martedì 20 luglio 2010

Il libro di Pino Aprile "TERRONI" e commento

Non ho letto il libro ma ne ho appreso una dettagliata esposizione e ho letto vari commenti, tutti elogiativi.
Sapevo da sempre che il sud stava meglio sotto i Borbone e che la falsa unità d'Italia fu fatta sullo scellerato presupposto che il nord fosse industriale e i sud contadino. L'autore ha omesso di dire che l'introduzione della moneta piemontese portò ad un innalzamento dei prezzi, anche del grano, nel sud, con un impoverimento generale. Non sapevo di tutte le stragi commesse dai bersaglieri, giunti ad uccidere popolazioni inermi, a stuprare donne e a incendiare case. SE LO RICORDI BENE IL CORPO DEI BERSAGLIERI QUANDO IN MODO RIDICOLO OGNI ANNO CORRONO CON LA TROMBA. Bisogna riscrivere i libri di storia e mandare a quel paese anche Napolitano, che, con la sua retorica sull'unità d'Italia (tanto per fare il suo mestiere di un indegno rappresentante dell'Italia), fa finta di non essere stato un antitaliano complice di Togliatti (che favorì l'ingresso in Istria delle armate di Tito) e, sententendosi prima comunista che italiano, affermò nel 1956 che "i carri armati sovietici avevano portato la pace in Ungheria" (testuale), nonostante i 20.000 morti della repressione ad opera dei carri armati sovietici. E aveva già 32 anni. Oggi semina perle di saggezza sull'unità d'Italia. Mi fanno schifo questi carrieristi.
Ciò non toglie che il sud, dopo 150 anni, non può continuare a presentarsi solo come vittima storica del nord. Il sud oggi di fatto ha acquistato la sua indipendenza in quanto non dipende dal governo di Roma. Esso ha un autogoverno. Peccato che sia quello delle organizzazioni a delinquere, che, quasi per rivalsa, vuole estendere nel nord, invece di tenersi per sé la mafia, la camorra, l'andragheta e la corona unita. Si autogoverni oggi con esse invece di esportarle altrove. Non si presenti ancor oggi come vittima, mentre ormai il sud è soltanto un carnefice.
Questo avrebbe dovuto aggiungere l'autore del libro.

5 commenti:

mf ha detto...

Tuttora gli investimenti statali privilegiano il centro-nord .
Le varie mafie furono impiantate dai colonizzatori, per controllare la popolazione del paese occupato. Ora questo si ritorce contro di loro . Ma trova campo fertile nella disonestà dei loro amministratori e politici.
Cfr. www.ilfattoquotidiano.it (video inchiesta "io e la 'ndrangheta" ).

Pietro Melis ha detto...

La risposta di mf è quella tipica di una del sud che cerca di difendere una causa sbagliata. Non vale nemmeno la pena di replicare tanto è faziosa. Si tenga la camorra.Se la marita.

mf ha detto...

prima di dare giudizi si documenti .

andrea ha detto...

Le varie mafie furono impiantate dai colonizzatori?? ma se la camorra esisteva già ai tempi dei Borbone!
Piuttosto fù la camorra ad appopggiare i "colonizzatori" per estendere i suoi affari, e non perdere potere. E ovviamente i colonizzatori hanno ricambiato i favori.
Ovviamente oggi la mafia è necessaria alla politica e la politica è necessaria alla mafia, camminano a braccietto, sono 2 poteri complementari!
Per quanto riguarda gli investimenti è assolutamente falso, in campania arrivano fiumi di denaro pubblico, la campania è una regione ricca, ma il denaro finisce quasi tutto nelle mani sbagliate.
Anche a nord non manca la mafia, ma in campania i soldi pubblici se li pappano quasi tutti le varie mafie, mentre a nord una parte viene anche investita.

mf ha detto...

per Andrea.
Quello che ho scritto non l'ho scritto per sentito dire, ma lo riporto dallo studio documentato di Pino Aprile . I documenti citati riportano i dati dall'unità in poi . L'unico periodo in cui affluirono soldi per investimenti al sud in modo equo rispetto alla media nazionale fu il periodo della Cassa per il Mezzogiorno, ed infatti fu un periodo in cui la regione cominciò a rifiorire .
Sono studi , tra l'altro del CNR .
Meglio poi passare dall'oleografia cinematografica della camorra ai dati storici, oscurati di proposito per molti anni .