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Blog del prof. Pietro Melis

Questo è il blog del prof. Pietro Melis, autore del testo intitolato "Scontro tra culture e metacultura scientifica: l'occidente e il diritto naturale. Nelle sue radici greco-romano-cristiane. Non giudaiche e antislamiche".

venerdì 31 gennaio 2014

NELLA FINANZA NON E' VALIDO IL PRINCIPIO DI LAVOISIER: NULLA SI CREA E NULLA SI DISTRUGGE, TUTTO SI TRASFORMA

Infatti grazie al famigerato decreto "omnibus" che include il taglio della seconda rata dell'IMU insieme con la rivalutazione del capitale della Banca d'Italia (ridotta dal tanto immeritatamente lodato Ciampi a corporazione di banche private sottraendola al ministero del tesoro) è capitato che il capitale sia passato da 156 milioni di euro a 7,5 miliardi di euro senza avere sborsato un solo euro. Così si dimostra che nella finanza si può creare valore monetario dal nulla. Basta un decreto legge. L'unico aggravio è che le banche private saranno costrette a pagare il 20% di 7,5 miliardi per coprire più che abbondantemente la seconda rata IMU. Così lo Stato introita il 20% di 7,5 miliardi dopo avere regalato l'80% alle banche ma senza avere sborsato nemmeno un euro. E poi si dice che i miracoli non esistono. Ma in effetti se l'economia finanziaria è capace di simili miracoli vuol dire che essa è tutta fondata su un imbroglio. Questo decreto "omnibus" (anticostituzionale) è passato grazie alla tagliola messa in atto dalla Boldrini, che ha impedito l'ostruzionismo di 5stelle. Vorrei tanto essere parlamentare per un solo giorno per prendere a calci in culo costei. Se li ricorderebbe per il resto della vita, che le auguro non lunga. Il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio di 5stelle, se coerente, dovrebbe avere ribrezzo a sedersi sulla stessa sedia dove posa il culo la Boldrini, o, quanto meno, dovrebbe disinfettarla prima di sedercisi.  
 
Pubblicato da Pietro Melis alle 04:28 2 commenti:

W IL TIRANNICIDIO DI "RE GIORGIO"



Non ogni violenza è ingiusta. Lo disse già il giusnaturalista olandese del '600 UGO GROZIO nel De jure belli ac pacis. La violenza di una guerra difensiva è sempre giusta. E qui bisogna difendersi dalla violenza ingiusta di queste degradate e sporche istituzioni liberticide che con una legge elettorale anticostituzionale vorrebbero far fuori tutti i partiti che non siano coalizzati con una falsa sinistra e con una falsa destra. Persino un santo come il filosofo S. Tomaso giustificava il regicidio come tirannicidio. E qui siamo in presenza di un presidente della Repubblica eletto anticostituzionalmente da un parlamento eletto anticostituzionalmente con il porcellum. Un "re Giorgio" che merita il regicidio almeno perché di nomina anticostituzionale. Con il nuovo disegno di legge sulla legge elettorale (BASTARDELLUM) si arriverebbe ad una legge addirittura peggiore perché renderebbe impossibile la rappresentanza anche ad un partito che superasse il 20% nel caso in cui si andasse ad un ballottaggio. Se passasse questa legge liberticida bisognerebbe promuovere subito un referendum abrogativo e continuare a sollevare eccezione di anticostituzionalità anche se la Corte Costituzionale è anch'essa anticostituzionale nella sua composizione. Siamo caduti in una situazione di totale anticostituzionalità di queste istituzioni, che meritano dunque solo disprezzo, mentre esse con faccia tosta e disonesta pretendono di rappresentare il popolo. Non si può essere governati da una coalizione che raggiunga il 37% dei voti trasformando il 37% in 53% in parlamento con l'anticostituzionale premio di maggioranza. E ancor peggio se si dovesse decidere tra due coalizioni nel caso si andasse al ballottaggio, che significherebbe "o mangi di questa minestra o salti dalla finestra". Questi disonesti individui dei partiti si ammantano di perbenismo mentre sono delinquenti in guanti bianchi. Spero che Grillo si sia ricreduto su Rodotà che difende questa massa di delinquenti che siedono in parlamento.  
Cfr. quanto detto da molti costituzionalisti
http://snipurl.com/28i5dfd
Pubblicato da Pietro Melis alle 03:01 Nessun commento:

giovedì 30 gennaio 2014

LE RELIGIONI MONOTEISTE ALLEATE DI UNA MALEDETTA CONCEZIONE ANTROPOCENTRICA DELLA NATURA

Ricevo spesso dal mio corrispondente dall'Inghilterra Paolo Ricci (bailador.org), persona di vasta cultura scientifica, articoli ricchi di notizie storiche, di tristi e continui episodi a danno dei diritti degli animali ma anche di varie iniziative che una minoranza nel mondo porta avanti contro la maledetta concezione specista della natura. Le religioni monoteiste sono corresponsabili, se non direttamente responsabili, di una sciagurata politica di devastazione dell'ambiente e del continuo massacro di animali che vivono in libertà. Nessun animalista dovrebbe dare il voto a partiti che non si dichiarino, per esempio, contrari alla caccia. Vi sono in Italia 7 milioni di vegetariani, e pertanto non si capisce come una minoranza di cacciatori possa avere il sopravvento su una maggioranza se non per colpa di fottuti politici che cercano di leccare il culo ai cacciatori per avere i loro voti, sfruttando il fatto che purtroppo gli animalisti e i vegetariani non sono organizzati come i cacciatori per mandare affanculo questi luridi politici amici dei cacciatori.  
Per leggere il contenuto degli articoli qui sottostanti cliccare su

http://bailador.org/blog/wp-content/uploads/2014/01/Bailador.-Ricordando-Raphael-Matta1.pdf
 

http://bailador.org/blog/

http://www.lasaggezzadichirone.org/

info@bailador.org

ENRICO CAINE. RAPHAEL MATTA

PRIMA CAUSA DI MORTE. UN LIBRO DA NON PERDERE

FELICE CIMATTI. PENSIERI BESTIALI

MARCHESINI: SARANNO LE MACCHINE
A SALVARE GLI ANIMALI

LA SPECIE GLORIOSA IN TRE FASI

LA VOLPE FA LE FUSA

PETIZIONE CONTRO LA CRIMINALIZZAZIONE
DEGLI ANIMALISTI

LETTERA A MATTEO RENZI,
SEGRETARIO DEL PARTITO DEMOCRATICO ITALIANO
IL CASO SIMONSEN E LA POLITICA

GRAZIE PER AVER SALVATO LA VITA SELVAGGIA…

R. SHELDRAKE. LA RINASCITA DELLA NATURA

IL RIFUGIO DEI FUORI CASTA

SE AVETE PROBLEMI PER AIUTARE
FINANZIARIAMENTE
GLI ANIMALI, NON VI PREOCCUPATE I RICCHI
DIVENTANO SEMPRE PIU’ RICCHI…

FARANGE VA A CACCIA DI VOTI E LI
CHIEDE AI “TOFF”  CACCIATORI DI VOLPI

ALBERTO CARACO. BREVIARIO DEL CAOS

MA QUESTO SANT'UOMO NON ERA VEGETARIANO?
O CI SIAMO CONFUSI?
IO SONO GIGANTESCO MA NON VI FACCIO
NIENTE MENTRE VOI UMANI CI STERMINATE…

VITO MANCUSO. PROCESSO AL MONOTEISMO “SINONIMO DI VIOLENZA”

SELINA O’GRADY.  AND MAN CREATED GOD.
NEL TEMPIO DI GERUSALEMME

JAINISMO LA RELIGIONE DELL’ANIMALISMO

CON LE VOSTRE TASSE FINANZIANO LA CACCIA

LA POLITICA CHE CI PRENDE PER I FONDELLI
DA TEMPO IMMEMORABILE

ODDIO… IL PADRETERNO HA SBAGLIATO BERSAGLIO!!!

PER LA GIOIA DI UCCIDERE UN RINOCERONTE PAGO
ANCHE 212.000 STERLINE….
IL COSTO DI UNA CASA…

GLI ETERNI CINESI: LA LOTTA TRA MAIALI

QUANDO CRESCERO’ SARO’ COME KING KONG

GIUSEPPE GARIBALDI  E GLI ANIMALI

L’IMITAZIONE IDIOTA DI ATTORI E CRETINI PORTA
ALLA SOFFERENZA DELLE PICCOLE SCIMMIE

LO ZOO PIÙ CRUDELE DEL MONDO

IL MASSACRO DELLE FORESTE PER
LE RICHIESTE DEI MERCANTI OCCIDENTALI

NELLA MENTE DEGLI ANIMALI

VI SIETE ROTTI? RELAX….



 TESTO IN ALLEGATO E CLICCANDO QUI:  

http://bailador.org/blog/wp-content/uploads/2014/01/Bailador.-Ricordando-Raphael-Matta1.pdf
Pubblicato da Pietro Melis alle 16:55 Nessun commento:

mercoledì 29 gennaio 2014

SIAMO COMANDATI DA UNA MASSA DI DELINQUENTI CHE SI METTONO D'ACCORDO PER POI COMBATTERSI PER AVERE IL POTERE: FORZA ITALIA E PD. LA QUESTIONE DELL'ELECTROLUX

Questa è solo un'appendice a quanto detto prima circa il BASTARDELLUM della legge elettorale. Io continuerò a non votare dal 1994 per non dare il voto a dei delinquenti. Rimarrebbe come alternativa 5stelle. Ma io personalmente voglio che risulti che ho rifiutato le schede dopo essere stato iscritto nel registro del seggio elettorale perché nel segreto del voto non si possa pensare che abbia votato per dei delinquenti. Se non avete i miei stessi problemi e non volete essere comandati da delinquenti (rappresentati dal binomio Berlusconi-Renzi) turatevi il naso e votate 5stelle. Per parafrasare Indro Montanelli che una volta disse: turatevi il naso e votate DC.
Ubi pecunia ibi patria, che tradotto significa: dove vi è danaro ivi è la patria. Dunque nessuno può impedire alla svedese electrolux di andare in Polonia dove il costo del lavoro è assai inferiore. Ma il discorso non finisce qui. La causa di questa libertà di un'impresa di aumentare il suo profitto pur a prezzo del licenziamento dei lavoratori è dovuta al fatto che ormai viviamo in un mondo in cui la follia della globalizzazione dei mercati e in base ai principi nefasti del liberismo è scandaloso oggi per i delinquenti della politica (falsa destra e falsa sinistra) pensare di introdurre dei dazi sui prodotti che vengono dall'estero. Se l'electrolux dovesse pagare dei dazi importando elettrodomestici  in Italia, in modo che il prezzo del frigorifero importato costerebbe anche più di quanto il frigorifero costerebbe se prodotto in Italia, l'electrolux con sede in Italia non avrebbe bisogno di decocalizzare in Polonia perché poi ci perderebbe di fronte ad industrie che costruissero frigoriferi a minor prezzo perché esenti da dazi. Si potrà dire che il mercato italiano è poca cosa di fronte al mercato mondiale. Ma intanto si dia un esempio perché la politica giusta abbia finalmente il sopravvento sull'economia dell'aumento del profitto. Si noti infatti che l'electrolux non ha un deficit di bilancio. Vuole solo aumentare i suoi profitti. La mano d'opera dunque (bentornato Marx) è considerata solo merce, da sfruttare ad ogni costo per aumentare il profitto. Il fatto è che questa disgrazia della cosiddetta Unione Europea ha stabilito che non possano imporsi dei dazi. L'80% delle leggi ormai viene fatto dai burocrati di Bruxelles. Ogni Stato è stato privato della sua sovranità, anche monetaria per quelli che hanno aderito alla zona euro. L'unica soluzione è uno Stato nazionale e socialista, cioè nazionalsocialista. Uno Stato cessa di essere tale se perde la sua sovranità e la cede ad altri Stati, cedendo per di più la sovranità monetaria.     
Pubblicato da Pietro Melis alle 22:14 Nessun commento:

DUE POVERE COLOMBE E UN PAPA IMBECILLE

Basta con lo stupido rito di "liberare" due colombe dalla finestra. Si sa che queste colombe vengono allevate in una colombaia, e perciò in cattività. Dal momento che vengono "liberate" sono costrette a finir male perché, non essendo abituate a vevere libere e a procacciarsi delle misere briciole raccolte sui marciapiedi sono costrette a vivere una breve vita di stenti se non rimangono vittime dei predatori, come è successo per le due povere colombe lanciate dalla finestra e finite ammazzate da un gabbiano e da un corvo, con tanto di documentazione fotografica. Perciò si stanno raccogliendo delle firme perché cessi questa stupida tradizione. Le colombe cosiddette liberate non sono simbolo di pace ma di morte. Va' a farlo capire a questi imbecilli di papi. Essi anche a causa di questa imbecillità sono privi di qualsiasi credibilità.

Caro Papa Francesco: basta colombe

I sottoscritti firmatari condividono l'appello dell'ENPA - Ente Nazionale Protezione Animali - che chiede a Papa Francesco di non liberare colombe e più in generale di non utilizzare più gli animali e la loro vita per tradizioni ormai superate.


#papabastacolombe
Liberare animali che sono nati in cattività equivale a condannarli a morte.
Non essendo animali selvatici, non sono in grado di riconoscere i predatori come tali e sono quindi incapaci di fuggire da eventuali situazioni di pericolo.
Sono esemplari che nella loro vita hanno conosciuto soltanto la gabbia non hanno alcuna esperienza del mondo "esterno"; pertanto anche se fossero così fortunati da sfuggire ai predatori, hanno immense difficoltà nel riconoscere i pericoli della città, come ad esempio le automobili.
Le immagini della colomba aggredita da un corvo e da un gabbiano dopo l'Angelus di domenica scorsa hanno fatto il giro del mondo, ma la situazione non è molto sorprendente.
Queste colombe, poi, sono esclusivamente di allevamento, non possono neanche utilizzare il mimetismo: il loro colore bianco, molto vistoso in natura, è proprio dovuto al fatto che non si tratta di animali selvatici.
Sappiamo che il Pontefice si è dichiarato sensibile alla tutela dell'ambiente e delle creature che lo condividono con noi, e che ha in progetto un'enciclica dedicata proprio al Creato e alla difesa della natura.
Un'enciclica nella quale chiediamo con tutto il cuore che Sua Santità inviti tutti i credenti a considerare gli animali quali esseri senzienti che condividono con gli umani il dolore, la paura, le necessità, prima fra tutte quella di essere sottratti alla crudeltà ed alle prevaricazioni da sempre perpetrate contro i deboli, umani e non.
FIRMA ANCHE TU!
#papabastacolombe
Sign
       Ho scelto due commenti tra i tanti
Bruna Pornaro Ormai si sa che in vaticano ci sono solo falchi e avvoltoi dunque è inutile tormentare e sacrificare le innocenti colombe per trasmettere inutili messaggi di bontà
37 minuti fa - Rispondi

Raffaella Mauceri veramente io a papa francesco chiederei che invece di liberare le colombe liberassero le immense ricchezze del vaticano e distribuirle ai poveri.
25 minuti fa - Rispondi
 

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      Zazoom Blog ‎- 2 giorni fa
      Papa Francesco su piazza San Pietro nel momento gioioso della ... da un gabbiano e poi da un corvo una delle due colombe liberate dai ... Hollande da Papa FrancescoE la satira irride il presidente - Corriere della Sera ...

  2. La triste fine della colomba del Papa - Corriere della Sera

    www.corriere.it/.../triste-fine-colomba-papa-d28f9c42-869e-11e3-a3e0-a...‎
    2 giorni fa - La triste fine della colomba del Papa ... I vertici Mediaset in udienza dal Papa ... Naso rosso e sciarpa bianca, il Papa soffre il freddo.

  3. La colomba del Papa attaccata dalla cornacchia - Video - Corriere TV

    video.corriere.it/colomba-papa.../9008bcfc-8728-11e3-b7c5-5c15c6838...‎
    2 giorni fa - CORRIERE DELLA SERA.IT ... Una delle colombe liberate dal Papa all'Angelus viene aggredita da una cornacchia. ..... Indice glicemico e carico glicemico sono due concetti piuttosto complessi che ci spiega con semplicità ...
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  5. Foto: due colombe liberate da Papa Francesco attaccate da un ...

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    3 giorni fa - Due colombe bianche rilasciate da papa Francesco in Vaticano come un gesto di pace oggi sono state brutalmente attaccate da un gabbiano e ...

  6. Le colombe di Papa Francesco attaccate da corvo e gabbiano ...

    www.unionesarda.it › Cronaca Italiana‎
    2 giorni fa - Queste subito dopo sono state attaccate da un corvo nero e da un gabbiano: una delle due colombe si è liberata dal gabbiano posandosi su ...

  7. La brutta fine delle colombe liberate dal Papa, aggredite dai rapaci ...

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    2 giorni fa - Le colombe liberate da Papa Francesco attaccate da un corvo e da un ... le due bianche colombe le avrebbero consegnate a una morte tanto ...

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    2 giorni fa - Ieri il Papa in compagnia di bambini ha liberato due colombe dal balcone di San Pietro: un gabbiano e un corvo ci si sono subito avventati.

  12. Papa Francesco libera colomba dopo Angelus: sbranata da gabbiano

    www.ogginotizie.it › Cronaca‎
    3 giorni fa - Città del Vaticano - Una delle colombe 'della pace' di Papa ... ha liberato due colombe bianche simbolo della pace insieme a due ragazzini dell'Azione Cattolica. Mentre una delle due colombe si è allontanata subito, l'altra è ...

  13. Papa Francesco libera due colombe e un corvo e un gabbiano le ...

    ununiverso.altervista.org/.../papa-francesco-libera-dei-colombe-e-un-cor...‎
    2 giorni fa - Papa Francesco libera due colombe e un corvo e un gabbiano le ... 27998317_la-colomba-della-pace-liberata-da-papa-francesco-.
Pubblicato da Pietro Melis alle 15:35 Nessun commento:

CHE BERLUSCONI SI SUICIDI PURE POLITICAMENTE CON QUESTA LEGGE ELETTORALE DA LUI VOLUTA

Premesso che non voto dal 1994 perché non sopporto una legge elettorale che anticostituzionalmente permette ad una minoranza di avere una maggioranza in parlamento mi domando come mai Berlusconi si voglia condannare al suicidio. Questo imbecille non ha ancora capito che l'unica legge elettorale che gli impedirebbe di rischiare di scomparire sarebbe il proporzionale senza premio di maggioranza. Perché in questo modo, dato per scontato che nessuno dei due blocchi raggiungerà la maggioranza assoluta dei voti, potrebbe sempre impedire una vittoria della falsa sinistra anche se questa risultasse avere una maggioranza relativa. In vent'anni Berlusconi non ne ha combinato una giusta. Ha promesso tanto e ha realizato nulla. Ha promesso di abbassare le tasse e sono aumentate anche con i suoi governi, ha inventato la sciagurata Equitalia grazie al suo ministro dell'economia Giulio Tremonti, giustamente scomparso, ha approvato la legge Severino, che poi è risultata l'arma con cui è stato sbattuto fuori dal Senato, non ha fatto alcunché per promuovere un referendum contro l'euro, ha pensato solo a farsi leggi ad personam. In compenso ha voluto lui il porcellum nel dicembre del 2005 facendo vincere Prodi nel 2006, anche se è durato solo sino al 2008, ma a causa di Mastella dopo che gli misero in galera la moglie. Avendo vinto nuovamente nel 2008 la sua coalizione, che aveva solo valore elettorale, si è sciolta come neve al sole, come vi era da aspettarsi. E così si è dovuto dimettere lasciando il campo al derelitto Monti con la complicità di Napolitano. Con la legge elettorale che ora vorrebbe dopo essersi messo d'accordo con l'esagitato Matteo Renzi, che è solo un pallone gonfiato privo di un reale programma in economia mentre è ricco solo di parole, spera di raggiungere lui il 37% dei voti per avere il 53% in parlamento, rendendo impossibile la rappresentanza dei partiti che non superassero lo sbarramento del 5%. Non solo. Con questa legge i suoi piccoli alleati che non raggiungessero il 5% dei voti sarebbero condannati a regalare i voti a Forza Italia, cosicché nemmeno i suoi alleati avrebbero una rappresentanza. Se nessuno dei due blocchi (della falsa destra e della falsa sinstra) raggiungesse il 37% dei voti si andrebbe al ballottaggio ed avremmo un parlamento in cui vi sarebbero solo Forza Italia e PD. E questa la chiamano democrazia. A questo punto bisogna che 5stelle si muova per evitare che venga fatto fuori con questa legge anticostituzionale. Giustamente Giovanni Sartori (a cui si deve l'avere chiamato le precedenti elettorali "mattarellum" e "porcellum") ha detto che la nuova legge elettorale sarebbe anche peggiore e l'ha chiamata "bastardellum". E il disonesto Napolitano, eletto due volte anticostituzionalmente a causa di una legge anticostituzionale (il porcellum), in questo caso rimane in silenzio. Non ha il coraggio di dire che anche questa legge sarebbe anticostituzionale. Avrebbe l'obbligo di far presente che la legge che ci si appresta a votare sarebbe anticostituzionale perché violerebbe la corrispondenza tra numero di elettori e numero degli eletti in parlamento. Qualcuno di 5stelle l'ha chiamato "boia". Non l'avesse mai detto. Subito tutti a difendere Napolitano, che, invece di difendere i principi della Costituzione, che vogliono sia rispettata la corrispondenza tra numero degli elettori e numero degli eletti, rimane in silenzio, meritando il termine usato contro di lui, perché un presidente della Repubblica che tace permettendo una violazione dello spirito della Costituzione è complice di quelli che con il patto Berlusconi-Renzi sono i veri boia della democrazia. Con questa legge elettorale, se si andasse al ballottaggio e 5stelle risultasse terzo pur avendo superato il 20% dei voti, tuttavia non avrebbe alcun parlamentare. Mi domando se questo non significhi la morte della democrazia. 
Ho lasciato questo commento nel blog di Beppe Grillo.
O il proporzionale senza premio di maggioranza (anticostituzionale) oppure 5stelle con la legge elettorale che si vuole approvare verrebbe fatto fuori soprattutto se si andasse al ballottaggio, dove 5stelle nell'alternativa centrodestra o centrosinistra non prenderebbe nemmeno un parlamentare. Qui bisogna muoversi minacciando subito un referendum. Vi è una soluzione rivoluzionaria ma costituzionale: dimissioni in blocco dei parlamentari di 5stelle prima che si voti questa sciagurata legge in modo da portare questo anticostituzionale parlamento all'autoscioglimento. Dopo di che si andrebbe a nuove elezioni con la conseguenza che riprenderebbe vigore automaticamente la legge elettorale in vigore sino al 1991. Ci pensi bene Grillo alle conseguenze che ho detto se non vuole far sparire 5stelle a causa di questa dittatura di due blocchi. E se i parlamentari di 5stelle rifiutassero di dimettersi dovrebbe abbandonarli a se stessi. Meglio chiudere coerentemente con dignità piuttosto che essere fatti fuori dalla dittatura di una minoranza, voluta da questa nuova e sciagurata legge elettorale. Si dice che bisogna salvaguardare prima di tutto la governabilità. Non si vuole ammettere che vi è un principio superiore che è il diritto alla rappresentanza. Stiamo andando verso una dittatura a causa del patto scellerato Berlusconi-Renzi, due pericoli pubblici per la democrazia. Un patto che mi fa ricordare nel suo piccolo lo scellerato patto Molotov-von Rippentrop (Stalin-Hitler).          
Pubblicato da Pietro Melis alle 02:03 Nessun commento:

lunedì 27 gennaio 2014

ANTICHI EBREI MAESTRI DEI NAZISTI. IL POPOLO PIU' RAZZISTA DELLA STORIA

La gente non conosce l'Antico Testamento. Se lo conoscesse capirebbe che gli ebrei si dovrebbero vergognare delle loro origini storiche. Essi furono i primi ad attuare dei veri e propri olocausti nei confronti  delle più antiche popolazioni, autoctone, della Palestina, di cui gli ebrei furono invasori e sterminatori. Certamente le narrazioni bibliche hanno una certa esagerazione dal punto di vista storico. Esagerazioni tuttavia finalizzate a far valere l'immagine del dio ebraico Jahweh come dio degli eserciti. Se lo tengano pure caro gli ebrei credenti il loro dio di merda. Chi si assomiglia si piglia. Io dico che gli ebrei credenti non hanno alcun titolo storico per condannare il nazismo perché, altrimenti, dovrebbero avere il coraggio di condannare anche il loro dio e la loro storia. LEGGERE PER CREDERE.
Da un capitolo del mio libro Io non volevo nascere (pp.457)

Nel Deuteronomio, quinto ed ultimo libro del Pentateuco (o Torah), sacro a tre religioni (!), si legge: “Sterminerai dunque tutti i popoli che Jahweh, l’Iddio tuo, sta per dare in tuo potere; l’occhio tuo non abbia pietà; e non servire agli dèi loro…Il tuo Dio, Jahweh, darà queste nazioni in tuo potere e le metterà interamente in rotta finché siano distrutte. Ti darà nelle mani i loro re, e tu farai scomparire i loro nomi di sotto ai cieli; nessuno potrà starti a fronte finché tu le abbia distrutte. Darai alle fiamme le immagini scolpite dei loro dei; non agognerai e non prenderai per te l’argento che è su quelle, onde tu non abbia ad esserne preso perché sono un’abominazione per Jahweh” (7, 16-25). “Quando ti avvicinerai ad una città per attaccarla, le offrirai prima la pace…Ma se essa non vuole la pace, allora l’assedierai; e quando Jahweh, il tuo Dio, te l’avrà data nelle mani, ne metterai a fil di spada tutti i maschi; ma le donne, i bambini, il bestiame e tutto ciò che sarà nella città, tutto quanto il suo bottino, te li prenderai come tua preda; e mangerai il bottino dei tuoi nemici, che Jahweh, l’Iddio tuo, ti avrà dato. Così farai per tutte le città che sono molto lontane da te, e che non sono città di queste nazioni. Nelle città di questi popoli che Jahweh, il tuo Dio, ti dà come eredità, non conserverai in vita nulla che respiri; ma voterai a completo sterminio gli Hittei, gli Amorei, i Cananei, i Ferezei, gli Hivvei e i Gebusei…affinché essi non vi insegnino a imitare tutte le abominazioni che fanno per i loro dèi, e voi non pecchiate contro Jahweh, che è il vostro Dio” (20, 10-18).
Il libro di Giosuè, successivo al Deuteronomio, si apre con la descrizione da parte di Jahweh dei confini della “terra promessa”. Egli si rivolge a Giosuè, che, figlio di Nun, ministro di Mosè, era stato nominato suo successore, essendo già morto, prima di Mosè, suo fratello Aaronne: “Mosè, mio servo è morto; or dunque levati, passa questo Giordano, tu con tutto questo popolo, per entrare nel paese che io do ai figlioli d’Israele. Ogni luogo che la pianta del vostro piede calcherà, io ve lo do, come ho detto a Mosè, dal deserto, e dal Libano che vedi là, sino al gran fiume Eufrate, tutto il paese degli Hittei sino al mare grande, verso occidente”. Nella descrizione della presa di Gerico si legge: “Il popolo (ebraico) salì nella città… e votò allo sterminio tutto ciò che era nella città, passando a fil di spada uomini, donne, fanciulli e vecchi, e buoi e pecore e asini.. Allora Giosuè fece questo giuramento: 'Sia maledetto, nel cospetto di Jahweh, l’uomo che si leverà a riedificare questa città di Gerico…;Jahweh fu con Giosuè, e la fama di lui si sparse per tutto il paese” (ibid., 4, 20-27). Nella descrizione della presa di Ai si legge: “Quando Israele (dopo un’imboscata) ebbe finito d’uccidere tutti gli abitanti di Ai nella campagna, nel deserto dove quelli l’avevano seguito e tutti furon caduti sotto i colpi della spada finché non ne rimase più, tutto Israele tornò verso Ai e la mise a fil di spada. Tutti quelli che caddero in quel giorno, fra uomini e donne, furon 12.000: vale a dire tutta le gente di Ai. Israele prese per sé soltanto il bestiame e il bottino di quella città, secondo l’ordine che aveva dato Jahweh. Giosuè arse dunque Ai e la ridusse in perpetuo in un mucchio di rovine, com’è oggi. Quanto al re d’Ai, l’appiccò a un albero, e ve lo lasciò fino a sera; ma al tramonto del sole Giosuè ordinò che il cadavere fosse calato dall’albero; e lo gettarono all’ingresso della porta della città, e gli ammassarono sopra un gran mucchio di pietre, che rimane anche al di d’oggi” (ibid., 7, 24 sgg.).
Gli abitanti delle zone circostanti, udita notizia di ciò che era capitato, per salvarsi la vita chiesero intimoriti un’alleanza con Giosuè dicendo che provenivano da paesi lontani, in modo da dare agli ebrei la convinzione che non sarebbero stati costretti a vivere in vicinanza con essi. Quando Giosuè seppe che erano dei vicini si ritenne ingannato e li maledisse: “Or dunque siete maledetti, e non cesserete mai d’esser schiavi, spaccalegna ed acquaioli per la casa del mio Dio” (ibid., 9, 23). Bontà sua! Il re di Gerusalemme, a questo punto, chiese l’alleanza di altri cinque re per far fronte comune nella difesa contro Giosuè.
Ma anche questa volta gli Ebrei furono rassicurati dal loro Jahweh della vittoria, e, come gli dèi pagani, che parteggiavano per schiere avverse, il dio ebraico si mise a far piovere pietre contro l’esercito della coalizione dei cinque re, uccidendo più uomini lui di quanti ne uccisero gli Ebrei (Giosuè, 10, 11). E quello stesso ridicolo dio, che, apparendo più ridicolo degli dèi pagani, faceva piovere le pietre, ordinò al sole di fermarsi perché gli Ebrei potessero avere una giornata di sole più lunga a disposizione per portare a termine lo sterminio! I cinque re, che si erano rifugiati in una spelonca, furono prima calpestati sul collo ad uno ad uno, poi impiccati a cinque alberi e rigettati nella spelonca, che fu richiusa con grosse pietre. Non contento di ciò “Giosuè prese Makkeda e fece passare a fil di spada la città e il suo re; li votò allo sterminio con tutte le persone che vi si trovavano; non ne lasciò scampare una, e trattò il re di Makkeda come aveva trattato il re di Gerico”. Poi attaccò Libna. “E Jahweh diede anche quella col suo re nelle mani d’Israele, e Giosuè la mise a fil di spada con tutte le persone che vi si trovavano; non ne lasciò scampare una, e trattò il re d’essa come aveva trattato il re di Gerico” (ibid., 10, 30). La stessa sorte toccò alle città di Lakis, di Eglon, di Hebron e di Debir. Giosuè “non lasciò scampare alcuno, ma votò allo sterminio tutto ciò che aveva vita, come Jahweh, l’Iddio d’Israele, aveva comandato…perché Jahweh, l’Iddio d’Israele, combatteva per Israele” (ibid., 10, 40).
Si formò allora un’altra più potente coalizione contro Giosuè. Ma il solito Jaweh disse a Giosuè: “Non li temere, io farò che siano tutti uccisi di fronte a Israele; tu taglierai i garretti ai loro cavalli e darai fuoco ai loro carri”. E così fece Giosuè dopo averli battuti. “Jahweh faceva sì che il loro cuore si ostinasse a dar battaglia ad Israele, onde Israele li votasse allo sterminio senza che ci fosse pietà per loro, e li distruggesse come Jahweh aveva comandato a Mosè…Giosuè li votò allo sterminio con le loro città…prese tutto il paese, esattamente come Jahweh aveva detto a Mosè e lo diede in eredità a Israele, tribù per tribù, secondo la parte che toccava a ciascuna. E il paese ebbe requie dalla guerra” (ibid., 11, 6-23).
Come non vedere nelle modalità di invasione, di occupazione di regioni già abitate da altri popoli (per di più pacifici) e del loro sterminio, giustificate dagli Ebrei come realizzazione della promessa fatta ad essi dal loro dio a danno di altre popolazioni, da sterminare perché gente “abominevole”, e perciò inferiore, perché non adorante il dio degli ebrei – per cui, d’altra parte, non aveva senso il proselitismo verso i non ebrei - la stessa giustificazione che i nazisti apportarono a favore di se stessi rivendicando una “spazio vitale” a est a danno di popolazioni inferiori perché non ariane?
Nessun popolo, tranne quello ebraico, ha mai preteso, fanaticamente, di abitare su una terra data in eredità da una divinità. A differenza degli Ebrei, i nazisti non pretesero che le terre dello “spazio vitale” da conquistare fossero state assegnate in eredità da qualche divinità. Ma i metodi di conquista non furono peggiori di quelli narrati nel testo biblico.
Vi sarebbe da commentare: perché arrivare, con odio efferato, sino a godere, nel racconto, dello strazio di popolazioni che avevano soltanto il torto di avere difeso il loro paese? Si può vedere in questi passi - che certamente amplificano romanzescamente eventi storici per alimentare maggiormente l’orgoglio nazionale ebraico di quei tempi - un sadico compiacimento del narratore, che espone la “soluzione finale” di tipo nazista che gli stessi ebrei credenti nell’antichità inventarono applicandola su intere popolazioni per impossessarsi dei loro territori. Forse nemmeno le orde di Gengis Kahn arrivarono all’efferatezza degli episodi descritti dal narratore biblico.

Ma, anche se tali narrazioni sono state amplificate, come possono gli ebrei credenti pretendere che ci si commuova per il loro asserito olocausto ad opera del nazismo se essi dimostrano di non saper o voler condannare i metodi peggiori descritti in testi che essi ritengono tuttora sacri? Essi non hanno oggi alcun diritto di richiedere commozione per il loro asserito olocausto se non sono disposti a vergognarsi di quei testi che continuano a ritenere sacri, attribuendo persino al loro dio una volontà stragistica volta ad attuare il disegno della “terra promessa” per il “popolo eletto”.
 
E i maggiori li attuarono tremendamente proprio tra se stessi, per esempio con la guerra tra lo Stato di Israele (a nord con capitale Samaria) e lo Stato di Giuda (a sud con capitale Gerusalemme).

Il grande filosofo, ebreo ateo, Spinoza, nel suo Trattato teologico-politico (cap. 18), riferendosi alle guerre tra il regno di Israele e quello di Giuda in cui l’unico regno si era diviso dopo re Salomone, scrive: “In un solo combattimento furono trucidati dai Giudei 500 mila Israeliti, e in altro combattimento gli Israeliti uccisero moltissimi Giudei, fecero prigioniero il Re stesso, demolirono le mura di Gerusalemme e spogliarono completamente il Tempio; carichi della ingente preda, sazi di sangue fraterno, ricevuti gli ostaggi e abbandonato il Re nel suo regno, quasi devastato, deposero alfine le armi; ma non tanto per le promesse dei vinti Giudei, quanto perché fatti sicuri della loro impossibilità di nuocere. Non passarono però molti anni che i Giudei, ristorate le loro forze, riaccesero la lotta e assalirono gli Israeliti. Ma anche questa volta vincitori furono gli Israeliti, i quali, dopo avere ucciso 120 mila Giudei, condussero in prigionia donne e fanciulli in numero di 200 mila, portando seco un altro innumerevole bottino. Fino a che, stremati da queste e da quelle altre guerre intestine che troviamo narrate nelle storie, furono alla fine preda dei loro nemici.”  

Data la popolazione di allora si può dire che vi fu un vero olocausto di Ebrei per guerre tra Ebrei stessi. Abbiamo detto questo perché pensiamo che, se gli Ebrei non si fossero odiati e massacrati tra loro, rendendosi deboli di fronte al nemico esterno, come dice Spinoza, forse sarebbero riusciti a conservare il loro Stato in Palestina.
Spinoza, poiché, essendo ateo, non frequentava la sinagoga, fu dichiarato “maledetto” e perseguitato dagli ebrei della città olandese ove abitava, per cui si trasferì in altra, piccola, città vicina a Leyda. Quando fu ucciso dai calvinisti il capo del partito repubblicano, di ispirazione liberale, Giovanni de Witt, che aveva invitato Spinoza a pubblicare il suo Trattato teologico-politico, tale trattato fu pubblicato anonimo da Spinoza per evidenti timori. Ma, viste, nonostante ciò, le reazioni violente di ebrei, cattolici e protestanti al testo, Spinoza volle che non si desse una pubblicazione della traduzione dal latino all’olandese del suo testo.
Dopo la morte di Spinoza, nel 1677 a soli 45 anni, il testo latino del Trattato fu pubblicato sotto altri titoli, che facevano nella copertina riferimento a tutt’altri argomenti, come di medicina. Ecco che cosa hanno fatto e preteso le religioni. Di imporre il silenzio.
Torna a proposito quanto Bernard Lazare, ebreo ateo, morto a 38 anni, scriveva nel 1899 ne Il letamaio di Giobbe: “Voi sionisti volete imbellettare la verità…e il sommo dovere, per voi, è di non mettere in mostra le vergogne nazionali”. Gli ebrei credenti dovrebbero lavarsi i panni sporchi (L’Antico Testamento) in casa, prima di pretendere che la storia si lavi i suoi con la memoria delle vittime ebraiche del nazismo. E incomincino a richiedere il divieto della “macellazione rituale”, perché in questo modo venga vietato anche agli islamici. Non si può pretendere di condannare l’olocausto ad opera dei nazisti mentre gli ebrei credenti ritengono siano storia sacra gli olocausti descritti nel Pentateuco (Torah), oltre che quelli, ancora più tremendi, descritti nel libro successivo di Giosuè. Non si possono usare due pesi e due misure, sta scritto nel loro Deuteronomio (quinto libro del Pentateuco). Che riducano i primi sei libri della Bibbia a pura mitologia. Altri libri, oltre a Giosuè, cosiddetti storici, (Giudici, Samuele, Re, Cronache) sono soltanto storia romanzata e favolistica, compreso il periodo che inizia con il regno di Saul (Samuele).
La storia umana, si sa, contiene storie di invasioni, di eccidi, di massacri, di genocidi. Dunque non bisognerebbe troppo stupirsi del fatto che anche gli Ebrei ne abbiano commesso. Ma ciò che stupisce è che ancor oggi gli ebrei credenti se ne vantino, almeno per il fatto che gli eventi raccontati, se pur nella confusione tra storia e mitologia, siano da essi ritenuti voluti e ispirati dal loro dio, e che i rotoli della Torah siano custoditi gelosamente in seta preziosa nei tabernacoli delle sinagoghe, mentre dovrebbero vergognarsene, se pretendono che l’umanità abbia memoria del loro asserito olocausto come vergogna, mentre essi si vantano degli olocausti da essi causati. E della Torah si dovrebbero vergognare anche i cristiani - come se ne vergognava la setta cristiana dei Catari o Albigesi, perseguitati sino all’eccidio nel Medioevo perché ritenevano che L’Antico Testamento fosse stato ispirato dal demonio - non essendo possibile che il Nuovo Testamento fosse un completamento dell’Antico Testamento, nonostante il rispetto da parte di Gesù di una certa ritualità ebraica, come dimostrato dall’ultima cena, che fu una cena pasquale nel senso della tradizione ebraica, con l’uccisione di un agnello nel tempio-mattatoio.
La differenza tra gli ebrei osservanti e i nazisti è che questi ultimi non pretesero che la loro storia fosse una storia sacra, nonostante alcuni di essi dicessero Gott ist mit uns (Dio è con noi). Soltanto il Corano appare coerente ed omogeneo con la Torah, essendo una religione che predica la violenza, come documenteremo appresso.
Vi è da domandarsi quale progresso rispetto al paganesimo abbia rappresentato la Torah, in cui appare un dio sanguinario e razzista.

  
Pubblicato da Pietro Melis alle 15:59 7 commenti:

OGNI ANNO LA RENDITA DELLA MEMORIA. ORA BASTA

Lo ha chiesto la stessa Elena Loewenthal nel suo recente libretto Contro il giorno della memoria.
Ne leggo la descrizione su IBS. 
"Il 27 gennaio di ogni anno si evoca il ricordo della Shoah. Si organizzano eventi, incontri, celebrazioni ufficiali. Ma che cosa sta diventando questo Giorno della Memoria? Una cerimonia stanca, un contenitore vuoto, un momento di finta riflessione che parte da premesse sbagliate per approdare a uno sterile rituale dove le vittime vengono esibite con un intento che sembra di commiserazione, di incongruo risarcimento. Ma la memoria che si sventola in quella data non è degli ebrei, è dell'Europa intera: deve essere elaborata e fatta propria, non diventare uno spazio da addobbare con la retorica. Elena Loewenthal dà voce ai suoi dubbi e alle sue riflessioni su quello che per lei è un grande errore collettivo, l'errore di chi vuole, per un giorno soltanto, provare ad addolcire una coscienza civile per alleggerire il senso di colpa". 
Ma sembra che la Loewenthal non abbia colto nel segno. Pare che dica che quel giorno non debba essere fatto proprio solo dagli ebrei ma da tutta l'Europa (e il resto dell'umanità non esiste?), e sempre come riferimento alle sole vittime del nazismo. E allora non ci siamo. Qui non si tratta di evitare la retorica della memoria riservata ad un preciso giorno di ogni anno. Qui si tratta di cancellare quel giorno come memoria dedicato solo agli ebrei. Come se solo gli ebrei nella storia fossero stati vittime di tremende persecuzioni. O si vuole far risaltare solo l'asserito (e mai dimostrato) numeto di 6 milioni? E' dunque solo il numero che conta? Si tenga presente che questo numero si affacciò per la prima volta nel Tribunale di Norimberga (Tribunale dei vincitori) perché il risarcimento che la Germania doveva pagare nei confronti dei parenti degli ebrei morti nei lager fosse più elevato. E quale mezzo migliore se non l'aumento del numero dei morti? E così l'olocausto divenne subito un grande affare economico.        
Ho visto alla TV alcune immagini dei luoghi dove alcuni stronzi hanno fatto recapitare tre teste di tre poveri maiali, le cui vite certamente valevano più di quelle di questi stronzi. Per questo ho avuto un moto di rabbia. Che cosa credono di avere ottenuto in questo modo?  Per di più utilizzando provocatoriamente, e con veste da macellatori, tre teste di maiali. Mi domando da chi e come le abbiano ottenute, se non sono stati questi stessi stronzi a macellare tre maiali per compiere il loro insano gesto. Credevano in questo modo di offendere ancor più gli ebrei CREDENTI (nelle stronzate della Bibbia) per cui la carne di maiale proviene da animali immondi. Magari fossero immondi tutti gli animali per questi beceri ebrei credenti. Sarebbe un guadagno per tutti gli animali perché la conseguenza sarebbe il vegetarianesimo come minimo, se non il veganesimo. 
Ma ho visto alla TV nello stesso servizio l'immagine di un ristorannte che aveva come insegna la scritta "CUCINA EBRAICA ROMANA". Orbene, non molti sanno in che consista principalmente la cosiddetta cucina ebraica (o kosher). Essa consiste principalmente nella convinzione perdurante dopo almeno 2500 anni (se a questo periodo risale l'ultima stesura della Bibbia, nonostante vi fosse già una tradizione orale che risale ad almeno 1000 anni a. C., tradizione a cui si deve l'invenzione, per esempio, di personaggi puramente mitologici (come Abramo, Isacco e Giacobbe) o personaggi romanzeschi mai esistiti, come Mosè) la convinzione dicevo, che l'animale diventi impuro se prima di essere ucciso viene privato della coscienza perché non si accorga del momento dell'uccisione, come prescrive la legge applicata nei mattatoi. Ma a causa dell'eccezione che viene fatta per gli ebrei osservanti delle stronzate della Bibbia, il povero animale, che già soffre nel trasporto e nell'odore del sangue che sente nei mattatoi, capendo terrorizzato la sorte che gli sta per capitare in una sorta di catena di uccisioni e smontaggi dei corpi dei loro compagni, il povero animale, secondo questi pazzi credenti nelle regole di un personaggio romanzesco quale è risultato Mosè (secondo la più accreditata esegesi biblica) deve morire cosciente e lentamente per dissanguamento. Altrimenti diventa impuro. Pazzia, pazzia! E non si capisce come in uno Stato che si definisce laico (a parole) possa essere accettata una simile pazzia. La quale sarebbe ridotta al minimo considerando che solo una minoranza di ebrei è credente nelle stronzate della Bibbia. E gli ebrei in Italia sono circa 25.000. Tra questi vi è anche qualche ebreo vegetariano, come il simpatico e noto Moni Ovadia. Purtroppo l'eccezione che sconsideratamente viene fatta nei mattatoi per gli ebrei stronzi (credenti nella Bibbia) ha come più grave conseguenza l'eccezione che viene fatta anche per un'orda di pazzi più pericolosi (perché fanno proselitismo) quali sono gli islamici, i quali ormai hanno invaso l'Occidente e pretendono anch'essi che venga rispettata la macellazione halal (corrispondente a quella ebraica kosher, o kasher). Sono due religioni da macelleria. Due religioni che sanno di paganesimo in quanto si pensa che il legame tra l'uomo e la divinità debba passare attraverso il sangue della vittima sacrificale, cioè di un innocente animale che deve morire cosciente e lentamente per dissanguamento altrimenti la sua carne diventa impura. Infatti gli islamici hanno appreso dalla tradizione dell'Antico Testamento anche le regole di macellazione prescritte dal romanzesco Mosè, da un individuo mai esistito. Anche in questo il cristianesimo superò completamente l'ebraismo perché S. Paolo, il vero fondatore del cristianesimo, essendo lui l'inventore della resurrezione di Gesù nelle sue Epistole, scritte tutte prima che venissero scritti i Vangeli, disse chiaramente (Epistola ai Romani) che il sacrificio della croce aveva reso inutile ogni sacrificio degli animali. Gesù era stato per sempre l'agnello sacrificale. E di questo dovrebbe ricordarsi anche questo papa, che, come i suoi predecessori, non ha speso una parola per condannare il Natale e la Pasqua trasformati in feste di sangue, in strage di agnelli e capretti. Ma si sa che l'economia e la politica valgono più di ogni considerazione etica, a prezzo di una grande impostura, come quando questo papa si è fatto ritrarre con un agnello sulle spalle. Vi è poi da domandarsi che fine abbia fatto quell'agnello.   
Ho sempre detto e scritto che gli ebrei, quando non sono credenti, appartengono alla migliore intelligenza mondiale. Essi hanno dato grandi frutti nel sapere e nell'arte. Si sono infatti autoselezionati dimostrando grande intelligenza per il solo fatto di essersi sotratti alle farneticazioni bibliche. Non si troverà invece un ebreo credente che abbia dato dei contributi al progresso del sapere. Come potrebbe darlo se ha venduto il cervello alla Bibbia? Esempio massimo di ebrei privi di cervello è il rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni, il quale fa il medico radiologo in un ospedale di Roma, certamente non rompendosi il cervello leggendo lastre radiologiche. Vi è poi da domandasi come sia diventato primario? Domanda retorica. Ha anche il privilegio di vivere sotto scorta (e dobbiamo tutti noi pagargli la scorta a spese dello Stato). Il Di Segni è autore di un libro intitolato Guida alle regole alimentari ebraiche,  Lamed 2000), dove esterna  tutte le sue farneticazioni da credente ancora in Adamo ed Eva, nel calendario ebraico che parte dall'anno della creazione del mondo (che sarebbe avvenuta, secondo questo pazzo e tutti i suoi consimili, 5.5774 anni fa. Si può essere più pazzi di così? E la scienza che ci dice che l'universo visibile ha avuto inizio circa 17 miliardi di anni fa (con il Big Bang, episodio del tutto casuale da ricomprendersi nel pluriverso), che il sistema solare ha avuto inizio circa 4 miliardi e mezzo di anni fa, tutte queste conoscenze dove vanno a finire per i pazzi alla Di Segni? Nel cesso. Ma sarebbe bene che nel cesso finissero individui come lui. Questo pazzo, il quale, naturalmente, è dispensato dall'andare in ospedale il sabato, perché il sabato è giorno sacro, dedicato solo a Jahweh, ed è proibito in tale giorno lavorare - anche cucinare perché il cucinare è un lavoro e pertanto bisogna cucinare il venerdì sera prima del tramonto, ed è proibito persino accendere le luci il sabato perché anche l'accenderle è un lavoro, e pertanto bisogna accenderle il venerdì sera prima del tramomto, perché dopo il tramonto inizia il sabato (ma si può sapere che cazzo fanno gli ebrei osservanti il sabato?) - questo pazzo ha scritto che l'uomo è stato posto da Jahweh al vertice della scala naturale e che pertanto l'uomo ha il diritto di "sfruttare" (sic!) la natura come crede. Entro questa concezione antropocentrica, e perciò antiscientifica, l'uccisione dell'animale deve essere "sacralizzata" (sic!) offrendolo a Jahweh. E come? Evitando che sia impuro, dove "impuro" significa "difettoso". E l'animale che sia prima privato della coscienza diventa difettoso, e perciò impuro.  Il Di Segni, soggetto da manicomio, ha scritto anche un libro intitolato Il Vangelo del ghetto, poi frettolosamente ritirato dalle stampe perché era stato ritenuto "osceno e blasfemo" dalla Chiesa cattolica, mettendo in imbarzzo anche la comunità ebraica. In esso si riporta con convinzione e spirito di adesione la tradizione ebraica dei Toledot Yeshu (Racconti su Gesù) in cui dice che Gesù nacque da un rapporto adulterino di Maria con un vicino di casa (di nome Ben Panther, notare la precisione dei nomi) che si intruffolò nella casa di Maria di notte quando era assente il marito, il quale, tornato a casa, scoprì di essere stato fatto cornuto, ma, non avendo testimoni non poté accusare il vicino di casa, e per non subire l'onta delle corna, si esiliò volontariamente. In un'altra versione si dice che Ben Panther fosse un centurione romano e che Maria fosse una prostituta che se la faceva anche con i soldati romani. 
Di tutto ciò io non mi scandalizzo, in quanto per uno Stato laico il termine "sacro" non dovrebbe nemmeno esistere. Perciò il Di Segni era padronissimo di esporre i racconti dei Toledot Yeshu, ma, ritirando dalle stampe il suo Vangelo del ghetto, ha dimostrato di essere solo un vigliacco e un impostore. Il Di Segni era libero di scrivere che il parto verginale di Maria era paragonabile al parto di Minerva dal cervello di Giove. Il Di Segni era anche libero di dire che Gesù era un figlio di puttana senza per questo commettere alcun reato. La questione è un'altra. Il libro del Di Segni (stampato da un editore ebreo) era destinato ad una ristretta cerchia di ebrei credenti per coltivare l'inveterato odio contro i cristiani, mentre con un'altra faccia, quella esterna, si coltiva la riappacificazione con i cristiani.    
 Ma figura non meno odiosa del Di Segni, e anche più pericolosa, è quella di Riccardo Pacifici, esponente dell'UCEI (Unione delle Comunità Ebraiche Italiane) e presidente della comunità ebraica di Roma. Egli da molto tempo chiede che in Italia venga introdotto il reato di negazionismo. Chi nega l'olocausto deve finire in galera secondo questo scellerato, che purtroppo non è solo. In questo modo si vuole portare in Tribunale la storia perché si continui ad esporre una storia a senso unico. Come se poi la storia non sia piena di olocausti. Come è possibile che il giorno della memoria debba riferirsi solo alla persecuzione degli ebrei da parte dei nazisti? Perché si deve continuare a nascondere il fatto che vi furono molti più morti nei Gulag sovietici di Stalin che nei lager nazisti indipendentemente dal fatto che essi siano morti nei lager per malattie, per fame o per altri motivi (asserite camere a gas)? Il negare ai negazionisti il diritto di affacciarsi in pubblico in un incontro-scontro con gli affermazionisti mi ha costretto a diventare DUBITAZIONISTA. E il dubbio è più forte della negazione perché, mentre la negazione si pone come alternativa dall'esterno, il dubbio è come un tarlo che rode dall'interno la verità ufficiale che è sempre quella dei vincitori. Perciò, comunque siano andate le cose, io sono stufo di questo giorno della memoria, come se gli ebrei fossero l'ombelico del mondo. Esso fa torto a tutte quelle vittime innocenti che furono vittime dell'odio politico e "religioso". Per le vittime delle foibe istriane (è solo un esempio) non vi è giorno della memoria perché, si sa, le armate comuniste di Tito entrarono da vincitrici in Istria (per buona parte italiana nei secoli passati, avendo fatto parte della Repubblica veneta). 
Alcune giuste osservazioni simili alle mie sono state fatte pur da un punto di vista cattolico cattolico, che non è il mio. 


  1. Da dove nasce l'odio espresso nelle dichiarazioni di Riccardo ...

    www.riscossacristiana.it/da-dove-nasce-lodio-espresso-nelle-dichiarazioni...‎
    19/ott/2013 - Alla luce di quanto è successo sono gravi a nostro avviso le parole pronunciate da Riccardo Pacifici, presidente della comunità ebraica di ...
 
 Per tante altre considerazioni rimando ad un mio post scritto l'anno scorso, e qui riprendo con un link.                  


LA RENDITA DELL'INDUSTRIA DELL'OLOCAUSTO E IL NEGAZIONISMO. LA STORIA ANCORA SCRITTA DAI VINCITORI. INFATTI NON SI PARLA DEI MILIONI DI MORTI (ANCHE EBREI) NEI GULAG DI STALIN 

 

E di questo grande olocausto non vi è giornata della memoria  

 

GUARDATE QUESTE FOTO DELL'OLOCAUSTO. MA SI TRATTA DI UN OLOCAUSTO CENSURATO DAI VINCITORI. SI TRATTA DI QUELLO STALINIANO


 

Pubblicato da Pietro Melis alle 03:53 Nessun commento:

sabato 25 gennaio 2014

IL GIAPPONE SI MERITA UN TERZA BOMBA ATOMICA

Questo è un mio grande desiderio. La finirebbe di ammazzare balene e delfini solo per questioni di palato. Purtroppo le peggiori tradizioni sono quelle alimentari. Mi immagino anche una raccolta di fondi da parte di tutti gli animalisti del mondo per acquistare un sommergibile che affondi le navi baleniere giapponesi.  Purtroppo non servono le dimostrazioni di Green Peace nonostante tutta la loro buona volontà. Alla violenza ingiusta si deve rispondere con l'unica arma efficace che è la violenza giusta.
Nel sito dell'ambasciata giapponese a Roma purtroppo non esiste l'indirizzo email di questi maledetti musi gialli. 
Konrad Lorenz (padre dell'etologia) dimostrò che la sofferenza è proporzionale all'evoluzione del cervello e perciò all'intelligenza dell'animale. 
Vedi sotto il sito seashepherd.org


200 Bottlenose Dolphins Held a Fourth Night in Cove; 11 More Dolphins Taken Captive Yesterday

200 Bottlenose Dolphins Held a Fourth Night in Cove; 11 More Dolphins Taken Captive Yesterday

Slaughter Expected to Begin at ~ 2 PM PT Today on Martin Luther King Jr., Day READ MORE

Immagini relative a giappone ammazza delfini

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Stop alla strage di delfini in Giappone

Arrivano nuove, terribili, immagini dal Giappone che mostrano una nuova strage di delfini! FIRMA anche tu per far sentire la tua voce e obbligare il Giappone a rispettare i regolamenti internazionali!
#salviamoidelfini

Al Console Generale del Giappone in Italia Kyoko Koga.
All’Ambasciatore Giapponese in Italia Masaharu Kohno.
Al primo ministro giapponese Shinzo Abe.
Ogni anno in Giappone vengono cacciati e macellati 20.000 mammiferi tra delfini, focene e piccole balene. Il governo giapponese si rifiuta di firmare impegni e regolamenti internazionali per la tutela dei mammiferi marini e di riconoscere la necessità di proteggere questi animali a rischio estinzione.
La più nota tra queste mattanze di cetacei si verifica dal primo settembre fino a marzo nella baia di Taiji, resa famosa dal documentario premio Oscar “The Cove”, che mostra la vera e propria strage avente luogo in questo tratto di mare sulla costa del Giappone. Gli animali vengono uccisi brutalmente, colpiti dai pescatori con pugnalate allo sfiatatoio che ne recidono la colonna vertebrale. Muoiono dissanguati e la loro carne viene destinata al consumo umano. Costringiamo il Giappone a farla finita!
L’associazione ambientalista Sea Shepherd denuncia che 5 diversi branchi di delfini, tra cui anche un rarissimo cucciolo albino, sono stati condotti in questi giorni nella baia degli orrori.
Ci rivolgiamo ai corpi diplomatici giapponesi presenti in Italia e al primo ministro Shinzo Abe affinché l'Impero del Sol Levante ponga fine a questa atroce mattanza siglando i regolamenti internazionali per la tutela dei mammiferi marini.
Firma anche tu la petizione prima che sia troppo tardi.

Prendiamo le difese di migliaia di creature innocenti che non possono difendersi da sole! Facciamoci sentire in modo che il Giappone sia costretto ad accettare i regolamenti internazionali!
#salviamoidelfini

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Pubblicato da Pietro Melis alle 04:43 1 commento:
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