mercoledì 2 luglio 2025

NON E' VERO QUANTO E' CONTRARIO ALLA CONOSCENZA SCIENTIFICA

  

Questo articolo non è completo perché ho dovuto eliminare molte frasi. Ho ripetuto qui quanto avevo già scritto e son dovuto andare a memoria. Avrei dovuto porre in memoria l'articolo per rimetterlo nuovamente nel blog. Questo articolo è stato messo in memoria.  Sono ancor più convinto che questa massa vuole la libertà solo per essa.  

Cercherò di riassumere tutto andando a pescare nella memoria. L'articolo nella prima parte era una breve storia di astronomia che chiarire che l'anormalità non deriva dal fatto che una certa credenza o un certo comportamento vengono espressi da una minoranza. Altrimenti, ho scritto, anche Galileo e Giordano Bruno dovrebbero essere considerati anormali. E avevo fatto chiarito come l'astronomia del libro di Copernico (De revolutionibus orbium coelestium) non fosse stata condannata dalla Chiesa cattolica perché il teologo cristiano luterano Osiander aveva pubblicato il libro di Copernico aggiungendo una prefazione scrivendo che quella di Copernico era soltanto una teoria che non voleva affatto sostituirsi all'astronomia antica di Tolomeo che vedeva ancora la Terra immobiile e al centro di un Universo finito. Invece Galileo aveva visto nell'opera di Copernico una descrizione corrispondente alla realtà. Fece bene Galileo ad abiurare per salvarsi da una condanna. In questo modo poté continuare a vivere nel dorato esilio di Arcetri dove portò a termine il suo capolavoro Discorsi e dimostrazioni matematiche intorno a due nuove scienze. Il sistema copernicano non fu meno complesso di quello tolemaico perché anche Copernico fece uso dei cerchi per descrivere il moto dei pianeti intorno al sole. Anzi, dovette aggiungere dei cerchi per spiegare il movimento dei pianeti, soprattutto del movimento di rivoluzione di Marte intorno al Sole di Marte. Ogni pianeta si muoveva su un cerchio che a sua volta di muoveva lungo il primo cerchio chiamato epiciclo. La stessa cosa avrebbe dovuto fare Giordano Bruno, martire della libertà di pensiero. Per di più il Bruno aggiunse l'immagine di un Universo infinito. Ciò lo condannò al rogo. Ed è strano perché già il cardinale filosofo tedesco Nicolò Cusano (con il cognome Cues) aveva scritto che la Terra non era al centro dell'Universo e, se pure confusamente, aveva scritto che esistevano più universi. E nel XIII secolo l'arcivescovo di Parigi Stefano Tempier aveva affisso sul portale della Chiesa di Notre-Dame una serie di proposizioni contro S. Tomaso e la sua concezione di un Universo finito avente al centro la Terra. Nello stesso secolo l'arcivescovo di Parigi Nicola di Oresme aveva scritto che la Terra aveva un movimento rotatorio intorno al suo asse perché in questo modo il cielo delle stelle fisse, che indicava il limite dell'Universo,  non doveva fare un movimento rotatorio in 24 ore, dovendosi preferire che il movimento rotatorio fosse attribuito alla Terra per una questione di logica. La condanna di Galileo e quella di Giordano Bruno, a cui fu applicato una morsa nella bocca perché non potesse parlare, e tanto meno urlare quando le fiamme lo stavano bruciando nel rogo istituito nella piazza Campo dei fiori, dove oggi si trova la sua statua con un braccio rivolto in direzione del Vaticano, come ad indicare da dove partì la sua condanna al rogo. Fu Keplero a sostituire i cerchi con delle ellissi lungo i quali si muovevano i pianeti. E nei manuali di fisica sono presenti le tre leggi empiriche di Keplero, che aveva fatto frutto delle osservazioni dell'astronomo danese Ticho Brahe, che con un suo sistema astronomico ibrido aveva posto la Terra al centro dell'Universo ma con tutti gli altri pianeti giranti intono al Sole. Dai dati astromici di Ticho Brahe Keplero potè l'ipotesi che i pianeti si muovessero tutti lungo delle ellissi. A questa conclusione Keplero giunse considerando che l'astronomia fondata sui cerchi non poteva spiegare il movimento di Marte intorno al Sole perché sembrava che, muovendosi nel cerchio ruotante a sua volta nel cerchio di base chiamato epiciclo, Marte si spostasse sia sopra che sotto il piano del cerchio per giungere in qualche tratto a invertire il movimento. Fu dunque Marte ad offrire a Keplero la necessità di superare le difficoltà del movimento di rivoluzione di Marte. Keplero cercò, da prima, di usare una ellisse ad un solo fuoco. A questo punto, scrisse lo stesso Keplero che stava per impazzire non trovando una spiegazione per il complesso movimento di rivoluzione di Marte. E se la prende poi con se stesso per non avere capito subito che doveva impiegare una ellisse a DUE FUOCHI per spiegare il movimento di rivoluzione di Marte. Keplero inviò a Galileo una copia della sua Diottrica ove spiegava, tra le altre cose, i fenomeni della riflessione e rifrazione della luce passante da un mezzo meno denso a un mezzo più denso, perciò anche nel passaggio del raggio di luce dall'aria all'acqua. Fu Newton ad utlizzare le 3 leggi empiriche che, ripeto, si trovano nei manuali di fisica per le scuole, perché le 3 leggi empiriche di Keplero furono spiegate introducendo la legge della gravitazione universale. Senza Keplero non vi sarebbe stato Newton, mentre senza Galileo vi sarebbe stato comunque Newton, che per modestia scrisse che egli ebbe la fortuna di assisersi sulle spalle dei giganti per vedere meglio lontano. 

La storia ha riabilitato Galileo e la filosofia rende omaggio a Giordano Bruno. 

Vannacci nel suo famoso libro Il mondo al oirartnoc (contraio) non ha capito che la anormalità non dipende dal fatto che essa si fondi su una minoranza. Vannacci nel suo libro ha scritto: Cari omosessuali, normali non lo siete. Fatevene una ragione. Io nel mio prossimo libro Il mondo al oicsevor (rovescio) ho fatto notare che Vannacci avrebbe dovuto aggiungere una parola scrivendo: Cari omosessuali, normali non lo siete. Fatevene una ragione scientifica. Cioè biologica. Infatti sono errori della natura, precisamente la conseguenza di errori di duplicazione e trascrizione del DNA in RNA transfert e di disfunzioni ormonali. Come spiegato nel libro del biologo francese Jean-Didier Vincent Che cos'è l'uomo. I normali sono sottomessi alla dittatura del pensiero unico degli anormali. Tutto ciò è la conseguenza della malattia mortale dell'Occidente che è il relativismo, per cui non esistono verità ma solo interpretazioni, come disse Nietzsche, contraddicendosi perché anche ciò che ha scritto non è verità ma interpretazione. Non è più reato l'oscenità in luogo pubblico?  

Da notare come Aristotele considerasse l'omosessualità una malattia (Etica nicomachea VII,5), da considerare "fuori dei confini del vizio, come lo è la bestialità". Anche Platone considerò innaturale l'omosessualità nell'opera intitolata Leggi, dove (836e) scrive: "Non so chi non disprezzerà l'uomo che, prendendo il posto della donna, si assimila alla natura femminile. Quale uomo vorrà introdurre nelle leggi queste abitudini? Nessuno, io penso, purché abbia idea di che cosa  è la legge". E in un passo successivo (841d-842a) Platone prescrive "che uomo non ami sterilmente altri uomini", per cui deve essere "bandita completamente l'omosessualità fra maschi" e richiede che il trasgressore, privato della cittadinanza, "sia considerato straniero" e perciò esiliato. Platone fa riferimento alla stessa "legge naturale (839b) che vieta il matrimonio tra consanguinei.  


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