venerdì 30 aprile 2010

ADOZIONE A SCATOLA CHIUSA: COME UNA LOTTERIA

Chi avesse intenzione di accedere all'odozione (per me si tratta di gente che vuole complicarsi la vita) dovrebbe sottostare ad una scelta voluta da altri. Chi volesse adottare un bambino europeo (anche italiano, possibilmente) dovrebbe trovarsi di fronte ad un rifiuto ed accettare un africano o un asiatico. Io mi domando se questo non sia un violare il diritto ad una libera scelta. E' il risultato del clima deleterio della cultura del relativismo e della società multiculturale e multirazziale. Si sta infrangendo anche il principio di libertà calpestato dal dispotismo che vorrebbe imporre dall'alto l'adozione senza tener conto delle libere scelte personali.

decisione della suprema corte nelle prossime settimane

Pg della Cassazione: no a discriminazioni razziali nelle adozioni internazionali

La procura: illegittimo indicare nella richiesta l'indisponibilità ad adottare bimbi di colore

decisione della suprema corte nelle prossime settimane

Pg della Cassazione: no a discriminazioni razziali nelle adozioni internazionali

La procura: illegittimo indicare nella richiesta l'indisponibilità ad adottare bimbi di colore

MILANO - Nessuna discriminazione è possibile in tema di adozioni. La procura della Cassazione dice «no» alle coppie che chiedono uno o più bambini in adozione indicando, però, di non essere disponibili a ricevere bimbi di pelle nera o di etnia non europea. La procura della Suprema Corte, sollecitata da un esposto dell'associazione «Amici dei bambini», ha espresso questo orientamento innanzi alle Sezioni Unite che dovranno prendere posizione al più presto in materia.

LA VICENDA - L'intero caso nasce da un ricorso, presentato dalla associazione, impegnata nella tutela dei diritti dell'infanzia, alla procura generale della Casszione, con il quale si chiedeva che il procuratore generale, ai sensi dell'articolo 363 del codice di procedura civile, proponesse ai giudici di piazza Cavour di illustrare la corretta interpretazione dell'articolo 30, comma 2, della legge n. 184 del 1983 che regola le adozioni. Al centro della vicenda, l'accoglimento, da parte del tribunale dei minorenni di Catania, dell'istanza di una coppia che si era dichiarata disponibile «all'accoglienza fino a due bambini, di età non superiore ai 5 anni senza distinzione di sesso e religione» e «non disponibile ad accogliere bambini di pelle scura o diversa da quella tipica europea o in condizione di ritardo evolutivo». Il tribunale di Catania, aveva quindi dichiarato i coniugi «idonei all'adozione sino a due minori di nazionalità straniera che presentino le caratteristiche risultanti dalla motivazione». Secondo Marco Griffini, presidente dell'associazione che ha presentato l'esposto, il decreto emesso dal tribunale contiene «una palese discriminazione su base razziale nei confronti di minori di colore e di etnia straniera a quelle presenti in Europa». La procura generale della Cassazione ha quindi deciso di sollevare a sua volta il caso di fronte alle sezioni unite, chiedendo, come ha fatto il sostituto pg Aurelio Golia, l'accoglimento del ricorso. La decisione delle sezioni unite civili, che non avrà ripercussioni sul caso di Catania, ma stabilirà soltanto un orientamento giurisprudenziale, arriverà nelle prossime settimane.


mercoledì 21 aprile 2010

NE' A DESTRA NE' A SINISTRA. PARTITO DEI NON VOTANTI

Che deve fare uno come me e come tanti (milioni)? NON VOTARE. Battersi per istituzionalizzare il partito dei non votanti facendo scendere il numero delle poltrone in proporzione al numero dei non votanti. Ho già spiegato come si dovrebbe operare per arrivare a ciò. Io ho smesso di votare dal 1994. Non si può pretendere che uno accetti in blocco tutto ciò che vuole la destra o la sinistra. Io sono di anima socialista. Sono contrario al capitalismo inteso come libertà di sfruttare il lavoro al solo fine del profitto usando la mano d'opera come merce. Sono contrario alla globalizzazione. L'economia deve essere funzionale al lavoro, e non il lavoro funzionale all'economia. (cioè al maggiore profitto). Sono contrario alle ingerenze della Chiesa nella politica nell'ambito delle questioni di bioetica (che bisognerebbe chiamare biogiuridica).La Chiesa non si accorge di essere antievangelica, contraria alle stesse parole di Gesù, che disse che il bene non deve essere fatto "al cospetto degli uomini". Voleva dire che il bene non può essere imposto con le leggi, ma deve essere dettato dalla coscienza individuale, altrimenti non si ha alcun merito di fronte a Dio. Perciò la Chiesa, quando chiede che sia impedito per legge un certo comportamento che essa ritiene contrario alla dottrina cristiana diventa antievangelica. Dal momento in cui venisse proibito per legge il divorzio o l'aborto perderebbe qualsiasi merito chi non divorziasse e non abortisse. Ma fallo capire al papa. Non lo capirà mai. Non capisce di essere un antievangelico. Sono contrario alla destra anche perché nella maggioranza insensibile (ancor più della sinistra) al tema dei diritti degli animali. Mi ha profondamnte deluso la Lega Nord sul tema della caccia, dimostrando di essere fiancheggiatrice della schifosa genia dei cacciatori (benché sia stata unicamente la Lega Nord a proporre interrogazioni e ultimamente con il deputato Angelo Alessandri un disegno di legge inteso ad eliminare finalmente la barbarie della maggiore crudeltà della macellazione ebraico-islamica). Ma non posso votare nemmeno a sinistra perché in questo secondo caso dovrei accettare in blocco anche la politica dell'accoglienza e delle porte aperte in fatto di immigrazione, cavallo di Troia dell'invasione islamica che stiamo subendo. Votando a sinistra dovrei accettare anche la follia dell'asserita normalità di pederasti e di lesbiche, che pretendono il riconoscimento degli asseriti diritti di coppia con l'aggiunta della pensione di reversibilità. Insomma, mi trovo nell'assoluta impossibilità di votare. APPARTENGO AL PARTITO DEI NON VOTANTI per colpa della degradazione di un clima di decadenza che alimenta la confusione tra morale e diritto, mentre vado affermando che in natura esiste solo il diritto naturale, come diritto all'autoconservazione, da cui discende il diritto alla vita e alla libertà, essendo il diritto naturale di uno il limite del diritto naturale di un altro, come nella stessa catena preda-predatore, dove il predatore uccide solo per motivi di sopravvivenza, e non come l'uomo, che per motivi culturali, che corrompono la natura, uccide per crudeltà.

martedì 20 aprile 2010

LE CONSEGUENZE DELLA FOLLIA DELL'EGOISMO DI PEDERASTI E LESBICHE RICONOSCIUTA DALLA LEGGE

GLI OMOSESSUALI (PEDERASTI E LESBICHE) PRETENDONO DI ESSERE NORMALI, MA PER AVERE UN FIGLIO DEVONO RIVOLGERSI ALLA NORMALITA' (I PEDERASTI DEVONO INGRAVIDARE UNA DONNA E LE LESBICHE DEBBONO FARSI INGRAVIDARE). MA NON BASTA. QUESTI ARROGANTI NEL LORO EGOISMO E NELLA LORO PRETESA NORMALITA' TROVANO APPOGGIO NELLA PURA FOLLIA CON IL PERMESSO DELLA DISONESTA' POLITICA CHE NON VUOLE PERDERE I VOTI DI QUESTI ANORMALI, INFISCHIANDOSI DEI DIRITTI DEL NASCITURO, CHE VIVREBBE IN UNA CONDIZIONE DI ANORMALITA'. TANTO PIU' GRAVE QUANDO CHI, FRUTTO DI QUESTA FOLLIA, NON SOLTANTO SI TROVEREBBE AD AVERE DUE COSIDDETTI PADRI O DUE COSIDDETTE MADRI, MA SUBIREBBE ANCHE LE CONSEGUENZE DI UNA INSEMINAZIONE CHE AVVENISSE NELL'ANONOMATO DEL PADRE NATURALE (NEL CASO DELLE LESBICHE) O DELLA MADRE (NEL CASO DEI PEDERASTI). FATTO GRAVISSIMO ANCHE DAL PUNTO DI VISTA MEDICO PERCHE' OGNUNO HA IL DIRITTO DI SAPERE CHI SIANO I SUOI GENITORI NATURALI PERCHE' HA IL DIRITTO DI CONOSCERE LA SUA VERA ASCENDENZA, NON SOLTANTO PER NON AVERE UNA TURBE PSICOLOGICA MA ANCHE PERCHE' NON GLI SIA NEGATO IL DIRITTO AD UNA ANAMNESI MEDICA CHE GLI CONSENTA DI SAPERE QUALI EVENTUALI MALATTIE EREDITARIE GLI SIANO STATE TRASMESSE AL FINE DI PREVENIRNE POSSIBILMENTE LE CONSEGUENZE.
DI TUTTO CIO' NON HANNO TENUTO CONTO I PAZZI DELLA POLITICA. LA LEGGE DEVE PROIBIRE CHE UNA DONNA POSSA ABBANDONARE IN OSPEDALE UN FIGLIO NELL'ANONIMATO. PERCHE' IL FIGLIO, PUR POTENDO AVERE UNA VITA MIGLIORE NELL'ADOZIONE, AVRA' TUTTAVIA IL DIRITTO, CHE NESSUNA LEGGE GLI PUO' TOGLIERE, SI SAPERE CHI SIANO I SUOI GENITORI NATURALI.
QUANDO CESSERA' LA FOLLIA DI UNA POLITICA CHE ASSICURA DEI DIRITTI INESISTENTI A PEDERASTI E A LESBICHE MENTRE LI NEGA A CHI E' VITTIMA INNOCENTE DI QUESTA FOLLIA?





20/4/2010 (12:51)
Inghilterra, lesbica diventa "papà"
La coppia con la figlia Liliy-May sul sito del Daily Telegraph
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Per la prima volta due persone dello stesso sesso riconosciute genitori
TORINO
Per la prima volta in Gran Bretagna due persone dello stesso sesso sono state riconosciute legalmente genitori di un bambino. E’ accaduto a Brighton, nel sud dell’Inghilterra, come riporta il Daily Telegraph.

Nel certificato di nascita della piccola Lily-May - nata grazie a un donatore di seme-, accanto alla firma della madre Natalie appare quello della compagna Betty Knowles. Non nella casella “father” (padre), ma in quella più generica di “parent” (genitore). Del padre biologico, o donatore come preferisce dire la coppia, nessuna menzione. Grazie alla legge del 2008 sulla fertilizzazione, è la prima volta da 170 anni - quando fu istituito dalla regina il primo certificato di nascita – che appare il nome di una donna nello spazio riservato al padre.

Non è stato difficile scegliere chi delle due sarebbe stata la mamma: «Natalie era davvero entusiasta - afferma raggiante Betty, 46 anni - e la decisione è venuta da sè». Le polemiche, com’è ovvio, non si sono fatte attendere. Josephine Quintavalle, di un’organizzazione sull’“etica della riproduzione”, afferma che «il certificato di nascita dovrebbe dare conto di come un bimbo è nato, specie in una cultura come la nostra ossessionata dalla genetica». A chi obietta che ogni bambino dovrebbe avere un padre, Natalie risponde seccata: «Un figlio ha solo bisogno di amore incondizionato ed è quello che io e Betty siamo in grado di dare, in abbondanza».

Di mancanza d’amore, Natalie ne sa qualcosa: da quando è uscita allo scoperto, dichiarando la sua omosessualità, i suoi genitori non le rivolgono più la parola. La donna, 38 anni, si stringe nelle spalle: «Peggio per loro, si stanno perdendo questa fantastica bimba».

La coppia, insieme da 15 anni, ha dichiarato che quando la figlia sarà grande la abitureranno a chiamare “mamma” Natalie e “mamma B” Betty. La coppia ha poi annunciato che sta già tentando una seconda maternità e che vuole aggiungere un ultimo tassello alla loro relazione: un’unione civile legalmente riconosciuta.

lunedì 19 aprile 2010

NON BASTANO LE FIRME CONTRO LA CACCIA

Oltre alle firme si passi alle minacce e alle azioni concrete. Quella gentaccia dei parlamentari che è favorevole alla caccia se ne frega della raccolta delle firme e delle manifestazioni di fronte a Montecitorio contro il disegno di legge scellerato che estende il periodo della caccia demandando alle regioni la facoltà di legiferare. Bisogna togliere la poltrona a chi crede di dover avvantaggiarsi del voto dei cacciatori sicura di non perdere quello dei contrari alla caccia.

In Commissione è passata la legge (e rischia di passare anche nell'aula della Camera) la legge che estende il periodo della caccia lasciando discrezionalità alle regioni. Nonostante la Prestigiacomo (in particolare) e la Martini avessero promesso che alla Camera non sarebbe passato l'emendamento del Senato. Sto dicendo da molto tempo che bisogna istituzionalizzare il partito dei non votanti. Far scendere il numero degli eletti in proporzione al numero dei non votanti, anche fatta salva una soglia fisiologica del 20% di non votanti. Sotto l'80% il numero degli eletti dovrebbe scendere proporzionalmente. Quanta gente non andrebbe a votare con la soddisfazione di togliere la poltrona a molti. Non vi sarebbe più l'arroganza della politica, di tutti coloro che, una volta eletti, sono liberi da ogni vincolo di mandato con l'elettore (come purtroppo prevede questa Costituzione). Bisogna arrivare ad una forma di democrazia alla Rousseau, che era contrario ad una forma rappresentatitiva e non diretta della volontà popolare. Questa volontà è nella stragrande maggioranza contraria alla caccia. Non è più tollerabile che gli interessi economici che girano intorno alle fabbriche di armi e alle armerie possano continuare a prevalere su questa maggioranza. Bisognerebbe anche riformare la Costituzione perché questa preveda anche un referendum propositivo, e non più soltanto abrogativo, di una legge, senza passare più per le pastoie del parlamento volute dall'art. 71 della Costituzione. In subordine, in attesa di una tale riforma, è necessaria una legge di iniziativa popolare (prevista dallo stesso art. 71 della Costituzione con la raccolta di 50.000 firme)per abolire la caccia. Allora si riconoscerebbero chiaramente i parlamentari veramente contrari alla caccia.E tutti gli altri getterebbero la maschera. Ma sapendo che i voti che prenderebbero dai cacciatori sarebbero di molto inferiori rispetto a quelli che perderebbero da parte dei contrari alla caccia.Anche indipendentemente da tutto ciò i contrari alla caccia dovrebbero negare il voto ad ogni candidato che non si dichiarasse contrario alla caccia.BASTA CON QUESTA MINORANZA IN ESTINZIONE che continua a comandare come una potente lobby. Si hanno le armi del voto per farla scomparire. Bisogna che tutte le associazioni animalistiche si facciano portatrici di questa potente arma contro le armi della genia dei cacciatori.

giovedì 15 aprile 2010

Gentaccia disonesta e/o ignorante del quotidiano LA NUOVA SARDEGNA

Il ritorno ufficiale della Lega Nord

di La Nuova Sardegna | tutti gli articoli dell'autore

Elezioni. Sarà presente alle Provinciali dopo l’esordio flop del professor Melis


CAGLIARI. Il senatore Fabio Rizzi ha confermato che la Lega Nord presenterà una sua lista per la Provincia di Cagliari. C’è chi ha parlato di prima volta: sbagliato. Il partito di Bossi ha già tentato lo sbarco nel Cagliaritano e fu un flop. Tanti anni fa a presentarsi, in un’elezione amministrativa, con lo spadone sguainato di Alberto da Giussano - simbolo storico della Lega - fu il professore universitario di filosofia Pietro Melis. Non uno sconosciuto, anche se a farlo finire nelle cronache non era stato certo un’opera pia ma un lavoro sugli ebrei. Lavoro poi costato al professore una condanna in primo grado per istigazione all’odio razziale. Nel programma elettorale di tanti anni fa, Pietro Melis - che si dichiarava federato con il nascente partito di Bossi - si lasciava andare anche a considerazioni sul dominio di una razza sull’altra. Per fortuna, fu un fiasco. Oggi il senatore Rizzi non ha svelato chi a maggio guiderà la Lega alle Provinciali: sarà una scelta più oculata?
Intanto, il vertice del centrosinistra per il caso Milia è stato rinviato a lunedì.

10 aprile 2010
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A LA NUOVA SARDEGNA

Qualcuno si è ricordato di me. Ma in un contesto sbagliato e fazioso come è questo giornalaccio. Che la Lega Nord sbarchi in Sardegna significa che io, fondando nel 1990 la Lega Sarda, e ottenendo il coordinamento con la Lega Nord, avevo visto lontano contro tutti gli imbecilli come voi che mi avete accusato di razzismo allora allo stesso modo in cui tuttora o da ignoranti o da disonesti mi accusate di antisemitismo. E mentre oggi voi siete tra i perdenti io oggi sono tra i vincenti, tra coloro che con la Lega stanno decidendo per tutta l'Italia, anche se con la Lega non sono d'accordo su vari punti (a incominciare da una insensibilità per i diritti degli animali). Per questo ho cessato di votare sin dal 1994, quando votai per me stesso. Ma voi ancor oggi siete una banda di disonesti perché continuate a voler confondere la mia battaglia contro la maggiore crudeltà della macellazione ebraico-islamica con l'antisemitismo. Su un punto mi trovo ancora d'accordo con la Lega Nord, sulla questione dell'immigrazione, che è il cavallo di Troia dell'invasione islamica. Anche su questo punto sono stato preveggente. Le conseguenze si vedono. L'Europa è oggi ostaggio del terrorismo islamico e voi ignoranti certamente non avete mai letto il Corano per sapere che è questo testo di merda la radice del terrorismo islamico. Mi si accusi pure di odio religioso: è vero. Ma solo perché sono contro le idiozie e le farneticazioni tremende dell'Antico Testamento e del Corano). Come dovrebbe esserlo chiunque sia dotato di un minimo di intelletto. Senza confonderlo con l'antisemitismo perché sono stato sempre un filoisraeliano ed ammiratore dell'intelligenza ebraica laica, perché non troverete un ebreo credente (nelle stronzate dell'Antico Testamento) che abbia dato dei contributi nella scienza, nell'arte e nella filosofia. La frase incriminata era diretta agli ebrei CREDENTI. Ed ho sempre fatto seguire "CREDENTI" quando ho attaccato gli ebrei a causa della macellazione rituale (ebraico-islamica). E quando ho fatto riferimento alle camere a gas ho voluto dire soltanto che avevo il diritto di non commuovermi per quegli ebrei CREDENTI che vi erano finiti perché essi, giustificando la maggiore crudeltà nei confronti degli animali non umani, e perciò una totale insensibilità per la loro sofferenza, non potevano poi pretendere che si avesse sensibilità per la loro. Come non proverei alcuna sensibilità per individui disonesti come voi se foste vissuti al tempo della guerra e foste finiti male in un lager nazista. In sostanza, più in generale, ho voluto dire che ho il diritto di non commuovermi per la brutta fine che possono fare coloro che sono privi di sensibilità per le sofferenze altrui (anche degli animali non umani) non potendo pretenderne dagli altri per sé. E' evidente che questo discorso vale per tutti, ebrei e non ebrei. Dunque siete dei farabutti o delle teste di cazzo quando mi avete accusato e continuate ad accusarmi di antisemitismo. Siete della gentaccia.






clear

mercoledì 14 aprile 2010

TROPPO, TROPPO POCO QUESTO TERREMOTO

PER CONOSCENZA ALL'AMBASCIATA CINESE

(chinaemb_it@gov.cn)

A CHE SERVE UN TERREMOTO CON SOLI 400 MORTI IN UNA CINA DI 1 miliardo e 200 mila BARBARI ANCORA LEGATI ALLE SUPERSTIZIONI DI UNA PSEUDO MEDICINA CHE TIENE GLI ORSI IN GABBIA PER ESTRARNE LA BILE, SI MANGIA ANCHE CANI E GATTI RITENENDO PER PRINCIPIO CHE SIA MANGIABILE TUTTO CIO' CHE SI MUOVE DA SE'? PERO' VI E' LA PENA DI MORTE PER CHI UCCIDE UN PANDA. COME SE LA VITA DI UN CANE O DI UN GATTO, DOTATI DI UNA CAPACITA' AFFETTIVA SUPERIORE, E DUNQUE DI UNA MAGGIORE CAPACITA' DI SOFFERENZA, VALESSE MENO DI QUELLA DI UN PANDA. CHE HA FATTO IL BUDDISMO IN TANTI SECOLI? NULLA. CHE HA FATTO IL MARXISMO? MENO CHE NULLA. SE UN TERREMOTO GIGANTESCO AVESSE SPAZZATO VIA ALMENO META' DEI CINESI ALLORA, SI', SAREBBE STATO BENEFICO. QUESTO GOVERNO CINESE, CHE ORMAI NON HA ALCUNCHE' DI COMUNISMO, TRATTANDOSI DELLA DITTATURA DI UN PARTITO UNICO A SOSTEGNO DI UN CAPITALISMO SFRENATO CHE SFRUTTA UNA MANO D'OPERA A BASSO COSTO , STA PONENDO IN GINOCCHIO IL CAPITALISMO DEGLI ALTRI STATI IN UN'ECONOMIA GOVERNATA DALLA FOLLIA DELLA GLOBALIZZAZIONE.


colpita la provincia del Qinghai, nel nord-ovest della Cina

Terremoto in Cina, almeno 400 morti

Più dell’85% degli edifici situati vicino all’epicentro, nella zona di Yushu, è crollato

colpita la provincia del Qinghai, nel nord-ovest della Cina

Terremoto in Cina, almeno 400 morti

Più dell’85% degli edifici situati vicino all’epicentro, nella zona di Yushu, è crollato

Una degli edifici distrutti in Cina (Ap)
Una degli edifici distrutti in Cina (Ap)

MILANO - Almeno 400 morti e 10mila feriti. È questo il bilancio di un potente sisma di magnitudo 6,9 sulla scala Richter (7,1 per l’istituto di geofisica cinese) che ha colpito la provincia del Qinghai, nel nord-ovest della Cina. «Molte altre persone sono sepolte sotto le macerie» hanno fatto sapere le autorità locali. Novecento di loro sono state estratte vive.«Sono stati inviati dei soldati per salvare la gente sotto le case crollate», ha detto un responsabile, Huang Limin, citato dall’agenzia Nuova Cina. Il terremoto è stato registrato alle 7.49 ora locale, poco prima dell’1 di notte in Italia, ed è stato seguito da tre forti repliche. L’epicentro è stato individuato a circa 380 chilometri a sud/sudest della città di Golmud, a una profondità di 46 chilometri, ha indicato l’Istituto di geofisica americano.

Il terremoto in Cina Il terremoto in Cina Il terremoto in Cina Il terremoto in Cina Il terremoto in Cina Il terremoto in Cina Il terremoto in Cina Il terremoto in Cina

CROLLATO OLTRE L'80% DEGLI EDIFICI - Più dell’85% degli edifici situati vicino all’epicentro, nella zona di Yushu, è crollato, secondo l’agenzia Nuova Cina, che cita un altro responsabile del governo locale. Una scuola professionale si è sgretolata e «molto studenti sono stati sepolti dalle macerie», ha aggiunto. «I feriti sono ovunque nelle vie, molta gente è ricoperta di sangue», ha detto questo responsabile cinese. La zona colpita dal terremoto, non lontana dalla regione autonoma del Tibet, accoglie circa 80.000 persone ed è ad alto rischio sismico: è abitata soprattutto da contadini e nomadi di etnia mongola e tibetana e dispone di importanti riserve di carbone e piombo.

MOLTI BAMBINI TRA LE VITTIME - Hung Limin, vicesegretario del governo della Prefettura Autonoma Tibetana di Yushu, a 250 chilometri dal confine con il Tibet, ha aggiunto che «molti altri» sono ancora sepolti sotto le macerie delle case. «Non abbiamo macchinari e scaviamo soprattutto con le mani» ha proseguito il funzionario. «Finora siamo riusciti ad estrarre dalle macerie 900 persone, 700 soldati sono ora impegnati nell' opera di soccorso».Tra le vittime ci sono molti bambini delle scuole elementari che, quando si è verificato il sisma, erano da poco entrati nelle aule. L' epicentro del sisma è stato individuato nella township di Jiegu che si trova a 800 chilometri dalla capitale della provincia, Xining, in una zona di alta montagna, circostanze che rendono più difficile e più lento l' arrivo dei soccorsi.

DANNEGGIATE ANCHE LE STRADE, SOCCORSI A RILENTO - La tv di Stato ha mostrato le immagini dei soccorritori al lavoro tra le rovine e in un paesaggio di desolazione. «Sono crollate molte case a un solo piano, quelle più alte hanno retto ma hanno molte crepe», ha raccontato un funzionario locale, Ji Guodong, al telefono.




martedì 13 aprile 2010

IL BULLO SARDO

A La zampa inviato il 13 aprile 2010

e non pubblicato perché censurato

Non è stata pubblicata la mia risposta ironica al Bullo Sardo (così presentatosi) che invitava a non tornare in Sardegna una che criticava i sardi per l'impressione negativa che aveva avuto di essi riguardo agli animali, dopo aver fatto in tempo a leggere un mio post (poi cancellato su richiesta della responsabile della rubrica lettere del L'UNIONE SARDA) in cui facevo presente che su questo quotidiano vi era stata una rivolta di lettere a difesa dei pastori e della strage degli agnelli contro la mezza pagina pagata dall'associazione Elliot, con una fotografia di un agnello accompagnata dalla scritta "lasciatemi vivere" . Al Bullo Sardo (che aveva scritto "Sardo Sono" avevo replicato scrivendo "ignorante sei" (per aver scritto Stò invece di Sto e li invece di lì).Non è la prima volta che subisco una censura per aver scritto male dei sardi (in riferimento alla predominante cultura pastorale). Mi arrivò una email da parte di anna.MASERA@lastampa.it in cui mi si annunciava la cancellazione del mio post. E' lei la moderatrice o il Cerruti nominato in un recente post? Si faccia avanti per dare spiegazioni. SARDUS NATIONE NON MORIBUS

lunedì 12 aprile 2010

MAGISTRATI CANAGLIE E GOVERNO PEGGIORE

Vi è una sorta di accanimento in magistrati come Fabio De Pasquale, che, di fronte alla legge sul legittimo impedimento, si dichiarano disposti a tenere udienza anche il sabato e la domenica. Tanta sollecitudine non si è mai vista per un comune cittadino. E' vero che questa legge puzza di incostituzionalità. Sarebbe stato più semplice e più corretto reintrodurre l'immunità parlamentare o introdurre l'immunità per tutti i ministri per la durata del loro mandato, aggiungendo l'impossibilità di un rinnovo dell'immunità in caso di rielezione al parlamento o di nuova nomina a ministro per evitare che in questo caso il processo venga rinviato sine die. Queste canaglie di magistrati nulla hanno fatto per sollecitare questo governaccio, come tutti quelli precedenti (di sinistra e di destra), a promuovere una vera riforma del codice di procedura civile. Vi sono 8 milioni di processi civili impantanati. Ho già scritto che bisogna eliminare le udienze dal processo civile, tranne una per l'escussione dei testi, altrimenti si continuerà a rendere praticamente inesistente la giustizia civile. Si pensi che vi sono Tribunali e Corti d'Appello in cui le udienze vengono oggi rinviate al 2014 (Corte d'Appello di Cagliari) o addirittura al 2017. Questa è una vera vergogna che ricade su quel buffone di ALFANO, che per la giustizia civile ha saputo introdurre come pseudo novità soltanto la Camera di conciliazione. Si tratta di un arbitrato in cui anche i giudici debbono essere pagati dalle parti. Qui siamo arrivati al peggio del peggio. E nessun magistrato ha alzato la voce pe far rilevare che si aggiunge in questo modo una ulteriore farsa di giustizia, buona per i ricchi e per coloro che siano disposti a compromessi dopo essere stati vittime dei soprusi altrui. In questo modo coloro che li hanno commessi avrebbero comunque da guadagnarci. QUESTA E' UNA GIUSTIZIA A FAVORE DEI DELINQUENTI CONCEPITA DA UN MINISTRO COMPLICE DEL MALAFFARE E DA MAGISTRATI COMPLICI DEL MALAFFARE DI UN MINISTRO E DI UN GOVERNO CHE CONTINUA A TENERE MORTA LA GIUSTIZIA CIVILE.

sabato 10 aprile 2010

SE LI PRENDA LUI IN CASA QUESTO PRETACCIO


Da La Stampa del 9 aprile
Monsignor Marchetto contesta
i repingimenti: «A Tripoli rischio
di condanne a morte e torture»
CITTA' DEL VATICANO
«Nessuno può essere trasferito, espulso o estradato verso uno Stato dove esiste il serio pericolo che la persona sarà condannata a morte, torturata o sottoposta ad altre forme di punizione o trattamento degradante o disumano». Lo ricorda mons. Agostino Marchetto, segretario del Pontificio Consiglio per la Pastorale delle Migrazioni che contesta la decisione italiana di intercettare in mare gli immigrati «respingendoli forzatamente in Libia, come previsto da un accordo bilaterale con quel Governo, e ciò senza valutare la possibilità che vi fossero fra di loro rifugiati o persone in qualche modo vulnerabili».

Ecco un bell'esempio di cattocomunismo. Questo mons. Marchetto non sa nemmeno a chi spetti il diritto d'asilo e lo vorrebbe estendere a tutti i rifugiati di guerra od economici. Il diritto d'asilo spetta unicamente a colui che venga perseguitato PERSONALMENTE in un Paese che non sia in stato di guerra civile e fugga per questo dal suo Paese, in cui rischierebbe il carcere per avere espresso liberamente il suo pensiero. Sono dunque esclusi i rifugiati economici e di guerra. Ma questi disonesti preti vogliono far finta che non sia così perché si sentono in dovere di estendere la carità a tutti con la politica dell'accoglienza e delle porte aperte. Perché non se li prende tutti il Vaticano e li mantiene a sue spese invece di pretendere che sia l'Italia a farsi carico di questi invasori per aumentare il sovraffollamento e il dissesto sociale? Questi pretacci si dimenticano che abbiamo i poveri di casa nostra, compresi quelli che vivono con pensioni minime.

martedì 6 aprile 2010

LA VIOLENZA NASCOSTA. CARNIVORI, FATE VOI I BOIA

Questa è una lettera in una versione ampliata rispetto a quella inviata a L'UNIONE SARDA e pubblicata in cartaceo il 7 aprile. Pongo tra parentesi quadra le frasi aggiunte nella presente versione. Ringrazio la curatrice della rubrica "lettere " de L'Unione Sarda per avere aggiunto lei il titolo, che non poteva essere migliore, e mi scuso con lei per avere interpretato come un suo rifiuto di pubblicare la mia lettera la mia convinzione che fosse pubblicata subito come immediata replica ai pastori e a tutti i loro sostenitori. Solo un sms era contro di essi. Tuttavia mi domando se, a parte la questione di spazio, la mia lettera sarebbe stata pubblicata nella presente versione. Lo escluderei.

Mi inserisco a sostegno dell'associazione Elliot che ha, tuttavia, posto la questione in modo sbagliato, cioè sul piano dei buoni sentimenti, con cui a nulla si continuerà ad approdare. E' invece una questione di coerenza, con cui quasi tutti quelli che difendono i pastori verrebbero messi di fronte alla loro ipocrisia, di cui non si rendono nemmeno conto. Infatti tutti sarebbero d'accordo su questa massima: non accettare i frutti di quelle azioni che per ragione o per sentimento rifiuteresti di fare. Se mangi carne devi dichiarare di essere disposto a ricavarti da te la bistecca in un mattatoio almeno una volta nella vita, uccidendo, scuoiando e squartando l'animale. Allora avrai il diritto di mangiare carne. Altrimenti sei un impostore che crede di avere le mani monde di sangue, mentre le hai più sporche di quelle dei macellatori che se le sporcano per te. Tutti quelli che non vogliono sottrarsi alla barbara tradizione delle feste di sangue (Natale e Pasqua) dovrebbero dichiarare di essere capaci di andare in campagna e uccidere un agnello infilandogli un coltello in gola e procedere nelle operazioni successive. Quanto ai pastori (ma ciò vale per tutti gli allevatori di morte, che non si sprecano certamente il cervello), se facessero un altro mestiere sarebbe meglio. La cultura pastorale è all'origine storica della cultura della violenza. Il gesto dell'uccidere è materialmente lo stesso, che si tratti di un agnello o di un uomo. Lo diceva già il filosofo neoplatonico Porfirio (III secolo d. C.) [riferendosi alla civiltà mesopotamica, spiegando che gli uomini, già avvezzi ad uccidere gli animali dopo averli schiavizzati negli allevamenti, fecero il passo successivo nell'uccidersi tra loro passando prima alla schiavizzazione delle donne e poi a quella degli uomini (Della astinenza dalle carni). Ciò vale ancor oggi per la Sardegna, in cui il retaggio di una cultura pastorale è stata all'origine di una storia di faide e di odi, di sequestri di persone per una popolazione che per secoli è vissuta isolata dall'Europa in uno stato di semibarbarie, non producendo alcunché di positivo nella sua storia. Dove maggiore e più intensa è stata la cultura pastorale, nella regione del nuorese e dell'Ogliastra, sempre maggiore è stata la delinquenza con il numero di omicidi. Grazia Deledda, nuorese - ma abbandonò la Sardegna da ragazza per trasferirsi a Roma - fu odiata dagli stessi sardi, in particolare dai nuoresi, per averli dipinti come meritavano. E' lo stesso ritratto che si trae leggendo la Storia della Sardegna di Giuseppe Manno. Un popolo di parassiti che si presentava come vittima di altri popoli, mentre era piuttosto vittima di se stesso, delle sue divisioni e dei suoi odi intestini di natura tribale. Si pensi che i sardi, privi di dignità, si intrupparono nell'esercito aragonese per combattere contro l'ultimo giudicato indipendente, quello di Arborea. Nella battaglia di Sanluri vi furono 5000 morti, di sardi combattenti contro altri sardi. I risultati si sono visti. Non hanno dato alcun contributo al progresso della conoscenza. Il sardo di un paese vicino era "unu sardu de afforasa".(un sardo di fuori, considerato straniero). I sardi sono ancor oggi un popolo di parassiti che morirebbe di fame dopo un mese senza i trasferimenti dal governo centrale. E non vi è da meravigliarsi se queste stesse divisioni si riflettono oggi in una regione che, pur avendo solo un milione e 600 mila abitanti, ha ben 8 inutili province con sperpero del danaro pubblico nella politica di malaffare per meglio aggredire il territorio facendo prevalere interessi localistici. ] In compenso vi sono in Sardegna ben 8 milioni di pecore. Circa 7 pecore per ogni abitante. [Ecco ancor oggi la "ricchezza" dei sardi.]

Un discorso a parte merita il perdurante silenzio dei papi che alimenta la tradizione del Natale e della Pasqua come strage di agnelli per conservare la nefanda immagine del Cristo agnello sacrificale. Ma chi (come me) ben conosca e abbia fatto studi di esegesi biblica la Bibbia - che supporta antiscientificamente, pur dopo la concezione neodarwiniana dell'evoluzione biologica da una comune origine di tutte le forme di vita, la malattia mortale della Terra che è l'antropocentrismo - è la migliore dimostrazione che dio non esiste (almeno quello ebraico-cristiano-islamico, perché sarebbe un dio inaccettabile [ributtante]). Il papa non ha alcunché da insegnarmi, mentre avrebbe molto da imparare. Ma qualcosa sta cambiando (purtroppo lentamente) se l'Italia ha il maggior numero di vegetariani (7 milioni), che sono migliori del papa. E se non valgono questi argomenti valgano quelli dell'oncologo Umberto Veronesi (vegetariano e animalista) che ha detto spesso che la carne è cancerogena (favorendo soprattutto il cancro all'intestino, al colon e al pancreas). [Dunque buon cancro a tutti i carnivori.] Io sono vegetariano dall'età di 10 anni. E ne sono passati 60. Dunque si può vivere in salute senza mangiare carne. E' solo una questione di palato. Ma io,variando di una parola un noto detto, ho inventato un proverbio:ne uccide più il palato che la spada.