mercoledì 31 ottobre 2018

LA VERITA' SUL DIRITTO D'ASILO

Contro tutte le menzogne sul diritto d'asilo che viene esteso illecitamente inventando i canali umanitari vale la Convenzione di Ginevra secondo cui il diritto d'asilo vale solo per quelli che siano stati ingiustamente condannati nel loro Paese oppure per quelli che siano riusciti a fuggire dal loro Paese perché perseguitati per motivi politici o religiosi e non possano rientravi perché sarebbero arrestati. Ecco un caso di giusto diritto d'asilo. Una donna cattolica in Pakistan è stata condannata a morte con l'accusa scellerata di blasfemia da parte dei  subanimali islamici. Ora la Corte suprema, dopo 9 anni di carcere, sotto la pressione esercitata da vari Stati non islamici, e soprattutto del Vaticano, ha trovato una scappatoia per liberarla: non è stato dimostrato che l'accusa di basfemia fosse fondata. I subanimali islamici, che vogliono conservare la pena di morte per chi offende quella maggiore disgrazia della storia che fu Maometto, hanno già ucciso alcuni giudici che in precedenti gradi del giudizio si erano opposti alla condanna a morte. E ora i giudici della Corte Suprema del Pakistan, dove i cattolici sono il 2% e le chiese debbono essere protette dalla polizia, rischiano di essere uccisi dalla follia della massa islamica. 

Non meritano, al contrario, alcun diritto d'asilo i falsi profughi siriani, coloro che hanno favorito l'asserito esercito libero siriano che a sua volta ha favorito l'infiltrazione di Al Nusra collegata con i fanatici di Al Qaeda e dell'ISIS e la conseguente guerra civile contro il laico governo di Assad, che aveva sempre promosso la pace religiosa e che la scellerata politica occidentale, non bastando la fallimentare esperienza dell'IRAQ, voleva far fuori, mentre Assad, con l'aiuto della Russia è rimasto al governo e ha riconquistato quasi tutto il territorio siriano salvando i reperti archeologici della Siria preislamica, che ora possono essere visitati nel museo di Damasco. Questi falsi profughi siriani non possono pretendere un diritto d'asilo in Italia, per di più a spese dello Stato italiano. Debbono essere ricacciati in Siria e sottomettersi al laico governo di Assad pentendosi della loro scelleratezza.                  
2 giorni fa - Altri 83 rifugiati siriani saranno accolti dalla Comunità di Sant'Egidio e da Chiese protestanti italiane. A Fiumicino il benvenuto ai profughi.

7 ago 2017 - Oltre 23mila migranti ospitati in strutture della Chiesa. ... a giugno 2016, il 17% degli stranieri accolti nel Belpaese erano presi in carico dalla Cei. .... Non dare il 5 per mille alla Caritas, alla Comunità di sant'Egidio, ecc. .... a proposito, che dire di quei dodici siriani che il papa si é portato appresso dopo un ...
Ecco le menzogne della Comunità di Sant'Egidio che dice che i siriani sono stati accolti a sue spese 

CORRIDOI UMANITARI | COMUNITÀ DI SANT'EGIDIO


Arrivati in Italia, i profughi sono accolti a spese delle nostre associazioni in strutture o case. ... Da febbraio 2016 a oggi sono già arrivate più di 1800 persone, siriani in fuga dalla guerra e dal Corno ... 11 Agosto 2016 - CITTÀ DEL VATICANO.

lunedì 29 ottobre 2018

COME ELIMINARE I GRANDI TRAFFICANTI DI DROGA

Così!
La forca e la pena di morte a Torino


Nel famoso Dei delitti e delle pene Cesare Beccaria voleva chesi abolisse la pena di morte con l'ergastolo. Ma si trattava di ergastolo duro, con tali sofferenze da costringere il criminale a rimpiangere la pena di morte. Ma non si dice mai che lo stesso Beccaria voleva che si conservasse la pena di morte per tutti coloro che con i loro delitti mettessero a rischio le stesse condizioni del vivere di una società. Di tali delitti debbono essere considerati colpevoli le organizzazioni mafiose che esercitano il traffico internazionale della droga. Eliminate queste organizzazioni viene eliminato ANCHE il traffico della droga. Ma oggi, a causa della scellerata falsa sinistra dell'accoglienza si è aggiunta la mafia nigeriana che traffica indipendentemente dalla mafia nostrana.         
Lungi da qualsiasi considerazione filosofico-umanitaria l’illuminista Beccaria è indotto a chiedere per il carcere perpetuo “una schiavitù perpetua! “fra ceppi o le catene”, in cui “il disperato non finisce i suoi mali”, come, invece, con la pena di morte. Beccaria condanna lo Stato che compra le delazioni e impone taglie: “Chi ha la forza di difendersi non cerca di comprarla. Di più, un tal editto sconvolge tutte le idee di morale e di virtù, che ad ogni minimo vento svaniscono nell’animo umano. Ora le leggi invitano al tradimento, ed ora lo puniscono…Invece di prevenire un delitto, ne fa nascere cento. Questi sono gli espedienti delle nazioni deboli, le leggi delle quali non sono che istantanee riparazioni di un edificio rovinoso che crolla da ogni parte”.D’altra parte, Beccaria (Dei delitti e delle pene, cap. XXVII) continuò a giustificare la pena di morte se “la morte di qualche cittadino diviene necessaria quando la nazione ricupera o perde la sua libertà, o nel tempo dell’anarchia, quando i disordini tengon luogo di leggi”. 
Circa la pena di morte sostenuta da molti grandi pensatori dall'antichità ad oggi cfr.

7 giu 2017 - Criticando anch'egli, come Kant, Beccaria, ricononobbe allo Stato il diritto di applicare la pena di morte, giacché “l'annientamento ... Le argomentazioni di Beccaria contro la pena di morte sono dunque risibili. .....

domenica 28 ottobre 2018

LA VERITA' SULLA STRAGE DI CEFALONIA

Il Mattarella è andato a Cefalonia per commemorare i morti della strage degli italiani come se fossero stati degli eroi e non dei traditori imbecilli. 
Dal mio libro IO NON VOLEVO NASCERE. UN MONDO SENZA CERTEZZE E SENZA GIUSTIZIA (Ed.BASTOGI 2010).  
Non posso addentrarmi nei fatti tragici di Cefalonia più di quanto occorra per rilevare anche in questo caso l'uso strumentale che ne è stato fatto. Infatti quanto colà accadde non può rientrare a rigor di termini nella storia della guerra civile. Due tesi si oppongono fondamentalmente.1 Sebbene tutte e due ritengano che i morti della Divisione Acqui siano da considerarsi vittime della ferocia nazista, tuttavia l'una attribuisce la maggiore, se non unica, responsabilità, al generale Antonio Gandin a causa del suo ambiguo comportamento tenuto con i tedeschi, a cui avrebbe detto che la sua truppa si era rifiutata di consegnare le armi dopo la dichiarazione di armistizio dell'8 settembre. Questa pare, infatti, fosse stata la condizione posta dai tedeschi perché gli italiani avessero salva la vita, e in conformità con l'ordine arrivato il 9 settembre da Atene da parte del gen. Vecchiarelli, comandante della XI armata. Ma sembra che Gandin, che pare volesse salvare capra e cavoli – cioè la volontà di non considerare i tedeschi come nemici e allo stesso tempo, in cambio di ciò, la volontà di salvare l'onore della Divisione evitando la consegna delle armi, ottemperando così all'ordine del governo Badoglio - non avesse trasmesso tale ordine alla sua Divisione.2 Era una sorta di compromesso tra l'accusa di tradimento dovuto all'armistizio e l'impossibile trasformazione della Divisione in esercito nemico considerando che soltanto il 13 ottobre il fatiscente governo Badoglio di Brindisi dichiarerà guerra alla Germania. Dal punto di vista giuridico la Divisione si trovò in una condizione indefinibile. Non era più alleata dei tedeschi ma non poteva essere ancora considerata nemica. Pertanto qualsiasi azione di guerra fosse stata da essa promossa sarebbe andata incontro ad una mancanza di tutela dovuta ai prigionieri di guerra. In tale condizione l'unica decisione giusta che qualsiasi generale avrebbe dovuto prendere sarebbe stata quella di consegnare le armi ai tedeschi come dimostrazione della volontà di non più combattere, né con loro né contro di loro. La prima delle due tesi, che addebita al gen. Gandin la massima responsabilità, afferma che con quella dichiarazione Gandin avrebbe, se pur involontariamente, tradito la sua truppa offrendo ai tedeschi l'opportunità di considerare la Divisione Acqui formata da traditori che avevano intenzione di combattere contro gli ex alleati. La seconda tesi sostiene che la massima, se non l'unica, responsabilità fu quella del governo Badoglio che lasciò la Divisione indifesa dopo l'armistizio, incitandola, con un comunicato radio del 13 settembre, a combattere i tedeschi pur in mancanza di una dichiarazione ufficiale di guerra contro la Germania, avvenuta solo il 13 ottobre. Gandin dunque non sarebbe stato un traditore ma una vittima del governo Badoglio nel suo avere accettato alla fine l'ordine di resistere ai tedeschi. Mi pare che le due responsabilità possano intrecciarsi, quella del governo fantoccio Badoglio, prigioniero degli anglo-americani, e quella del gen. Gandin e degli ufficiali subalterni su cui non seppe imporsi, se è vero che essi nei giorni tra il 9 settembre e il 22 settembre 1943, volenti o non volenti che fossero - i primi avendo il sostegno di quella parte della Divisione che voleva combattere, i secondi subendone la volontà (come lo stesso Gandin) - rivolsero contro i tedeschi le armi. Ciò sarebbe avvalorato dal fatto, pare documentato, che i tedeschi (di cui non facevano parte le SS ma solo soldati della Wehrmacht) si limitarono a fucilare come traditori, dopo la resa, soltanto quelli che avevano partecipato realmente ad una azione di guerra, non dichiarata, contro di essi. In quei giorni i combattenti della Divisione Acqui combatterono come nemici pur non potendo più essere considerati come legittimi combattenti dal punto di vista giuridico. I morti furono vittime del governo Badoglio ma anche di se stessi se rivolsero le armi contro i tedeschi volendo forse fare la parte di eroi, anche se del tutto inutili. Si dice che il gen. Gandin, prima di morire costretto a dare le spalle al plotone di esecuzione, avendo buttato per terra la croce di ferro attribuitagli dai tedeschi sul fronte russo, abbia gridato: “Viva l'Italia! Viva il re!”. Poveretto. Che confusione aveva in testa. Era stato sempre un convinto fascista e filonazista, e non aveva capito che proprio quel re (nano più per cervello che per altezza) era la causa maggiore della sua morte. Anche per non aver quel nano voluto firmare il foglio predisposto nel 1922 dal primo ministro Facta per ordinare lo stato d'assedio disperdendo i fascisti armati di soli bastoni della scalcinata “marcia su Roma” e per avere, al contrario, chiamato al governo Mussolini, che arrivò a Roma in vagone letto.

Di fronte a tali considerazioni appare di minore importanza la disputa sul numero dei morti in combattimento e di quelli fucilati dopo la resa ai tedeschi. Ma la retorica politica, ad iniziare da quella dei presidenti della Repubblica, almeno da Pertini in poi, non soltanto continua ad esagerare il numero dei morti (come se quasi tutti gli 11.500 componenti della Divisione Acqui fossero morti), ma continua anche a prescindere dalle vere responsabilità.

Non ho scritto queste righe con la presunzione di saperne più di quanti a tale argomento hanno dedicato dei libri. Ma dalle letture fatte posso dedurre che le tesi opposte mi sono apparse parziali perché mancanti di logica. Sia di chi abbia voluto far ricadere la maggiore responsabilità sul governo Badoglio (al cui tardivo ordine del 13 settembre Gandin si sentì in obbligo di obbedire senza considerare che ancor prima avrebbe dovuto obbedire il 9 settembre al suo diretto superiore gen. Vecchiarelli, che gli aveva ordinato di consegnare le armi ai tedeschi), sia di chi abbia voluto far ricadere la maggiore responsabilità su Gandin senza tener conto del fatto che egli si trovò nella condizione di non potersi opporre a quella forte minoranza (esistente specialmente nell'artiglieria) che, facendosi forte dell'ordine del governo Badoglio, mise in atto un'insubordinazione il 13 settembre sparando contro i tedeschi e dando a questi un motivo per reagire militarmente. Questa minoranza risultò essere stata obbediente a dei sottufficiali sottrattisi agli ordini di Gandin, e, ciononostante, la sua insubordinazione fu poi premiata, per interessi politici, soprattutto dei comunisti, come prima manifestazione della Resistenza.



1 La prima tesi è rappresentata soprattutto da Paolo Paoletti (I traditi di Cefalonia. La vicenda della divisione Acqui 1943.45, ed. Frilli 2003; Cefalonia 1943:una verità inimmaginabile, Franco Angeli 2007; Il capitano Apollonio l'eroe di Cefalonia. La manipolazione della storia sulla divisione Acqui, Frilli 2006; Cefalonia. Sangue intorno alla casetta rossa. La fucilazione degli ufficiali della divisione Acqui. 1943.45, ed. EA 2009). La seconda è rappresentata da Massimo Filippini (La vera storia dell'eccidio di Cefalonia, ed MA.RO 2001; La tragedia di Cefalonia: un mito scomodo, IBN 2004; I caduti di Cefalonia: fine di un mito, IBN 2006), Figlio di uno dei fucilati, Filippini scrive che essi non furono più di 400, mentre i morti complessivi (compresi quelli morti in combattimento) non sarebbero stati più di 1.700. A parte i circa 1.300 morti che perirono in mare a causa delle mine marine poste dagli anglo-americani che affondarono alcune navi tedesche che trasportavano i prigionieri della Divisione Aqui, contravvenendo all'ordine di Hitler di non fare prigionieri. Di Filippini è anche il ricco sito www.cefalonia.it. La tesi di Filippini appare contraddittoria. Egli assolve Gandin presentandolo come vittima, da una parte, di una rivolta di alcuni suoi sottufficiali che egli definisce “atto di sedizione”, dall'altra della “criminosità” dell'ordine di Badoglio di resistere ai tedeschi. Secondo Filippini Gandin avrebbe fatto meglio a non rispettare tale ordine. E porta ad esempio alcuni generali che furono assolti perché ritennero gli ordini ineseguibili per le conseguenze che avrebbero avuto sulle truppe. Non si capisce pertanto perché Filippini difenda Gandin per essere stato ligio all'ordine del governo Badoglio e non abbia consegnato le armi ai tedeschi rispettando l'ordine, pervenutogli prima dal gen. Vecchiarelli, suo diretto superiore in quanto comandante dell'XI armata di stanza ad Atene (da cui dipendeva la Divisione Acqui).
V. anche (a cura di Giorgio Rochat e Marcello Venturi) La divisione Acqui a Cefalonia, settembre 1943, Mursia 1993. Rochat assolve sostanzialmente Gandin dall'accusa di non avere accettato di consegnare le armi ai tedeschi, perché avrebbe obbedito ad un ordine superiore (evidentemente quello del governo Badoglio). Ma Rochat, nella sua ricostruzione dei fatti (per cui attinge anche a due libri dello storico tedesco Gerhard Screiber ( I militari italiani internati nei campi di concentramento del Terzo Reich, 1943-45, Roma 1992; La vendetta tedesca 1943-45. Le rappresaglie naziste in Italia, Mondadori 2000), pur riconoscendo che Gandin non seppe sottrarsi ad atti di indisciplina da parte di molti suoi ufficiali e che, se avesse rispettato l'ordine del comando dell'XI armata italiana (ad Atene) di cedere le armi, la divisione Acqui sarebbe stata risparmiata (contro l'ordine di Hitler di non fare prigionieri), anche se sarebbe stata deportata in Germania (come di fatto furono deportati coloro della stessa divisione Acqui che risultarono non avere combattuto contro i tedeschi), inspiegabilmente non ritiene responsabile Gandin, se non di tradimento (tesi di Paoletti), almeno del fatto di non avere obbedito il 9 settembre all'ordine del gen.Vecchiarelli e di avere preferito attendere l'opposto ordine del governo Badoglio del 13 settembre (nonostante la mancanza di una dichiarazione di guerra alla Germania, avvenuta soltanto il 13 ottobre), pur sapendo quale sarebbe stata la conseguenza, “un combattimento senza speranza”, avendo inoltre obbedito alla sua coscienza. Quale coscienza? Era stato sempre fascista e filonazista. Gandin tenne nascosto l'ordine del gen. Vecchiarelli. Rochat riconosce che soldati inglesi, sbarcati inutilmente a Cefalonia e a Corfù, furono risparmiati dai tedeschi perché trattati come prigionieri di guerra. Sulla cronologia degli ordini contraddittori v. in nota successiva www.arcobaleno.net (in cui si scrive che solo il comandante della Regia Marina e il colonnello d'artiglieria Romagnoli erano avevano espresso la volontà di combattere contro i tedeschi. Rochat presenta falsamente la decisione di combattere come assunta da tutta la Divisione, pur riconoscendo che Gandin la assunse sotto la pressione di vari atti di indisciplina da parte dei sottufficiali che volevano combattere. Lo stesso Rochat, contraddittoriamente, scrive che bisogna “evitare la retorica del tutti eroi” e considera la strage di Cefalonia come prima espressione della lotta di Resistenza. Giorgio Rochat ha scritto anche un importante articolo che riassume la tragica vicenda in users.libero.it. In esso ridimensiona il numero dei militari morti a Cefalonia, portandolo ad un numero tra 3800 e 4000. Più 1360 morti in mare per affondamento di navi tedesche. A sostegno della sua tesi Rochat riferisce di una sentenza del 1957 del Tribunale di Roma che assolse gli ufficiali italiani di Cefalonia. Come se una sentenza potesse sostituirsi al giudizio non partigiano della storia. Comunque, Filippini (v. sito sotto citato cronologia.leonardo.it) ha fatto riferimento ad una sentenza di assoluzione (del giugno 1946) del gen. Antonio Basso (operante in Sardegna) nonostante avesse disobbedito ad ordini provenuti dal governo Badoglio perché ritenuti ineseguibili a causa delle gravissime conseguenze che avrebbero causato per le sue truppe. Per lo stesso motivo molti ufficiali furono processati e prosciolti in istruttoria. Non si capisce però perché Filippini, contraddittoriamente, non abbia ritenuto Gandin responsabile anch'egli del fatto di avere obbedito, pur dopo tanta indecisione, agli ordini di Badoglio.
Inattendibile, oltre che per avere enfatizzato il numero delle vittime (9406), anche per la fondamentale contraddizione tra l'avere, da una parte, rilevato le posizioni altalenanti rinunciatarie di Gandin e riconosciuto la rivolta contro di lui da parte di molti ufficiali suoi subordinati come atto di insubordinazione e l'avere, dall'altra, attribuito unicamente ai tedeschi le colpe, il libro di Alfio Caruso Italiani dovete morire (Longanesi 2000), che presenta l'insubordinazione come azione di guerra appartenente alla storia della Resistenza.


2 Ho trovato riprodotti i relativi documenti nel sito www.storiaememoria.it. Riporto una serie di importanti siti in cui viene trattata la vicenda in questione. Prima di tutto www.cronologia.leonardo.it (Cefalonia-La strage del 1943, digitare https://cronologia.leonardo.it/storia/a1943i.htm), che riporta una disputa tra Paolo Paoletti e Massimo Filippini; www.storia.in.net, La strage di Cefalonia, di Paolo Deotto (che ha incluso una lunga intervista a Filippini); www.pacioli.net,1943 Cefalonia storia di una strage divisione acqui; www.lancora.com, Divisione Acqui-Una sentenza inqualificabile (in cui trattasi della sentenza di Monaco di Baviera che nel 2006 assolse l'ex sottotenente che fu l'ultimo dei fucilatori degli ufficiali della divisione Acqui); www.storiaememoria.it, La divisione Acqui a Cefalonia; www.arcobaleno.net.

Attualità, La resistenza, Cefalonia, Lero (di Gerardo Giacummo); L'8 settembre del 1943 a Cefalonia e Corfù, in .funzioniobiettivo.it, Da quest'ultimo sito risulta documentato che a Corfù furono fucilati soltanto gli ufficiali, a prova del fatto che, invece, a Cefalonia fu riconosciuta una partecipazione attiva di tutti quei soldati che seguirono gli ordini dei sottufficiali ribellatisi a Gandin, che poi, il 13 settembre (ordine del governo Badoglio), dopo vari giorni di indecisione, si affiancò ad essi.

L'ANPI DEVE SCOMPARIRE

Sono anche privi di pudore questi vergognosi individui. Che cazzo c'entra L'ANPI oltretutto in via di estinzione? Sono un oltraggio a quei veri partigiani non comunisti che hanno voluto combattere contro il fascismo, ma quando ormai dopo il settembre 1943 era ormai morto. Combattevano contro un cadavere. Mi fanno pensare alla famosa frase di Francesco Ferrucci a Fabrizio Maramaldo: "Vile, tu uccidi un uomo morto".

L'Anpi in piazza per Desirée?
No, contro la "deriva fascista" 

Meloni attacca i partigiani: "Sono allibita"
 

venerdì 26 ottobre 2018

KANT: AVEVA GIA' PREVISTO L'IMPOSSIBILITA' DI UNA UNIONE EUROPEA

Riporto quanto segue dal mio libro Roba da sardi. Ve la do io la Sardegna.

18 dic 2016 - Pietro Melis, Roba da sardi – Ve la do io la Sardegna, Cicorivolta Edizioni, 2016. Pietro Melis, ex professore di Storia della filosofia ...
 
Già Kant nel libro Per la pace perpetua (1795) aveva spiegato che non possono esistere gli Stati Uniti d'Europa, come se si trattasse degli Stati Uniti d'America, costruiti su un terreno storico vergine, perché non può esistere un'unica legislazione se non espropriando ciascuno Stato della sua, con il risultato di rendere soverchiante la potenza dello Stato più forte, lasciando quelli deboli senza difesa legislativa. Kant prevedeva per l'Europa , data anche la diversità di lingue e di religioni, una confederazione fondata su principi comuni e non una federazione di Stati con legislazione comune. Una federazione di Stati, secondo Kant, sarebbe "una contraddizione poiché ogni Stato implica il rapporto di un superiore (legislatore) con un inferiore (cioè il popolo), mentre molti popoli in un solo Stato costituirebbero un solo popolo. I popoli costituiscono altrettanti Stati diversi e non debbono confondersi in un solo Stato", in cui un popolo subirebbe il diritto, e perciò il potere degli Stati più forti, mentre perderebbe il proprio diritto. Continua Kant scrivendo: "L'idea del diritto internazionale presuppone la separazione degli Stati vicini e indipendenti fra loro, e ciò vale meglio che non la fusione di questi Stati per opera di una potenza che soverchi le altre, poiché le leggi, a misura che aumenta la mole del governo, perdono di forza e un dispotismo senz'anima cade da ultimo in preda all'anarchia". Un esempio era la Russia, che, avendo un vasto territorio, aveva bisogno di un governo dispotico per tenere unite le sue regioni. E infatti oggi l'Unione Europea si è trasformata in un agglomerato di Stati con al vertice un dispotismo che ha espropriato ciascuno Stato della sua sovranità anche monetaria. Perciò basta con la propaganda o disonesta o da utopisti cretini di una Europa occidentale politicamente unita. E' una legge naturale che la moneta debba rispecchiare il valore di una economia. Non si può imporre una stessa moneta a Stati con economie diverse. Maledetti tutti coloro che non lo vogliono capire o lo capiscono ma non hanno il coraggio di dirlo perché contagiati dall'ideologia disastrosa di una Europa che debba essere unita perché non sorgano altre guerre, mentre proprio l'euro è già  la causa di altri disastri. Essendo profondamente divergenti  gli interessi economici tra Stati forti e quelli deboli dell'UE, nessuno Stato forte sarà disposto a rinunciare ai suoi attivi di bilancio per finanziare gratuitamente uno Stato debole come se i due Stati appartenessero a un solo Stato, dove avviene per necessità una redistribuzione della ricchezza dalle regioni economicamente più forti a quelle deboli. Pretendere che l'Unione Europea sia da considerare alla stregua di un unico Stato tramite la richiesta di un'unità politica è da puri folli che vivono fuori della realtà. In una democrazia liberale i destinatori del diritto debbono ritenersene gli autori, mentre la cosiddetta unità europea è soltanto una costruzione burocratica che si autoprogramma svuotando il principio di legittimazione che si fonda sulla volontà popolare...Il debito pubblico è un falso debito quando creditori siano gli stessi cittadini, che useranno il loro credito nei confronti dello Stato per aumentare il consumo e dunque la maggiore produzione e la conseguente maggiore occupazione, che andrà a beneficio di un maggiore introito dello Stato in fatto di tasse. Il debito pubblico si risana da sé se tale debito è fonte di un maggiore introito nelle casse dello Stato. Il Giappone ha un debito pubblico che è il doppio di quello italiano, ma non per questo soffre di una crisi economica. Gli Stati Uniti per superare la crisi economica di cui è rimasta contagiata l'Europa ha stampato moneta per favorire investimenti. L'Europa della zona euro non può farlo perché ogni Stato che ne fa parte è stato espropriato della sovranità monetaria e non può sforare il 3% per finanziare investimenti  produttivi. Un'Europa nata dalla follia. Un'Europa in cui  si è voluta una unificazione monetaria non accompagnata da una eguale unificazione fiscale. Infatti ogni Stato può introdurre la tassazione che vuole. Per una unificazione fiscale occorrerebbe anche una unificazione politica. Ma meglio che questa non esista perché ogni Stato perderebbe anche il residuo di sovranità politica. Per quanto riguarda il mercato interno italiano nulla cambierebbe con il ritorno alla lira, divenuta lira pesante equivalendola all'attuale euro perché i costi dei prodotti necessariamente si adeguerebbero ad un valore inferiore della lira rispetto all'euro-marco. Altrimenti le industrie fallirebbero per mancata vendita dei loro prodotti. E allora in che cosa è consistito il vantaggio dell'euro?  Esso è stato solo una disgrazia imposta ai popoli dispoticamente a vantaggio della Germania.:

giovedì 25 ottobre 2018

NON SE NE FACCIA SOLO UNA VITTIMA

Aveva scelto lei l'ambiente di drogati subanimali che dunque si meritava. Ma gli assassini dovrebbero essere condannati a morte. Sono doppiamente criminali perché hanno abusato dell'accoglienza. Questo è il loro ringraziamento. La politica folle dell'accoglienza dei sinistri buonisti ha fatto arrivare in tre anni - soprattutto durante la disgrazia maggiore del governo Renzi, e con la complicità del papa che va persino a Lampedusa incoraggiando così altre invasioni - circa 600.000 invasori dall'Africa, i quali, se non sono venuti qui per abbassare i salari facendo concorrenza agli italiani disoccupati, non avevano altro mezzo di sostentamento che il farsi manovali delle varie organizzazioni mafiose che sono i trafficanti di droga, i quali sparirebbero se fosse applicata nei loro confronti la pena di morte. La falsa sinistra è complice indiretta delle organizzazioni mafiose e dei loro manovali venuti dall'Africa. Anche per questo i sinistri meritano di sparire. Oltre che per essere servi dei dittatori dell'UE. Né si può tacere delle colpe anche del Mattarella, un abusivo del Quirinale, che va straparlando ancora di accoglienza e di integrazione, mentre dovrebbe essere messo sotto accusa per tradimento in base all'art. 90 della Costituzione, se per tradimento deve essere inteso anche l'incoraggiare l'arrivo di clandestini in violazione delle leggi dello Stato e contro gli interessi dello Stato. Abusivo in quanto eletto da un parlamento che ha perso la sua maggioranza. Se avesse dignità dovrebbe dimettersi. Ma non ne ha. Bisogna riformare la Costituzione perché il mandato del presidente della Repubblica coincida con la durata della legislatura. Perduta la maggioranza che lo ha eletto deve essere dichiarato decaduto.          
10 ore fa

Salvini beffa antagonisti
Torna a San Lorenzo
e posa rosa per Desirée


Il buonismo complice dell'invasione corrompe persino la magistratura se uno spacciatore viene assolto nonostante sia stato riconosciuto spacciatore recidivo ma rimesso in libertà in attesa di giudizio. L'articolo de Il giornale può essere fuorviante nel dire che fu assolto perché la droga era il suo unico mezzo di sostentamento. Ma sta il fatto che la sentenza del Tribunale è contraddittoria perché si riconosce il reato di spaccio ma dall'altra si riconosce che la quantità di droga (ecstasi) era di lieve quantità, quando invece la piccola quantità riguarda solo i consumatori di droga non spacciatori. In realtà quasi tutti i consumatori sono anche spacciatori.    


Il pusher rimesso in libertà: "Si mantiene con lo spaccio" - Il Giornale

Ed ecco come un sito buonista cerca di fare apparire una bufala la notizia mentre è proprio una bufala la difesa dello spacciatore. 

Spacciatore scarcerato perché si mantiene con la droga: bufala ...

1 set 2018 - Spacciatore scarcerato perché è l'unica fonte di sostentamento? ... le accuse a suo carico sentenziandone la scarcerazione per «assenza di gravi indizi». ... Nella circostanza un gambiano di 31 anni era stato arrestato a Milano ... come unico mezzo di sostentamento del presunto spacciatore contenuto nel ...

mercoledì 24 ottobre 2018

LA SVIZZERA E GLI EUROIMBECILLI O EURODISONESTI

Ho domandato a un mio corrispondente che risiede da decenni in Svizzera pur avendo conservato sempre la cittadinanza italiana perché mai alla Svizzera sia convenuto stare fuori dell'Unione Europea. Anche la Norvegia ha preferito stare fuori dell'UE. Aggiungo qui la domanda: come mai Stati dell'UE (come Danimarca, Svezia, Inghilterra, ora in via d'uscita dall'UE con la Brexit, Ungheria, Polonia) hanno preferito stare fuori dell'euro? Perché hanno capito che si tratta di una moneta straniera che genera la dipendenza da una banca straniera che è la BCE e hanno preferito mantenere la sovranità monetaria per non dover sottostare ai vincoli monetari dell'euro, che genera la maledizione dello spread, che esiste solo a causa del differente rendimento che ha l'euro nei titoli di Stato italiani rispetto al rendimento dei titoli di Stato tedeschi. Con la sovranità monetaria non esisterebbe lo spread e l'Italia non sarebbe schiava dei politica finanziaria dei dittatori che siedono a Bruxelles al servizio dell'economia tedesca. Ho scritto più volte che il debito pubblico è un falso debito se creditori sono i cittadini stessi. Infatti gli interessi che paga lo Stato sono incassati dai cittadini, e più aumentano gli interessi che lo Stato paga maggiore è il credito e dunque il risparmio dei cittadini, che metteranno nel circuito economico il loro credito aumentando il consumo e perciò la produzione e l'occupazione, con conseguente maggiore introito nelle casse dello Stato. Ma purtroppo i BTP non possono essere acquistati direttamente dai cittadini, che debbono passare attraverso le forche caudine delle banche, che hanno prestiti dalla BCE a tassi di interesse vicini allozero, mentre poi chiedono interessi elevati ai cittadini e alle aziende. A causa dello spread i titoli di Stato possono perdere valore e allora le banche che li hanno acquistati si rifanno aumentando i tassi di interesse a coloro che chiedono prestiti. Tutto ciò è anche la conseguenza del fatto che il liberismo sfrenato ha portato alla demolizione delle industrie di Stato. E poi i farabutti disonesti si sciacquano la bocca con l'antifascismo. Maledetti ignoranti, oltre che disonesti, che non dicono mai che il fascismo era l'antidoto del liberismo in quanto sottoponeva l'economia alla politica secondo una concezione socialista. La Banca Nazionale del Lavoro (divenuta dopo il fascismo banca privata e ora assorbita da una banca francese) fu istituita come Banca dello Stato per fare concorrenza alle banche private ad impedire che esse potessero liberamente stabilire i tassi di interesse. L'Italia dal 1996 non ha più nemmeno una Banca centrale quale era la Banca d'Italia, che stampava moneta. Anche la Banca d'Italia, che dipendeva dal Ministero del Tesoro, è stata privatizzata. Di che cosa dunque si lamentano gli eurodisonesti, eurocoglioni, quando agitano sempre il ricatto dello spread? Il Giappone ha un debito pubblico che è doppio rispetto a quello italiano, ma non per questo è preda del ricatto dei mercati come vanno dicendo gli euroimbecilli/eurodisonesti.                        
Vivo nel paese più ricco del mondo, ordinato, pulito, civile, dove prevale l’onestà (la gente paga le tasse senza troppo mugugnare, anche perché sono tutto sommato basse rispetto per es. all’Italia). Come mai la Svizzera sta meglio senza l’euro? Santo cielo! Ma la Svizzera non fa parte dell’UE e non ha quindi nemmeno l’euro, come non l’hanno del resto nemmeno alcuni paesi dell’UE (Polonia, Svezia, Danimarca) che perciò stanno meglio degli altri. L’UE vede come il fumo negli occhi la Svizzera (ed è ricambiata dagli Svizzeri che non hanno la minima voglia di far parte dell’UE). Per l’UE la democrazia diretta è un obbrobrio, inammissibile (e sinceramente non potrebbe funzionare in un grande stato moderno come la Germania o l’Italia). La democrazia diretta è fatta per piccole entità, come l’Atene di Pericle o la Svizzera moderna coi suoi 8,5 mln di abitanti). Gli Svizzeri sono poi conservatori, antistatalisti: il socialsimo non ha mai attecchito veramente (il Partito socialista viaggia intorno al 20% ed è in difficoltà come nel resto dell’Europa). Pensi che gli Svizzeri hanno bocciato referendum come il diritto alla casa, il reddito di base senza condizioni, le cinque settimane di vacanza, la riduzione dei salari dei grandi manager ecc. Come vede gli Svizzeri sono anche saggi. Se l’immagina come voterebbero gli Italiani nei referendum citati? Cinque settimane di vacanza? Meglio dieci! E chi paga? L’UE non stamperà più la banconota da 500 euro. La Banca nazionale svizzera sta emettendo una nuova serie di banconote, incluso il bigliettone da mille franchi, che sarebbe la banconota più alta del mondo (Singapore ha ritirato la banconota da 10’000 dollari). È chiaro che all’UE il biglietto da mille svizzero non può piacere e farà pressione perché sia ritirato, in attesa dell’abolizione del contante in tutta l’Europa che io prevedo per il 2025 (la Danimarca non stamperà più banconote, in Svezia il contante è praticamente abolito anche se circola ancora - i negozi e persino le banche non accettano più contante, ciò che dovrebbe essere anticostituzionale). Diceva Juncker che questo piccolo paese, la Svizzera, al centro del continente e dell’UE, di cui non fa e non vuol far parte, è un’assurdità. E le pressioni dell’UE si accentueranno. Intanto ha già imposto la libera circolazione delle persone nei cosiddetti Accordi bilaterali. E la libera circolazione - secondo me anticostituzionale - crea grossi problemi alla Svizzera. Per far digerire la libera circolazione le autorità avevano detto che sarebbero immigrate in Svizzera non più di 8-10’000 persone all’anno. Perciò gli Svizzeri hanno votato a favore. In realtà immigrano in Svizzera 100’000 persone all’anno  (una città come Berna in più ogni anno). Si può immaginare cosa ciò significhi per un paese di 43’000 km2 e in gran parte montagnoso. La popolazione è così aumentata di circa un milione dopo l’entrata in vigore della libera circolazione. La Svizzera è poi accusata dall’UE di essere una “Rosinenpickerin” (cioè un paese che si prende ciò che le conviene, le Rosinen (uva passa), in altre parole: un paese opportunista, egoista, pur essendo uno dei due o tre paesi più ricchi del mondo. Quando chiesero a Kohl perché la Svizzera avrebbe dovuto aderire all’UE, Kohl rispose: Because you have a lot of money! La Svizzera sarebbe infatti uno dei pochi paesi finanziatori dell’UE (con Germania, Olanda e persino l’Italia, l’Inghilterra è persa). Gli Svizzeri potrebbero dare all’UE 5-6 miliardi di euro l’anno. Invece danno solo 1 miliardo ogni dieci anni, un contributo poi volontario offerto dalla Confederazione come segno di buona volontà (il cosiddetto contributo alla coesione del continente, versato per sostenere le economie dei paesi ex socialisti). Ma la Svizzera è un piccolo paese esportatore e senza materie prime ed esporta soprattutto nell’UE (ma gli Svizzeri importano dall’UE beni in misura  superiore - dunque è un dare e avere nel reciproco interesse). Insomma, la Svizzera è un po’ Davide contro Golia. Golia, l’UE, se la vorrebbe pappare e cancellarla, come sta facendo con tutti gli Stati europei che devono sparire per fondersi negli Stati Uniti d’Europa. Davide per il momento resiste, ma fino a quando? Spero di aver risposto alle sue domande. Pensi che il 25 novembre gli Svizzeri voteranno su una questione fondamentale: “Sì, all’autodeterminazione”. Che significa preminenza della Costituzione sul cosiddetto Diritto internazionale. Purtroppo i sondaggi sono sfavorevoli perché l’iniziativa è stata lanciata dall’UDC (Unione democratica di centro), il partito di Blocher considerato in Europa di estrema destra e quindi razzista, fascista, nazista ecc. L’UDC è sulle posizioni della Lega, della Le Pen, insomma dei cosiddetti sovranisti, cioè dei patrioti. Ma le patrie devono sparire, chi ama la patria è un fascista. Le allego due documenti: le posizioni di Donatella di Cesare sull’illegittimità dei confini e il documento di propaganda a favore del referendum svizzero (Sì, all’autodeterminazione), documento Powerpoint, spero possa aprirlo.

martedì 23 ottobre 2018

W LA MORTE DI GILBERTO BENETTON

Ho sempre odiato i Benetton, recentemente alla ribalta della cronaca per essere azionisti della società autostrade colpevole della mancata manutenzione del ponte Morandi. Hanno sempre propagandato la società multiculturale e multirazziale. Famiglia Benetton miliardaria di merda sostenitrice della falsa sinistra. Non ho mai sopportato i loro manifesti pubblicitari dove si propagandava la società multiculturale e multirazziale con la complicità del fotografo Oliviero Toscani, individuo moralmente odioso.* Una famiglia miliardaria di antitaliani. Stronzi tutti coloro che hanno acquistato abbigliamento Benetton. Noti proprietari terrieri in Argentina hanno comprato 900.000 ettari per sviluppare allevamenti intensivi, che sono tra le maggiori cause dell'inquinamento terrestre.  Famiglia di criminali senza scrupoli, che hanno delocalizzato le loro fabbriche italiane per avere maggiore profitto sfruttando mano d'opera a basso costo, anche di bambini.
Luciano Benetton (classe 1935 e purtroppo ancora vivo) fu "coinvolto in un contenzioso aperto con le popolazioni indigene locali, i Mapuche sulle modalità di appropriazione di estesi terreni in Patagonia, come documentato dalla trasmissione televisiva Report in un servizio andato in onda il 7 giugno 2009" (fonte voce Benetton in Wikipedia). La propaganda della società multirazziale ha mascherato lo sfruttamento di varie razze ai fini di un maggiore profitto. Che schifo!  
*Nel gennaio 2018 la figlia maggiore di Toscani ha dichiarato riguardo al padre: "Sin dalla separazione dei miei genitori l'ho sempre sentito imprecare contro di noi, bestemmiando, fino ad arrivare al limite inaudito di imprecare contro la nostra vita stessa (noi ancora bambine, ahimè). Il nostro riavvicinamento non sarà mai possibile senza un profondo e sentito atto di amore e conversione".
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lunedì 22 ottobre 2018

RIFORMARE L'ART. 75 DELLA COSTITUZIONE: DI MAIO MI DA RAGIONE

Sebbene per molte cose non sia d'accordo con 5Stelle nel Circo Massimo Di Maio ha riproposto un vecchio tema di 5 Stelle, sebbene non sia incluso nel contratto di governo. D'altronde ciò è in accordo con la concezione di Rousseau della democrazia diretta espressa nel Contratto sociale.  Non per nulla i candidati di 5 Stelle vengono eletti da una piattaforma chiamata Rousseau.  L'art. 75 include un referendum abrogativo ma lo esclude per i trattati internazionali e per le leggi di bilancio. Tralasciamo pure le leggi di bilancio. La Costituzione promulgata il 27 dicembre 1947 ha escluso dal referendum abrogativo i trattati internazionali perché allora la maggioranza anticomunista della Costituente temeva che fosse sottoposta a referendum la decisione di far aderire l'Italia alla NATO contro il blocco sovietico. Questo articolo ormai non ha più senso. Ma vi è di più. L'art. 75 è stato concepito entro una concezione meramente rappresentativa della sovranità popolare. Contro il dettato dell'art. 1 secondo cui la sovranità appartiene al popolo. FALSO. La sovranità secondo la stessa Costituzione non può appartenere al popolo perché non gli è data la possibilità di esercitarla direttamente saltando le pastoie del parlamento (Di Maio ha detto che "si salteranno le pastoie degli onorevoli"). I parlamentari, una volta eletti, privi di vincolo di mandato, possono anche tradire gli elettori che lo hanno eletto e passare ad altro partito o fondarne uno nuovo durante la stessa legislatura, cioè senza avere prima affrontato le elezioni. Questa storia deve finire. Bisogna introdurre il vincolo di mandato riformando anche l'art. 67 della Costituzione. A parte ciò è necessario introdurre nell'art. 75 il REFERENDUM PROPOSITIVO per contemperare la democrazia rappresentativa con quella diretta in modo che tramite referendum possa essere approvato un disegno di legge di iniziativa popolare allargando il referendum abrogativo ai trattati internazionali. Così finalmente sparirebbe la dittatura del parlamento, le cui decisioni possono essere in contrasto con la volontà popolare, che secondo Rousseau è la volontà della maggioranza. Finalmente ci libereremmo anche di tutti i mezzi di propaganda delle TV e dei giornali. Buona anche l'idea di Di Maio di ridurre il finanziamento pubblico ai giornali. Ottima sarebbe l'idea di cancellare completamente il finanziamento pubblico ai giornali, che dovrebbero vivere sulla base delle vendite e della invadente pubblicità.          
Riformando l'art. 75 si introdurrebbe finalmente un dibattito pubblico sulla permanenza dell'Italia all'UE e all'euro. Visto che illustri economisti hanno spiegato i motivi per cui converrebbe uscire dall'UE e dall'euro bisogna contrastare la propaganda di regime che ora debbono subire a livello governativo coloro sono contrari all'UE ma non possono dirlo perché la dittatura dell'UE si vendicherebbe subito facendo innalzare subito lo spread e dunque il debito pubblico per aumento degli interessi. Gli italiani abboccano da ignoranti a questo ricatto esercitato contro l'Italia perché non si può nemmeno parlare della convenienza di uscire dall'UE. Agiscono subito contro l'Italia le agenzie di rating come Moody's per alimentare paure di disastri. Il popolo italiano subisce subito la propaganda degli europeisti dell'innalzo degli interessi bancari, che invece non dipende affatto dallo spread. Nel 2012 lo spread saltò oltre 500 eppure i tassi bancari non aumentarono. Come ha notato in questo momento l'economista Antonio Maria Rinaldi (Stasera Italia, Retequatro). Non capiscono gli italiani, perché vittime della propaganda degli europeisti, che uscendo dall'euro sparirebbe lo spread e dunque finirebbe il ricatto della dell'economia finanziaria, che è in contrasto con l'economia reale.    

domenica 21 ottobre 2018

INCIDENTI DI CACCIA: FAR FESTA PER LA MORTE DI QUESTI SUBANIMALI...

...quando si ammazzano tra loro. Il fatto è che ci vanno di mezzo anche gli innoocenti che si trovino in campagna emagari in terreni diloro proprietà perché una vecchia legge permette a questi subanimali di invadere la proprietà privata quando non è recintata. I predatori uccidono solo per motivi di sopravvivenza non per divertimento come fanno i cacciatori, i quali pertanto sono peggio degli animali predatori. Sono dei subanimali, la cui vita sta sotto il livello dell'animalità. 

1 giorno fa - Sull'accaduto indagano ora i carabinieri che stanno ricostruendo la dinamica dell'incidente, la procura di Rieti ha naturalmente aperto un ...
2 feb 2018 - ROMA - La stagione della caccia si chiude con trenta morti. ... Denuncia il Wwf: nei mesi di dicembre 2017 e gennaio 2018 c'è stato un fiorire di ...

Vittime della caccia, quest'anno sono 114. Si è chiusa la stagione ...


https://www.ilfattoquotidiano.it › BLOG
1 feb 2018 - Nel 2018 la caccia e' una patetica scoria del passato. .... Il titolone parla di 114 vittime in un anno per la caccia poi leggendo meglio viene fuori ...
Notizie sui danni del mondo venatorio. ... 2018 14:34. E-mail · Stampa · PDF. COMUNICATO STAMPA - 07.10.2018 - ASSOCIAZIONE VITTIME DELLA CACCIA ...
 
 

sabato 20 ottobre 2018

HA VINTO LA BIANCA SERBIA CONTRO UNA FALSA ITALIA

Ditemi se questa potesse essere considerata fisiognomicamente italiana. Se la falsa Italia è giunta seconda lo deve soprattuto a questa falsa italiana Nella squadra "italiana" vi erano tre negre. E' stata la vittoria di una squadra veramente europea contro una squadra per metà africana. Dunque W la Serbia. Dove hanno avuto i loro padri, i loro nonni, i loro avi? Che hanno dato i loro avi all'Italia? E' un insulto per tutti gli italiani che hanno avuto i loro avi tra quelli che hanno dato la vita in due guerre mondiali, per non andare indietro nel tempo. E' veramente disgustoso affidare l'onore patrio a dei giocatori come se rappresentassero delle glorie  storiche italiane.  I loro padri sono arrivati come invasori con i barconi. E hanno dedicato la medaglia ai bambini stranieri di Lodi insultando Salvini. Non si sentiranno mai italiane ma hanno sfruttato l'Italia. Tanto più grave se sono islamiche.       
Leggere i commenti di risposta ad un equivo articolo che vuole dare ad intendere che basti coprirsi di una bandiera per acquistarne la nazionalità. 

L'Italia è pure di un'atleta nera
(Purché voglia essere tricolore)

          
Argento per le ragazze del volleySerbia campione del mondoLe azzurre crollano al quinto set
L'impresa

INCREDIBILE: GLI INTITOLANO UNA STRADA

Si affossano gli eroi e s'innalzano i derelitti


Testo di Danila Ticconi

Le strade si intitolano agli eroi, agli scienziati, a chi ha fatto la storia, a chi è morto per difendere la Patria. Ma questo povero ragazzo era un tossico derelitto, allontanato dalla sua famiglia, uno spacciatore, vittima prima di se stesso e poi della Giustizia. È doveroso che i bastardi che lo hanno ammazzato di botte paghino severamente, ha fatto bene la sorella a lottare per anni affinché venisse fuori la verità. Ma non è un eroe! Anzi, alla sorella, in mezzo a tanti discorsi di anni, poteva pure venire in mente di chiedere scusa alle famiglie di quei ragazzi a cui lui dispensava orrore. Chissà quanti ne ha contribuito a rovinare. Era uno spacciatore, è assurdo intitolargli una strada. Si dovrebbero sentire offese le famiglie dei tanti giovani carabinieri che muoiono per svolgere il loro lavoro o i pompieri che rimangono sotto le macerie per salvare vite e i cui nomi vengono a malapena menzionati. Nessuna strada con il loro nome!

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venerdì 19 ottobre 2018

EURO: GLI ITALIANI TRA IGNORANZA E PAURA

Notare la contraddizione risultante del sontaggio: il 66% degli italiani, se si facesse un referendum,  voterebbe contro la permanenza nell'Unione Europea ma a favore del mantenimento dell'euro. Non capiscono che il mantenimento dell'euro significa dover continuare a dipendere dalla Banca Centrale Europea (BCE) e dunque dall'UE. E' proprio il contrario della scelta che hanno fatto molti Stati che sono rimasti nell'UE (come gli Stati ex comunisti) per trarre guadagno dai fondi comunitari avendo per di più il vantaggio di avere conservato la loro moneta nazionale, che sono la corona per la Danimarca e la Svezia, il fiorino per l'Ungheria e lo zsloti per la Polonia. Questi Stati rimanendo nell'UE e conservando la moneta nazionale hanno scelto di avere la botte piena e la moglie ubriaca. Per esempio, l'Ungheria riceve 4 dai fondi monetari europei mentre versa solo 1. Nella proporzione tra 4 e 1 ci guadagna moltissimo. E il suo PIL è del 4%. L'Italia invece versa ai fondi comunitari europei molto più di quanto riceva. L'ultimo anno ha versato 20 miliardi per averne in restituzione un po' più della metà, e sotto vincoli di spesa. Purtroppo i disonesti che stanno a capo dei giornali e delle TV nascondono ai favorevoi alla permanenza nell'UE che la partecipazione dell'Italia all'UE è solo in perdita. E gli ignoranti abboccano credendo che l'Italia usufruisca gratis dei fondi comunitari  europei come se non fossero, e solo in parte, gli stessi soldi che l'Italia ha buttato via per aiutare Stati parassiti. Per altro verso vi sono gli ignoranti che sono favorevoli all'euro ma contrari all'UE. Ma non risulta dai sondaggi perché siano contrari all'UE. Sulla base di questa ignoranza si giustifica il sondaggio secondo cui gli italiani sarebbero in maggioranza favorevoli all'euro per il 66% e allo stesso tempo favorevoli all'uscita dall'UE. E' una contraddizione nata dall'ignoranza. Credono che si possa mantenere l'euro pur stando fuori dell'UE. Non capiscono che l'uscita dall'UE comporta anche l'uscita dall'euro, mentre si può rimanere nell'UE pur abbandonando l'euro. Mantenere l'euro significa continuare a rinunciare alla sovranità monetaria e dipendere allo stesso tempo da una banca straniera quale è la BCE. Il che è impossibile perché è una contraddizione non ammissibile: o si sta dentro l'UE (e in questo caso l'Italia continuerebbe a perderci perché dovrebbe continuare a finanziare in perdita gli Stati parassiti che usufruiscono in attivo dei fondi comunitari, anche nel caso in cui uscisse dall'euro) oppure l'Italia esce anche dall'UE per non dover stare ancora in perdita uscendo conseguenemente anche dall'euro. Uscendo dall'euro non esisterebbe più lo spread che è una conseguenza dell'appartenenza all'euro. E' infatti l'euro (con cui sin dal 1998 si è mascherato il marco tedesco) la causa dello spread, che ha come riferimento i BUND tedeschi. Uscendo dalla dittatura tedesca dell'euro-marco (inventato artificialmente con l'unico scopo di fissare il valore della moneta in relazione all'euro-marco e impedirne la flessibilità che è permessa solo da una moneta nazionale in relazione all'economia reale e non finanziaria) l'Italia si liberebbe dei ricatti dell'UE. L'Italia, che ha la maggiore industria manifatturiera dopo la Germania, si renderebbe competitiva con un ritorno ad una lira che, secondo i calcoli fatti dagli economisti sovranisti, verrebbe svalutata del 20%. Finirebbe il periodo di recessione con il ricatto dello spread. I fanatici sostenitori dell'euro debbono rispondere a questa domanda: perché la Danimarca, la Svezia, l'Ungheria, la Polonia stanno meglio con la loro moneta nazionale?  Perché l'Inghilterra ha conservato sempre la sterlina e si prepara ad uscire dall'UE? Se non rispondono a questa domanda sono dei disonesti che continuano ad ingannare gli italiani. Non hanno il coraggio di dire che, per quanto riguarda il mercato interno, non vi sarebbe una inflazione perché i costi dei prodotti dovrebbero adeguarsi al minore valore della lira rispetto all'euro per conservare il mercato interno. Pena il fallimento delle industrie italiane, le quali, al contrario, non avrebbero più interesse a delocalizzarsi in altri Stati dove minore è il costo della mano d'opera. Molte industrie multinazionali si sono trasferite, per esempio, in Ungheria, anche usufruendo di una tassazione inferiore. Piuttosto che istituire il reddito di cittadinanza bisognerebbe abbassare le tasse per favorire l'occupazione e impedire la delocalizzazione delle imprese. E tutto ciò sarebbe possibile soltanto abbandonando l'euro per riacquistare la sovranità monetaria. Ai fanatici ignoranti che, pur favorevoli all'uscita dall'UE, tuttavia hanno paura di uscire dall'euro, si potrebbe togliere la paura passando ad una lira pesante, cioè ad una lira che abbia il valore dell'euro (un euro=1936,27 lire). Valore fissato innaturalmente nel 1998.  Questa moneta non dipenderebbe più dai ricatti dello spread e dell'economia della zona euro dell'UE. Solo con la sovranità monetaria, cioè con una Banca d'Italia che riprenda a stampare moneta, si può uscire dallo stato di recessione che è iniziato con l'euro. I ricatti dell'UE sono soltanto apparenti. L'Italia subisce i ricatti solo perché non ha il coraggio di ricattare a sua volta l'UE. La Germania è la prima interessata ad avere l'Italia dentro la zona euro perché sa che con l'uscita dell'Italia dalla zona euro e dalla UE sarebbe la fine della stessa UE e con essa il predominio dell'euro-marco.                 

Italiani favorevoli all'euro ma più tiepidi sull'Unione Europea - Il Sole ...https://www.ilsole24ore.com/.../in-italia-solo-44percento-voterebbe-no-un-referendu...


2 giorni fa - Gli italiani sono in larga parte favorevoli all'euro ma molto tiepidi ... l'euro piace, ma solo il 44% degli italiani voterebbe no a un referendum Italexit (Ansa) ... italiani voterebbe per restare nell'Ue contro il 66% a livello europeo.

Unione europea, in caso di referendum solo il 44% degli italiani ...
https://www.ilfattoquotidiano.it › Zonaeuro


2 giorni fa - La media europea dei cittadini orientati al "remain" è del 66% e ... Il 65% degli abitanti della Penisola è favorevole all'euro, ma solo il 43% è ... dall'appartenenza all'Ue, contro il 68% degli europei (il dato più alto dal 1983).

Beppe Grillo propone un referendum sull'Euro: "Italia deve avere ...

27 lug 2018 - "Non dico di lasciare l'Euro, ma di lasciar decidere al popolo italiano con un referendum". Risponde così Beppe Grillo, fondatore di M5s, a Ian ...

mercoledì 17 ottobre 2018

FOLLIA: REDDITO DI CITTADINANZA ANCHE AI NON CITTADINI

Ma allora perché questo governo lo chiama "di cittadinanza". Si scopre che gli asseriti poveri in Italia sono 5 milioni. Perché non si è detto chiaramente che solo 4/10 di questi 5 milioni sono cittadini? Così bisogna fare deficit per mantenere con le tasse un esercito di fancazzisti, venuti qui anche con barconi e gommoni, purché siano residenti da almeno 5 anni. Nel 2013 il Di Maio aveva fatto riferimento in modo vago ed equivoco a coloroche ridiedevano in Italia intendendo riferirisi agli italiani. Poi i residenti in Italia sono diventati anche gli stranieri purché risidessero da10 anni in Italia. Per andare di male in peggio ha ridotto la permanenza da 10 a 5 anni. A questo punto si giustifica l'evasione fiscale contro decisioni folli. Vi è da domandarsi: in questi anni che facevano questi stranieri? Lavoravano legalmente o facevano lavori irregolari senza avere pagato contributi? Essi verrebbero equiparati pazzescamente agli italiani che abbiano perso un lavoro e, soprattutto perché giunti ad una certa età lavorativa, e perciò non fruitori per le aziende di agevolazioni fiscali previste per i giovani neo assunti, si siano trovati disoccupati. Ma gli italiani poveri a questo punto non sarebbero più 5 milioni ma 4/10 di 5 milioni, ossia 2 milioni. Come mai non vi è stata alcuna protesta da parte dei cittadini che avrebbero diritto a 780 euro? Escludendo gli stranieri dal reddito di cittadinanza i 780 euro potrebbero diventare almeno il doppio. Come mai Salvini non si è opposto a questa follia dei 5 Stelle? Non bastava la concorrenza a basso costo degli stranieri per tenere bassi isalari. Adesso si è estesa la concorrenza straniera anche per i 780 euro. Dove è andato a finire il "Prima gli italiani" di Salvini? A farsi fottere.     
Questo governo è innaturale con la sudditanza della Lega ai 5 Stelle, mentre la Lega, giustamente, aveva escluso dal suo programma il reddito di cittadinanza puntando piuttosto sulla riduzione delle tasse per favorire l'occupazione. Il reddito di cittadinanza sarà il fallimento dei 5 Stelle, con il necessario ritorno della Lega ad una coalizione di centro destra dove Forza Italia però dovrà mettersi al servizio della Lega, in alleanza con la destra di Fratelli d'Italia (Giorgia Meloni). 
I 5 Stelle andranno di fronte ad una sconfitta quando la Corte Costituzionale dichiarerà anticostituzionale la riduzione dei vitalizi. Intendiamoci: i vitalizi non dovrebbero esistere perché la politica non dovrebbe essere un mestiere a vita. Chi ha fatto della politica un mestiere invece che un servizio pro tempore dovrebbe rimanere senza vitalizi se non si è pagato con i propri soldi i contributi per avere una pensione, escludendo dall'indennità parlamentare l'importo dei contributi, che poi portano ad un vitalizio che viene equiparato ad una pensione.
Peggio per coloro che hanno fatto della politica un mestiere, per alcuni un mestiere a vita. Che rimangano senza soldi a carico dello Stato se non hanno mai avuto un mestiere nella vita. Vorrei vedere quanti ancora aspirerebbero ad una poltrona nella politica.    


Notare sotto come originariamente il reddito di cittadinanza nel 2013 si riferisse solo agli italiani. 
Perché Di Maio non può escludere gli stranieri dal reddito di ...

21 set 2018 - di maio reddito di cittadinanza immigrati stranieri - 4 .... simili ribadendo l'estensione anche agli stranieri con permesso di lungo soggiorno.

Poi è stato esteso anche agli stranieri alla faccia degli italiani poveri. Ecco le notizie dell'1 ottobre da cui risulta che l'ondivago Di Maio pensava ancora che il reddito di cittadinanza spettasse anche a tutti gli stranieri che risiedano da 10 anni in Italia. Il 16 ottobre è passato da 10 a 5 anni. 

Reddito di cittadinanza, Di Maio: "Andrà a chi è residente in Italia da ... https://www.ilfattoquotidiano.it › Politica


1 ott 2018 - Andrà anche agli stranieri e sarà erogato su una tessera elettronica. ... contenute nella nota di aggiornamento al Def: il reddito di cittadinanza.
    

SHOAH: STALIN SUPERO' HITLER PER NUMERO DI MORTI. MA E' VIETATO DIRLO

Ma il peggiore criminale della storia in fatto di numero di morti da lui causati fu Maometto a causa del Corano, la più grande disgrazia della storia. Ma nemmeno questo si può dire. L'Europa occidentale è invasa da islamici che i sinistronzi credono di poter integrare. E' come se Dio cercasse di integrare il demonio.

Quattro padri dell'umanità

Fedenrico Sala: Sì, è da aggiungere Pol Pot, con il suo 25% del suo popolo sterminato. E assieme a Stalin non può mancare Lenin, l'ideatore dei campi di concentramento, copiati e "perfezionati" da Hitler.


Aldo Lamberti: Elenchiamo con ordine qui di seguito a quanto ammontano le vittime del comunismo e del nazismo : nazismo, dai 10 ai 15 milioni. Vittime del comunismo: Urss 20 milioni, Cina 65 milioni, Vietnam 1 milione, Corea del Nord 2 milioni, Cambogia 2 milioni, Europa dell'Est 1 milione, America Latina 150 mila, Africa 1 milione e settecento mila.


Guido G. Bocchi Bianchi: Questo manifesto dovrebbe essere appeso ovunque, perché non si perda la memoria e ci si regoli per il futuro.
Giampaolo Maluberti: Tempo fa, feci il conto dei morti civili durante il periodo della seconda guerra facendo la percentuale sulla popolazione. Ne uscirono numeri decisamente peggiori: Italia, con il male assoluto, allo 0,3. Germania al 7, Russia oltre il 9 e Cina 8%. Con questi numeri non avevo e non ho intenzione di prendere le difese di nessuno, però aiutano a fare delle analisi. Ovviamente i soliti sinistri fenomeni, mi risposero che Russia e Cina, avendo più abitanti era normale avessero più morti, ed io risposi che loro sono la morte della matematica.
Salvatore Sechi: Se si volessero cercare ognuno ha le proprie vittime. Contarle serve a poco se non a perdere tempo.
Giovanni Cattaneo: Lenin è vissuto troppo poco, il successore l'ha abbondantemente offuscato con tutti gli anni che ha imperversato.

martedì 16 ottobre 2018

IL CASO CUCCHI NON MI COMMUOVE

I carabinieri sono preposti alla salvaguardia dell'ordine e della vita dei cittadini. Perciò sono colpevoli e da condannare i carabinieri che sono accusati di averne provocato la morte. Ma la vittima non mi commuove. Era un drogato. I drogati sono i responsabili della criminalità, organizzata o non, e perciò sono essi che la alimentano. Sono complici della criminalità. E' la domanda che fa l'offerta. Se non vi fossero i drogati non esisterebbe la criminalità che fa i traffici di morte. Dunque nessuna commozione per la morte di un drogato. 
E invece si è voluto fare un film presentando il Cucchi solo come vittima, senza considerare che egli faceva parte di un esercito che alimenta il traffico internazionale della droga.  

lunedì 15 ottobre 2018

L'URLATORE NICOLA ZINGARETTI SAREBBE IL MEGLIO COME BECCHINO DEL PD

Aspirante a divenire segretario del Partito della Disgrazia (PD) lo Zingaretti, fratello minore dell'attore Luca (quello del commissario Montalbano, che mi sono sempre rifiutato di vedere) è uno che è vissuto sempre senza mestiere. Mi domando come farebbe a vivere se uscisse dalla politica. Gli si dovrebbe un giorno pagare la pensione a che titolo se non ha mai avuto un mestiere? Con i vitalizi? Si interessò alla politica dall'età di 17 anni e di politica è sempre vissuto. E' stato europarlamentare, presidente della provincia di Roma e attualmente presidente della Regione Lazio. Ha solo un diploma di scuola media superiore  (non sono riuscito a sapere quale scuola media superiore abbia frequentato) e dimostrò subito di non avere alcun interesse allo studio perché non aspirò mai a laurearsi.    
La feccia della falsa sinistra non sopporta dimostrazioni contrarie. Questa volta non hanno ammesso che l'associazione Animalisti Italiani protestasse contro la cementificazione di aree verdi e il permesso di caccia nei parchi sulla base di un emendamento della legge regionale del Lazio, di cui lo sperabile becchino del PD è presidente.
REPTV

Gli animalisti contestano Zingaretti sulla caccia. 

Uno Zingaretti che continua la fila degli urlatori, degno competitore di altri urlatori come il Bomba Renzi e l'inesistente e insignificante Martina, che per darsi un nuovo volto si è fatto crescere la barba. Notare che le urla dello Zingaretti sembravano dirette contro lui stesso. I cacciatori sono dei subanimali perché i predatori non uccidono per divertimento ma per motivi di sopravvivenza. Pertanto è lo Zingaretti che dovrebbe essere sottoposto a cura psichiatrica, ammesso che possa essere curato. E con lui tutta la feccia subanimale dei PDoti a cui si rivolgeva perché gridassero per sommergere le proteste degli animalisti mentre venivano picchiati dagli squadristi del PD. Lo documentano i video. Predica contro l'odio ma è lui che reagisce con odio contro gli animalisti armati solo di manifesti mentre lo Zingaretti invitava a cacciarli via con la violenza invece di prestarsi ad ascoltarli. Per la falsa sinistra mondialista e serva della dittatura dell'UE e dell'euro la democrazia deve essere concepita solo a suo uso e consumo.        
I carnivori umani sono degli impostori che demandano vigliaccamente ai macellatori il compito di uccidere, dissanguare e squartare l'animale. Dovrebbero essere capaci di farlo essi una volta nella vita. Mi fanno moralmente schifo perché sono degli impostori che credono di avere le mani monde di sangue, mentre sono i mandanti dei macellatori. Io sono vegetariano dall'età di dieci anni e sono ancora vivo. E ne sto seppellendo di umani carnivori. Buon cancro a tutti gli umani carnivori. La carne è cancerogena (Umberto Veronesi). Zingaretti è uno che dovrà essere sepolto con tutto il PD. Che venga eletto segretario del PD perché è l'individuo migliore per fare il becchino del PD. Se non fossero idioti capirebbero che vi sono milioni di animalisti (tra cui almeno 6 milioni di vegetariano-vegani) con altrettanti voti a disposizione di un partito che difendesse i diritti degli animali. Ma questo vale anche per tutti i partiti. Anche per quelli di centro destra. Se Salvini avesse compreso nel centro destra anche la lista del Movimento Animalista di Michela Vittoria Brambilla non sarebbe stato costretto a fare un'alleanza innaturale con 5 Stelle. Glielo dissi di persona prima del 4 marzo 2018. Avrebbe preso molto più del 17%. Idiota anche lui per aver preferito i voti dei cacciatori nonostante siano in lenta (purtroppo) via di estinzione. Per questo sono costretto da 24 anni a presentarmi al seggio e a rifiutare le schede facendo mettere a verbale che non mi sento rappresentato da alcun partito.              

Un blitz degli animalisti
sul palco di Zingaretti
La denuncia: "Picchiati"





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Allora non è vero che gli animalisti sono di Sinistra!


Fonte: Imola Oggi 

Vedere vari video della furia selvaggia degli squadristi DEL PD 

ZINGARETTI 
CONTESTATO DA ANIMALISTI ITALIANI, ATTIVISTI PICCHIATI DAL PD

Roma, 14 ottobre 2018 - Non è stata un’accoglienza benevola quella che gli Animalisti Italiani hanno riservato a Nicola Zingaretti questa mattina all’Ex Dogana di Roma. Il canAltro...
Gestire
La violenza degli squadristi di Zingaretti: guarda le foto. No caccia, no cemento nelle aree protette.