giovedì 1 febbraio 2018

UN PO' DI CONTI PER SMASCHERARE L'IMBROGLIO DEI SINISTRONZI

I quali hanno promesso 250 euro al mese per ogni figlio sino ai due anni, 150 euro sino a 17 anni, 108 euro dai 18 ai 25 anni. Costo totale annuo 23 miliardi. Come coprire il finanziamento? 14 miliardi vengono coperti abolendo le detrazioni per ciascun figlio a carico e gli assegni familiari nella dichiarazione dei redditi. Notare come questi disonesti capeggiati dal Bomba si riprendano con una mano più di quanto promettono di dare con l'altra. E' il massimo dell'imbroglio. I 9 miliardi vengono coperti aumentando il deficit, mentre dall'altra si dice che il deficit annuale non dovrà aumentare per rispettare il limite del 3% imposto dall'UE con l'intento di non aumentare il debito pubblico. 
A nessuno è venuto in mente di ribattere a questi disonesti che ogni anno l'Italia partecipa ai fondi comuni europei nella misura di 20 miliardi avendone in restituzione 12 ma vincolati a determinate voci di spesa, con la conseguenza che, se i miliardi restituiti non vengono spesi entro un determinato tempo, vengono persi. Vi sono dunque 8 miliardi regalati ogni anno alla parassitaria burocrazia dell'Unione Europea. Aggiungansi 5 miliardi (ma sono dati ufficiali, che coprono la realtà della spesa) per mantenere un esercito di invasori nullafacenti che i sinistronzi disonesti hanno messo in bilancio ogni anno con la loro politica dell'accoglienza. Ebbene, 8 miliardi più 5 miliardi fanno 13 miliardi buttati a danno dei tartassati. Basti questo per dimostrare quanto folle sia il programma con cui i disonesti vorrebbero continuare a sgovernare. 
Il centro destra propone l'innalzamento delle pensioni minime aggiungendo 500 euro. Chi ha già 500 euro ne avrà 1000. Non è dunque vero che tutti avranno una pensione minima di 1000 euro come ha detto Berlusconi. Chi ha una pensione sotto i 500 euro aggiungerà 500 euro, senza arrivare a 1000. Mentre Berlusconi ha voluto dare ad intendere che tutti avranno 1000 euro come pensione minima. Berlusconi vuole una flat tax del 23%.  I sinistronzi si oppongono seguendo quanto ha detto il Bomba secondo cui in questo modo si prende dai poveri per dare ai ricchi e si viola il principio costituzionale della progressività delle imposte. FALSO. Prima di tutto quelli che hanno un reddito superiore ai 100.000 euro LORDI l'anno sono una piccolissima percentuale rispetto a tutti contribuenti. E' vero che chi guadagna di più dovrebbe pare più tasse. Ma attenti. L'art. 53 della Costituzione dice che ognuno deve partecipare alla spesa pubblica in proporzione alla capacità contributiva. La flat tax (tassa piatta) non è in contrasto con l'art. 53 perché anche con il 23% per tutti anche i ricchi pagherebbero di più. Ma sarebbe giusto che la progressività andasse oltre il 23% per coloro che gudagnano 100.000 euro lordi l'anno. Anche se in questo caso il maggiore introito sarebbe quasi trascurabile. Vi è piuttosto da riflettere ulteriormente sull'art. 53 della Costituzione. Che cosa si intende per capacità contributiva? Chi ha una seconda casa sfitta ha una maggiore capacità contributiva? NO. Questa casa non gli produce reddito. Dunque una tassa sulla seconda casa (che può essere di vacanza al mare, in montagna, in campagna), come su ogni altra costruzione, specialmente se adibita a fabbrica, non dovrebbe essere tassata nella dichiarazione IRPEF. Altra cosa sono la tassa sulla spazzatura (Tari) o i servizi indivisibili (Tasi). Ma quali sono i servizi indivisibili? Non l'acqua che viene pagata a parte secondo il consumo. Si dovrebbero ridurre alla manutenzione delle strade e al costo della loro manutenzione. Ma è evidente che non si può introdurre il costo di manutenzione per ogni anno, come se una strada avesse bisogno di annuale manutenzione. Rimane solo il costo dell'illuminazione pubblica. Inoltre bisognerebbe quantificare la quantità di spazzatura prodotta. Un ufficio che spazzatura produce? Nessuna. Solo carta, che può essere regalata o venduta per essere riciclata evitando di abbattere alberi. Un negozio che spazzatura produce? Nessuna. Al massimo del cartone che può essere regalato o venduto a chi ne fa raccolta per rivenderlo. Ed ecco la brillante idea dei sinistronzi: una tassa patrimoniale. Io ho affacciato queste obiezioni proprio alle luce dell'art. 53 della Costituzione. Obiezioni insuperabili. La Costituzione non prevede alcuna tassa sul patrimonio che non dia reddito. Che i governi vadano a cercare soldi altrove. Prima di tutto riducendo o annullando le spese inutili. Le maggiori spese inutili sono quelle che derivano dall'esistenza delle Regioni e dal pagamento di tutti i consiglieri regionali, con le loro relative pensioni, chiamate vitalizi, che debbono cessare di esistere. Ciò vale anche per i parlamentari. Anche per essi debbono cessare di esistere i vitalizi considerando che il mandato parlamentare, come quello consilare, non può essere inteso alla stregua di un lavoro inteso come mestiere a cui possa essere aggiunta una pensione, trattandosi di un mandato a termine, anche se vi sono molti politici che della politica hanno fatto un mestiere a vita, mentre non è un mestiere. Se non hanno avuto nella vita un mestiere peggio per loro. Le Regioni sono soltanto degli inutili carrozzoni politici fonte di spese improduttive. Bisogna centralizzare la sanità che è anch'essa fonte di sperpero dovendo essere eguali i costi per ogni Regione.  
Infine, non è contrario all'art. 53 della Costituzione porre un tetto massimo agli stipendi dei dipendenti pubblici. Vi sono dipendenti degli uffici del parlamento che hanno stipendi maggiori rispetto a quelli dei parlamentari. Alcuni giungono ad avere stipendi superiori ai 200.000 euro. Un barbiere del parlamento ha una pensione che viene calcolata in base ad un assurdo stipendio che arriva a più di 100.000 euro. E qui i parassiti della società sono pronti a sostenere le loro assurde pretese cercando di far valere il principio dei diritti acquisiti. Ma io mi domando dove si trovi scritto questo principio. Si trova forse nella Costituzione? NO. Si trova solo nella giurisprudenza, compresa quella, incredibile, dei parrucconi della Corte costituzionale, interessati a salvarsi i loro lauti stipendi e le loro relative pensioni. Ma la giurisprudenza non fa legge dovendo essere un'interpretazione della legge. E quando vi sono interpretazioni diverse, come capita persino in Cassazione, vuol dire che una legge è lacunosa, in ogni caso mal fatta. Se tale asserito principio non si trova nella Costituzione una legge che abolisca i diritti acquisiti è del tutto costituzionale. Come sarebbe costituzionale porre un tetto massimo  di 5000 euro netti alle pensioni. Chi ha guadagnato molto nella sua vita e non ha provveduto a pagarsi una pensione privata suppletiva non può pretendere di continuare a vivere con super pensioni a danno del bilancio dello Stato, cioè a danno degli altri contribuenti, che debbono pagare più tasse per pagare le pensioni a questi privilegiati.                     

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