venerdì 11 aprile 2025
MALEDETTA PASQUA. PASTORI SARDI BASTARDI
MALEDETTA
PASQUA Per colpa di questa festa di
sangue sono costretto a soffrire.
Pastori sardi bastardi. Vi sono più pecore che abitanti in Sardegna. Ho riportato nel mio libro Roba da sardi.Ve la do io la Sardegna la miserabile storia dei sardi ricavata dal libro Storia di Sardegna dello storico e politico sardo Giuseppe Manno, che divenne presidente del Senato del regno sardo-piemontese. Niente di nuovo debbo scrivere su questo tema. Pertanto ripeto quanto già scritto nella data qui sotto.
sabato
8 aprile 2023
CARNEFICINA
PASQUALE. IL DIRITTO DI ODIARE QUESTO
PAPA. Maledetti tutti coloro che
mangiano cadaveri di poveri agnelli,
animali mansueti. Maledetto papa con il
suo silenzio degli innocenti. Maledetta
gente ipocrita che è peggio dei
macellatori che si imbrattano di sangue
per quelli che credono di avere le mani monde di
sangue mentre è questa gentaccia la
mandante della strage di agnelli.
Due
milioni e mezzo di agnelli e capretti
uccisi in questi giorni per
"festeggiare" la più grande menzogna
della storia che dura da duemila anni.
Odio anche il protagonista di questa
menzogna che non ebbe alcun sentimento
di riguardo per la vita degli animali.
Rimase un ebreo. Come dimostrò l'ebreo
veneziano Riccardo Calimani nel suo
bel libro Gesù ebreo (Rusconi). Rimase ebreo
anche nell'ultima cena a base di carne
di agnello, come dimostrò la teologa ex
cattolica Uta Ranke Heineman nel suo
libro Così non sia. Introduzione al
dubbio di fede. A questo ebreo
preferisco Plutarco, Apollonio di Tiana
(che rifiutò di farsi convertire da S.
Paolo) e Porfirio. E forse anche
Platone, che, facendo l'elenco dei cibi
che prescriveva agli ateniesi sia nella
Repubblica che nelle Leggi escludeva la
carne. Faceva notare Platone che a causa
del dover utilizzare larghe estensioni
di terra per coltivare il mangime per
gli animali uno Stato era costretto a
fare guerra agli Stati confinanti per
conquistare altre terre. Questo papa
continua a conservare il silenzio degli
innocenti. Almeno Benedetto XVI ebbe il
coraggio di dire che dopo il sacrificio
della croce non vi era più bisogno di
conservare la (maledetta) tradizione
ebraica della festa pasquale. Lo disse
nell'udienza generale del 7 aprile 2009:
"Con la croce di Cristo – l’atto supremo
dell’amore divino divenuto amore umano –
il vecchio culto con i sacrifici degli
animali nel tempio di Gerusalemme è
finito". La pasqua per gli antichi ebrei aveva un altro significato. Era
riferita al cosidetto esodo dall'Egitto
per arrivare in Palestina. Tutto falso.
Si tratta di un racconto inventato
perché riprende un vecchio racconto
egizio. Mosè non è mai esistito. Lo
stesso nome lo confema in quanto di
origine egizia. Se fosse esistito i
(falsi) profeti non avrebbero mancato di
nominarlo. Comunque gli studiosi
dell'Antico Testamento ne hanno escluso
l'esistenza. Tra questi l'italiano J.
Alberto Soggin. Ho esposto i loro studi
nel mio libro Scontro tra culture e
metacultura scientifica. Ecco che
cosa ha detto questo papaccio:
"Sogna,
non avere paura di sognare. Sogna un
mondo che ancora non si vede ma che di
certo arriverà." Un mondo migliore
questo papaccio non può nemmeno
immaginarselo. Nulla di buono può trarsi
da ciò che dice. Ha fatto il commesso
viaggiatore ma mai ha avuto il coraggio
di rimettere piede in Argentina. E'
stato complice della dittatura di Videla
14 mar 2016 — Roba da Sardi, ve la do io la Sardegna è un libro di Pietro Melis pubblicato da Cicorivolta nella collana Temalibero: acquista su IBS a ...
18 dic 2016 — “In Roba da sardi”, afferma Melis, “vi ho offerto un programma politico ed economico che potrà sembrare utopico solo a chi non sia capace di far ...
mercoledì 9 aprile 2025
UN'ALTRA BALLA DI ALDO CAZZULLO...
...nella trasmissione in corso sul racconto della Bibbia, mentre scrivo. Cazzullo non sa che Mosè è un personaggio romanzesco, mai esistito, a parte tutte le altre invenzioni. Nel mio libro di 700 pagine dedicato per più della metà all'esposizione degli studi dei maggiori studiosi mondiali dell'Antico Testamento, tra cui alcuni ebrei, gli autori anonimi dell'Antico Testamento nell'esposizione dei libri riguardanti i cosiddetti profeti, tra cui Isaia, non hanno alcuna conoscenza dell'esistenza di Mosè. Poiché i primi cinque libri (Pentateuco) rappresentano la Legge è impossibile che i "profeti" ignorassero la figura di Mosè se fosse realmente esistito. E poiché nei Vangeli si racconta che Gesù aveva dialogato con l'anima di Mosè lascio a voi la conclusione sull'affidamento dei Vangeli. A parte la considerazione che solo nel periodo greco-alessandrino, cioè per influenza della filosofia greca, gli ebrei, con i farisei, incominciarono a credere nell'immortalità dell'anima. Ma i sadducei, che si ritenevano i più rigorosi interpreti dell'Antico Testamento, continuarono a non credere nell'immortalità dell'anima anche ai tempi di Gesù. E infatti gli ebrei credenti, si sa, hanno espunto dall'Antico Testamento i Vangeli, non fosse altro perché i Vangeli ci pervennero in greco e mai gli ebrei, credenti e non credenti, avrebbero ammesso che potessero essere inclusi libri ebraici scritti in greco e non in ebraico, anche considerando che la lingua parlata (anche da Gesù) era l'aramaico e non l'ebraico. Tuttavia Cazzullo è un bravo espositore, senza però essere uno studioso. L'ho già scritto in altro articolo e lo riporto nel mio prossimo libro intitolato Il mondo al oicsevor (rovescio) tanto per imitare il Vannacci del suo Il mondo al oirartnoc (contrario), di cui apprezzo alcune cose ma non l'impianto del libro che gli ha dato un enorme successo in danaro e in politica diventando parlamentare europeo. E' stato attaccato principalmente per avere scritto: "Cari omosessuali, normali non lo siete. Fatevene una ragione". Frase che è una grande CRETINATA perché Vannacci ritiene che la normalità derivi dalla maggioranza. Poiché è privo di conoscenze scientifiche ho completato io la frase con un solo aggettivo: "... fatevene una ragione scientifica". Perché, a parte il diritto allo schifo che rivendico per l'omosessualità maschile, ho esposto le cause biologiche che debbono far ritenere anormale l'omosessualità. Riprendo le pagine del biologo francese Jean-Didier Vincent nel suo libro Che cos'è l'uomo. Non è infatti la maggioranza che possa essere fondamento di una verità, altrimenti Galilei e il martire del libero pensiero Giordano Bruno sarebbero stati anormali. Nel mio testo cito Vannacci solo nella prefazione ringranziandolo prima di tutto per avermi dato lo spunto per pubblicare un libro in cui condivido molte cose, ma malamente fondate perché rientranti in una concezione antropocentrica, e perciò antiscientifica, sui temi dell'ambientalismo e dell'animalismo. Sono costretto a seguire l'iter di Vannacci per il mio prossimo libro, che è stato accettato dall'editore Il Cerchio, lo stesso editore del libro di Vannacci, che però ha iniziato con una autopubblicazione su Amazon. Il Cerchio mi ha detto che debbo attendere addirittura sino a novembre per arrivare nelle librerie. Non posso attendere. Vada pure per novembre, ma percorrendo prima la stessa strada percorsa da Vannacci. Non attenderei con Il Cerchio nemmeno se avessi trentanni in meno. Non capisco il perché di tanta attesa con Il Cerchio, se pubblica solo qualche decina di libri all'anno. Tornando a Cazzullo, ha attribuito a Gesù la frase "Non fare agli altri ciò che non vorresti fatto a te. ERRORE non perdonabile! Nei Vangeli si legge: Fai agli altri ciò che vorresti fosse fatto a te. E questa è una norma morale, che consiglia, non ordina, di fare del bene. Non si finisce in tribunale per non avere fattodel bene. E poi, che cosa si intende per bene? Le diverse culture hanno concetti diversi di bene. Basti considerare ciò che è bene per gli islamici. Ogni cultura vede il bene con i propri occhi. Il male inteso come danno deve essere invece ben visto da tutti. Basta astenersi dall'interferire nella vita degli altri se questi altri non gradiscono questa interferenza. Cazzullo ha confuso con la frase di Confucio: Non fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a te. Che è una frase giuridica e non morale perché ordina di non fare del male inteso come danno (neminem laedere era la formula del giusnaturalista romano Ulpiano).
lunedì 7 aprile 2025
LA SETTIMANA DI SANGUE DEGLI INNOCENTI AGNELLI
Maledetto papa Francesco.
Nulla ha da insegnarmi il cristianesimo. Giorni di sofferenza sono per me il natale e la pasqua, identificantisi con stragi di agnelli, soprattutto maschi.I miei maestri spirituali sono Pitagora, Platone, Plutarco, Porfirio. E per ultimi in ordine di tempo Umberto Veronesi e Margherita Hack. Maledetto sia questo papa, antianimalista. Ha detto che da bambino aveva avuto la vocazione del macellaio. Il che è tutto dire. Il suo predecessore Benedetto XVI ebbe almeno il buon senso di dire che con il sacrificio della Croce era stata superata la tradizione ebraico-pagana dell'agnello sacrificale. Questo papa nulla ha da insegnare. Ed è anche un grande vigliacco perché ha escluso dai suoi viaggi l'Argentina, dove fu Arcivescovo a Buenos Aires. Potrebbero fargli la pelle perché è stato con il suo silenzio connivente con la feroce dittatura di Videla, che ubriacava gli esponenti dell'opposizione prima di caricarli sugli aerei e buttarli in mare. E questo individuo pretende di essere maestro di vita. Ma perché nessuno apertamente gli sbatte in faccia il suo passato in Argentina? Giovanni Paolo II tornò più di una volta in Polonia e Benedetto XVI più volte in Germania.
Ma questo impostore pretende di possedere la verità nella sua ignoranza. Ha scelto il nome Francesco, colui che d'accordo con il papa Innocenzo III, e d'accordo con il re di Francia, preparava lo sterminio dei Catari (o Albigesi) per impossessarsi delle loro ricchezze, con la scusa che erano cristiani eretici perché ritenevano che l'Antico Testamento fosse stato dettato dai demoni. Questo impostore ha scelto il nome Francesco riferendosi a Francesco d'Assisi (vissuto solo 44 anni), uno che il giorno di Natale si sentì osservare che cadeva il venerdì e dunque non si poteva mangiare carne. Racconta il suo biografo che il Francesco d'Assisi gli rispose: il giorno della nascita del bambinello anche i muri debbono mangiare carne (dalla biografia scritta da Tomaso da Celano). Rimproverò un frate perché aveva tagliato una zampa a un maiale per nutrire un affamato. Ebbene, il tanto lodato Francesco d'Assisi rimproverò il frate ma solo perché aveva danneggiato il proprietario del maiale. Incredibile. Nessun riferimento vi fu da parte di questo Anticristo a Francesco da Paola, che, vissuto oltre i 90 anni, ebbe la fama di guaritore e fu chiamato dal re di Francia per farlo guarire da una malattia. Era vegano ed è ritenuto protettore dei vegetariani e dei vegani.

Gabry Toffee
La sua espressione di risata dice tutto!!!!
- Rispondi
Roberto Ferrari
Grazie
Roberto per avermelo ricordato. Adesso faccio copia e incolla e lo
metto nel mio blog. Si ricordi sempre che sotto il nome Roberto Ferrari
vi sono io Pietro Melis. Non mi sento bene. La discopatia mi produce
dolori alle gambe e debbo prendere l'antidolorifico.
- Rispondi
- Modificato
martedì 1 aprile 2025
martedì 25 marzo 2025
LA NEFASTA RESISTENZA DEI PARTIGIANI AL NAZIFASCISMO
I partigiani hanno provocato solo più morti nel loro proporsi come belligeranti contro l'occupazione dell'Italia da parte dei nazisti. Sarebbe stato meglio lasciare fare agli angloamericani, sbarcati in Sicilia con il progetto di avanzare verso nord e arrivare sino a Roma. Non vi sarebbe stata la rappresaglia nazista contro la folle azione terroristica di via Rasella. E non vi sarebbero state tutte le altre rappresaglie causate sempre da azioni terroristiche. I partigiani non si sono mai comportati da veri belligeranti. Tali se avessero combattuto faccia a faccia con il nemico.Lo scopo preciso fu quello di presentarsi da liberatori ed acquisire meriti politici per andare al governo. I falsi liberatori anticiparono di un paio di giorni la decisione di uccidere Mussolini per prevenire l'arrivo a Milano degli americani, a cui Mussolini doveva essere consegnato secondo la decisione del governo Badoglio. Era pericoloso per i falsi liberatori, in reltà da definirsi dei vigliacchi terroristi, lasciare Mussolini in vita che avrebbe documentato la volontà di Churcill che l'Italia entrasse in guerra per moderare le richieste di Hitler giacché la guerra sembrava ormai finita dopo l'occupazione della Francia, sconfitta in poche settimane e la precedente invasione della Polonia, spartita in due secondo gli accordi malefici tra Germania e Unione Sovietica. Il 10 giugno 1940 Mussolini si affacciò a una finestra del palazzo di piazza Venezia per dichiarare pomposamente, tra gli applausi di una folla delirante, guerra alla Francia e alla Gran Bretagna,definite "potenze plutocratiche e democratiche dell'Occidente". Per acquisire dei meriti Mussolini, con una vergognosa iniziativa disse che gli occorreva un migliaio di morti avanzando di qualche km per costringere la Francia alla resa nonostante fosse stata già sconfitta dalla Germania. Si sa come poi andò a finire in Africa nonostante la fedeltà di Hitler a Mussolini,che provocò l'impiego di un gran numero di divisioni tedesche in Italia per salvare il fascismo anche quando occorreva rinforzare l'offensiva nel fronte russo dopo la vittoriosa seconda battaglia di Charcov, da cui, al contrario delle richieste dei suoi generali, furono distolte, per volere insipiente di Hitler, alcune divisioni per inviarle in Italia sempre per la sua fedeltà a Mussolini, che in questo modo cooperò a rendere più debole la Germania in guerra, che fu persa principalmente sul fronte russo. I falsi liberatori, in realtà vigliacchi terroristi che sparavano alle spalle con imboscate, si mossero solo quando il 25 luglio 1943 Mussolini fu privato del potere a causa della decisione presa dal Gran Consiglio del fascismo di restituire il comando delle forze armate al re, se pure a quel nano di re colpevole di avere dato il governo a Mussolini dopo la marcetta su Roma rifiutando di firmare il foglio presentatogli dal primo ministro Facta con cui si dichiarava lo stato di assedio. Mio mio padre mi ricordò che aveva assistito alla marcetta ed aveva riscontrato che i componenti della marcetta erano armati solo di bastoni e fucili. Sarebbe bastato disperdere quei componenti con idranti dei vigili del fuoco e vi sarebbe stata una storia ben diversa. .
venerdì 21 marzo 2025
DAI DIAMANTI NON NASCE NIENTE DAL LETAME NASCONO I FIORI
Dal mio libro ROBA DA SARDI. VE LA DO IO LA SARDEGNA
Questo argomento fu trattato da una studentessa nella sua tesi di laurea di cui fui relatore scandalizzando la Commissione che le negò la lode occorrendo per essa l'unanimità
Tutti si stupiranno per ciò che sto per aggiungere. La Germania nazista il 24 novembre 1933 promulgò l’imponente Diritto germanico a protezione degli animali, e il 3 luglio 1935 la Legge del Reich a protezione della natura, da me tradotti in prima traduzione mondiale con il lungo commento analitico e storico del biologo Clemens Geise e dell’avvocato Waldemar Kahler. Hitler (vegetariano) in un discorso disse: “I neun Reich darf es Keine Tierquelerei mehr geben" (Nel nuovo Reich non vi dovrà più essere posto per la crudeltà verso gli animali). Fu previsto il carcere di almeno un anno senza sospensione della pena per maltrattamento ed abbandono di animali, mentre venne imposta l’anestesia totale nei mattatoi per eliminare ogni sofferenza. Furono previste anche norme severe che regolassero il sistema di areazione nel trasporto degli animali perché non subissero patimenti. Gli animali dovevano scendere dai treni e per essi furono istituiti delle zone di ristoro per i viaggi molto lunghi. I pesci dovevano arrivare vivi in grandi vasconi nei mercati e consegnati dopo una scarica elettrica perché li trasmortisse e non dovessero soffrire per una lunga agonia per asfissia. Durante i viaggi ai bovini e ai cavalli dovevano essere tolti gli zoccoli e il pavimento doveva essere coperto di torba per evitare il dolore provocato sugli zoccoli dal diretto contatto con il pavimento del treno. E fu proibita la maggiore sofferenza della macellazione ebraica kasher, nonostante la rivolta dei fanatici ebrei ortodossi credenti nelle aberranti regole mosaiche. Teorico di tale legislazione era stato il biologo ambientalista Walter Schoenichen, che già prima del nazismo, a cui aderì successivamente, aveva espresso una concezione della natura che si opponeva alla distinzione antropocentrica tra animali superiori ed animali inferiori, tra animali domestici ed animali liberi, tra animali utili ed animali dannosi. La natura è considerata da Schoenichen come un bene che l’uomo deve tutelare, rispettando anche il paesaggio, come complesso di “monumenti naturali”, di “creazioni originali”, perché l'uomo non pensi che la natura sia fatta per lui. L’uomo non è ritenuto biblicamente padrone della natura, ma responsabile della sua conservazione. Schoenichen espresse meglio questa concezione in Protezione della natura come compito culturale popolare e internazionale (1942). Ed è questo un pensiero che si ritrova nel maggiore filosofo del XX secolo, Martin Heidegger, che scrisse che l’uomo è custode, non signore, dell’essere (Lettera sull’umanesimo). In opposizione al capitalismo aggressivo, considerato fonte dell’atteggiamento predatorio dell’uomo occidentale, che credeva di avere il diritto di sottomettere o distruggere con il colonialismo altri popoli, ritenuti inferiori, Schoenichen scrisse che ogni popolo ha diritto alla sua diversità, anche se questa fu poi interpretata a difesa della razza. Contro ogni scontata obiezione io vi dico che bisogna riconoscere il bene ovunque lo si trovi, come si riconosce un bel fiore anche se nato dal fango. E pertanto io vi dico che in fatto di diritti degli animali l’Europa ancor oggi non è migliore del nazismo, da cui ha molto da imparare.
mercoledì 19 marzo 2025
LO SPREGEVOLE SFRUTTATORE MUSSOLINI
Fu per lunghi anni l'amante di una grande e colta donna che ebbe il torto di essere ebrea. Quando fu espulso dalla direzione del quotidiano socialista perché da non interventista divenne interventista e da socialista divenne il fondatore del fascismo si trovò ad essere uno squattrinato ex mestro elementare. Fu salvato dall'ebrea Margherita Sarfatti che gli finanziò il quotidiano Il popolo d'Italia. E continuò a finanziarlo per molti anni. Come ricompensa nel 1938 emanò le cosiddette leggi razziali, in realtà leggi contro gli ebrei, privandosi di eccelse menti nel campo della scienza, costringendo i professori universitari ebrei a lasciare l'insegnamento. Enrico Fermi, dopo avere ricevuto il Nobel non rientrò in Italia perché aveva sposato un'ebrea. Si associò ad un crimnale che fu la rovina del fascismo, ma involontriamente, astuzia della ragione (direbbe il filosofo Hegel), cooperò alla fine del nazismo. La Sarfatti emigrò in Argentina e rientrò in Italia dopo la guerra non volendo più nemmeno parlare di quell'individuo di cui era stata la benefattrice. Ebbe un figlio chiamato Benito Albino (1915-1942), mai riconosciuto dal padre, che lo fece rinchiudere in manicomio (dove morì a 27 anni) insiememe con la madre Ida Irene Dalser. Spregevole delitto di Stato.
sabato 15 marzo 2025
MEGLIO LA NATO PER NON BUTTARE 800 MILIARDI PER LA DIFESA
A che cosa servirebbero 800 miliardi per l'armamento dell'UE? Trump ha sempre lamentato che quasi tutto il costo della NATO è sempre ricaduto sugli USA e aveva ragione. Allora è meglio che l'UE finanzi la NATO con 800 miliardi di euro perché già 3 anni fa sarebbe dovuta intervenire la NATO includendo l'Ucraina nella NATO. In base art. 5 del suo statuto la NATO deve intervenire in guerra a favore di uno Stato che sia uno dei suoi membri. Ma queso articolo è stato sempre violato quando si pensi che gli USA sono intervenuti in modo gravemente errato contro la dittatura in Iraq di Saddan Hussein (in cui vigeva un governo praticamente laico che aveva come suo ministro degli esteri e come vice primo ministro Tarq Aziz, cristiano di rito caldeo), in Afghanistan contro il governo dei talebani, lasciando poi il governo in mano a questi fanatici con una vergognosa ritirata) e infine contro la Libia di Gheddafi (maggiore responsabile Sarkozy presidente della Francia, che voleva occupare i pozzi di petrolio detenuti dall'Italia). Gheddafi fu ricevuto a Roma per due volte con onori dal governo di Berlusconi, che lo tradì facendosi indurrre dallo scellerato presidente della Repubblica Napolitano a partecipare alla guerra contro Gheddafi, provocando con la sua morte il caos in Libia. Sarebbe stato Putin capace di intervenire in guerra contro la NATO tre anni fa? E' da escludere perché sarebbe stato l'inizio di una guerra che si pensa sarebbe stato l'inizio di una terza guerra mondiale, di cui Putin avrebbe rifiutato di esserne la causa. Ci si ricordi che sotto il governo Berlusconi vi fu a Pratica di Mare un incontro dei maggiori capi di governo mondiali e in tale occasione Putin chiese l'ingresso della Russia nella NATO. Si sono persi 3 anni a causa del presidente degli USA Biden che ha finanziato la guerra sia in Palestina che in Ucraina pur sapendo che Putin si sarebbe sentito forte contro l'Ucraina non bastando gli armamenti forniti dagli USA e dall'UE in una sorta di guerra per procura. E' da rilevare anche la colpa dell'ex comico Zelensky che ha creduto da imbecille di poter portare in guerra l'Ucraina contro la Russia nonostante gli aiuti avuti. Si doveva pensare già tre anni fa che la Russia non avrebbe mi potuto perdere una guerra data l'estensione del suo territorio. Ora, in previsione dei risultati in corso, Trump si trova a considerare l'impossibilità di richiedere che Putin rinunci ai territori acquisiti (non conquistati) ancor prima degli aiuti in armamenti. Zelensky avrebbe dovuto già tre anni fa chiedere trattative di pace con l'intervento degli USA quando ne era presidente Biden e non si era ancora manifestata l'impossibilità di sconfiggere la Russia. Ora l'Ucraina dovrà accettare la perdita della regione del Donbass - abitata sempre da russi, rimasti nel Donpass dopo l'indipendenza dell'Ucraina ottenuta con l'implosione dell'Unione Sovietica nel 1989 - e di parte delle terre rare sapendo che la maggior parte di esse si trovano ancora in territorio ucraino. Gli ucraini si sono ritirati da Kursk e questo è un motivo in più per rendere adesso più difficile un accordo con Putin. Ci si ricordi che nel 1944 a Kursk vi fu la più grande battaglia di carri armati della storia durante la seconda guerra mondiale, pur dopo la sconfitta di Stalingrado subita da Hitler. Vi fu poi l'ultima vittoria dei tedeschi nella seconda battaglia di Charcov. I valenti generali di Hitler (voglio nominare tra gli altri Guderian) chiesero l'intervendo di altre divisioni per portare avanti la riscossa, ma l'inetto e pazzoide Hitler si scafò la fossa non dando ascolto ai suoi generali facendo tutto il contrario. Distolse alcune divisioni dal fronte di guerra russo per trasferirle in Italia perché era avvenuto lo sbarco degli angloamericani in Sicilia. In tale occasione Mussolini, che rovinò l'Italia e se stesso associandosi in guerra con Hitler, disse da ignorante: "li fermeremo sul bagnasciuga", non sapendo che il bagnasciuga è la linea di galleggiamento di una nave. Avrebbe dovuto dire: li fermeremo sulla battigia, cioè sulla spiaggia. E dopo questa lunga divagazione vado alla conclusione. Si sa che la ragione sta sempre dalle parti del vincitore.
28 mag 2022 — Il 28 maggio 2002 furono firmati i cosiddetti accordi di Pratica di Mare, sulla scia di una vicinanza che oggi sembra lontanissima.
giovedì 13 marzo 2025
Vi E' OMICIDIO SE IL LADRO E' IN FUGA?
Giudici mentecatti che hanno arrestato una guardia giurata che ha ucciso un ladro in fuga. Forse la fuga doveva impedire alla guardia giurata di sparare. Un ladro si pone contro la legge cadendo in uno stato di natura. Se la guardia giurata non avesse sparato il ladro si sarebbe sottratto alla cattura e nessuno avrebbe potuto riconoscerlo. Era giusto catturarlo. Se la guardia giurata ha ucciso il ladro potrebbe essere accusato di eccesso di difesa. Ma qui non si trattava di eccesso di difesa visto che il ladro era in fuga. Il ladro doveva essere fermato ad ogni costo in quanto ladro. Né vale affermare che la guardia giurata avrebbe dovuto sparare alle gambe del ladro. Innanzi tutto non si può pretendere che la guardia giurata fosse capace di una mira tale da doverlo colpire solo allegambe. Ma l'argomento principale è che il ladro si sottrae al diritto alla vita peerché si pone in uno stato di natura, dove ognuno, secondo il filosofo Locke (II Trattato del governo), ha il diritto di farsi giustizia da sé.
Rispondo io dopo avere sentito la trasmissione "Quarta Repubblica" su Retequattro il giorno 18 marzo
Filangeri nella Scienza della legislazione (1783) critica Beccaria per avere negato allo Stato il diritto di applicare la pena di morte. Secondo Filangeri gli individui non fanno che cedere allo Stato quel diritto che essi avevano originariamente (in uno stato di indipendenza) di punire i delitti anche con la morte. Egli, riprendendo un pensiero di Locke, secondo cui ognuno nello stato di natura ha il diritto di punire i delitti, scrisse che nello stato di natura si perde il diritto alla vita quando la si toglie ad altri, perché ognuno ha il diritto di uccidere il suo ingiusto aggressore, e se rimane ucciso il suo diritto si trasferisce da lui alla società. Romagnosi nella Memorie sulle pene capitali (1830) pone la questione della pena di morte riconoscendo allo Stato, non il diritto, ma “il bisogno di esercitare questo diritto”, giacché “voler poi negare indefinitamente questo bisogno, sarebbe lo stesso come dire in chirurgia non potersi dar il caso di dover fare l’amputazione di un membro”.
Iscriviti a:
Post (Atom)