domenica 11 novembre 2012

NESSUNA PIETA' PER QUESTI MORTI O FERITI. MA QUALE SOLIDARIETA' O MICHELA BRAMBILLA!

Quando i morti siano gli stessi cacciatori o coloro che li accompagnano è bene gioire. Si dirà che in questo caso si trattava di un bambino di 12 anni. Fa nulla. Vuol dire che già a quell'età non aveva alcuna sensibilità. E serva di lezione ai subanimali che l'hanno portato con loro. Chi uccide per il gusto di uccidere è un subanimale perché se fosse un animale sarebbe migliore.

Tragica battuta di caccia grossa a Irgoli
Dodicenne ferito da una fucilata: è gravissimo


Lotta fra la vita e la morte un ragazzino di dodici anni che stamattina ha partecipato a una battuta di caccia grossa al cinghiale nelle campagne di Irgoli. Intorno alle 10 si è accasciato al suolo dopo che un pallettone, esploso dal fucile di un carabiniere in pensione, l'ha colpito al volto. Ora è ricoverato all'ospedale San Francesco di Nuoro.

Tragica battuta di caccia grossa. Un bambino nuorese di 12 anni, iscritto alla prima Media, è in gravissime condizioni dopo essere stato raggiunto al volto da una fucilata esplosa accidentalmente da un maresciallo dei carabinieri in pensione, Franco Paletta, 64 anni, originario della Penisola ma da tempo residente a Irgoli.
I SOCCORSI E LA SPERANZA - Il piccolo, subito soccorso, è stato caricato a bordo di un elicottero dei vigili del fuoco che lo ha trasportato al San Francesco di Nuoro. Il ragazzino è stato sottoposto a un intervento chirurgico poco dopo le 11. E' uscito dalla sala operatoria alle 14 e 15. Le sue condizioni sono molto critiche.
LE INDAGINI - Mentre la famiglia si aggrappa al filo di speranza, sono stati avviati gli accertamenti per ricostruire l'accaduto e dare risposte a inquietanti interrogativi. Uno su tutti: perché un bambino di 12 anni partecipava a una battuta di caccia grossa? I compagni di battuta sono stati già sentiti, così come i familiari del ragazzino. Anche l'ex maresciallo che ha esploso il colpo, in stato di choc dopo l'incidente, è stato interrogato dai carabinieri della compagnia di Siniscola, guidati dal capitano Andrea Senes. Gli è stato subito sequestrato il fucile.
LA DINAMICA DELL'INCIDENTE - Secondo una prima ricostruzione il ragazzino si è immerso tra i cespugli aspettando l'ambita preda. Davanti a lui, in un'altra posta, gli adulti pronti a sparare. Quando finalmente qualcosa si è mosso, tutti hanno pensato al cinghiale ed è partita la fucilata: purtroppo tra la macchia non c'era nessun animale e il colpo, micidiale, non ha lasciato scampo al ragazzino, raggiunto al volto.

Irgoli, la rabbia di Michela Brambilla:
"Questo è troppo, aboliamo la caccia"

Irgoli, la rabbia di Michela Brambilla: "Questo è troppo, aboliamo la caccia" Michela Brambilla
"Massima vicinanza e solidarietà" alla famiglia del bambino gravemente ferito, "rabbia e indignazione" per i numeri della "vera e propria strage" dovuta alla pratica venatoria che "non risparmia nemmeno i più piccoli".

Commenta così l'ex ministro del Turismo, Michela Vittoria Brambilla, la notizia del grave incidente accaduto questa mattina nelle campagne di Irgoli (Nu). "Ora é veramente troppo. L'ennesimo ferimento, a carico di un bambino innocente e che certamente non avrebbe dovuto essere in battuta, mostra che la caccia non è solo un attentato al nostro patrimonio faunistico, un bene di tutti di cui si appropriano pochi, ma anche e soprattutto un continuo attentato alla vita umana. Prima aboliremo la caccia, meglio sarà". "Fino a quando - conclude - il governo e le altre istituzioni competenti lasceranno correre?".

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