla nuca, che fa perdere improvvisamente i sensi). Un'aula scolastica non può essere usata come luogo di macellazione. E l'anonimo ha dimostrato di mancare completamente di logica nel dire che meriterebbe il licenziamento chiunque mangi carne. Questa è veramente una grossa stronzata riconoscibile anche da un vegetariano. Chi mangia carne normalmente (da ipocrita) non sarebbe egli stesso capace di uccidere l'animale che mangia e comunque condannerebbe la scena dell'uccisione in un'aula scolastica. In terzo luogo non è stato dimostrato che il coniglio fosse agonizzante. Se si fosse trattato di un cane o di un gatto si sarebbe usato il metodo dell'uccisione a martellate in testa o lo si sarebbe portato da un veterinario perché lo curasse o, in caso di impossibilità di cure, lo sottoponesse ad eutanasia? Il fatto è che solo antropomorficamente si fa una distinzione innaturale tra animali da affezione ed animali da mangiare, come se un coniglio soffrisse meno di un gatto. Infine non si può notare che questo emerito stronzo di Carlo Rando (che nel suo sito si attribuisce dei meriti scientifici del tutto inesistenti, non essendo nemmeno mai riuscito ad avere un insegnamento all'Università) si sarebbe dovuto accorgere ancor prima di portarlo in una aula scolastica che uno dei conigli era ancora vivo, e pertanto avrebbe dovuto evitare di procedere alla sua uccisione, per di più a colpi di martello in testa. UN INDIVIDUO SIMILE HA DIMOSTRATO SOLO DI MERITARE la SUA RADIAZIONE DALLA SCUOLA, ED E' SPERABILE CHE NON VI METTA PIU' PIEDE.
Vedere il suo sito (www.andrologiaonline.it) dove si occupa soprattutto della distinzione tra peni flaccidi e peni eretti stabilendo egli le misure del pene normale in lunghezza e larghezza, anche del glande. Probabilmente una testa di cazzo simile può occuparsi, e anche male, solo di cazzi.

Un anno fa a Milano: a una lezione di biologia, prese a martellate i roditori ancora vivi

Il prof dei conigli uccisi in classe
licenziato dopo un'ispezione

Il docente dell'Itis Molinari: farò ricorso, per difendere un animale massacrano un uomo

Un anno fa a Milano: a una lezione di biologia, prese a martellate i roditori ancora vivi

Il prof dei conigli uccisi in classe
licenziato dopo un'ispezione

Il docente dell'Itis Molinari: farò ricorso, per difendere un animale massacrano un uomo

MILANO - I cancelli dell'Istituto tecnico Molinari sono ancora chiusi. Ma la pausa natalizia non ha fermato il passaparola di studenti e professori. E alla fine la conferma è arrivata: in quella scuola, alla periferia nord-est di Milano, un professore è stato appena licenziato. In tronco. Aveva ucciso due conigli davanti ai ragazzi. Durante il corso di anatomia. Il nuovo capitolo, certamente non l'ultimo, della lezione di «biologia umana» con conigli-cavie due secondo la denuncia della Lega Anti vivisezione, uno secondo il prof finiti a martellate, è stato scritto in questi giorni. Con la notifica del licenziamento da parte del provveditore Giuliana Pupazzoni al preside, e da quest'ultimo trasmesso al docente in questione, Carlo Rando. C'è chi, tra i colleghi, alla conferma della notizia è scoppiato in lacrime. Chi ha liquidato la questione con un «giustizia è fatta». Chi ha inveito contro gli eccessi delle nuove procedure troppo snelle introdotte dal decreto Brunetta. Proprio al nuovo codice di disciplina, infatti, fa riferimento il provvedimento assunto dall'ufficio scolastico milanese prima di Natale.


Luci e ombre in questa storia che ha per protagonista il professore di biologia, bi-laureato, quattro volte «specializzato», andrologo con sito internet da cui offre consulenze gratuite. «Incredibile, io non ammazzo nemmeno le zanzare», esclamò quando il caso esplose dopo la denuncia del Garante degli animali di Milano al provveditore e della Lav alla Procura. E ora, a licenziamento avvenuto, commenta: «Se per difendere un coniglio si massacra una persona, discutiamone. Saranno contenti gli animalisti che hanno fatto licenziare un professore dopo trent'anni di onesto lavoro». E comunque «farò ricorso al magistrato del lavoro, perché le azioni legali dell'ufficio scolastico provinciale arrivano fuori tempo e fuori regola». Nessun ripensamento, invece, su quella prova di laboratorio con animali che Rando aveva voluto tenere a tutti i costi, nonostante il divieto del Ministero dell'Istruzione. «Ma la legge dice che, se necessario, questa pratica è consentita. E lo era, visto che si trattava di una lezione di biologia umana. In più la dissezione di animale morto - e ribadisco morto - era autorizzata dal consiglio di istituto».

Passo indietro, la ricostruzione dei fatti. In classe, nell'autunno del 2009, il professor Rando aveva portato una cassetta con quattro conigli. «Avrebbero dovuti essere già morti», ha continuato a ripetere il docente. Non lo erano: sempre secondo la denuncia, due dei quattro roditori acquistati in macelleria erano ancora vivi. Tentarono la fuga, tra le risate di alcuni alunni e lo spavento di altri. Tutti minorenni. I più, coinvolti nella caccia al coniglio e nella «mattanza» che seguì «prima il professore tentò di strozzarli con uno spago, poi completò l'opera prendendo gli animaletti a martellate», risero divertiti. Qualcuno abbandonò la classe nauseato. Cinque, forti del sostegno di un altro insegnante, inviarono al Garante degli animali una relazione drammatica. Si mosse anche la Commissione Cultura del Parlamento, dopo un'interrogazione. La versione del prof: «Una bestiola dava ancora segni di vita. Erano spasmi respiratori. Non c'era niente da fare, ho dovuto finirlo come si fa in campagna, due colpi secchi sul cranio. E basta». Lo scorso ottobre il provveditore ha deciso di inviare al Molinari due ispettori. L'indagine si è protratta fino a metà novembre. «È stato fatto un rapporto accurato e approfondito - conclude Giuliana Pupazzoni -, abbiamo contestato i fatti al professore e l'abbiamo convocato per dargli la possibilità di difendersi. Non si è neppure presentato, preferendo inviare una memoria scritta». Appena prima di Natale, il licenziamento. La scuola ha già trovato un supplente.

Paola D'Amico
Annachiara Sacchi
05 gennaio 2011

sabato 1 gennaio 2011

IO ATEO-AGNOSTICO STO CON I CRISTIANI IN ODIO AL CORANO, FONTE VERA DEL TERRORISMO ISLAMICO

Non esiste un Islam moderato. Coloro che lo affermano sono ignoranti (se non conoscono quel libro ributtante che è il Corano) o disonesti se lo conoscono. Le moschee in Occidente dovrebbero essere tutte chiuse perché sono fonte di odio nei confronti di ebrei, di cristiani e di atei. Il Corano è un testo che dovrebbe essere considerato contrario all'ordinamento giuridico di uno Stato laico in quanto predica la violenza sino all'omicidio di massa. Questo se lo caccino in testa soprattutto i falsi comunisti di oggi che predicano la politica dell'accoglienza, mentre dovrebbero essere i più fieri oppositori dell'immigrazione dai Paesi islamici in difesa dello Stato laico. Non sto qui a ripetere tutti i passi di quel libro per farneticanti dettato ad uno scriba da un pazzo analfabeta di nome Maometto, la più grande disgrazia della storia. Un giorno o l'altro brucerò in pubblico quel libro maledetto.
Si leggano i passi di quel maledetto libro già riportati qui in data 20 ottobre 2009 e nel sito collegato alla voce "islamismo".

Capodanno di sangue ad Alessandria

Egitto, strage davanti alla chiesa cristiana

Un'autobomba davanti alla Chiesa dei Santi, «bagno
di sangue»: 21 morti e 8 i feriti. Forse un kamikaze

Capodanno di sangue ad Alessandria

Egitto, strage davanti alla chiesa cristiana

Un'autobomba davanti alla Chiesa dei Santi, «bagno
di sangue»: 21 morti e 8 i feriti. Forse un kamikaze

La strage ad Alessandria (Epa)
La strage ad Alessandria (Epa)
Nella notte di Capodanno, cristiani ancora nel mirino. È di 21 morti il bilancio ufficiale per l'esplosione di un'autobomba dinanzi a una chiesa copta ad Alessandria d'Egitto. L'attentato è stato compiuto dinanzi la Chiesa dei Santi (Al-Qiddissine), nel quartiere alessandrino di Sidi Bishr, quindici minuti dopo la mezzanotte, quando dentro la chiesa c'erano un migliaio di fedeli per la tradizionale cerimonia per il nuovo anno. Secondo le prime ricostruzioni l'automobile imbottita di esplosivo, una Skoda verde, è stata parcheggiata davanti alla chiesa dieci minuti prima dello scoppio.

FORSE UN KAMIKAZE - Il ministro dell'Interno egiziano ha detto che l'attentato è stato probabilmente compiuto da un attentatore suicida. Un testimone ha invece riferito alla tv di aver visto alcune persone scendere dal veicolo. Lo scoppio, fortissimo, è avvenuto quando i fedeli uscivano dalla chiesa e si è immediatamente propagato alle automobili vicine, che sono esplose moltiplicando l'effetto devastante. L'esplosione ha danneggiato anche una moschea vicino alla chiesa, causando il ferimento di 8 musulmani.