sabato 29 ottobre 2022

UNA VOLTA PER TUTTE: LE PAROLE CHE TERMINANO CON E SONO NEUTRE ...

...e dunque cambia solo l'articolo. Su questo punto consultare il famoso dizionario di Aldo Gabrielli. Dunque si deve dire la presidente, la vigile (e non vigilessa, per esempio), la giudice e non giudicessa. E se si tratta di direttore d'orchestra? Si dovrebbe dire direttrice? A rigor di termine sì. Ma poiché in questo caso, e in casi simili (per esempio maestro), l'uso del termine maestro per tradizione secolare si riferisce ad una insegnante per evitare confusioni con maestro riferito a chi dirige un'orchestra (maestro concertatore e direttore d'orchestra)  è preferibile conservare il maschile. Così Beatrice Venezi non vuole essere chiamata direttrice d'orchestra ma direttore d'orchestra.         

giovedì 27 ottobre 2022

ESEMPIO DI GIUSTIZIA CHE VIENE DAGLI ELEFANTI

Chi tocca i nostri bambini muore!


Fonte: Notizie.it

Per quel cucciolo di elefante ucciso la mandria si vendica e calpesta a morte un uomo in India. I media spiegano che il branco ha attaccato il gruppo dopo che gli abitanti del villaggio avevano ammazzato il piccolo, a testimonianza del forte spirito sociale dei pachidermi. Secondo quanto riferiscono i media indiani il branco di elefanti indiani avrebbe calpestato a morte un uomo e lo avrebbe fatto esattamente dopo che gli abitanti del villaggio avrebbero ucciso un cucciolo che era sotto la protezione delle matriarche del branco. Secondo quanto riferito dalla rivista statunitense Newsweek  il branco di 44 elefanti avrebbe scatenato tutta la sua aggressività all’interno del villaggio di Pintawar Singh. Uno dei responsabili dell’uccisione del cucciolo era stato intercettato giusto mentre si prendeva cura del suo bestiame. Alcuni pachidermi lo avrebbero inseguito, raggiunto e ridotto ad un ammasso sanguinolento. Secondo Premlalata Yadav, l’ufficiale forestale della divisione “alcuni giorni fa la gente del posto ha ucciso un elefante e seppellito il corpo in un campo nel villaggio di Bania”. “Per questo motivo, gli elefanti sono andati su tutte le furie e si sono vendicati”. Duncan McNair, avvocato, fondatore e CEO dell’organizzazione benefica Save The Asian Elephants, ha commentato: “L’incidente mostra anche gli istinti protettivi degli elefanti per i loro piccoli e i legami interni di lealtà sviluppati nel branco”.

19 apr 2021Notizie.it è la grande fonte di informazione social. Attualità, televisione, cronaca, sport, gossip, politica e tutte le news sulla tua città.
Leggo
Uccidono un cucciolo di elefante, la mandria si vendica calpestando a
morte un uomo: cosa è successo
Una madria di elefanti avrebbe pestato a morte un uomo, dopo che gli abitanti del
villaggio avrebbero ucciso un cucciolo di

mercoledì 26 ottobre 2022

FINITA LA PACCHIA PER LE ONG? VEDREMO

Finita la solita disonesta cantilena della richiesta di un "porto sicuro" da questi mantenuti tramite sovvenzioni pubbliche e private? Vedremo. Certo è che queste maledette ONG non dovrebbero più poter nascondersi dietro operazioni umanitarie. Caricano e scaricano in un "porto sicuro" che poi è sempre un porto italiano. Le ONG battono sempre bandiera di uno Stato straniero, e poiché la nave è territorio dello Stato di cui battono bandiera gli scarichi dovrebbero avvenire in un porto dello Stato di cui battono bandiera. Un governo con le palle dovrebbe negare a questi disonesti un "porto sicuro" che è sempre un porto italiano. Basterebbe impedire alle ONG l'ingresso nelle acque territoriali italiane. Vedremo come si comporterà soprattutto Salvini posto a capo del Ministero delle infrastrutture da cui dipendono le navi della guardia costiera che dovrebbero difendere i confini e non farsi complici dell'invasione dall'Africa.        

lunedì 24 ottobre 2022

LA VERITA' SU KANT E LA SUA OPERA "PER LA PACE PERPETUA"

Il presidente francese Macron ha regalato al papa una copia dell'opera di Kant Per la pace perpetua. Incredibile. Non sa che cosa gli ha regalato questo presidente ignorante che non ha capito lo scritto di Kant. Solo un ignorante poteva presentare l'opera di Kant come un progetto per l'unificazione politica dell'Europa. Kant, al contrario, scrisse che era una utopia il progetto di un'Unione Europea. Kant oggi direbbe che l'Unione Europea è la costruzione burocratica di una dittatura che ha fatto perdere agli Stati la loro sovranità. Traggo da un mio libro di prossima pubblicazione le seguenti pagine.  

L’Europa non può essere uno Stato unico come gli Stati Uniti d’America, che hanno da secoli una grande anima, la Costituzione federale, che non è stata creata artificialmente, ma sulla base di una comune lingua e di una comune sostanza, che, come scrisse Tocqueville, [1] era la somma dei diritti civili e l’idea della libertà sociale e politica che avevano come fonte la tradizione cristiana, che, pur frammentata in una moltitudine di confessioni e di sette religiose, annullava o attenuava sin dall’origine le diversità per sentimento di coappartenenza ad unica patria, che non può esistere in una comunità   costruita artificialmente su basi economiche. E negli Stati Uniti la Costituzione federale contempera sapientemente il potere del governo centrale con il decentramento amministrativo dei singoli Stati. Tra gli Stati d’Europa può esistere soltanto una confederazione di Stati, come ben vide Kant,[2] secondo cui è possibile “una federazione di popoli”, ma non una federazioni di Stati, che “ sarebbe una contraddizione” perché vi sarebbe il  rapporto di un superiore (corpo legislativo) ad un inferiore (il popolo) che è possibile all’interno di uno Stato, non in una federazione di Stati, in cui un popolo subirebbe il diritto, e perciò il potere, derivante dagli Stati più forti, mentre perderebbe il suo proprio diritto.[3] Inoltre “la fusione di tutti questi Stati per opera di una potenza che soverchi le altre” porterebbe ad “un dispotismo senz’anima”,  “a misura che aumenta la mole del governo”. [4]

L’estensione dell’attuale comunità europea a 27 Stati farà perdere i benefici delle zone economicamente deboli di uno Stato forte a vantaggio dei futuri membri della comunità, che hanno un’economia debole, rendendo nel complesso più debole la comunità, per un travaso di finanziamenti dai Paesi economicamente forti a quelli economicamente deboli, rendendo necessaria una politica di assistenzialismo a danno della produttività. Ciò è accaduto già all’interno della Germania dopo la riunificazione. Conseguentemente anche il valore della moneta unica perderà competitività. Siamo dunque di fronte ad una costruzione di un progetto morale dell’Europa che viola il diritto naturale che richiede che nessuno venga danneggiato nel conseguimento del proprio benessere a vantaggio di chi da sé non è capace di conseguirlo.   



[1] Democrazia in America (1835-40), in Scritti politici (a cura di N. Matteucci), Utet 1968-69,  pp.340-4). Cfr. anche Giuseppe Bedeschi (a cura di), Il pensiero politico di Tocqueville, Laterza 1996.

[2]  Per la pace perpetua. Un progetto filosofico (1795),sez. II, Secondo articolo (a cura di Nicolao Merker, Editori Riuniti 1985, pp. 3-42).  Cfr. anche Giuseppe Bedeschi (a cura di), Il pensiero politico di Kant, Laterza 1994.

[3] E’ stato obiettato che l’argomento di Kant è debole (G. Bedeschi, op. cit. p. 68) perché, come osservava Hegel (Lineamenti di filosofia del diritto, par. 333) una federazione di popoli mancante di potere coattivo non potrebbe sussistere.  Ma si può osservare che il potere non è coatto quando dipenda da libera adesione dei popoli, e non degli Stati., cioè delle loro burocrazie, che sopprimono le libertà dei singoli popoli producendo all’interno della federazione una sorta di dispotismo o della  alleanza degli Stati deboli, se più numerosi, o di quella degli Stati economicamente forti facendo prevalere i loro interessi. In ogni caso si riprodurrebbero in maggior grado le differenze economiche presenti all’interno di uno Stato.      

[4] Ibid., I supplem. Garanzia della pace perpetua.

COMUNITA' DI SANT'EGIDIO E L'INUTILE GRIDO DELLA PACE

Perché le guerre? Due sono le cause: lo stabilirsi dei confini tra Stati e le religioni. Si ripercorra la storia e vi troverete sempre lo stabilirsi dei confini che non non hanno mai coinciso con i confini etnici. Vi è poi una storia delle religioni che hanno segnato delle guerre anche all'interno di una stessa religione, cristianesimo e islamismo. Tralascio l'ebraismo perché è l'unica religione che non fa proselitismo. Gli ebrei si sono ritenuti nella loro antichità il popolo eletto che, come tale, non doveva mischiarsi con altri popoli. Si sono sempre accontentati di quel fazzoletto di terra che è la Palestina. Non è così per le altre due religioni abramitiche. Ognuna delle due pretende di essere la religione vera. E invece vi sono tuttora guerre causate all'interno dell'islamismo tra sunniti e sciiti. Il cristianesimo si è espanso nell'antichità grazie alla persecuzione dei pagani perché da religione perseguitata diventò religione perseguitante. All'interno del cristianesimo vi furono lotte tra le diverse confessioni cristiane. Le lotte all'interno del cristianesimo cessarono quando ogni confessione cessò di far valere la pretesa di essere la confessione vera. Si arrivò così alla contraddizione della conservazione di una certa tradizione nel riconoscimento che era impossibile trovare una conciliazione tra diverse confessioni. Il cristianesimo rimase diviso tra la religione facente capo al papato e quello rimasto radicato nell'impero bizantino con gli ortodossi. All'interno del cattolicesmo avvenne la Riforma protestante con varie guerre di religione, che cessarono quando ciascuna confessione cristiana si arrese per stanchezza di fronte all'impossibilità che l'una potesse prevalere sull'altra. Ma non è così per l'islamismo perché tra sunniti e sciiti non vi potrà essere concordia, e ciò, paradossalmente, non per questioni dottrinarie quanto per il fatto che sin dall'origine si ebbe una divisione riguardante la discendenza da Maometto. Gli sciiti pretendono che la vera unica discendenza sia quella che fa capo al cugino di Maometto. La pace religiosa può essere conquistata solo scindendo la religione dallo Stato. Questo non è possibile all'interno dell'islamismo dove le norme coraniche pretendono di dover prevalere su quelle di uno Stato laico. Pertanto solo l'impostura o l'ignoranza può indurre la Comunità di Sant'Egidio a predicare la pace tra cristianesimo e islamismo.          

sabato 22 ottobre 2022

UNA DONNA CAPO DEL GOVERNO: PRIMA VOLTA NELLA STORIA D'ITALIA...

 ...e non della storia della Repubblica, come si va dicendo. Emiliano presidente della Regione Puglia aveva gridato prima delle elezioni: dovranno sputare sangue prima di vincere in Puglia. Nessuno che abbia detto: e ora sputi sangue lui con tutta l'accozzaglia della falsa sinistra. Che sputino sangue a causa del livore non potendo più stare nel governo. L'ius scolae, l'ius soli, il DDL Zan, ecco che cosa erano pronti ad approvare i sinistronzi.       

giovedì 20 ottobre 2022

L' ABORTO E' UNA FABBRICA DI ANIME BEATE

 La nascita è una condanna a morte. La vita è la malattia che ha il 100% di decessi. Nel suo Evangelium vitae Giovanni Paolo II rivolgendosi alle donne che avevano abortito disse che i loro mancati figli erano stati "accolti nella gloria di Dio". Dunque è meglio essere abortiti per non incorrere in punizioni dovute a comportamenti di vita condannabili. Io ho un figlio che dal 1976 mi ringrazia per non averlo fatto nascere. Ma la colpa o il merito non fu mio. Fu una ragazza a comprare un preservativo visto che si trattava di un periodo fecondo. Io volevo rinviare perché ero ricorso sempre alla marcia indietro e mi era andata sempre bene. Il preservativo si ruppe e nonostante tutti i lavaggi quei maledetti vermiciattoli riuscirono nel loro intento. L'aborto era ancora illegale e avvenne in una clinica privata. Ricordo che pagai 300mila lire. Mai soldi spesi così bene. Già nel concepimento si ha una tremenda selezione naturale perché milioni di spermatozoi corrono verso l'ovulo per suicidarsi tranne uno o due (se si tratta di parto gemellare). La vita è una staffetta in cui ciascuno consegna il testimone della morte. Se non fossi nato non sarei condannato a distrarmi dal pensiero del ritorno nel nulla. Posso provare invidia per coloro il cui nome è rimasto nella storia. Ma poi, ripensandoci, come posso avere invidia per coloro che non possono godere della loro fama perché la morte è come una livella (direbbe Totò nella sua nota poesia)?            

mercoledì 19 ottobre 2022

BERLUSCONI E PUTIN: SCAMBIO DI BOTTIGLIE DI VODKA E DI LAMBRUSCO...

... e si sono scambiati "lettere dolcissime". Fatto gravissimo. Come se Putin non fosse un massacratore dell'Ucraina che con i drony sta bombardando gli impianti elettrici. Sinora i morti russi sono 75.000. Ma il governo di Kiev evita sempre di dire il numero dei morti ucraini. Se Giorgia Meloni cede sulla nomina dell'Alberti Casellati alla Giustizia rinunciando al suo candidato che è Carlo Nordio dimostra di non avere palle. Il Berlusca non può pretendere di essere lui a dettare le nomine. Bisogna dare una lezione al Berlusca paventandogli elezioni anticipate quando ancora non è stata presentata ancora la nomina di tutti i ministri. Tranne che il Berlusca ritenga che la Alberti (sposata Casellati) sia facilmente manovrabile per una rivoluzione (non bastando una riforma) della Giustizia.

12 ore faA Villa Grande "incontro lungo e cordiale" tra il leader di Forza Italia e l'ex magistrato che la Meloni vuole come Guardasigilli.

 

domenica 16 ottobre 2022

16 OTTOBRE 1943: FATTI ORMAI CONSEGNATI ALLA STORIA. E BASTA

Non vi è bisogno che ogni anno ce lo ricordino come se vi fosse il pericolo che possano ritornare. Fu una vigliaccata promettere la salvezza se avessero raccolto 50 kg di oro e poi tradurli anche in questo caso ad Auschwitz. Però i 16 che tra i migliaia riuscirono a salvarsi dovrebbero spiegarmi come fecero a salvarsi. Ce lo spieghi Liliana Segre immeritatamente senatrice a vita perché non illustrò affatto la patria. E' venuta fuori solo negli ultimi anni dopo decenni di silenzio. Perché?     

venerdì 14 ottobre 2022

VIETATO PER I GIUDICI DIRE LA VERITA' SUL CORANO

Mi ero dimenticato che anni fa un pazzo di cui non ricordo il nome, uno che, come fanno gli individui nati anagraficamente italiani, al suo cognome aggiunge, inventandoselo, un cognome arabo, mi aveva accusato di avere denigrato il Corano per aver detto che è un libro di merda. Notare che se avessi detto che il Mein Kamp è un libro di merda avrei raccolto l'approvazione quasi unanime. Io ho sempre sostenuto che il Corano sotto un certo aspetto è peggio del Mein Kampf perché il Mein Kampf, scritto da Hitler in carcere circa dieci anni prima che sfortunatamente prendesse il potere nel 1933, si rivolgeva a qualche milione di tedeschi che videro in lui il salvatore della Germania dopo la disastrosa Repubblica di Weimar, che, come prima in Italia subito dopo la fine della prima guerra mondiale, era in preda a scontri sociali violenti tra governativi socialdemocratici e oppositori che scendevano in piazza contro una economia a rotoli dovuta ad una inflazione così alta da costringere i tedeschi ad andare con una carriola piena di marchi anche per acquistare i viveri più necessari per campare. E' in questo caos sociale che chiunque avesse promesso di risollevare l'economia tedesca, punita anche a causa dell'enorme risarcimento di guerra richiesto unicamente dalla Francia (l'Inghilterrà si astenne dal richiedere il risarcimento) avrebbe avuto buon gioco. E proprio l'umiliazione tedesca sarà il motivo del riscatto con il nazismo al potere. E Hitler volle imporre alla Francia la firma della resa sullo stesso vagone ferroviario dove la Germania aveva firmato la resa dopo la sconfitta. Dopo questa divagazione torno alla differenza ma anche alla similitudine tra il Mein Kampf e il Corano. La differenza, più precisamente, consiste nel fatto che la propaganda del Mein Kampf si rivolgeva al popolo tedesco, e a chi non avesse letto il Mein   Kampf  dico che leggendo questo libro si rimane sorpresi, pur nell'avversione ad esso anche perché si preannuncia l'avversione agli ebrei -  accusati di essere antinazionalisti e come tali un popolo volutamente senza patria che aveva solo interesse ad avere il dominio mondiale tramite il controllo dell'alta finanza - tuttavia vi si trova l'affermazione che le radici dell'Europa dovevano trovarsi nell'antichità greco-romana, a cui la Germania, con tutta l'Europa, doveva rivolgersi per trovarvi la sua identità. Dunque l'Europa, dovendo riconoscere questa eredità storica, doveva liberarsi degli ebrei come un corpo ad essa estraneo e la Germania si sarebbe fatta artefice di questa liberazione a vantaggio di tutta l'Europa. Per Hitler la rivoluzione sovietica era stata voluta dall'ebraismo internazionale, e per sostenere questa tesi si appoggiava anche ai famosi Protocolli dei savi di Sion che, scritti per propagandare l'antisemitismo erano apparsi per la prima volta nella Russia zarista, molto prima della rivoluzione Sovietica che Hitler riteva fosse stata promossa dagli ebrei, anche considerando che l'armata rossa era stata costituita dall'ebreo rivoluzionario Lev Trosky. Ma il risultato fu la sconfitta del nazismo soprattutto ad opera dell'Unione Sovietica che pagò la vittoria con venti milioni di morti. Che cosa affina il Mein Kampf al Corano pur nella spiegata differenza? Nella divisione della popolazione umana in due parti. Per il Mein Kampf  la popolazione mondiale si divideva tra ebrei e non ebrei (con maggiore privilegio per la popolazione ariana). Anche per il Corano la popolazione umana si divide in due parti: fedeli (islamici) e infedeli. Nel Corano viene dichiarata una guerra mondiale contro gli infedeli perché Allah deve essere riconosciuto come unico dio e portato alla vittoria con le armi in tutto il mondo. In questo senso il Corano si presenta come un libro peggiore del nazismo, che non voleva espandersi su tutta la Terra con le armi. La sottomissione degli infedeli nelle terre conquistate comportava la sottomissione (Islam significa sottomissione) anche di coloro che non si fossero convertiti con l'imposizione di una tassa che significava la loro inferiorità. Nel Corano sta scritto che gli islamici che si trovino in Stati non islamici debbono porre in atto la regola della dissimulazione, consistente nel fare finta di accettare le leggi di uno Stato non islamico aspettando che monti in esso il numero degli islamici perché questi acquisiscano il potere sufficiente per impadronirsi delle istituzioni dello Stato. L'espansione dell'islamismo avvenne sin dall'inizio con le armi di una popolazione che in breve tempo sottomise intere popolazioni da tutta l'Africa mediterranea sino alla Spagna e quasi tutto il Medioriente a danno dell'Impero bizantino (erede dell'Impero romano d'Oriente). Successivamente sulle terre conquistate dagli arabi si sostituirono gli ottomani che conquistarono ciò che era rimasto dell'Impero bizantino (con la conquista di Costantinopoli nel 1453) e accerchiarono successivamente l'Europa invadendo tutta la penisola balcanica. All'origine dell'espansione dell'islamismo vi fu la stessa convinzione fanatica del nazismo. E anche più forte fu quella dell'Islam in quanto fondata su una missione salvifica che ammantava di religiosità una ideologia ispirantesi alla sottomissione di popoli da convertire. Oggi circa un miliardo e mezzo della popolazione umana si dichiara islamica dall'Atlantico all'Asia dell'Oceania. Chi ritenesse l'Islam una religione non conosce il Corano, il cui contenuto si ispira alla missione di conversione con le armi le popolazioni in origine non islamiche. Al contrario il cristianesimo delle origini non si espanse con le armi ma per volontaria conversione di molte popolazioni dell'Impero romano, sino a quando fu riconosciuta come religione vera o per opportunismo dagli ultimi imperatori romani (soprattutto da Teodosio II). Le popolazioni germaniche solo in parte furono costrette a convertirsi con le armi, come, per esempio, con  Carlomagno, che fece passare per la spada 800 sassoni che non volevano convertirsi. Non avendo gli islamici una piramide di istituzioni che permetta allo Stato italiano di trattare con essi non può lo Stato italiano trovarsi nelle condizioni di riconoscere ufficialmente l'islamismo come confessione religiosa. E infatti non godono del privilegio della assegnazione dell'8% nella dichiarazione dei redditi. Ma anche se esistesse una rappresentanza univoca per gli islamici, tale da poterla rendere ufficiale di fronte allo Stato, come potrebbe lo Stato riconoscere lo statuto di religione all'islamismo se questo si fonda sul Corano? Se in Italia si costituisse un gruppo politico che facesse propaganda per il Mein Kampf questo gruppo incorrerebbe in un reato perché farebbe propaganda andando contro le istituzioni fondate sulla Costituzione. Ma per lo stesso motivo dovrebbe essere considerata reato la propaganda del Corano, il cui contenuto è in pieno contrasto con le leggi dello Stato italiano, sia sul piano di alcuni articoli del Codice Penale che su quello della stessa Costituzione. Ecco il reale motivo per cui l'Islam non può essere riconosciuto come religione anche se lo Stato italiano TACITAMENTE lo riconosce come religione non avendo il coraggio di confrontarsi con il contenuto del Corano. I giudici mi hanno condannato in Corte d'Appello a Cagliari ad una multa (che non pagherò) per avere offeso la religione islamica dicendo che il Corano è un libro di merda. Se al posto del Corano mi fossi riferito ad un libro contenente un romanzo, dicendo che quel romanzo è un libro di merda, certamente l'autore del romanzo non mi avrebbe potuto far condannare da un giudice con la scusa che avrei offeso la persona, trattandosi di un giudizio critico anche se espresso volgarmente. E si sarebbe comunque trattato del reato di diffamazione. Nel mio caso è invece intervenuto l'art. 403 del Codice Penale che prevede un reato perseguibile di ufficio. Da notare che se io avessi usato la stessa espressione nei riguardi di una delle tante religioni indiane, e, in ipotesi, portando all'estremo l'esempio, avessi detto che è una merda il culto della sanguinaria dea Kalì, solo un giudice pazzo mi avrebbe potuto condannare. In sostanza, l'islamismo pretende di essere difeso dallo Stato in contrasto con la legislazione statale per vari motivi: 1) contraddicendo la stessa Costituzione che è nata sulla base di una distinzione tra Stato e religione, nonostante l'accettazione dei Patti Lateranensi, che però riguardano privilegi materiali riconosciuti allo Stato del Vaticano, e non possibili offese alla religione cattolica, riconosciuta come religione di Stato solo sotto il fascismo; 2) considerando che l'islamismo si fa forte solo del suo numero perché altrimenti la propaganda del Corano dovrebbe essere considerata un grave reato in quanto fa propaganda per la violenza come mezzo di conversione. E' ciò che i giudici per mancanza di coraggio non vogliono riconoscere. Hanno paura del fanatismo islamico, che arriva, come si sa, a formulare una fatwa nei confronti di chi abbia offeso il Corano, ritenuto libro, non soltanto sacro, ma anche eterno perché si dice in esso che nessuna frase e nessuna parola può essere mutata essendo stato dettato il Corano direttamente da Allah tramite l'arcangelo Gabriele. E' evidente che esso pertanto non può essere emendato per poter essere riconosciuto come testo unicamente religioso, e non anche testo propagatore della violenza. Il terrorismo islamico trova fondamento nello stesso Corano. E chi offende il Corano va incontro ad una fatwa. Esempio storico è la fatwa pronunciata contro Salman Rushdie, che, autore dei Versetti satanici, è costretto da decenni a vivere sotto scorta. Credendo che della fatwa dopo tanti anni gli islamici si fossero dimenticati quest'anno Salman Rushdie parlò in pubblico senza scorta e fu pugnalato, per sua fortuna con una ferita non mortale.                                                        

martedì 11 ottobre 2022

IRAN: LA COLPA E' TUTTA DEI GENITORI E DEI NONNI

Le giovani generazioni iraniane dovrebbero prendersela con i genitori e con i nonni. Sconfessarli come tali. I figli e i nipoti debbono oggi sopportare la pazzia islamica di coloro che nel lontano 1979 favorirono la fine del regno dello Scià di Persia accogliendo festanti l'arrivo di quel criminale fanatico che era Khomeini. Rimase famosa l'intervista di Oriana Fallaci che si tolse piccata il velo di fronte a questo portatore di fanatismo arrivato in Persia dopo un lungo esilio in Francia. La fine dello scià fu dovuta anche al clero sciita che con la riforma agraria voluta dallo scià si vide espropriata delle sue grandi proprietà terriere. I giovani iraniani dovrebbero fare la rivoluzione incominciando a ripudiare i loro genitori e i loro nonni che erano ancora giovani nel 1979. Sono essi i veri colpevoli essendo corresponsabili in massa della fine dell'illuminato governo LAICO dello scià. Il suo unico grave errore fu quello di apparire sostenitore degli interessi petroliferi dell'Inghilterra essendosi opposto alla nazionalizzazione dei pozzi di petrolio voluta da Mossadeq. Accusa però mal fondata poiché il 75% degli introiti rimaneva in Iran. Il 16 gennaio del 1979 lo scià, già malato, abbandonò l'Iran per evitare un bagno di sangue tra i suoi sostenitori e i rivoluzionari, i quali, preso il potere, provvidero a uccidere indiscriminatamente tutti coloro che erano appartenuti al regime imperiale, attraverso processi sommari. Bakhtiar aveva avviato una serie di riforme moderate, ma commise alcuni errori decisivi, il più grande dei quali fu quello di permettere a Khomeini di rientrare in Iran e di assumere, così, la testa della rivoluzione, costringendolo a scappare per evitare di essere epurato anch'egli. Le nuove istituzioni iraniane rappresentarono un'esperienza senza precedenti in tutto il mondo islamico: fu infatti creato un "consiglio di giurisperiti", cui era affidato ogni potere di veto sulle norme non ritenute in linea con gli assunti delI'Islam sciita, che decretò il pieno allineamento del Paese alla shari'a islamica sciita, reintroducendo la pena di morte per l'adulterio e la bestemmia e imponendo l'obbligo del velo muliebre. Il partito monarchico e in seguito i comunisti furono messi fuori legge.    

lunedì 10 ottobre 2022

DITTATURA DELLA MAGGIORANZA IN RUSSIA E DELLA MINORANZA NELL'UE

Draghi ha lasciato in eredità il progetto di legge a salvaguardia dei cosiddetti diritti sociali, che di fatto sono quelli degli omosessuali, delle lesbiche e dei trans. Sono la piccola minoranza degli LGBT. Ma chi vuole perseguitarli? Sono errori incolpevoli della natura dovuti a errori di duplicazione del DNA e a disfunzioni ormonali. Bisogna dunque compatirli ma non bisogna ritenerli normali come pretendono di essere. E' stato dimostrato scientificamente, per esempio, dal libro del biologo francese Jean-Didier Vincent nel libro Che cos'è l'uomo.Ma quando questa anormale minoranza pretende di essere normale e di considerare reato il dire che sono degli anormali che non debbono rompere i coglioni con le sporche buffonate dei gay pride allora la maggioranza ha diritto di ribellarsi al loro pubblico e provocatorio esibirsi. La loro pretesa normalità è segno della decadenza morale e giuridica dell'Occidente che considera dittatura quella che vige in Russia dove non è permessa che venga pubblicamente riconosciuta la asserita normalità degli LGBT. Il PD si è preoccupato non della classe operaia e dei poveri ma degli anormali degli LGBT, ed era normale che il risultato lo prendesse lì dove lo prendono gli omosessuali. 

3 giorni faNel Consiglio dei ministri di mercoledì è arrivato il via libera alla “strategia nazionale Lgbt”. Dai congedi parentali per i genitori dello ..      

sabato 8 ottobre 2022

SOSTITUIRE SAN FRANCESCO D'ASSISI CON SAN FRANCESCO DA PAOLA

La gente non sa chi fu veramente Francesco d'Assisi. Viene considerato ingiustamente patrono d'Italia. Ma chi lo promosse a patrono? Lo si decanta grazie al famoso Cantico delle creature che nasconde una grande impostura. Una vigilia di Natale che cadeva di venerdì un confratello gli fece notare che il venerdì non si poteva mangiare carne. Non l'avesse mai detto. Quell'impostore di Assisi gli rispose che in occasione della nascita del bambinello anche i muri dovevano mangiare carne. Invece dell'impostore carnivoro di Assisi sarebbe stato meglio scegliere come patrono San Francesco da Paola, protettore dei vegani. Quello di Assisi visse solo 44 anni mentre il vegano Francesco da Paola visse 91 anni. Età veramente rara per quei tempi. Riporto alcune pagine dal mio libro thriller E giustizia infine fu fatta.      

In effetti, rispose il cappellano, questa rimane ancora una carenza inspiegabile. Ma si ricordi che vi è stato un grande santo, Francesco d'Assisi, che lei dovrebbe ammirare perché era amante di tutte le creature. E il nuovo papa ha assunto il nome Francesco anche per questo. E gli animalisti lo hanno ringraziato in piazza S. Pietro.

Per carità, rispose irato il prof. Petix. Non si continui a mitizzare questo individuo. Le gente deve sapere chi fosse veramente. Quegli animalisti disonestamente, a cominciare da Michela Vittoria Brambilla, hanno attribuito a questo papa una frase che egli non ha mai pronunciato: " A Pasqua non mangiate carne d'agnello o di capretto". Pura falsità. Non risulta affatto che il papa abbia pronunciato una simile frase. L'hanno voluto strumentalizzare, mentre sarebbe stato meglio se avessero detto la verità su Francesco d'Assisi e su questo papa inducendolo a prendere posizione contro le feste di sangue che sono il Natale e la Pasqua con strage di agnelli.

Ma lei allora fa finta di ignorare il famoso Cantico delle creature di S. Francesco, obiettò il cappellano.

Si vede che anche lei è poco informato su Francesco d'Assisi. Il tanto lodato Francesco d'Assisi, che si dice, mitologicamente, parlasse agli uccellini, pretendeva che nei giorni di festa vi fosse molta carne, come racconta il suo biografo Tommaso Celano. In questa biografia si legge:

"Un giorno i frati discutevano assieme se rimanesse l'obbligo di non mangiare carne, dato che il Natale quell'anno cadeva in venerdì. Francesco rispose a frate Morico: Tu pecchi, fratello, a chiamare venerdì il giorno in cui è nato per noi il Bambino. Voglio che in un giorno come questo anche i muri mangino carne, e se questo non è possibile, almeno ne siano spalmati all'esterno".

Ahimè, questo sarebbe il santo che amava tutte le creature. Si rende conto?

E sa che papa Francesco ha detto che il suo film preferito è il Pranzo di Babette? E che cosa si mangia nel pranzo di Babette? Brodo di tartaruga e quaglie arrosto. E' stato dunque coerente nello scegliere come nome Francesco riferendosi Francesco d'Assisi. Chi si assomiglia si piglia. Ma io non mi faccio imbrogliare da tutti gli ebeti ignoranti che esultano per l'elezione di questo papa, che, oltre tutto, dice solo cose banali, dettate dal buonismo, apparendo per altro un ignorante a confronto del suo predecessore. Ma, si sa, le masse si fanno incantare dalla superficialità. Hanno bisogno prima di tutto di una faccia rassicurante, sorridente, dietro la quale si nasconde un vuoto di pensiero. Hanno bisogno di scemenze come quando il papa dice che "Dio è anche un papà perché ci perdona e ci ama, è un tesoro che non bisogna lasciare in un angolo della vita". Oppure quando dice che “Dio è nostro avvocato”. Presso quale tribunale? Di fronte ai giudici non può essere ascoltato, anche perché non parla. E dunque, se ci affidasse a lui, sarebbe l'avvocato delle cause perse. Inoltre, come può essere Dio un avvocato contraddicendo la sua figura di giudice supremo? Il suo predecessore non avrebbe mai detto simili scemenze. E poi questo papa si avvicina alla gente tendente le mani, accarezza i bambini e, per rendersi ancora più ridicolo, ma più ben voluto dagli scemi, rimette un ciuccio in bocca ad un neonato che stava piangendo per riscuotere applausi. E la notizia fa il giro del mondo. Ma le sembra serio tutto ciò? Questo è solo folklore, non è spiritualità, è teatro. Le masse hanno bisogno di emozioni, non di pensiero.

Il suo predecessore non sarebbe mai caduto così in basso. Per questo non suscitò mai tanti entusiasmi come l'attuale papa.

Dopo un primo turbamento nell'apprendere certe notizie su Francesco d'Assisi il cappellano si sentì tuttavia in dovere di prendere le difese di papa Francesco. Lei mi sconcerta per ciò che ha detto, lo interruppe infatti il cappellano. Il papa vuole annullare la distanza tra la Chiesa e i fedeli anche con questi gesti, grandi di significato, che lei non comprende. E certamente ha voluto fare riferimento a Francesco d'Assisi perché è comunemente ritenuto il difensore dei poveri, un esempio di vita semplice ed emblema di pace.

Ma non mi faccia ridere! disse con espressione di disprezzo il prof. Petix. Prima di tutto glielo raccomando il suo Francesco d'Assisi emblema di pace. Le documenterò dopo il contrario. Se il papa ignora certi racconti su Francesco d'Assisi è uno che non conosce nemmeno la vita di colui a cui si è ispirato assumendone il nome. Se la conosce è un impostore che dà ad intendere ciò che non è. Ciò che sto per aggiungere è stato pubblicato il 25 marzo 2013 anche sul Corriere della sera online nel forum "Animali e dintorni". Anzi, per risparmiarmi la voce, che sento stanca, legga lei stesso l'articolo. Il prof. Petix accese il computer e andò a ripescare nell'archivio del Corriere la sua lettera E il cappellano lesse ciò che segue.


Sono profondamente amareggiato. Questo papa Francesco ha sbagliato Francesco. Tutti esultano per il nuovo papa. Io non esulto affatto. Innanzi tutto proviene da un Paese che ha la maggiore popolazione carnivora sulla Terra. E credo che non si sia sottratto alla tradizione dell'Argentina. Altro che dire che ballava il tango da giovane! Continuerà il silenzio della Chiesa del silenzio. Il predecessore Benedetto XVI prese il nome da S. Benedetto, fondatore di un ordine in cui vigeva il divieto (IV regola) di mangiare carne. Al pari (credo) di tutti i suoi predecessori di nome Benedetto nemmeno lui fu coerente con la regola benedettina.

Ora, il nuovo papa ha scelto il nome Francesco riferendosi a Francesco d'Assisi. Ma si sa che Francesco d'Assisi non era vegetariano. Alcuni confratelli gli proposero che si passasse alla dieta vegetariana. Ma il "poverello" (di spirito, aggiungo io) rispose da autentico cretino che solo i ricchi potevano scegliere di che mangiare.

Risposta veramente stupefacente quando si pensi che proprio i ricchi erano quelli che più mangiavano carne, che i poveri raramente potevano permettersi. Dunque non mi aspetto alcunché di nuovo dal nuovo papa, che ha scelto il nome riferendosi a Francesco d'Assisi, per incantare gli scemi. Il suo Cantico delle creature è una grande mistificazione perché le creature sono intese tutte al servizio dell'uomo secondo la concezione biblica. Leggere su internet il racconto ridicolo del suo confratello frate Ginepro1 che si scusò con un maiale prima di tagliarli una zampa per sfamare un ammalato che aveva espresso il desiderio di mangiare uno zampone. Francesco lo rimproverò solo per il fatto di avere danneggiato il proprietario del maiale. Incredibile. E questo sarebbe stato il santo che amava tutte le creature. Sì, anche per mangiarle. Ho già scritto in precedente articolo che avrei preferito come papa Gianfranco Ravasi, anche se non so se sia vegetariano. Ma la sua ampia cultura, non solo teologica, ne avrebbe fatto un papa certamente migliore perché sensibile al tema dei diritti degli animali, dati i sui precedenti articoli su questo tema. Sono prevalsi gli interessi geopolitici. L'attuale papa avrebbe dimostrato di essere migliore se avesse fatto riferimento ad un S. Francesco assai migliore di quello di Assisi. Si tratta di S. Francesco da Paola (1416-1507), pur francescano. Fu addirittura vegano rifiutando anche prodotti animali. E visse ben 91 anni (un'età assai rara per quei tempi). Per questo è il santo protettore dei vegani. Quello di Assisi visse solo 44 anni. Né bisogna dimenticare che il "poverello" approvò lo sterminio dei Catari programmato nel 1209 dal papa Innocenzo III perché considerati cristiani eretici. Essi rifiutavano l'Antico Testamento perché ritenevano fosse stato dettato dal demonio ed accettavano solo i Vangeli, ed erano anche vegani perché rifiutavano, non solo di mangiare carne, ma anche tutti i prodotti animali. Molti francescani furono (con i domenicani) i più accaniti sostenitori del tribunale spagnolo dell'Inquisizione e delle migliaia di torture e di condanne al rogo nella caccia alle "streghe" e agli "eretici". Che la gente lo sappia o se lo ricordi al di là di tutta la retorica che si fa sulla scelta del nome Francesco da parte dell'attuale papa. Ora si avvicina la tremenda ricorrenza della Pasqua di sangue di strage di agnelli. E questo papa conserverà il silenzio sul rito orrendo dell'agnello sacrificale.

1Vita di Frate Ginepro

www.classicitaliani.it/francesco/vita_frate_Ginepro.htm

I fioretti di san Francesco, e il Cantico del Sole, con introduzione di Adolfo Padovan e 8 tavole, terza edizione annotata, riletta e migliorata, Ulrico Hoepli editore.

MA CHI HA DECISO DI ASSEGNARE AL QATAR I MONDIALI DI CALCIO?

 Si sa che per gli islamici i cani sono animali immondi. Mentre sono essi immondi nel cervello a causa del Corano. 

Arabi pieni di soldi, ma incivili


Testo di 
Cristiano Ceriello

Dobbiamo Boicottare i Mondiali di Calcio in Quatar? Forse sì! Arrivano notiziedrammatiche:strage di animali in Qatar: “Fucilati 29 cani”. Le associazioni: “Disturberebbero i turisti dei Mondiali e così la via più facile è ucciderli”. Lo scandalo qualche mese prima dei Mondiali. La denuncia di un attivista: «Vengono con grandi furgoni senza nessun logo di un’agenzia governativa, mettono i cani dentro sacchi di plastica e li caricano». (2 ottobre)

mercoledì 5 ottobre 2022

L'ISTRIA E IL DONPASS

Dopo la seconda guerra mondiale l'Italia ha perso l'Istria, territorio che anche prima della prima guerra mondiale aveva una popolazione abitata da una maggioranza italiana. Dopo la prima guerra mondiale l'Istria venne assegnata all'Italia. Ma dopo la seconda guerra mondiale l'Italia perse tutta l'Istria grazie alla follia della guerra parallela voluta da Mussolini. Guerra che portò alla dichiarazione dell'Italia come nazione sconfitta. E' stata salvata Trieste, resa però monca del naturale retroterra che aveva durante l'Impero austro-ungarico. Purtroppo nella storia ha sempre ragione chi vince. La perdita dell'Istria fu favorita anche dai comunisti italiani che da antitaliani - bisogna ricordarselo - erano complici del comunismo del dittatore jugoslavo Tito, il massacratore delle foibe. Sta di fatto che nelle trattative di pace a causa dei comunisti la difesa dell'italianità dell'Istria fu difficile da sostenere non essendosi presentata unita l'Italia nella sua difesa. Per i comunisti italiani valeva di più l'alleanza con la dittatura jugoslava che la difesa degli interessi italiani. Ciò premesso come può l'Ucraina pretendere che il Donpass, causa della guerra che ha investito economicamente tutta l'Europa a causa del venir meno del gas russo, debba rimanere ucraino se non vincendo la guerra contro la Russia, cosa impossibile nonostante le dichiarazioni contrarie di Zelensky che rifiuta assolutamente di contrattare con Putin? Se il Donpass avesse avuto l'autonomia che ha l'Alto Adige (in realtà Sudtirolo abitato da una maggioranza austriaca e rimasto territorio italiano perché l'Austria con la Germania aveva perso la guerra) non sarebbe stato offerto a Putin il motivo di fare guerra all'Ucraina sotto la farsa dell'operazione speciale. L'Europa sta soffrendo le conseguenze di tale guerra. Sarebbe ora di rivedere la posizione dura presa dal governo Zelensky, contrario ad aprire trattative di pace giacché la Russia in prospettiva non può perdere la guerra. .          

martedì 4 ottobre 2022

DOPO 77 ANNI LA POLONIA CHIEDE I DANNI DI GUERRA ALLA GERMANIA

Ma perché non li chiede anche alla Russia visto che l'URSS di Stalin se la spartì con la Germania il 23 agosto 1939 con lo scellerato patto Molotov-von Ribbentrop? Si ricordi la Polonia che dopo la guerra essa incamerò il territorio (chiamato Pomerania) che sin dal Medioevo fu la culla della Prussia orientale, germe del futuro regno prussiano. Hitler non aveva tutti i torti nel volere riprendere la Prussia orientale che continuava ad essere abitata soprattutto da tedeschi. La principale città della Prussia orientale era Danzica (Danzig), sede dei cavalieri teutonici e città nativa del filosofo Schopenhauer. Passata alla Polonia la città fu chiamata Gdańsk. Gli ingiusti confini stabiliti dopo la prima guerra mondiale furono una delle cause della seconda guerra mondiale. Sempre nell'ex Prussia orientale si trova l'antica citta di Königsberg, dove visse il filosofo Kant, che non si mosse mai dalla sua città. Ingiustamente dopo la fine della seconda guerra mondiale fu incamerata dall'URSS e ribattezzata Kalingrado, e oggi, sparita l'URSS, appartiene alla Russia pur non avendo più confini con la Russia essendo stata ridotta ad una exclave.     

8 ore faE' stata firmata oggi dal ministro degli Esteri polacco, Zbigniew Rau, la nota diplomatica con la quale il governo di Varsavia chiede in via ...

lunedì 3 ottobre 2022

LA LIBERALIZZAZIONE CAUSA DI TUTTI I MALI

I coglioni che combattono il sovranismo sono i responsabili del caro vita e dell'inflazione dovuti all'aumento terribile del costo del gas. Non avevo mai superato la bolletta bimestrale di 100 (maledetti) euro. La bolletta di luglio-settembre è saltata a 378 euro (senza il canone Rai che mi rifiuto di pagare). Debbo telefonare al numero verde per sapere come sia possibile che la bolletta arrivatami alla posta del computer abbia la data dell'8 settembre e mi venga calcolato tutto il mese di settembre. Vi sono troppi fornitori di gas, e alcuni di essi lo comprano dall'ENI, che però non è più un'industria di Stato perché è stato messo nel mercato privatizzandolo. Lo Stato ha conservato il 30% dell'ENI trasformato follemente in S.p.A., e dunque si è posto contraddittoriamente nel mercato invece di fare gli interessi degli italiani. Questa riflessione non viene fatta da tutti i cretini o disonesti (se in malafede) che partecipano alle trasmissioni evitando di dire la verità. Se molte imprese chiudono o sono costrette tra un po' a chiudere la colpa è di coloro che si sono bevuti il cervello con il mito dell'Unità Europea che di fatto non esiste, come dimostrato dalla Germania, che ha aumentato il debito pubblico di 200 miliardi per acquistare il gas, e non solo dalla Russia. Si dice che l'Italia non si può permettere l'aumento del debito pubblico. E anche questo è falso perché il debito pubblico è un falso debito, come ho dimostrato in altri post. Scrivere su Google il mio nome e cognome con le parole chiave "debito pubblico" perché non posso ricordare quando ho scritto su questo argomento. Se l'ENI fosse un'azienda statale, e perciò priva di lucro, non esistendo il profitto il gas costerebbe assai meno. Si dica questo invece di tacerne andando a cercare altre cause. Oggi si condanna il sovranismo affiancandolo al fascismo. E' vero che il fascismo era sovranista. E poiché la politica della falsa sinistra, di cui l'Italia ha dovuto subire le conseguenze,  di abbevera all'antifascismo è stata coltivata una politica antisovranista a danno degli interessi nazionali. Una vera destra (senzo il centro) sarebbe l'unica cura contro il liberismo, fonte di tutte le speculazioni del mercato. Quando si capirà una buona volta che la vera sinistra è a destra?             

sabato 1 ottobre 2022

LE BOLLETTE E L'INFLAZIONE: SE FOSSE ANCHE COLPA DELL'EURO

L'euro ormai ha perso valore rispetto al dollaro. La Germania, che ha conservato il MARCO travestito da euro ha regalato ai suoi cittadini ben 200 miliardi di euro perché non no cadessero come vittime della speculazione nell'aumento del gas. L'Unione Europea è solo una finzione perché ogni Stato continua a farsi gli affari suoi. Nessuno spiega perché sia l'Olanda a stabilire il costo del gas. La Meloni deve cercare di apparire non sovranista e filoatrantica. Ma non ci ha detto come fare perché non si paghi più la speculazione sul prezzo del gas. Che cosa è avvenuto come causa del tremendo aumento del costo del gas. Il mito dell'Unione Europea impedisce di far capire che è proprio questa falsa Unione la causa dell'inflazione con l'euro e dell'impossibilità di contrastare il liberismo a cui si ispira l'Unione Europea. Il liberismo deve essere combattuto con il sovranismo e purtroppo la Meloni deve fare ciò che non vorrebbe fare e farebbe se fosse libera di attuare un piano economico che può essere attuato solo riportando allo Stato la sovranità sulla moneta e sulle maggiori imprese che furono dello Stato e poi a causa del liberismo furono tradotte in S.p.A. Se l'ENI fosse ancora tutto di proprietà dello Stato (che invece è socio di minoranza con il 20%) non avremmo bisogno di essere vittime della speculazione sul costo del gas che ha messo in ginocchio molte imprese ma anche le famiglie. Questo governo di Draghi in fuoriuscita non ha saputo fare altro che consigliare di usare meno la corrente. Non si contrasta così la speculazione sul costo del gas. Che non dipende dall'invasione dell'Ucraina da parte della Russia, che avrebbe fatto innalzare il costo del gas dato che già prima l'Italia riceveva dalla Russia del dittatore Putin solo il 10%. E il resto da dove veniva? Un Enrico Mattei, che fu il padre fondatore dell'ENI avrebbe impedito la crisi economica attuale dell'Italia facendo accordi separati con gli Stati fornitori di petrolio e di gas. Ma con governi che avevano dentro i falsi progressisti del PD che, tradendo la classe operai e i poveri, da 15 anni comandava senza mai avere vinto le elezioni perché per esso e i suoi alleati erano primari l'approvazione (non avvenuta) del DDL Zan, dell'ius soli e dell'ius scolae, non si poteva pensare a come rendere l'Italia capace di essere indipendente dall'UE e dall'euro. L'unica reazione è stata sempre quella di accusare l'UE di non essere Unione lasciando che ogni Stato cercasse di salvarsi da solo. Con una moneta nazionale dipendente direttamente dallo Stato riportandola sotto la Banca d'Italia a cui ridare il compito di stampare la moneta l'Italia si libererebbe dal cappio dell'UE e dell'euro. Agli europeisti bisogna domandare perché la Norvegia, che non fa nemmeno parte dell'UE, sia grande fornitrice di gas e l'Italia, saltando l'UE europea non abbia fatto accordi diretti con la Norvegia. La causa sta nel fatto che l'Italia non ha più l'ENI come azienda di Stato e dunque non ha nemmeno una azienda di Stato fornitrice di corrente come lo era prima l'ENEL. I costi del gas e del petrolio sarebbero stati controllati con un ENI azienda di Stato perché una azienda di Stato non deve stare sotto la legge della ricerca del profitto. Un'azienda di Stato venderebbe alle aziende la corrente elettrica a minor costo come conseguenza della mancanza della ricerca del profitto. Inoltre con la sovranità della moneta, cioè con il ritorno alla lira, dando ad essa l'attuale nominale dell'euro (1937,23 vecchie lire), l'Italia si libererebbe dal giogo della Germania che continua ad avere la sua moneta nazionale perché - cosa che non è stata mai detta durante la campagna elettorale, e la Meloni non l'ha potuto dire nemmeno lei per non sembrare antieuropeista - nel 1999 l'euro è nato sulla base del valore che aveva il marco quell'anno. Che cosa farà la Meloni perché l'Italia non dipenda più da giogo dell'UE e riacquisti una sua sovranità?