venerdì 8 giugno 2012

AUSPICO LA FINE DI PRANDELLI E DELLA SUA SQUADRACCIA. MA ANCHE PER ALTRI MOTIVI.

Non mi interessa il calcio. Non vedo mai partite di campionato di squadre che sono ormai legioni straniere. Confesso che sin ora guardavo incontri della nazionale solo per gli europei e per i mondiali, per un insopprimibile spirito nazionalistico. Ma questa degli attuali europei è veramente una squadraccia. Che credo segnerà la fine di Prandelli. Non era mai capitato che la nazionale di calcio avesse bisogno di un africano del Ghana, di cognome Barwuah. Allora è meglio che rappresenti l'Africa e non l'Italia. E a parte ciò, un direttore tecnico della nazionale si sarebbe dovuto imporre sugli interessi egoistici dei club e di quei giocatori che, o perché amanti solo dei quattrini, o perché ritenuti anziani, benché ancora validi, non sono stati convocati. Si potevano impiegare in difesa ancora il forte Nesta, a centrocampo Del Piero  e Totti e in attacco Inzaghi, ancora insuperabile in aria di rigore per il suo fiuto del gol. Auguro alla squadraccia italiana di fare una pessima figura. Si aggiunga il motivo che essa ha dovuto subire politicamente il rito della visita ad Auschwitz (e passi pure per costrizione politica) ma se ne è fregata di un Paesaccio di barbari come l'Ucraina dove si è sparato liberamente contro cani e gatti randagi per dare l'immagine di una città "pulita". VERAMENTE INCREDIBILE. Se almeno questa squadraccia avesse protestato rifiutando di giocare in Ucraina. No. Non gliene fregava un cazzo di tutti i cani e gatti presi liberamente a fucilate con il permesso della legge. Non dico che l'Italia sia molto migliore in fatto di diritti degli animali. Nonostante la legge punisca l'omicidio vi saranno purtroppo sempre degli assassini. Così, nonostante vi siano leggi che proibiscano il maltrattamento degli animali, vi saranno sempre dei subanimali che anche in Italia continueranno a fregarsene di queste leggi. Ma in Ucraina la strage di cani e gatti è avvenuta e sta avvenendo con la copertura della legge. Se la squadraccia italiana avesse almeno protestato ponendosi platealmente un segno di lutto al braccio per svergognare i barbari dell'Ucraina vi sarebbe stato almeno un duro segnale di condanna con forte risonanza. Niente di tutto questo. E allora che vada alla malora la squadraccia e che essa possa segnare la fine dell'incompetente Prandelli. Ma da dove l'hanno pescato questo individuo che come giocatore fu sempre un mediocre giocando saltuariamente nella Juventus dal 1979 al 1985 e che come allenatore non ha mai vinto uno scudetto? Ha riportato successi parziali con squadre di serie B portandole in A ma portandole anche alla retrocessione in B. Vedere su Wikipedia la  resistibile carriera di questo individuo. 

Mario Balotelli - Inter Mailand (1).jpg
IL GHANESE Barwuah arruolato come italiano. Ha detto che ucciderà chi gli lancerà nuovamente delle banane. Ma di banane dovrebbe essere coperto Prandelli. Siamo alla frutta.   GAUDEAMUS IGITUR  

Balotelli & Prandelli - Italy


                                                   FINIS

Riporto qui la mia risposta a due commenti. 
Barwuah è il cognome del padre naturale di quell'individuo che la madre abbandonò in Italia in ospedale. Fu adottato poi da una coppia italiana in cui il marito si chiama Balotelli. Il Ghana voleva che Barwuah giocasse nella nazionale di calcio ghanese. Ma costui rifiutò il suo vero Paese perché altrimenti non avrebbe più potuto giocare in quella italiana. Bell'acquisto! Non vi è che dire! Se ne torni nella meticciata Inghilterra. Non è un fratello d'Italia. I suoi avi sono in Africa e non in Italia.
Sono d'accordo su questa falsa unità d'Italia. Però Garibaldi amava gli animali (non so sino a che punto)e volle la costituzione di una associazione per la protezione degli animali. Ma Pio IX si oppose perché temeva che il popolo potesse pensare che anche gli animali non umani avessero un'anima. Allora Garibaldi chiamò Pio IX il suo cavallo favorito per poter dire che andava a cavallo di Pio IX.       

7 commenti:

Sergio ha detto...

Sono sorpreso della sua passione o ex passione per la nazionale di calcio "per insopprimibile spirito nazionalistico".
Io sono stato tutta la vita tifoso (del Napoli), ma ormai del calcio e dello sport in generale non me ne frega più niente (guardo solo un po' il tennis e a volte i gol). Una partita di calcio è noiosissima e vincono non di rado i peggiori (vedi il Chelsea quest'anno nella Champions Ligue). Spettacolo mediocre, giocatori strapagati, insomma un'indecenza.
Ma l'assurdo è vedere gli africani giocare nella nazionale italiana. Magari cantano anche l'inno di Mameli, una cosa ancora più da ridere.
Ma Napolitano ci dice che Balotelli e questo Baghwan (non l'avevo mai sentito) sono italiani a tutti gli effetti. Ma perché non aboliamo non solo le ridicole nazionali di calcio, ma anche le nazioni e gli Stati, tanto siamo tutti uguali e tutti fratelli, perché "combattere" gli uni contro gli altri. Lo sport è guerra ritualizzata e incruenta (non sempre!), ma se siamo tutti uguali e fratelli perché andare ancora alla guerra, per quanto ritualizzata e incruenta (non sempre).
Strano che i tifosi non abbiano ancora capito che ci prendono tutti per i fondelli: l'ex comunista al Quirinale e quei coglioni in campo, soprattuto bravi a farsi gli affaracci loro, ma che puntualmente dedicano una vittoria ai loro "tifosi". Che devono essere proprio scemi.

Giovanni ha detto...

Ottimo professore, io sono convinto che chi è crudele con gli animali è anche un individuo violento con i suoi simili. Da bambino ricordo di aver visto ragazzini ammazzare cani e gatti a sassate, dei veri balordi, che poi una volta adulti sono diventati dei grandi delinquenti.
Sergio per un certo tempo è stato tifoso del Napoli, poi però si è disinteressato completamente del calcio.
Io addirittura fino a vent'anni non vivevo che per il calcio, nel senso che non c'era giorno che io non giocassi a pallone. Però non ho mai seguito le partite di campionato nè ho mai tifato per qualche squadra. Come è stato poi per Sergio, guardare il calcio mi annoiava mortalmente. Lo sport mi piace praticarlo soltanto.
Io dico che noi siamo una Nazione di merda! D'altronde non poteva essere diversamente. Anzi Nazione non lo siamo affatto. Infatti se dobbiamo stare alla definizione di Nazione, il nostro Stato è formato da diverse Nazioni:che cazzo anno da spartire i siciliani con i piemontesi o i veneti! E poi, l'unità d'Italia la vollero l'Inghilterra e la Francia, insieme a quell'ignorantone e pappone di Vittorio Emanuele II, che diede in sposa la figlia al nipote di Napoleone III per tenersi buono quest'ultimo, al magnaccia di Cavour che convinse la nipote sedicenne a farsi trombare da Napoleone III, e al bandito e negriero Garibaldi, che nell'America del Sud, da buon pirata, assaltava navi e stuprava le donne dei villaggi da lui saccheggiati. Tant'è che si lasciò crescere i capelli per nascondere l'orecchio mozzato dal morso di una donna che aveva stuprato.

Pietro Melis ha detto...

Barwah è il cognome del padre naturale di quell'individuo che la madre abbandonò in Italia in ospedale. Fu adottato poi da una coppia italiana in cui il marito si chiama Balotelli. Il Ghana voleva che Barwah giocasse nella nazionale di calcio ghanese. Ma costui rifiutò il suo vero Paese perché altrimenti non avrebbe più potuto giocare in quella italiana. Bell'acquisto! Non vi è che dire! Se ne torni nella meticciata Inghilterra. Non è un fratello d'Italia. I suoi avi sono in Africa e non in Italia.
Sono d'accordo su questa falsa unità d'Italia. Però Garibaldi amava gli animali (non so sino ache punto)e volle la costituzione di una associazione per la protezione degli animali. Ma Pio IX si oppose perché temeva che il popolo potesse pensare che anche gli animali non umani avessero un'anima. Allora Garibaldi chiamò Pio IX il suo cavallo favorito per poter dire che andava a cavallo di Pio IX.

Anonimo ha detto...

Ma uno che è nato in Italia, e vissuto tutta la vita in Italia, in una famiglia italiana, e che ha anche imparato a giocare a calcio in un club bresciano, per quale motivo dovrebbe essere considerato Ghanese? a parte la genetica, quali legami culturali può avere col Ghana uno che è vissuto sempre in Italia? considerare Balotelli ghanese, sarebbe come considerare italiano un bambino abbandonato, adottato e cresciuto in un altro Paese, solo perché il genitori biologici sono italiani!

La cittadinanza non è un fatto biologico, ma socio-culturale , NON ESISTE UN DNA TIPICAMENTE ITALIANO

Pietro Melis ha detto...

Il fatto è che uno che nasce in Italia da genitori stranieri non dovrebbe solo per questo avere la cittadinanza italiana. Una coppia di italiani che abbia un figlio nato all'estero trasmette automaticamente la cittadinanza italiana al figlio non importando affatto per la legge italiana che sia nato all'estero. Dunque Brawuah, nato in Italia, non avrebbe dovuto avere cittadinanza italiana ma conservare quella gnnese. Era nato figlio di clandestini. E, come i genitori, avrebbe dovuto essere espulso atermini di legge. E pertanto non poteva essere nemmeno adottato. Ora la sinistra (con a capo quello scellerato di Napolitano, che quando creperà sarà sempre tardi) vorrebbe trasmettere la cittadinanza a tutti i nati in Italia anche se clandestini. La solita pazzia della sinistra che cerca, ne suo sbndamento senza programmi, di raccogliere voti a destra e a manca promettendo la cittadinanza a clandestini con la speranza di avere un belpacco di voti da essi. Sono dei veri delinquenti che stanno preparando un futuro peggiore ai giovani(io me ne posso fregare ormai), che si troveranno a dover subire una maggiore concorrenza anche per i posti di lavoro socialmente qualificati con una conseguente maggiore disoccupazione. Se la sinistra, che vuole riconoscere la pensione di reversibilità a pederasti e lesbiche) andrà al governo sarà lo sfascio totale. Vorrei sapere come la pensi su questo argomento Grillo.

Anonimo ha detto...

Si ma ormai c'è nato e cresciuto lo stesso in Italia, non si può mica tornare indietro con la macchina del tempo. Ed essendo nato e cresciuto in Italia, Balotelli ha sicuramente molte più cose in comune con un coetaneo bresciano, piuttosto che con un ragazzo Ghanese!

E visto che la nazionalità non è un fatto biologico(non esiste un dna tipicamente italiano, la storia della nostra penisola ha portato all'incrocio di popoli, culture e razze diverse. L'Italia è multietnica fin dai tempi dell'impero romano!), non vedo perché negarla a uno che magari è più italiano di tanti bambini che hanno la cittadinanza formale, ma immigrano con la famiglia all'estero, e assimilano altre lingue e altre culture

Anonimo ha detto...

Il suo ragionamento non è del tutto sbagliato, ma un conto è il bambino che nasce in italia in una famiglia africana, passa qualche anno nel nostro Paese, magari segregato in qualche ghetto islamico, e poi se ne torna alla terra d'origine. In quel caso non avrebbe nessun senso concedere la cittadinanza italiana.
Ma in un caso come quello di Balotelli(bambino adottato da italiani e vissuto sempre in Italia) non avrebbe senso negarla!