martedì 22 dicembre 2009

La Chiesa antievangelica di Tettamanzi e dei suoi pari

Ho seguito la trasmissione di Gad Lerner (l'infedele del 21 dicembre) e mi domando come mai in trasmissioni dedicate all'islamismo si continui vergognosamente a blaterare senza citare il Corano. Si continua a tacere del suo tremendo contenuto. Si naviga tra l'ignoranza e la disonestà. E' possibile che coloro che, presenti alla trasmissione (tra cui un rappresentante della Lega Nord) e contrari alla costruzione di altre moschee (con minareti), non conoscano il Corano o diano ad intendere di non conoscerlo? Io avrei chiesto cinque minuti per recitare le frasi del florilegio del Corano da me scritto e riportato il 20 ottobre in questa sede. Con quelle frasi avrei tappato la bocca a tutti, compresa quella del sinistro ecumenista Lerner.E avrei commentato come sotto.

Gli ignoranti e i disonesti che predicano il dialogo con gli islamici e l'accoglienza, come il folle Tettamanzi, si caccino bene in testa le frasi comprese nel mio florilegio del Corano prima di aggiungere altre stronzate. E' vero che Gesù disse "amate i vostri nemici" (come si possa nella realtà amare il nemico è incomprensibile, dato il fatto che se, uno amasse il proprio nemico, questi non sarebbe più nemico: è una frase contraddittoria); ma, comunque, Gesù ha anche detto, contro il Tettamanzi che vuole la politica dell'accoglienza: "chi non è con me è contro di me". Dunque gli islamici, che non sono con Gesù (per tanti motivi, non riconoscendolo come figlio di Dio, non accettando la concezione trinitaria di Dio, la sua morte in croce, la resurrezione, l'ascesa al cielo, il peccato originale, il battessimo, etc.etc.) per i cristiani non possono non essere contro Gesù, degradato per di più a semplice profeta inferiore all'ultimo profeta Maometto, che avrebbe detto l'ultima verità). Dunque il Tettamanzi e tutti coloro che la pensano come lui dicendo che l'amore evangelico non deve fare discriminazioni deve ricordarsi che ciò vale sotto la condizione che si attui anche l'azione di proselitismo e di conversione :"andate per tutto il mondo e predicate l'evangelo ad ogni creatura. Chi avrà creduto e sarà battezzato sarà salvato; ma chi non avrà creduto sarà dannato" (Marco, 16,15). Dunque gli islamici dovrebbero essere predestinati alla dannazione. Ma in Matteo (28,19)non esiste il riferimento alla dannazione per chi non crede: "Andate dunque, ammaestrate tutti i popoli battezzandoli nel nome del Padre e del Figliolo e dello Spirito Santo, insegnando loro d'osservar tutte quante le cose che vi ho comandate".

Fatta questa premessa torno al Tettamanzi, preso ad esempio di un cristianesimo antievangelico. Ammesso che sia evangelico fare una politica di accoglienza nei riguardi degli islamici (amando i propri nemici), questa dovrebbe essere accompagnata da un'opera di proselitismo cercando di convertirli. Altrimenti le parole di Gesù che impone la predicazione per la conversione vengono trasgredite. Ebbene, è ciò che fa il Tettamanzi e tutta quella Chiesa che antievangelicamente accoglie gli islamici avendo rinunciato a convertirli, o perché sa che sarebbe inutile o perché sa che sarebbe addirittura pericoloso. Dunque il Tettamanzi e i suoi pari trasgrediscono il fondamentale comandamento del cristianesimo nella loro folle politica di accoglienza. Sono degli anticristiani, cavallo di Troia dell'espansione, anzi, dell'invasione, islamica che stiamo subendo.

Mi dica lo stolto Tettamanzi che cosa debba pensare un cristiano dopo aver letto le terribili frasi che ho riportato nel mio florilegio del Corano. Deve accogliere un seminatore d'odio? Ma faccia il cristiano il Tettamanzi invece di confondere le idee ai cristiani facendosi complice della violenza (anche anticristiana) che sprigiona dal Corano, un libro scritto da un pazzo. Gli islamici che credono anche nelle frasi da me riportate (si badi che nessuna parola può essere modificata o sostituita nel Corano perché il pazzo analfabeta - che dettava ad uno scriba - disse che gli era stato dettato direttamente da Allah tramite l'arcangelo Gabriele) non hanno bisogno di moschee in Occidente, ma di cliniche psichiatriche.


4 commenti:

Amata D'Ambra ha detto...

infatti, amando i propri nemici, non ci saranno più nemici . Credo che anche lei abbia avuto talvolta l'esperienza di ricevere bene in cambio di male .
L'annuncio che Gesù chiese di dare non è un insieme di dogmi, come poi è stato stravolto dalla Chiesa ( che egli non intendeva fondare, se non come movimento spirituale ), ma è quella "metànoia" , quel "cambiamento di mente" che è capace di produrre, con l'amore, la pace .
Nel buddismo troviamo il corrispondente concetto di "compassione", cardine del progresso spirituale da esso proposto.
Quindi è autenticamente evangelico l'invito all'accoglienza, mentre altra cosa deve essere l'attività della politica e dello Stato, che deve amministrare e armonizzare le nuove esigenze con la cultura e l'identità del suo popolo .

Pietro Melis ha detto...

Ad Amata D'Ambra (perché non ha il coraggio di uscire allo scoperto con una email?) rispondo che soltanto uno che non abbia cervello può rispondere che amando i propri nemici non vi saranno più nemici. L'Europa antinazista avrebbe dovuto amare Hitler e dirgli, mentre invadeva l'Europa: prego, si accomodi, faccia pure.Si rende conto della corbelleria che ha detto? La frase di Gesù può valere soltanto nei rapporti privati, ma, se si ergesse a principio giuridico (notava già Hegel nei suoi scritti giovanili sul cristianesimo), vi sarebbe l'autodissoluzione di ogni Stato, che dovrebbe lasciare in libertà i criminali.Il buddismo non è riuscito a far migliorare la Cina (dove si è diffuso dall'India)con tutte le sue maggiori crudeltà in fatto di tradizioni alimentari, basate sul principio che è mangiabile tutto ciò che si muove da sé. Altro che buddismo!Gli utopisti pacifisti avrebbero ragione se tutti gli uomini fossero pacifisti. Ma i confini di ogni Stato sono stati sempre segnati dalle guerre.
A parte ciò, prima di coltivare utopie dico anche a lei di andare a leggersi il florilegio del Corano che ho scritto il 20 ottobre. Soltanto un pazzo o un disonesto può pretendere che si possa integrare in Occidente uno che crede in un testo scritto da un pazzo quale era Maometto. Gli islamici, se veramente credenti, avrebbero bisogno, non di moschee, ma di cliniche psichiatriche dove dovrebbero essere internati. LEGGA IL FLORILEGIO del CORANO prima di parlare a vanvera.Pietro Melis

a .d'a. ha detto...

mi spiace, ma non metto in pubblico la mia email.
E' ovvio che amare è riferito ai rapporti tra persone, ma sono le persone che costituiscono poi la società.
La "compassione" è uno degli insegnamenti del buddismo tibetano .
Non le pare che in Tibet abbia avuto successo?
Non dovrebbe insultare chi si degna di scrivere sul suo deserto blog.

Pietro Melis ha detto...

Per l'ultima volta dico a tutti quelli che pensano che io un estremista sulla questione dell'islamismo di leggere prima il FLORILEGIO (20 ottobre). E a.d'a dovrebbe dire in che cosa si sentirebbe insultato. Ha avuto successo il buddismo in Tibet? E fuori? Nulla. Non ha migliorato il mondo. Si pensi alla stessa Cina, il popolo più crudele nelle tradizioni alimentari.