mercoledì 17 aprile 2013

FRANCO MARINI: UNA SCIALBA FIGURA DI EX SINDACALISTA IGNORANTE CANDIDATO AL QUIRINALE

Questo sembra essere il risultato dello squallido accordo Berlusconi-Bersani. Ma certamente un risultato migliore di quello che sarebbe stato se si fosse scelto il non ignorante Amato, cassiere di Craxi, ma furbescamente riuscito a non farsi coinvolgere nella scomparsa del Partito socialista. Migliore anche di quella sciagura del non ignorante Prodi. Triste quel Paese che ha bisogno di preferire un ignorante migliore di candidati non ignoranti. L'ottantenne Franco Marini ha un passato da sindacalista e di segretario del Partito popolare. Non è certo una figura che possa rappresentare al meglio la Repubblica: ma largo all'ignoranza se questa è il prezzo necessario da pagare per impedire che individui come Amato e, peggio, Prodi, possano avere la meglio. Visto che 5 stelle ha messo Ferdinando Imposimato al quinto posto, dopo Rodotà (anch'egli ottantenne), sarebbe stato meglio puntare sul dimenticato e onesto presidente del Senato che fu il filosofo della scienza Marcello Pera. Questa sarebbe stata la carta da giocare da parte di 5 stelle. Infatti Marcello Pera, pur eletto in Senato dentro la lista di Forza Italia, dimostrò, da laico, da non credente, di avere senno nel suo concepire le radici cristiane dell'Europa, contro ogni forma di relativismo che è la causa maggiore della decadenza dell'Occidente. Egli nel segreto dell'urna avrebbe potuto prendere i voti del centro destra del PDL e di molti franchi tiratori del PD di area cattolica. Non bisogna dimenticare che Pera, che oggi ha 70 anni, scrisse insieme con Benedetto XVI un libro intitolato Senza radici. E invece per questioni di equilibrio e di sporchi patteggiamenti tra Berlusconi e Bersani ci troviamo ad avere, SEMBRA, un candidato al Quirinale un perfetto ignorante che nella sua vita non ebbe mai un mestiere che fosse una reale professione. Infatti prese una inutile laurea in giurisprudenza mai utilizzata professionalmente. 
Ma come si fa a candidare alla presidenza uno di 80 anni, non essendo sicuri che a questo non venga l'alzeimer? Pare ormai che un capo dello Stato non possa essere trovato fuori degli ottantenni. Anche Rodotà ha 80 anni. E ne aveva 80 Napolitano quando fu eletto. Siamo veramente messi male.    

Ho scritto nel blog di Grillo sotto il post intitolato "Eraclito e 10 saggi" che aveva sbagliato scrivendo che Eraclito era del IV secolo. Ma evidentemente Grillo non soltanto non commenta mai i commenti, ma non li legge nemmeno. Forse perché, essendo migliaia, non potrebbe fare altro se dovesse ogni giorno far questo. La dimostrazione sta nel fatto che ho commentato dicendo che Eraclito non sta nel quarto secolo. E l'avrebbe dovuto capire perché il nome Eraclito è stato riportato permettendo di cliccarci sopra per essere rinviati a Wikipedia. Dunque si suppone che Grillo abbia letto su Wikipedia le due date: (Efeso, 535 a.C. – 475 a.C.). Gli ho spiegato che il tal caso avrebbe dovuto dire che Eraclito visse tra il VI e il V secolo. Ho aggiunto, per fare un altro esempio, che fu Aristotele (384-322) a vivere nel IV secolo. Grillo non sa calcolare i secoli in numero romano. E nessun altro l'ha fatto notare.  Probabilmente Grillo pensa che viviamo, non nel XXI, ma nel XX secolo considerando gli anni 2000. Passo ad altro.
Odifreddi è come una di quelle famose guide di montagna di cui, secondo un certo racconto, ci si poteva fidare ciecamente. Quando dicevano "a sinistra" si poteva essere sicuri che bisognava andare a destra, e viceversa. Parla male di Grillo ma propone un trio che include Rodotà che è il candidato di Grillo.
Proporre Amato, Prodi, Rodotà. Incredibile. Non sto a ripetere quanto altri giustamente hanno detto di male circa questo trio. Voglio aggiungere una cosa che altri non hanno detto. Prodi svendette la SME e fece affari sporchi con De Benedetti. La P.M. Giuseppa Geremia stava per incastrarlo malamente ma gli appoggi politici valsero di più anche dentro la Magistratura. La Geremia fu costretta a dare le dimissioni e la madre fu minacciata di morte. Per cui si trasferì a Cagliari.  E lasciamo il suo fanatismo per l'euro, con cambio del tutto errato perché avrebbe dovuto proporre un cambio inferiore rispetto alla lira (come gli è stato fatto notare da tanti economisti che hanno osservato che il rapporto giusto avrebbe dovuto essere di 1200 lire per un euro). Amato da furbastro è stato un piccolo Talleyrand, riciclandosi sempre per sopravvivere politicamente riuscendo sempre a non farsi trovare con le mani nel sacco di Craxi, da cui attingeva anche lui. Rodotà, zitto zitto, ha accumulato tante pensioni da superare di gran lunga Amato. E ha 80 anni. Siamo sicuri che arriverà a 87 e non gli venga l'alzeimer? O il Quirinale è un elisir di lunga vita (Pertini, Ciampi, Napolitano)?    
Usando la logica, visto che chi dovrebbe usarla non la usa, la migliore soluzione, almeno per chi ritenga che questo parlamento, eletto con una legge truffa che concede il 55% dei deputati ad una coalizione di partiti che non ha ragginto nemmeno il 30%, sarebbe consistita nel rivotare per forza Napolitano (anche se ha detto di no ma soltanto perché non disponibile ad arrivare a 94 anni stando al Quirinale). Fargli capire che sarebbe stato eletto per rimanere in carica poco tempo, quello necessario per  sciogliere il parlamento dopo  la riforma della legge elettorale che abolisca la truffa del premio di maggioranza e l'apparentamento di partiti, aggiungendo un leggero sbarramento (2-4%) da far valere in riferimento ai voti presi su tutto il territorio nazionale, e non in una singola circoscrizione elettorale.
Le mie preferenze sarebbero andate al magistrato  Ferdinando Imposimato (risultato solo quinto nelle quirinarie) e in subordine a Marcello Pera (70 anni), purtroppo dimenticato dalla politica, nonostante sia stato un ottimo presidene del Senato. Almeno avremmo avuto un filosofo della scienza come capo dello Stato. Da notare poi che Pera, come laico aperto al dialogo con i cattolici e come amico personale di Benedetto XVI (con cui scrisse insieme "Senza radici", avrebbe preso certamente i voti della (falsa) destra perché fu eletto come indipendente in Forza Italia (lo volle Berlusconi su suggerimento del filosofo Lucio Colletti) e certamente di tutta la frangia cattolica del PD.                  

2 commenti:

marialetizia ha detto...

Lui si. Lui sarebbe degno. Inspiegabilmente dimenticato, anche dagli animalisti, che continuano a proporci l'esempio, se pur valido, di Gandhi.Se confronto questa magnifica persona con gli squallidi e pallidi personaggi che ci ritroviamo mi rendo conto dell'infinito abisso che li separano.
http://cinerepublic.filmtv.it/albert-schweitzer-rispetto-per-la-vita/758/

Sergio ha detto...

Un'obiezione contro Marcello Pera, ateo devoto. Scriveva una volta virulenti articoli anticlericali sulla prima pagina del Corriere, lamentandosi di essere ormai l'ultimo anticlericale d'Italia. Lo consolai scrivendogli che eravamo almeno in due, lui e io. Mi rispose pure ringraziandomi! Poi la svolta: cooptato dal potere grazie a Berlusconi (dopo essere stato un acceso sostenitore di Mani Pulite) cambiò pelle (come Rutelli, come tanti altri). Rutelli si convertì pure - da ateo radicale e abortista che era - ed è divenuto cattolico apostolico romano (sposandosi in chiesa). Pera non è sceso così in basso, gli è rimasto un minimo di dignità ed è rimasto ateo, ma devoto. Coccolato da Ratzinger ha formato con lui un bel tandem: anche i filosofi sono attirati dal potere! Prima non era nessuno o quasi, un professore di filosofia. Grazie a Berlusconi e Ratzinger è diventato "qualcuno", gli Italiani si sono accorti di lui.
Sarà anche vero, come dice lei, che Pera è stato un buon presidente del Senato (ma è così difficile?), ma le mie riserve verso il personaggio restano. Essere culo e camicia col papa non mi sembra il massimo per un ateo. Non ci libereremo mai della Chiesa cattolica?
Quanto al prossimo presidente della repubblica - se davvero sarà eletto Marini o d'Alema - c'è da disperarsi.