venerdì 20 novembre 2009

Chi concepì la seguente legge a protezione degli animali?

Chi concepì una legge "In base alla quale non dovranno esistere più atti di crudeltà nei confronti degli animali"? Legge che proibiva la macellazione rituale ebraico-islamica, stabiliva lo spazio necessario nelle stalle (perché non si formasse troppa anidride carbonica) e la quantità di luce solare in esse prima dell'uscita all'aperto ogni giorno; proibiva l'uso del pungolo per le mandrie, l'alimentazione forzata delle oche; stabiliva che un cane, se tenuto all'aperto, dovesse avere una cuccia con l'ingresso verso un muro per essere riparata dal vento); stabiliva che su un terreno di 300 mq non potessero stare più di due conigli con relativa prole e quattro galline; che gli animali deboli non dovessero uscire nelle giornate fredde, che un animale vecchio dovesse essere mantenuto in vita ed assistito e, se sofferente, avesse una morte indolore; proibiva gli addestramenti degli animali nei circhi in quanto sottoposti a maltrattamenti;considerava reato grave da punire con un minimo di un anno di carcere (senza condizionale) il maltrattamento degli animali e considerava maltrattamento non curarsi di un cane o di un gatto che, senza padrone, si avvicinassero all'uomo facendo capire di avere bisogno di aiuto; imponeva l'anestesia anche ai pesci, che dovevano arrivare vivi al mercato in grosse vasche ossigenate ed essere tramortiti con una scarica elettrica prima di essere venduti per evitare che boccheggiassero a lungo nell'agonia; imponeva che anche le macellazioni casalinghe avvenissero in presenza di un veterinario che doveva provvedere all'anestesia; imponeva che il trasporto degli animali avvenisse predisponendo delle stazioni di sosta in cui potessero scendere per mangiare e riposarsi, avendo sempre l'acqua a disposizione nei vagoni, aperti d'estate da un lato e chiusi ma arieggiati d'inverno. Ai cavalli dovevano essere tolti i ferri dagli zoccoli e doveva essere predisopsto un piano ricoperto di fieno e di torba, ed ogni mucca con il vitello doveva essere separata dagli altri animali, etc, etc .Il commento alla legge chiariva che "la cultura di un popolo comporta che brutalità nei confronti di esseri sensibili siano considerate in urto con la morale comune. L'educazione, la scuola e la chiesa non sono sufficienti ad evitare il maltrattamento degli animali...L'animale non è una proprietà dell'uomo che ne possa fare ciò che vuole...Esso ha diritto ad essere protetto dallo Stato". Tutte le associazioni animalistiche dovevano confluire in una unica Lega nazionale in rispetto della suddetta legge. Ripeto: chi la concepì? Qualcuno lo sa? Io lo so.E lo saprete.


2 commenti:

Andrea Chessa ha detto...

Faccio il rompiscatole.

E' molto probabile che Lei si riferisca alla legge del terzo Reich Tedesco a protezione degli animali e degli esseri viventi non umani.

La legislazione che il Nazionalsocialismo approntò nei confronti degli animali è ancora oggi all'avanguardia.

Anonimo ha detto...

Esatto. La scrivente nel lontano 2004 offrì in prima traduzione mondiale la legislazione del 1933. Poichè il testo di legge è scritto in lingua gotica, mi sono prodigata per farlo tradurre in italiano. Peccato, la sterilità del mondo accademico non ha degnato rispetto al mio lavoro, se avessi lavorato su un trattato sterile di pedagogia generale avrei fatto carriera; invece no.
Ringrazio profssor Pietro Melis per i preziosi insegnamenti.

Ex studentessa