domenica 20 dicembre 2009

Peggio per chi fa il turista nei Paesi islamici

Non mi ha commosso il disperato appello della figlia per il padre che è stato rapito in Mauritania. Gli scellerati che vanno a buttare soldi nei Paesi islamici sanno del pericolo a cui vanno incontro. Poi pretendono che sia il governo ad intervenire mettendolo in grave difficoltà per la necessità di trattare di nascosto (per salvare la faccia) con i rapitori sborsando danaro pubblico (non importa che siano delinquenti comuni o affiliati di gruppi terroristici islamici). Il governo li ha avvisati. Dunque dovrebbero essere abbandonati a se stessi. Esistono tanti bei posti in Europa, ricchi di bellezze e di storia. Che visitino prima di tutto l'Italia (che era chiamata giardino d'Europa) spendendo nel proprio Paese i soldi invece di buttarli all'estero, e soprattutto evitino di alimentare i Paesi islamici con il turismo. Che il governo non si occupi più di questa gente che va cercarsela. Vogliono i rischi? Ne subiscano le conseguenze.

7 commenti:

amoresbastardo ha detto...

Complimenti per il blog islamofobico, lo seguo sempre, fa piacere sapere che c'è tanta gente come lei che si dà tanto da fare a favore del dialogo interreligioso, grazie a persone come lei vivremo sicuramente in un mondo migliore.
Le scrivo solo per descrivere la mia esperienza di ottobre 2009. sono stato in vacanza in siria e giordania e ho trovato delle persone splendide e comunicative con cui ho parlato di tutto anche di politica e religione. ma le persone più squisite che ho conosciuto sono stati dei turisti iraniani in siria tra i quali c'era anche un professore universitario proprio come lei il quale mi ha anche lasciato il suo recapito in iran per un eventuale ospitalità. Io capisco che lei aspira a diventare l'Houellebecq italiano o che si vuole sostituire a Oriana Fallaci però perché si continua a fare sempre di tutta un erba un fascio? Secondo me nei paesi arabi c'è lo stesso numero di facinorosi che in italia di estremisti cattolici. In fondo anche la Bibbia è un romanzo fantasy molto molto pulp eppure io non credo che per questo tutti prendano alla lettera ciò che è scritto e partino per le crociate contro gli infedeli ogni giorno. Andiamo, un pò più di superficialità non guasterebbe secondo me. Ha idea di quante persone visitano per turismo i paesi arabi ogni giorno? chiaro che può avvenire qualcosa di spiacevole, ma qualcosa di spiacevole può avvenire ovunque ed all'incirca con la stessa irrisoria propbabilità. Tanti cari saluti

Pietro Melis ha detto...

"Amore bastardo" avrebbe dovuto, da persona civile quale appare, non nascondersi dietro l'anonimato. Egli fa riferimento agli estremisti cattolici. Ma questi non uccidono come quelli islamici. Evidentemente "amore bastardo"(che razza di pseudonimo)non ha mai letto il Corano. Questa è la fonte dell'islamismo. Vada a leggersi il florilegio del Corano che ho offerto al lettore anche nel sito www.ordineliberale.org. (voce islamismo). Faccia un confronto con i vangeli e ne tragga le conseguenze.Si ricordi che per gli islamici vale la regola della dissimulazione per quelli che vivono in Paesi non islamici, in attesa che monti il loro numero. E per quanto riguarda il dialogo interreligioso questo può valere solo per gli ignoranti (in funzione pacifista) e per i disonesti (in funzione politica). Non può esistere dialogo tra i vangeli e il Corano. E' questo che bisogna mettersi in testa.Vero islamico, alla luce del Corano, è il terrorista ("terrore" è il termine che si trova nel Corano e che viene predicato contro gli "infedeli", ebrei e cristiani compresi). Altro che dialogo! Se poi la storia, come all'epoca dei califfi di Baghdad e di Cordova, ha documentato una tolleranza degli islamici nei confronti dei cristiani, ci si ricordi che questa tolleranza doveva essere pagata con una tassa per mancata conversione e che i cristiani non potevano essere nemmeno considerati cittadini. Questa è la storia della tolleranza islamica. Gli islamici dovrebbero rinunciare a tutte le frasi che ho compendiato nel mio florilegio, che istigano alla violenza sino all'omicidio di massa.Ma è impossibile rinunciare a tali frasi perché quel pazzo che ha scritto il Corano (ho sbagliato: che dettava il Corano ad uno scriba che si portava con sé perché il pazzo era un analfabeta)ha anche aggiunto che le frasi gli erano state dettate direttamente da Allah tramite l'arcangelo Gabriele, per cui nemmeno una parola poteva essere tolta o modificata. Più pazzo di così! E poi ci sono quelli che per opportunismo politico (non sul piano dottrinario) propagandano il dialogo interreligioso. Dialogo su che cosa? Me lo si dica una buona volta!Sulla dottrina? Impossibile. Il dialogo sarebbe possibile soltanto sulla base di una concezione laica dello Stato, che, anche se la storia del cristianesimo (cioè dei papi) ne è una totale negazione, si trova proprio nei vangeli ("il mio Regno non è di questo mondo"; "date a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio").Sulla base di quell'orrido libro che è il Corano (che ha rovinato più di ogni altro libro il cervello umano, più dell'Antico Testamento) non vi può essere dialogo perché per il vero islamico non si può separare lo Stato dall'Islam. Dunque che la smettano tutti i mistificatori che parlano o scrivono di dialogo interreligioso. Abbiano il coraggio di dire su che cosa si potrebbe dialogare, sulla base di quali principi di giustizia comuni.Sino a quando le religioni non diverranno un fatto privato all'interno di uno Stato laico non vi potrà essere mai dialogo interreligioso, che potrebbe ridursi soltanto al motto "ognuno a casa sua", cioè ognuno con la propria fede senza rompere i coglioni (quando ci vuole ci vuole) agli altri, ma con un limite che è il rispetto dei principi di uno Stato laico. Soltanto così si arriverebbe alla pace religiosa.Pietro Melis

Pietro Melis ha detto...

Gli ignoranti e i disonesti che predicano il dialogo con gli islamici e l'accoglienza, come il folle Tettamanzi, leggano il florilegio del Corano del 20 ottobre prima di aggiungere altre stronzate. E' vero che Gesù disse "amate i vostri nemici" (come si possa nella realtà amare il nemico è incomprensibile, dato il fatto che se uno amasse il proprio nemico questi non sarebbe più nemico: è una frase contraddittoria); ma, comunque, ha anche detto, contro il Tettamanzi che vuole la politica dell'accoglienza: "chi non è con me è contro di me". Dunque il Tettamanzi e tutti coloro che la pensano come lui dicendo che l'amore evangelico non deve fare discriminazioni deve ricordarsi che ciò vale sotto la condizione che si attui anche l'azione di proselitismo e di conversione :"andate per tutto il mondo e predicate l'evangelo ad ogni creatura. Chi avrà creduto e sarà battezzato sarà salvato; ma chi non avrà creduto sarà dannato" (Marco, 16,15).Ma in Matteo (28,19)non esiste il riferimento alla condanna se non si crede: "Andate dunque, ammaestrate tutti i popoli battezzandoli nel nome del Padre e del Figliolo e dello Spirito Santo, insegnando loro d'osservar tutte quante le cose che vi ho comandate". Fatta questa premessa torno al Tettamanzi, preso ad esempio di un cristianesimo antievangelico. Ammesso che sia evangelico fare una politica di accoglienza nei riguardi degli islamici, questa dovrebbe essere accompagnata da un'opera di proselitismo cercando di convertirli. Altrimenti le parole di Gesù che impone la predicazione per la conversione vengono trasgredite. Ebbene, è ciò che fa il Tettamanzi e tutta quella Chiesa che antievangelicamente accoglie gli islamici avendo rinunciato a convertirli, o perché sa che sarebbe inutile o perché sa che sarebbe addirittura pericoloso. Dunque il Tettamanzi e i suoi pari trasgrediscono il fondamentale comandamento del cristianesimo nella loro folle politica di accoglienza. Sono degli anticristiani, cavallo di Troia dell'espansione, anzi, dell'invasione, islamica che stiamo subendo.

amoresbastardo ha detto...

Salve, questa la mia breve replica alle sue risposte.
Innanzitutto l’accusa di anonimato. Mi spiace comunicarle che deve conoscere poco il mezzo che utilizza (internet) perché facendo una semplice ricerca su google con le parole ‘amore bastardo’ viene fuori il mio blog, il mio sito di fotografia ed altre cose che mi riguardano. Sul web nessuno è veramente anonimo. Ad ogni modo mi chiamo giuseppe paone ma il mio nome dice ancora meno considerato che in italia avrò almeno un centinaio di omonimi.
Per quanto riguarda lo strano nickname che ho scelto, è la traduzione maccheronica del titolo di un film messicano del 2001 che le consiglio vivamente: Amores Perros del bravo regista Inarritu.
Ma veniamo al dunque.
Innanzitutto mi sembra che lei utilizzi avvenimenti vari di attualità per esporre e rafforzare le sue idee. Ad esempio il caso dei rapimenti nei paesi arabi. Io potrei già oggi controbbatterle che, da statistiche (e non dà casi isolati) , i rapimenti nel cattolicissimo sudamerica sono centinaia di volte più frequenti che nei paesi arabi, ciò dimostra che il suo errore di fondo è che la religione è il peso e la causa di tutto quando le vere cause sono quasi sempre economiche.
Per quanto riguarda il riconoscimento di Cristo da parte degli islamici è sbagliato ciò che dice perché sono gli ebrei che non riconoscono Gesù, gli islamici invece lo riconoscono come profeta (e di questo argomento ne parlai anche con la mi a guida siriana) ; seppure non è riconosciuto come figlio di dio in persona, un profeta mi sembra comunque già qualcosa. se è un profeta le anche le sue parole sono, nei limiti del loro credo, riconosciute.
Ma la cosa più sbagliata che pensa è, secondo me, che per lei tutte ma proprio tutte le azioni umane sono mosse da un sentimento religioso e da uno scopo predeterminato dai quei tre bestsellers (Antico Testamento, Vangeli e Corano).
Così come non può fermare i movimenti delle persone sul globo ,le migrazioni, perché la gente non si sposta per invadere un altro territorio e sottometterle al loro credo, ma si sposta per mangiare, perché non ha lavoro, perché cerca condizioni di vita migliore, poi, tra le altre cose, vorrebbe anche continuare a coltivare la propria spiritualità ed avere un posto in cui raccogliersi in preghiera. Io la vedo così, lei invece con le sue parole sprizza solo odio, e cosa spera di ottenere? ecco, secondo me la frase” l’odio genera odio” è l’unica che ha senso. se uno dà amore, come fa a ricevere odio? credo che questo sia il pensiero di tettamanzi quando chiede di accogliere il prossimo. per non parlare del fatto che se si riescono a creare situazioni di distenzione e tranquillità e non di odio e paura come fa lei magari la gente si incontra e si fanno crescere i matrimoni interculturali e interreligiosi; a quel punto le religioni dovranno adeguarsi alle nuove situazioni.
Ma quante persone persone prendono alla lettera il vangelo, ma quante persone lo hanno letto, in italia? io devo dire ci ho provao e l’ho trovato in alcune parti piuttosto noioso: la stessa favola raccontata 4 volte con particolari diversi e a volte contraddittori...
Insomma mi rendo conto che c’è un grande ritorno alla foga religiosa (grazie anche alla strumentalizzazione che ne fanno i politici) però veniamo da un lungo periodo dove ha dominato la secolarizzazione e la gente si sente libera di agire e pensare con più libertà. Viviamo ancora (per poco) in uno Stato laico.
Saluti

Pietro Melis ha detto...

Gent. Giuseppe Paone

Mi è sfuggito il blog "amore bastardo". Ma non rispondo mai dentro i blog se debbo sopportare di iscrivermi per rispondere. Avrei preferito una email personale o del blog stesso come ho fatto io.
Io ho posto come premessa che si legga il florilegio che ho messo nel mio blog (il 20 ottobre) dell'orrido libro il Corano. Un libro simile è di istigazione alla violenza estrema. Non dica a me ateo che i vangeli sono noiosi. Più che noiosi sono pura invenzione ebraica (anche se scritti in greco). Fu l'ebreo Saulo (S. Paolo) ad inventarsi la resurrezione di Gesù. Ma non troverà una sola frase nei vangeli che sia di istigazione alla violenza. L'Antico Testamento èanch'esso un libro di odio e un cumulo di racconti di stragi. Un libro esacrando. Ma gli ebrei OSSERVANTI nel loro razzismo di popolo eletto contraddittoriamente non fanno proselitismo, al contrario dell'islamismo, che l'ha fatto sempre con le armi, mentre il cristianesimo ALL'INIZIO si è diffuso per spontanea conversione, anche se poi da perseguitati si sono trasformati con la Chiesa e con gli imperatori cristiani in persecutori. Lo sappiamo tutti. Ma ho già scritto che la storia del cristianesimo è una storia antievangelica, mentre la storia dell'islamismo è una storia conforme al Corano. Questa è la differenza. Se lei non parte da questa differenza rimane soltanto un parlare tra sordi. Ha letto il mio Florilegio delCorano. Se non l'ha letto che aspetta? Le dovrebbero venire i brividi.
Se la gente emigra per ragioni di fame, le dico che ci sono già molti italiani che soffrono la fame e chiedono l'elemosina. L'Europa è un territorio già affollato. Se dovessimo accogliere tutti quelli che sono rifugiati di guerra ed economici ce ne dovemmo andare via noi. Si rende conto che non vi è spazio e che la disoccupazione sta aumentando anche tra gli ex clandestini poi regolarizzati? Ne vuole altri? Questa è follia pura.

Pietro Melis ha detto...

Mi sono dimenticato di aggiungere ad "amore bastardo" che l'immigrazione non è un fenomeno ineluttabile, come se fosse un destino. Se ne accorgeranno le future generazioni quando - dando la cittadinanza agli ex clandestini (premiando i primi arrivati, mentre dovrebbe valere il principio della rotazione: dopo un certo numero di anni "prendano la loro roba e se ne vadano", diceva già Platone nelle "Leggi", dando posto ad altri se sono veramente richiesti dal mercato del lavoro) - dovranno subire la maggiore concorrenza dei figli degli ex clandestini (divenuti cittadini) anche per i posti di lavoro socialmente qualificati, con una conseguente maggiore disoccupazione. Allora dovranno maledire la follia dei politici d'oggi. L'immigrazione fa parte di uno scellerato disegno politico. Non è un destino irrefrenabile. Se vi fosse un governo coi coglioni, e non di coglioni corrotti dalla morale del buonismo del cattocomunismo, non si azzarderebbero ad entrare. Ci si ricordi che la Convenzione di Ginevra riconosce soltanto un diritto d'asilo ai perseguitati politici (a coloro che individualmente sono perseguitati in un Paese che non sia in guerra), non un un diritto d'asilo ai rifugiati economici e di guerra. Chi non sa distinguere la morale dal diritto (naturale) ha soltanto della grande confusione in testa.
E riguardo al Tettamanzi il signor Paone ha aggirato le frasi del vangelo in cui la carità deve essere unita al proselitismo. Il Tettamanzi applica il vangelo a metà, con la sua vigliacca rinuncia a convertirli accogliendo gli islamici e mettendosi sotto i piedi la condizione evangelica di convertirli. Le ripeto evangelicamente (da ateo): "Chi non è con me è contro di me". Questo ha aggiunto Gesù. Se lo ricordino i vari Tettamanzi anticristiani.

Anonimo ha detto...

Perfettamente in linea con il professore.Tutto il resto sono solo sogni e ipocrisia.Anonimo Crociato