mercoledì 11 marzo 2015

A SEBASTIANO MAURI: SI GODA PURE "IL GIORNO PIU' BELLO DELLA MIA VITA" (RIZZOLI)

Inviato a info@sebastianomauri.com 
Alla trasmisione di basso livello "Le invasioni barbariche" (che guardo qualche volta con curiosità a seconda di qualche personaggio ospite che non sia del fasullo mondo leggero dello spettacolo privo di pensiero perché il mercoledì non vi sono programmi alternativi) è comparso un certo Sebastiano Mauri che la radical chic semianalfabeta Daria Bignardi ha provocatoriamente messo in contrapposizione al vescovo di Palestrina Domenico Sigalini. Il quale gli faceva rilevare che non gli importava il fatto che solo in Italia e in Grecia nel mondo occidentale non fossero riconosciute le coppie di omosessuali perché la famiglia naturale è composta da maschio e femmina e che non è ammissibile che un bambino sia privato di un padre o di una madre, con conseguenti turbe psicologiche. Naturalmente il vescovo non poteva aggiungere le considerazioni che io avrei aggiunto e che mi sarebbe stato impedito di aggiungere alla faccia della libertà di pensiero ma in rispetto della dittatura del pensiero unico che stiamo subendo. Io avrei aggiunto che se per il Mauri il giorno più bello della sua vita è stato quello in cui si è fatto inculare o ha inculato sono cazzi suoi ma non può pretendere che l'inculamento sia la base di una vita di coppia riconosciuta dallo Stato in base alla eufemistica ed ormai abusata ed ipocrita espressione "diritti civili". Se quello dell'inculamento è un diritto nella vita privata non si può avere la pretesa di farlo diventare il fondamento di un diritto pubblico. Questi pederasti e lesbiche sanno che per essi basta il Codice Civile  con testamento che serve ad escludere qualsiasi grado di parentela. Dunque che cos'altro pretendono? Vanno diminuendo i matrimoni, aumentano le convivenze, ma questi anormali  non sanno vivere senza la pretesa di una estensione ad essi del matrimonio (termine usato dal pederasta Mauri). Rispetti almeno il significato del termine matrimonio, che deriva da mater. Perché questi anormali ci tengono tanto al riconoscimento pubblico dell'inculamento? Per due motivi. Essi sanno di essere ANORMALI. Ma non potendo avere da se stessi  il riconoscimento di normalità lo pretendono dallo Stato in modo che venga ufficialmente abolita la distinzione naturale tra il culo e la vagina con l'uso di espressioni eufemistiche quali "parità di diritti", "diritto all'affettività". E qui sta il maggiore imbroglio. Allo Stato non gliene importa alcunché del fatto che due si amino. Infatti negli articoli del Codice Civile (143-144-147) che debbono essere letti dall'ufficiale dello stato civile del Municipio (come richiesto dall'art. 107) il termine "amore" non appare affatto. Si noti però come l'art. 143, imponendo la reciproca fedeltà, sia espressione di una pretesa morale e non giuridica. Allo Stato non deve interessare la reciproca fedeltà giacché l'infedeltà non è reato. Può essere solo un motivo di separazione. Lo Stato impone che i coniugi si promettano reciproca assistenza. E questo è un dovere giuridico. Si può dire che è lo stesso Stato che considera il matrimonio come fondato sull'interesse. Due possono sposarsi anche per convenienza, per interesse reciproco. E i matrimoni fondati sull'interesse sono quelli che durano di più, avendo un fondamento materiale che va oltre quel fragile fondamento che si chiama amore. Ne è un esempio la stessa Daria Bignardi, che ha divorziato dal primo marito per risposarsi con Luca Sofri (figlio del noto Adriano, mandante dell'assassino del commissario Calabresi). La Bignardi ha tre anni in più rispetto al marito Luca. L'amore, che inizia come passione, passa con la scomparsa della passione iniziale o innamoramento. Poi subentra la routine della vita familiare. Dall'amore si passa al "dovere conugale". Ma quando subentra il dovere dove va a finire il piacere? La convivenza è la tomba del sesso. L'ideale sarebbe vivere separatamente. Purtroppo l'ostacolo maggiore è la presenza dei figli, a cui bisogna accudire insieme. I figli sono la maggiore causa dell' indebolirsi dell'attrazione sessuale, anche perché non si ha più la libertà di fare sesso senza la paura di essere sentiti o scoperti dal figlio che sta nella stanza a fianco. E soprattutto nella donna la presenza di un figlio spesso fa diventare il marito una sorta di stallone che è servito alla donna per sentirsi realizzata come madre. Le donne, finita l'attrazione sessuale, che avevano scambiato per amore, preferiscono la fine del matrimonio, mentre l'uomo preferisce farsi un'amante per ritrovare il piacere del sesso che non trova più nel matrimonio. Altrimenti preferisce andare a puttane, che io considero assistenti sociali. Oltre tutto esse non distinguono tra ricchi e poveri, tra belli e brutti, tra intelligenti e cretini. Spesso sono esse che salvano il matrimonio quando la moglie per interesse personale è disposta a conservare un matrimonio che è ormai privo di piacere sessuale. Non nego tuttavia che il vero amore è basato non sul sesso ma sull'affetto e sulla stima reciproci. 
In secondo luogo gli ANORMALI, anche se non lo dicono mai espressamente, pretendono la pensione di reversibilità. Così metterebberto in crisi le finanze dello Stato aumentando il carico dell'INPS.     
Il riconoscimento giuridico delle coppie di omosessuali è solo un aspetto della decadenza dell'Occidente, ormai preda del relativismo, che ha portato alla consacrazione della società multiculturale e multirazziale. Tale relativismo può essere considerato una concausa delle conversioni alla pazzia dell'islamismo come reazione alla decadenza morale e giuridica dell'Occidente. Nell'antichità greco-romana era considerata una cosa normale l'omosessualità maschile, mentre stranamente era condannata quella femminile (pur non essendo schifosa come quella maschile). Ma né in Grecia né a Roma si pensò mai di assegnare un riconoscimento giuridico alla pederastia. Platone (Le leggi, 841d-842a) richiede l'esilio per gli omosessuali e la pena di morte nel caso rimettano piede in patria. Aristotele ritiene l'omosessualità una malattia "fuori dei confini del vizio, come lo è la bestialità" (Etica nicomachea, VII,5).
Questi forsennati richiedenti il riconoscimento giuridico dell'inculamento dovrebbero prendere lezione dai due noti stilisti omosessuali Dolce e Gabbana che sul settimanale Panorama hanno condannato la richiesta di tale riconoscimento  e ancor più la pretesa di adozione o inseminazione eterologa. 
Su questo argomento ho scritto ampiamente altre volte, anche spiegando l'origine genetica dell'omosessualità. Per leggere i precedenti articoli basta scrivere su Google dopo il mio nome e cognome parole chiave come (per esempio) Aristote bestialità.
Immagine per il risultato di tipo notizie

1 commento:

Anonimo ha detto...

La famiglia deve essere quella che è sempre stata da millenni,e non quella che vogliono i vari Soros,Rothschild,
Rockefeller,e gli altri fautori del
nuovo ordine mondiale che mira a eliminare gli stati,la proprietà
privata,il matrimonio tra uomo e donna,le religioni monoteiste,in primis il Cristianesimo considerato il nemico numero uno dai seguaci
del suddetto piano mondialista.
Questi loschi figuri stanno dietro a
molti eventi storici, senza andare lontano l'omicidio di John Fitzgerald Kennedy, per impedirgli di porre fine al signoraggio dei banchieri,le false rivoluzioni come il 68 e il
femminismo,la diffusione delle droghe
(progetto Blue Moon).Siamo tutti
ingannati fin da bambini...

W Муссолини