sabato 5 novembre 2016

ECCO IL TRAGICO FUTURO SE VINCE IL SI'

Quanti andranno a votare consapevoli delle conseguenze tremende se vincesse il sì? Quanti andranno a votare dopo aver letto la schiforma della Costituzione con l'imbroglio  del "combinato disposto" della legge elettorale? Quanti si renderanno conto dell'imbroglio di avere unito la schiforma della Costituzione (che ha avuto bisogno del particolare iter designato dall'art 138 della Costituzione) con una legge elettorale che purtroppo è una legge ordinaria e non costituzionale perché i costituenti (che avevano in mente il proporzionale senza premio di maggioranza, anzi di minoranza) non la inclusero nella Costituzione?  Allora, in mancanza di una conoscenza degli illegibili 47 articoli della schiforma basta semplificare tutto votando NO per farla finita con questo parlamento illegittimo (causa porcellum anticostituzionale) con una falsa maggioranza fatta di 240 traditori transfughi che hanno trasformato una minoranza in falsa maggioranza tradendo il voto dell'elettore. Per farla finita con uno sgoverno avente a capo un imbroglione che ha fatto gli interessi dei ricchi  e cerca di nascondere la sua nullità  dietro promesse che hanno come unico fine la conservazione del suo personale potere, che, ottenuto senza elezioni, con il sì diventerebbe dittatura del partito unico, che anche con il solo 25%, ma risultando primo al ballottaggio, si prenderebbe alla Camera (sparito il Senato attuale) il 55% degli eletti. E' un colpo tremendo alla rappresentatività dell'elettorato. Ricordatevi che Mussolini andò al potere allo stesso modo con la legge Acerbo, che prevedeva la maggioranza dei 2/3 alla Camera e al Senato alla lista che avesse raggiunto (senza ballottaggio) il 25% degli elettori. Questa legge fu approvata disgraziatamente anche da partiti cosiddetti liberali, da individui ingenui, cretini, che poi sarebbero diventati antifascisti, come  Giovanni Giolitti, Enrico De Nicola, primo presidente della Repubblica, Ivanoe Bonomi, capo del governo dopo la caduta del fascismo, Vittorio Emanuele Orlando (capo del governo durante la prima guerra mondiale). 

Legge Acerbo - Wikipedia

Senza la sciagurata alleanza con il fascismo di coloro che credevano di poter così moderare le aspirazioni del futuro dittatore l'Italia non avrebbe avuto la dittatura fascista e l'allenza con il nazismo, con la sconfitta nella seconda guerra mondiale. Ha scritto Marx (Il 18 brumaio di Luigi Bonaparte) che "la storia si ripete due volte: la prima come tragedia, la seconda come farsa". Bisogna stare attenti  a che il farsesco BOMBA non ripeta il fascismo come farsa.  L'italicum è peggiore della legge Acerbo che dava un premio di maggioranza alla coalizione dei partiti sciaguratamente alleati, ma in un'unica lista,  con il partito fascista.
"Il risultato nel collegio unico era decisivo per determinare la distribuzione dei seggi: nel caso in cui la lista più votata a livello nazionale avesse superato il 25% dei voti validi, avrebbe automaticamente ottenuto i 2/3 dei seggi della Camera dei Deputati, eleggendo in blocco tutti i suoi candidati; in questo caso tutte le altre liste si sarebbero divise il restante terzo dei seggi, sulla base di criteri simili a quelli della legge elettorale del 1919. Nel caso in cui nessuna delle liste concorrenti avesse superato il 25% dei voti, non sarebbe stato assegnato alcun premio di maggioranza e la totalità dei seggi sarebbe stata ripartita tra le liste concorrenti in proporzione ai voti ricevuti ancora secondo i principi della legge elettorale del 1919" (Wikipedia).
L'italicum esclude anche la coalizione di partiti pur in un'unica lista, trasformando il partito (pur di minoranza) che risultasse primo al ballottaggio nel cosiddetto partito della Nazione (come lo chiama il BOMBA). E non prevede alcun tetto di voti al ballottaggio.  Peggio della legge fascista Acerbo.
Se non volete finire sotto una dittatura para fascista mascherata da democrazia la liberazione è il NO. 

giovedì 3 novembre 2016


In tutta Italia nascono comitati per il NO










Oggi tante aziende chiudono per una pressione fiscale al 64%, per l'insensatezza degli studi di settore, per l'inettitudine di politici che non hanno saputo porre rimedio, per aver penalizzato settori strategici per le economie dei nostri territori a favore di una miriade di centri commerciali. I nostri giovani sono costretti ad emigrare mentre l'Italia viene riempita di migranti, considerati la risorsa per questo paese, e chi rimane ha la prospettiva di un lavoro con stipendi da fame. Fa rabbia assistere dell'arroganza del nostro Presidente del Consiglio in contrapposizione alla Caritas che denuncia l'aumento della povertà in Italia.

Questo Stato ha dichiarato guerra ai piccoli imprenditori, alle famiglie, ai giovani, agli anziani, ed allora si arriva alla depressione, alla frustrazione, al senso di fallimento, che ci logora la mente e ci stringe il petto, come per la morte di una persona cara. La povertà è dietro l'angolo, e purtroppo in tanti si apre la porta dello scoramento e dei cattivi pensieri, per cui tanti sono arrivati a gesti estremi. Chi non è arrivato a questo deve dire grazie alle persone che ha a fianco, familiari ed amici, che fanno da cuscinetto e da valvola di sfogo. Il mio chiamatelo uno sfogo, e me ne scuso, ma è quello che si sente preso in giro, ed allora vi esorto, amici miei, a unirci e ribellarci a tutto questo, prima che sia troppo tardi.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

E' giunto il tempo di mandare a fanculo il Bomba, e tutto il suo codazzo di parassiti mafiosi che si porta appresso, compresi tutti questi clandestini di merda delinquenti e beduini!!!

Anonimo ha detto...

professore,
in un altra nazione hanno deciso che l'italia deve diventare il paese con il più grande "esercito di riserva", così come lo definiva Marx. meglio se migranti e sottopagati. più ricattabili. e ancora meglio se tanti giovani italiani se ne vanno : andandosene fanno il gioco di chi ha voluto tutto questo. fa parte del piano. ma come biasimarli ? restare per mille euro al mese quando va bene ?
saluti,
marco