sabato 29 novembre 2014

IL PARADISO SECONDO IL PAPA: CHE BARBA CHE NOIA! LA RESA POLITICA DEL PAPA ALL'ISLAM DA UN DOPPIO PUNTO DI VISTA

Qualche volta mi sono immaginato il paradiso e allora mi sono tornate in mente alcune parole tratte dal filosofo positivista Ludwig Büchner (Forza e materia): E' più angosciante il pensiero che dopo la morte vi è il nulla o non è più angosciante il pensiero che dopo morti, divenendo immortali, non possiamo più morire? 
E in che cosa consisterebbe questa immortalità se pur di beatitudine? Mi immagino una pura inedia. Che si fa? Si contempla Dio per l'eternità? Come si trascorrerebbe il tempo dell'eternità senza corpo? Senza corpo? Ma Gesù non ascese forse al cielo con tutto il corpo dopo essere resuscitato e avere dimostrato, dopo esseresi messo a mangiare di fronte ad alcuni apostoli del pane e del pesce, di essere resuscitato con tutto il corpo? Che fine fece il suo corpo? Dove avvenne la digestione visto che poco dopo fu assunto al cielo? Certamente avvenne nel cielo. Allora Gesù defecò dal cielo? Oppure il suo corpo si spiritualizzò insieme con tutte le feci? Anche le feci divennero spirito? Non voglio sembrare blasfemo, ma a rigor di logica non vedo altra soluzione. Ma lasciamo questo quesito evangelico, che già esposi in questo blog. Se in paradiso si è puri spiriti, in che cosa consiste la vita da puro spirito? Vita da angelo? Ma come passano la vita gli angeli? Si occuppano delle cose terrene? Mi immagino una diversa vita da spirito. Dalle mie vecchie letture di parapsicologia e di spiritismo (che avevo sempre preferito, come loro succedaneo, agli inutili romanzi di fantascianza) avevo tratto la conoscenza di una asserita esistenza un corpo ectoplasma (o corpo astrale) che era capace di staccarsi dal corpo vero e proprio in particolari stati di sonno (non comatoso) e di andare a visitare vari luoghi potendo avere persino rapporti sessuali. L'ectoplasma doveva rientrare nel corpo prima che questo si svegliasse perché avrebbe potuto provocarne la morte. E allora mi domandavo se non fosse quello dell'ectoplasma nell'aldilà una condizione ancora migliore perché mi sarei potuto permettere di avere congiungimenti con donne bellissime senza che queste se ne accorgessero. Ma gli ectoplasmi hanno anche orgasmi? Perché se non li hanno a che serve avere rapporti sessuali con donne bellissime? 
Ma ora lasciamo perdere questi aspetti materiali che fanno pensare piuttosto al paradiso coranico, che fa veramente ridere in quanto le anime degli eroi (coloro che hanno ucciso gli infedeli) giaceranno tra due vergini tra fiumi di miele e vino purissimo (che finalmente potranno bere nell'aldilà). Mi vien fatto di paragonare il paradiso coranico all'isola di Giava, che nel lontano ricordo liceale di una sua scherzosa definizione, era l'isola dove si mangia, si beve e si chiava. Veniamo al serio.
Che si fa nell'eternità? Può lo spirito "viaggiare" per gli spazi intergalattici senza avere i limiti della velocità della luce?  Potrà finalmente conoscere tutta la verità sull'universo? E anche se la conoscesse tutta d'un botto vedendola in Dio, che gli resterebbe poi da fare? Mi ricordo di una famosa frase di Lessing: "se Dio mi dicesse: in questa mano ho la verità, e in quest'altra la ricerca della verità, gli risponderei: tieniti la verità e lasciami la ricerca della verità".  Non sono stato mai d'accordo con Lessing. La ricerca della verità non avrà mai fine, è una dura fatica. Ma se si conoscesse la verità su questa Terra non esisterebbero nemmeno le religioni, che hanno sostituito la verità con diverse verità, generatrici tuttora di guerre. Il papa ad Ankara ha detto che è necessario un dialogo interreligioso. Vecchia bufala da impostori. Un dialogo è possibile se i due dialoganti non partono dalla pretesa di ciascuno di avere la verità, non una sua verità. Dal momento in cui il papa chiede un dialogo interreligioso accetta (pur dissimulandolo) di rinunciare alla verità e di volersi limitare ad una verità relativa concordandola con l'altro. Ma in questo modo la conclusione è ridicola. Se il musulmano accettasse di avere solo una parte della verità non sarebbe più musulmano perché dovrebe rinunciare al Corano. E il papa dovrebbe rinunciare all'assolutezza della verità dei Vangeli per dichiararsi disposto ad accettare almeno parte della verità coranica. Il risultato è che nessuno possiede la verità. Perché la verità non ammette compromesssi. Due mezze verità (che sono due mezze falsità) non danno aritmeticamente una verità. Sarebbe stato vero invece dire: il dialogo interreligioso non può esistere se non a prezzo della rinuncia alla verità in cui ognuno dei due crede. Perciò facciamo una cosa: ognuno si tenga la verità in cui crede e, senza alcun bisogno di dialogo interreligioso, nessuno rompa i coglioni all'altro. Ignoriamoci a vicenda e vivremo in pace. Questo avrebbe dovuto dire il papa. Ma il fatto che il papa non potesse dirlo significa che il suo vero scopo era politico e non religioso, quello di chiedere pietosamente ai musulmani di rispettare la vita dei cristiani proponendo un dialogo con essi. E politicamente è andato a pregare nella moschea blu di Costantinopoli. TUTTO SBAGLIATO. Si è dovuto togliere anche lui le scarpe per pregare quale Dio? Certamente non ha potuto pregare Allah. Anche perché Allah esclude la trinità, sinonimo di politeismo e di bestemmia per quel pazzo analfabeta di Maometto. Avrà pregato certamente il Dio cristiano. E come mai i musulmani hanno permesso al papa di pregare da eretico? O il papa ha pregato un simbiosi di Dio cristiano e di Allah tanto per non scontentare i musulmani? Credo sia da escludere. Tutta politica e niente religione. Religiosamente avrebbe dovuto evitare di mettere i piedi dentro una moschea. Politicamente vi è entrato. Ha seguito l'esempio politico dei suoi due predecessori: Giovanni Paolo II entrò nella moschea di Damasco e Benedetto XVI nella moschea blu di Costantinopili. Religiosamente, e non politicamente, avrebbe dovuto dire: voi musulmani ignorateci e noi ignoreremo voi. Ognuno predichi liberamente il suo Dio secondo la propria fede senza rompere i coglioni agli altri. Allora si arriverebbe, non alla tolleranza religiosa, ma all'indifferenza religiosa degli uni nei confronti degli altri, che sarebbe la maggiore conquista nel rapporto tra religioni. In questo modo si salverebbero capra e cavoli. Infatti il dialogo interreligioso porta al relativismo e alla rinuncia da ambo le parti ad una verità assoluta, mentre l'ignorarsi reciprocamente salverebbe, ma pacificamente, la pretesa di ogni religione di rappresentare la verità assoluta. E poi si vedrà nell'aldilà, se si vedrà un aldilà, chi abbia ragione.      
Di certo so che un aldilà privo dei miei grandi affetti che furono i gatti e i cani mi sarebbe insopportabile. Ma se sono immortali i cani e i gatti perché non dovrebbero essere immortali anche tutte le altre forme di vita data l'evoluzione biologica da una comune origine di tutte le forme divita? E i poveri animali, i più sfortunati, che sono stati uccisi per finire cadaveri sulle mense degli uomini? Forse che questi non dovrebbero essere ripagati delle loro sofferenze in un aldilà? Senza di essi l'aldilà sarebbe profondamente ingiusto. Ma allora dovrebbero essere immortali anche tutti gli insetti, compresi pulci, pidocchi, zecche, zanzare, etc. E i pesci in quali acque nell'aldilà sopravvivrebbero? In un uno spazio senza acque? Se sì  diventano anch'essi puro spirito? A questa conseguenza il papa non ha accennato. Eppure egli ha accennato ad un famoso passo della Lettera ai Romani di S. Paolo ove si accenna all'immortalità di tutti gli animali. E si sa che Paolo è il vero fondatore del cristianesimo. Passo che sempre è stato ignorato dalla Chiesa ufficiale, che ha negato l'immortalità alle anime degli animali non umani. Si pensi che Pio IX aveva proibito (prima della scomparsa Stato temporale della Chiesa nel 1870) che si costituisse in Roma un'associazione a protezione degli animali perché aveva paura che la gente pensasse che anch'essi avessero un'anima immortale. Per reazione Garibaldi chiamò il suo cavallo preferito Pio IX per il gusto di poter dire che andava a cavallo di Pio IX. 
Io ho citato il passo di S. Paolo nel mio Addio a Dio. Ho scritto al riguardo:
"Non si può tuttavia, tacere della bellezza di un passo (8, 21) - di per sé incomprensibile nell'economia del contesto della Lettera ai Romani, incentrata unicamente sull'escatologia umana - in cui tutte le creature, non solo l'uomo, 'saranno liberate dalla schiavitù della corruzione (umana) per ottenere la libertà propria dei figli di Dio'. Esse, contaminate 'dall'insulsaggine peccatrice dell'uomo', sarebbero così restituite alla loro essenzialità, ripagate di tutte le sofferenze causate dallo stato di sottomissione forzata, così da estendere la salvezza al mondo infraumano". 
Da notare che questo stesso passo, di per sé ambiguo, è stato interpretato come testimonianza sicura dell'immortalità dell'anima degli animali non umani da parte di un teologo cattolico che ha curato l'ottima edizione critica e storica della Lettera ai Romani . Vedi Lettere ai Galati e ai Romani (Introduzione, versione e note a cura di Ugo Vanni, ed. San Paolo 2003, I ed. 1967). E la Lettera ai Romani fu considerata da Lutero il documento fondativo del cristianesimo.  

Il Papa: ci troveremo tutti in Paradiso, anche gli animali ...

www.liberoquotidiano.it/news/italia/.../Il-Papa--ci-troveremo-tutti.html
3 giorni fa - Ma cos'è il Paradiso? Come è fatto l'aldilà? Sono domande umane, antiche, a cui Papa Francesco dà una risposta. E lo fa davanti ai fedeli in ...

Le rivelazioni di Papa Francesco:
"Vi dico com'è il Paradiso e chi ci andrà"

Giordano contro Papa Francesco:
"Vi racconto la sua resa ad Allah"
   

venerdì 28 novembre 2014

SALVARE I DAINI: MEGLIO I DAINI CHE CERTE TESTE DI CAZZO DI POLITICI. FAC SIMILE DI TESTO DA CONSEGNARE AL SEGGIO PER I NON VOTANTI. ISTRUZIONI PER L'USO DEL NON VOTO

Se la burocrazia
fa morire i daini
"Vietato adottarli"


Mi illudo pensando che il basso numero dei votanti sia dovuto anche a teste di cazzo come quelle della Provincia di Ravenna. 
  
Elezioni regionali Emilia Romagna, daini ed altri animaliDa diffondere grazie!
Visto che la Provincia non intende ragioni e rifiuta qualsiasi proposta che potrebbe salvare la vita ai daini, vi preghiamo di firmare la petizione ma soprattutto di aderire alla protesta legata alle elezioni del 23. È tutto spiegato sotto abbiamo speranza di successo solo se saremo in TANTI !

[AgireOra] [PROTESTA] Elezioni regionali Emilia Romagna e sterminio
daini a Ravenna
17 novembre 2014

Ritorniamo sul problema dello sterminio dei daini a Ravenna per segnalare due iniziative.
Una, a cui possono partecipare tutti, è una petizione da firmare on-line:
https://secure.avaaz.org/it/petition/Provincia_di_Ravenna_e_Prefettura_STOP_all_abbattimento_dei_67_daini_del_Parco_pubblico_di_Classe_a_Ravenna/?sLVDaib

All'altra, più importante e impegnativa, possono invece partecipare solo i residenti in Emilia Romagna, perché è legata alle elezioni regionali dell'Emilia Romagna di domenica 23 novembre.
L'idea è di recarsi al seggio, far vidimare il certificato elettorale e però NON ritirare la scheda (non bisogna proprio prenderla in mano) ma rifiutarla chiedendo di far mettere a verbale il rifiuto assieme alle motivazioni di tale rifiuto. E' tutto spiegato a questa pagina:

Potete stamparla e portarla con voi al seggio, dato che lì è spiegato che si tratta di una procedura del tutto legale, compresa la verbalizzazione dei motivi del non voto.

Visto che è possibile presentarsi con uno scritto su carta che spiega le ragioni del gesto, conviene portarsi un foglio con scritte brevemente tali ragioni. Approfittiamone anche per protestare contro la mancata attuazione della legge regionale contro le catene ai cani (mancano le norme sulla dimensione dei box).

Ecco un fac-simile di un possibile testo, ma ognuno può scrivere quello che preferisce (ovviamente senza usare espressioni insultanti, che creerebbero solo problemi legali).

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AL PRESIDENTE DI SEGGIO
Io sottoscritto/a ............... mi avvalgo del DIRITTO di rifiutare la scheda ed in base al Testo Unico delle Leggi Elettorali D.P.R. 30 marzo 1957, n. 361 - Art . 104 - Par. 5, CHIEDO che sia
verbalizzato quanto segue:
Esprimo il mio dissenso per la totale mancanza di politiche a tutela degli animali. Protesto contro la decisione crudele di abbattere i daini in provincia di Ravenna e contro la mancata attuazione della legge regionale contro la detenzione dei cani a catena.
------------------

Abbiamo qualche speranza di successo solo se saremo in TANTI a protestare in questo modo e se renderemo nota l'avvenuta protesta (altrimenti il rischio è che passi sotto silenzio). Infatti le motivazioni a verbale non saranno rese pubbliche, ed è per questo che chiediamo a tutti di scrivere ai giornali e alle istituzioni.
Qui sotto alcuni indirizzi proposti, ma se conosceete anche altri
indirizzi di redazioni o diretti di qualche giornalista, aggiungeteli, grazie!

In pratica, subito dopo esservi recati al seggio e aver fatto
verbalizzare il non voto come sopra indicato, l'idea è di scrivere a media e istituzioni dicendo qualcosa del tipo:

"Alle istituzioni e per conoscenza ai mezzi d'informazione: Oggi mi sono rifiutato di votare e ho fatto verbalizzare il mio dissenso col testo che segue" e poi aggiungere il testo che avete fatto verbalizzare.

Ecco gli indirizzi:

Istituzioni: inviato da me a

sottosegretario@regione.emilia-romagna.it,
vicepresid@regione.emilia-romagna.it,
agricolturaer@regione.emilia-romagna.it,
assattprod@regione.emilia-romagna.it, urp@mail.provincia.ra.it,
maroncuzzi@mail.provincia.ra.it, URP@minambiente.it,
gruppopd@comune.ravenna.it, gruppopri@comune.ravenna.it,
grupposel@comune.ravenna.it, gruppofds@comune.ravenna.it,
gruppopdl@comune.ravenna.it, grulistara@comune.ravenna.it,
gruppolega@comune.ravenna.it, gruppom5sra@comune.ravenna.it,
presidente@mail.provincia.ra.it, aventuri@mail.provincia.ra.it,
vicesindaco@comune.ra.it, assattivitaproduttive@comune.ra.it,
assambiente@comune.ra.it, politichesociali@comune.ra.it,
gabsindaco@comune.ra.it

Media:

redazione@ravenna24ore.it, ravenna@corriereromagna.it,
ravenna@lavocediromagna.com, redazione@ravennanotizie.it,
cronaca.ravenna@ilcarlino.net, lettere@ilfattoquotidiano.it,
larepubblica@repubblica.it

oppure, col ";" come separatore:

Istituzioni:

sottosegretario@regione.emilia-romagna.it;
vicepresid@regione.emilia-romagna.it;
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assattprod@regione.emilia-romagna.it; urp@mail.provincia.ra.it;
maroncuzzi@mail.provincia.ra.it; URP@minambiente.it;
gruppopd@comune.ravenna.it; gruppopri@comune.ravenna.it;
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giovedì 27 novembre 2014

UN PAPA TOTALMENTE SCHIZOFRENICO. UNA VERA SCIAGURA

Questo papa è andato a Strasburgo  per rivendicare le radici cristiane dell'Europa. Avrebbe dovuto dire che le sue radici sono greco-romano-cristiane. E non sto qui a ripetere quanto ho già scritto sull'argomento. D'altronde il suo predecessore nel famoso discorso di Ratisbona del 12 settembre 2006 aveva accusato il protestantesimo di avere dis-ellenizzato il cristianesimo scindendolo dalle radici greche che sono soprattutto platoniche e neoplatoniche. Questo papa Francesco, invece, tanta è la sua ignoranza dottrinale, ha ignorato che fu il pensiero greco la fonte della stessa concezione della trinità, che fu traghettatrice della razionalità neoplatonica, soprattutto di Plotino, che concepì la triade Uno-Intelletto-Anima del mondo, corrispondente al Padre-Figlio(Intelletto)-Spirito Santo (che aleggia sul mondo come spirito divino, come l'Anima dei neoplatonici. Bisogna anche ricordare che Benedetto XVI nel suo libro Gesù di Nazareth cercò di sostenere la tesi, storicamente infondata, e comunque assai discutibile, secondo cui l'ultima cena non fu una cena pasquale nel senso ebraico, cioè a base di carne di agnello. Che sia stata invece una cena pasquale è stato sostenuto con sapiente documentazione dalla teologa ex cattolica Uta Ranke-Heineman nel libro Così non sia. Introduzione al dubbio di fede. Vi è comunque da elogiare almeno il tentativo fatto da Benedetto XVI di far apparire Gesù come appartenente alla setta degli Esseni, che erano degli ebrei rigorosamente vegetariani. Ma Benedetto XVI non ha tratto nemmeno lui le dovute conseguenze dalla sua tesi. Mai ha speso una parola a difesa della vita degli animali non umani. Mai in un suo discorso a p.zza S. Pietro ha condannato il Natale e la Pasqua come feste di sangue. E allora a nulla serve presentare, pur falsamente, Gesù come vegetariano. Come poteva essere vegetariano uno che nella parabola del figliol prodigo fa riferimento al vitello più grasso da uccidere per far festa?    
Ma come può un papa come quello attuale, che difende le radici cristiane dell'Europa, favorirne allo stesso un meticciato rimproverando i governi europei di non voler aprire le porte a quelli che questo sciagurato chiama migranti mentre sono solo invasori, soprattutto islamici? Questo papa sta preparando la resa all'islamismo. Se li prenda lui in Vaticano questi invasori.  Quanto al solito discorso che i papi fanno riguardo al rispetto dell'ambiente, si tratta sempre di aria fritta. Per essi l'ambiente non include mai il rispetto della vita animale. Riporto su questo tema quanto è stato scritto nel blog


  1. Freeanimals: Quando l'ISIS parlava latino

    freeanimals-freeanimals.blogspot.com/.../quando-lisis-parlava-latino.html
    17 ore fa - Quando l'ISIS parlava latino. Il Papa è appena andato a parlare al parlamento europeo, pronunciando la bestemmia che la sua diabolica ..
Il blog Freeanimals, come si potrà controllare nella colonna dei blog personali in esso inclusa, riporta sempre in automatico anche l'ultimo titolo del mio blog. e con esso si può accedere pertanto al mio blog. Ecco quanto in Freanimals si trova scritto con spietata verità riguardo a questo papa scellerato e schizofrenico. Riporto la prima parte di questo articolo, la cui lettura integrale si può avere cliccando sul link sopra riportato.

mercoledì 26 novembre 2014


Quando l’ISIS parlava latino



Il Papa è appena andato a parlare al parlamento europeo, pronunciando la bestemmia che la sua diabolica organizzazione ripete da secoli, cioè che solo l’uomo è degno di considerazione, ma rimarcando anche il programma massonico della distruzione dell’identità europea, ovvero che sia nostro dovere accogliere asiatici e africani. Un dovere, ci viene spiegato dal Santo Padre, di matrice cristiana, dimenticando che le cose dette da un ipotetico Gesù di Nazareth potevano non avere una valenza concreta, ma solo teorica, frutto di buone intenzioni prive di senso pratico. Il quale viceversa c’insegna che buoni steccati fanno buoni vicini. In altre parole, se il vicino se ne sta a casa sua e io a casa mia, possiamo anche fare quattro chiacchiere quando c’incontriamo in giardino e ce ne viene voglia. Da sopra il recinto possiamo scambiarci pomodori, zucchine o uova di cui dovessero essercene in abbondanza. Se invece il vicino s’installa a casa mia e dimostra di volermene scacciare, non va più bene e penso che nemmeno l’ipotetico personaggio conosciuto come Gesù Cristo intendesse e volesse questo. 


D’altra parte, all’epoca in cui quei magri santoni allucinati, pieni di fame e di sporcizia, che poi sarebbero stati accorpati in un’unica persona, vagavano per la Palestina, c’era tanto spazio desertico tutt’attorno e poca popolazione, rispetto ad oggi in cui i fattori si sono nel frattempo invertiti: poca superficie ben antropizzata, poche risorse e molte più bocche da sfamare.



Ciò che mi preme ancora una volta qui evidenziare è che se il Papa bestemmia dicendo che solo l’uomo è meritevole di rispetto, dà per scontato che i non umani non lo siano. E’ vero che ha fatto un accenno anche alla necessità di rispettare l’ambiente ma questo, nella mente di chi ascolta, significa non sporcare il terreno, l’aria e le acque, cioè nell’ordine: non abbandonare immondizia ovunque, cosa alla nostra portata, non immettere fumi in atmosfera, cosa impossibile se vogliamo andare al lavoro in auto e non scaricare liquidi inquinanti nei fiumi o nel mare, cosa che non facciamo direttamente ma che lasciamo fare alle autorità previa depurazione. La frase che ha usato: "questa nostra amata Terra che è la grande risorsa che Dio ci ha dato e che è a nostra disposizione", è di un antropocentrismo così bieco che non vale nemmeno la pena commentare, giacché si commenta da sola. Chi ne capisce un po' di specismo la trova semplicemente vomitevole.

Non è mai capitato, nella storia della Chiesa, che un Papa dicesse di rispettare gli animali e nemmeno stavolta è successo. Il richiamo al rispetto dell’ambiente i Papi lo fanno solo da quando l’ecologia è diventata una moda, dagli inizi degli anni Settanta circa. Non includere gli animali nelle norme di rispetto che il devoto cattolico dovrebbe avere significa ribadire l’autorizzazione della Genesi secondo cui degli animali possiamo fare ciò che più ci aggrada. Se veramente esistesse quel Dio d’amore di cui papi, vescovi e sacerdoti si riempiono la bocca, di sicuro c’è un posto già prenotato all’inferno per tutti loro, per le blasfemie che dicono. Anche se loro non lo sanno, né se lo immaginano.

         

AMMAZZIAMO IL GATTOPARDO RENZI

Naturalmente l'espressione "ammazziamo il gattopardo" è infelice. Ho usato il titolo di un libro di Alan Friedmann, che a sua volta si riferisce al titolo del romanzo di Tomasi di Lampedusa. 
Il migliore commento sul gattopardo Renzi è quello che ho trovato nel blog di Odifreddi.
L'agonia della democrazia - Il non-senso della vita 2.0 - Blog - Repubblica.it
Il non-senso della vita 2.0 - La Repubblica - 3 giorni fa
La democrazia sta agonizzando, colpita a morte dal populismo di Matteo Renzi. Nella rossa Emilia Romagna, una volta feudo della sinistra, ..

mercoledì 26 novembre 2014

DOSSIER SULLA VIOLENZA VERSO GLI ANIMALI. CIO' SU CUI TACE LA CHIESA DEL SILENZIO. PROSSIMA STRAGE DI AGNELLI PER IL MALEDETTO NATALE DI SANGUE. IMPARI QUESTO FOTTUTO PAPA DA S. FRANCESCO DA PAOLA E NON DA QUELLO D'ASSISI

Ricevo da un mio amico che vive da molti anni in Inghilterra alcuni suoi articoli.  Vedere i sui blog Bailador.org e La Saggezza di Chirone

  1. [PDF]BAILADOR - La Saggezza di Chirone

    www.lasaggezzadichirone.org/site/wp.../DOSSIER-febbraio-2013.pdf
    BAILADOR http://www.lasaggezzadichirone.org/ http://bailador.org/blog/. DOSSIER SULLA VIOLENZA VERSO GLI ANIMALI. Aggiornato a Febbraio 2013.
    Come si può dare ascolto ad un papa che continua a propagandare la Chiesa del silenzio sulle crudeltà verso gli animali? Si pensi che tale crudeltà  per la Chiesa non è contemplata nemmeno come peccato. Due volte, fingendomi cattolico, con racc. A. R. ho scritto a questo papa in occasione del Natale dell'anno scorso e della Pasqua di quest'anno. La prima volta ho avuto in risposta una cartolina artistica (da sbattermi in culo) e la seconda volta la ricevuta di ritorno. Non ho coltivato alcuna illusione. Volevo solo una conferma della Chiesa del silenzio. Ricordavo al papa che lo stesso S. Paolo (il vero fondatore del cristianesimo, che non sarebbe esistito senza di lui) disse (Lettera ai Romani) che dopo il sacrificio della croce non era più necessario sacrificare degli animali secondo la pagana tradizione ebraica del tempio (che era in realtà un grande mattatoio giornaliero, preciso io).



    1. Udienza Generale, 7 gennaio 2009, Benedetto XVI

      www.vatican.va/.../benedict.../audiences/.../hf_ben-xvi_aud_20090107_i...
      07/gen/2009 - Ma col sangue di animali non si realizza questo processo. Era necessario un contatto più reale tra colpa umana ed amore ... san Paolo ci dice: Con la croce di Cristo – l'atto supremo dell'amore divino divenuto amore umano – il vecchio culto con i sacrifici degli animali nel tempio di Gerusalemme è finito.

    Ho scritto in passato a varie associazioni animalistiche perché promuovessero una manifestazione silenziosa in piazza S. Pietro. Si sono dimostrate tutte vigliacche. Non hanno il coraggio di mettersi contro il papa. Ho ottenuto persino parolacce da quei farabutti ipocriti di cosiddetti cattolici vegetariani, che avevo invitato a promuovere una simile manifestazione. Ho inviato questo articolo a vari indirizzi di questi impostori (tra cui cattolicivegetariani@gmail.com) che nella testata del loro sito hanno scritto:"...amiamo così tanto la vita da non toglierla a nessuno". Incredibile! Essi sono complici del papa, il maggiore mandante della strage di agnelli per Natale e per Pasqua. Ma non vogliono ammetterlo perché sono degli impostori che cercano di arginare la fuga dalle chiese.

    Sito dell'Associazione Cattolici Vegetariani - Cattolici ...

    Io sono migliore di questo fottuto papa, proveniente dall'Argentina, il Paese più mangiatore e più esportatore di carni. Ha assunto il nome Francesco ignorando che vi fu un santo portante lo stesso nome assai migliore di quello di Assisi, grande carnivoro, a cui si è voluto riferire. Ha ignorato infatti che vi un S. Francesco da Paola che fu vegano e visse ben 91 anni (1416-1507), staccandosi dall'ordine francescano per fondare l'Ordine dei minimi. Per questo è stato assunto come protettore dei vegani.    
    Io incomincio a star male quando si avvicinano queste due maledette feste di sangue che sono il Natale e la Pasqua. Il 25 dicembre è stato scelto per sostiturlo nello stesso giorno alla festa pagana con cui si celebra il Sol invictus.

    Il Sole è invitto, ma perderà – Il non-senso della vita 2.0 ...

    odifreddi.blogautore.repubblica.it/2013/12/.../il-sole-e-invitto-ma-perder...
    22/dic/2013 - Gli antichi pagani celebravano il 25 dicembre la festa del Sole Invitto, il Dio Sole El Gabal, importato da Eliogabalo nel 218 dalla Siria    
 Nella barbara Sardegna (che con almeno quattro milioni di pecore e più di 300.000 capre ha la metà della popolazione di ovini di tutta Italia pur con una popolazione di soli un milione e 600 mila abitanti) stanno per nascere 800.000 agnelli che, dopo essere stati staccati crudelmente dalle loro madri, che continueranno a cercarli, solo per pochi giorni vedranno la luce del sole prima di finire scannati per arrivare nelle mense  dei cattolici, che hanno contagiato con la loro tradizione di sangue anche i non credenti. E questo papa, quando è venuto in Sardegna, ha accolto una rappresentanza del movimento pastori, ascoltando le lamentele di questa lurida genia di individui parassiti che protestavano perché volevano maggiori finanziamenti da parte della Regione. Come dunque si può sperare che un papa condanni finalmente il Natale e la Pasqua identificati ancora con una strage di agnelli, gli animali più mansueti e più timidi che esistano sulla Terra? Come si può avere il coraggio di infilare loro in gola un coltello e di scuoiarli di colpo ancora vivi in una sorta di raccapricciante catena di smontaggio? Se vivessi in una casa con giardino mi sarei portato in casa un agnello da portare poi a spasso come si porta un cane. Così avrei dimostrato che anche un agnello è capace di affettività nei riguardi di un uomo e avrei dato una lezione in pubblico ad una massa di ipocriti convinta che solo il cane sia un animale da compagnia da proteggere e da non mangiare. Ma questa lurida categoria di individui che sono i pastori, che, priva di sensibilità, chiama esemplarmente "bestie" le pecore, mentre essi sono sotto il livello dell'animalità, meglio ha rappresentato il peggio della storia della Sardegna, fondata sulla sciagurata "cultura" pastorale, e avrà il ritratto che si merita nel mio prossimo libro. Pastori che sanno solo lamentarsi delle continue epidemie della lingua blu delle pecore per richiedere maggiori contributi dalla Regione. Non hanno nemmeno pensato di sostituire la specie degli ovini con quella dei caprini di origine del Kashmir (Tibet) che danno incruentemente, maschi e femmine, la lana pregiata cachimire. E sono quasi sempre i pastori la causa del degrado del territorio perché sono soprattutto essi che appiccano gli incendi d'estate distruggendo la macchia mediterranea e persino i boschi per far crescere prima e meglio l'erba per le pecore. Popolo di barbari che nella sua storia non ha mai dato alcun contributo al progresso della conoscenza e che per la maggior parte ha saputo solo mungere pecore in attesa che facessero la loro fine con un coltello dopo averle sfruttate per pochi anni. Un popolo che si è venduto sempre all'invasore tra continue faide interne e non ha mai avuto capacità imprenditoriali. Tanto è vero che tutte le maggiori industrie, che ora stanno chiudendo, sono state portate da imprenditori esterni, venuti però in Sardegna per essere foraggiati con i contributi della Regione, che ha succhiato sempre quattrini dalle mammelle dello Stato. Popolo di vittimisti che si è sempre presentato come vittima degli altri, mentre è sempre stato vittima solo di stesso, dei suoi costumi ancestrali di "cultura" pastorale, causa degli odi reciproci tra i sardi in una continua guerra di faide interne, come ha ben documentato lo storico sardo Giuseppe Manno, di cui esporrò e commenterò dettagliatamente nel mio libro la Storia di Sardegna e la Storia della Sardegna moderna. Un popolo che, invece di imitare i pochi che sono riusciti a migliorare le loro condizioni economiche, ha coltivato nei loro confronti un'invidia distruttiva anche con le bombe. Anche nei confronti degli amministratori.     
Il sangue degli innocenti ricada sui loro assassini e sui loro mandanti che sono coloro che si cibano di cadaveri di agnelli. Compreso il mandante maggiore che è il papa in occasione dei maledetti giorni di Natale e di Pasqua. Giorni di menzogna religiosa.
Su Francesco da Paola 

San Francesco di Paola, il Santo Vegano... - L'olocausto ...

https://www.facebook.com/.../posts/612599215435728
San Francesco di Paola, il Santo Vegano che visse fino a 91 anni in un epoca in ...

Preghiera a San Francesco di Paola Patrono dei Vegani e ...

www.salvatoremongiardo.com/.../preghiera-san-francesco-di-paola.html
27 mar 2011 - Preghiera a San Francesco di Paola Patrono dei Vegani e dei ... Tu sanasti il cervo ferito dalla freccia di un cacciatore, e il cervo poi ti seguì ..


  1. San Francesco da Paola - Santi, beati e testimoni 

     

    Certamente un non credente non può credere alle leggende che si sono costruite sulla figura di Francesco da Paola. Ma queste leggende testimoniano la loro superiorità rispetto a quelle attribuite all'omonimo di Assisi.  Da Wikipedia e da altri siti si può leggere, per esempio, il racconto della resurrezione dell'agnello Martinello.

    "Egli era molto affezionato ad un agnellino che aveva chiamato Martinello. Un giorno, gli operai, mentre lavoravano ebbero fame e decisero di mangiare il povero agnellino. Dopo averlo cotto e consumato, gettarono le ossa e i resti nella fornace. San Francesco cominciò subito a cercarlo e chiese agli operai che lavoravano al convento di Paola se avessero visto il suo Martinello; essi negarono, ma quando cominciò a chiamarlo l'agnellino uscì dalle fiamme completamente sano e in vita. Appena l'agnellino uscì dalla fornace fu grandissimo lo stupore e l'imbarazzo degli operai nei confronti di San Francesco".

    Impari questo fottuto papa dai racconti su S. Francesco da Paola invece che da quelli su Francesco di Assisi. 

    Articolo inviato a  info@movimentopastorisardi.org

lunedì 24 novembre 2014

HA VINTO CON MAGGIORANZA ASSOLUTA IL MIO PARTITO: QUELLO DEI NON VOTANTI. COME ISTITUIRLO

Adesso il pifferaio Renzi dirà che le elezioni in Emilia Romagna e in Calabria hanno confermato la vittoria del PD confermando il 40% delle elezioni europee. Ma non tenendo conto che in Emilia Romagna ha votato solo il 37% e in Calabria il 44%. Come non tenne conto, questo disonesto, che alle europee aveva votato solo il 57%. Se dicessi che questo individuo è un figlio di puttana lo elogerei e offenderei le  puttane, che considero oneste e, sotto un certo punto di vista, delle assistenti sociali. Esse dicono quanto vogliono e per il prezzo richiesto offrono il loro servizio egualiatariamente, senza distinguere tra belli e brutti, tra vecchi e giovani, tra ricchi e poveri. Se i politici fossero tutti dei figli puttana avremmo una politica onesta, senza le ingiuste discriminazioni sociali. E adesso i vincitori del PD con grande faccia da culo hanno il coraggio di sbandierare la vittoria. Vittoria delle luride poltrone su cui poggiano i loro luridi culi. Vittoria peggiore di quella di Pirro, che, dopo avere battuto i Romani, disse: un'altra vittoria come questa e siamo rovinati. Sia la loro vittoria l'inizio della loro rovina. 
Ma sono tutti disonesti? Sì, anche solo per un motivo. Nessuno ha mai avanzato la necessità che si tenga conto del partito dei non votanti. E come? E' semplice. Basta ridurre il numero degli eletti in proporzione al numero dei non votanti, magari fatta salva una soglia fisiologica del 20% di non votanti. Sotto questa soglia deve scattare la riduzione del numero degli eletti. In questo modo sarebbe rappresentata anche la volontà dei non votanti. Invece questi luridi parassiti della società, che vivono di politica ed aspirano al potere per il potere, si conservano lo stesso numero di poltrone con eguale aggravio della spesa pubblica. Non è vero che chi è assente ha sempre torto. Questo fa comodo ai farabutti che pretendono che il voto sia un dovere. FALSO. E' un diritto ma non è un dovere. Così aveva riconosciuto sul Corriere della sera il giornalista Sergio Romano, che, dopo avere pubblicato nel 2009 una mia lettera in cui richiedevo che si tenesse conto del partito dei non votanti, replicava ad un lettore che diceva che io avevo torto nel propagandare il non voto perché andavo contro la democrazia. La democrazia deve tener conto anche di quelli che, come me, non si sentono rappresentati da alcun partito. 
Esclusa la cloaca della falsa sinistra dovrei andare a trovare un partito nel centro destra. Ma anche qui non ne trovo alcuno che mi rappresenti totalmente. Quello per cui potrei trovare un po' di affinità sarebbe la Lega Nord, perché contraria all'invasione continua dovuta alla folle politica dell'accoglienza e contraria alla disgrazia dell'Unione Europea e dell'euro. Inoltre la Lega è alleata in Europa con il Fronte Nazionale di Marine Le Pen, di cui auspico la vittoria in Francia. E' il partito di Brigitte Bardot, che da una vita si batte per i diritti degli animali e contro l'islamismo. Ma come posso votare Lega se questo partito è in Italia il partito dei cacciatori e dell'animalismo continua fregarsene? Vi sono in Italia 7 milioni di vegetariani e quei coglioni della Lega, invece di cercare i voti tra i vegetariani, vanno a cercarli tra i cacciatori, tra questi luridi subanimali che definiscono l'uccidere per il gusto di uccidere uno sport. Forza Italia, egualmente, non ha mai considerato la questione dell'animalismo e poi Berlusconi ha ampiamente dimostrato di essere un venditore di fumo, un buono a nulla in politica, persino mettendosi d'accordo con il pifferaio per quanto riguarda la legge elettorale (italicum) non avendo capito (ma pare che lo stia capendo il nano Brunetta) che l'italicum sarebbe anticostituzionale come il porcellum e che solo con il proporzionale può ormai sperare di continuare a vivere, ma per sopravvivere, dovendo fare i conti con l'aumento dei voti che gli sta fregando la Lega. Rimangono Fratelli d'Italia (espressione ridicola)-Alleanza Nazionale e Movimento 5Stelle. Ma Alleanza Nazionale può avere ragione per certe cose che dice ma non per quelle che non dice. Inoltre Alleanza Nazionale per andare al governo dovrebbe andarci in coalizione con la Lega. E si sa che la sirena del potere del governo costringe ad entrare in coalizione con altri partiti. In questo caso con Berlusconi e con Salvini. Il sindaco di Verona è il leghista Flavio Tosi, presidente della Federcaccia. Per carita! Il Movimento 5Stelle non mi dà affidamento perché non è mai stato chiaro circa l'invasione dei clandestini e in fatto di Unione Europea non ha preso una chiara posizione contraria, pur avendo chiesto un referendum consultivo contro l'euro. Inoltre non sopporto che comandino dei cosiddetti iscritti (puramente virtuali in quanto si sono iscritti smaneggiando il computer) e la maggioranza di questi pseudo iscritti decida poi sulle scelte dei parlamentari grillini. Grillo, per esempio, era contrario all'abolizione del reato di clandestinità. Ma ha dovuto far votare a favore dell'abolizione perché qualche migliaio di cosiddetti iscritti (senza tessera) aveva, se pur con una maggioranza risicata di smaneggiatori,  votato per l'abolizione. Sinora i grillini hanno dimostrato di non avere avuto abbastanza forza propositiva, avendo raccolto solo i voti degli arrabbiati, che ora sono passati tra gli astenuti. Grillo ha poggiato la sua propaganda sulla demolizione dei partiti invece di spiegare concretamente il suo programma. Per esempio: ha incluso nel programma il reddito di cittadinanza senza mai fare dei calcoli precisi di bilancio statale per spiegare da dove avrebbe preso i soldi per finanziarlo. Grillo si è dichiarato personalmente contrario alla caccia ma non ha mai incluso l'abolizione della caccia nel suo programma. Debbo tuttavia riconoscere che preferirei che Grillo, male minore, avesse un maggiore consenso almeno perché è l'unico partito che ha nel programma l'introduzione nella Costituzione del referendum propositivo senza quorum. E con questo referendum certamente si abolirebbe la caccia dato il rapporto nettamente favorevole ai contrari (con 7 milioni di vegetariani). In questo modo si salterebbe la palude del parlamento, che mai ha preso in considerazione una proposta di legge di iniziativa popolare. Solo il referendum propositivo sarebbe espressione di democrazia. E bisogna riformare la Costituzione anche togliendo quell'articolo che impedisce di sottoporre a referendum i trattati internazionali. E così ci hanno imposto la camicia di forza dell'euro senza prima avere promosso almeno un referendum consultivo. Si dice che Grillo sia solo capace di fare lo sfasciacarrozze. Ma almeno sapesse farlo. Perché qui bisogna prima di tutto sfasciare tutto per costruire qualcosa di nuovo.
Ma vi è un motivo forte che mi impedisce di votare per il centro-destra e il Movimento 5Stelle (non sapendo dove collocarlo): le Regioni hanno dimostrato sempre di più di essere dei grandi carrozzoni politici di ladroni. Si fanno le loro leggi con cui possono meglio aggredire il territorio per favorire gli interessi localistici invece che quelli nazionali. Si fanno persino le loro leggi elettorali, che variano da una Regione all'altra, mentre vi dovrebbe essere un'unica legge nazionale valida per tutte le Regioni. Abolendo le Regioni si libererebbero grandi somme a favore di una politica di investimenti anche nella difesa dell'ambiente.   
Ma nessun partito ha nel programma l'abolizione delle Regioni. E nel centro destra la Lega è il partito che maggiormente sostiene le Regioni. Basta in ogni Regione un rappresentante del governo centrale che, con una commissione da lui nominata, si prenda carico della maggiore spesa regionale che è quella riguardante la sanità (spesa che mediamente giunge all'80% del bilancio di una Regione). 
E per finire. IMPORTANTE. Pochi sanno che, anche se non esiste una legge al riguardo, tuttavia esiste una direttiva del Ministero dell'interno che permette che il cittadino si presenti al seggio elettorale per iscriversi e poi dichiari di rifiutare le schede. La direttiva dice che PUO' essere messo a verbale il motivo del rifiuto oppure può essere allegato al verbale un foglio in cui si specifichino i motivi del rifiuto. In pratica il segretario del seggio, non avendo autorità per negare la richiesta, non può opporsi alla richiesta di una messa a verbale del motivo di rifiuto del voto. E il mio motivo è che non mi sento rappresentato da alcun partito. Soltanto pochi anni fa ho saputo della possibilità di manifestare apertamente il rifiuto del voto. Una volta il segretario del seggio mi domandò: che cosa debbo scrivere per giustificare il suo rifiuto delle schede? Risposi: i partiti mi fanno tutti schifo. No, questo non posso scriverlo, mi rispose. E allora, aggiunsi, scriva che non vi è alcun partito che mi rappresenti e che la legge elettorale è anticostituzionale. Gli arrabbiati dunque si sfoghino andando a NON votare. Così:
http://www.laleggepertutti.it/24284_rifiuto-della-scheda-elettorale-e-non-voto-direttive-di-ministero-e-prefetture   
E non si tratta di una scelta inutile come dice l'articolo. E' evidente che non possono essere conteggiati i rifiuti del voto. Ma il rifiuto, per di più motivato, esprime un non voto attivo e non passivo come quello di quelli che non si presentano al seggio. E si conoscerebbe il pensiero dei non votanti, il cui non voto altrimenti può essere interpretato come generica sfiducia, pigrizia e rassegnazione. Il rifiuto della scheda è invece espressione motivata di non partecipazione attiva e di condanna di questo sistema politico.               

sabato 22 novembre 2014

CHI HA CREATO L'AMIANTO?

A) Chi ha creato il mondo? 
B) L'ha creato Dio. 
A) Chi è Dio? 
B) Dio è l'essere perfettissimo creatore e signore del cielo e della terra. 
A) Dunque Dio è perfettissimo anche nell'avere creato l'amianto? 
B) Questa domanda non me l'aspettavo. Non saprei che dire. 
A) Allora i parenti delle vittime dell'Eternit chiedano il risarcimento dei danni a Dio, da condannare in Cassazione.   
B) Ma la Cassazione non può occuparsi di Dio perché non sa dove trovarlo. 
A) Idea! Vi è uno, il papa, che dice di essere vicario di Cristo in terra. E Cristo è figlio di Dio. 
B) E con questo dove vuoi arrivare? 
A) Ma è evidente! Gli ammalati di mesotelioma e i parenti delle vittime chiedano i danni al Papa, cioè al Vaticano. Ne ha di soldi quanti ne vogliono. 

venerdì 21 novembre 2014

ZICHICHI AVVOCATO DI DIO: UNA CAUSA IMPOSSIBILE. NON ESISTE IL DIFESO

Si sa che il fisico cattolico Antonino Zichichi ha sempre sostenuto che l'evoluzione biologica non può spiegare l'origine della vita. Ma si dovrebbe rispondergli proprio citando una famosa frase di Gesù: "Guardatevi dai falsi profeti...li riconoscerete dai loro frutti" (Matteo, 7, 16). Ebbene, Zichichi ha sempre furbescamente evitato di esaminare i frutti di quella creazione in cui egli, da cattolico impenitente e impertinente, ha sempre fideisticamente, cioè antiscientificamente, sostenuto. Se dai frutti bisogna giudicare l'autore della creazione, allora è meglio pensare che l'autore non esista. Notare le frasi senza senso di Zichichi nella sua replica a Veronesi. Egli ha detto:
"Se c'è una logica deve esserci un Autore. L'ateismo, partendo dall'esistenza di tutti i drammi che affliggono l'umanità, sostiene che se Dio esistesse queste tragedie non potrebbero esistere. Cristo è il simbolo della difesa dei valori della vita e della dignità umana. Che sia figlio di Dio è un problema che riguarda la sfera trascendentale della nostra esistenza. Negare l'esistenza di Dio però equivale a dire che non esiste l'autore della logica rigorosa che regge il mondo. Tutto dovrebbe esaurirsi nella sfera dell'immanente la cui più grande conquista è la scienza". 
Persino i filosofi cristiani (da Agostino a Grozio e a Leibniz, per esempio) hanno affermato, quasi riprendendo la tradizione platonica, che le verità matematiche sono indipendenti dalla mente divina. Se Dio non può fare che 7+5 sia diverso da 12 è evidente che niente può esistere senza il rispetto della logica matematica. E, poiché le leggi fisiche non possono esistere senza il linguaggio matematico, è evidente che non vi è bisogno di ricorrere a Dio per giustificare le leggi fisico-matematiche che reggono il mondo. Senza queste leggi il mondo non potrebbe esistere. Che va dunque cianciando Zichichi facendo appello ad una "sfera trascendentale" (Dio) per giustificare le leggi fisico-matematiche che reggono il mondo? 
Cito alcune pagine dal mio libro Scontro tra culture e metacultura scientifica (2005).  

Vi è anche qualche scienziato cattolico, come il famoso A. Zichichi – quasi personaggio-oracolo della TV italiana, ma di cui non si sa quale grande scoperta abbia mai fatto - che, accecato anch’egli da una fede che ha bisogno di visibilità (cattolica), crede, pur essendo un fisico, e non un biologo, di poter neutralizzare il darwinismo con il creazionismo affermando che il darwinismo può spiegare l’evoluzione delle specie ma non l’origine della vita, che sarebbe opera divina. Orbene, per quanto riguarda Zichichi, gli consigliamo di riflettere sugli argomenti dei maggiori studiosi mondiali di biologia evoluzionistica, che abbiamo ampiamente esposto in un capitolo del nostro libro, che potrebbe essere un breve libro a parte,1 e che, pertanto, qui non ripetiamo. Integriamo tali argomenti facendo riferimento alle ultime ricerche riguardanti le leggi del caos e della complessità esposte dal maggiore teorico della complessità e dell’auto-organizzazione in campo biologico che è Stuart Kauffman, 2 il quale ha spiegato che in un regime ordinato al confine del caos, cioè in una condizione di non equilibrio di un sistema termodinamico aperto, dove vi è dissipazione di energia del sistema e acquisizione di energia dall’esterno, è assai probabile che si formi un ordine gratuito, secondo gli studi condotti da Ilya Prigogine (Nobel 1977 per la chimica).3 Allo stesso modo, presupponendo un numero di “miscele sufficientemente complesse di sostanze chimiche” è assai probabile che si formino “dei sistemi dotati della capacità di catalizzare l’intricata rete di reazioni chimiche da cui sono formate le molecole stesse”, cosicché le protocellule sarebbero “il risultato non di una selezione naturale, ma piuttosto dell’ordine spontaneo di sistemi autoorganizzati”.4 Se si ammette che in origine, data un’enorme rete di reazioni chimiche, queste stesse reazioni fossero capaci di produrre anche una sola molecola, ogni milione di molecole, capace di fungere da catalizzatore per permettere una reazione chimica veloce, come fa l’enzima nella cellula, si sarebbe formato nell’enorme rete di reazioni chimiche un gruppo di molecole autocatalittico, cioè “capace di autogenerarsi mediante reazioni catalizzate” sì da rendere concepibile “l’origine della vita come proprietà prevista del mondo fisico”, 5 ancor prima della formazione degli acidi nucleici dell’RNA che sono stati ritenuti sino ad oggi l’origine della capacità riproduttiva della cellulla. Facendo riferimento alla capacità della materia non vivente di costituire casualmente dei composti organici con la capacità di riprodursi ancor prima della formazione dell’RNA non è più necessario postulare una sorta di miracolo per spiegare il passaggio dalla materia non vivente a quella vivente, mentre è possibile fare riferimento a leggi generali della fisica che siano comuni alla fisica e alla biologia. Poiché i sistemi viventi stanno tra l’ordine e il caos, in un equilibrio instabile, si spiega la loro capacità di evolversi anche per una piccola perturbazione del sistema di riproduzione. A questo punto sulla casuale evoluzione dei sistemi viventi ha agito sin dall’origine la selezione naturale darwiniana, che non serve a spiegare come abbia avuto origine la vita, ma come essa sia stata modellata nella coevoluzione dei sistemi viventi. “Spero di persuadervi del fatto che la vita è una proprietà naturale dei sistemi chimici complessi, del fatto che quando il numero di specie molecolari differenti in un brodo chimico supera una certa soglia, deve apparire improvvisamente una rete di reazioni che si autoalimentano – un metabolismo autocatalittico…Gli impressionanti sviluppi della biologia molecolare rendono ora possibile immaginare la creazione di sistemi molecolari in grado di auto-riprodursi – vita sintetizzata. Credo che questo traguardo verrà raggiunto entro uno o due decenni.”6 “La vita può essere una proprietà emergente prevedibile della materia e dell’energia…L’ordine spontaneo è stato altrettanto potente della selezione naturale nella creazione di un mondo vivente”.7 E’ questione di tempo: la biotecnologia riuscirà a riprodurre in laboratorio la vita producendo protocellule formantisi da una rete complessa di reazioni chimiche casuali. 8

Inoltre, suggeriamo a Zichichi – se non si mette d’accordo con la nota astrofisica Margherita Hack, atea - una lettura di S. Tomaso, che scrisse chiaramente che la creazione del mondo da parte di Dio è razionalmente da respingere, riguardando unicamente la fede. O Zichichi vuole essere più cattolico di S. Tomaso? In secondo luogo rispondiamo a Zichichi che egli non può furbescamente utilizzare Dio come deus ex machina per spiegare cose che la scienza non ha ancora del tutto spiegato, utilizzando la fede come rifugio-pattumiera dell’ignoranza. In terzo luogo basti a Zichichi, o a chi come lui, considerare l’incidenza determinante della casualità, non soltanto nell’evoluzione biologica, ma anche nella fase di formazione della vita oltre il batterio. Sono stati necessari più di 3 miliardi di anni perché si passasse casualmente dalla cellula monocariotica (priva di nucleo) dei batteri e delle alghe azzurre alla cellula eucariotica di tutte le altre forme di vita, la cui origine, pertanto è unica, essendo anche l’uomo disceso dalla simbiosi casuale di due batteri. Senza la lontanissima simbiosi di due batteri la Terra sarebbe ancor oggi abitata soltanto da batteri e da alghe azzurre, perché senza la cellula eucariotica sarebbe stata impossibile tutta l’evoluzione successiva dai primi organismi monocellulari eucariotici. Dio avrebbe impiegato 3 miliardi di anni per operare questa simbiosi? Simbiosi che non è più una teoria, ma una verità scientifica, provata anche dal fatto che anche l’uomo, nel suo DNA mitocondriale, distinto dal DNA principale, chiuso nel nucleo, contiene un residuo del DNA del batterio. Nel complesso, poi, l’evoluzione biologica, con tutti i suoi fallimenti, che vengono ignorati ad arte da chi ricorre a Dio, esclude completamente l’immagine di un disegno divino. Si prendono gli aspetti che denotano l’organizzazione “sapiente” della natura, e si vogliono ignorare tutti gli aspetti fallimentari, non “sapienti”, che stanno dietro tale organizzazione. Questa è un’operazione truffaldina da teologi. “Il 99% delle specie che si sono formate nel corso dell’evoluzione si è estinto...Valutazioni prudenti dicono che 440 milioni di anni fa, e poi 80 milioni di anni fa, le forme di vita marine furono ridotte del 70%. E 240 milioni di anni fa una percentuale tra il 75% e il 90% si estinse”.9 Già prima, dunque, dell’estinzione dei grandi rettili (65 milioni di anni fa).

E gli studiosi definiscono l’estinzione di una specie un “fallimento” della natura. Si consideri che, se non fosse caduto sulla Terra il meteorite che, con il pulviscolo da esso sollevato, avrebbe oscurato il sole – teoria prevalente per spiegare la scomparsa dei grandi rettili, e, pare, accettata da Zichichi – non vi sarebbe stata l’esplosione dell’evoluzione dei mammiferi e la conseguente comparsa dell’uomo. E il meteorite chi l’ha inviato, secondo Zichichi? Dio? Non faccia ridere. Ma ammettiamo che l’abbia inviato Dio. Se ne deduce che Dio aveva in mente un certo progetto dell’evoluzione biologica, ma poi si accorse che tale progetto in fase esecutiva era sbagliato, e dunque ogni tanto portava all’estinzione un gran numero di specie. Ma il progetto, sempre riveduto e corretto, si mostrava sempre sbagliato (!), perché con esso aveva riempito la Terra di rettili, impedendo l’evoluzione dei piccoli e pochi mammiferi, condannati a vivere nascosti e infrattati di giorno per non essere preda dei rettili carnivori, essendoci anche quelli erbivori. E non si trattava di semplici varianti in corso d’opera. Si trattava di una continua modificazione del progetto originario in fase esecutiva. Allora Dio, 65 milioni di anni fa, rimediò con il meteorite, scagliandolo arrabbiato sulla Terra. E la cosa questa volta gli riuscì. Infatti, finalmente, spazzò via i grandi rettili, che, avendo sangue freddo, non resistettero alla glaciazione, e diedero spazio ai mammiferi, e con essi all’uomo. Le piace questa spiegazione, Zichichi? Non basta. Visto che, dopo l’eliminazione dei grandi i rettili, i primati non si decidevano ad evolversi verso l’uomo, Dio, 10 milioni di anni fa, sollevò la terra in Africa lungo una verticale subsahariana che lasciò la foresta ad ovest e inaridì la terra ad est, provocando la savana, di modo che favorì a ovest l’evoluzuione verso le scimmie (scimpanzé, gorilla, etc.), a est l’evoluzione di un ramo delle protoscimmie che, rimaste senza foresta, e cessando di avere una vita arboricola, svilupparono un portamento eretto, essendo, all’inizio, preda di animali carnivori, con cui si misero in competizione, incominciando, per necessità di sopravvivenza, e non per costituzione naturale, a cibarsi anche dei resti di animali morti. Così nacque l’australopithecus, originariamente vegetariano, da cui si evolse l’homo. Che storia tribolata! Ma, si sa, Dio ama le tribolazioni. Un Dio che sbaglia continuamente il progetto della natura! Fa ancora più ridere.

E tutti i parassiti – zecche, pidocchi, pulci, etc., di cui gli animali viventi in libertà soffrono senza potersene liberare con la mano dell’uomo, – tutti gli insetti “nocivi”, come le zanzare, fanno parte anch’essi del progetto divino? Ma questi, si dirà, fanno parte di una catena alimentare. Ma non poteva Dio, sapiente, crearne una migliore senza aggiungere crudeltà? E tutte le malattie mortali - causate da virus e da batteri che, senza far parte della catena alimentare, “stupidamente” si suicidano con la morte dell’organismo in cui penetrano - e sfuggite alla selezione naturale, ancor prima della comparsa dell’uomo, chi le ha create? Dio? Ma allora sarebbe il dio di Jago, che nell’Otello musicato da Verdi canta l’aria: “Credo in un dio crudele”. Uno serio scienziato della zoologia, il francese Pierre Grassé (L’evoluzione del vivente), il cui pensiero abbiamo esaminato nel nostro testo, ebbe, se pur semiaccecato dalla fede cattolica, il coraggio di scrivere che è meglio non cercare Dio nella natura. Ne uscirebbe un semidio, un ectoplasma di divinità. Impari da un altro cattolico, esperto nelle discipline biologiche, il fisico Zichichi, prima di discettare su materie che non sono di sua competenza. Infine, Zichichi dovrebbe mettersi d’accordo con se stesso, giacché egli ha ammesso la plausibilità del modello cosmologico dell’universo oscillante, cioè di un universo che, arrivato al massimo della fase attuale di espansione, si contragga per dar luogo ad una nuova espansione. Egli ha scritto: “Tra 50 miliardi di anni (forse), raggiunto il massimo di espansione, avrà inizio la compressione, che si concluderà con il collasso gravitazionale. E poi? Niente. Nessuno può fare previsioni”. Ma poi Zichichi cita l’astrofisico Efim S. Fradkin, secondo cui la carica gravitazionale nella fase della contrazione si spegnerebbe evitando il collasso gravitazionale. Allora si giustificherebbe una serie illimitata di espansioni cosmiche.10 Il che manderebbe Dio in soffitta. Questo modello – aggiungiamo noi - è oggi prevalente in considerazione della recente scoperta dell’esistenza della materia oscura, di cui quella visibile delle stelle sarebbe soltanto il 2%. Essa giustificherebbe la fase successiva di contrazione dell’universo per il prevalere della forza di gravitazione, una volta esauritasi quella di espansione dopo il Big Bang.

Eterno ritono! Anassimandro ed Eraclito. Secondo Anassimandro, ogni mondo organizzato proviene dalla materia indefinita e infinita, e ogni mondo, disfacendosi, tornerà ad essa. Ogni elemento proviene da questa materia indefinita e in essa tornerà. E così da capo. Secondo Eraclito tutti i mondi nascono dal Fuoco –paragonabile all’energia della fisica d’oggi – e nel Fuoco torneranno. Gli elementi sono trasmutazioni del Fuoco, come noi oggi diciamo che ogni elemento chimico, nella sua massa, è equivalente ad energia (E=mc2, secondo la nota formula di Einstein). Ed ogni elemento ad essa tornerà. E così da capo.

E poi…quale Dio Zichichi proporrebbe? Quello della Bibbia? No, per carità! Non sia ridicolo. Un Dio che avrebbe creato miliardi di galassie per poi accentrare tutta la sua attenzione su questo pianetino, che è la Terra, in funzione dell’uomo. Un Dio veramente sprecone. Ma si capisce, se l’universo è stato creato da Dio allo stesso modo in cui ha creato la vita sulla Terra. In realtà gli sarebbe bastato un universo abbastanza piccolo, dimensionato a misura d’uomo. Ma, non riuscendo a mettere in fase esecutiva il progetto di un sistema solare in cui un particolare pianeta, come la Terra, si trovasse alla giusta distanza dal sole, in modo che non fosse troppo caldo come Venere, o troppo freddo come Marte, e poi né troppo grande né troppo piccolo, perché l’atmosfera non venisse, rispettivamente, schiacciata, per troppa gravità, sulla superficie del pianeta o dissipata, per troppo poca gravità, nello spazio, sì da consentire la formazione della vita,11 mise in atto il motto che sarebbe stato poi copiato dall’ Accademia del Cimento - “provando e riprovando” – e così, avendo a disposizione l’eternità, alla fine vi riuscì. Ma per riuscirvi dovette mettere in atto tanti tentativi quanti sono le centinaia di migliaia di sistemi solari compresi in ognuna dei miliardi di galassie. Ecco spiegato perché l’universo, pur così grande, sia stato creato in funzione dell’uomo! Soddisfatto Zichichi? Se non è soddisfatto gli offro un’altra possibile spiegazione: Dio, per fare più in fretta, avendo in mente sempre, come unico fine, la creazione dell’uomo, creò l’universo con un fiat, calcolando una certa quantità di energia iniziale perché poi da essa si formassero le galassie in espansione, e, giocando sulla legge dei grandi numeri, messosi a braccia conserte, si mise ad aspettare che in qualche parte dell’universo si formasse un sistema solare come il nostro. E pare che abbia aspettato 15 miliardi di anni (13.500.000 secondo le ultime stime) dal Big Bang. Non aveva fretta. Si sa che Dio è eterno. Che cosa sono per lui 15 miliardi di anni? Ma perché avrebbe creato l’universo? Si era stancato di rimanere solo? Zichichi non rida. Possono ridere altri, ma non individui come lui. Solo così si può mettere d’accordo la Bibbia con un universo in funzione dell’uomo. Ma anche in questo caso non si scapperebbe dalla casualità. Sembra infatti che la formazione dei continenti sulla Terra sia un po’ scappata dal progetto divino, come dimostra l’esistenza dei terremoti, per cui si può pensare che Dio non abbia saputo consolidare bene i vari strati geologici della Terra, a iniziare dalla sua fase di raffreddamento, nella casuale deriva dei continenti dalla Pangea, che iniziò nel Mesozoico (250 milioni di anni fa).12 Nel 1755 il terremoto di Lisbona, che provocò 50.000 morti – cifra enorme tenendo conto della popolazione d’allora – indusse molte coscienze cristiane a riflettere sull’asserita perfezione divina della natura. E Voltaire scrisse nell’occasione il Poema sul disastro di Lisbona (“Muta è la natura e la si interroga invano, si ha bisogno di un Dio che parli al genere umano, a lui soltanto appartiene l’opera sua spiegare, racconsolare il debole, il saggio illuminare…). Il recente terremoto del Kashmir ha provocato soltanto 50.000 vittime (tenendo conto dell’alta densità della popolazione). E, al contrario dei cristiani europei del ‘700 molti islamici hanno cantato “Allah è grande”. Quelli che così cantavano o la pensavano nello stesso modo avrebbero meritato un terremoto ben maggiore, che li spazzasse via dalla faccia della Terra, così Allah sarebbe divenuto grandissimo, insuperabile. Anche qui sta la differenza tra cristianesimo e islamismo. Il primo è capace di nutrire dubbi sull’operato divino, l’altro, espressione della malattia psichica più diffusa sulla Terra, rimane impenetrabile dalla ragione. E ci asteniamo dall’addebitare completamente a Dio gli uragani nelle proporzioni che stanno assumendo negli ultimi tempi a causa dell’antropizzazione della Terra che ha portato a un aumento della sua temperatura, causata dell’emissione di calore nell’atmosfera da parte delle industrie. Essi rientrano in maggior misura nei guasti ambientali prodotti dall’antropocentrismo, che è all’origine del capitalismo selvaggio e senza regole, che è conseguenza della mancanza di rispetto del diritto naturale e che in Occidente ha tuttavia radici bibliche, per cui il dio biblico, che nel Genesi diede la Terra in proprietà all’uomo come suo dominio, sarebbe, indirettamente, responsabile anche degli uragani. Il recente disastroso uragano di New Orleans appare come la giusta nemesi del rifiuto arrogante degli Stati Uniti di aderire al Trattato di Kyoto per la diminuzione dell’emissione di gas nell’atmosfera. Pertanto diamo a Cesare, cioè agli uomini, le colpe degli uomini, e a Dio le “colpe” di Dio, cioè della natura.

Inoltre, a parte ciò, se nel gioco dei grandi numeri si fosse formato, in altro luogo dell’universo, qualche altro sistema solare con esseri intelligenti, e magari più intelligenti del famoso Zichichi, come la mettiamo con la Bibbia e con il peccato originale – dottrina a cui Zichichi, come cattolico, non può sottrarsi - che implicava, da quando fu formulata, che la Terra fosse al centro di un mondo assai piccolo, senza altre forme di vita in altre parti del mondo? E, anche se nell’intero universo la Terra fosse l’unico pianeta ad avere una forma di vita intelligente, quando sarebbe apparsa l’anima immortale nell’evoluzione dall’australopithecus all’homo sapiens sapiens? E, considerando che oggi nemmeno la Chiesa cattolica crede in Adamo ed Eva - anche se accenna all’evoluzione soltanto in documenti speciali, senza fare ad essi pubblicità per non turbare i credenti13 - in che cosa sarebbe consistito il peccato originale? Zichichi si aggiorni. Gli conviene, per coerenza scientifica, convertirsi al Dio dei non credenti. Non ha alcunché da perderci. Si può salvare l’anima – che, sotto sotto, è ciò che gli preme - anche con questo Dio, e si risparmia tante sciocchezze. Se esistesse un Dio quale autore della vita sulla Terra, bisognerebbe maledirlo per come l’ha organizzata. Una “crudele” catena alimentare: mangià tu, ché poi ti mangio io. A Leibniz che, con argomentazioni teologiche, aveva scritto (Saggio di teodicea, I, 25) che questo è il migliore dei mondi possibili (da qui la risposta ironica di Voltaire nel famoso romanzo Candido, o dell’ottimismo), Schopenhauer obiettò che questo è il peggiore dei mondi possibili, a tal punto che, se fosse un tantino peggiore, non potrebbe nemmeno esistere (Il mondo come volontà e come rappresentazione, II, cap. 46).

Chi ha bisogno di credere si aggrappa disperatamente alla corda che la tradizione culturale in cui è nato ed è vissuto gli offre, anche nella visibilità delle istituzioni e degli edifici religiosi, che nella loro plurisecolarità o plurimillenarietà, con i loro riti e con la loro predicazione, danno conforto al bisogno di credere con una parvenza di garanzia di verità, mentre alimentano un’illusione di verità. L’ebreo si aggrappa alla corda di Jahweh, il cristiano alla corda di Gesù, l’islamico alla corda di Allah, l’induista alla corda di Brahma &C. Ognuno si aggrappa alla corda che gli si offre. Ma per poter impiccarsi contento di fronte al nulla.


1 In esso riassumiamo parti del nostro testo intitolato Biologia e filosofia. Origine della vita ed evoluzione biologica. Casualità e necessità (518 pp.), Quaderno n. 43 degli Annali della Facoltà di Scienze della formazione di Cagliari, anno 1999.

2 A casa nell’universo. Le leggi del caos e della complessità (1995), Editori Riuniti 2001.

3 La Nuova Alleanza. Metamorfosi della scienza (con Isabella Stengers), 1979, Einaudi 1981.

4 A casa nell’universo, op. cit., pp. 41-.43.

5 Ibd., p. 92.

6 Ibid., p. 72.

7 Ibid., p. 101.

8 Ibid., p. 203.

9 Josef H. Reichholf, L’impulso creativo (1992), Garzanti 1995, pp. 134 sgg.

10 A. Zichichi, Il vero e il falso. Passeggiando tra le stelle e a casa nostra, IL Saggiatore 2003, pp. 290 sgg

11 Cfr. Mario Ageno, Le radici della biologia, Feltrinelli 1986, pp. 378 sgg.

12 A. Wegener, La formazione dei continenti e degli oceani (con introduzione di di G. Charrier),Boringhieri 1976. In particolare le pp. 50-54; 155-67.

giovedì 20 novembre 2014

PROCESSO ETERNIT: HA RAGIONE LA CASSAZIONE A CAUSA DELLE LEGGI MAL FATTE. E' MATTA LA CASSAZIONE IN UN ALTRO PROCESSO O SONO MATTE LE LEGGI IN UN ALTRO PROCESSO?

La causa è stata istruita sin dall'inizio sulla base dell'accusa di disastro ambientale. Tale accusa è stata male formulata perché non ha tenuto conto delle migliaia di morti che sarebbero stati vittime dell'amianto. Se l'accusa fosse stata formulata in relazione al reato di omicidio plurimo non sarebbe scatta la prescrizione. Infatti non esiste la prescrizione per i gravi reati, per di più di quelli di strage. Dunque di che si lamentano ora i parenti delle vittime? A quali avvocati si sono rivolti per perdere in partenza la causa in fatto di risarcimento danni? 
Ma attenzione! Era veramente fondata l'accusa di disastro ambientale? E sarebbe stata fondata quella di omicidio plurimo anche se colposo? Per ciò che aggiungo pare di no. 
Qui non sto a difendere la Cassazione, dove arrivano anche dei matti. Infatti vi arrivano per anzianità e non per merito. Ho scritto tante volte che rifiutano concorsi e persino esami per arrivare ad un grado superiore. Non vi è alcuna selezione di merito. Lo stesso codice civile, risalente al 1940 e steso anche da giuristi non fascisti, come Carnelutti e Calamandrei, chiamati da Mussolini, è così mal fatto nella genericità degli articoli che vi è una giungla di interpretazioni da parte dei giudici, anche della Cassazione, che debbono sostituirsi al Codice per coprire le varie lacune. E spesso capita che una sezione della Cassazione interpreti un articolo del Codice in modo diverso da come viene interpretato da un'altra sezione. Cosicché questi parrucconi debbono ogni tanto riunirsi nelle Sezioni Unite per risolvere i diverbi tra le sezioni diverse. Faccio solo due esempi, che mi hanno riguardato personalmente. L'art. 2257 regola le modalità di esclusione di un socio dalla società presupponendo che i soci siano più di due. Non importa in questo caso nemmeno il fatto che vi sia un socio che abbia la maggioranza del capitale (nel mio caso il 66%). Vale solo il numeo dei soci (anche se, al limite, due soci avessero ciascuno solo l'1%). Poiché essi sono due possono disporre della società come vogliono se coalizzati insieme contro l'altro socio, anche se risultasse un loro comportamento antisocietario. E il socio di maggioranza non li può escludere perché egli è uno e gli altri sono due. Evidentemente l'art. 2257 è stato fatto a cazzo di cane (senza offendere i cani). E così ho dovuto subire i ricatti di due delinquenti di pseudo fratelli che volevano costringermi a vendere anche la mia quota coinvolgendo la società da sempre in attivo per sanare i loro debiti personali. Per disgrazia ho dovuto subire la nomina di un liquidatore da parte di un giudice ignorante. Chiesta la revoca della nomina del liquidatore per illegittimità documentata della nomina, questo farabutto di liquidatore, per farsi una parcella assai lucrosa, ha proceduto alla vendita precedendo la decisione del Tribunale che in base art. 742 del Codice di Procedura Civile l'ha revocato dalla nomina pur a vendita avvenuta. Infatti non esisteva alcuna delle condizioni previste dall'art. 2272 del Codice Civile. Chiedo l'annullamento della vendita e trovo un giudice che scrive che in base all'art. 742 la vendita è valida perché la revoca è avvenuta dopo la vendita  e che la revoca in base all'art. 742 non ha valore retroattivo. In effetti, e ci risiamo, l'art. 742 non dice esplicitamente che la revoca abbia valore retroattivo. Pertanto a questa lacuna si è dovuta sostituire la giurisprudenza, che, come al solito, si è divisa circa la retroattività o non della revoca. Prevale l'indirizzo della retroattività nel caso di illegittimità del provvedimento, ma manca l'unanimità. Perché arrivare a questa situazione invece di riformulare chiaramente l'art. 742 dicendo chiaramente che la revoca ha valore retroattivo? I parrucconi della Cassazione, invece di farsi padroni della giustizia, dovrebbero costringere il legislatore a riformulare chiaramente gli articoli del Codice perché non vi siano più diverbi tra gli stessi giudici. Ora, per colpa di questi giudici sono costretto a spendere altri soldi per far valere in Cassazione la retroattività della revoca e conseguentemente l'annullamento della vendita con la richiesta di risarcimento dei danni. 
Una sentenza pazza è quella che ha condannato i responsabili della strage di Bologna al pagamento di più di due miliardi di euro di danni. Come si vede, in questo caso la prescrizione non è esistita trattandosi di strage. Ciò che sa di beffa nei riguardi dei parenti delle vittime è che questi non avranno un euro di risarcimento dei danni perché gli assassini naturalmente non hanno soldi. E allora, anche in questo caso vi è una evidente carenza di legge. Pazza la sentenza se si considera che gli assassini non sono in grado di pagare, ma più pazzo uno Stato che per carenza di legge si sottrae al pagamento dei danni dovuti ai parenti delle vittime.
Torno al processo Eternit. In questo caso la Cassazione ha applicato una legge mal fatta. Ma, se avessero avuto un poco di cervello, sia i giudici, a cominciare da quelli di primo grado, sia gli avvocati, avrebbero chiesto il cambiamento della legge almeno per il futuro, togliendo la prescrizione per i reati ambientali. Ma vi è una cosa che non riesco a capire. La prescrizione del reato non annulla il risarcimento dovuto alle parti che si siano costituite come parti civili. Se era il risarcimento ciò che chiedevano i parenti delle vittime come mai di questo aspetto non si è parlato e si è dato ad intendere che non esista nemmeno il risarcimento  dopo la dichiarazione di prescrizione? Ciò che segue è da me scritto dopo avere telefonato ad un mio avvocato, che mi ha detto. La questione sta in questi termini. I primi due gradi del giudizio hanno considerato l'inizio del reato (e del danno conseguente) dal momento in cui è stato scoperto. Ma la Cassazione pare abbia detto (non conoscendosi ancora il contenuto della sentenza) che soltanto dopo gli anni '80 si è scoperto che l'amianto era dannoso e dunque l'Eternit non poteva essere accusata di avere impiegato un materiale dannoso quando ancora non si sapeva fosse dannoso. Per avere il risarcimento dei danni le parti civili avrebbero dovuto chiedere i danni non dal momento in cui si è scoperto il danno ma dal momento in cui era stato prodotto il materiale amianto. Il che era impossibile perché non si sapeva ancora che l'amianto fosse dannoso. E poiché in sede civile la domanda di risarcimento dei danni si prescrive in 5 anni, essendo passati più di 5 anni dagli anni '80 ne conseguiva anche la prescrizione della domanda di risarcimento dei danni. Come si vede, anche in questo caso vi è una assoluta carenza della legge. La sentenza della Cassazione appare più logica di quella del Tribunale e della Corte d'Appello che aveva condannato l'Eternit. Infatti si sarebbe dovuto dimostrare che l'Eternit sapesse negli anni '80 che l'amianto fosse dannoso. Non la si può condannare soltanto retroattivamente dopo avere scoperto che l'amianto era dannoso. Ma a rigor di logica nemmeno la sentenza della Cassazione appare molto più logica se si prescinde dall'avvenuta prescrizione, dalla quale non poteva prescindere. Infatti, se non fosse intervenuta la prescrizione, la Cassazione avrebbe dovuto assolvere l'Eternit una volta provato che la causa contro di essa era stata iniziata dopo la scoperta che l'amianto era un materiale dannoso. Se la causa contro l'Eternit è stata iniziata dopo gli anni '80 (dopo la scoperta della dannosità dell'amianto) che colpa aveva l'Eternit? La Cassazione, se non fosse intervenuta la prescrizione, avrebbe dovuto dichiarare assolta l'Eternit per mancanza di colpevolezza. All'epoca in cui impiegava l'amianto nessuno sapeva ancora che esso fosse dannoso per la salute. E allora dove sta il reato? Certamente dispiace che vi siano state delle vittime e che i parenti non abbiano diritto al risarcimento dei danni. Ma non si può condannare solo sulla base del senno di poi. Quale soluzione? La legge dovrebbe prevedere che in casi come questo sia lo Stato a farsi carico del risarcimento dei danni.        
Naturalmente non poteva mancare come commento quello del pifferaio Renzi, che non perde mai un'occasione per stare zitto invece di continuare a dire stronzate e a promettere rimedi chiudendo le stalle dopo che i buoi sono fuggiti. Non avendo da ignorante patentato in tutto alcuna conoscenza riguardante il diritto. E' solo un lurido demagogo che continua a tirare a campare pur di stare al governo. Prima ci si libera di questo delinquente della politica e meglio è.   

Il Monferrato || Processo Eternit, la Corte di Cassazione si è ...

www.ilmonferrato.it/articolo.php?ARTUUID=97E390D0-0337...
21 ore fa - Processo Eternit, la Corte di Cassazione si è espressa: annullamento ... Al termine della lettura del dispositivo di sentenza la gente ha intonato: