martedì 28 settembre 2010

UN UOMO PUO' VALERE MENO DI UN CANE

GIA' IL 22 GENNAIO AVEVO FORMULATO UN TEOREMA PER DIMOSTRARE CHE UN UOMO PUO' VALERE MENO DI UN CANE. QUESTO CRIMINALE CHE HA BRUCIATO DEI CUCCIOLI MERITEREBBE LA STESSA FINE. INVECE NON FARA' NEMMENO UN GIORNO DI GALERA.

PURTROPPO UNA CONCEZIONE MORALE, E PERCIO' ANTROPOCENTRICA, DEL DIRITTO PORTA A RITENERE IL CONTRARIO, ANCHE QUANDO SI TRATTI DI CRIMINALI. NON VI SARA' MAI PROGRESSO UMANO SINO A QUANDO SI CONTINUERA' A RITENERE CHE LA VITA DI UN CRIMINALE VALGA COMUNQUE PIU' DI QUELLA DI UN ANIMALE NON UMANO

L'uomo era infastidito dalla loro presenza. Ora rischia fino a 18 mesi di carcere

Sfuggito al rogo, Micky non ce l'ha fatta

E' morto il cagnolino simbolo dell'incendio di Leporano. I carabinieri hanno denunciato il presunto autore del gesto

L'uomo era infastidito dalla loro presenza. Ora rischia fino a 18 mesi di carcere

Sfuggito al rogo, Micky non ce l'ha fatta

E' morto il cagnolino simbolo dell'incendio di Leporano. I carabinieri hanno denunciato il presunto autore del gesto

Il piccolo Micky non ce l'ha fatta: anche lui è morto per le ustioni riportate dopo essere stato gettato in un rogo
Il piccolo Micky non ce l'ha fatta: anche lui è morto per le ustioni riportate dopo essere stato gettato in un rogo
MILANO - Sarebbe stato identificato l'autore del rogo di Leporano, nel Tarantino, dove quattro cuccioli di cane erano stati gettati tra le fiamme e tre di loro alla fine erano morti per le ustioni. Due dei cuccioli erano morti subito e il terzo, Micky, era stato recuperato ancora in vita ed era subito assurto a simbolo delle campagne contro le barbarie gratuite nei confronti degli animali. Si sperava di poterlo salvare ma le sue condizioni sono poi peggiorate e alla fine è deceduto tra indicibili sofferenze.

IL PRESUNTO AUTORE - Il responsabile del gesto sarebbe un operaio di 56 anni che risulta già denunciato dai carabinieri. E' accusato di uccisione di animali e ora rischia una pena detentiva fino a 18 mesi. L'associazione animalista "Quattro cani per strada", che accudisce i cani senza tetto del territorio e che aveva denunciato l'accaduto, di cui si era occupato anche il Corriere, ha deciso di costituirsi parte civile.

LA DENUNCIA E LE INDAGINI - Erano stati i volontari dell'associazione a scoprire i cagnolini morti e a recuperare dalla cenere il piccolo Micky. E proprio loro avevano sporto denuncia. I militari si sono messi al lavoro e le loro indagini hanno portato ad individuare il presunto autore. Sarebbe il proprietario del casolare dove gli animali, tutti trovatelli, avevano trovato rifugio. Infastidito dalla loro presenza avrebbe deciso di sbarazzarsene approntando un falò e gettandoveli nel mezzo. Uno dei cagnolini è però riuscito a scappare ed è stato ritrovato incolume. Di altri due erano stati trovati solo i resti carbonizzati.

Redazione online
23 settembre 2010

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ciao Pietro
sono d'accordo con te... purtroppo persone che usano violenza contro animali indifesi meriterebbero di fare la stessa fine... il mondo è già abbastanza doloroso senza che ci sia posto anche per questi luridi vermi assassini!
Anto - Koki - Dolly