mercoledì 31 dicembre 2014

NAPOLITANO: L'INFAMIA SEGNI TUTTA LA SUA LURIDA VITA DA VOLTAGABBANA

Ho scritto più volte contro questo lurido individuo che fu per tutta la vita uno senza mestiere. E' vissuto solo di politica, e della peggiore, a iniziare dal 1953, quando fu eletto per la prima volta deputato. Da allora fu sempre rieletto al parlamento. Nel 1943 era iscritto al partito fascista collaborando alla rivista del GUF (Gruppo Universitario Fascista). Poi nel 1945 saltò sul carro dei vincitori divenendo comunista. Servo di Togliatti nel 1956 applaudì all'intervento dei carri armati sovietici in Ungheria dicendo che vi avevano riportato la pace (con 20.000 morti). Tacque sempre sui morti delle foibe istriane per non contrastare i comunisti jugoslavi del dittatore amico Tito. Si sentiva prima comunista che italiano. Poi, quando dopo vari decenni venne allo scoperto l'eccidio delle foibe versò lacrime di coccodrillo per riciclarsi.  Da filosovietico, antiamericano e antieuropeista è diventato un filoamericano ed europeista sfegatato. Servo degli interessi bancari ha nominato senatore a vita e poi capo del governo Monti, rappresentante di questi interessi in campo internazionale. Un arrivista senza scrupoli che ha avuto sempre la presunzione di fare il moralista. Fu lui a volere che anche Berlusconi facesse intervenire l'Italia nel bombardare vigliaccamente la Libia, con tutte le conseguenze che ancora stiamo subendo con l'arrivo continuo di invasori dalle coste libiche. Una vita da infame. Ma passiamo ai nostri giorni. L'unica cosa che avrebbe dovuto fare ultimamente sarebbe dovuto consistere nello sciogliere questo parlamento di composizione anticostituzionale a causa del porcellum. La sua stessa duplice nomina è pertanto anticostituzionale essendo stato eletto due volte da due parlamenti eletti con il porcellum, dichiarato dalla Corte Costituzionale anticostituzionale. Il paradosso, come ho scritto altre volte, è che la stessa Corte Costituzionale risulta essere di composizione anticostituzionale essendo composta per 1/3 da membri eletti dal parlamento e per 1/3 da Napolitano, di riflesso anch'egli di nomina anticostituzionale. Lo scioglimento di questo parlamento prima delle sue prossime dimissioni avrebbe riportato la situazione nell'alveo della costituzionalità pur con un atto nominalmente anticostituzionale perché un presidente della Repubblica eletto da un parlamento di composizione anticostituzionale non dovrebbe avere il potere di sciogliere il parlamento. Ma il suo scioglimento avrebbe almeno potuto essere interpretato come un autoscioglimento, l'unica soluzione veramente costituzionale. Questo infame ha aggiunto che questo parlamento doveva approvare una nuova legge elettorale consacrando così la sua illegittimità costituzionale e trascurando il fatto che non era necessario approvare un altro pasticcio ancor più grave di legge elettorale (italicum) perché, dichiarato anticostituzionale il porcellum (senza offendere i maiali), si sarebbe automaticamente tornati ad una legge elettorale precedente basata sul sistema proporzionale senza l'anticostituzionale premio di maggioranza che permette ad una minoranza di elettori di diventare maggioranza in parlamento. Invece questo lurido infame si accinge a fare esattamente il contrario pur di lasciare il suo protetto Renzi al governo con la scusa che non vi può essere in questo momento un vuoto di legislatura. Ma in questo modo sta permettendo ad un altro delinquente della politica quale è il Renzi di continuare a governare con una sorta di colpo di Stato perché non ha mai voluto affrontare la verifica delle elezioni politiche e continua a fregiarsi di un  inutile 40,8%   nella farsa delle elezioni europee, dove è andato a votare solo il 57%, per cui quel 40,8% (guadagnato agli inizi soltanto vendendo promesse agli imbecilli) si riduce al 28% degli aventi diritto al voto.  Questo infame dando le dimissioni, invece di sciogliere prima questo parlamento, ha voluto giustificare la sua duplice nomina, per non ammettere di essere stato eletto due volte anticostituzionalmente. Adesso ci lascia in eredità un governo con a capo un individuo che meriterebbe di essere fatto fuori con tutti i mezzi.

IL FUOCO GRECO

Il fuoco greco era una miscela incendiaria con cui l'impero bizantino incendiava le navi turche avendo il dominio sul mediterraneo, che avrebbe conservato se non vi fosse stata la scissione religiosa tra  Europa e Bisanzio, colpa soprattutto del papato, che non voleva transigere su alcuni suoi dogmi, tra cui l'unicità del cristianesimo sotto la Chiesa di Roma. Questa scissione portò alla sconfitta delle crociate e alla fine dell'impero bizantino, lasciato solo a combattere contro i turchi. Che disgrazia questo papato per la storia dell'Europa. 
Ma ora il fuoco greco pare che sia la rivincita della Grecia, culla dell'impero bizantino (dove la lingua ufficiale era il greco e non più il latino) contro questa disgrazia dell'Unione Europea. Per salvare la Grecia tenendola nell'Unione Europea ad ogni costo (infatti l'80% del debito pubblico greco è tenuto da altri Stati europei) ogni italiano (compresi i neonati) ha pagato 600 euro a favore della Grecia, che ci ha dissanguato. Pochi lo sanno. Altro che dire che sono stati dati 80 euro a coloro che avevano uno stipendio non superiore a 1500 euro. Una regalia rispetto a ciò che ci costa questa Unione Europea, a parte la normale partecipazione ai fondi comunitari europei, costatio 27 miliardi dal 2008 ad oggi. Ma questo governo di delinquenti tace su tutto questo. Come se non bastasse il criminale Renzi, questo commesso viaggiatore sempre in giro per il mondo, in Albania si è fatto promotore dell'ingresso dell'Albania nell'UE. Così dovrebbero aumentare i fondi europei a favore anche dellAlbania, che si prenderebbe gran parte dei fondi come Stato più disagiato. Follia! Follia!" 
Ma è sperabile che la Grecia con il suo enorme debito pubblico spari il suo fuoco greco contro l'UE non potendo più restarci dentro se non a danno ulteriore degli altri Stati dell'UE. Uscendo dall'UE e riprendendosi la sua sovranità monetaria con la dracma, il suo debito si ridurebbe assai in quanto restituirebbe agli altri Stati con moneta svalutata l'80% del suo debito. E peggio per gli imbecilli che avevano comprato i suoi titoli di Stato. Con l'uscita della Grecia dall'UE si innesterebbe un processo a catena che porterebbe all'esplosione della crisi dell'euro e alla sua fine. Ogni Stato ritorni alla sovranità monetaria. L'euro è una moneta artificiale che non può reggere perché va contro la legge economica che vuole che la moneta di uno Stato rispecchi il valore della sua economia reale. Tornando alle monete nazionali la Germania finirebbe di fare da padrona perché sarebbe costretta a tornare al marco, in riferimento al quale sono stati fissati articialmente sin dal 1997 i valori di tutte le altre monete, con la conseguente impossibilità di rendere flessibile la lira a seconda delle convenienze di mercato. E' come se la Germania avesse imposto agli Stati dell'UE dell'euro la sua camicia (di forza) impedendo agli altri di avere una propria camicia e di cambiarla. Come mai la piccola Danimarca (con la corona), l'Inghilterra (con la sterlina) e la Svezia (con la corona) si sono tenute le loro monete pur stando nell'UE? Dunque si può vivere bene, e meglio, senza euro. Si dice che vi sarebbe una grande inflazione. Falso. La svalutazione della moneta non è mai corrispondente all'inflazione, come ha dimostrato la svalutazione della lira del 20% nel 1992, che portò ad una inflazione del 5%.  L'Italia importa dall'estero soprattutto il petrolio. Ma questo è sceso a livelli così bassi che soltanto una politica da criminali di  questo governo è riuscita ad aumentare il costo della benzina senza diminuirne le accise. Come mai?  Tra le cause vi è il costo dello stare nell'UE, avente solo come scopo, per far comodo alla Germania, la stabilità della moneta con la parità di bilancio. Gli Stati Uniti si sono ripresi stampando moneta per favorire gli investomenti. E così sono passati al 5% nell'aumento del PIL, che ha fatto scendere il rapporto tra deficit (annuale) e PIL. Gli imbecilli ignoranti obiettano che allora ai Paesi poveri basterebbe stampare moneta per diventare ricchi. 
Ma i Paesi poveri non hanno un'economia imprenditoriale su cui investire. Lo ripresa di una economia imprenditoriale, cioè reale, cancellerebbe dopo poco tempo il maggiore debito pubblico e l'inflazione derivante dalla stampa di nuova moneta perché lo Stato ricaverebbe dalla maggiore occupazione una massa maggiore di tasse senza per questo doverle aumentare ai singoli cittadini e alle imprese. Mentre è proprio il contrario che sta avvenendo in Italia a causa dell'euro e della mancanza di una sovranità monetaria, espropriata dalla BCE.              

lunedì 29 dicembre 2014

UN TRIBUNALE ARGENTINO HA SENTENZIATO CHE DEVE ESSERE LIBERATO UN ORANGO PERCHE' HA UN'ANIMA. E LE MANDRIE ARGENTINE NON L'HANNO?

Un tribunale argentino ha sentenziato che l'orango  ha un'anima perché è dotato di sentimenti e capace di decisioni.

  1. Orango liberato dallo zoo in cui viveva da 20 anni. Il ...

    www.huffingtonpost.it/.../orango-liberato-zoo-in-cui-viveva-20-anni_n_...
    22 dic 2014 - È quanto ha stabilito un tribunale di giustizia argentino che ha deciso di liberare un orangotango, vissuto per più di vent'anni in uno zoo, e di . 
    Si sa che l'Argentina (patria che si merita l'attuale papa) è il Paese maggiore produttore di carni, con le famose pampas in cui vivono mandrie di buoi destinati a diventare bistecche. Ma evidentemente per questo tribunale argentino i buoi non hanno anima. Sembra che la distinzione sia fondata unicamente su questo: gli animali mangiabili non hanno anima, mentre quelli non mangiabili l'hanno. Un tribunale come questo è formato da idioti. Infatti ha implicitamente escluso che gli animali mangiabili siano dotati di sentimenti e siano capaci di decisioni. Una sentenza nettamente antropomorfica. Poiché le scimmie appartengono ai primati, di cui fa parte la specie homo, si stabilisce che solo essi abbiano un'anima. E perché non aggiungere allora che anche le scimmie potrebbero avere un'anima immortale? Io penso che non solo le scimmie, ma anche tutti gli animali, abbiano un'anima migliore di quella di molta umanità. Infatti persino i predatori sono migliori di quasi tutta l'umanità se essi uccidono solo per necessità di sopravvivenza e non per crudeltà, di cui è capace solo l'uomo. Una umanità peggiore degli insetti nocivi, che non sanno di essere nocivi. 
Comunque, è stato fatto un primo passo. Adesso attendiamo che il papa argentino ci dica che esiste il paradiso delle scimmie. Ma sarà un paradiso distinto da quello degli uomini? O vi sarà anche in paradiso una discriminazione tra uomini e scimmie? Che le scimmie debbano avere un'anima anche immortale dovrebbe essere dimostrato da questo video, che sta facendo il giro del mondo.

  1. Gesto eroico di una scimmia rianima l'amica folgorata

    www.lastampa.it/2014/12/22/...di-una-scimmia-salva.../pagina.html
    22 dic 2014 - Ma un'altra scimmia non vuole arrendersi e inizia a cercare di rianimarla ... Un esempio di amicizia e solidarietà che fa impallidire l'indifferenza ..
Il cardinale Ravasi, persona di ampia cultura, che avrei preferito come papa al posto di  questo papa ignorante che fa prediche da parroco di campagna, pose un titolo interessante (o scherzoso?) ad una mia lettera-saggio pubblicata su Il Sole24Ore.

  1. anche le formiche nel loro piccolo hanno un'anima (peraltro immortale)

    pietromelis.blogspot.com/2012/.../anche-le-formiche-nel-loro-piccolo.ht...
    13 feb 2012 - Il «Fermoposta» di domenica 29 gennaio sull'uccisione degli animali a finalità commestibile ha generato uno sciame di reazioni disparate, ora ...

    Il dilemma dell'onnivoro - Il Sole 24 Ore

    www.ilsole24ore.com/art/...02.../dilemma-onnivoro-081834_PRN.shtml
    12 feb 2012 - Quest'ultima, infatti, ha elaborato una sua concezione della natura, .... Anche le formiche nel loro piccolo hanno un'anima (peraltro immortale

BASTA CON QUESTO GOVERNO DI MERDA

Jobs act, spending review, opting out. Ma andate tutti affanculo pezzi di merda al governo che avete persino sostituito l'inglese all'italiano. Ci avete espropriato della sovranità nazionale (compresa quella monetaria) con quella disgrazia dell'UE. E ora anche della sovranità linguistica.   
Abbiamo a capo del governo un esagitato che dà il meglio di sé nella sua logorrea e il peggio di sé nel fare. Ha detto che ha abbassato le tasse mentre invece le ha aumentate. Persino l'IVA, con conseguenti contrazione dei consumi, minore produzione e maggiore disoccupazione. Farlo fuori il più presto possibile è una questione di giustizia.

domenica 28 dicembre 2014

ALI' AGCA ESPULSO PERCHE' CLANDESTINO. INCREDIBILE

Inviato a sito@angelinoalfano.it
Si dice che non avese il visto di ingresso sul passaporto. Perciò sarebbe entrato clandestinamente entrando dall'Austria. Siamo alla farsa. L'Austria fa parte dell'UE. E come mai l'Austria non l'avrebbe dichiarato clandestino? Come mai prima di essere stato dichiarato tale in Italia gli è stato concesso dalla polizia italiana di entrare in Vaticano e si deporre dei fiori sulla tomba di Giovanni Paolo II? Mistero. 
Ma il fatto importante è un altro. Alì Agca è stato condotto poi in un centro di accoglienza, dove vengono accolti gli invasori soccorsi nelle coste vicine all'Africa. Vengono in Italia senza documenti e perciò dovrebbero essere dichiarati clandestini. Ma evidentemente per gli invasori non vale il riconoscimento di clandestinità. E poi sono troppi per poter essere espulsi, ammesso e non concesso che esistesse la volontà di espellerli per clandestinità, come dovrebbe essere. Ma Alì Agca è  allora un clandestino speciale. Per il caso singolo scatta l'espulsione per clandestinità. Per decine di migliaia di invasori la clandestinità non esiste. Tanto è vero che con le sue navi questo Stato avente un governo di merda i clandestini va a prenderli esso stesso di fronte alle coste africane per portarli in Italia. Assurdo. E vengono mantenuti con le nostre tasse. Nessuno che abbia notato questa assoluta disparità. Siamo alla follia. Siamo governati da folli criminali. 
Ali Agca al centro espulsioni di Fiumicino: "Sono stato trattato bene". E rivela: "Qualcuno mi ha aiutato"La Repubblica -  

sabato 27 dicembre 2014

GOVERNO CRIMINALE. RENZI E ALFANO I PRIMI DEGNI DI ESSER FATTI FUORI

Inviato a sito@angelinoalfano.it
Continua la serie di invasioni nonostante MAFIA CAPITALE. Il criminale Renzi continua ad ignorare le invasioni. Sembra che per lui non esistano nemmeno. Ne tace completamente. Peggio di lui (su questo punto) il traditore Alfano, una lurida figura che, costituito un nuovo partito (dato nei sondaggi al 3%) senza essere passato per nuove elezioni, e dopo avere commesso un parricidio nei confronti di Berlusconi (senza il quale oggi sarebbe un signor nessuno),  tiene in piedi questo governo criminale. Aveva detto che dopo ottobre sarebbe entrato in funzione l'accordo con Frontex e sarebbe finito il Mare Nostrum (la follia inventata da quella nullità di Enrico Letta). L'accordo prevedeva che le navi militari italiane non si sarebbero spinte oltre i 30 km dalle coste italiane. Invece queste navi vanno prendere gli invasori a 30 km dalle coste della Libia e dell'Egitto. Nel 2014 sono stati portati in Italia più di 170 mila invasori. L'Italia trasformata nella pattumiera dell'Africa. Perché non si tratta soltanto di arabi provenienti dalla Siria, ma di negri provenienti anche dal centro Africa, da Paesi che non si trovano in stato di guerra. Si tratta di rifugiati economici, che, come pure i rifugiati di guerra, non possono richiedere un diritto d'asilo in base alla Convenzione di Ginevra . Questo governo criminale non si è nemmeno posto la domanda se vi sia un limite demografico ed economico all'accoglienza di questi invasori, per di più nella maggioranza islamici, in un territorio, come quello italiano, già sovraffollato nei suoi 301 mila kmq, con conseguente aumento della criminalità. Ognuno di essi costa per il mantenimento più di 1000 euro al mese, a parte i benefici che hanno quotidianamente, riscuotendo personalmente 20 euro al giorno, più ricariche telefoniche e sigarette. Il Paese di Bengodi, dove esistono pensioni di vecchiaia che non raggiungono i 500 euro al mese, i disoccupati, i senza tetto e sei milioni di poveri. La colpa è anche di un popolo di indigenti che non si ribella a questo governo criminale a cui dovrebbero domandare di essere equiparati agli invasori per quanto riguarda il costo del loro mantenimento. I licenziati di Meridiana hanno avuto una buona uscita di 15.000 euro e poi basta. Ciò significa che hanno avuto poco più di 1000 euro al mese per un solo anno e poi basta. E lo Stato non interviene a favore dei licenziati. Essi valgono meno degli invasori dall'Africa. Peggio per loro che non si ribellano contro questo governo criminale. Ci vorrebbero le BR per far fuori almeno qualcuno di questi criminali al governo, a cominciare da Renzi e Alfano. Le TV considerano questi invasori come rifugiati e vanno sempre vantando i meriti dell'accoglienza. Così viene plagiata la mente degli imbecilli. Perché questi invasori non ci provano nemmeno a sbarcare in Spagna, mentre sarebbe più facile arrivarvi partendo dal Marocco? Perché sanno che verrebero respinti anche con le armi. Perché non provano a sbarcare in Grecia, più vicina alla Libia? Perché sanno che verrebero respinti. Vengono in Italia perché sanno che in Italia manca un governo che voglia contrastare l'invasione facendo una cintura di navi militari di fronte alle coste africane per impedire l'avanzata dei barconi. Questo è anche il risultato di ciò che volle un altro criminale che è Napolitano, che spinse il riluttante e fallimentare Berlusconi (senza coglioni) a partecipare al vigliacco bombardamento della Libia senza la minima capacità di prevederne le conseguenze. Dopo Gheddafi infatti la Libia è senza governo, preda di lotte intestine. Putroppo in Italia, oltre a questo governo criminale, abbiamo un'altra disgrazia che si chiama Vaticano, con un papa scriteriato che sta rovinando la Chiesa. Andò a Lampedusa fungendo da richiamo per altre future invasioni, anche islamiche, ma senza partecipare al mantenimento degli invasori. Se non si manda in rovina al più presto questo governo criminale con nuove elezioni e non vince una destra con a capo Salvini, con la conseguente uscita dall'Unione Europea (e dunque dall'euro) siamo veramente perduti.             

venerdì 26 dicembre 2014

ALBERT SCHWEITZER

E ora le faccio un'altra domanda, aggiunse il prof. Petix. Ha mai sentito parlare della grande anima di Albert Schweitzer, purtroppo dimenticato? Fu un grande organista, curatore ed esecutore soprattutto della musica organistica del sommo Bach. Ma fu anche filosofo, teologo, medico chirurgo, nonché grande benefattore dell'umanità per avere dedicato la sua opera di medico alle cure dei malati nell'ospedale da lui stesso fatto costruire nel Gabon, a Lambaréné, dove curava i lebbrosi e i malati di malattie tropicali, e per questo ebbe anche il premio Nobel per la pace nel 1952, con il cui ricavato portò a termine il nuovo "Ospedale della luce"? Lessi a 20 anni il suo libro Rispetto per la vita. Mi ricordo a memoria una sua frase, che rispecchia tutto il suo pensiero: «Ti sentirai solidale con ogni forma di vita e la rispetterai in ogni condizione: ecco il più grande comandamento nella sua formula più semplice».

Egli aveva capito che il suo prossimo non era solo l'essere umano, ma ogni forma di vita, e piangeva se doveva sfamare, per esempio, dei gabbiani malati dando loro del pesce. Capiva che purtroppo in questo caso era necessario farlo. Si addolorava anche quando doveva uccidere le zanzare malarigene per salvare vite umane. Ma era capace di salvare un insetto che stava per affogare nell'acqua. Capì che bisognava superare il concetto di etica perché ogni popolo ha una sua morale che porta al relativismo, che superò facendo riferimento alla necessità di convivere pacificamente con tutte le forme di vita, sapendo che in natura il rispetto della vita di uno ha come limite solo la sopravvivenza di un altro. Pertanto era contrario agli esperimenti fatti sugli animali, certo che non fosse la sofferenza dell’animale che potesse dare servizio all’uomo, ma l’osservazione della sua guarigione. Egli non fece mai riferimento espressamente ad un diritto naturale, anche se esso può ricavarsi da una concezione non antropocentrica della natura, per un sentimento di coappartenenza di uomini e animali non umani ad una comune natura. Perché tutti gli esseri che hanno conosciuto l’angoscia e il dolore fisico sono uniti nel mondo intero da un legame misterioso. Si rendeva conto che era difficile trovare un senso della vita e solo per questo forse, per evitare uno smarrimento, vide nel cristianesimo dei Vangeli, non in quello delle sue istituzioni, una via di salvezza dal nichilismo. Ed è per questo che egli, pur cristiano, ma luterano, benché sin da giovane frequentasse una chiesa ove si ufficiavano riti sia cattolici che protestanti, trovò molta incoerenza e debolezza nel cristianesimo ricco di esteriorità e di ritualità ma povero di spiritualità. Egli cercava un senso della vita, e cercava di trovare la sua fonte in essa stessa ogni volta che si fa sentire in noi la più grande idea che può generare la nostra voglia di vivere: il rispetto della vita. Ma certamente capiva che non bastava trovare tautologicamente un senso della vita nella stessa vita. Da qui il suo attingere al cristianesimo non ufficiale per trovare un senso della vita che andasse oltre la vita e per estendere l'amore fraterno evangelico per il prossimo oltre il mondo umano, nei confronti di tutte le forme di vita.1 Ora mi dica lei, concluse il prof. Petix rivolgendosi al cappellano, chi sia migliore: Francesco d'Assisi o Schweitzer, definito nel 1954 dalla rivista Time "l'uomo più grande del mondo" e da Einstein, suo amico, "uno dei più grandi uomini dei tempi moderni, se non il più grande"?

  Il cappellano, che aveva ascoltato in assorto silenzio, fece fatica a rompere il suo imbarazzo dicendo: certamente non posso non condividere la sua ammirazione per Schweitzer. Quasi mi ero dimenticato anch'io che fosse esistito. E questa è una grande ingiustizia. Tutti sanno chi è Francesco d'Assisi ma pochi sanno, non dico chi sia stato, ma che sia esistito Schweitzer. Riconosco che la sua vita ha anche un'aura di santità. E tuttavia non è un santo che possa essere venerato e pregato. Non gli si può infatti attribuire alcun miracolo, quale condizione di santità. Bisogna anche ricordarsi che egli non fu un cristiano cattolico. 
  Qui la volevo disse il prof. Petix. Allora per essere migliori di Schweitzer bisogna essere santi, cioè appartenere alla parrocchia cattolica? Non si rende conto che tutto ciò non ha senso? Dio preferirebbe comunque uno che appartiene al cattolicesimo e per questo gli permette dopo la morte di fare dei miracoli quale testimonianza della sua preferenza? Se esiste un paradiso certamente Schweitzer vi abita. Ma poiché non ha fatto miracoli deve essere ritenuto inferiore a qualsiasi santo?

A questo punto il cappellano credette di poter rispondere facilmente osservando: ma nessuno si è mai rivolto a Schweitzer per avere da lui un miracolo. 
  Anche qui lei non si è accorto di mancare di logica, ribatté subito il prof. Petix. Come si può chiedere un miracolo a Schweitzer se ciò gli è precluso, non da Dio, ma dal papa che ha stabilito, al posto di Dio, che solo i santi, in quanto cattolici, possono fare miracoli? Si accorge che lei si trova in un circolo vizioso? Si è santi perché cattolici, e se non si è cattolici Dio non può permettere che si sia santi. A parte il fatto che anche i cristiani ortodossi nominano i loro santi, anche se con diverse procedure. Ma sono vere quelle dei cattolici o quelle degli ortodossi? E come mai i protestanti non hanno santi? Forse non hanno persone degne di santità?

  Qui la risposta è semplice, osservò il cappellano. I protestanti non hanno santi perché rifiutano il culto dei santi.

  E chi mi assicura che abbiano ragione i cattolici e non i protestanti? ribatté ancora il prof. Petix.

  Hanno ragione i cattolici se i miracoli sono provati e certificati anche da medici. Lo sa bene. La Chiesa è molto severa nelle sue procedure, rimarcò il cappellano. 
  Torniamo da capo, rispose il prof. Petix. I miracoli avverrebbero solo in campo cattolico perché Dio avrebbe riconosciuto la patente di dichiarazione di santità solo al capo della Chiesa cattolica? Io non voglio discutere sulla veridicità o non dei miracoli. Sto cercando di farle osservare che mi riesce impossibile capire perché Dio permetta che avvengano dei miracoli solo in terre cattoliche e beneficio di cattolici. Chi non è cattolico non è degno di ottenere un miracolo? Prevengo subito la sua obiezione: per ottenere un miracolo bisogna pur pregare Dio o uno dei suoi intermediari, che sarebbero la madonna o i santi, e solo i cattolici chiedono dei miracoli. Se è questa la sua risposta, e non può non essere questa, allora ne deduco che Dio - che sarebbe solo quello cattolico in quanto è il solo Dio che fa miracoli - non tiene in alcun conto colui che, pur degno di essere beneficiato per le sue grandi virtù, che potrebbero essere considerate anche cristiane, tuttavia non appartiene all'area cattolica. Il suo Dio ha bisogno di essere pregato. Ma non le sembra tutto ciò molto antropomorfico? Come se Dio non sapesse che cosa sia giusto fare e dovesse essere pregato per farlo.

  E infine: perché anche le rivelazioni delle varie madonne avvengono sempre in aree cattoliche? Non sarebbe meglio che una buona volta si rivelasse in aree non cattoliche? Prima di tutto in aree protestanti, che non hanno il culto della madonna, perché così cesserebbe la separazione tra confessioni cristiane. E quale opera di conversione sarebbe quella dell'apparizione della madonna in Paesi non cristiani? Io mi sono immaginato l'apparizione della madonna durante la seduta plenaria del partito comunista cinese.

   Ne avrebbero negato l'apparizione, lo interruppe subito il cappellano. L'ideologia, con la menzogna politica, è più forte di qualsiasi evidenza miracolosa. Si sarebbe attribuita l'apparizione ad una sorta di allucinazione collettiva. 
   Non sono d'accordo, rispose il prof. Petix. Qualcuno in buonafede ci sarebbe comunque. E la verità si espanderebbe. La stessa considerazione si potrebbe fare per i Paesi islamici.

 Qui l'apparizione della madonna, obiettò il cappellano, non cambierebbe di granché le cose, perché lei sa bene che gli islamici onorano la madonna come madre del profeta Gesù, a cui riconoscono la verità dei miracoli raccontati nei Vangeli, anche se ne negano la morte per crocifissione e la resurrezione. E, contraddittoriamente, riconoscono come ultimo e maggiore profeta Maometto, anche se a lui non viene riconosciuto alcun miracolo. 
   Questo è vero, ma solo in parte, lo corresse il prof. Petix. Infatti in tutta la loro storia gli islamici non hanno mai riconosciuto i miracoli riconosciuti dai cristiani cattolici. E l'apparizione della madonna, appartenente alla tradizione cristiana, sarebbe un fatto così nuovo che certamente li metterebbe in crisi. E sarebbe ancora più fortemente convincente l'apparizione di Gesù, magari con il simbolo della croce, che gli islamici odiano, perché non venga confuso con altri. Che ne dice? 
  Che vuole che le dica? rispose il cappellano. A tutte queste sue domande non vi è risposta. Vuol dire che vi è un disegno divino che noi non possiamo conoscere. D'altronde, che merito avrebbero coloro che si convertissero di fronte ad un miracolo talmente evidente? Non vi sarebbe più il merito della fede.

  E che merito allora hanno coloro che hanno la fede? replicò il prof. Petix. Se uno la fede non ce l'ha non se la può dare, volendo parafrasare don Abbondio. E poi, chi avesse il privilegio di una apparizione miracolosa da quel momento perderebbe la fede perché non avrebbe più bisogno di averla per credere in Dio. La fede, inoltre, come insegna S. Paolo, è una grazia che viene concessa gratuitamente da Dio. E qui sorge un'altra difficoltà all'interno del cristianesimo, che ha origine da S. Paolo. Il quale predicava per fare proselitismo non accorgendosi che si contraddiceva aggiungendo che la fede in Cristo era una grazia concessa per iniziativa di Dio stesso, e non dell'uomo. Dice Paolo che Dio "usa misericordia con chi vuole e indurisce nel peccato chi vuole".2 "Coloro che predeterminò anche chiamò; quelli che chiamò anche giustificò; quelli che giustificò anche glorificò".3 Dunque, se Dio non mi ha dato la fede, che colpa ne ho? A che serve che lei cerchi di convertirmi se Dio ha già stabilito di negarmela perché tutto è già predeterminato? 
  Preso di sprovvista di fronte a quest'ultima domanda il cappellano si sentì infine disarmato.
1 Per la lettura di vari brani tratti dagli scritti di Schweitzer cfr. http://cinerepublic.filmtv.it/albert-schweitzer-rispetto-per-la-vita/758/

Per la biografia cfr. http://www.siaecm.org/medici_famosi/schweitzer/SIAECM_Documenti_A_SCHWEITZER.htm

2Epistola ai Romani (9,14).


3Ibid. (8,30).

mercoledì 24 dicembre 2014

NON PERDONARE LORO PERCHE' SANNO QUEL CHE FANNO. CHE IL TUO SANGUE INNOCENTE RICADA SUI TUOI ASSASSINI E SUI LORO MANDANTI CHE TI MANGIANO. ANCHE SUL LURIDO PAPA DEL SILENZIO. ODIO AL TUO POSTO QUESTA LURIDA UMANITA' LA CUI MORTE NELLA SOFFERENZA MI DA' GIOIA. NE UCCIDE PIU' IL PALATO CHE LA SPADA


Se è valida la frase evangelica di Gesù in croce "perdona loro perché non sanno quel che fanno" (Luca, 23,34) allora è logico e giusto il viceversa: non perdonare a quelli che sanno.

NATALE DI SANGUE E DI ABBUFFATE DEGLI IMBECILLI CHE MERITANO DI ROVINARSI LA SALUTE. ODIO, DUNQUE ESISTO

Odio ogni anno sempre di più questo orrido Natale, una occasione perché gli stronzi si rovinino tradizionalmente la salute. E la rovina della loro salute è l'unico aspetto positivo del Natale. Mangiate agnello, maialetto, tacchino, maledetti impostori, mangiatelo pure riempendovi di grasso le arterie sino a farle scoppiare con un meritato ictus. Che il sangue degli innocenti ricada su di voi. Mangiate pure il panettone e il pandoro, pieni di micidiale burro, per rispettare questa tradizione di merda. Siete tanto stronzi da non saper sottrarvi alla pubblicità delle industrie dolciarie. Accontentatele rovinandovi il tasso glicemico sino a diventare diabetici. Riempite le tavole di cadaveri di agnelli, di tacchini, di maialetti, di capitoni. Sempre per identificare una festa religiosa con una tradizionale costrizione a mangiare sino alla sazietà. Che triste spettacolo il pranzo natalizio con mense piene di cadaveri, con tutto il parentado, e magari con il finale della patetica tombola. 
Continuate pure a ignorare che tutto ciò di cui ha bisogno l'organismo si trova nei cereali, nei legumi (per le proteine), nelle verdure e nella frutta. Continuate pure ad ignorare che è meglio non mangiare pane perché fa ingrassare e che bisogna comunque evitare il pane non integrale e fatto con farina 00. Continuate pure a bere latte e a mangiare formaggi non sapendo che il calcio del latte viene respinto dalle ossa e che l'organismo di conseguenza va a cercarsi il calcio nelle stesse ossa provocando l'osteoporosi. Continuate ad ignorare che il latte contiene gli antibiotici che le mucche subiscono nelle stalle dei crudeli allevamenti industriali, dove non vedono mai la luce del sole, per evitare epidemie. Continuate ad ignorare tutto ciò. Ma io vi dico, razza di stronzi, che non meritereste di essere sottoposti a cure a carico del servizio sanitaro nazionale, che sono costretto a finanziare anch'io con le tasse, mentre voi le dovreste pagare in misura maggiore a compenso della vostra stronzaggine. Chi prova piacere nel mangiare facendo del cibo un piacere della vita e non una necessità è sotto il livello dell'animalità. E' un subanimale.  La sua vita vale meno di quella di un qualsiasi animale. Anche di quella di un insetto nocivo, che non sa di essere nocivo. Mentre voi dovreste sapere che siete nocivi anche per me, come per tutti quelli che, come me, sanno che una delle maggiori cause dell'inquinamento della Terra deriva dai cosiddetti allevamenti di animali, che sottraggono enormi superfici della terra per coltivarle al fine di ricavare foraggi per essi invece che per gli uomini. Il 18% dell'inquinamento dell'aria è causato dalle flatulenze (volgarmente scorregge) degli animali degli allevamenti di morte. E poi quei disonesti dell'UNHRC chiedono di inviare offerte per sfamare i bambini dell'Africa, mentre ho risposto che sarei disposto ad offrire solo preservativi perché non aumentino da adulti la popolazione sulla Terra, sapendo solo accoppiarsi per fare altri figli, antropizzando ancor più la Terra. Io non ho voluto figli e dovrei occuparmi dei figli di questi scriteriati? Ma che me ne importa! Che si estinguano, come mi estinguerò io. Certamente non valgono più di me.          

Vittorio Feltri: perché odio il Natale? Come sopravvivere alle ...


E ora riporto quanto ho scritto a questo proposito nel mio libro Io non volevo nascere.


Nemmeno nella Conferenza dell'Onu (Copenaghen, 7-18 dicembre 2009) organizzata per contrastare le cause dei mutamenti climatici si è fatto riferimento alla causa principale dell'immissione nell'atmosfera, e perciò sulla terra, dei gas serra, tra cui, principalmente l'anidride carbonica, non avvertendo che la causa principale è data dagli allevamenti intensivi di morte, che con le flatulenze degli animali producono il 18% dei gas inquinanti (tra cui il metano, l'ammoniaca e l'anidride carbonica), superiore all'inquinamento causato da tutta la viabilità mondiale, pari al 14%. Mangiare una bistecca equivale a percorrere con una automobile di media cilindrata circa 50 km.1

“Quattro aziende producono oggi il 60% dei maiali in USA”. Dove ogni americano si ingroppa 127 chili di escrementi di maiali della Smithfield, che produce 31 milioni di suini anno. “Gli animali allevati in USA producono 130 volte i rifiuti organici di tutta la popolazione umana del Paese: 40 tonnellate al secondo”. Non esistono impianti di trattamento dei rifiuti organici per gli animali d'allevamento. Quindi tutti quegli escrementi dove vanno a finire? E da che cosa sono composti? “Ammoniaca, metano, acido solfidrico, monossido di carbonio, cianuro, fosforo, nitrati e metalli pesanti. In più i liquami nutrono più di cento micro patogeni che possono provocare malattie nell'uomo , tra cui salmonella, cryptosporidium, streptococchi e giardia. I bambini che crescono nel comprensorio di una porcilaia industriale hanno tassi di asma superiori del 50%”. I campi non sono in grado di assorbire tutto questo. “I liquami vengono pompati in grossissimi lagoni (con una estensione di più di un ettaro e profondi 9 metri) accanto alle porcilaie, e possono essere numerosi, un centinaio o più”.
“Il deflusso si insinua nei corsi d'acqua, e i gas velenosi come ammoniaca e acido solforico evaporano nell'aria. Quando quei pozzi neri grandi come campi di calcio sono sul punto di traboccare vengono irrorati i liquami sui campi. Talvolta li spruzzano dritti in aria, un geyser di escrementi che spande un aerosol di feci creando vortici gassosi capaci di provocare gravi danni neurologici. Studi anno dimostrato che i lagoni emettono sostanze chimiche tossiche nell'aria e che possono provocare problemi infiammatori, immunitari, flogistici e neurochimici negli esseri umani”. I fatturati delle aziende però crescono e i costi di bonifica vengono posti a carico della comunità. La distruzione del paesaggio si sa è un crimine, uno dei più efferati, perché viene compromesso tutto il sistema di vita. Gli allevamenti intensivi sono un'assurdità e prima o poi dovranno cessare di esistere. Ogni stabilimento di salumi produce una filiera del benessere del consumatore. Un cretino che non ha consapevolezza, che non sa e non vuol saperne della sofferenza che vi è nel suo piatto. Siamo tutti responsabili di ciò che non facciamo. E' la violenza portata a sistema che trasforma in un affettato cibo morto....La carne etica non esiste. E' una falsità. E' solo un feroce sterminio industrializzato.” 2

Per alcuni secoli l'umanità ha sfruttato il carbone come fonte maggiore di energia e nel XX secolo si è aggiunto il petrolio. Ma né il carbone né il petrolio sono stati causa dell'inquinamento atmosferico sino alla metà del XX secolo, al cui inizio la popolazione umana era di circa un miliardo e mezzo. Nell'arco di mezzo secolo è passata a circa sette miliardi. E' dunque l'antropizzazione della Terra la causa principale dei mutamenti climatici, giacché le piante, con la pazzesca deforestazione dell'Amazzonia, polmone verde della Terra - e sacrificata negli ultimi decenni a vantaggio degli allevamenti di morte delle industrie dell'hamburger degli USA - non riescono più ad assorbire l'eccesso di anidride carbonica in rispetto dei normali tempi biologici. Sulla Terra vi sono almeno cinque miliardi in più di individui che non dovrebbero esistere. Ma di ciò nessuno parla nelle varie conferenze dell'ONU, che si preoccupa, tramite la FAO, del problema alimentare sapendo soltanto rincorrere scelleratamente l'aumento della popolazione.

Lovelock, il noto scienziato autore del libro Gaia (1979) aveva considerato la Terra come un organismo vivente capace di autoregolarsi per mantenere le condizioni di vita. Ma dopo 27 anni si ricredette scrivendo La rivolta di Gaia (2006). Egli, non essendo più ottimista come lo era stato, prevede la fine dell'uomo nell'arco di un secolo. Il quadro di allarme è di quelli destinati a far paura per le previsioni inquietanti. I rimedi sono possibili, ma pressoché inesistenti. Secondo Lovelock il riscaldamento della Terra avrebbe raggiunto il punto di non ritorno, e l'umanità avrebbe di fronte a sé meno di un secolo. L'impatto dei condizionamenti climatici nel giro di 50 anni sarebbe tale da permettere la vita solo in una ristretta porzione di artico, condannando a morte certa miliardi di persone. La previsione arriva ad un approccio che osserva l'insieme dei fattori di pressione sull'atmosfera, in luogo dei semplici elementi indicativi dei cambiamenti climatici. Lo scioglimento dei poli avrà come effetto un innalzamento della temperatura degli oceani perché i ghiacci non rifletteranno più i raggi solari.

Il progresso tecnologico, aggiungo io, quando sia indirizzato unicamente verso un maggiore benessere materiale, funzionale alla ricerca spasmodica del profitto e del consumo, o sia teso ad un più alto livello di vita delle popolazioni povere prescindendo dalla necessità di una diminuzione della popolazione umana, è la causa maggiore della rivolta di Gaia.

D'altronde la vita umana non ha senso quando si ponga la domanda “che senso ha la vita?”. Ma la follia umana, che, antropizzando la Terra, sta ponendo in crisi le condizioni di vita sul pianeta, sta contrastando il principio della tendenza naturale di ogni forma di vita alla sua autoconservazione. Le ultime forme di vita che sopravvivrebbero sarebbero gli insetti, che furono i primi colonizzatori della terre emerse. Se scomparisse soltanto la vita umana scomparirebbe soltanto il non senso della vita, perché gli animali non umani, non potendo porsi la domanda “che senso ha la vita?” si sottraggono allo stesso non senso di essa e si libererebbero del peggiore predatore della Terra, che è l'uomo, per cui vale l'espressione che lo storico Tacito aveva dato dei Romani definendoli raptores mundi (predatori del mondo). Gli animali non umani hanno il diritto naturale di sottrarsi alla follia umana – che ha radici culturali - al non senso della sua esistenza, se non si voglia considerare la specie umana solo come animalità, che, come tale, però, non dovrebbe potersi sottrarre alla selezione naturale, a cui, invece, oggi più che nel passato, essa si è sottratta, soprattutto con l'apporto della medicina. Questa follia umana, predatrice della Terra, sarebbe l'ingiusta causa della scomparsa delle altre forme di vita. Il mio odio contro questa umanità è per me fonte di energia vitale. L'unica che mi tenga in vita. Odio, dunque esisto. Non vi sarebbe da dolersi nemmeno della scomparsa di quella ristretta minoranza dell'umanità che per inerzia non si batte contro la follia, se non ha mai avuto il coraggio di combattere con tutti i mezzi, anche violenti, la follia della grande maggioranza. “Il mondo è quel disastro che vedete, non tanto per i guai combinati dai malfattori, ma per l'inerzia dei giusti che se ne accorgono e stanno lì a guardare (Einstein). “E' sufficiente non essere mai ingiusti per essere sempre innocenti?” (Rousseau). Le rivoluzioni sono partite sempre da una minoranza. Non basta astenersi dal male: bisogna combatterlo.

Dobshansky,3 ritenuto il maggiore genetista sperimentale del XX secolo, ha scritto che la medicina, contrastando la selezione naturale, ha permesso il mantenimento in vita di soggetti portatori di malattie di origine genetica, permettendo ad essi di riprodursi e di continuare a trasmettere tali malattie. Dobshansky ha aggiunto che la stupidità sulla Terra è destinata ad aumentare giacché, normalmente, sono gli stupidi che fanno più figli. “Due cose sono infinite: l'universo e la stupidità umana, ma riguardo l'universo ho ancora dei dubbi” (Einstein). Paradossalmente oggi la medicina ha posto in essere la maggiore causa dell'inquinamento della Terra, cioè la sua antropizzazione.

La follia politica si commisura all’ignoranza dei dati che documentano la follia economica del destinare a mangime per animali da allevamento (di morte) un ettaro di terreno che potrebbe produrre in un anno 2500 kg di proteine vegetali per uomini, mentre, destinato a mangime, produce solo 250 kg di proteine animali, con un consumo di acqua 70 volte maggiore. Si va predicando moralmente contro la fame nel mondo e contro lo spreco delle risorse d’acqua perché non si rispettano le condizioni di vita conformi al rispetto del diritto naturale, facendo del palato, e non delle reali necessità dell’organismo, la base delle tradizioni alimentari. Ma, variando di una parola un noto proverbio, si può dire che “ne uccide più il palato che la spada”.4 Gli allevamenti intensivi avvengono in spazi chiusi e per evitare epidemie viene aggiunto dell'antibiotico per uso veterinario, cosicché chi consuma carni ingerisce ogni volta lo stesso antibiotico. La natura si vendica con l'aumento di decessi per cancro.

“Nulla darà la possibilità di sopravvivenza sulla terra quanto l'evoluzione verso una dieta vegetariana” (Einstein).

Inoltre, perché debbo commuovermi delle sofferenze di coloro che mangiano carne, ignorando da ipocriti da quante inenarrabili sofferenze è prodotta la bistecca che mangiano? Avrebbero il coraggio di andare almeno una volta a ricavarsela da sé in un mattatoio? Non ho mai avuto il coraggio di guardare in un video su Internet (OK NO. Macellazione dei bovini, durata 12 minuti) le scene terribili di un mattatoio. Mi è bastata la descrizione. Capita che anche previo stordimento - magari male operato per la fretta dai macellatori, operanti in una sorta di catena di montaggio per lo smontaggio degli animali - il povero animale conservi ancora un po' di coscienza, quanto gli basta per cercare di fuggire, mentre i suoi compagni, posti in fila in attesa del loro turno, non sottratti alla vista dell'abbattimento del compagno, si terrorizzino e cerchino di scappare per rifugiarsi nel recinto dove prima si trovavano. Chi ha il coraggio di assistere a simile crudeltà vada a vedersi lo “spettacolo” sul citato sito. Se ne ha il coraggio e rimane insensibile non può pretendere che si abbia sensibilità per la sofferenza di individui come lui. Se non ne ha il coraggio e mangia carne è un'ipocrita degno di disprezzo, ed anche in tal caso non merita alcuna sensibilità. In ogni bambino vedo un fruitore della crudeltà sugli animali. A causa degli adulti che non sanno educare i figli al rispetto della vita sono stato sempre un pedofobo. I bambini nascono e crescono crudeli se non interviene una giusta educazione. Mi da dà fastidio la vista di bambini che si divertono correndo scompostamente e gridando. Passando di fronte ad un asilo le mie orecchie non sopportano il fastidio del loro stridulo vociare. Se di bambini ne nascessero meno vi sarebbero meno animali da macellare. Perciò me ne importa proprio nulla del bambino che si dice muoia di fame e di malattie ogni tre o sei secondi sulla Terra. Che muoia pure. Anzi, ne godo. Vi saranno meno animali da macellare per lui.

Se l'umanità avesse tratto insegnamento, non dall'esecranda Bibbia, ma da filosofi antichi come Pitagora, Eraclito, Empedocle, Platone, Apollonio di Tiana, Plutarco, Porfirio (che citerò alla fine del libro), nell'età moderna da Leonardo e in quella contemporanea da Ghandi e da Schweitzer, non vi sarebbero state le “civiltà” della crudeltà sugli animali, gli unici innocenti della Terra.


1 “Si calcola che per produrre un solo hamburger vengono prodotti 3 chili di anidride carbonica, senza contare che, come abbiamo modo di vedere nello studio Livestock and Climate Change, oltre la metà dei gas serra prodotto oggi dall'uomo sono emessi dagli allevamenti industriali di bestiame” (www.greenme.it).

2 Dal sito www.luigiboschi.it (voce “animali”).L'articolo del sito trae spunto dall'inaugurazione di un nuovo stabilimento (di morte) della Parmacotto su 72.000 mq, con annuncio di un nuovo lager di morte negli USA. Ho tralasciato la descrizione delle terribili crudeltà a cui sono sottoposti i maiali in questi lager. Sarebbe inutile per chi sia indifferente ad esse e sia interessato solo al proprio palato o sia preoccupato solo della propria salute. Le frasi tra virgolette sono tratte dal libro di Jonathan Safran Foer (di origine ebraica) Se niente importa. Perchè mangiamo gli animali?, Guanda 2010.

3 Theodosius Dobshansky, L'evoluzione della specie umana, Einaudi 1965, pp. 330-40.

4 E’ risaputo ormai che la carne favorisce il sorgere di diverse specie di tumori. Il noto oncologo Umberto Veronesi (vegetariano) ha dichiarato che essa favorisce in particolar modo i tumori al pancreas, all’intestino e al colon. Attualmente un milione e mezzo di italiani sta combattendo contro un tumore, aggravando le spese sanitarie per tutti. Si sa che gli animali erbivori non sono soggetti a tumori. Ma pare che questi argomenti non servano contro il potere del palato e dell’economia.

lunedì 22 dicembre 2014

HEIL HITLER! EGLI DISSE: IM NEUEN REICH DARF ES KEINE TIERQUAELEREI MEHR GEBEN

Che significa: Nel nuovo Reich non vi può essere crudeltà verso gli animali. Questa schifosa Europa deve ancora imparare dal nazismo in fatto di leggi a protezione della vita degli animali. 
Un così orrido e crudele trasporto sarebbe stato vietato dalla legge a protezione degli animali voluta da Hitler 

LA DENUNCIA

Dall’Ungheria all’Italia: i viaggi degli agnelli verso i macelli Video


Traggo quanto segue dal mio libro Scontro tra culture e metacultura scientifica. Esso riporta alcune pagine di un libro del 1938 da me tradotto e contenente il commento scritto da due autori nazisti in merito alle leggi volute da Hitler a protezione degli animali. Sulla legge hitleriana a protezione degli animali una mia studentessa svolse la sua tesi di laurea con 110/110 in una cornice di pensiero che fa riferimento al secondo Heidegger, il quale considera l'uomo come custode dell'essere, contro la concezione biblica del dominio umano sulla natura.  

"Anche nella passata legislazione sulla protezione animale tedesca possono essere stabilite le diverse fasi di questo sviluppo…Ci sono la basi per un ulteriore sviluppo affinché il maltrattamento animale sia vietato e sanzionato per amore dell’animale, poiché gli devono essere risparmiate inutili sofferenze…Le circostanze di tortura e di brutale maltrattamento non erano in passato sufficienti per la comminazione di una pena, l’atto doveva infatti avvenire pubblicamente ed in maniera tale da provocare disappunto…Questo era lo stato delle cose al momento dell’avvento al governo del Partito tedesco Nazionalsocialista dei lavoratori all’inizio dell’anno 1933. Tramite questa nuova legge…il maltrattamento animale non è più punito partendo dal punto di vista che la sensibilità e i sentimenti umani debbano essere protetti dalla vista del maltrattamento animale; non sono più gli interessi dell’uomo ad essere in primo piano, ma si riconosce che l’animale deve essere protetto in quanto tale…La maggiore protezione concessa all’animale dalla legislazione nazionalsocialista ha sollevato la seguente questione: se l’animale sia da considerarsi persona giuridica, avente diritto soggettivo alla protezione. A questa domanda si deve rispondere negativamente, in quanto solo l’uomo o gli esseri umani possono essere soggetti di diritto. Dal punto di vista giuridico l’animale è considerato un oggetto…Questa constatazione non significa una limitazione o una riduzione della protezione animale, piuttosto, nella questione sulla protezione animale rimane il significativo passo avanti che ha portato l’animale con la legge del 1933 ad essere considerato non già soggetto di diritto, ma, per lo meno, oggetto di una protezione, che va ben oltre le disposizioni finora esistenti; inoltre la violazione dei doveri che l’umanità ha nei confronti dell’animale è punita con una pena ben più consistente”.

Si vede come nella legge nazista a protezione degli animali perdurasse una concezione etica, cioè antropocentrica, della protezione animale. E questo non poteva non scaturire da uno Stato etico, come quello nazista, che prescindeva dal diritto naturale. E’ contraddittorio riconoscere dei doveri nei riguardi di qualcuno se quest’ultimo non è anche soggetto giuridico, e pertanto portatore di diritti. Altrimenti il dovere di rispettarlo sarebbe un puro riflesso di qualcos’altro, come nel caso del rispetto della proprietà altrui, che deriva dal rispetto del proprietario. Allo stesso modo l’animale potrebbe essere rispettato soltanto perché proprietà di qualcuno, mentre la legga nazista, contraddittoriamente, riconosceva un dovere di protezione indipendentemente dal fatto che l’animale avesse un padrone. Ribaltando il discorso di molti filosofi benpensanti che non riconoscono l’esistenza del diritto naturale si può dire che essi, se si porta all’estrema coerenza il loro pensiero, sono dei potenziali nazisti perché non possono condannare i “crimini contro l’umanità” se non facendo appello alla solita retorica umanistica della dignità umana, mettendo insieme innocenti e criminali.

Tuttavia la legge nazista a protezione degli animali, pur contraddicendosi, andava oltre il mancato riconoscimento di diritti naturali all’animale non umano. Essa equiparava al maltrattamento “la negligenza nell’efficace protezione degli animali contro trattamenti inadeguati”, come nei sistemi di allevamento. A questo riguardo la legge nazista – trascurando i tanti dettagli che qui non possiamo riportare - imponeva, per esempio, al § 2, che le stalle non fossero “prigioni per animali” non riparate dal freddo, ma fossero abbastanza ampie in relazione al numero degli animali perché l’anidride carbonica espirata non fosse maggiore dell’ossigeno, secondo la richiesta “più luce nelle stalle”; che l’alimentazione non fosse forzata allo scopo di favorirne l’ingrasso, “perché il forzato afflusso di cibo e il costante sovraccarico degli animali significano una tortura ininterrotta e lunga settimane”; che un cane, se tenuto all’aperto, dovesse avere una cuccia sollevata da terra e riparata dal freddo e non potesse stare alla catena se non a condizione di poter correre liberamente almeno due ore al giorno; che in orti di 300 mq animali come i conigli non soffrissero il freddo e non potessero esservi più di due coniglie con relativa prole e quattro galline; che gli animali giovani o deboli non potessero essere portati al pascolo nelle giornate fredde; che il mandriano non potesse costringere gli animali a camminare forzandoli con il pungolo o con il bastone; che gli uccelli in gabbia dovessero avere uno spazio sufficiente; che un animale non potesse essere impiegato oltre le sue capacità lavorative, dovendo un animale vecchio essere mantenuto per carità o morire di morte indolore; che gli animali non potessero essere sottoposti a maltrattamenti negli addestramenti “perché l’ammaestramento richiede comprensione per le peculiarità e per la psicologia dell’animale e deve essere affidato a persone che agiscano umanamente, che hanno sensibilità nei confronti dell’animale e comprensione per le capacità valorizzabili; che cessasse pertanto l’impiego dell’orso danzante, come ogni spettacolo fatto da ambulanti od ogni tipo di esposizione di animali in gabbia come spettacolo; che cessasse ogni combattimento fra animali (compreso quello tra galli). Veniva altresì considerato reato l’abbandono di animali, a tal punto da ritenere che fosse abbandono il semplice non curarsi di un cane o un gatto che si avvicinasse ad un uomo, come pure sopprimere dei cuccioli senza avere prima la certezza che potessero essere affidati e, in subordine, il non averli portati da un veterinario per l’eutanasia con il cloroformio.

Non potendo dilungarci oltre nei dettagli veniamo al punto cruciale che è il sistema di macellazione. Il commento alla legge nazista fa esplicito riferimento al “rito ebraico-islamico”, che viene fatto rientrare in un caso di grave maltrattamento degli animali in quanto privati di anestesia prima di essere abbattuti nei mattatoi. La legge relativa è del 21 aprile 1933 e precede dunque la legge a protezione degli animali (24 novembre 1933). Viene rifiutata “come atrocità la macellazione eseguita secondo il rituale ebraico, vale a dire l’abbattimento degli animali mediante il dissanguamento ottenuto mediante recisione dei grandi vasi giugulari senza previa anestesia”. Il commento riporta quanto nel 1910 ebbero a dichiarare 612 veterinari e 41 associazioni veterinarie tedesche nel Reichstag tedesco: “sono riconducibili al maltrattamento e estremamente angoscianti per gli animali già gli indispensabili preparativi, l’immobilizzazione con le corde ed il buttare l’animale a terra, così come il trasferimento coercitivo del collo nel cappio…è senza dubbio riconducibile al maltrattamento lo stesso taglio, praticato agli animali mentre sono in pieno possesso della loro coscienza e della loro sensibilità e che spesso, come in teoria erroneamente si suppone, non diminuiscono progressivamente dopo pochi secondi, ma soltanto dopo che per l’animale sono trascorsi atroci minuti. L’intero atto della macellazione secondo il rituale ebraico ha un effetto raccapricciante sullo spettatore imparziale ed è atto a provocare un abbruttimento nella giovane generazione dei macellatori”. Nel 1927 la Protezione Animale fece un’inchiesta rivolta a tutti i professori di anatomia e fisiologia delle Scuole Superiori di Veterinaria e delle Facoltà del Reich e 17 dei 20 professori risposero che il rituale ebraico era da ritenersi un “maltrattamento per l’animale”, “barbarico”, “orrendo”, “ripugnante”, “una cosa disumana”.

Poiché gli ebrei ortodossi erano rimasti insoddisfatti anche della proposta dell’uso dell’elettronarcosi, il governo tedesco volle sentire il parere di scienziati ebrei (il prof. Jellinek di Vienna e il prof. Lieben di Praga), che attestarono che le microscopiche modifiche del cervello erano trascurabili e pertanto l’opposizione degli ebrei ortodossi non era giustificata. La questione venne dibattuta anche nel 1932 nella Prussia orientale e diversi istituti anatomo-patologici studiarono anche gli effetti che aveva avuto la corrente elettrica sul cervello in individui che erano sopravvissuti ad incidenti. Furono riscontrate delle piccole emorragie visibili al microscopio. Il governo nazista con una circolare del 21 gennaio 1935 mise al corrente i governi dei Laender di questi risultati. Dopo di che si ritenne che l’insistenza degli ebrei ortodossi fosse “un masso sulla via della regolamentazione giuridica della macellazione ed in parte anche dello viluppo della Protezione Animale in Germania e all’estero. Ma già il governo della Baviera aveva imposto il 17 maggio 1930 la Legge sulla macellazione con anestesia. Seguirono altri Stati tedeschi. Ormai il terreno era pronto per vietare in tutta la Germania il rituale ebraico, e il governo nazionasocialista ritenne che dovesse attribuirsi maggiore importanza alle richieste della Protezione Animale piuttosto che a quelle degli ebrei ortodossi. Era stata la Svizzera la prima nazione a mettere fine alla macellazione senza anestesia nel 1893. Successivamente la Sassonia nel 1892 e la Finlandia nel 1913, la Norvegia nel 1929. In Polonia rimase limitata in alcuni mattatoi con legge del 1937 e nello stesso anno in Svezia fu vietato il rituale ebraico. Il Congresso internazionale della Protezione Animali del 1935 a Bruxelles, consigliando una moderazione nell’uso dell’elettronarcosi e volgendosi contro il rituale ebraico, per il resto richiese che gli animali venissero prima anestetizzati. All’ultimo congresso veterinario, tenutosi a Zurigo nel 1938 si consigliò a tutti i governi di creare disposizioni sull’anestetizzazione degli animali nei mattatoi.



Le obiezioni degli ebrei ortodossi furono rintuzzate in Germania sulla base della considerazione che una legge statale generale può porre limiti anche alla libertà religiosa.



Gli ebrei dell’Alta Slesia ottennero nel 1934 che fosse riamesso il rituale ebraico in quella regione sulla base di un accordo del 1922, e scaduto l’accordo nel 1937 nemmeno in Alta Slesia fu più fatta eccezione per gli ebrei.1 Fa meraviglia che il governo nazista abbia rispettato un simile accordo.

Gli ebrei ortodossi hanno sempre fatto valere la posizione secondo la quale l’atto della macellazione secondo il rituale ebraico è un doveroso atto religioso; la loro religione proibirebbe loro il consumo di carni di animali che sono anestetizzati prima del dissanguamento, e una disposizione che dovesse rendere impossibile la macellazione secondo il rituale ebraico sarebbe un intervento inammissibile nel diritto alla pratica libera e indisturbata della religione garantita dalla costituzione e dalla libertà di coscienza. Lo Stato precedente dimostrò, per questi desideri del mondo ebraico e per le riflessioni nate dalla dottrina ebraica, molta più attenzione che non alle pressanti richieste della Protezione Animali, tanto più che, anche da parte degli ebrei, furono presentate relazioni che definivano la macellazione secondo il rituale ebraico come non più orrenda di altri modi di abbattimento. Secondo le spiegazioni di parte ebraico-ortodossa le leggi alimentari ebraiche, che sarebbero di origine divina e che troverebbero la loro motivazione nei testi basati sulla Bibbia, dicono che un animale può essere macellato soltanto se non è in qualche modo ferito nei suoi organi principali…Sebbene il comandamento fosse evidentemente una disposizione sanitaria, per fare in modo che animali straziati e già mezzo morti fossero ancora macellati, dagli ebrei ortodossi anche i chimici per l’anestetizzazione degli animali (come il cloridrato, il cloroformio, il cloruro di magnesio, etc.) furono rifiutati con riferimento al fatto che l’organismo animale non si troverebbe più nella forma datagli da Dio”. Spiegano i commentatori alla legge che gli ebrei rifiutarono anche l’anestesia tramite elettronarcosi perché anche questo metodo causerebbe danni agli animali da macello, soprattutto nel cervello. Agli ebrei fu concesso con circolare del 27 luglio 1933 di importare della carne di animali macellati secondo il rituale ebraico.

La legge sulla macellazione con il decreto del 21 aprile fu estesa alle macellazioni casalinghe, nelle campagne. Pertanto anche gli animali come i conigli e le galline dovevano essere prima privati dei sensi, previa istruzione di coloro che effettuano la macellazione, sorvegliati da ufficiali veterinari. Anche in tal caso dovevano essere rispettate le norme che imponevano che la macellazione fosse eseguita dopo un regolare corso professionale ed avere sostenuto un esame che rilasciasse apposito certificato. Mentre, da una parte, si risparmiavano inutili torture, la circolare voleva anche impedire che i bambini e gli adolescenti subissero un abbruttimento assistendo alla macellazione, che doveva avvenire al chiuso e fuori dei loro sguardi. Con la circolare del 23 ottobre fu predisposta una sorveglianza con particolare attenzione alle macellazioni casalinghe. E lo stesso decreto al § 6 si riservava di ammettere altri metodi di anestetizzazione. Al § 7 si precisava che “che gli animali dovessero avere gli occhi bendati perché evitare una loro irrequietezza.

Vi è da riflettere su questo punto. Come può un uomo avere sensibilità e rispetto per la vita se è capace di macellare, come in una catena di montaggio, animali di ogni specie? L’atto dell’uccidere è materialmente identico. Non esiste violenza che non sia tale soltanto perché non indirizzata contro gli uomini. Se si ritiene che sia diseducativo assistere alla macellazione, significa che l’educazione è fondata sull’ipocrisia.

Con il successivo decreto del 14 gennaio 1936 si estendeva la macellazione con anestesia anche ai pesci. Tale decreto recepiva l’ordinanza del Ministro prussiano per l’agricoltura dell’11 settembre 1933, che, a sua volta, recepiva, unificandole le ordinanze di vari Stati tedeschi che avevano già provveduto ad estendere l’anestetizzazione ai pesci. Questi dovevano giungere vivi ai mercati in contenitori d’acqua di mare. “Se i pesci che sono tenuti in un contenitore d’acqua raggiungono in gran numero la superficie dell’acqua, è evidente che…l’acqua deve essere condotta sufficiente aria fresca; il pescivendolo, il ristoratore etc. dovrà aggiungere acqua fresca oppure far affluire per altra via ossigeno all’acqua”. “Il concetto della Protezione Animali, che i pesci devono essere storditi, anche se l’esecuzione dovesse comportare delle complicazioni per gli affari del commercio del pesce, è stato messo in primo piano (nel decreto). Con un po’ di buona volontà il commercio del pesce ammetterà la necessità di questa disposizione ed osserverà la norma…In caso di macellazione (del pesce) in casa, l’acquirente, l’albergatore etc. deve eseguire lo stordimento prima della macellazione…Bisogna ammettere che nel caso dei pesci e di altri animali di classe inferiore la cosiddetta attività di riflesso riguarda un ambito molto più ampio rispetto all’attività determinata da sensazioni consapevoli. Ma, anche se con molta probabilità si potrebbe contestare loro un sentire spirituale, si deve, comunque, fare in modo che, in caso di uccisione di questi animali, si agisca nella maniera più delicata possibile…L’elettronarcosi dei pesci è, di conseguenza, stata ammessa nel decreto anche per lo stordimento dei pesci”.

Quanto al trasporto degli animali le norme dell’8 settembre 1938 richiedevano che fossero evitati sforzi e disagi. I vagoni dovevano essere riparati internamente dal freddo e essere aerati vicino al soffitto durante l’inverno perché non ristagnasse l’anidride carbonica e dovevano avere delle porte aperte durante l’estate. La ferrovia doveva impedire il trasporto di animali infermi o fragili se ritenuti tali dal veterinario. Gli animali che si fossero ammalati durante il viaggio dovevano essere curati, se era possibile. Ma non potevano proseguire. I vagoni dovevano permettere a ciascun animale di avere uno spazio sufficiente. Fu approntata a tal fine una tabella riportante lo spazio necessario per ogni specie animale (per il cavallo, per esempio, lo spazio era di mq 1,90 x 2, per il bue di mq 150 x 1,75). Se il trasporto durava almeno 36 ore gli animali, oltre ad avere a disposizione, in qualsiasi caso, l’abbeveraggio, dovevano avere anche alla nutrizione nelle stazioni di passaggio. Nelle stazioni dove vi era un regolare traffico di spedizioni animali bisognava approntare dei recinti dove gli animali potessero sostare per l’abbeveraggio e per il nutrimento. Gli animali posti in contenitori dovevano avere gabbie spaziose e aerate. Tali disposizioni dovevano essere rispettate alla frontiera anche per gli animali che provenivano da altro Stato, e quelli che fossero risultati malati o deboli non avrebbero potuto continuare ad essere trasportati. Ogni mucca con il suo vitello da latte doveva essere separata dagli altri animali tramite recinzione e non doveva sopportare un viaggio più lungo di 18 ore. Ai cavalli dovevano essere tolti gli zoccoli. Il pavimento dei vagoni doveva essere ricoperto di sabbia e fieno, terriccio torboso o segatura.

Il commento alla legge nazista per la protezione degli animali termina con considerazioni molto interessanti ed attuali. “Nell’ambito della protezione animale è nata in breve tempo un’opera giuridica speciale di alto significato etico e culturale, della quale possiamo essere orgogliosi, e che ha avuto risonanza ovunque e che supera la regolamentazione degli Stati esteri. La Germania nel campo della legislazione sulla protezione degli animali detiene il comando. Ma anche nell’impostazione dell’uomo nei confronti dell’animale, e nella posizione dell’animale stesso nella natura, si è verificato un grande cambiamento. L’animale non è più una parte della proprietà o un essere senza padrone come un tempo, con il quale l’uomo può fare ciò che vuole, ma una parte vivente della natura, nei confronti della quale l’uomo deve mostrare rispetto e compassione per le sofferenze che potrebbe provare. Adesso l’animale viene protetto di per se stesso; lo Stato riconosce che, in qualità di essere vivente, esso ha diritto ad essere protetto da maltrattamenti. Gli animalisti…vedono nella generosa legislazione sulla protezione degli animali del governo del Reich una ricompensa per il loro pluriennale, fedele e tenace lavoro. Deve entrare in gioco l’istruzione del prossimo, ed inoltre la comprensione per gli animali e l’amore per un essere muto, devono essere risvegliati ed insegnati già a scuola nonché resi bene comune di tutti i connazionali; gli uomini tedeschi devono essere educati alla protezione degli animali fin dalla più giovane età. Come ha detto Hermann Goering, “più importante delle leggi per la protezione animale è l’educazione degli uomini tedeschi alla tutela degli animali stessa”. Partendo da questa dichiarazione il Ministro per la scienza, l’educazione e la formazione del popolo, su richiesta della Lega del Reich per la protezione degli animali, ha ordinato di spiegare ed istruire nella maniera adeguata sul significato di "protezione animale" gli studenti e gli alunni delle scuole professionali e delle scuole elementari e di fare in modo che in tutte le scuole i programmi scolastici assicurino il diffondersi dell’effetto educativo della Legge per la protezione degli animali…La società tedesca di psicologia animale si è data il compito di esplorare i segni di vita legati allo spirito degli animali e di illuminare l’uomo sul suo naturale atteggiamento verso gli animali, e vuole rendere la ricerca sulla psicologia animale utile per la protezione animale; grazie a ciò essa svolgerà un lavoro preciso, in quanto soltanto un chiaro, ben fondato atteggiamento dell’uomo nei confronti dell’animale costituisce la base naturale per la protezione animale a livello dell’uomo nei confronti dell’animale costituisce la base per la protezione animale a livello pratico”.

Nonostante non appaia il concetto di diritto naturale, quest’ultimo passo, nel suo attribuire uno spirito agli animali, rappresenta un progresso rispetto ad una frase precedente che, negando si potesse attribuire all’animale un diritto soggettivo, identificava, si è visto, l’animale con un oggetto avente un padrone, se pur con il relativo dovere di proteggerlo, inspiegabile in mancanza di un diritto dell’animale. Siamo di fronte ancora ad una concezione antropocentrica, se pure caratterizzata dalla sostituzione del termine biblico “dominio” con il termine “protezione”.


1 Da notare come questo fatto sembri contrastare l’immagine di una persecuzione generalizzata degli ebrei, che si videro rispettare un precedente, se pur barbaro, accordo.  

IO STO CON I RIVOLUZIONARI COSIDDETTI TERRORISTI, IN REALTA' EROI CONTRO L'ODIERNA DITTATURA CHE SI AMMANTA DI DEMOCRAZIA

Tra cosiddetto terrorismo e rivoluzione vi è solo una differenza quantitativa. La rivoluzione instaura una nuova legalità perché la legalità non è di per sé legittimità. Oggi l'Italia è sotto la legalità di una dittatura perché ha un governo non legittimato dal voto popolare. E' giusto dunque ribellarsi con azioni anche terroristiche. Studiare Carl Schmitt per capire la differenza tra legalità e legittimità. La legalità può essere anche l'espressione degli interessi dei partiti e non del popolo, mentre la legittimità presuppone un consenso popolare diffuso al di là di un forma di rappresentatività dei partiti. In questo senso il fascismo e il nazismo furono regimi democratici se democrazia significa ampio e diffuso consenso popolare. Ma si trattò di una democrazia anticostituzionale perché privava lo Stato di una Costituzione che permettesse al popolo stesso di esprimere direttamente la sua volontà attraverso un referendum propositivo. In questo senso la cosiddetta democrazia in Italia è assimilabile al fascismo e al nazismo perchè esclude la possibilità di una democrazia diretta nel senso di Rousseau (Contratto sociale): anche essa infatti, escludendo il referendum propositivo, esclude la possibilità che il popolo stesso possa farsi le leggi saltando i conflitti interni ad un un sistema parlamentare in cui non si esprime una volontà omogenea ma quella dei conflitti dei partiti. In sostanza, il sistema della democrazia rappresentativa attraverso i partiti aliena ad essi la volontà popolare, sostituendo la legalità parlamentare alla legittimità popolare della democrazia diretta. La Costituzione italiana nasconde una forma di dittatura in quanto espropria la volontà popolare in fatto di adesione ai trattati internazionali e ci ha chiuso nella gabbia dell'Unione Europea e dell'euro con la formula dissennata "stabilità e crescita". Come si possa crescere rimanendo stabili è cosa che soltanto questi pazzi criminali possono dire cercando di ingannare il popolo. Far fuori i rappresentanti di una legalità priva di legittimità è un'azione di giustizia. Bisogna sfasciare questo Stato per costruire sulle sue macerie una legalità fondata sulla legittimità, che non può essere espressa solo dal parlamento quale sede di una legalità che si identifica con il potere dei partiti se il parlamento non può essere superato dall'espressione diretta, e non mediata dal parlamento, della volontà popolare.     

commenti
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Terrorismo neofascista,
arresti in tutta Italia:
preparavano attentati

Sulle orme di "Ordine Nuovo"  progettavano azioni violente contro le istituzioni

domenica 21 dicembre 2014

UCCIDERE RENZI NON DEVE ESSERE REATO. E' UN SUBANIMALE

Inviato a matteo@matteorenzi.it; matteo@governo.it
Mussolini scampò in pochi anni a quattro attentati. E' possibile che nessun tiratore scelto ne abbia organizzato uno contro questo subanimale che ha depenalizzato 112 reati? Adesso è possibile non andare in galera per furto, per scippo, per mancato soccorso e per maltrattamento degli animali. Siamo governati da un subanimale. Da notare che già la legge 189/2004 prevedeva un reato non in riferimento al danno provocato al sentimento DEGLI animali ma al sentimento per gli umani. Incredibile. Questo significa che un animale non domestico, e che  perciò viva libero, non è tutelato perché la sofferenza inflittagli non causerebbe alcun danno per gli umani, non appartenendo ad un nucleo familiare. Assurdo. Inoltre si è partiti dalla condizione della tenuità del reato. E sarà il giudice a stabilire se il reato sia tenue. Ma come può essere tenue il reato di mancato soccorso o lo scippo? Come può essere tenue il reato di sevizie contro un animale domestico (perché quelli non domestici o mangiabili evidentemente non soffrono)? Incredibile ancor più è che sia considerato tenue un reato la cui condanna non superi i 5 anni di carcere. 
Ha preso il potere senza passare per le elezioni e dice sempre che durerà sino al 2018. Ciò grazie ad un altro criminale della  politica che è Napolitano. Senza dimenticare un altro criminale che è Alfano, che ha inventato un nuovo partito, anche lui senza essere passato per le elezioni, per fare da stampella al governo perché sa che alle elezioni da solo verrebbe fatto fuori. Vi è da sperare solo che un altro disonesto, che non ha mai combinato alcunché di buono, Berlusconi, nel mese di marzo, finita la condanna ai servizi sociali, avendo 78 anni, non possa più aspettare e rientri in politica promettendo al suo accoltellatore Alfano una alleanza, in funzione tattica e non strategica, che lo salvi dalla sparizione purché abbandoni il governo per poi restiturgli il tradimento facendolo fuori. Il paradosso è dunque che avvenga l'alleanza di due mali per ricavarne un bene, la caduta del governo attuale. Il fine giustifica i mezzi. Ma a questo punto è bene che Berlusconi  non possa vincere senza una vittoria a destra di Grillo e di Salvini, costretti ad allearsi almeno per il fatto di avere alcuni punti in comune, come l'uscita dall'euro. Sarebbe allora la fine della disgrazia dell'Unione Europea e dell'euro, la liberazione dalla gabbia europea.  Con la fine della resistibile ascesa del criminale Renzi. Il quale a 40 anni  avrebbe finito per sempre di rovinare l'Italia. Perché peggio di così non si può. Zitto zitto questo pazzo criminale con la finanziaria ha introdotto una tassazione sui terreni agricoli (anche non produttivi) e ha portato l'iva dal 22% al 26% con conseguenze disastrose sui prezzi al consumo.         
Siamo nelle mani di un governo comandato da un individuo che dimostra di essere pericoloso sotto tutti gli aspetti. Egli vale meno di un animale non umano, e perciò non dovrebbe essere nemmeno un reato tenue farlo fuori. 
Poiché le carceri sono affollate a causa del fatto che più del 30% della popolazione carceraria è costituita da stranieri, ecco trovato il rimedio per diminuirne l'affollamento. Lo svuotacarceri. Per quanto riguarda la giustizia civile questa è stata lasciata nel pantano in cui si trova, con cause che continuano a durare così tanto da dover sperare di arrivare alla tarda vecchiaia per vederne la fine se non dovranno essere raccolte dagli eredi. Prima vien fatto fuori questo governo e meglio è.

La vera violenza sugli animali
Maltrattarli non è più reato

sabato 20 dicembre 2014

MI AMA. MI MANGIA

Non capirò mai questa differenza. Solo gli impostori l'accettano come naturale.
Immagini relative a amo il cane non lo mangio mangio l' agnello
Con alcune immagini terribili  

ROBERTO BENIGNI: QUANDO PRENDEVA PER IL CULO DIO DICENDO CHE DOVREBBE ANDARE ALL'INFERNO

Proprio così. Sono passati 31 anni dal 1983 quando Benigni chiamava Dio con il nome di Guido dicendo che sarebbe dovuto andare all'inferno per il fatto di avere lui tutti i sette vizi capitali e di avere reso impossibile la vita agli uomini a causa dei dieci comandamenti. Allora poteva fare anche ridere. Oggi si è convertito ed è diventato con piaggeria un lecchino della Chiesa.

  1. Benigni cambia idea sui 10 comandamenti e sui vizi di Dio ...

    setelecomando.com/.../benigni-cambia-idea-sui-10-comandamenti-e-sui-...
    3 giorni fa - I sette vizi capitali? Dio li ha tutti e sette insieme! ... Così scherzava Roberto Benigni negli anni '80, nel suo primissimo TuttoBenigni, col quale ..

AD UN CERTO EJAZ AHMAD

redazione@stranieriinitalia.it

Elezioni. Ejaz Ahmad: "Qui ho scoperto la democrazia, ora ...

www.stranieriinitalia.it/attualita-elezioni._ejaz_ahmad_qui_ho_scoperto_...
23 mag 2013 - Ejaz Ahmad non è uno che rimane con la mani in mano. Ora è lanciato in una nuova avventura per diventare consigliere municipale.

lei in una intervista alla TV ha dimostrato di essere il solito musulmano disonesto che per imbrogliare la gente ignorante che non conosce quel libro di merda per pazzi chiamato Corano cita sempre in modo incompleto quella frase abusata che dice: Chi uccide un uomo uccide l'umanità intera.  Omettendo sempre di aggiungere dopo "un uomo" l'inciso "che non abbia corrotto la terra".
Lei può prendere per il culo solo gli ignoranti.

Riporto quanto scritto nel mio libro Scontro tra culture e metacultura scientifica: L'Occidente e i diritto naturale. Nelle sue radici greco-romano-cristiane. Non giudaiche e antislamiche.
Chiunque ucciderà una persona che non abbia ucciso un’altra o portato la corruzione sulla terra, è come se avesse ucciso l’umanità intera”. (Sura V). La malafede ha sempre indotto la propaganda islamica in Occidente e quella dei politici occidentali, fautori del dialogo con l’Islam,  ad omettere l’inciso “o portato la corruzione sulla terra”. E poiché l’Occidente porta la corruzione sulla Terra, si deve precisare ciò che segue poche righe sotto: “la ricompensa per coloro che si danno a corrompere la Terra è che essi saranno massacrati, o crocifissi, o amputati delle mani e dei piedi dai lati opposti, o banditi dalla terra…eccetto quelli che si pentiranno prima che voi vi impadroniate di loro” (Sura V). Questa è la migliore risposta per coloro che propagandano per malafede o per ignoranza l’immagine di un Islam come religione di pace. Un Islam moderato è un falso Islam. La radice del terrorismo è nello stesso Corano.

E’ incredibile che una simile religione possa trovare dignità di riconoscimento in Occidente, considerando che in Italia, per esempio, l’autore del Corano, se avesse scritto oggi tale testo, dovrebbe stare in galera perché perseguibile secondo il Codice penale per “concorso nel reato”(art.110) e “istigazione a delinquere” (art. 414), sino all'omicidio di massa. Il Corano, inoltre, contrasta con l’art. 8 della Costituzione italiana, che richiede che “le confessioni religiose…non contrastino con l’ordinamento giuridico italiano”. Il Corano è un testo contrario agli ordinamenti giuridici della tradizione occidentale. Un vero islamico non dovrebbe poter avere residenza, e ancor meno cittadinanza, in Occidente. E invece è stata permessa in Occidente la predicazione ufficiale del Corano in un gran numero di moschee, per di più con i finanziamenti dell’Arabia saudita, che, alleata degli Stati Uniti, ha il peggiore regime politico di tutta la Terra, essendo espressione di uno Stato teocratico retto da una monarchia assoluta che è la negazione totale dei diritti umani. Ed è ancor più scandaloso che in Italia un ministro dell’interno abbia proposto una consulta degli islamici italiani, promuovendo la confusione tra morale e diritto e contravvenendo ai principi di uno Stato laico, che deve ignorare qualsiasi religione, tollerabile nella vita privata sino a quando non sia in contrasto con le leggi dello Stato laico. Un islamico moderato è soltanto un falso islamico, che mette in atto la regola coranica della dissimulazione per gli islamici che risiedano in Paesi non islamici. In ogni islamico vi è un potenziale terrorista.