Bisogna abolire la formula ipocrita e tremenda che una coppia di fronte al prete o all'impegato del Comune si sente dire. Questa formula include la frase "finché morti non vi separi". TREMENDO. Il matrimonio dovrebbe essere un contratto a termine. La frase suddetta dovrebbe essere sostituita da un'altra come "finché dura". Ma purtroppo il matrimonio serve soprattutto alla donna per fare intervenire subito il Codice Civile con il diritto di famiglia. Con il matrimonio il coniuge supertiste (generalmente la donna) ha diritto all'eredità per un massimo di 3/5 (in caso di presenza di più di un figlio). Purtroppo la legge è fatta male. Bisognerebbe riformare il Codice Civile innanzi tutto, permettendo di riscattare gli anni di convivenza ACCERTATA E DOCUMENTABILE dopo il matrimonio. Perché in questo modo la coppia saprebbe realmente se vada d'accordo. Una cosa è essere fidanzati e poi ognuno torna a casa sua. Un'altra è convivere e sopportare insieme la routine delle difficoltà quotidiane che fa spegnere la fase iniziale dell'innamoramento, per cui il rapporto sessuale diventa un "dovere coniugale" (espressione inclusa nella legge). E dove vi è dovere non vi è più piacere. Si tenga conto che il matrimonio è perdita della libertà ed è la tomba del sesso. Una volta che la coppia decida di formalizzare la convivenza con il matrimonio bisogna che gli uomini (soprattutto) stiano attenti. Debbono essere sicuri che negli anni di convivenza le donne non abbiano mentito nascondendo il loro reale interesse, il diritto all'eredità e soprattutto alla pensione di reversibilità che lo Stato deve pagare anche in caso di divorzio in proporzione agli anni di convivenza anche in caso di divorzio. Infatti, anche se l'ex marito si risposasse, la prima moglie ha diritto ad una pensione di reversibilità (e anche ad una parte dell'eredità) in proporzione agli anni di convivenza. Cosicché la seconda moglie dovrebbe dividere la pensione di reversibilità con la prima moglie e potrebbe avere un'eredità ed una pensione di reversibilità inferiori a quella della prima moglie. Il matrimonio è dunque un affare per la moglie. E risulta che l'80% delle separazioni e succesivi divorzi viene chiesta dalle donne. Il giudice riconosce alle ex mogli i diritti sopra menzionalti anche se la separazione avviene senza riconosciuta colpa del marito. E se la ex moglie non è proprietaria di un suo appartamento il povero marito deve in ogni caso (anche in mancanza di figli) lasciare la casa all'ex moglie e fornirle un assegno di mantenimento. In pratica è rovinato. Molti sono finiti senza casa o si sono rovinati, anche avendo un lavoro, dovendo andare a vivere in affitto. Perciò gli uomini ci pensino bene prima di sposarsi. Se non hanno una pensione di alto valore (con relativa pensione di reversibilità) è meglio che convivano perché in questo modo possono assicurarsi che la donna non conviva solo per interesse materiale. Oppure si sposino in articulo mortis per non lasciare la pensione di reversibilità a questo Stato di merda, il quale, con la legge voluta dalla Lega nord il 7 luglio 2012, chiamata legge antibadanti, ha stabilito che la pensione di reversibilità debba corrispondere ad una durata del matrimonio di almeno 10 anni se avviene dopo i 70 anni, e la differenza di età non debba essere superiore ai 20 anni. Questa legge, come è stato osservato da molti, è anticostituzionale perché lo Stato si arroga il diritto di stabilire l'età entro cui uno debba sposarsi. E se uno rimane vedevo dopo i 70 anni la seconda moglie deve sperare che il marito viva almeno altri 10 anni, altrimenti le spetterà una pensione di reversibilità pari ad 1/10 per ogni anno di matrimonio. La vedova per avere la pensione integrale di reversibilità dovrà fare causa all'INPS perché pare che, secondo una certa giurisprudenza della Cassazione, non secondo la legge, possano essere riscattati gli anni di documentata convivenza. Così si è creduto di risparmiare, mentre la lobby dei culirotti pretende anch'essa la pensione di reversibilità pena l'accusa di omofobia. Perché questo è il loro fine ultimo non dichiarato. Non si capirebbe altrimenti questa loro follia del riconoscimento legale dell'inculamento quale base del riconoscimento del diritto alla pensione di reversibilità. Perché per tutto il resto basta il Codice Civile, potendo fare l'uno testamento a favore dell'altro. E il testamento esclude qualsiasi grado di parentela (compresi i fratelli), tranne moglie e figli limitatatamente alla legittima del massimo di 3/5. Ma moglie e figli non esistono nel caso dei culirotti e delle lesbiche.
sabato 4 maggio 2013
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