altri hanno trovato una ragione in un dio divenuto vendicativo……… altri ancora, probabilmente, hanno continuato a credere pur non perdonando……….ho trovato un sito interessante, in proposito, a cura di un certo lorenzo ascani, che tratta in modo approfondito l’argomento:
Evidentemente lei, come Primo Levi e Hans Jonas, non ha presente la teodicea biblica. Io mi sono fatto un mazzo esponendo in un mio libro l’esegesi dei maggiori studiosi mondiali dell’Antico Testamento. Questa teodicea prevede: 1) peccato dell’individuo (che si riflette su tutto il popolo, nonostante vi siano dispute su questo punto tra i “profeti” Geremia ed Ezechiele che non riusciva a spiegarsi il peccato di tutto il popolo per colpa di un individuo); 2) punizione divina con relativa PURIFICAZIONE con olocausto; 3) pentimento del popolo; 4) perdono divino con ricompensa. La distruzione di Gerusalemme, per esempio, ad opera di Nabucodonosor, con il conseguente esilio, fu interpretata come peccato del popolo che, prima politeista (ancora dopo Salomone) e poi monolatrico con la riforma del re Giosia del 609, non riconosceva ancora Jahweh come dio unico. Il monoteismo ebraico inizia infatti dopo l’esilio, a iniziare dal 538, con la costruzione del secondo tempio (mattatoio). Nabucodonosor fu interpretato dai “profeti” come strumento della vendetta di Jahweh contro il popolo ebraico non obbediente alla fede in un dio unico. Sulla base di questa teodicea Levi e Jonas avrebbero dovuto capire che allo stesso modo Hitler fu lo strumento della PURIFICAZIONE voluta da Jahweh dopo che l’ebraismo si allontanò daJahweh nel XIX con il processo di laicizzazione (e perciò per colpa di individui come Einstein e Freud). Auschwitz è dunque la purificazione a cui segue il premio della rinascita dello Stato di Israele. Bisogna infatti ammettere che senza Auschwitz difficilmente sarebbe sorto lo Stato di Israele. Che più chiaro di così? Se questa conclusione è sballata vuol dire che è sballata la teodicea ebraica. Ma se è sballata allora Jahweh non esiste anche indipendentemente da Auschwitz.. Levi e Jonas non hanno capito che lo sbaglio non stava a valle ma a monte. D’altra parte Jonas non fu mai un vero credente. Il suo maggiore interesse fu lo studio della gnosi cristiana e poi dell’evoluzione biologica. E allora perché questo illogico riferimento ad Auschwitz?
“Se c’è un Dio, dovrà implorare per il mio perdono.”
questa frase, vera o falsa che sia, pur mettendo in dubbio l’esistenza di dio, non la nega, ma dimostra un forte disappunto circa i metodi utilizzati dallo stesso, per giungere alla purificazione……….dunque, cio’ che si diceva e’ che, dopo l’olocausto, evidentemente il rapporto con dio, da parte di molti ebrei, deve essere cambiato……..personalmente, ritengo che un dio del genere, se esistesse, sarebbe da evitare……….anche perche’, non mi pare che gli uomini abbiano imparato qualcosa da tutti questi esempi di “giustizia” divina…….mi pare che siamo ancora gli stessi, con pochi pregi e molti difetti e, mi pare che la cattiveria, l’invidia, la gelosia, la lussuria, la gola, l’avarizia, l’ira, l’accidia, la superbia e la stupidita’, regnino sovrane………..dunque, o dio e’ un educatore incapace, oppure e’ un sadico, oppure un arteriosclerotico, oppure dio e satana sono la stessa cosa…….oppure, semplicemente, dio non esiste…….