Lei prima si è sposata. Perché l'ha fatto sentendosi già lesbica? Se l'ha fatto è stata un'ipocrita che voleva salvare la faccia in pubblico ed apparire normale. Ma in effetti non lo era. E lasciando il marito (suppongo) lei ha ingannato un uomo facendogli credere che lei fosse normale. Dunque una disonesta come lei non ha alcuna credenzialità per fare prediche agli altri. Ciò premesso, poiché non sono un ignorante come lei (che ha fatto l'ISEF e si è dedicata allo sport, mentre io ho dedicato la mia vita allo studio insegnando per quasi 50 anni storia della filosofia all'Università e ho fatto anche studi di storia della scienza, studiando in particolare la cosmologia e la biologia evoluzionistica) sono anche in grado di affermare, sulla base delle mie letture, che l'omosessuallità ha un'origine prevalenteente genetica, ma dovuta anche a disfunzioni ormomali. Legga per esempio del biologo Jean Didier-Vincent (autore con il filosofo Luc Ferry) il libro CHE COS'E' L'UOMO (Garzanti). Dunque non è colpa dell'omosessuale di essere nato ANORMALE. Sì, perché i pederasti e le lesbiche sono degli ANORMALI, pur non avendo colpa della loro ANORMALITA'. Di ciò dovrebbe tener conto la Chiesa, che considera l'omosessualità un peccato. Se fosse un peccato la causa di esso dovrebbe essere attribuita a Dio, visto che la Chiesa crede che la natura sia stata creata da Dio. Il fatto è che la natura è molto imperfetta, essendo sin dall'origine la vita nata dalla fomazione casuale dei protorganismi sulla cui evoluzione ha agito la selezione naturale, la quale però non è così potente da poter eliminare tutte le anomalie, altrimenti non esisterebbero nemmeno le malattie, come quelle generate da virus e da batteri, ed essa spesso genera anche dei mostri, sfuggiti alla selezione naturale, come vi è sfuggita anche l'omosessualità, che contrasta con la tendenza di ogni organismo ad autoriprodursi. I pederasti e le lesbiche sono dunque delle anomalie perché in contrasto con la legge naturale che vede la biforcazione tra maschio e femmina.Non esiste infatti in natura la distinzione NATURALE tra omosessuale e eterosessuale. In natura esiste come legge naturale solo la distinzione tra maschio e femmina, nonostante le anomalie che essa contiene. Lei è dunque il risultato di una anomalia della natura, e non della sua normalità. Gli omosessuali non vogliono riconoscere ciò e pretendono di essere considerati normali. E'questo che non si può ammettere.Se si limitassero a riconoscere anormali non avrebbero l'arroganza di manifestare IN PUBBLICO la loro anormalità, che assume una forma di provocazione, nonostante lei, disonestamente, lo abbia negato anche poco fa a RAINEWS24ore. Vedere due ragazze che camminano in pubblico tenendosi per mano non mi scandalizza tanto, perché anche le donne normali (eterosessuali) talvolta manifestano la loro amicizia in tal modo. Ciò che non è sopportabile in pubblico è che gli omosessuali in pubblico vadano ben oltre, anche baciandosi, quando non fanno di peggio. Questo atteggiamento, che sa di provocatorio, può giustamente generare una reazione di schifo. Dove è andato a finire il reato di offesa al comune senso del pudore? Immagini un bambino che domandi ai genitori: perché quei ragazzi si abbracciano e si baciano sulla bocca? Immagini l'imbarazzo dei genitori nel dare una risposta.Il reato di omofobia che si vorrebbe introdurre sarebbe il frutto dell'arroganza omosessuale, che non ha rispetto per i normali, che HANNO IL DIRITTO DI NON ESSERE PROVOCATI PUBBLICAMENTE con certi atteggiamenti che generano reazioni psicologiche per il senso di schifo a cui sono costretti, dovendo andare oltre gli atteggiamenti pubblici perché costretti ad immaginare due individui che si inculano o due lesbiche che usano protesi per fare l'una la parte del maschio. Per lei, che è ANORMALE, che due si inculino o lei usi delle protesi per farsi scopare o inculare o per scopare o inculare la sua compagna è normale. Ma proprio perché è anormale. Queste schifezze non sono certamente un reato. Ma rimangono schifezze. Che uno che sia normale è costretto ad immaginare vedendo in pubblico due che con atteggiamenti anormali costringono i normali a subire nell'immaginazione le vostre schifezze. Voi anormali dovreste dimostrare che la natura ci ha dato il culo anche per altro oltre che per defecare. E poiché non potete dimostrarlo siete dei disonesti, oltre che schifosi. Voi ANORMALI in privato avete il diritto di fare tutte le schifezze che volete. Ma senza provocare in pubblico il senso di schifo che i normali hanno il diritto di provare. E voi pretendereste di abolire anche il diritto di provare schifo per voi a causa di certi vostri atteggiamentei in pubblico. Il mondo alla rovescia. Piuttosto che aggiungere l'aggravente di omofobia bisognerebbe riconoscere le attenuanti a coloro che sono costretti a subire in pubblico la vostra arroganza omosessuale contrabbandata come normalità. La violenza fisica è un reato. Su questo non si discute. Ma esiste anche la provocazione che dovrebe servire da attenuante invece che da aggravante. Purtroppo viviamo in un mondo occidentale corrotto dal relativismo, dal multiculturalismo, che giunge a confondere la differenza di razza con la differenza tra eterosesuale ed omosessuale. Uno di razza diversa è comunque una persona normale. Mentre un omosessuale non è normale. Ma la vostra disonestà porta a confondere la differenza di razza con la differenza tra omosessuale ed eterosessuale. Io antislamico sono costretto a riconoscere che gli islamici hanno ragione quando dicono che l'Occidente è corrotto. E lei è immagine di questa corruzione che pervade l'Occidente favorendo l'invasione islamica.
Non so se il commento di Andrea stia a difesa anche della sua causa. Esiste un vecchio art. del Codice Penale che prevede il reato dioffesa al COMUNE SENSO DEL PUDORE. E qui non si tratta soltanto di pudore ma di schifo. Aggiungerò allora le conseguenze negative psicologiche che ho subito per il resto della vita da quando avevo vent'anni e subii le avances schifose di due pederasti, il cui ricordo rimane incancellabile. Uno di questi due divenne poi preside nella Facoltà dove io stesso insegnai.Quando ero ancora studente del II anno si avvicinava al mio tavolo in biblioteca facendomi strani discorsi circa le mie fisime religiose postemi nella testa dai salesiani, dove studiai 8 anni. Ero ancora credente per inerzia. Mi diceva che non esisteva la differenza tra omosessuale ed eterosessuale. Sino a quando un giorno brutalmente mi domandò, uscendo dalla biblioteca:"me lo dai il cazzo?". Gli risposi di stare lontano per sempre da me e di far finta che non ci conoscevamo. Costui divenne poi molti anni dopo preside nella Facoltà dove anch'io ero diventato docente. Ed ogni volta che lo vedevo non riuscivo a rimuovere psicanaliticamente la frase "me lo dai il cazzo?". I pederasti hanno il diritto di fare queste proposte senza ritenere che uno normale non debba sentirsi offeso e schifato? E se uno reagisse prendendo il pederasta a calci nei coglioni non avrebbe ragione? L'altro pederasta era uno studente diplomando in organo e composizione organistica (io studiavo anche al Conservatorio composizione e pianoforte). Un giorno, senza sospettare alcunché, gli chiesi se avesse un certo corale di Bach , che mi piaceva moltissimo, trascritto per pianoforte. Mi disse di sì e mi invitò nella sua pensione. E qui scoprii subito con schifo che mi aveva invitato con ben altre intenzioni. Naturalmente lo apostrofai con i termini che meritava e lo ignorai per sempre rivedendolo con schifo al Conservatorio.
Non so se il commento di Andrea stia a difesa anche della sua causa. Esiste un vecchio art. del Codice Penale che prevede il reato dioffesa al COMUNE SENSO DEL PUDORE. E qui non si tratta soltanto di pudore ma di schifo. Aggiungerò allora le conseguenze negative psicologiche che ho subito per il resto della vita da quando avevo vent'anni e subii le avances schifose di due pederasti, il cui ricordo rimane incancellabile. Uno di questi due divenne poi preside nella Facoltà dove io stesso insegnai.Quando ero ancora studente del II anno si avvicinava al mio tavolo in biblioteca facendomi strani discorsi circa le mie fisime religiose postemi nella testa dai salesiani, dove studiai 8 anni. Ero ancora credente per inerzia. Mi diceva che non esisteva la differenza tra omosessuale ed eterosessuale. Sino a quando un giorno brutalmente mi domandò, uscendo dalla biblioteca:"me lo dai il cazzo?". Gli risposi di stare lontano per sempre da me e di far finta che non ci conoscevamo. Costui divenne poi molti anni dopo preside nella Facoltà dove anch'io ero diventato docente. Ed ogni volta che lo vedevo non riuscivo a rimuovere psicanaliticamente la frase "me lo dai il cazzo?". I pederasti hanno il diritto di fare queste proposte senza ritenere che uno normale non debba sentirsi offeso e schifato? E se uno reagisse prendendo il pederasta a calci nei coglioni non avrebbe ragione? L'altro pederasta era uno studente diplomando in organo e composizione organistica (io studiavo anche al Conservatorio composizione e pianoforte). Un giorno, senza sospettare alcunché, gli chiesi se avesse un certo corale di Bach , che mi piaceva moltissimo, trascritto per pianoforte. Mi disse di sì e mi invitò nella sua pensione. E qui scoprii subito con schifo che mi aveva invitato con ben altre intenzioni. Naturalmente lo apostrofai con i termini che meritava e lo ignorai per sempre rivedendolo con schifo al Conservatorio.
13 commenti:
Veramente, per quanto ne sapevo io, la scienza non ha ancora raggiunto certezze sulle cause dell'omosessualità umana(sia maschile che femminile).
Molto probabilmente la genetica ha un ruolo statistico importante, ma non è la causa unica, esaminando il DNA, e la genealogia di una persona, non si può stabilire al 100% se è o diventerà omosessuale, quindi è probabile che ci siano anche cause psichiche e ambientali, che anche il cosiddetto IMPRINTING abbia un ruolo non secondario nella formazione dell'orientamento sessuale. Affermare con tanta supponenza, che è sicuramente un errore di natura, è scientificamente scorretto, e mi sembra anche molto semplicistico
Ah, per concludere, lei(e chi la pensa come lei) avete tutto il diritto a provare schifo di fronte a due donne, o due uomini che si baciano. Ma il suo diritto a scandalizzarsi e provare schifo, non è superiore al diritto degli omosessuali, di fare con il proprio corpo, e con quello di un partner consenziente, tutto quello che vogliono, anche in luogo pubblico, purché nei limiti della legge.
E non esiste nessuna legge che vieti a una coppia di omosessuali, o di lesbiche, di baciarsi in pubblico(la legge vieta solo atti sessuali in luogo pubblico).
Mentre la legge, vieta e punisce giustamente qualsiasi atto di l'aggressione fisica, e quindi non può esserci nessuna attenuante per chi mette le mani addosso a qualcun'altro, lo schifo è un problema di chi lo prova.
Non so se Andrea stia difendendo anche la sua causa. Esiste un vecchio art. del Codice Penale che prevede il reato dioffesa al COMUNE SENSO DEL PUDORE. E qui non si tratta soltanto di pudore ma di schifo. Aggiungerò allora le conseguenze negative psicologiche che ho subito per il resto della vita da quando avevo vent'anni e subii le avances schifose di due pederasti, il cui ricordo rimane incancellabile. Uno di questi due divenne poi preside nella Facoltà dove io stesso insegnai.Quando ero ancora studente del II anno si avvicinava al mio tavolo facendomi strani discorsi circa le mie fisime religiose postemi nella testa dai salesiani, dove studiai 8 anni. Mi diceva che non esisteva la differenza tra omosessuale ed eterosessuale. Sino a quando un giorno brutalmente mi domandò, uscendo dalla biblioteca:"me lo dai il cazzo?". Gli risposi di stare lontanoper sempre da me e di far finta che non ciconoscevamo. Costui divenne poi molti ani dopo preside nella Facoltà dove anch'io erodiventato docente. Ed ogni volta che lo vedevo non riuscivo a rimuovere psicanaliticamente la frase "me lo dai il cazzo?".
il COMUNE SENSO DEL PUDORE, non è immutabile, ma cambia nel tempo, e in base alla società e alla cultura. Per esempio una donna senza veli, e con un vestito un po' scollato, nei paesi islamici più fondamentalisti, sarebbe una grave offesa al comune senso del pudore, mentre per noi è cosa normalissima.
Quanto al presunto diritto che gli altri rispettino in luogo pubblico, il suo soggettivo senso di schifo, mi sembra pretendere un po' troppo, non crede? immagini se esistesse il davvero questo diritto-dovere, di rispettare il soggettivo sens di schifo altrui. Praticamente non si potrebbe fare più nulla, ci sarebbe sempre qualcuno a cui non va bene qualcosa...
Per esempio, lei è un amante degli animali. Ma se a qualcuno facessero schifo i cani, avrebbe il diritto di vietarli in luogo pubblico? per fortuna le cose non funzionano così, il diritto e le leggi, non possono dipendere dal senso di schifo soggettivo!
Comunque io sono intervenuto soprattutto per correggere la sua affermazione errata, che l'orientamento sessuale sarebbe determinato al 100% dalla genetica. NON E' VERO, è stato osservato che alcuni geni sono effettivamente correlati all'omosessualità dal punto di vista statistico(cioè tra i portatori di questi geni, c'è una percentuale maggiore di omosessuali, rispetto alla media della popolazione)
Ma si tratta solo di relazioni statistiche, il gene(o il corredo genetico) che causa l'omosessualità nel 100% dei casi, non esiste(o perlomeno non è stato ancora scoperto)
Quindi affermare che gli omosessuali, sono "ERRORI DI NATURA", è una falsità dal punto di vista scientifico!
Lei è la seconda volta che interviene su questo argomento. E ancora insiste. Legga le cose che ho aggiunto nel post riguardanti episodi di quando ero ventenne. Non ho mai potuto cancellare lo schifo nel ricordo. I suoi esempi sulle donne con il velo o scollacciate sono fuori luogo. A me due belle tette in vista in strada danno soltanto fastidio e rabbia ma soltanto perché mi eccitano facendomi soffrire non potendo goderne. E penso che sia così per tutti i normali. Quanto al sensodi schifo soltanto gli anormali non possono provarlo. Si va ben oltre il comune senso del pudore. Per me l'argomento è chiuso e la prego di non tornarci. La commissione giustizia della Camera ha bocciato il disegno di legge dell'aggravante per omofobia. Io, come ho già scritto porre, al contrario, l'attenuante per coloro che aggrediscono i provocatori in pubblico mosessuali.
Io ho replicato, perché pare che vuole capire solo ciò che le fa comodo!
Allora tornando al senso di schifo, a me fanno schifo i piccioni, e come me a tutti i NORMALI, e quindi è giusto eliminarli dalle città, perché il diritto allo schifo dei NORMALI conta molto di più del diritto di piccioni di infestare le città!
E poi ripeto, che ho voluto correggere la sua ignoranza scientifica, perché l'orientamento sessuale umano(ma anche animale, come ci ha dimostrato Konrad Lorenz) non è determinato al 100% dai geni, e con questa lettera rischia di fare la figura del bue che dà del cornuto all'asino.
PS. a me non fanno davvero schifo i piccioni(ma a tantissime persone si), e quello è solo un esempio, di quello che succederebbe se esisterebbe il diritto allo schifo
PS. a me non fanno davvero schifo i piccioni(ma a tantissime persone si), e quello è solo un esempio, di quello che succederebbe se ESISTESSE il diritto allo schifo
Senta, non mi scriva più perché non ho tempo da perdere. Se lei è un culatone (che scrive anomimamente)del suo culo ne faccia ciò che vuole ma non mi rompa più la scatole. Il suo prossimo commento verrà cancellato.
A me invece fanno profondamente schifo queste frasi:
"Il cosiddetto tempio ebraico era in realtà un grande mattatoio, dove i cosiddetti sacerdoti cospargevano continuamente l’altare del sangue di animali ancora vivi. In considerazione di ciò è giusto dichiararsi antisemiti nei confronti degli ebrei credenti, nè ci si può dolere del fatto che questi siano finiti nelle camere a gas naziste."
"Il mio saggio sia come un marchio indelebile sulla vostra pelle. Sulla base del diritto naturale, non dovrebbe essere un reato giustiziare un ebreo credente o un islamico, per voi dovrebbero essere usate ancora le camere a gas."
Le riconosce?
Carlo
Al disonesto che ora si maschera dietro il nome di Carlo (essendo il solito Andrea altrimenti lascerebbe lasua email) dico che evidentemente non conosce i miei ultim due libri ("Scontro tra culture e metacultura scientifica: l'Occidente e il diritto naturale", 800 pagine, 2006 e IO NON VOLEVO NASCERE Un mondo senza certezze esenza giustizia:Filosofi odierni alla berlina). Il disonesto li può ordinare in libreria. Altrimenti non dica altre stronzate nei confronti diuno che è sempre stato filoisraeliano, antislamico, antifascista e antinazista. Quelle frasi erano provocatorie nei confronti di un fanatico rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni, lo scellerato autore di un libro intitolato "Guida alle regole alimentari ebraiche", in cui giustifica da farneticante la macellazione senza previo stordimento perché altrimenti il povero animale diventa secondo lui impuro. Se questo stronzo fosse vissuto nel periodo della guerra e fosse finito male in un lager nazista io avrei il diritto di non commuovermi per la sua brutta fine, perché il non commuoversi, anzi il gioire, della brutta fine di coloro che sono privi di qualsiasi sensibilità nei confronti delle sofferenze degli esseri viventi (quando siano esseri innocenti, come tutti gli animai non umani, anche quando uccidono, ma non per crudeltà come fa l'uomo,ma per motivi di sopravvivenza, come fa il predatore)non costituisce reato.
Che poi il cosiddetto tempio ebraico, come i templi pagani, fosse in realtà un mattatoio, questa è la verità storica, non è una mia invenzione.
La seconda frase, o disonesto ignorante, non faceva affatto parte del mio testo di 70 pagine poi riversato nel libro di 800 pagine) ma era soltanto un foglio di accompagnamento al testo di 70 pagine inviato allo scellerato Di Segni con l'unico scopo di costringerlo a reagire in pubblico. Ma la stampa,disonesta anch'essa, ha fatto passare la seconda frase come se fossecontenuta nelmio testo, mentre già in Tribunale era stata tolta dagli atti del giudizio proprio perché indirizzata solo al Di Segni, e dunque non poteva essere considerata come capo d'accusa di "istigazione all'odio religioso e razziale". D'altra parte io ho sempre fatto seguire, da filoisraeliano il termine CREDENTI al termine ebrei, essendo gli ebrei credenti nelle stronzate della Bibbia solo una sparuta minoranza, mentre tutte le grandi intelligenze ebraiche (come Marx, Freud, Einstein, Kafka etc.) sono state e sono sempre atee. Il mio odio, con il mio non commuovermi, è riferito anche a tutta l'umanità di stronzi ignoranti come il disonesto che ha commentato contro di me. Io ho il diritto di non commuovermi delle sofferenze di un'umanità ipocrita che mangia carne ma non avrebbe il coraggio di ricavarsi da sé la bistecca in un mattatoio almeno una volta nella vita.Altro che antisemitismo. Antisemitismo voleva dire odio contro le farneticazioni religiose (comprese quelle degli islamici, che ho messo insieme con gli ebrei CREDENTI (cioè osservanti del kosher,corrispondente alla macellazione islamica Halal, sena stordimento. Se il disonesto psudoCarlo che mi ha scritto finisse male tra sofferenze io avrei il diritto di gioire della sua brutta fine. Ha capito ora questo stronzo? Con ciò dicharo chiusi i commenti a questo post.
Dopo aver letto il forum del corriere, credo di aver capito perchè mi ha insultato senza motivo...
Fortunatamente non ho mai avuto gatti malati di FELV, ma tempo fa avevo letto un articolo molto interessante sull'argomento:
http://www.alessandroprota.it/le-malattie-virali-fiv-e-felv-nel-gatto-un-sistema-immunitario-efficiente-e%E2%80%99-l%E2%80%99arma-vicente/
spero che possa esserle utile
addio
Grazie di cuore per avermi fatto divertire di gusto, esimio Professore; come previsto, Lei si è dimostrato all'altezza della situazione cadendo nella mia piccola trappola: invece di rispondere a tono ma civilmente, infatti, Lei si è incazzato di brutto sparando nei miei confronti quelli che Lei crede insulti, ma a me fanno un effetto esilarante; le dirò di più, per me sono veri e propri complimenti, visto le belle cose che Lei è solito vergare, qui e sull'altro Suo blog. Grazie ancora, sono commosso.
PS.: no, non sono Andrea il quale non avrà certo bisogno di usare un altro nome, visto che ha già scelto di non firmarsi per esteso. Ah, mi raccomando, continui a produrre le Sue inarrivabili perle di saggezza filosofica, ché siamo impazienti di abbeverarci alla Sua inesauribile scienza.
Grazie di cuore per avermi fatto divertire di gusto, esimio Professore; come previsto, Lei si è dimostrato all'altezza della situazione cadendo nella mia piccola trappola: invece di rispondere a tono ma civilmente, infatti, Lei si è incazzato di brutto sparando nei miei confronti quelli che Lei crede insulti, ma a me fanno un effetto esilarante; le dirò di più, per me sono veri e propri complimenti, visto le belle cose che Lei è solito vergare, qui e sull'altro Suo blog. Grazie ancora, sono commosso.
PS.: no, non sono Andrea il quale non avrà certo bisogno di usare un altro nome, visto che ha già scelto di non firmarsi per esteso. Ah, mi raccomando, continui a produrre le Sue inarrivabili perle di saggezza filosofica, ché siamo impazienti di abbeverarci alla Sua inesauribile scienza.
Carlo
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