domenica 12 maggio 2013

VIVA L'ABORTO FABBRICA DI ANIME BEATE SECONDO LA DOTTRINA DELLA CHIESA

Continuo a non capire perché si debba continuare a condannare l'aborto. Vi è forse qualcuno a cui piaccia la morte? E' vero che ci sono anche i suicidi. Ma per questi intervengono cause interne od esterne che la rendono insopportabile. Dunque la vita non è di per sé un bene. Come scrisse il filosofo Thomas Hobbes (De Cive, I), la vita sembra essere un bene solo perché, una volta nati, la morte appare il peggiore dei mali. Usiamo la logica. Come sottrarsi alla morte? L'unico rimedio è avere la fortuna di non nascere. Perciò, odiando la morte, dovrei dire: maledetti quei due che mi hanno fatto nascere. La si smetta di dire che si nasce dall'amore. Si nasce o per sbaglio o per egoismo. La gente, presa incosciamente dal sentimento oscuro della mancanza di senso della vita, ha bisogno di fare figli per darsi l'illusione di servire a qualcosa. E così continua il circolo vizioso. E me ne frego di tutte le stronzate, luoghi comuni, che dicono che è meglio nascere. Avrei preferito che mia madre mi avesse abortito. Non dovrei vivere in questo mondo di merda senza certezze e senza giustizia, facendomi il sangue amaro per tutto ciò che di pazzesco capita su questa martoriata Terra. Chi non è credente deve ammettere che la vita è un provenire dal nulla per tornare nel nulla. A che è servito avere fama in vita se poi dopo la morte veniamo tutti livellati nel nulla? Leggete la famosa poesia capolavoro di Totò La livella. La morte ci livella tutti. Non esistono più differenze sociali. Leggete anche Lettera a un bambino mai nato di Oriana Fallaci per aprirvi meglio la mente. Dunque che senso ha la vita? Nessuno. Ognuno, facendo figli, consegna, in una corsa a staffetta, il testimone della morte, cioè del nulla. 
Ma per la Chiesa l'anima è immortale e appare sin dal momennto del concepimento, quando l'ovulo si unisce allo spermatozoo. Ma non è ridicolo tutto cio? Chi ha detto alla Chiesa che quello sia il momento dell'apparizione dell'anima immortale? E' forse in comunicazione con lo Spirito Santo? A chi vuole fare bere queste cazzate? S. Agostino nel De anima scrisse che l'anima immortale appare dopo il secondo mese di gravidanza. Altra corbelleria. Chi glielo aveva detto? Secondo S. Tomaso l'anima immortale appare alla nascita. Dunque nemmeno il maggiore Padre della Chiesa e il maggiore dottore di essa erano d'accordo tra loro. Ci credo bene. Infatti non vi può essere alcun accordo su cose non verificabili. Ma lasciamo perdere questa diatriba sul momento dell'apparizione dell'anima immortale, e perciò dell'individuo. A me interessa rilevare che Giovanni Paolo II disse, rispettando la tradizione, che nel feto vi era già l'anima immortale. E rivolgendosi alle donne che avevano abortito disse che "i loro mancati figli erano stati accolti nella gloria di Dio" (Evangelium vitae). E allora? Non è meglio essere abortiti senza dover rischiare né il purgatorio né tantomeno l'inferno? Poi, si sa, recentemente la Chiesa ha abolito il limbo, dove poneva le anime buone dei non battezzati. Il purgatorio fu inventato dai papi nel Rinascimento per giustificare il pagamento delle indulgenze a favore dei defunti, in modo che questa anime, con il pagamento delle indulgenze alla Chiesa, potessero avere una sosta minore nel purgatorio (di cui non si parla nei Vangeli). Leggere su questo tema il classico lavoro dello storico Le Goff La nascita del purgatorio. Dunque che peccato avrebbero commesso le donne che hanno abortito? Il peccato di avere spedito "nella gloria di Dio" un mancato figlio a dispetto di Dio che avrebbe preferito vederlo nascere e diventare individuo adulto e responsabile per il gusto di poter decidere lui se premiarlo o condannarlo? Dunque il peccato consisterebbe nell'avere fregato Dio costringendolo ad accogliere un'anima beata senza poterla prima giudicare? Vorrei tanto che il papa mi rispondesse. Ma certamente aggiungerebbe altre cazzate. Anche perché, secondo la dottrina della predestinazione (nata con S. Agostino e fatta propria da Lutero e da Calvino, per cui Agostino per la Chiesa cattolica, che ammette il libero arbitrio, negato dai protestanti, dovrebbe essere un eretico) il destino di ognuno è già segnato essendo Dio onnisciente e preveggente.    
Io non volevo nascere (titolo di un mio libro), non solo perché si vive in un mondo senza certezze, ma anche per non dover vivere in un mondo dove si dicono tante cazzate pur di giustificare...il nulla. Frasi senza senso, farneticazioni religiose e pseudoreligiose che generano maggiore violenza, gente che vive per il danaro arricchendosi e altra che non riesce nemmeno a campare se non tra gli stenti. Gente che crede di essere padrona della Terra, mentre è scientificamente padrona di un cazzo. 
Rifaccio il titolo sottostante: "In 30mila alla marcia per la morte".  

Roma: "In 30mila alla marcia per la vita" ft vd Papa: difendere l'embrione - video

Roma : "In 30mila alla marcia per la vita"   ft     vd    Papa:  difendere l'embrione -     video Il movimento pro-life contesta la legge 194, quella che regola l'aborto. Alla manifestazione, dal Colosseo fino a Castel Sant'Angelo, in prima fila il sindaco Alemanno: "No alla strage di innocenti".
condividi

8 commenti:

Sergio ha detto...

"La si smetta di dire che si nasce dall'amore. Si nasce o per sbaglio o per egoismo. La gente, presa incosciamente dal sentimento oscuro della mancanza di senso della vita, ha bisogno di fare figli per darsi l'illusione di servire a qualcosa."

Tutti gli esseri viventi si riproducono - non per egoismo ma perché sono fatti per questo: è un semplice meccanismo. L'uomo è anche lui un animale (anche se un po' speciale, secondo alcuni dotato di anima (?) immortale) e quindi si riproduce come tutti gli altri animali. I figli poi allietano la vita (certo creano spesso anche molti guai) per cui quasi tutti li vogliono, non per puro egoismo.
A differenza degli altri animali però l'uomo può riflettere e "andare contro natura", cioè non riprodursi. Alcuni fanno questa scelta come lei, come me. Secondo la Chiesa per egoismo!
La vita è un bene o un male? Mah! Il fatto è che una volta che ci siamo - per "colpa" dei nostri genitori - la vita può anche piacere ed essere considerata un bene. Fino all'altro ieri la vita era per quasi tutti durissima, eppure i suicidi sono stati sempre pochi.
Carlo Michelstädter si suicidò a 22 anni. Giudicò che non ne valeva la pena: un suicidio ben meditato, un suicidio "filosofico". A me la sua famosa dissertazione (La persuasione e la rettorica) non è proprio piaciuta, ma posso capire il suo gesto (e mi guardo bene dal giudicarlo).
Non afferriamo il senso del Tutto, non sappiamo perché e a che scopo. E la vita è per tanti ancora oggi amara e spesso insopportabile.
Però i nostri cari, uomini e amici a quattro zampe, ci piacciono, ci fanno compagnia, li coccoliamo, la loro fine ci sconvolge. Non facciamo come Michelstädter. Possiamo spezzare la catena e non riprodurci dopo aver ben riflettuto: ma forse anche questa decisione è insensata. Come tutto. Beati forse quelli che non pensano troppo.

Pietro Melis ha detto...

Caro Sergio
se i figli allietano la vita (anche economicamente?) anche in questo caso vi è egoismo. Quanto ai miei amici a quattro zampe, i miei più grandi, se non unici affetti, non mi hanno mai allietato la vita perché la loro perdita è stata sempre una tragedia. Non ho mai cercato né cani né gatti, sono essi che hanno cercato me essendo stati salvati dalla strada o da me stesso o affidatimi da qualcuno che li aveva salvati. Però ha detto una grande verità: Beati quelli che non pensano troppo. Si dice infatti che in paradiso vi sia un monumento all'ignoranza. Il mio prossimo post sarà molto provocatorio su un altro tema. L'ho già pronto e conservato in memoria.

Friedrich Aponia ha detto...

Ottimo articolo, ma sorge un problema: come riesce a coniugare l'aborto col diritto naturale? E non solo l'aborto, che mi dice poi dei propositi omicidi verso Renzi, del declassamento degli immigrati africani al rango di spazzatura e di quello che a me sembra nichilismo ("la vita non è di per se un bene"!), anche se lei probabilmente non sarà d'accordo?
Un’altra cosa: il diritto naturale che ha in mente lei è lo stesso che propugna la Chiesa?

Friedrich Aponia ha detto...

*antropocentrismo a parte

Pietro Melis ha detto...

IO mi sono posto dal punto di vista della Chiesa, che non è il mio. Il diritto naturale, come ho detto più volte, è diritto all'AUTO-conservazione della vita. Diritto che non è contraddetto dalla catena preda-predatore, dove il predatore (per natura carnivoro) per sopravvivere ha il diritto naturale di uccidere la preda e la preda ha il diritto naturale di cercare di sfuggire al predatore. L'invasione che stiamo subendo ripropone lo stesso rapporto. Gli invasori hanno il diritto di invaderci, anche se si tratta di una invasione non armata, ma io ho il diritto naturale di difendermi respingendoli per non stare peggio a causa loro. Accoglierli significa confondere la morale con il diritto. In natura esiste tra tutti gli animali la difesa del proprio territorio. Renzi è un tiranno, e i tiranni debbono essere ammazzati quando vanno contro gli interessi di un popolo (S. Tomaso, De regimine principum). In alteranativa Renzi è un malato di mente, ammalato di AUTISMO, vive dentro il suo ego da usurpatore del potere avendolo acquistato con la buffonata disonesta delle primarie e senza essere passato per le elezioni politiche. Ciò non toglie che possa preferirsi una BUONA tirannia quando essa garantisca un ordinesociale giusto e l'alternativa sia il caos come in Libia e in Iraq, dopo che sono stati uccisi Gheddafi e Saddam Hussein. Meglio una tirannia anche non buona come male minore.

Friedrich Aponia ha detto...

D'accordo. E l'aborto?

Pietro Melis ha detto...

L'aborto? L'ho già detto. Nessuno ha chiesto di nascere per fare l'esperienza della morte. Si nasce per sbaglio o per egoismo animale dei genitori che vogliono trasmettere i loro geni o per darsi uno scopo illusorio nella vita. Questo vale per i non credenti. Per i credenti è meglio l'aborto perché l'anima secondo la Chiesa appare al momento del concepimento. Ciò contro la dottrina di S. Agostino che disse che l'anima appariva dopo il secondo mese di gravidanza e contro S. Tomaso che disse che l'anima appariva al momento della nascita. Presuntuosi tutti e due nello stabilire in quale momento apparisse l'anima immortale. E,visto che è stato abolito il Limbo, l'anima del feto è destinata la paradiso. Che importa una vita rischiosa, anche se lunga, di fronte ad una eterna beatitudine? Io ho un figlio che dal 1976 mi ringrazia ogni giorno per non averlo fatto nascere avendo convinto la ragazza ad abortire perché non volevo figli. La colpa fu della ragazza che insistette pur in un giorno pericoloso. Si era procurata lei stessa un preservativo. Che si ruppe. Se avessi usato la solita marcia indietro non sarebbe rimasta incinta.

ricercasociale ha detto...

Anche io non volevo nascere, se il feto da cui sono derivata avesse saputo a che vita sarebbe andato incontro, se gia avesse un 'anima, non traviata dagli inganni del dio creatore, che ci vuole asserviti ai meccanismi biologici per soddisfare i suoi progetti senza senso, quel feto si sarebbe abortito da solo. Non starei qui a tribolare sia per la cattiva salute che per la mancanza di qualsiasi prospettiva di ascendere a forme più leggere di esistenza.