sabato 1 giugno 2013

AI FUNERALI DI FRANCA RAME UN DIO CONTRADDITTORIO: VOI QUALE ALBERO AVRESTE PREFERITO? IO NESSUNO DEI DUE. CHI FU VERAMENTE FRANCA RAME. L'INFAMIA RICADA SULLA SUA MEMORIA

Potete ascoltare su youtbe il racconto di cosiddetto apogrifo dell'Antico Testamento. Non sapevo che vi fossero apogrifi dell'Antico Testamento oltre a quelli dei Vangeli. Non sarà un'invenzione del femminismo di Franca Rame? Dio avrebbe creato prima Eva senza trarla da una costola di Adamo, e poi Adamo, che, trovandosi di fronte ad Eva (nuda?) fugge spaventato. Perché? Non si capisce. Allora Dio invia un angelo ad Adamo perché lo riconduca di fronte ad Eva. E a tutti e due dice: vi sono due alberi. Il primo dà frutti dal sapore mutevole e che danno l'eternità. Rimarrete l'unica coppia della terra perché siete eterni e non avete bisogno di avere discendenza. Il secondo è l'albero delle mele che dà la conoscenza, il progresso scientifico, tecnologico, ma insieme anche il dubbio e la mancanza di certezze, ma anche l'amore, che vi porterà ad accoppiarvi e ad avere discendenza, ma insieme anche la morte. Eva sceglie subito il secondo albero. Evidentemente, visto Adamo, aveva una voglia matta di accoppiarsi e far figli. Attenzione, dico io, questo non è amore, è istinto animale di accoppiamento. Adamo ha qualche dubbio ma poi fa la stessa scelta di Eva. E io mi domando. avevano tutti e due gli organi genitali? Se li avevano come potevano scegliere il primo albero? Li avrebbero avuti inutilmente. Come se Dio avesse loro detto: attenzione, se preferite il primo albero, quello dell'eternità, non dovete scopare. Altrimenti i frutti della prima pianta non fanno effetto. Ma questo non viene detto. Comunque per me la scelta di Adamo ed Eva fu sbagliata. Essi si fecero prendere da un desiderio dettato dal presente. Mostrarono di essere solo animali privi di ragione. Non pensavano che avrebbero dato luogo ad una inutile umanità, condannata a vivere nei dubbi, nella macanza di certezze, che nessuna religione avrebbe potuto loro dare. Ma vi è un'altra contraddizione in questa favola. Prima della scelta del secondo albero Adamo ed Eva avevano delle conoscenze? E quali? Se avessero scelto il primo albero sarebbero vissuti per l'eternità avendo conoscenze sul mondo già creato? Non viene detto. Ma vi è da supporre che, se avessero scelto l'eternità, venendo così equiparati alla natura divina, avrebbero avuto una conoscenza divina del mondo. Sino al momento della scelta avevano delle conoscenze divine? Se non le avevano solo così si giustifica la scelta del secondo albero. Se avevano già conoscenze divine come potevano scegliere il secondo albero disposti a perdere le conoscenze divine sul mondo e sulla futura storia dell'umanità, fatta di crudeltà, di guerre, di lutti, di tormenti  e di tutto ciò che di negativo la storia umana avrebbe comportato? Essi si comportarono da incoscienti. Da pazzi tutti e due. Se ne fregarono. Preferirono comportarsi da animali non umani. Farsi subito una bella scopata per dare inizio ad una catena di morte. Oltre che pazzi furono anche degli egoisti. Pensarono subito a se stessi e non alle conseguenze delle loro scopate. E poi i loro figli avrebbero avuto una discendenza passando tra vari incesti. Fratelli con sorelle, padri con i figli etc. Che bell'inizio. Nemmeno a questo pensarono. Ecco perché DARIO FO ha recitato questa favola facendola passare, anche lui da incosciente, come emblema di una scelta d'amore. Ma che amore! Amore del cazzo! Fu una scelta egoistica dettata dalla mancanza di preveggenza. Io al posto di Adamo avrei detto a Dio: a me per il culo non mi prendi. Prima di tutto non mi hai detto se, preferendo il secondo albero, avrei avuto dopo la morte un'anima immortale. E questo è grave. Almeno questo mi avresti dovuto dire. Perché questa è la massima incertezza della vita. Chi se ne fregherebbe del progresso scientifico, dovuto ad un lungo e duro faticoso lavoro, del piacere di farsi delle belle scopate con una donna! Se mi dicessi che dopo la morte vi è una vita eterna, allora che differenza vi sarebbe tra il primo e il secondo albero? Nessuna. Non vi sarebbe alcuna differenza tra il morire giovani e il morire vecchi. Che conta infatti vivere anche 100 anni di fronte all'eternità? Solo con la certezza di una vita eterna dopo la morte potrei accettare di dar luogo ad una umanità mortale, pur al prezzo di una futura storia di essa fatta di crudeltà. E poi perché, se vi fosse una vita eterna dopo la morte - ma tu non me lo vuoi dire - perché questa vita eterna dovrebbe essere limitata all'uomo a non estesa a tutti gli animali, che sarebbero i veri innocenti della Terra, giacché tu mi avresti creato responsabile e dunque passibile di punizione in una supposta vita oltre la morte? Ti accorgi o Dio di essere del tutto illogico? Ma io non posso pensare che esista un Dio privo di ragione se mi hai dato la capacità di pensare tutto ciò mentre tu stesso sei incapace di prevedere tutto ciò che io già prevedo prima di fare la scelta che mi hai proposto. Sai che ti dico? Che per me non esisti. No. Non puoi esistere. Io non sono stato creato da te. Sei un imbroglione. Tu sei solo una proiezione della mia mente. Io non so come mi trovi ad esistere di fronte ad Eva. Non mi hai nemmeno detto come avresti fatto a crearmi. Da dove mi hai ricavato? Non mi hai detto nemmeno questo. E che cosa facevi prima d'ora? Perché hai creato il mondo solo adesso? Che cosa facevi prima standotene tutto solo? Eri stufo di rimanere solo? Qual è il motivo che ti ha indotto, dopo una semieternità, a creare il mondo? E' stato un tuo improvviso chiribizzo non dettato da ragione? Perché se tu avessi la ragione non avresti atteso una semieternità prima di creare il mondo. Altrimenti l'avresti creato dall'eternità. Ma se il mondo fosse coeterno con te non vi è più bisogno di te. Basterebbe la materia eterna con le sue leggi fisiche. No. Non mi freghi. Tu non puoi esistere. Io sto solo sognando, come ha sognato Eva. Il primo albero non esiste. E nemmeno il secondo. Avresti potuto trovare una terza soluzione. Domandare a tutti e due se avessimo preferito rinunciare sia al primo che al secondo albero in mancanza di certezze di sopravvivenza dopo la morte scegliendo il secondo albero. E allora ti avrei chiesto di farmici pensare a lungo. Perché in tutti e due i casi anche un'eternità di puro spirito mi spaventa. Mi dovrei annoiare per l'eternità come hai fatto tu sinora? Che me ne faccio di un'eternità di puro spirito senza il piacere di farmi una bella scopata con Eva e altre donne dopo? Un'eternità senza corpo non è gioia. E' noia. Solo noia. Che hai fatto infatti sino ad ora per una semieternità? Mi trovo qui sulla terra con la sola voglia di accoppiarmi per istinto animale e poi dovrei vivere per l'eternità senza corpo? Ci troviamo tutti e due qui senza sapere da dove siamo venuti. Ma ammesso, e non concesso, che tu esista, sai cosa ti dico? Lascia vivere da mortali gli altri animali. Essi infatti non sono in grado di porsi la domanda "che senso ha la vita?". Ma sarebbe stato meglio che tu non avessi creato nemmeno essi. Infatti saranno costretti a soffrire, a mangiarsi tra loro, senza nemmeno avere un'altra vita. Ti sembra tutto bello ciò? Ma perché non hai continuato a rimanertene solo invece di rompere i coglioni a tutti creando il mondo? No. Non è possibile che tu esista. Ma se esisti ti dico: io non accetto né il primo né il secondo albero. Trovami tu un'altra soluzione. Potrebbe essere la reincarnazione? Non lo so. Non sono convinto nemmeno di questo. Altrimenti facci sparire tutti e due ancor prima di accoppiarci, e senza soffrire a causa delle future sofferenze della futura umanità, che creerà maggiori sofferenze anche tra gli animali non umani a causa del suo credere di essere padrona della loro vita, come tu stesso hai voluto che pensasse . Ti prego Dio, se esisti, sparisci e fammi sparire. Me ne faccio nulla della vita e dell'eternità. 
Ma tutto questo l'ateo Dario Fo non l'ha capito. Si è fatto sopraffare dal sentimento doloroso della perdita della moglie Franca facendo dire ad Adamo che, nonostante tutto, anche pena la morte, preferisce "il mistero dell'amore". Ma quale mistero! E l'unico mistero del cazzo. Se non fosse nato ora non soffrirebbe. E data la sua età, 87 anni, maggiore di quella di Franca (84 anni), non vivrebbe da coerente ateo aspettando anch'egli il ritorno nel nulla, dove non ritroverà Franca. E se non soffre in tale attesa allora è un incosciente. Beato lui.   
Tutto ciò anche prescindendo dalla considerazione che non Dario Fo ma il grande poeta Mario Luzi avrebbe meritato al suo posto il premio Nobel. E accenno solo alle gravi colpe di Franca Rame sostenitrice degli assassini di sinistra. Il suo volontariato era inficiato da una ideologia che faceva riferimento al SOCCORSO ROSSO e alla banda di POTERE OPERAIO. La Rame non condannò l'uccisione di Sergio Ravelli, un ragazzo di 19 anni, che fu massacrato a colpi di chiave inglese e morì dopo un mese di agonia. Fu ucciso dai collegati a Soccorso Rosso. Nel 1972 fu massacrato a pugnalate Carlo Falvella, uno studente universitario di 22 anni. La Rame soccorse anche con danaro Achille Lollo ideatore della strage dei due fratelli Virgilio e Stefano (di nove anni) Mattei, bruciati vivi perché il padre era un operaio iscritto al M.S.I. Si tratta del noto rogo di Primavalle. La Rame era sempre con coloro che nelle piazze gridavano che "uccidere un fascista non è reato". E sosteneva gli assassini del commissario Calabresi. Si era dimenticata che il suo caro marito era stato un paracadutista fascista della R.S.I. Poi convertitosi alla sinistra. Ma nel 1944-5 non era un bambino. Aveva 18-19 anni. E con grande ardore partecipava al rastrellamento dei partigiani. Peccato di gioventù? Ma per i peccati di gioventù di quelli che furono massacrati con il plauso dei coniugi Fo non vi è stato perdono. Per i Fo era giusto massacrarli anche se inermi. Infatti mai si dissociarono da questi assassini. Si dica anche questo, mentre i giornali ne tacciono. La Rame ha seminato odio ideologico e la violenza da lei subita facendone poi il racconto in teatro è il frutto dell'odio di chi ha visto in lei la fiancheggiatrice degli assassini di vittime innocenti. La violenza da lei subita andò a cercarsela. Perciò non poteva suscitare commozione, come pretendeva di averne. Non può meritare compassione da chi ne conosca la vita. Voleva che al suo funerale vi fossero donne vestito di rosso. Ma doveva essere il rosso del sangue delle vittime di cui lei fu la mandante ideologica. Non ha lasciato di sé buona memoria. E il marito ha avuto il coraggio spudorato di parlare di amore. Un amore circoscritto ai seguaci della loro ideologia e accompagnato da odio per tutti gli altri. Ma come ha fatto un individuo privo di profondo pensiero ad avere il premio Nobel per le sue buffonate? Ha fatto comodo ai due Fo non credere in Dio perché, se esistesse, ma non sarebbe quello della favola, dovrebbero essere puniti per tutta la violenza di cui essi sono stati propagatori. Che l'infamia ricada sulla loro memoria.           

Funerali Franca Rame, il ricordo di Dario Fo e la recita ... - YouTube

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1 giorno fa – L'ultimo saluto finale a Franca Rame, l'attrice scomparsa mercoledì scorso a 84 anni, lo ha dato il marito Dario Fo che ha preso la parola dopo ...
                           


1 commento:

Anonimo ha detto...

Finalmente qualcuno che dice il vero. Le lodi a Franca Rame mi hanno nauseata. E dare il Nobel a un Dario Fo è ridicolo....