mercoledì 30 ottobre 2013

ANTONIO DI PIETRO: UN VOMITEVOLE INDIVIDUO

Dopo non averne azzeccato politicamente una ed avere sulla coscienza, ammesso che ne abbia, la morte di vari suicidi, tra cui quello di Raul Gardini, con il suo continuo tintinnar di manette, aspettò poi due anni dopo essersi dimesso da p.m. per sfruttare la sua indegna notorietà per entrare in politica. L'Italia dei Valori è rimasta senza valori perché quelli che erano con lui l'hanno abbandonato come topi sapendo che la navicella stava affondando. Sgrammaticato e asintattico, incapace di esprimere un pensiero riflesso perché le sue parole da esagitato precedono sempre il suo pensiero (faccio per dire), non si capisce perché ancora lo invitino alle trasmissioni pur sapendo che ormai è un cadavere politico, essendo stato anche trombato alle recenti elezioni. Nei sondaggi vale un prefisso telefonico e tuttavia crede di essere ancora la coscienza pulita della politica, pur avendo dimostrato di essere solo un arrivista. Non si arrende a fare solo il contadino pur essendosi fatto ritrarre mentre guidava un trattore. Se gli fosse caduto addosso capovolgendosi su di lui la politica si sarebbe liberata di uno squallido individuo che è vissuto solo per odio contro Berlusconi. Con un individuo come lui non vi sarebbe mai una riforma della giustizia. Egli rappresenta la peggiore immagine della corporazione di stampo mafioso che è la magistratura.  
Vuole rinfrescare l'Italia dei Valori portandovi dentro dei giovani. Si potrebbe commentare: dilettanti allo sbaraglio avendo un "maestro" come lui.    

LINDA LANZILLOTTA: UNA MESERABILE CARRIERISTA CHE PER TUTTA UNA VITA E' PASSATA DA UN PARTITO ALL'ALTRO

Inviato a linda.lanzillotta@senato.it
Poiché non ho potuto lasciare quanto segue nel suo sito perché funziona male come il suo cervello, allora le scrivo a questo indirizzo.

Lei fa parte di un partito in disfacimento (Scelta Civica) e merita di scomparire dalla politica. Nelle sue escrescenze disoneste rilasciate come giustificazione della richiesta di un voto palese mi pare che abbia voluto distinguere il voto sulla decadenza da un voto contro la persona appellandosi al fatto che in passato, quando si è votato sulla decadenza non vi era la legge Severino. Come se questo cambiasse le cose in fatto di votazione sulla decadenza. Eppure la stessa Corte d'Appello di rinvio aveva detto che la legge Severino non era retroattiva. Dunque lei è andata anche contro la sentenza pur di portare in porto il suo odio contro Berlusconi. E dico ciò nonostante io non sia stato mai un sostenitore di Berlusconi perché appartengo dal 1993 al partito dei non votanti. Ma i disonesti come lei mi fanno schifo.  Se individui come lei fanno parte della Commissione affari costituzionali vuol dire che siamo veramente messi male. 
La Costituzione all'art. 51 dice che "tutti i cittadini ...possono accedere agli uffici pubblici e alle cariche elettive...". L'art. 97 dice che "i pubblici uffici sono organizzati secondo disposizioni di legge...". Orbene, mi sembra che sia chiara la distinzione tra cariche elettive e pubblici uffici, tanto più che l'art. 97 fa capire che i pubblici uffici sono organizzati dalla legge. E chi fa le leggi? Le fanno quelli che in parlamento hanno cariche elettive, essendo evidente che chi ricopre cariche elettive non ricopre pubblici uffici perché, al contrario, sono i pubblici uffici che dipendono dalle cariche elettive che organizzano i pubblici uffici. Una carica elettiva non può dunque rientrare in un pubblico ufficio se non contraddicendo la sua veste di carica elettiva. Pubblici uffici rivestono invece i magistrati, che non sono eletti ma diventano tali per avere superato un concorso. E' dunque strano che chi riveste un pubblico ufficio possa determinare la decadenza di chi riveste una carica pubblica. Ora, se Berlusconi, come dicono le sentenze sino alla Cassazione, è stato interdetto dai pubblici uffici, da che cosa è stato interdetto? DA NULLA. Infatti come senatore non riveste un pubblico ufficio. Qualcuno mi può rispondere? Ma senza dirmi che di fatto anche le cariche elettive possono intendersi come pubblici uffici. Non è così. Altrimenti si va contro la Costituzione.  Noto poi che nonostante la legge Severino sia stata dichiarata non retroattiva dalla stessa Corte d’Appello di rinvio ci si è intestarditi nella giunta del Senato a ritenerla retroattiva e per di più si sono volute cambiare le regole in corso di gioco pretendendo il voto palese invece di quello segreto. Questo è solo odio e non giustizia. Per questo, pur continuando dal 1993 ad appartenere per il futuro al partito di maggioranza relativa (quello dei non votanti) ritengo che il PD significhi solo partito della Disonestà (o della Disgrazia). E il voto in giunta è passato a causa del suo voto. Dunque è bastato un solo voto in più (7 contro 6) per stabilire chi avesse ragione, mentre in questi casi vi dovrebbe essere una maggioranza qualificata di 2/3. Giustizia da lotteria anche in questo caso. Che schifo. Con il PD (Partito della Disonestà o della Disgrazia) non vi sarà mai una riforma dell’ordinamento giudiziario. Ho un solo suggerimento da darle. Di sparire dalla politica e anche dalla vita perché individui come lei sono la morte della giustizia. Ripeterò quanto scritto nel mio blog 
Ex comunista, socialista e rutelliana

Lanzillotta,
la vendicatrice di Monti che spara su Silvio


GUARDATE QUESTE FOTO DELL'OLOCAUSTO. MA SI TRATTA DI UN OLOCAUSTO CENSURATO DAI VINCITORI. SI TRATTA DI QUELLO STALINIANO

Si sa che la storia è sempre la storia dei vincitori o una storia ideologica. Infatti queste foto non appaiono mai quando si parla o si scrive di olocausto. Ne parla il famoso scrittore Solzhenitsyn in Arcipelogo Gulag. Vi furono più morti nei gulag staliniani che nei lager nazisti. Ma si tace anche di questo.




Stalin, la censura, i gulag - Iannozzi Giuseppe in arte "Beppe Iannozzi"

iannozzigiuseppe.wordpress.com/...gulag.../comment-page-1/
13/mag/2011 - Stalin, la censura, i gulag Aleksandr Isaevič Solženicyn (1918 – 2008) a cura di Iannozzi Giuseppe - Alla fine della mia vita posso sperare

lunedì 28 ottobre 2013

LETTERA LASCIATA NEL SITO DI VITO MANCUSO. IL TEOLOGO CONFERENZIERE E ITINERANTE

Legga il Tractatus logico-philosophicus di Wittgenstein. "Di ciò di cui non si può parlare bisogna tacere". E la teologia è peggio della filosofia (che ho insegnato per decenni all'Università). Presumere di parlare di Dio è ridicolo. Lo disse anche il grande filosofo francescano Guglielmo di Ockham (XIV secolo). La scienza non può essere manipolata a favore della fede religiosa. Non se la prenda, ma il suo girovagare per tante conferenze mi sembra una forma di esibizionismo esagerato. Si fermi. Rifletta su molta confusione che ha in testa. Cercare l'amore nella natura è ridicolo. Pensare che il male esista solo per giustificare la libertà di scelta tra il bene e il male significa ignorare che nella natura esiste il male fisico, sia umano che degli altri animali. E il male fisico, come quello delle malattie genetiche, uno non lo sceglie. Se lo trova dentro anche non meritandolo come punizione.  Basta questa considerazione per fare franare tutto il suo ottimismo. Lei crede nella creazione dal nulla? Allora Dio è onnipotente e responsabile del male fisico per avere creato un DNA così sbagliato. In realtà lei sa bene che è casuale l'origine dei primi organismi, dalla cellula procariotica di circa 3 miliardi di anni fa alla cellula eucariotica di circa un miliardo di anni fa.  E dalla casualità deriva l'imperfezione della cellula. Ho studiato per una vita anche biologia evoluzionistica (con un mio libro di 518 pagine sull'origine della vita) pur avendo insegnato storia della filosofia all'Università. E lei ha cercato di risolvere il famoso dilemma teologico sul piano di un antiscientifico antropocentrismo, vedendo solo il male morale e non quello fisico. E' vero che nel suo libro L'anima e il suo destino ha cercato di giustificare anche il male fisico, ma interpretandoo arbitrariamente come necessario per sviluppare un progresso dell'evoluzione attraverso il superamento del male fisico. Ma questa è solo fantascienza teologica. Se ne rende conto? Vada a dire ad un ammalato di cancro o di SLA che la sua malattia è necessaria per il progresso della natura. Nella natura non vi è alcun progresso contro le malattie. E' la medicina che cerca di ovviare alle malattie, che sono naturali. Nessun ammalato troverà consolazione nella sue fantasie. E poi, visto che lei non nega l'evoluzione (mandando giustamente in soffitta Adamo ed Eva) quando sarebbe apparsa l'anima immortale nell'evoluzione dall'Autralopithecus al Sapiens Sapiens? Risponda a ciò se è capace. E poi perché solo l'uomo avrebbe dovuto avere l'anima immortale e non le altre forme di vita data la comune origine di tutte leforme di vita? Hanno anche le pulci, le schifose zecche, le zanzare, i vermi, e perché non anche i batteri, un'anima immortale?  Anche se un passo della Lettera ai Romani di S. Paolo fa capire che tutti gli animali "sottratti all'insulsaggine peccatrice dell'uomo" sarebbe stati liberati dalla loro schiavitù, facendo capire tacitamente che anche essi avessero l'anima immortale. Ho letto da qualche parte (dove?) che lei ultimamente avrebbe esteso l'anima immortale anche agli animali non umani. Almeno fosse vero che rivedrei un giorno anche i miei amati cani e gatti e che tutti i poveri animali uccisi dall'uomo verrebbero riscattati in un'altra vita. Su questo argomento continua il crudele silenzio della Chiesa del silenzio, con feste di sangue quali Natale e Pasqua con strage di agnelli. E' questa la Chiesa in cui dovrei credere? Mi fa schifo. Io sono vegetariano dall'età di 10 anni. Io ho come modelli Apollonio di Tiana, Plutarco, Porfirio, Scoto Eriugena, Gandhi, Tolstoj, Schweitzer e altri. Nessuno di questi è santo. Ma furono migliori dei santi. Nel mio ultimo libro ho scoperchiato la verità su papa Francesco e quella storica su Francesco d'Assisi, che nulla hanno da insegnarmi. Francesco d'Assisi, grande carnivoro, aveva approvato il programma di sterminio dei Catari o Albigesi di papa Innocenzo III. Che razza di santo!  Ho contrapposto a quello di Assisi S. Francesco da Paola, vegano e protettore dei vegani, vissuto ben 91 anni (quello d'Assisi solo 44). E per colpa di una massa di disonesti debbo portarmi addosso l'accusa di antisemitismo solo per avere  condannato in un mio saggio di 70 pagine (pubblicato negli Annali della Facoltà e sequestrato ma ripubblicato a mie spese in un volume di 800 pagine)  la maggiore crudeltà della macellazione ebraica, che è anche dei farneticanti islamici. Che amarezza. Oggi bisogna accedere allaTv, divenire personaggi televisivi per farsi sentire. Ma ho deciso di rivolgermi ad un tecnico perporre su youtube due video registrazioni (di più di due ore ciascuna) di due presentazioni di due miei libri. L'ultima di venerdì 18 ottobre 2013 del mio libro E giustizia infine fu fatta. Sette giudici uccisi in sette giorni. E l'altra del 2011 per il mio libro Io non volevo nascere. Un mondo senza certezze e senza giustizia. Filosofi odierni alla berlina. 

domenica 27 ottobre 2013

DONNE! NON GUIDATE L'AUTO. LA GUIDA DANNEGGIA LE OVAIE. LO DICE L'ARABIA SAUDITA

Mi sono domandato che cosa ci stia a fare quel carrozzone dell'ONU che nella sua carta di fondazione fa riferimento ai diritti umani. Però accetta da sempre che ne facciano parte Stati che ne dovrebbero essere espulsi in quanto sono la patente violazione di tali diritti. Al vertice di tali vergognosi Stati sta il peggiore Stato della Terra che è l'Arabia Saudita, che dovrebbe essere il primo ad esserne cacciato via. Essa è tuttavia coerente con il Corano, dove la donna è considerata un essere inferiore, che dovrebbe vivere nel chiuso della casa badando ai fornelli  e avendo come unico scopo quello di far figli. La donna deve solo ubbidire al marito, altrimenti deve essere bastonata. Vedere il mio florilegio del Corano del 20 ottobre 2009. Non per nulla sono gli Stati islamici quelli che aumentano la popolazione sulla Terra, passata da un miliardo e mezzo dell'inizio del XX secolo a più di 7 miliardi. 
Godevi questa parodia del divieto alle donne di guidare l'auto, in cui si spiega ironicamente perché le donne non debbano guidare. La guida danneggia le ovaie. Le donne possono solo sedere nel sedile posteriore perché lì le ovaie non vengono danneggiate. E poi, si dice ironicamente, si sa che le regine non guidano l'auto. Sì, però avrebbe dovuto aggiungere che non vengono bastonate. E poi a che servono le ovaie ad una donna anziana? Almeno queste dovrebbero poter guidare. 
Chissà che capiterà ora al coraggioso autore di questa parodia in Arabia Saudita. 

  1. Donne al volante, spopola video 'no woman,no drive' – Mondo ...

    www.nuovaresistenza.org/.../donne-al-volante-spopola-video-no-woman...
    10 ore fa - Donne al volante, spopola video 'no woman,no drive' – Mondo – ANSA.it ... Spopola su YouTube il video dell'attivista e comico saudita Hisham Fageeh il quale, ... ottobre 2013; Saccomanni: privatizzazioni, Rai e Eni sott'esame 27 ottobre 2013 ... PALINSESTO : dalle ore 7 alle 9 e 30 giornali e news - dalle

  2. No Woman, No Drive - YouTube

    www.youtube.com/watch?v=aZMbTFNp4wI
    1 giorno fa - Caricato da Alaa Wardi
    Download directly from us: http://ldr.fm/tX6XP Download from iTunes: https://itun.es/i6F668z Follow: Hisham ...

ALFANO: O DEL SUICIDIO POLITICO DI UN CRETINO

Sapete chi fu Franco Alfano? Quasi nessuno lo sa. Fu colui che completò l'opera Turandot di Puccini morto prima di concluderla perché morto di cancro alla gola essendo un accanito fumatore. Mi sono domandato che differenza ci sarebbe tra Franco Alfano e il suo omonimo Angelino in fatto di successo alle elezioni sebbene quest'ultimo sia purtroppo noto. In pratica verrebbe ignorato come è ignorato dal grosso pubblico Franco Alfano, che tuttavia non fu un musicista mediocre ed è ingiustamente dimenticato. Il suo omonimo sarà presto dimenticato perché è un cretino nato. Berlusconi lo nominò ministro della giustizia e poi sbagliò nominandolo segretario del PDL. Ma evidentemente aveva bisogno di un cretino, di un signorsì, di un yesman, disposto a fare il servitorello. Senonché il cretino ad un certo punto si è montato la testa venendo nominato viceprimo ministro e ministro dell'interno sempre per merito di Berlusconi. E si è tanto affezionato alle due cariche che ha presunto di poter comandare lui ribellandosi al padrone. Ed è tanto cretino da non aver capito che la sua vittoria con il sostegno a Letta è l'arma con cui si sta per suicidare. Berlusconi ha fatto buon viso a cattivo (anzi, sporco) gioco dandogli ragione per tenerselo buono sinché gli fa comodo. E fino a quando gli farà comodo? Sino a quando potrà contare su tutto l'ex PDL perché voti contro la sua decadenza da senatore. Se Berlusconi sarà salvato in Senato a questo punto si potrà liberare del cretino e di tutti gli altri cretini del PDL che si sono affezionati alla poltrona ministeriale. Li potrà mandare tutti  affanculo sapendo che senza di lui sono politicamente finiti come è finito Fini(to). Alfano senza Berlusconi è dato al 10%. Ma chi ha fatto questo sondaggio, come ha scritto anche un commentatore, ha sbagliato scrivendo: voleva dire 0, 10%.   
commenti
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Alfano punta tutto
su tre regioni:
io ancora segretario

Caccia ai voti per il ribaltone al congresso in Lombardia, Calabria e Sicilia
 

sabato 26 ottobre 2013

MAGISTRATI PADRONI IRRESPONSABILI DELLA "GIUSTIZIA". NON BISOGNA AVERE ALCUNA FIDUCIA NELLA "GIUSTIZIA". L'ISTITUZIONE PIU' SQUALIFICATA IN ITALIA

Per tutta la vita ho invocato la legge. Anche per combattere l’incompreso flagello che stiamo subendo con l’invasione islamica dell’Occidente, ho sempre invocato la legge. E fino ad oggi la mia caparbia fiducia nella legge non era stata cancellata neanche dagli errori giudiziari cui ho alluso. Non era stata inquinata neppure dagli scellerati processi che io stesso ho subìto su richiesta dei nostri invasori. .....

I primi responsabili sono i magistrati.
Si pensi all’Italia dove, come ha ben capito la Sinistra che se ne serve senza pudore, lo strapotere dei magistrati ha raggiunto vette inaccetabili. Inpuniti e impunibili, sono i magistrati che oggi comandano. Manipolando la Legge con interpretazioni di parte cioè dettate dalla loro militanza politica e dalle loro antipatie personali, approfittandosi della loro immeritata autorità e quindi comportandosi da padroni come i Padreterni della Corte Suprema statunitense Chi osa biasimare o censurare o denunciare un magistrato, in Italia? Chi osa dire che per diventar magistrato bisognerebbe essere un santo o almeno un campione di onestà e di intelligenza, non un uomo di parte e di conseguenza indegno d’indossare la toga? Nessuno. Hanno tutti paura di loro. Anche quando subiscono un torto palese, una carognata evidente, si profondono in inchini di deferenza reverenza ossequio. "Io-ho-fiducia-nella-Legge. Io-ho-fiducia-nella-Magistratura". Berlusconi per primo.

Chi ha scritto queste frasi? Me le sono attribuite io. Ma sono della grande Oriana Fallaci.   

  1. Barbablù e il mondo nuovo - [ Il Foglio.it › La giornata ]

    www.ilfoglio.it/soloqui/10383
    15/set/2011 - Cinque anni fa moriva Oriana Fallaci. Pubblichiamo l'intervista che Christian Rocca Foglio le fece per il Foglio il 13 aprile 2005 a proposito del ...

venerdì 25 ottobre 2013

L'ULTIMA BARZELLETTA DI DI PIETRO. NEMICO DI UNA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA.

Nella trasmissione Virus ha detto che si augura che Matteo Renzi possa realizzare le sue promesse e che per questo spera di dargli una mano d'aiuto. Bene. Così scompare anche Renzi.
Ma vi è una cosa che non riesco a capire. Come mai  continuano a invitare questo scomparso?  
Hanno in comune una cosa. Tutti e due sono nemici di una riforma dell'ordinamento giudiziario e dell'introduzione della responsabilità civile PERSONALE dei giudici. L'art. 1 dei Provvedimenti disciplinari è lettera morta, nonostante esso provveda una sanzione per i giudici che facciano sentenze dettate "da negligenza o vizi logici inescusabili". Continuano a non pagare di persona perché sono una Corporazione di Stampo Mafioso (CSM). Il vicepresidente del CSM (che non è un magistrato ma un avvocato) ha detto che, se fosse introdotta la responsabilità personale, poiché in una causa civile vi è sempre una parte perdente, questa potrebbe sempre richiedere dei danni al giudice. Solo un deficiente può dire una cosa simile. Infatti ha trascurato il caso in cui la parte perdente sia vittima di una sentenza aberrante. E' evidente che bisogna analizzare la sentenza per vedere se questa sia dettata da ignoranza o da incapacità di ragionare. Perché vi sono anche giudici incapaci di ragionare. Essi si sottraggono ad ogni controllo di merito. Fanno carriera, con relativo aumento di stipendio, solo per anzianità, rifiutando concorsi ed anche esami per arrivare ad un grado superiore.  
Io nel 2009 feci un esposto contro due giudici civili del tribunale di Cagliari (Mario Farina e Vincenzo Aquaro) per le loro sentenze aberranti. Esposto inoltrato a termini di legge al ministro della giustizia (allora Alfano) e al P.G. della Cassazione. Il mio esposto non fu archiviato e giunse alla Commissione disciplinare del CSM che me ne diede notizia. Ne diedi notizia agli interessati. Risultato? Nessuno. I corvi tra loro non si mangiano. Anzi, uno dei due, Mari Farina, che dopo l'esposto avrebbe dovuto spogliarsi, come richiestogli, di una seconda causa ai sensi dell'art. 51 n. 3 del C.P.C., rifiutò con protervia di spogliarsene e per vendicarsi rifiutò anche di rinnovare la perizia di ufficio dopo che era risultato falso il suo contenuto alla luce di fatti posteriori e tenne la causa a sentenza dandomi come soccombente.  
Nella prima causa aveva ritenuto veritiera la parcella di un liquidatore, mentre la Corte d'Appello, con ordinanza in attesa di sentenza, l'aveva ridotta ad un terzo ritenendo che tutte le voci fossero o inestitenti o gonfiate.  Questa causa è in Corte d'Appello da 4 anni e sta durando (tra Tribunale e Corte) da 16 anni. La giustizia civile è una cloaca. Chi ci cade muore. Mancanza di organizzazione, di sensibilità dando la precedenza alle cause più vecchie. Se ne fregano. In Corte mettono le cause in lista secondo l'ordine di arrivo non tenendo conto del tempo passato in Tribunale.
La giustizia in Italia è una lotteria. 
Ha detto nella stessa trasmissione il giornalista Pierluigi Battista Corriere della sera): guai a colui che si affida alla giustizia civile perché deve essere pazzo se vi crede.  
E' stato reso noto un sondaggio nella trasmissione: l'81,8% non ha alcuna fiducia nella giustizia.   
Ho descritto la condizione della giustizia in Italia nel mio ultimo libro E giustizia infine fu fatta. Giustizia fu fatta non dai giudici ma da altri. Non posso spiegare come perché dovrei scoprire il finale. Infatti ho trasformato la mia allucinante vicenda giudiziaria in un racconto thriller che incornicia una lunga parte saggistica.  

VITO MANCUSO E LA SUA FANTASCIENZA TEOLOGICA

Il Dio di Mancuso, non più onnipotente

Un teologo cristiano dissidente si confronta con il problema del male



Di fronte all’interrogativo circa le ragioni per cui trabocca d’ingiustizie e di dolore un mondo creato, secondo la fede cristiana, da un Dio onnipotente e infinitamente buono, la dottrina tradizionale si è sempre trovata in forte difficoltà. A tal proposito Vito Mancuso, teologo di matrice cattolica, ma alquanto eterodosso, denuncia un «invecchiamento irreversibile» della visione del mondo cui si richiama il magistero della Chiesa di Roma. E ne mette in rilievo lacune e contraddizioni (persino una stridente divergenza sul tema del male tra Giovanni Paolo II e Benedetto XVI) nel suo nuovo saggio Il principio passione (Garzanti).
Non è questo però l’aspetto più importante di un’opera che non sfida soltanto le autorità ecclesiastiche, ma anche e molto di più il materialismo ateo, poiché si propone di ricavare una concezione religiosa dell’universo dalle attuali conoscenze scientifiche. E al tempo stesso ambisce a spiegare la presenza del male senza rinunciare all’idea di un Creatore che ha con il mondo «un rapporto di comunione, di alleanza, di amore». Il Dio di Mancuso resta infatti quello del Vangelo, anzi lo è più che mai, poiché si tratta di una divinità che, come Gesù sulla croce, «patisce gli stessi patimenti della creazione».
In parole povere, Mancuso ritiene che la convivenza di ordine e disordine, letizia e sofferenza, ragione e follia, insomma logos e caos, sia inerente alla struttura dell’essere. Nello stesso Dio (Realtà primaria) vi è «un fondo oscuro», poiché egli ha immesso nel mondo (realtà secondaria) il caos «quale unica condizione per il darsi della libertà». Se non ci fosse il male, non avremmo la facoltà di scegliere tra di esso e il bene. Non potremmo quindi giungere, attraverso l’amore disinteressato, al grado di perfezione della «mente consapevole e giusta», che è per Mancuso «lo scopo dell’Universo».
Ciò comporta, riconosce l’autore, i tormenti indicibili cui tanti esseri viventi sono sottoposti. Orrori che si possono giustificare, continua, solo a patto «che Dio si assuma le sofferenze del processo cosmico in prima persona». Dunque il Creatore, nel momento in cui crea, rinuncia ad essere assoluto e, scrive Mancuso, «non può essere né onnipotente né onnisciente». Anzi diventa «un Dio che si pone al servizio del mondo», rovesciando la dialettica usuale della dottrina cattolica.
Viene però da domandarsi allora che cosa rimanga di un Dio presentato come «vittima egli stesso del processo storico» di evoluzione del cosmo. Non è il processo in quanto tale che si eleva in tal caso a vero assoluto? Non siamo, in altri termini, dinanzi a una forma di panteismo? Mancuso per la verità parla di «pan-en-teismo», poiché il suo Dio «fa muovere il processo stando sia fuori sia dentro». Ma se di quella dialettica tra logos e caos il Creatore subisce davvero le conseguenze, è evidente che essa si muove in larga misura fuori del suo controllo. E infatti Mancuso ammette che «non è garantito in alcun modo che l’evoluzione raggiunga il suo fine di rendere la realtà secondaria pienamente conforme alla Realtà primaria», cioè il mondo conforme a Dio.
Non è più semplice a questo punto, si chiede ancora l’osservatore laico, fare a meno di Dio e vedere all’opera semplicemente una natura impersonale, impasto di logos e caos, di cui l’uomo è uno dei tanti prodotti, prezioso quanto fragile e provvisorio? Bisogna certo rinunciare anche all’«ottimismo ontologico» di Mancuso e all’idea che il bene sia insito nella logica della creazione, lasciando soltanto all’uomo la terribile responsabilità di definirlo, sceglierlo e perseguirlo. Sembrerebbe tuttavia l’ipotesi più plausibile, nel momento in cui si negano l’onnipotenza e l’onniscienza di Dio.
Vito Mancuso, Il principio passione, Garzanti, pagine 495, € 18,80
Antonio Carioti

3 Commenti


  1. pietromelis
    25 ottobre 2013 - 15:48
    Con la fantasia si può dire tutto e il contrario di tutto. Mi fa ridere uno, come Mancuso, che, come in generale i teologi, pretende di porsi nella mente di un Dio (ammesso che esista). E'forse Mancuso in corrispondenza con Dio? E quale Dio? Visto che per le altre religioni vi una diversa concezione di Dio. Io ho affrontato il dilemma teologico nei ultimi libri dimostrando che non è risolvibile. Mi sono cimentato solo per una sorta di sfida linguistica. Ho paragonato il Dio cristiano al Demiurgo di Platone (Timeo). Ma il Demiurgo è ordinatore e non creatore della materia dal nulla. Essendo ordinatore, e perciò coeterno con la materia, il Demiurgo non è onnipotente perché la materia si oppone alla razionalità del Demiurgo, il quale si limita a dare alla materia il migliore ordine possibile. Concezione che si ritroverà nel cristiano Leibniz, il quale scrive che questo è il migliore dei mondi possibili (con la conseguente ironia di Voltaire nell'opera Candido o dell'ottimismo). Ma la soluzione di Leibniz non tiene conto dell'incidenza determinante della casualità nell'evoluzione biologica, come dimostrato oggi sia dalla cosmologia che dalla biologia evoluzionistica. La casualità (sin dal Big Bang, superato oggi dalla teoria degli universi paralleli o pluriverso)rende impossibile il concepire la presenza di un nascosto disegno intelligente nell'universo. I teologi cattolici hanno accettato l'evoluzione biologica ma non possono spiegare in quale momento l'uomo avrebbe assunto l'anima immortale. Leibniz scrive che sarebbe stata infusa in una certa fase dell'evoluzione per "folgorazione". Ma questa è solo fantasia metafisica. E perché Dio avrebbe infuso l'anima immortale solo agli uomini e non anche agli altri animali, veri innocenti della Terra? Dal momento in cui si accetta la creazione dal nulla Dio non può non essere onnipotente. E dunque è autore anche di tutte le imperfezioni della natura, comprese tutte le malattie genetiche delDNA. Poiché io riesco a concepire una natura migliore mi dovrei concepire migliore di Dio. E poiché non sono Dio, Dio non può esistere. In conclusione, il dilemma teologico "se dio è onnipotente è malvagio, se non è malvagio non è onnipotente" non è risolvibile se non contravvenendo alla logica e affidandosi alla fantascienza sostenuta dalla fede, che vuole ad ogni costo manipolare arbitrariamente la scienza. Perché quella di Mancuso è solo fantascienza teologica.
  2. Ho trattato ampiamente il dilemma telogico nel mio ultimo libro E giustizia infine fu fatta nella parte finale in cui si svolge un dialogo tra il protagonista morente in ospedale e il cappellano che inutilmente cerca di portarlo alla fede, rimanendo infine lui arreso di fronte alle contro argomentazioni concludendo che la natura è un mistero irrisolvibile di fronte alla fede. In realtà è la fede religiosa che è un mistero. Se un Dio esiste, è meglio non credere ma rispettare le norme della giustizia fondate sul diritto naturale per avere maggiori meriti di fronte a Dio. Infatti i credenti possono apparire solo degli opportunisti, mentre non lo sono i non credenti che rispettino il diritto naturale, che, in quanto naturale, non può non essere anche il diritto di tutti gli animali, data l'evoluzione biologica da una comune origine di tutte le forme di vita. Purtroppo io non sono un personaggio televisivo come Mancuso e debbo portarmi dietro il rammarico di non potergli smontare in un dibattito pubblico le sue pseudo argomentazioni che ultimamente ha ripetuto nel libro Il principio passione, con cui vuole dare una speranza di immortalità umana cercando di convincere alla fede religiosa coloro che non l'hanno. Ma, parafrasando Don Abbondio, si deve dire che uno, se la fede non ce l'ha, non se la può dare. E non valgono tutte le fumisterie teologiche per convertirlo. E tanto meno valgono se esse si mascherano dietro argomentazioni che pretendono di dare un'interpretazione finalistica dell'evoluzione dell'universo visibile, che è solo uno degli universi del pluriverso. Pensare che il pluriverso esista in funzione dell'uomo significa propagandare una concezione estrema di antropocentrismo, che è la malattia mortale della Terra in quanto alimenta la superbia umana  che è il supporto della credenza che l'uomo sia padrone della vita degli animali non umani. La materia visibile (quella delle stelle) è solo il 5% di tutta la materia, essendo il resto della materia (o energia, data l'equivalenza einsteiniana tra materia ed energia) costituita dalla materia oscura, che genera un campo di gravitazione e perciò di contrazione dell'universo visibile contrastata dall'energia del vuoto che causa un'accellerazione dell'espansione dell'universo visibile. Ora, stando al limite della conoscenza scientifica, sembra ridicolo volerla superare cercando di conciliare la scienza con la fede. Siamo tutti qui su questa Terra senza sapere che ci stiamo a fare.            
  3. Marcel Proustdevacar
    23 ottobre 2013 - 23:52

    Dio onniscente e non-Dio

    Mancuso già in "L'anima e il suo destino" aveva tentato l'impossibile convergenza fra un panteismo sostenuto da una filosofia scientificheggiante e una tradizione creazionista basata sul Dio dotato di personalità e volontà e sulle "verità" della fede cristiana. Scoprire che esiste ed è dilagante il male (in fondo anche Gesù con l'adultera ammise che nessuno fosse senza peccato!), realtà inspiegabile a fronte di un Dio creatore perfetto ed onniscente, spinge Mancuso a includere anche in Dio il caos, espressione aulica ed edulcorata del male. Ha uno scopo il male nel mondo? Sì -ci dice-. Introdurre il caos-male nella creazione è il modo per dare alla creatura umana "consapevole e giusta" la possibilità di scegliere ed elevarsi verso la perfezione. E chi non si eleva? Come può parlarsi di onniscenza e di perfetta giustizia, paradossalmente unita anche a perfetta misericordia, se anche una sola -una sola!- delle creature è destinata ad essere punita per le sue scelte? Qual'è il senso d'una creazione ad opera d'un Dio perfetto che dà origine al creato, stabilendone le regole, se poi constatiamo che la maggior parte delle creature sceglie il male, il non-Dio? A che cosa è servito dunque il meccanismo logico di sapore scientifico secondo cui "la materia è energia, l'energia è divinità diffusa, Dio è in ogni cosa, il mondo si evolve verso la complessità ed il bene" se non a cercar di sedurre il pensiero laico? Credo che Mancuso scriverà ancora altri libri, cercando di affrontare e risolvere le irrazionalità della fede, prima di gettare la spugna nelle sue rielaborazioni teologiche.
  4. 1il vuoto perfetto
    23 ottobre 2013 - 20:35

    Il non-problema

    La Teodicea è una questione puramente occidentale. Il Vedanta dice che il Male non esiste (e quindi neanche il Bene), se non nella prospettiva limitata di un essere che soffre e che, ingenuamente, chiede conto dell'esistenza di tale sofferenza. Solo un Dio primitivo come quello dei nostri monoteismi, che è solo bontà e mai peccato, dolore e morte, può incappare in assurdità logiche come il "problema del male". Questo è un non-problema. Tutto ciò che accade è permesso dalle leggi del cosmo (o dalla volontà del loro fattore). Per cui tutto è giustificato. L'Essere è pecora e lupo. Bastava Eraclito, o Buddha, per capirlo.

giovedì 24 ottobre 2013

LETTERA A MARCELLO VENEZIANI

Ho lasciato questo commento nel suo blog dentro Il Giornale. E lo ripeterò nel mio blog. Il commento non mi risulta pubblicato nel suo blog. Ma lo capisco, dato il contenuto. 
  
L'editore del mio ultimo libro E GIUSTIZIA INFINE FU FATTA mi aveva prenotato di suainiziativa la presentazione presso una libreria Feltrinelli di Cagliari. Si appoggia infatti soprattutto alla catena di librerie Feltrinelli. Quando arrivai in libreria qualche giorno prima per prendere accordi per il 18 ottobre, giorno già fissato dall'editore per la presentazione, mi sentii dire dalla direttrice che aveva avuto ordini di impedirmi la presentazione perché il mio libro non rientrava nella loro linea editoriale. Non basta. Ad un certo punto intervenne un invalido in carrozzina che sembrava dare ordini alla direttrice e che certamente (pur non essendo mai di servizio in quella libreria ma nell'altra delle due librerie Feltrinelli) mi aspettava al varco sapendo che la settimana prima mi era stato dato un appuntamento con la direttrice. Costui mi assalì dicendo: "la sua presenza qui non è gradita". Perché se non ha ancora avuto copie del libro dall'editore? domandai. Mi rispose: "Ho letto il suo blog e lei è un nazista, un razzista. E ringrazi che che sono in carrozzina altrimenti vedrebbe..." Non ebbi la prontezza di rispondergli: perché? Se non fosse in carrozzina che cosa avrebbe fatto? Mi avrebbe picchiato? E poi dice che sarei io il fascista.  Mentre sono proprio i comunisti quelli che picchiano. Invece preso da rabbia  gli dissi: "la natura si è vendicata giustamente con lei. Lei si merita la condanna in carrozzina per il resto della vita, miserabile individuo. Lei è uno schifoso stronzo cagato a forza". E me ne andai. Avrei dovuto ricordargli che Feltrinelli fu quel terrorista rosso che rimase ucciso da quella stessa bomba che gli scoppiò tra le mani mentre cercava di far saltare un traliccio della corrente elettrica. Uscito dalla libreria Feltrinelli feci circa 200 metri per entrare nella stessa libreria dove due anni prima avevo fatto la presentazione di un mio precedente libro. Ebbi calorosa accoglienza e così conservai la stessa  data prenotata del 18 ottobre per la presentazione del mio ultimo libro. Uno che, sospettato da me di essere stato inviato come infiltrato dalla Feltrinelli, si limitò ad alzarsi e ad andarsene pronunciando parole di riprovazione perché avevo detto che quelli che vengono definiti rifugiati li consideravo invasori. Presentazione videoregistrata (per circa due ore e mezzo con la libreria piena di ospiti). Verrà posta su youtube quando mi sarò rivolto ad un tecnico. Ho raccontato l'episodio all'editore, che è rimasto sconcertato e mi ha confermato tutta la sua stima.  

L'Italia si merita il 59° posto in quanto a libertà di pensiero.  

Il delirante comunicato delle Brigate rosse intellettuali è a firma di Paolo Flores d'Arcais e apre la sua rivista MicroMega
     

MEGLIO DEI CAVALLI IN SENATO AL POSTO DI SENATORI COME GRASSO E MONTI

Non è necessario essere pazzi come Caligola per preferire di avere dei cavalli senatori. Almeno questo vi è di vero: i cavalli non sono disonesti, e non combinano guai. Si accontentano di un po' di foraggio e non costano come i senatori da sembianze umane.   



battutista azzurro

Gasparri sfotte Napolitano:
"Caligola fece senatore un cavallo, lui Monti"

Il senatore Pdl: "Le abbiamo viste tutte, a questo punto l'ex premier porti il cagnolino Empy per mezza giornata a Palazzo Madama"

mercoledì 23 ottobre 2013

L'IGNORANTE ALFANO: HA DETTO CHE LA LEGGE DI STABILITA' (DELLA MISERIA?) NON E' VANGELO. NON CONOSCE IL VANGELO ALTRIMENTI AVREBBE DETTO CHE E' VANGELO. CIOE' UNA GROSSA CONFUSIONE

Ma chi può pensare che il Vangelo sia verità assoluta? Solo chi non ha fatto studi seri sui Vangeli (plurale) può continuare ad usare l'abusata frase "non è Vangelo". Se vi sono testi pieni di contraddizioni questi sono ben rappresentati al massimo dai Vangeli. Sono dunque questi che possono essere portati ad esempio del guazzabuglio incomprensibile e contraddittorio della legge di stabilità. Alcune frasi dai Vangeli. Cito a memoria.
"Io vi dico che dovete amare anche i vostri nemici". Quante volte dobbiamo perdonare? domandano i discepoli a Gesù? Sette volte? Risposta di Gesù: 70 volte sette (come dire: sempre). Ma poi, in contrasto con ciò aggiunge: "chi non è con me è contro di me". Ma allora anche quelli che non sono con Gesù (nel senso, per esempio, che non credono nella sua divinità) sono contro di lui. Ma quelli che sono contro di lui anche solo per il fatto di non essere con lui non dovrebbero essere considerati nemici? Dunque Gesù avrebbe dovuto perdonare anche quelli che fossero stati contro di lui, sebbene il senso di questa frase sembri escluderlo. Non basta. Dopo la resurrezione, prima di ascendere al cielo con tutto il corpo, mangiò poche ore prima pane e pesce per dimostrare che era dotato di un corpo. Mi domandai sempre: dove avvenne la digestione? Necessariamente in cielo. Dunque Gesù defecò dal cielo (sulla Terra?) e poi smise di mangiare per sempre e il suo corpo si ridusse a puro spirito? Bah! Bisogna averne di fantasia! A parte ciò, prima di ascendere al cielo disse agli apostoli:"Andate e predicate per tutte le nazioni. Chi crederà e si farà battezzare sarà salvato, altrimenti sarà condannato". Terribile. Ma non aveva detto prima che bisognava amare anche i propri nemici? Quelli che non crederanno (pur senza essere suoi nemici) non si salveranno? E quelli che appartengono ad altre religioni che fine faranno? Boh! Comanda di amare i propri nemici ma lui si sottrae alla sua stessa norma pretendendo di condannare quelli che non crederanno pur non essendo suoi nemici. Non si capisce una mazza. Non basta. In croce Gesù, prima di spirare, dice: "Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno". Dunque basta non avere coscienza del male per essere perdonati? Voleva anche dire che dovevano essere perdonati anche quelli che l'avevano condannato a morte con la crudeltà maggiore della crocifissione? Ma allora perché dopo la resurrezione dice tutto il contrario?         
Come si vede, a ben leggerli e a ben meditarli, i Vangeli contengono così tante contraddizioni che, se si ammettesse che Gesù era figlio di Dio, saremmo di fronte ad un Dio del tutto illogico. In realtà illogici furono gli estensori anonimi dei Vangeli (scritti tutti in greco sin dalle origini). Estensori dei Vangeli di Matteo e di Giovanni infatti non furono gli ignoranti apostoli di Gesù Matteo e Giovanni, che non conoscevano il greco, mentre non è contrastabile a priori la tesi che fossero  autori degli altri due Vangeli canonici gli apostoli o discepoli di S. Paolo Marco e Luca, di cultura ellenistica. A Luca è attribuita la paternità degli Atti degli apostoli, rimasti incompleti. Le Epistole di S.Paolo precedono cronologicamente tutti i Vangeli. Ma allora chi furono gli estensori dei Vangeli di Matteo e di Giovanni, ammesso che siano stati Marco e Luca gli estensori  degli altri due Vangeli? Non si sa e non si saprà mai, altrimenti dopo 2000 anni si saprebbe già da molto tempo. 
Comunque, non si dicano più frasi come la frase "la legge di stabilità non è Vangelo" per dire che non si tratta di verità assoluta, dando ad intendere per ignoranza che il Vangelo sia verità assoluta non modificabile e privo di confusioni. La legge di stabilità, al contrario, è Vangelo, data la confusione mentale dell'evangelico governo Letta. Ma lui non sa di esserlo.        

LA COSIDDETTA UNIONE EUROPEA CI STA ROVINANDO ECONOMICAMENTE. BISOGNA LIBERARSENE. PARLANO LE CIFRE

Un governo che non si sa se definire più disonesto o più ridicolo. Le pensioni nette oltre 1400 euro vengono congelate per avere un risparmio di 3,4 miliardi in tre anni, il cosiddetto cuneo fiscale che dovrebbe ridurre l'imposizione irpef si risolve nella pagliacciata di una maggiore entrata nella busta paga di 14 euro al mese. Ma passa sotto silenzio il fatto che l'Italia quest'anno ha dovuto partecipare ai fondi comuni europei nella misura di ben 50 miliardi di cui solo 7 verranno restituiti. E intanto vi sono opere strutturali incompiute e abbandonate per cui occorrorerebbero 10 miliardi per portarle a termine. E poi vi è il gioco delle tre carte con cui si abolisce (si dice) l'IMU ma poi la si reintroduce con la tarsi sulla base dei servizi pubblici detti indivisibili. L'Italia, quando vi era la lira era al 5 posto nel mondo come Paese industrializzato, poi è caduto al 7° posto, poi ancora all'8° e adesso è stata scavalcata dalla Russia e premono il Canada e il Brasile, con la conseguenza che tra poco l'Italia sarà declassata all'11° posto. Siamo sotto la dittatura del mito dell'Unione Europea, che ora vuole riprendere i colloqui con la Turchia musulmana in cui la laicità dello Stato turco voluto dal fondatore della Repubblica turca di Kemal Ataturk è stata cancallata dal partito islamico di Erdogan, che ha represso la rivolta laica di Istanbul (la bizantina Costantinopoli che le potenze vincitrici della prima guerra mondiale abbandonarono alla Turchia non aiutando la Grecia che l'aveva occupata, anzi, ripresa, durante la guerra in quanto era appartenuta per secoli all'Impero bizantino (erede dell'Impero Romano d'Oriente), comprendente anche la Grecia, ridottosi ad una piccola territorio della parte settentrionale della penisola analatolica e alla Grecia prima che disgraziatamente l'Impero bizantino (in cui la lingua nazionale era il greco) scomparisse con la caduta di Costantinopoli nel 1453 sotto le barbare orde  dei turchi ottomani di Maometto II provenienti dalle steppe dell'Asia centrale (Turkestan), con grandi massacri dei cristiani abbandonati dall'Europa anche a causa della scissione religiosa tra cristiani cattolici e cristiani ortodosssi dell'Impero bizantino. Il cattolicesimo dei papi fu dunque una delle cause dell'invasione turca dell'Anatolia, che, insieme alla Siria, era stata la culla storica del cristianesimo (basti pensare a tutte le tappe percorse da S. Paolo in Siria e in Anatolia (facente parte dell'Impero Romano) e ai tre padri della Cappadocia. Questa è un'Europa senza anima che nel Trattato fondativo di Lisbona ha voluto evitare di fare riferimento alle sue radici cristiane, che anche i non credenti debbono riconoscere, come le riconobbe l'ateo Benedetto Croce. Questa cosiddetta Europa Unita è solo una farsa perché l'Europa, nonostante tutte le passate guerre, era culturalmente più unita di quanto lo sia oggi a causa del mito della società multiculturale e multirazziale. E' sperabile che le condizioni economiche peggiorino perché solo allora, toccando il baratro in cui la cosiddetta Unione Europea ci ha condotto sotto ogni aspetto, l'elettorato capirà che questa Unione bisogna farla fallire ufficialmente perché è già fallita sin dall'inizio. Il debito pubblico aumenta nonostante il rispetto della camicia di forza che impone un massimo del 3% come disavanzo tra PIL e spesa pubblica. Non vi è da sperare alcuna soluzione se in Francia non vincerà il Fronte Nazionale di Marie Le Pen. In Italia, tutto sommato, nonostante possano apparire inconcludenti, è sperabile che i due partiti delle false larghe intese, PDL E PD (Partito della Disgrazia) abbiano la sconfitta che si meritano e non possano più governare nemmeno insieme. Per restituire il potere politico al popolo bisogna cambiare la Costituzione in modo da introdurre, oltre al referendum abrogativo, il referendum propositivo. Questo cambiamento sarà impossibile con i due partiti al governo, tutti e due europeisti e contrari ad una modifica della Costituzione che includa il referendum propositivo. L'attuale Costituzione inoltre impedisce antidemocraticamente un referendum abrogativo sui trattati internazionali. Pertanto ci è stato imposto tutto dall'alto, l'Unione Europea e la disgrazia  maggiore dell'euro. Solo 5stelle ha nel programma la modifica della Costituzione con l'introduzione del referendum propositivo e il referendum consultivo sull'uscita dall'euro. Inoltre esso contiene nel programma un reddito di cittadinanza. Si dice che questo reddito sia una pura utopia se non una pazzia perché non si troverebbero i soldi. Ma è evidente che il reddito di cittadinanza non sarebbe una manna dal cielo per tutti, come in un Paese di Bengodi, essendo limitato a coloro che siano rimasti disoccupati a causa di un licenziamento o che, superata una certa età, dimostrino, nonostante la ricerca in atto e documentata di un lavoro, rimangano tuttora disoccuppati. Il reddito di cittadinanza non si sa ancora se 5 stelle lo considerino un reddito a vita o valevole per un certo numero di anni. Si vedrà. Ma è certo che basterebbe risparmiare sui 30 miliardi degli inutili F35, sulle spese militari all'estero (l'Italia è come il prezzemolo che deve stare su tutti i teatri di guerra, sempre islamici), eliminando le superpensioni e i superstipendi ponendo un tetto massimo di 5000 euro per le pensioni, indipendentemene dai contributi, per trovare tutti quei soldi che questi governi succubi della speculazione finanziaria della globalizzazione dicono non potersi trovare. Si trovano uscendo prima di tutto dall'Unione Europea perché l'Italia cessi di buttare decine di miliardi per finanziare un'Unione Europea senza averne alcun vantaggio. Perché, per esempio uno Stato deve subire determinate quote nella produzione? L'Italia può produrre più latte di quanto faccia. Egualmene per l'olio. Ma non può perché deve rispettare le quote che le sono state attribuite dai burocrati irresponsabili di Bruxelles. Pertanto bisogna importare latte e olio da altri Stati della Unione Europea. Ma chi ce lo fa fare? Chi sfora le quote deve subire una grave multa. Ma perché uno non deve essere libero di produrre quanto vuole se è il mercato che comanda? Dove sta la libera concorrenza?
Per quanto riguarda l'immigrazione (che io continuerò a chiamare invasione) è positivo il fatto che Grillo, sconfessando molti di 5stelle, si sia dichiarato contro l'abolizione della legge Bossi-Fini completata da Maroni nel 2009 introducendo il reato di immigrazione clandestina. Ha capito che, se si fosse dichiarato favorevole all'abolizione, avrebbe perduto milioni di voti. 
E infine, bisogna tornare al sistema proporzionale puro nella legge elettorale, al massimo introducendo uno sbarramento del 2% (anche se ritengo che uno sbarramento possa suscitare il sospetto di anticostituzionalità perché impedirebbe ad un piccolo partito di rappresentare una sia pur piccola parte dell'elettorato, mentre tutti hanno diritto di essere rappresentati). In dicembre la Corte Costituzionale (pur anticostituzionale nella sua composizione proprio a causa della legge elettorale porcellum, come ho spiegato in lungo e in largo inprecedenti articoli) dichiarerà anticostituzionale la legge elettorale per quanto riguarda il premio di maggioranza e le liste bloccate con candidati nominati dalle segreterie dei partiti). E tuttavia non si vede all'orizzonte una volontà politica di tornare al proporzionale. Il prezzemolo Matteo Renzi, ormai onnipresente (quando trova il tempo per fare il sindaco di Firenze?) vuole il sistema maggioritario. Che significa maggioritario? Significa che chi risulta partito di maggioranza relativa in un collegio elettorale fa asso pigliatutto? Ma questa non è democrazia. Si dice che il maggioritario serve ad impedire la ingovernabilità. Ma allora deve forse governare un partito o coalizione di partiti  che non abbia riscosso la maggioranza assoluta? Supponiamo che il maggioritario, come lo intende il prezzemolo Renzi, significhi elezioni a doppio turno, come nelle elezioni comunali. Anche questo sistema dovrebbe essere considerato anticostituzionale perché, nonostante al primo turno i partiti si presentino con il sistema proporzionale, al secondo turno si possono presentare solo i due partiti o le due coalzioni di partiti che abbiano riportato più voti. E tutti gli altri perché non dovrebbero essere rappresentati? Al secondo turno ci si trova di fronte a questa alternativa: o mangi una delle due minestre o salti dalla finestra. E se uno vuole una diversa minestra? Che fa? Non deve mangiare. Cioè non deve votare se non si sente rappresentato da nessuno dei due partiti o due coalizioni di partiti. Infatti è sempre capitato che al secondo turno il numero dei votanti sia diminuito. Non basta. Il partito o la coalizione di partiti  che vince al secondo turno si prende il 60% aggiungendo un premio di maggioranza se si trova sotto il 60%. Ma se il premio di maggioranza sarà dichiarato anticostituzionale riguardo al porcellum perché non dovrebbe essere considerato anticostituzionale anche per le elezioni comunali? Dopo la sentenza della Corte dovrebbero essere ritenute anticostituzionali le composizionidi tutti i Comuni.  
Perché non si ha il coraggio di imitare il sistema proporzionale tedesco (pur avente uno sbarramento)? La dittatrice dell'Europa Merkel ha avuto il 42% dei voti. Con il porcellum un partito o coalizione di partiti avrebbe avuto la maggioranza assoluta in parlamento. La Merkel invece ha dovuto subire un'alleanza con il partito socialdemocratico.                                 
Il mentitore Enrico Letta. Che razza di capo del governo, che non conosce nemmeno lui i conti.  


martedì 22 ottobre 2013

NON PAGATE IL CANONE RAI. NON E' UNA TASSA. CHI LO PAGA E' O UN IGNORANTE O UN CRETINO. COME SISTEMARE I SUPER STIPENDI E LE SUPER PENSIONI

Vi sono tanti parassiti superpagati come quel deficiente di Fabio Fazio la cui faccia è simbolo della cretineria. A parte la compagnia con quella specie di donna che si chiama Littizzetto, volgare sino alla nausea, che straparla credendo di far ridere mentre sa solo fare riferimento al sesso. Quanto ottiene dalla Rai quest'altra deficiente? Eppure vi è una massa di cretini superpagati che sono uno schiaffo alla miseria. La disonesta Rai dice che il canone è una tassa. FALSO. La tassa riguarda il reddito e il patrimonio. Se fosse una tassa si arriverebbe all'assurdo che chi compra un televisore compra un oggetto su cui la Rai avrebbe l'esclusiva. Ma così non è. Ognuno ha il diritto di vedere tutti i canali televisivi delle TV commerciali che non chiedono il canone oppure di vedere i canali di SKY (che non mi interessa e di cui pertanto ho sempre rifiutato di pagare l'abbonamento, che non è un canone). Per la Rai il discorso è diverso: essa pretende di essere un servizio pubblico. Ma se è un servizio pubblico non dovrebbe dipendere dai partiti e da una Commissione di vigilanza dipendente dai partiti. Il risultato è che la RAI è la tomba della libertà di pensiero. Se fosse un servizio pubblico dovrebbe dare spazio anche a coloro a cui lo spazio è negato. Faccio un esempio: mai sarebbe concesso ai negazionisti di affacciarsi alla RAI per un dibattito pubblico sull'argomento. E allora non pretenda la RAI di essere un servizio pubblico perché essa esprime solo la dittatura del pensiero unico, che contamina tutti i partiti. Ad uno come me mai sarebbe concesso di avere spazio per dire ciò che penso circa quelli che la RAI chiama rifugiati e che io con fondati argomenti facenti riferimento al diritto e non alla morale chiamo invasori. Come me la pensano molti. Ma a questi è negata la parola. E allora vada affanculo la RAI e non si permetta di continuare ad inviare inutilmente bollettini. Faccia come fa Shy. Non parli più di canone (come se fosse una tassa) ma di abbonamento. Chi non lo paga non può vedere i canali RAI. Tecnicamente è possibile, se è possibile per SKY e altri canali a pagamento. A questo punto può anche buttare i soldi pagando tutti i deficienti alla Fabio Fazio ed altri personaggi che rubano soldi con presentatori di trasmissioni da intrattenimento o con giochi premio tipo la ghigliottina o affari tuoi. 
E ora veniamo al caso Maradona e al suo gesto dell'ombrello. Non entro in merito alla questione se i 40 milioni che gli chiede l'omicida Equitalia siano realmente dovuti. Io so solo che in questo Paesaccio in cui vi sono dei superpagati parassiti della società come Fabio Fazio è giusto evadere le tasse. Solo uno Stato che non sperperi il danaro pubblico può avere il diritto di combattere l'evasione. Non uno Stato che li sperpera nella politica e pagando superstipendi e superpensioni facendo finta che non esista un rimedio perché la Corte Costituzionale ha ritenuto illegittimo un prelievo del 5% su certe pensioni. Solo un governo di idioti poteva pensare di imporre un prelievo sulle pensioni alte mentre diversa era la via da percorrere. Anzitutto non bisognava distinguere tra superpensioni e superstipendi, tra stipendi privati e stipendi pubblici. La soluzione era semplice. Bastava aumentare le tasse cambiando le aliquote in modo progressivo oltre un determinato  tetto. Per esempio. Uno percepisce (sia che si tratti di stipendio o di pensione) 100.000 euro l'anno? Non so quale sia l'aliquota di tassazione. Supponiamo che sia il 35-40%. Ebbene, basta passare all'aliquota del 50% e questi super signori sono sistemati. Uno percepisce 200.000 euro?  Si passi all'aliquota di almeno il 60% e anche questi sono sistemati. Percepisci più di 200.000 euro? E io ti tasso per il 70%. Così i pensionati d'oro non potranno più ripararsi dietro l'argomento che le loro pensioni sono un diritto acquisito e non possono essere diminuite. E chi ha la pretesa di diminuirle? Trattandosi di pensioni lorde, questi parassiti continueranno a conservare le pensioni che hanno. Ma aumenteranno le tasse, che ogni Stato può sempre aumentare come vuole senza intaccare i diritti acquisiti. E così anche i disonesti della Corte Costituzionale sono sistemati perché avranno ridotti anch'essi i loro stipendi e le loro pensioni senza che questi disonesti possano dire che la riduzione sia anticostituzionale. 
In questo modo potrebbero essere aumentate le pensioni minime che sono un'ingiustizia di fronte a chi ritiene di non poter vivere decorosamente se al netto non percepisce più di 5000 euro al mese. Perché in fondo questo dovrebbe essere in futuro il tetto massimo per le pensioni. Chi ha percepito uno stipendio assai maggiore quando era in servizio provveda da sé a farsi una assicurazione privata o investa i suoi soldi dove vuole ma non chieda allo Stato una pensione superiore ai 5000 euro. Sei stato alto dirigente di una azienda privata o statale? E chi se ne frega! Dovevi fare la formica e non la cicala quando eri in servizio provvedendo a prepararti una rendita maggiore da pensionato se 5000 euro non ti bastano per vivere. 
Il gesto dell'ombrello Maradona avrebbe dovuto estenderlo al parassita Fabio Fazio. 
Notare come, nonostante il titolo, dal contenuto dell'articolo del Sole24Ore risulti che l'Agenzia delle entrate chieda a Maradona milioni che secondo la Commissione tributaria non sono dovuti.

Notizie relative a maradona

  1. Corriere della Sera ‎- 2 minuti fa
    Polemica a distanza tra il fuoriclasse argentino e il viceministro Fassina. Brunetta: «Colpa di Fazio che l'ha ospitato»

QUESTI DISOCCUPATI MERITANO DI RIMANERE TALI

Infatti nella protesta si sono associati agli invasori dall'Africa non capendo di essere le prime vittime di questi invasori, mantenuti con le nostre tasse mentre dovrebbero essere respinti a termini di legge. Meritano di rimanere disoccupati perché avrebbero dovuto chiedere di avere 1100 euro al mese, quanto costano, come minimo, questi invasori. Non capiscono questi imbecilli che gli invasori vanno poi ad aumentare l'"esercito di riserva dei disoccupati" (Marx) che serve al capitalismo per tenere bassi i salari. Oppure questi invasori verranno sfruttati per lavori in nero a danno dei cittadini disoccupati. E' il caso di dire: chi è causa del suo mal pianga se stesso.  Invece di affiancarsi nella protesta con gli invasori avrebbero dovuto dissociarsi e allontanarli con le buone o con le cattive trattandoli come meritano. Vi sarebbe un'altra soluzione per impedire la continuazione delle invasioni: abolire il reato di immigrazione clandestina (Legge Bossi-Fini completata dalla legge Maroni del 2009) e fare terra bruciata intorno a questi invasori bastonando con multe pesanti e chiudendo le aziende che li assumano in nero. In questo modo sarebbero gli stessi invasori costretti ad andarsene perché qui avrebbero solo la prospettiva di morire di fame. Per essi non può valere il diritto d'asilo essendo rifugiati di guerra  ed economici, non tutelati pertanto dalla Convenzione di Ginevra sul diritto d'asilo.  

domenica 20 ottobre 2013

CHI BUTTERESTE DALL'ALTO DI UNA TORRE? MONTI O IL CANE?

Chi buttasse il cane varrebbe meno di un cane. Che dico? Meno di un insetto nocivo. Togliere il cane ad un individuo che non merita di avere con sé un cane, migliore di lui. Dare il cane in adozione. 

L'EX PREMIER E IL CAGNOLINO REGALATOGLI ALLE INVASIONI

Monti: la Bignardi  mi ha rovinato con il cane. E Gasparri lo prende in giro
    «Empy? Bignardi in tv fu scorretta»
E Gasparri: il cane più leale del Prof Guarda il video

La precipitosa discesa dell'amico della speculazione finanziaria e nemico dell'economia reale


 

CHI PUO' EVADA LE TASSE. E' GIUSTO EVADERLE CONTRO QUESTO STATO CHE SPERPERA LE TASSE MANTENENDO I RIFUGIATI INVASORI CHE COSTANO PIU' DELLE PENSIONI MINIME

Ci dovrebbe essere una rivolta di piazza di tutti coloro che vivono con una pensione minima di circa 500 euro. Ad essi converrebbe chiedere di essere equiparati agli invasori dall'Africa e dall'Asia, che costano almeno 1100 euro al mese. Mantenuti e serviti, mangiano gratis e non pagano affitto. Più tutti i costi sopportati a causa della dabbenaggine di andare a prenderli per portarli in Italia invece di fare uno sbarramento di fronte alle coste africane. Continua l'invasione incoraggiata prima da una iattura di papa, che sta distruggendo la dottrina cristiana riducendo la Chiesa ad un baraccone, e che andò a Lampedusa incoraggiando altri sbarchi, non a spese del Vaticano ma a spese anche delle mie tasse, e poi da un governo di coglioni che, sotto l'emozione di un barcone affondato, ha trovato un rimedio peggiore del male: andando loro incontro per portarli qui. Come dire: continuate a venire ché c'è posto per tutti. Malta se ne libera e li cede all'Italia, bidone ormai della spazzatura africano-islamica. Non mi importa di essere considerato male da tutti gli imbecilli che si rivoltano contro di me quando scrivo queste cose. Ho un totale disprezzo per questa gentaccia, che meriterebbe di essere spedita in Africa insieme con gli invasori. Gente che continua a confondere la morale (del buonismo) con il diritto, in una totale confusione mentale.      

Nel 1989 fui preveggente. Presentai in Sardegna per le elezioni regionali una lista chiamata "Difesa del lavoro contro le immigrazioni clandestine", riprendendo nel finale il titolo di una legge del governo Craxi. Mi piovvero addosso sui giornali locali e nazionali accuse di razzismo a non finire. Colsi un misero 0,4%. Nel 1990 fondai la Lega Sarda e non potendo da fare da solo accettati un collegamento con la Lega Nord. Eguale fallimento. Non migliore risultato alle politiche del 1992 (non ricordo esattamente l'anno), dove vi fu un eguale insuccesso. Solo in un paese nelle successive elezioni amministrative si raggiunse il 3%. Il programma della Lega Sarda prevedeva che gli immigrati fossero tali per un periodo determinato di tempo in modo che non mettessero radici. Dopo un certo numero di anni (lo diceva già Platone nell'opera "Le leggi") avrebbero dovuto prendere le loro cose e tornarsene nei loro Paesi dando il cambio ad altri se necessari. In questo modo, oltre tutto, si sarebbe consentito ad un maggiore numero di stranieri di usufruire di un lavoro legale e di fare rimesse nei loro Paesi. Niente da fare. Il popolaccio italiano è imbevuto della nefasta propaganda dei mass media. La stessa Lega Nord  fece una maxi sanatoria di 700.000 individui con la concessione di un permesso di soggiorno a coloro che avessero dimostrato di avere un lavoro. Ma quale lavoro? Vi sono ancora dei vu' cumpra' che fanno i posteggiatori abusivi e che richiedono soldi oltre a quanto si deve pagare per il posteggio a pagamento e se non paghi rischi che ti raschino l'auto. Vi sono bancarelle che occupano spazio pubblico senza pagare le tasse che pagano i bar che hanno tavolini sul marciapiede. Tutta gente che non paga tasse e vende anche roba contraffatta. Politici che chiamano rifugiati quelli che io chiamo invasori (peggio dei saraceni perché almeno questi si presentavano come nemici da cui era lecito difendersi), mentre dagli invasori disarmati non ci si può difendere e si va a raccogglierli nel mediterraneo per mantenerli con una spesa giornaliera di più di 1100 euro al mese. Allora a quegli italiani che vivono con la pensione minima di 500 euro converrebbe farsi passare per rifugiati ed essere mantenuti a spese dello Stato mangiando gratis. Nessuno fa accenno alla Convenzione di Ginevra che esclude dal diritto d'asilo i rifugiati economici e di guerra. Altrimenti uno Stato dovrebbe farsi carico di tutti i rifugiati di guerra del mondo. Scrisse Aristotele che "Ogni popolo ha il governo che si merita" (Politica, VIII). E il popolaccio italiano si merita i governi che ha avuto. Non è capace di fare una rivoluzione, o almeno una rivolta. Io non voto più dal 1994 e appartengo al partito dei non votanti, che, come ho spiegato nei miei libri e nel mio blog, dovrebbe significare mutare la Costituzione introducendo il referendum propositivo per scavalcare la palude del parlamento. Con il referendum propositivo il partito dei non votanti farebbe scendere il numero degli eletti in proporzione al numero  dei non votanti o votanti scheda bianca (fatta salva una soglia fisiologica del 15% di non votanti). Oggi il partito di maggioranza relativa è quello dei non votanti. Ma purtroppo la Costituzione è stata blindata con l'art. 138 perché qualsiasi mutamento della Costituzione deve passare attraverso la palude del parlamento. Così non è possibile mutare la Costituzione che esclude un referendum abrogativo per i trattati internazionali, cosicché ci hanno imposto anche la camicia di forza dell'euro che ci ha rovinati con quella pazzia dell'Europa cosiddetta Unita, che è l'Europa degli interessi finanziari delle banche. Solo una rivolta di piazza potrebbe cambiare le cose. Molti la pensano come me ma non hanno il coraggio di dirlo. E continuano a votare per i parassiti del parlamento. Usque tandem Catilina abutere patientia nostra?