martedì 30 novembre 2010

DICE DI ESSERE CATTOLICO MA DI NON AVERE CERTEZZE E HA DETTO A ME "BEATO LEI CHE HA CERTEZZE", MENTRE NON NE HO AFFATTO

Il prof. Blondoli, medico clinico, professore all'Università di Bologna, a sottovoce (Marzullo) ha detto di essere credente e di fare la comunione. Gli ho inviato poi il seguente commento ed egli mi ha risposto: "Beato lei che ha delle certezze". Ma allora che razza di cattolico è?

L'ho ascoltata da Marzullo. Lei ha la fede e presuppone sulla base di essa che vi sia una causa dell'evoluzione. Io ho insegnato per 40 anni Storia della filosofia ampliando da sempre i miei studi nel campo della cosmologia e dell'evoluzione biologica da una comune origine di tutte le forme di vita. Se è eguale l'origine mi dica perché solo l'uomo dovrebbe avere l'anima immortale. Non mi potrà mai dare una spiegazione. Anche le pulci, i pidocchi, le zecche, le zanzare (e perchè non anche i virus e i batteri?) dovrebbero avere l'anima immortale. Se lei avesse le conoscenze che ho acquisito nel campo della cosmologia e dell'evoluzione biologica (su cui ho scritto un volume di 518 pagine esponendo il pensiero di tutti i maggiori studiosi mondiali dell'argomento) capirebbe che l'evoluzione è avvenuta sulla base dell'incidenza DETERMINANTE DELLA CASUALITA'. E lo stesso Big Bang è ormai superato dalla teoria del pluriverso. Il mondo visibile nato dal Big Bang sarebbe un episodio marginale nel complesso del pluriverso (universi paralleli). Non basta. Lo stesso universo visibile è il frutto della casualità nella sua struttura (cioè nella formazione delle galassie). La casualità si sarebbe manifestata sin dalle prime frazioni del primo secondo perché le quattro forze fondamentali si sarebbero unificate diversamente nelle diverse galassie dando luogo ad una disposizione puramente casuale. Teoria dell'universo inflazionario di Alan Guth. E nei primi mininuti soltanto casualmente la materia ha avuto il sopravvento sull'antimateria. Un universo di antimatertia (protoni negativi ed elettroni positivi) non avrebbe dato luogo al nosro sistema solare. E se 65 milioni di anni fa non fosse caduto un meteorite nello Jukatan non vi sarebbe stata la glaciazione con la scomparsa dei grandi rettili e la conseguente evoluzione dei piccoli mammiferi. O lei crede che il meteorite sia stato scagliato da Dio per permettere l'evoluzione dei mammiferi sino alla specie Homo? Tutto congiura purtroppo scientificamente contro l'esistenza di Dio. Lei è un credente perché ha paura della morte e non vuole confessarlo. Io non ho paura di essa. NE HO TERRORE. Ed è per questo che avrei preferito non nascere. E per coerenza non ho voluto figli, per non far nascere altri condannati a morte. Per lo stesso motivo non avrei il coraggio di suicidarmi come ha fatto ieri Mario Monicelli dopo avere scoperto a 95 anni di avere un tumore alla prostata. Ecco a che cosa sono costretto. A rifiutatare di fare esami medici per non sapere. Contro tutte le sciocchezze dei luoghi comuni che portano a credere che la vita sia un bene e che dunque essa sia un dono. Il filosofo americano Harry G. Frankfurt (Stronzate, Rizzoli 2005) direbbe, con una terapia linguistica che "il dono della vita" è una stronzata e basta. Si nasce per egoismo dei genitori. Hanno bisogno di crearsi l'illusione di avere uno scopo nella vita facendo figli. Non vi può essere un dono fatto a chi non esiste. Io sono vegetariano dall'età di 10 anni, da quando vidi dei buoi correre impazziti dopo essere fuggiti dal mattatoio, che allora si trovava nel centro di Cagliari. E riflettendo sulla catena alimentare, ma soprattutto sulla crudeltà umana degli allevamenti di morte, perché si crede (contro ciò che dice Veronesi) sia necessario mangiare carne per vivere in salute, maledico anche il Suo massimo principale (nella fede) che è il papa, che, come i suoi predecessori, non ha mai speso una parola contro la crudeltà verso gli animali. Io sono migliore del papa, per cui continua a non essere peccato ciò che per la legge è (o meglio:dovrebbe essere) reato, il maltrattamento degli animali. INCREDIBILE. A parte tutte le frottole della Bibbia. Sappia che negli anni 2004-06 ho fatto degli studi di esegesi dell'Antico Testamento esponendo i risultati dei maggiori studiosi mondiali di esso. Risultati terrificanti. Un libro di stratificazioni di falsità. Le basti sapere che Mosè (un macellatore di uomini, donne, bambini e "bestiame"- termine che aborrisco) risulta non essere mai esistito. Basta ciò, a parte tutto il resto, per far franare tutta la Bibbia. Si ricordi che nei Vangeli si dice che Gesù parlò con le anime di Mosè e del "profeta" Elia, due personaggi romanzeschi. Il secondo comandò di fare a pezzi 450 seguaci del dio Baal, concorrente di Jahweh, facente allora parte del pantheon delle divinità pagane ebraiche. Jahweh divenne dio unico solo a iniziare dal 538 (ritorno dalla cattività di Babilonia). Dunque il dialogo di Gesù con Mosè è una delle tante frottole dei Vangeli. Sa che l'inventore della resurrezione di Gesù è dovuta al pluriassassino Saulo, poi divenuto S. Paolo e che le Epistole di Paolo precedono tutte i Vangeli? Il cristianesimo è nato dalla fantasia (malata o disonesta?)di uno che non conobbe mai di persona Gesù. Se le interessa le farò omaggio del mio libro di 800 pagine dove ho esposto i risultati degli studi di esegesi biblica.

Lei continui pure a credere. Ne ha bisogno per non essere un disperato. Solo per gli animali non umani la vita ha un senso perché non si pongono la domanda "che senso ha la vita?". Infatti non ne ha alcuno. Ma ammettiamo che Dio esista. A che pro il proselitismo religioso? Ha più meriti il credente che fa del bene (egoisticamente) o per paura della morte e/o per salvarsi l'anima o un ateo-agnostico come me che si astiene dal fare del male senza aspettarsi alcun premio nell'aldilà? Giovanni Paolo II disse che basta essere giusti per salvarsi l'anima. Non si rese conto che in tal modo stava dicendo che il suo proselitismo non aveva alcun significato e che era meglio non credere in Dio per avere maggiori meriti di fronte al Dio dei credenti. E allora perché credere? Per non essere disperati, ripeto.

sabato 27 novembre 2010

LA RIVOLTA MINORITARIA DELL'Università

La situazione attuale dell'Università ha la sua disgraziata fonte nella demagogica e scriteriata "riforma" del post comunista Luigi Berlinguer, che liberallizando i piani di studio, ha consentito che ogni Università, per una male intesa autonomia, potesse inventarsi una pletora i nuovi insegnamenti, pur di dare ai ricercatori la falsa veste di professori, pur essendo i ricercatori (corrisponenti ai vecchi assistenti, la cui figura è stata abolita cambiando solo l'etichetta). Così è stata promossa l'illusione che i ricercatori (che per legge hanno il titolo di dottori e non di professori) potessero poi dopo tanti anni essere promossi professori con una delle solite ope legis, senza concorso, sulla base di una richiesta del riconoscimento dell'anzianità di servizio. Si è aggiunta contemporaneamente la costituzione di nuove Università per accogliere demagogicamente la richiesta di avere l'Università quasi sotto casa. Come se non bastasse si è aggiunto un finanziamento a pioggia per tutte le Università senza valutare il merito dei professori e la preparazione degli studenti. In questo modo si è avuta un'implosione economica delle Università, che aumentavano con il loro finanziamento il debito pubblico senza che venisse migliorata la ricerca e venissero premiati i professori migliori. La responsabilità di questa condizione delle Università ricade tutta su Luigi Berlinguer e sui suoi successori. E ora si vorrebbe dare tutte le colpe all'attuale governo, che si è dovuto accollare una politica scellerata dei governi precedenti. Ma nemmeno l'attuale governo ha capito che non basta ridurre il numero pletorico delle Università e ridurre i finanziamenti perché non siano più a pioggia. Si rende necessario che lo Stato finanzi le scuole e le Facoltà private, che diverrebbero le scuole e le Facoltà universitarie migliori perché soltanto esse potrebbero negare l'ingresso ai professori e agli studenti peggiori o negare ad essi la continuazione della loro presenza. I professori e gli studenti peggiori andrebbero a finire nel cesso pubblico delle scuole e delle Università pubbliche, perché si sappia in futuro da dove i laureati provengano. E gli "studenti" peggiori, che sono costretti a frequentare la scuola pubblica a causa della scuola dell'obbligo, non continuerebbero ad intasare come una inutile zavorra la scuola pubblica, occupandola con scioperi e con imbrattamenti, con la scusa che, essendo pubblica, è anche cosa loro. Mentre nelle scuole e nelle Facoltà universitarie private (non essendo necessario che queste facciano parte di una Universitas studiorum, cioè comprendente diverse Facoltà) vigila lo sguardo attento del padrone, che può sbattere fuori gli elementi turbolenti, che vogliono fare della scuola una palestra degli scontri politici. E i professori delle scuole e delle Facoltà universitarie private potranno in questo modo avere delle retribuzioni migliori perché selezionati in base al merito.
I RIVOLTOSI DI OGGI NON DOVREBBERO SALIRE SUI TETTI MA SCENDERE NEGLI SCANTINATI. SI MERITANO CIO' CHE HANNO VOLUTO ED AVUTO IN PASSATO

domenica 21 novembre 2010

IL BUIO DELLA CHIESA: UN PAPA ANTIEVANGELICO STA PREPARANDO LA RESA ALL'ISLAM

Non può non esservi sconcerto tra i cristiani sentendo un papa che pospone il dettato evangelico (andate e predicate per tutte le nazioni e battezzatele) alle ragioni politiche che lo inducono ad affermare una resa di fronte all'invasione islamica che stiamo subendo. Non bastava che Paolo VI si fosse dichiarato favorevole alla costruzione di una moschea a Roma, non bastava che Giovanni Paolo II fosse andato a pregare (!) nella moschea di Damasco. Ora si aggiunge il PASTORE TEDESCO Ratzinger che va affermando che sia diritto degli islamici costruire delle moschee in Occidente senza che altrettanto possa avvenire nei Paesi islamici, dove i cristiani non possono fare azione di proselitismo se non vogliono rischiare la pelle. Al massimo possono rifugiarsi nelle esistenti vecchie chiese senza che ne possano costruire di nuove. I cristiani nei Paesi islamici sono costretti a vivere come cittadini di serie B in conformità al Corano e questo PASTORE TEDESCO adesso giunge persino a giustificare il burqa, fregandosene anche del fatto che il burqa è contrario alle nostre norme di sicurezza (in Francia una legge apposita lo vieta) perché permette ad un delinquente di girare liberamente mascherato a donna musulmana fanatica sottraendosi all'identificazione. Il papa fa finta di non sapere che il burqa non è una libera scelta della donna ma è simbolo dell'oppressione della donna da parte degli uomini, perché nel Corano stesso si dice che la donna è un essere inferiore, giacché Allah ha creato in natura esseri superiori ed inferiori e la donna sta nella stessa gerarchia naturale sotto l'uomo, ad essa inferiore. Tanto è vero che nel Corano sta scritto che la testimonianza della donna vale metà rispetto a quella dell'uomo e può ereditare solo metà rispetto ai fratelli maschi. QUESTO PAPA MERITA DI ESSERE DICHIARATO ANTICRISTIANO, a dir poco. E pretende di essere portatore di luce nel suo libro intervista LUCE DEL MONDO. Veramente incredibile. Il PASTORE TEDESCO STA PORTANDO LA CHIESA NEL BUIO del relativismo, contro cui contraddittoriamente dice di combattere. E' UNO SCHIZOFRENICO che non si rende conto di ciò che dice. Vi è da domandarsi se questo papa abbia mai letto il Corano. Poiché certamente l'ha letto, allora è un impostore che fa finta di non sapere e nasconde che nel Corano è predicata la violenza contro i cristiani, considerati pagani perché hanno introdotto la trinità (considerata da quel pazzo analfabeta di Maometto alla stregua di tre divinità). E dovrebbe sapere che si tratta di un testo che è contrario al nostro ordinamento giuridico.

Da La Repubblica del 20 novembre

Burqa, no a proibizione generalizzata. Sul burqa, il Papa non ritiene giusta una proibizione generalizzata, a meno che le donne islamiche non siano obbligate a portarlo contrariamente alla loro libera scelta. ''Si dice - spiega il pontefice
- che alcune donne non lo portino volontariamente ma che in realtà sia una sorta di violenza imposta loro. E' chiaro che con questo non si può essere d'accordo. Se però volessero indossarlo volontariamente, non vedo perché glielo si debba impedire''.

Pio XII uno dei giusti, salvò molti ebrei. Davanti alla tragedia della Shoah, "Pio XII ha fatto tutto il possibile per salvare delle persone". Ci si può sempre chiedere: 'Perché non ha protestato in maniera più esplicita?'". "Credo - spiega il Papa - che abbia capito quali sarebbero state le conseguenze di una protesta pubblica. Sappiamo che per questa situazione personalmente ha sofferto molto. Sapeva che in sè avrebbe dovuto parlare, ma la situazione glielo impediva".

Musulmani hanno diritto a moschee in Occidente. E' naturale che i musulmani possano riunirsi in moschee in Occidente, dice il Papa. "I cristiani sono
tolleranti ed in quanto tali permettono anche agli altri la loro peculiare comprensione di sé". Allo stesso modo, dice Benedetto XVI, "ci rallegriamo del fatto che nei paesi del golfo arabo (Qatar, Abu Dhabi, Dubai, Kuwait) ci siano chiese nelle quali i cristiani possono celebrare la messa e speriamo che così accada ovunque".

20 novembre 2010

giovedì 18 novembre 2010

ECCO I RISULTATI DELLA SOCIETA' MULTIRAZZIALE E DELLA POLITICA DELL'ACCOGLIENZA CATTOCOMUNISTA

I RESIDENTI CHIEDONO SICUREZZA

Il palazzo con tutti i popoli del mondo

Porto Recanati, l'edificio di notte pullula di spacciatori

I RESIDENTI CHIEDONO SICUREZZA

Il palazzo con tutti i popoli del mondo

Porto Recanati, l'edificio di notte pullula di spacciatori

PORTO RECANATI - Trentaquattro etnie diverse in 480 appartamenti. Un edificio di diciassette piani abitato da duemila persone che durante la stagione estiva diventano quattromila: è l’Hotel House o meglio, «il mondo in un palazzo». Sulla statale Adriatica, appena superata Civitanova Marche in direzione Ancona, una mole di cemento spacca in due la brulla campagna. Se domandate ai Maceratesi cosa sia, vi risponderanno storcendo il naso: «È la nostra piccola Scampia». Non è del tutto vero naturalmente, nel palazzo ci abitano famiglie di onesti lavoratori, con figli che giocano nei cortili interni, persone perbene insomma, ma in questo luogo appena scende la notte tutto cambia. All’imbrunire, quando i lavoratori stranieri rincasano, questo gigantesco condominio- paese diventa una piazza di spaccio secondo il migliore stile Scampia. Almeno dieci persone prendono il controllo della situazione. Vendono tutti i tipi di droghe presenti sul mercato e se il malcapitato non è un loro cliente, rischia come minimo botte. Gli abitanti, ogni sera, assistono impotenti a scene di violenza con tanto di coltellate e feriti. Sono loro i primi ostaggi degli spacciatori, abbassano le tapparelle e alzano il volume delle televisioni, e se qualcuno di loro chiama la polizia, il giorno dopo si ritrova con la macchina distrutta. Accade d’inverno ma ancora di più lungo l’estate. Da tutta l’Italia arrivano centinaia di venditori ambulanti nord africani. Quelli che camminano per chilometri di spiaggia vendendo dalle collanine alle borse, dai tappeti ai dvd, tutta merce taroccata. A rifornire l’Hotel House di droga e merci contraffatte sono i clan della camorra. Nel parcheggio appena fuori dal cancello d’ingresso, arrivano i camion dalla Campania carichi di T-shirt, borsette, Dvd ed eroina. Ogni tanto ci scappa il morto. L’estate scorsa, Paolo Persici un uomo di trentanove anni, è deceduto dopo essersi fatto un buco di eroina tagliata. L’uomo, un neolaureato in medicina, è stato trovato nel parcheggio ancora con la siringa infilata nel braccio. Come accade nelle periferie, la cocaina e l’eroina sono tagliate con calcinaccio o altro.

LA NOTTE VIOLENTA - Una donna di origine sudanese stufa del clima violento, ci spiega che gran parte dei clienti che ogni notte accorrono all’Hotel House, sono italiani, commercianti della zona, volti noti insomma. Ma come si vive all’interno di questa periferia delle periferie? La vita tra le diverse comunità è armoniosa. Al piano terra c’è la moschea, dove i musulmani pregano in silenzio e nello scantinato, nella rumorosa chiesa pentecostale del pastore Austin, si prega per i tossici e le prostitute. I circa cinquecento ragazzi dell’Hotel House riempiono gli istituti scolastici di Porto Recanati, senza di loro le scuole avrebbero chiuso o sarebbero semivuote. Ci troviamo nella città con il più alto tasso di extracomunitari d’Italia, ci spiega Rosalba Ubaldi, sindaco in quota Udc. Nato negli anni settanta come lussuoso residence per le famiglie benestanti delle Marche, l’Hotel House, con il passare degli anni, è stato assalito dal degrado, e con la decadenza sono arrivati i malavitosi. Oggi, le cinquecento famiglie di extracomunitari, che in questo posto ci vivono tutto l’anno, chiedono maggiore sicurezza. I controlli da parte dello stato, sono quasi inesistenti, e come ci racconta il pakistano proprietario dell’unico internet point di questa specie di cittadina, mostrandoci una mazza, “qui siamo stati lasciati da soli, e da soli dobbiamo difenderci”. Un appello alla sicurezza, quello degli extracomunitari dell’Hotel House, insolito. Se si pensa a tutti quegli italiani che non vedono e non sentono quando un taxista viene picchiato a morte a Milano o alle uccisioni di mafia al sud, in cui non si trova mai un testimone e regna l’omertà.

Ruben H. Oliva
18 novembre 2010

domenica 14 novembre 2010

IMPURI SONO GLI ISLAMICI NEL CERVELLO

NON E' NECESSARIO COMMENTARE A LUNGO QUESTA ABERRAZIONE. DA QUESTA MAGGIORE DISGRAZIA DELLA TERRA CHE E' L'ISLAMISMO CI SI PUO' ATTENDERE LA TRASFORMAZIONE DEL CANE IN UN ANIMALE IMPURO. IMPURI SONO ESSI NELLE LORO FARNETICAZIONI DERIVANTI DA QUELLA "CAGATA PAZZESCA" CHE E' IL CORANO.
In Italia è proibito introdurre cani nei locali pubblici e ricordo che ad una cieca con il cane guida fu proibito di entrare in un supermarket. Non so se sia proibito far salire un cane guida di un cieco su un autobus. Certamente sarebbe proibito farvi salire un pony. E' permesso fare entrare all'Università un cane guida? Io mi ricordo che una sola volta vidi entrare nell'atrio della mia Facoltà una cieca con il suo cane. Ma non so se entrasse anche in aula. Ammettiamo che le fosse permesso. Le sarebbe stato permesso di entrarvi con un pony? Per evitare discriminazioni religiose bisognerebbe allora permettere l'ingresso di un pony in tutti i locali pubblici. Ma solo per i ciechi islamici? QUESTI, PIU' CHE NEGLI OCCHI, SONO CIECHI NEL CERVELLO, ROVINATO DAL CORANO.

a Dearborn, nello stato americano del Michigan

Un pony guida per la non vedente islamica

Per i musulmani tradizionalisti i cani sono animali impuri: ecco perché la 28enne ha scelto un cavallino

a Dearborn, nello stato americano del Michigan

Un pony guida per la non vedente islamica

Per i musulmani tradizionalisti i cani sono animali impuri: ecco perché la 28enne ha scelto un cavallino

Mona Ramouni con il suo pony guida Cali
Mona Ramouni con il suo pony guida Cali
Cali è una minuta femmina di pony di tre anni, dagli occhioni dolci. La sua padroncina Mona Ramouni, 28 anni, cieca dalla nascita e di fede musulmana, non si sarebbe sentita a suo agio con un cane guida, per motivi religiosi. E così ha deciso per un pony, addestrato appositamente. Da un paio d'anni Cali è la compagna inseparabile della ragazza di origine siriana che vive a Dearborn, nello stato americano del Michigan. Cali naturalmente è troppo piccina per poter essere cavalcata, ma la sua funzione è ben più importante: presta gli occhi alla padrona che vive nel buio. La giovane, che ha perso la vista dopo una nascita prematura, avrebbe avuto problemi con un cane guida: la religione islamica tradizionale, infatti, considera questi animali come impuri. Anche se importanti studiosi musulmani hanno ormai sancito che i cani guida sono conformi ai dettami dell'Islam, i genitori di Mona, originari della Giordania, non sono mai stati in grado di abituarsi a questi animali. La giovane ha dunque deciso per un pony, comprato con i risparmi di tre anni di lavoro. La bestiola ora l'accompagna ovunque: sull'autobus, in ufficio, al McDonald's e nelle aule dell'università statale del Michigan.

BATTE GLI ZOCCOLI E SCANSA I PERICOLI - Cali adempie insomma a tutti quei compiti che solitamente vengono svolti dai cani guida. Per sette mesi è stata addestrata da un'esperta, Dolores Artse. Il pony mette in guardia la sua padrona dagli ostacoli semplicemente battendo con gli zoccoli per terra. E a volte riesce persino a scalciare via dalla strada gli oggetti che possono essere d'intralcio. «Ora mi sento davvero parte di questo mondo. Cali è una cavallina formidabile», dice Mona. Che sottolinea: «Quel che è certo è che ora non passo inosservata».

UNA VITA NORMALE - Generalmente ci vuole almeno un anno prima che i ciechi ed i loro assistenti a quattro zampe si abituino completamente l'uno all'altro. «Io lavoro con Cali e lei lavora con me», spiega Mona. Il vantaggio maggiore del pony guida è sicuramente che potrà vivere accanto al suo padrone molti più anni di un cane: quasi 30. Tuttavia prendersi cura di questo animale ha i suoi costi. Problemi sono sorti anche tra i vicini di casa, molti dei quali erano diffidenti verso questa insolita guida per non vedenti. Mona ha dovuto sostenere una battaglia a suon di carte bollate per poter costruire una piccola stalla vicino all'abitazione. E non è stato semplice trovare un maniscalco nella zona. Ciononostante, al suo pony non vuole più rinunciare. Ricorda le lunghe giornate trascorse barricata in casa perché le mancava il coraggio di uscire. «Il mio mondo è cambiato e ora ho molte più possibilità», sottolinea la ragazza, che ora punta a terminare presto gli studi di psicologia e ad aprire un suo ambulatorio: «Ciò che voglio è semplicemente una vita normale».

Elmar Burchia
14 novembre 2010

domenica 7 novembre 2010

L'ONOREVOLE MONTECARLO, IL PIU' SCHIFOSO POLITICO D'OGGI

Fini detta le condizioni a Berlusconi "Si dimetta, inutile andare avanti" Gianfranco Fini


CRUDELTA' DEL SINDACO&C. DI FERRARA

Caro Paolo (www.bailador.it)

quando ha tempo può fare una ricerca per sapere se sia lecito (cioè in contrasto con una legge) un'ordinanza dei sindaci che proibiscono di dare da mangiare ai piccioni? Io da 10 anni do da mangiare ai piccioni di tutto il mio quartiere perché, essendosi dati un richiamo, si riuniscono (penso tutti) in una grande piazza vicina a casa mia e poi mi seguono in un'altra piazza. Alle 15 essi, quasi avessero un orologio biologico (sembra che distinguano l'ora solare da quella legale) incominciano a volteggiare in attesa che esca di casa. Mi fanno pensare alle oche selvatiche che aspettavano Lorenz sapendo la sua ora di uscita da casa. Ma da due giorni questa testa di cazzo di sindaco (che due anni fa ha emanato un'ordinanza per comminare 500 euro di multa a chi da a mangiare ai piccioni) ha posto due vecchi custodi che minacciano di chiamare un vigile. Io li lascio peredere e me ne frego. Alcune volte mi videro dei vigili e se ne fregarono. Notare che esiste un prodotto specifico (OVISTOP), testato ed innocuo, che dovrebbe essere mischiato al mangime nei mesi caldi, ed agisce come antifecondativo. Questo prodotto può essere venduto solo ai veterinari comunali. Ma i sindaci se ne fregano.


Caro Paolo ho girato la notizia a vari siti (tra cui Animali e intorni del Corriere e La Zampa della Stampa). Ecco la email.

Ho scritto al sindaco di Ferrara Tiziano Tagliani con vari email. Portavoce; ar.fava@comune.fe.it; segreterie: p.gabberi@comune.fe.it; m.giorno@comune.fe.it; segreterie particolari:c.garbini@comune.fe. it; g.bersanetti@comune.fe.it

Ho letto che questo sindaco (Tiziano Tagliani) ha fatto porre delle gabbie per catturare i piccioni e poi ammazzarli. Non si rende conto di essere un subanimale la cui vita vale meno di quella di un piccione. Esiste una legge recente che punisce il maltrattamento degli animali con una pena fino a due anni di carcere. Non può un'ordinanza di un sindaco mentecatto sovrapporsi ad una legge. Renderò pubblico il fatto perché questo subanimale venga denunciato per maltrattamento degli animali. Purtroppo non è l'unico sindaco che crede che questo sia l'unico metodo per risolvere il problema, invece di distribuire con un mangime un prodotto testato ed innocuo (OVISTOP) che funziona come anticoncezionale. Ma questi sindaci hanno soldi da buttare in cose inutili mentre non hanno soldi per comprare questo prodotto, vendibile solo ai veterinari.
Darò comunicazione del fatto a vari siti.

CONTRO LO STERMINIO DEI PICCIONI A FERRARA

Segnalazione dell’Associazione Animali Esotici www.aaeweb.net

A Ferrara è in corso un vero e proprio massacro di colombi, effettuato inoltre con modalità particolarmente crudeli. In sostanza il Comune affida lo sterminio a un’associazione di Bologna che si chiama Aquila. Questa associazione piazza delle gabbie-autocatturanti in giro per la città, ce ne sono varie decine sparse in giro. In queste gabbie i piccioni possono entrare ma poi non riescono più a uscire.
In teoria i piccioni catturati dovrebbero essere sterilizzati e poi liberati, e quelli malati soppressi (già questo è sbagliato: se sono malati vanno curati, non uccisi).
Nella pratica, però, quello che succede è che vengono tutti soppressi e vi sono frequenti casi di mancata custodia delle voliere, il che ha come risultato la morte degli animali di fame, sete, freddo, in una pubblica e lenta agonia
Se esiste una problematica di contenimento della popolazione dei colombi, i Comuni non possono essere certo autorizzati ad attivare metodi cruenti, indegni di un paese civile.
Invia la lettera di protesta alla pagina http://www.oipaitalia.com/caccia/appelli/piccioni.html

martedì 2 novembre 2010

LA SINISTRA (ANCHE CON DI PIETRO) NON DISTINGUE TRA IL CULO E LA VAGINA

Berlusconi ha avuto torto solo per avere telefonato alla Questura dicendo che quella ragazza era nipote di Mubarak (capo del governo egiziamo). Non doveva dire una falsità. Per il resto la falsa sinistra è soltanto una cloaca di ricettazione di rivendicazioni di diritti inesistenti. Leggere le reazioni dei pederasti appoggiati anche da Di Pietro. Se essere "civilizzati" significa ritenere sia normale incularsi allora erano normali quelli dell'età della pietra. Berlusconi (io non voto più dal 1994) sa che a 74 anni sono questi gli ultimi anni che si può godere della vita, al di là di tutti i falsi moralismi dei bachettoni della sinistra che vorrebbero che gli fossero vietati quei piaceri della vita che può trarre da belle donne. Perché, anche se esistesse l'aldilà, si sa che ci sarà solo noia in un paradiso senza sesso. E' data a tutti un'unica vita sulla Terra. Secondo me è tutta invidia da parte dei disonesti della sinistra, che sarebbero pronti a candidare come capo del governo un pederasta come Vendola, che si sente offeso se qualcuno pensa che incula, si fa inculare e fa dei pompini. Sono costretto ad usare questo linguaggio crudo per smascherare gli eufemismi dietro cui si riparano i pederasti parlando, per esempio, di diritto all'affettività, invece di dire apertamente "diritto all'inculamento". Meglio allora un Berlusconi normale che un Vendola anormale. La sinistra, arrogante e falsamente libertaria, vuole impedire ai normali di avere almeno il diritto di provare schifo. Per il privato di Vendola la sinistra non ha alcunché da dire. Se uno come Berlusconi vuole godersi con le donne le sue ultime chances (data l'età) ne ha tutto il diritto. E nessuno gli rompa più le scatole per questo. Piuttosto, Berlusconi dovrebe evitare di dire falsità dicendo che egli le donne non le paga perché altrimenti non vi sarebbe il piacere della conquista. Chi sarebbe disposto a stare a letto con lui se non per il fascino del potere politico e soprattutto dei soldi? Non è mai stato certo un campione di bellezza che potesse attrarre fisicamente una donna. Perciò non racconti balle. Però ha anche il diritto di dire coerentemente che per lui è meglio "essere appassionati di una donna che essere gay". Che uno non possa nemmeno esprimere questo giudizio senza essere attaccato dalla lobby dei pederasti (le lesbiche per lo più non reagiscono, e se lo fanno non lo fanno con la virulenza liberticida dei pederasti) significa che ormai siamo preda di una sinistra di pederasti che non vuole perdere i voti dei pederasti, che hanno inventato il neologismo "omofobia" per criminalizzare tutti coloro che ritengono non sia normale cancellare la distinzione tra maschio e femmina. Siamo arrivati alla depravazione politica come frutto di una concezione che trova la sua fonte nella palude del relativismo che pervade e corrompe l'Occidente, rendendolo così più facile ostaggio dell'islamismo, che considera l'Occidente corrotto, ma di cui la sinistra è il cavallo di Troia con la politica dell'accoglienza in fatto di immigrazione.




alla fiera di Milano: «Giornali vi imbrogliano, ora la legge sulle intercettazioni»

«Meglio le belle ragazze che essere gay»

Le battute del Cavaliere:«Ruby è un problemino
Dove posso sistemarla?»

alla fiera di Milano: «Giornali vi imbrogliano, ora la legge sulle intercettazioni»

«Meglio le belle ragazze che essere gay»

Le battute del Cavaliere:«Ruby è un problemino
Dove posso sistemarla?»

MILANO - Una «tempesta di carta». Dal Salone del ciclo e motociclo alla Fiera di Milano, Silvio Berlusconi minimizza così sul caso Ruby. E lo fa anche con parole che innescano immediatamente la miccia delle polemiche. «Sono fatto così da sempre - spiega -: qualche volta mi capita di guardare in faccia una bella ragazza, ma è meglio essere appassionato di belle ragazze che gay». «Ho un problemino - aveva detto poco prima parlando sempre della marocchina ospite delle feste ad Arcore -, avrei da sistemare una certa Ruby in uno di questi stand....».

ATTACCO AI MEDIA - Approfittando del riferimento alla neo-maggiorenne, il premier torna ad attaccare i media («i giornali vi imbrogliano» dice alla platea) e a rassicurare chi lo ascolta sul buono stato di salute del governo e sul fatto che i numeri per arrivare a fine legislatura ci sono. A dispetto «degli attacchi che arrivano da parte di giornali ed editorialisti sul governo che non ha le idee chiare e non otterrebbe risultati, la realtà è che anche in quest'ultimo vertice europeo a Bruxelles abbiamo fatto un mare di gol» afferma il presidente del Consiglio. Di media Berlusconi parla anche nel nuovo libro di Bruno Vespa. «La Rai - secondo il presidente del Consiglio - è ancora saldamente nelle mani dei partiti della sinistra». Quanto a Sky, «è un colosso mondiale e oggi ha tutte le simpatie della sinistra perché è un concorrente di Mediaset».