sabato 31 agosto 2019

GRILLO STAMPELLA DEI PDEMENTI. DISCORSO DA ESAUSTO QUALUNQUISTA

Inviato a web@beppegrillo.it
Si è rivolto ai ragazzi PDementi in un discorso da esagitato che prefigura un mondo avveniristico,   mentre ora si tratta di stabilire quali cose sia neessario incominciare a fare in tempi brevi. Notare che mette insieme flussi di merci e flussi immigratori. Che razza di confusione. Invece di rivolgersi ai 5S si rivolge a ragazzi PDementi, come se di fatto non comandassero unicamente i politici d'assalto che governano al vertice il Partito della Disgrazia (PD) che prende ordini dall'UE e ha privato l'Italia della sua sovranità, facendone una colonia dei poteri forti della finanza. Tutte queste questioni non esistono per questo individuo, che non ha perso la veste da comico. Notare un particolare: ha detto che i camion in futuro saranno elettrici e non produrranno più inquinamenti. Sembra abbia voluto dire che il TAV è un'opera inutile. Io non ho mai capito se il TAV sia utile o inutile. So soltanto che tutti i partiti, tranne i 5S, sono a favore del TAV. I 5S hanno votato contro il TAV. Ma Grillo furbescamente (disonestamente) ha evitato di affrontare l'assoluta opposizione tra PDementi e 5S sul TAV. Come su tante altre questioni (no a trivelle, no a termovalorizzatori, no ai Benetton, etc., etc). Dove è andato a finire il M5S anti sistema, euroscettico, anticasta? Piuttosto che chiedere una riduzione del numero dei parlamentari (con un risparmio irrisorio) perché non si è chiesta la riforma della Costituzione all'art. 75 perché venga introdotto il referendum propositivo coerentemente con una democrazia diretta (come la concepì Rousseau nel Contratto sociale) in modo da integrare la democrazia rappresentativa e saltare le pastoie del parlamento? M5S che ha ridicolizzato Rousseau con una farsa di democrazia diretta limitata agli iscritti da almeno sei mesi al M5S, per di più manovrata  da una piattaforma gestita personalmente dalla agenzia Casaleggio e Associati. Adesso  il M5S si è alleato con gli euroschiavi del Pd che prendono ordini da Bruxelles e hanno privato l'Italia della sua sovranità, compresa quella monetaria, contro l'art. 1 della Costituzione ("la sovranità appartiene al popolo"). L'art. 75 dovrebbe essere riformato anche estendendo il referendum abrogativo ai trattati internazionali. In base a questo articolo è stata imposta l'adesione all'UE e all'euro  senza che prima venisse consultato il popolo, espropriato così della sua sovranità. Un discorso dunque vuoto, qualunquistico, che non serve affatto ad affrontare la mancanza di accordi su questioni attuali, che sfoceranno in un pateracchio che rimarrà unito solo da voracità di potere, sino a quando di fronte a questioni precise questo pateracchio sarà costretto a franare.

martedì 27 agosto 2019


CHI SONO I VERI TRADITORI

Il clan dei casaleggesi adatto a tutte le stagioni

venerdì 30 agosto 2019

NESSUNA COMMOZIONE PER I FINTI NAUFRAGHI

Non credo che questo mio commento verrà pubblicato su

Mare Jonio, l'ong in pressing:
'Rischi sanitari, fateci sbarcare'

 
Nessuna pietà per questi negri invasori. Non sono naufraghi. Naufrago è colui che INVOLONTARIAMENTE si trova in difficoltà su un natante regolare, cioè registrato e battente bandiera di uno Stato. Questa negraglia islamica invece si mette su barconi fuori legge sapendo che vi sono le criminali ONG pronte a caricare dopo poche miglia dalle coste della Libia questi invasori, che non si metterebbero sui barconi se non sapessero che vi sono le ONG. Che le ONG mantengano gli invasori sulle navi pagando  il loro mantenimento con i soldi che hanno e per cui campano senza mestiere. Notare che per suscitare commozione e giustificare così gli sbarchi caricano sempre bambini e donne incinte che vengono a cagare qui i figli. Come hanno fatto ad attraversare tutta l'Africa subsahariana? Evidentemente sono  arrivati sui barconi o gommoni in buone condizioni e poi dicono di avere subito violenze in Libia. Se le hanno subite sono cazzi loro sapendo che cosa li attendeva. Io non debbo pagare le tasse per mantenere questi invasori, che sono peggio di quelli armati, contro cui sarebbe lecito e doveroso respingerli con le armi. Questi invasori si cammuffano da profughi e dunque sono peggio degli invasori armati. Essi sono la parte peggiore, la feccia, dei loro Paesi perché preferiscono finanziare i "magnaccia", gli scafisti con migliaia di dollari invece di investirli nei loro Paesi di origine, quando non costringono le loro famiglie ad impoverirsi vendendo i loro terreni in Africa. E poi vengono qui per farsi mantenere senza avere lavoro, finendo spesso nella rete della criminalità organizzata quando non si mettono in proprio per diventare criminali.  Degradando comunque il tessuto sociale.  Loro complici sono tutti i "buonisti" dei PDementi e dei loro affini che vogliono i porti aperti.     

giovedì 29 agosto 2019

I negri vengono in Italia per saccheggiarla 

Prepariamoci a lacrime, sangue e supposte!  

giovedì 29 agosto 2019

COME LIBERARSI DEL PD: COMPRARE ALCUNI VOTI DEI 5S IN SENATO

Basta promettere candidature dentro il centro destra considerando tre motivi: 1) molti 5S hanno accettato di fare il mostruoso accordo con i PDementi perché per molti di essi, senza lavoro, sarebbe la seconda ed ultima legislatura, considerando che per statuto (ammesso che venga rispettato) non possono ricandidarsi per una terza legislatura; 2) Se avessero accettato elezioni anticipate non avrebbero maturato l'anzianità di 4 anni e mezzo per godere poi del vitalizio. 3) Considerando la caduta in discesa libera dei 5S anche coloro che potessero ricandidarsi rischierebero di essere trombati alle prossime elezioni. Per salvare dunque la poltrona dovrebbero votare contro il Mostro 5S-PDementi in Senato, dove la maggioranza è risicata. In cambio della bocciatura in Senato del Mostro dovrebbero avere collegi sicuri per essere rieletti. Disonestà politica? No! Sarebbe la migliore risposta al Mostro se non sono d'accordo i PDementi. In questa compera è esperto Berlusconi. Non vi sarebbe corruzione visto che quei deficienti che furono i costituenti all'art. 67 scrissero che "Ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato". Come può un membro del parlamento rappresentare la Nazione se è stato eletto tramite un partito, che non rapresenta la Nazione? Così, senza vincolo di mandato, è stato incoraggiato il fenomeno dei transfughi tradendo il voto dell'elettore. E allora che trasnsfughi siano.      
Ammesso che il Mostro arrivi in Senato.

17 dic 2018 - RESPONSABILI A 5 STELLE - I SOSPETTI NEL MOVIMENTO SUI “TRANSFUGHI”, OLTRE 30 SONO TENTATI DI PASSARE CON FORZA ...
niente maggioranza

Sette senatori e salta tutto, il piano B di Salvini. Campagna acquisti, tremano Pd e M5s

I numeri contano e se la matematica non è un'opinione al governo giallorosso mancano, in Senato, ...

mercoledì 28 agosto 2019

I CRIMINI DEGLI UOMINI CONTRO GLI ANIMALI

Inviato a web@beppegrillo.it 
Se lei mangia carne anche lei è un impostore perché sfrutta il lavoro sporco dei macellatori credendo di avere le mani monde di sangue, mentre, come tutti gli uomini carnivori,  le ha sporche come quelle dei macellatori, di cui i mangiatori dei cadaveri sono i mandanti.  Lei considera solo la crudeltà degli allevamenti intensivi, e non anche la crudeltà e l'impostura del mangiare cadaveri, essendo gli umani carnivori i mandanti dei macellatori nei mattatoi. Chi mangia carne (come suppongo lo stesso Grillo) dovrebbe essere capace una volta nella vita di ricavarsi da sé la bistecca uccidendo, dissanguando, spellando e squartando l'animale, godendosi poi l'orrido "spettacolo" del mattatoio. 
Vi è da sperare che gli israeliani facciano in fretta nelle loro ricerche per sostituire la carne di animali uccisi con carne (non vegetale) ricavata industrialmente da cellule di animali. Così si acconterebbe il palato dei mangiatori di cadaveri senza più uccidere animali. Perché si sa che è solo una questione di palato. Le consiglio la lettura di Plutarco (De esu carnium) e di Porfirio (De abstinentia carnibus). 
Ma se  queste carni fossero ricavate da cellelule umane? 





18 lug 2019 - La carne viene sintetizzata in laboratorio: ridurre gli allevamenti intensivi ... La carne viene ricavata dalle cellule estratte dalle mucche e, come ...


Photo Di Shutterstock
Mentre l‘Amazzonia continua a bruciare, voglio condividere con voi questo articolo di Yuval Noah Harari, storico, saggista e professore universitario israeliano. E’ la traduzione di Industrial farming is one of the worst crimes in history, apparso sul sito del quotidiano The Guardian il 22 settembre 2015.

Gli animali sono le maggiori vittime della storia e il trattamento degli animali da allevamento è forse il peggior crimine. La marcia del progresso umano è costellata di animali morti. Decine di migliaia di anni fa i nostri antenati dell’età della pietra erano già responsabili di una serie di disastri ecologici. Quando i primi esseri umani raggiunsero l’Australia, circa 45.000 anni fa, portarono velocemente all’estinzione il 90% dei grandi animali che abitavano quella terra. Questo fu il primo significativo impatto che l’Homo Sapiens ebbe sull’ecosistema del Pianeta. Non fu l’ultimo.

Circa 15.000 anni fa, gli umani colonizzarono l’America, facendo pulizia di circa il 75% dei suoi grandi mammiferi. Numerose altre specie scomparvero dall’Africa, dall’Eurasia e dalle miriadi di isole attorno alle loro coste. I reperti archeologici, di paese in paese, raccontano la stessa triste storia. La tragedia si apre con una scena che mostra una ricca e varia popolazione di grandi animali, senza alcuna traccia di Homo Sapiens. Nella seconda scena appaiono gli esseri umani, e ciò viene mostrato tramite un fossile d’osso, una lancia o un accampamento attorno al fuoco. La terza scena segue velocemente, in essa uomini e donne occupano il centro del palco e molti dei grandi e piccoli animali scompaiono.
Tutti insieme, i Sapiens hanno portato all’estinzione circa il 50% di tutti i grandi mammiferi terrestri del Pianeta ancor prima di aver piantato il primo campo di frumento, dato vita al primo strumento di metallo, scritto il primo testo o coniato la prima moneta.

La successiva pietra miliare nella relazione uomo-animale fu la rivoluzione agricola: il processo con cui passammo da nomadi cacciatori-raccoglitori ad agricoltori sedentari. Ciò implicò l’apparizione di una nuova forma di vita sulla Terra: gli animali addomesticati. Inizialmente, questo sviluppo potrebbe sembrare di minor importanza, poiché gli umani riuscirono ad addomesticare meno di 20 specie fra mammiferi ed uccelli, una cifra esigua se comparata alle centinaia di specie che rimasero “selvatiche”. Tuttavia, con il passare dei secoli, questo stile di vita divenne la norma. Oggi, più del 90% di tutti i grandi animali è addomesticato (per “grandi” si intendono tutti gli animali che pesano almeno pochi chili). Consideriamo il pollo, per esempio. Diecimila anni fa era un uccello raro, la cui vita era confinata a piccole nicchie del sud dell’Asia. Oggi, milioni di polli vivono su quasi tutti i continenti e le isole, escluso l’Antartico. Il pollo addomesticato è probabilmente l’uccello più diffuso negli annali del pianeta Terra. Se misuriamo il successo in termini di numeri, polli, vacche e maiali sono gli animali che in assoluto hanno avuto più successo. Ahimè, le specie addomesticate pagano il loro imparagonabile successo biologico con una sofferenza individuale senza precedenti. Il regno degli animali ha conosciuto molti tipi di dolore e di miseria per milioni di anni. Tuttavia, la rivoluzione agricola creò un tipo di sofferenza completamente nuova che peggiora con il trascorrere delle generazioni.

A prima vista, la vita degli animali addomesticati potrebbe sembrare migliore di quella dei loro cugini ed antenati selvatici. I bufali selvatici trascorrono la loro giornata in cerca di cibo, acqua e rifugio e sono costantemente minacciati da leoni, parassiti, inondazioni e siccità. Il bestiame domestico, invece, gode della cura e della protezione degli umani. Gli uomini assicurano a vacche e vitelli cibo, acqua ed un rifugio, curano i loro malanni, li proteggono dai predatori e dai disastri naturali. E molte vacche e vitelli prima o poi si ritrovano in un macello. Ci chiediamo: ciò rende il loro destino peggiore di quello dei bufali selvatici? È meglio essere divorato da un leone o macellato da un uomo? I denti di un coccodrillo sono più gentili di una lama d’acciaio?

Ciò che rende la vita degli animali da allevamento particolarmente crudele non è solo il modo in cui muoiono, ma sopratutto il modo in cui vivono. Due fattori hanno modellato le condizioni di vita degli animali da allevamento: da un lato, gli umani vogliono carne, latte, uova, pelle, la forza muscolare degli animali e il divertimento; dall’altro, essi devono garantire la sopravvivenza a lungo termine e la riproduzione degli animali che allevano. Teoricamente, questo dovrebbe proteggere gli animali dalle crudeltà più estreme. Se un contadino munge la propria vacca senza averle dato cibo ed acqua, la produzione del latte si ridurrà, e la vacca stessa morirà presto. Sfortunatamente, gli esseri umani possono provocare tremende sofferenze agli animali in altri modi, anche se provvedono alla loro sopravvivenza e riproduzione.

La radice del problema è che gli animali addomesticati hanno ereditato dai loro antenati selvatici molti bisogni fisici, emotivi e sociali che sono superflui negli allevamenti. Gli agricoltori ignorano quotidianamente questi bisogni poiché non hanno nessun ritorno economico. Rinchiudono gli animali in piccole gabbie, mutilano le loro corna e le loro code, separano le madri dalla prole e allevano in modo selettivo. Gli animali soffrono moltissimo, eppure continuano a vivere e a moltiplicarsi. Questo non contraddice forse il basilare principio dell’evoluzionismo darwiniano? La teoria dell’evoluzione sostiene che tutti gli istinti e le pulsioni si sono evoluti nell’interesse della sopravvivenza e della riproduzione. Se è così, la continua riproduzione degli animali negli allevamenti non prova forse che tutti i loro bisogni sono soddisfatti? Come può una vacca continuare ad avere un “bisogno” che non è essenziale per la sopravvivenza e la riproduzione?

Al fine di sopravvivere e riprodursi, gli antichi bovini selvatici dovevano comunicare, cooperare e competere efficacemente.  È certamente vero che tutti gli istinti e le pulsioni evolvono al fine di soddisfare la pressione evolutiva alla sopravvivenza e alla riproduzione. Comunque, quando queste pressioni esterne scompaiono gli istinti e gli impulsi che sono stati da esse modellati non evaporano all’istante. Anche se non sono più strumenti di sopravvivenza e riproduzione, gli istinti continuano a dar forma alla soggettività dell’animale. I bisogni fisici, emotivi e sociali delle odierne vacche, dei cani e degli umani non rispecchiano la loro situazione attuale ma, piuttosto, le pressioni evolutive che i loro antenati subirono decine di migliaia di anni fa. Perché le persone oggi amano così tanto i dolci? Non certo perché nel ventunesimo secolo dobbiamo ingozzarci di gelato e cioccolato per sopravvivere. Piuttosto, è perché se i nostri antenati dell’età della pietra s’imbattevano in un frutto dolce e maturo, la cosa più sensata che dovevano fare era mangiarne il più possibile ed il più velocemente possibile. Perché i giovani oggi guidano in modo pericoloso, si fanno coinvolgere in risse e violano siti internet confidenziali? Perché stanno obbedendo ad un antico decreto genetico. Settantamila anni fa, un giovane cacciatore, che rischiò la sua vita rincorrendo un mammut, vinse tutti i suoi avversari ed ebbe la mano della bellezza locale – e oggi noi siamo condizionati dai suoi geni “da macho.”

La stessa logica modella la vita delle vacche e dei vitelli nei nostri allevamenti intensivi. Gli antichi bovini selvatici erano animali sociali. Al fine di sopravvivere e riprodursi, avevano bisogno di comunicare, cooperare e competere in modo efficace. Come tutti i mammiferi sociali, i bovini selvatici impararono le abilità sociali necessarie attraverso il gioco. Cuccioli di cane e di gatto, vitellini e bambini: tutti amano giocare perché l’evoluzione ha impiantato in loro questo desiderio. Allo stato selvatico hanno bisogno di giocare. Se non lo fanno, non acquisiranno mai quelle capacità sociali vitali per la sopravvivenza e la riproduzione. Se un gattino o un vitello nascesse con una rara mutazione, tale da renderlo indifferente al gioco, egli avrebbe meno probabilità di sopravvivere e riprodursi, così come non esisterebbero loro stessi se i loro progenitori non avessero acquistato quelle capacità.

Analogamente, l’evoluzione ha impiantato nei cuccioli di mammifero e nei bambini un travolgente desiderio di legarsi alla madre. Una mutazione che indeboliva il legame madre-figlio era una sentenza di morte.

Cosa succede oggi, quando un contadino prende una giovane vitella, la separa dalla madre, la mette in una gabbia stretta, la vaccina, le somministra cibo ed acqua e poi, quando è il momento, la insemina artificialmente con lo sperma del toro? Da una prospettiva oggettiva, questa vitellina non necessita più né del legame parentale né di compagni di gioco per sopravvivere e riprodursi. Tutti i suoi bisogni sono soddisfatti dalla cura del suo padrone umano. Ma da una prospettiva soggettiva, la vitellina ancora sente il forte bisogno di un legame materno e di giocare con gli altri vitelli. Se queste necessità non sono rispettate, la vitellina soffre moltissimo. Questa è la lezione base della psicologia evolutiva: un bisogno formatosi migliaia di generazioni precedenti continua ad essere sentito in modo soggettivo, anche se esso, nella contemporaneità, non è più necessario al fine della sopravvivenza e della riproduzione.

Tragicamente, la rivoluzione agricola diede agli umani il potere di assicurare la sopravvivenza e la riproduzione degli animali da allevamento pur ignorandone i bisogni soggettivi. Ne consegue questo: come specie, gli animali da allevamento sono quelli che hanno avuto il maggior successo biologico nella storia ma, allo stesso tempo se presi individualmente, sono gli animali più infelici mai esistiti sulla Terra. La situazione non ha fatto che peggiorare negli ultimi secoli, durante i quali l’agricoltura tradizionale ha lasciato spazio a quella industriale. Nelle società tradizionali come quelle dell’antico Egitto, dell’Impero Romano o della Cina medievale, gli esseri umani avevano una conoscenza molto parziale della biochimica, della genetica, della zoologia e dell’epidemiologia. Conseguentemente, il loro potere manipolatorio era limitato. Nei villaggi medievali, i polli correvano liberi fra le case, beccavano semi e vermi dai mucchi di rifiuti e costruivano i loro nidi nel fienile. Se un contadino ambizioso avesse cercato di rinchiudere 1.000 polli dentro un pollaio affollato, il risultato sarebbe stato molto probabilmente un’epidemia d’influenza aviaria che avrebbe decimato polli e paesani. Nessun prete, sciamano o strega avrebbero potuto impedirla. Ma una volta che la scienza moderna ha potuto decifrare il segreto degli uccelli, dei virus e degli antibiotici, gli umani hanno iniziato ad assoggettare gli animali a condizioni di vita estreme. Con l’aiuto di vaccinazioni, medicazioni, ormoni, pesticidi, sistema centralizzato d’aria condizionata e mangiatoie automatizzate, è ora possibile stipare decine di migliaia di polli dentro piccoli pollai e produrre carne e uova con un’efficienza che non ha precedenti.

Il destino degli animali allevati in tali condizioni è diventato uno dei temi etici più urgenti del nostro tempo, certamente anche in relazione al numero di membri coinvolti. Oggigiorno, la maggior parte dei grandi animali vivono negli allevamenti industriali. Noi immaginiamo che il nostro pianeta sia popolato da leoni, elefanti, balene e pinguini. Ciò può essere vero sul canale di National Geographic, nei film della Disney e nelle fiabe per bambini, ma non è più la verità del mondo reale. Nel mondo ci sono 40.000 leoni contro quasi 1 miliardo di maiali da allevamento; 500.000 elefanti e 1.5 miliardi di vacche da allevamento; 50 milioni di pinguini e 20 miliardi di polli. Nel 2009, c’erano 1.6 miliardi di uccelli selvatici in Europa, contando tutte le specie. Quello stesso anno, l’industria europea della carne e delle uova allevò 1.9 miliardi di soli polli. Tutti insieme, gli animali da allevamento di tutti il mondo pesano 700m di tonnellate, mentre gli umani pesano 300m tonnellate e meno di 100m tonnellate il gruppo di tutti gli altri grandi animali selvatici.

Questo è il motivo per cui il destino degli animali da allevamento non è una questione etica secondaria. Essa riguarda la maggior parte dei grandi viventi della Terra: decine di miliardi di esseri senzienti, ognuno con un complesso mondo di sensazioni ed emozioni, ma ognuno che vive e muore all’interno di una catena di produzione industriale. Quarant’anni fa, il filosofo morale Peter Singer pubblicò il suo famoso libro Liberazione Animale, testo che ha contribuito molto a cambiare la prospettiva su questi temi. Singer sostiene che l’allevamento industriale ha creato più dolore e sofferenza di tutte le guerre della storia messe insieme.

Lo studio scientifico degli animali ha giocato un triste ruolo in questa tragedia. La comunità scientifica ha utilizzato le crescenti conoscenze sugli animali sopratutto per manipolarne efficacemente la vita al servizio dell’industria. Però, questa stessa conoscenza, ha dimostrato sopra ogni dubbio che gli animali da allevamento sono esseri senzienti, con relazioni sociali intricate e sofisticati schemi psicologici. Essi non saranno intelligenti quanto noi, ma conoscono certamente il dolore, la paura e la solitudine. Anche loro possono soffrire, e anche loro possono essere felici. È giunto il momento di prendere a cuore queste scoperte scientifiche, poiché con il crescere del potere umano, cresce anche la nostra capacità di danneggiare o portare benessere agli altri animali.

Per 4 miliardi di anni, la vita sulla Terra era governata dalla selezione naturale. Ora è sempre più governata dal “disegno intelligente” dell’uomo. Biotecnologia, nanotecnologia e intelligenza artificiale renderanno presto gli umani capaci di rimodellare gli esseri viventi in modi radicalmente nuovi che ridefiniranno il significato della vita. Quando giungeremo a disegnare questo nuovo mondo, dovremo essere capaci di considerare il benessere di tutti gli esseri senzienti, e non solo quello dell’Homo Sapiens.
Traduzione di Marta Frana pubblicata su: https://intellettualeorganico.blogspot.co

martedì 27 agosto 2019

CHI SONO I VERI TRADITORI

Il clan dei casaleggesi adatto a tutte le stagioni







Fonte: Grullini



Il partito del nulla. I cinquestelle sono il nulla cosmico, un encefalogramma piatto, un algoritmo di proprietà di una srl milanese che pesca il sentimento prevalente sulla rete e lo tramuta in comunicazione politica mirata a sollevare la rabbia repressa, a rafforzare il risentimento sotterraneo e a lucrarne elettoralmente. I cosiddetti grillini, che in realtà andrebbero chiamati casaleggesi, non sono un partito né un movimento, ma strumenti di una società di web marketing. I casaleggesi non diranno mai “da che parte stanno”, perché non stanno da nessuna parte. Stanno dove pensano stia la maggioranza rancorosa del Paese. Allo stesso modo, non diranno mai quale sia il loro sistema di valori, perché non ne hanno idea, fatta eccezione per la venerazione riservata al pensiero unico della pancia del Paese spacciato per democrazia diretta da organizzare sulla piattaforma privata dedicata al teorico del totalitarismo Rousseau. 

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Non sono d'accordo con la conclusione. Rousseau (Contratto sociale) era contro la democrazia rappresentativa dei partiti, che doveva esser sostituita da una democrazia diretta. Se questo era possibile in una città-Stato come Ginevra (dove era nato Rousseau) in uno Stato la democrazia diretta deve affiancare quella rappresentativa (come nell'attuale Svizzera). Non è possibile una democrazia unicamente diretta per ogni legge. Ma bisogna introdurre un referendum PROPOSITIVO (che era nel programma dei traditori 5S) oltre a quello ABROGATIVO (art. 75 della Costituzione) estendendolo ai trattati internazionali.   





Testo di Lisa Grazia




Chi rinnega i propri ideali per tenersi la poltrona, non ha dignità, o forse non l'ha mai avuta, ed ha preso per i fondelli i propri elettori.


“Una delle cose fondamentali della vita è la dignità. Non bisogna mai perderla. Per non perderla basta non averla.” Marcello Marchesi

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il circo dei trasformisti






Testo di Angela Fedozzi




Mi sono già espressa sull’azione di Salvini. Mi auguro ora che l’accordo M5 stelle e PD non avvenga.  Se ciò dovesse succedere, Di Maio e Company andranno a fondo! Gli italiani, con il voto del 4 marzo, hanno mandato via il partito di Renzi e Company, non si può tradire la volontà del popolo, si tradisce la democrazia nel significato più profondo. Il PD non aspetta altro che tornare a governare più di prima, affossando l’Italia e gli Italiani. Oggi mi sento di dire che la politica è un circo, dove tutti, e dico tutti, sono pagliacci che, più che fare ridere, fanno piangere un popolo che non ha più poteri, non ha più diritti, in balia di personaggi senza scrupoli né dignità. Prevale solo l’interesse personale economico e di potere.  Sono indignata e preoccupata!

domenica 25 agosto 2019

LE CAUSE DEGLI INCENDI CRIMINALI IN AMAZZONIA


Dal mio libro Roba da sardi. Ve la do io la Sardegna
Per alcuni secoli l'umanità ha sfruttato il carbone come fonte maggiore di energia e nel XX secolo si è aggiunto il petrolio. Ma né il carbone né il petrolio sono stati causa dell'inquinamento atmosferico sino alla metà del XX secolo, al cui inizio la popolazione umana era di circa un miliardo e mezzo. Nell'arco di mezzo secolo è passata a circa sette miliardi. E' dunque l'antropizzazione della Terra la causa principale dei mutamenti climatici, giacché le piante, con la pazzesca deforestazione dell'Amazzonia, polmone verde della Terra - e sacrificata negli ultimi decenni a vantaggio degli allevamenti di morte delle industrie dell'hamburger degli USA - non riescono più ad assorbire l'eccesso di anidride carbonica in rispetto dei normali tempi biologici. Tra il 1996 e il 2009 cento mila kmq della foresta amazzonica, pari a tre volte la superficie della Francia, con una popolazione di bovini passata tra il 1990 e il 2003 da circa 27 milioni a 64 milioni. Secondo la FAO il 70% delle terre deforestate dell’Amazzonia è stato trasformato in terra da pascolo e il 30% è stato destinato a produzione di mangime, cosicché il Brasile è divenuto il maggiore esportatore di carne con il maggiore numero di bovini. Ma poiché la terra ricavata dalla foresta non è adatta al pascolo, dopo pochi anni di pascolo il suolo diventa sterile e gli allevatori di morte debbono abbattere altri kmq di foresta provocando la degradazione del suolo. Si aggiunga la perdita di una superficie del 30% della foresta indonesiana, cioè di una superficie pari a quella della Germania, a causa della  coltivazione di palme da cui ricavare l’olio saturo non idrogenato,  dunque nocivo, e tuttavia utilizzato per molti prodotti alimentari, soprattutto dolciari. Il suolo agricolo, a causa di un suo sfruttamento intensivo, innaturale e non biologico, viene inquinato da pesticidi quali gli organochlorini e gli organofosfati, che poi si ritrovano nei cibi.     
Né si deve trascurare l’inquinamento dei mari a causa dell’aumento della popolazione. Il consumo globale di pesce è cresciuto dal 1960 al 2009 passando da 10 kg annui pro capite a 18,4 kg. E a seguito dell’impoverimento dei mari si è pensato di ricorrere all’acquacoltura. Ma con la conseguenza che normalmente occorrono da 2,5 a 5 kg di pesce pescato da trasformare in mangime per produrre un solo kg di pesce di acqua coltura, che si stima fornisca il 43% del pesce per uso alimentare. E per ingrassare di un kg un tonno sono necessari almeno 20 kg di pesce pescato. L’allevamento del tonno rosso ha portato ad una riduzione dell’80% del tonno rosso catturato. Inoltre l’acquacoltura ha causato la dispersione nei mari di sostanze nocive a causa dell’impiego di additivi chimici quali an-tibiotici, disinfettanti, deiezioni e scarti di mangime insieme a parassiti che si depositano sui fondi e si disperdono nel mare contaminando le acque e decimando la popolazione ittica e distruggendo le foreste marine, necessarie per la sopravvivenza di numerose specie.     
Sulla Terra vi sono almeno cinque miliardi in più di individui che non dovrebbero esistere. Ma di ciò nessuno parla  nelle ricorrenti Conferenze dell'ONU con grande parata inutile di capi di Stato, che per opportunismo politico sanno guardare solo al presente e non al futuro. Nonostante la FAO, pur essendo un’organizzazione dell’ONU, abbia documentato ampiamente nel suo rapporto del 2006 intitolato La lunga ombra dell’allevamento intensivo, le cause complessive del degrado ambientale, dovute anche, e principalmente, all’aumentato consumo di carne. La FAO ha stimato che nella seconda metà del ‘900 il consumo di carne è aumentato di 5 volte, passando da 45 milioni di tonnellate all’anno nel 1950 a 233 milioni nel 2000 e che secondo le statistiche del 2007 ogni anno vengono macellati 56 miliardi di animali, esclusi gli animali marini. Secondo la FAO anche la produzione di un litro di latte comporta una emissione di 2,4 kg di CO2 . Sempre secondo la FAO la zootecnia utilizza il 30% dell’intera superficie terrestre non ricoperta da ghiacci e il 70% di tutte le terre agricole. Se è così bisogna concludere che quasi tutta l’umanità è demenziale nel voler continuare a proporre una tradizione alimentare basata sulla carne o su cibi di derivazione animale mentre poi si va predicando contro la fame nel mondo.     

Ma la stessa FAO non è stata mai capace di preoccuparsi del fatto che l’inquinamento ambientale dovuto agli allevamenti industriali si collega all'aumento della popolazione, non avendo essa mai promosso una campagna mondiale per la decrescita della popolazione umana. Complice degli allevamenti intensivi si è limitata a consigliare un minore consumo di carne. Pur essendo stata contraddetta nel suo affermare che i gas serra prodotti dagli allevamenti costituiscano solo il 18%, e non il   51% del totale dei gas serra emessi nell’atmosfera. E’ comunque certo che a causa degli allevamenti non vi sarà abbastanza acqua per una popolazione che nel 2050 si stima debba arrivare a 9 miliardi.    




venerdì 23 agosto 2019

SALVINI E LA SUA PARTITA A POKER

Se gli riesce vince tutto. 
E' quasi certo che Salvini non avesse pensato all'inizio di voler giocare una partita a poker. Era quasi sicuro che si sarebbe andati a nuove elezioni. Ma ora, visto come stanno andando le cose, il gioco del poker si è impossessato di lui. Come si sa, anche da parte di chi, come me, mai ha giocato a poker, rifuggendo dai giochi di azzardo, il poker è fondato sul bluff, nel far intendere all'avversario di avere carte buone mentre non ne ha, o viceversa. E' capitato che i 5S stiano tentando di mettersi d'accordo con i PDementi (è proprio  il caso di dirlo). Salvini a questo punto deve sperare che l'accordo non riesca.E vi sarebbero tutti i buoni motivi, in via teorica, se non prevarrà l'istinto di conservazione della poltrona da parte dei 5S. Infatti per ordine di Grillo i 5S non possono rinunciare a riavere come capo del governo Conte. Salvini, addirittura, ha proposto a Di Maio il posto di capo del governo. I 5S a questo punto è difficile che possano rinunciare a tutti e due i nomi, anche per una questione di dignità,  ed accettare che capo del governo sia un PDemente o uno da essi nominato ma non facente parte del loro partito (come Cantone ed altri). Ma è altrettanto difficile che i PDementi accettino, divisi come sono, di accettare, voraci come sono del potere, di farsi servi di un capo del governo che non sia uno dei loro, anche per la richiesta "discontinuità" richiesta dallo Zingaro. In sostanza, l'accordo o il disaccordo si giocheranno non tanto sui punti del programma quanto sui nomi. Se non vi sarà accordo sui nomi salta il banco e si chiude il tentativo di un governo 5S-PDementi.  A questo punto ai 5 S rimangono due possibilità 1) o ritornare piangenti con la Lega, che si riprenderebbe al governo Conte, se addirittura la Lega non accettasse Di Maio come capo del governo, trasformando Di Maio in un pesce che abbocca ingenuamente all'esca offertagli da Salvini; 2) oppure accettare di tornare al voto, come richiesto dal 5S Di Battista, perché, avendo chiuso con i PDementi, non potrebbero più tornare indietro, essendosi bruciati i vascelli dietro le spalle. In tutti e due casi Salvini avrebbe vinto la partita perché, dopo avere concesso ai 5S il ritorno con la Lega, potrebbe nuovamente rompere il nuovo patto di alleanza (magari d'accordo con i 5S) per tornare al voto. L'esca sarebbe l'approvazione della riduzione del numero dei parlamentari. Poi si potrebbe rompere l'alleanza. Infatti tale approvazione potrebbe risultare del tutto inutile perché dovrebbe essere seguita da un referendum, che si farebbe soltanto durante la successiva (XIX) legislastura, che conseguentemente vedrebbe un parlamento conservare 630 deputati e 315 senatori, senza alcuna riduzione del numero dei parlamentari. Se il voto confemasse la maggiore presa sociale della Lega come primo partito e il centro destra risultasse avere la maggioranza (anche con Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia senza coalizione) sparirebbe per sempre l'ingombro dei 5S e dei PDementi.                        

giovedì 22 agosto 2019

IL GRIGIO ABUSIVO DEL QUIRINALE MATTARELLA COMPLICE DEI PDEMENTI

Vi era da aspettarselo. Come poteva l'abusivo del Quirinale fare un torto a coloro che nel 2015 lo mandarono  a non rappresentare oggi la maggioranza? Quando finalmente si riformerà l'art. 85 della Costituzione per ridurre a 5 anni il mandato del presidente della Repubblica perché non si trovi in contrasto con una nuova e diversa maggioranza? Non basta stabilire se vi sia una maggioranza puramente numerica in parlamento. In base all'art. 95 della Costituzione il presidente del Consiglio "Mantiene l'unità dell'indirizzo politico...". Ma quale unità di indirizzo politico può esserci tra 5 Stalle e PDementi? Sono uniti i primi solo dal il timore di perdere il governo, i secondi dal timore di perdere l'occasione di potervi rientrare pur sconfitti alle elezioni. Se l'abusivo non fosse un disonesto avrebbe preso atto di ciò e avrebbe rimandato Conte al Senato per chiedere la fiducia. Perché qui siamo di fronte ad un presidente del Consiglio che irritualmente si è dimesso senza avere avuto la sfiducia del Senato. Dunque il Mattarella avrebbe dovuto prendere atto di ciò e rinviare tutto il governo al Senato per sottoporlo alla prova della fiducia o della sfiducia. Insipiente Conte perché avrebbe dovuto egli stesso chiedere di essere rinviato al Senato, visto che era stata ritirata la sfiducia da Salvini con mossa da contropiede. Salvini è stato veramente un ingenuo nel credere, per poi pentirsi, che con le dimissioni di Conte si sarebbe arrivati ad elezioni anticipate. Conte, ripresentandosi al Senato avrebbe riottenuto la fiducia evitando  di chiudere ingloriosamente la sua discesa in politica. E in caso di sfiducia il Mattarella avrebbe dovuto farne conseguire le elezioni anticipate per presa d'atto del venir meno di una maggioranza, senza cercarne un'altra ancora più pasticciata della prima (Lega-5S). Questo avrebbe dovuto fare per rispetto della Costituzione. Invece di favorire un altro imbroglio incoraggiando un innaturale connubio tra partiti avversi che non hanno affatto una unità di indirizzo politico e che sarebbero costretti a cercare di prevalere l'uno sull'altro in un reciproca avversione. Come è possibile ritenere che i PDementi, dopo avere sempre votato contro la riduzione dei parlamentari, presupposto richiesto dai 5 S per un accordo di governo, possano ora ingoiare il rospo senza perdere la faccia accettando il ricatto della diminuzione del numero dei parlamentari come se questa fosse una cosa essenziale (tale per quei deficienti dei 5S) e non vi fossero questioni ben più importanti che riguardano l'economia, la difesa del territorio contro le invasioni dall'Africa, l'occupazione, la diminuzione delle tasse, etc.? Da notare che la diminuzione del numero dei parlamentari avrebbe un senso solo se poi si andasse subito al voto. Qui, invece, si vuole prospettare una riduzione dei parlamentari solo in funzione di elezioni nel 2023. Come potranno i PDementi accettare il diktat di Casaleggio che in una telefonata allo Zingaro ha detto chiaramente che Di Maio deve rimanere nel governo ("Di Maio non deve essere umiliato", ha detto Casaleggio) altrimenti il governo non si farebbe? E che posto riserverebbero a Di Maio? Non certamente quello che aveva (ed ha ancora) nell'attuale governo. Ma accetterebbe di essere umiliato? Che i 5S siano dei deficienti è dimostrato dal fatto che la riduzione del numero dei parlamentari innalzerebbe la soglia del numero dei voti per essere eletti. E sarebbero essi i primi a perderci. Stiamo assistendo ad un teatro delle marionette in cui il burattinaio è quell'individuo che indecentemente e abusivamente siede al Quirinale.                 




19 ore fa - Una telefonata tra Nicola Zingaretti e Davide Casaleggio, datata 15 agosto, ha aperto la trattativa del governo PD-M5S.

Vi è lo sporco gioco di quel ributtante Renzi (odiato sempre dai 5S) che adesso, uscito dal sarcofago dove era finito come mummia, mira più dello Zingaro ad un governo con i PDementi che duri sino al 2023 in modo da poter essi ancora una volta eleggere il presidente della Repubblica. Purtroppo Salvini è colpevole di questo stato di cose non avendo rotto subito dopo le europee con i 5 S. Se non vi saranno elezioni anticipate si prefigura la rovina dell'Italia.  Lo stesso Travaglio (vicino a 5S) ha detto che il PD non è un partito ma un manicomio. Io direi che è anche un partito di cannibali. Vedremo se dovremo essere governati da pazzi cannibali.