giovedì 27 maggio 2010

SCALFARI CORRUTTORE IGNORANTE DELLA FILOSOFIA

Scalfari, scrivendo "Per l'alto mare aperto" (Einaudi) ha dimostrato di conoscere la storia della filosofia peggio che se l’avesse letta sul Bignami se confonde la modernità con la storia del relativismo e con la perdita dell'assoluto. Secondo lui Nietzsche è il culmine del relativismo. Che ignorante o fazioso. Forse tutti e due. Nietzsche è un’isola di falso relativismo(falso perché vi è l’assoluto della natura come Volontà di potenza) ed è circondato da uno stuolo di filosofi metafisici. La rivoluzione scientifica del XVI secolo si accompagna ad un pensiero filosofico impregnato di metafisica (e perciò d assoluto). Questo ignorante ha fatto finta che filosofi come Cartesio, Spinoza, Leibniz, Pascal avessero abbandonato l'assoluto. E che dire dei filosofi idealisti come Fichte, Schelling ed Hegel, per cui l'assoluto è lo Spirito? Non appartengono forse tutti alla filosofia moderna? E grandi poemi metafisici sono stati scritti anche dopo Nietzsche. Per esempio: Bergson. Blondel, James, Whitehead, Bradley, Alexander, Santayana, il secondo Heidegger, etc. Altro che fine della modernità con Nietzsche. La modernità è il pensiero forte che inizia con la metafisica del XVII secolo e percorre anche l’800, pur in contrasto con lo storicismo e il convenzionalismo (come quello di Poincaré e di Mach nella scienza fisico-matematica). Questo ignorante Scalfari ha incluso tre secoli nella modernità facendo di tutti gli indirizzi un solo fascio di relativismo. E’ stato sempre fazioso ed opportunista come giornalista. Cimentandosi con la filosofia è ancora peggio. Consiglierebbe un serio professore di storia della filosofia la lettura del libro di Scalfari almeno per diletto? Se lo facesse corromperebbe gli studenti. Non si capisce se questo individuo sia più ignorante o più disonesto. Che credibilità può avere questo stesso individuo come giornalista della politica se è stato capace di scrivere tante castronerie filosofiche? Nella sua autoincensazione non si accorge nemmeno di essere ridicolo. Quando finirà di scrivere sarà sempre troppo tardi. E' sconcertante che Einaudi abbia accettato di pubblicare una simile sconcezza di libro, pieno di strafalcioni filosofici. Ma si sa, pur di fare quattrini gli editori sono dei puttani.

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