domenica 10 agosto 2025

NON ESISTE L'EBRAISMO COME NEMICO

Come può esistere un nemico che non fa proselitismo? La religione ebraica è una religione che non fa proselitismo, al contrario del cristianesimo e dell'islamismo. Il cristianesimo si diffuse all'inizio per libera conversione contro "gli dèi falsi e bugiardi" (sono parole che Dante mette in bocca a Virgilio, che lo accompagnerà sino al limite del Purgatorio). Solo quando il cristianesimo diventò religione di maggioranza, anche se non di maggioranza assoluta ma relativa, il cristianesimo si espanse con le armi. Si pensi ad un Carlo Magno che partecipò all'uccisione di 800 sassoni che fece passare per le armi perché rifiutavano di convertirsi. Diverso è l'islamismo, che si diffuse con le armi sin dall'inizio, appena dopo la morte di Maometto. L'ebraismo non si diffuse affatto perché non poteva definirsi di religione ebraica uno che non fosse etnicamente ebreo per discendenza da almeno un genitore ebraico. L'ebraismo alla fine dell'800 passò attraverso un processo di laicizzazione. Tutti gli ebrei che emersero nella storia per alti meriti nel campo della scienza e della letteratura, più in generale delle arti, non erano ebrei anche per religione. Erano quasi tutti atei. Il più noto esempio ci è dato da Einstein, che a chi gli domandò se credesse in Dio, rispose che credeva nel Dio di Spinoza, cioè nel Dio identificato con la natura. La grande coglionaggine di Hitler consistette nella persecuzione degli ebrei. Se non fosse stato un paranoico nella persecuzione degli ebrei e, invece di perseguitarli, avesse richiesto o imposto una alleanza con l'ebraismo mondiale, non avrebbe dovuto difendersi dall'ebraismo visto che lo si accusava di dirigere l'economia mondiale. Sconfiggendo la dittatura di Stalin sarebbe passato alla storia con il merito di avere sconfitto il comunismo, vero nemico dell'Europa anche dopo la fine della guerra. "Una cortina di ferro è calata sull'Europa" disse Churchill riferendosi all'occupazione di tutta l'Europa orientale da parte dell'Unione Sovietica.  E' incredibile che tra le truppe sovietiche vi fosse anche una divisione di islamici, il vero nemico dell'Europa. In Italia gli ebrei rappresentavano un piccola minoranza di circa 20.000 individui. Che senso poteva avere allora la legge chiamata come "Difesa della razza" da parte del fascismo? L'imbecillità totale di Mussolini portò l'Italia a fare a meno di grandi scienziati, come quelli che facevano parte delle ricerche riguardanti la fisica atomica. Enrico Fermi, non ebreo ma marito di una ebrea, dopo avere ricevuto il Nobel  per la fisica non rientrò in Italia ma entrò negli USA per partecipare alle ricerche che approdarono alla bomba atomica. Von Braun fu portato negli USA dopo che aveva portato avanti l'impresa della costruzione dei missili V2 a lunga gittata.  Il fascismo e il nazismo persero la guerra perché vollero perderla a causa della loro insipenza. Hitler e Mussolini si rovinarono a vicenda. Il fascismo fu una palla al piede per il nazismo. Mussolini sapeva che l'Italia non era nelle condizioni di supportare la guerra voluta da Hitler. Ma pensava che la guerra fosse già finita con la sconfitta della Francia nella "guerra lampo". Soltanto il 10 giugno 1940 Mussolini nel famoso e scriteriato discorso dal balcone di piazza Venezia dichiarò pomposamente guerra alla Francia e all'Inghilterra. Ai suoi collaboratori aveva detto che gli serviva un migliaio di morti per attaccare proditoriamente la Francia e assidersi anche lui alle trattative di pace dopo la sconfitta della Francia. Ma costrinse Hitler ad intevenire in Grecia e in Africa inviandovi l'Afrikacorps per salvare il fascismo non rendendosi conto che alla Germania conveniva abbandonare l'alleanza con il fascismo per non dovere impegnare le divisioni tedesche in una guerra non voluta dal nazismo in Grecia e in Africa. Le successive vittorie di Rommel in Africa furono annullate quando gli americani si aggiunsero in Africa alle truppe inglesi al comando di Montgomery. E Hitler continuò scelleratamente a difendere il fascismo quando nel mese di luglio del 1943 il fascismo fu sconfitto, non in guerra ma nella seduta del Gran Consiglio del fascismo dove Mussolini fu posto in minoranza. Non basta. A questo punto Hitler avrebbe dovuto abbandonare il fascismo. E invece, altro grave e imperdonabile errore, con una spericolata azione usando anche alianti per irrompere fece rapire Mussolini dalla falsa prigionia di Campo Imperatore perché costituisse la Republica Sociale.  Proprio negli stessi mesi in cui sul fronte russo i generali tedeschi chiedevano rinforzi per portare avanti la vittoria nella seconda battaglia di Kursk. Perché non era stata determinante la pur grave sconfitta di Stalingrado. E invece alcune divisioni furono dirottate dal fronte russo in Italia per contrastare l'avanzata degli angloamericani lungo il sud d'Italia ed arrivare sino a Roma. Poi, abbandonata per dividere l'Italia in due, con a nord la Repubblica Sociale avente un governo fantoccio fascista. Giunto Mussolini in Germania dopo il suo rapimento da Campo Imperatore Hitler anticipò la riunione nella tana del lupo dovendo spostarsi in Baviera per accogliere Mussolini e dargli le sue scellerate direttive. L'anticipazione della riunione fu purtroppo la salvezza del nazismo perché il colonnello von Stauffenberg - a cui era stato assegnato da parte di un alto comando di  ufficiali nazisti, ma divenuti antinazisti, meglio antihitleriani, per evitare il peggio di una più grave sconfitta -  improvvisamente si trovò privato di quel maggiore tempo che gli sarebbe stato necessario per innescare una seconda bomba. Come se un demonio proteggesse Hitler, la prima bomba, chiusa in una valigetta, fu posta sotto il tavolo a poca distanza dalle gambe di Hitler. Piazzata la bomba sotto il tavolo, di legno assai spesso, von Stauffenberg tirò fuori una scusa per allontanarsi dalla stanza della riunione. Von Stauffenberg fu troppo ottimista perché face circolare subito telefonicamente la voce che Hitler era rimasto vittima di un attentato. Ma chi sedeva a fianco di Hitler, senza nemmeno sapere che cosa contenesse quella valigetta, la spostò con una gamba perché la intralciava. Vi furono quattro morti, ma Hitler si salvò avendo avuto soltanto delle bruciature in un braccio. Che cosa dire? Mussolini fu la salvezza di Hitler arrivando in Germania perché il suo arrivo comportò l'anticipazione della riunione. Bastarono poche ore perché si scovassero gli organizzatori dell'attentato a Hitler. Mi domando come mai vi fossero ancora giudici disposti a condannare a morte gli organizzatori dell'attentato, ben sapendo che la guerra fosse già persa e che di ciò avrebbero potuto subire le conseguenze. Non fu risparmiato nemmeno Rommel, che, benché fosse a conoscenza della preparazione dell'attentato, nulla disse a Hitler e ai suoi  più vicini collaboratori. A Rommel fu imposta una alternativa: o essere anche lui accusato di essere attentatore alla vita di Hitler o suicidarsi per avere poi funerali di Stato vista la fama di grande figura di militare di cui godeva anche nella popolazione tedesca. La causa della sua morte fu addebitata alle ferite riportate quando esplose una bomba vicino all'auto con cui stava attraversando la Francia. Nella guerra da lui condotta in Africa e in Francia nessun crimine di guerra poteva essergli addebitato, ed ebbe in Africa l'onore delle armi da parte degli inglesi comandati da Montgomery. Scelse il suicidio anche perché non voleva che ne subissero le conseguenze anche la moglie e il figlio. Ma questi criminali come potevano essere anche tanto imbecilli da credere che non si sarebbe conosciuta la verità sulla morte di Rommel?  

 

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