sabato 18 maggio 2013

VI PIACE IL PROSCIUTTO, VERO? E ALLORA ABBIATE ANCHE VOI IL CORAGGIO DI FARE QUESTO IPOCRITI VIGLIACCHI

I mandanti non sono migliori degli assassini. Perciò non nascondetevi dietro l'ipocrisia e pensate attraverso quali sofferenze passa la vostra prelibata fetta di prosciutto o di saleme. Siete una massa di vigliacchi che credete di avere le mani monde di sangue mentre le avete più sporche  di quelle dei macellatori che se le sporcano per voi. 

Freccia 45
associazione di protezione e difesa animale

QUAL E' IL PREZZO DELLA SOFFERENZA?

Questo maiale è ancora cosciente mentre viene immerso nell’acqua bollente.
Secondo un lavorante all’interno di un mattatoio: “Non c’è modo che questi animali sanguinino a morte nei pochi minuti che percorrono la rampa. Nel momento in cui finiscono nella vasca di ebollizione, sono ancora pienamente coscienti e si lamentano. Succede sempre”.
Possiamo scegliere di essere diversi e di spezzare il ciclo, individualmente.
Nessuno vi obbliga, ma PENSATECI.
Prosciutto, salame e braciole valgono così tanta atroce sofferenza?
Esseri molto intelligenti, in natura pulitissimi, con un forte senso della solidarietà e dell'amicizia. Esseri bellissimi...

Pensa che un italiano, nella sua vita, mangia mediamente 1400 animali quindi per ogni persona che spingerai a diventare vegan 1400 animali verranno salvati!
L'alternativa esiste:
http://www.veganhome.it/
http://www.veganblog.it/

“E’ ora di guardare ai maiali non come ad animali da mettere in tavola, ma come a una famiglia lontana cui siamo legati da un’affinità profonda e speciale: stanno solo aspettando il segnale che siamo finalmente pronti a vivere con loro considerandoli esseri pari a noi per svelarci con esuberanza suina l’intera gamma della loro complessa personalità emotiva.”

(Jeffrey Moussaieff Masson, Il maiale che cantava alla luna)

6 commenti:

Sergio ha detto...

Se però l'uomo rinuncia al prosciutto e alle braciole non è che si salvano i poveri maiali: semplicemente non ci sarebbero. Come non ci sarebbero quei milioni e milioni di galline imprigionate in gabbiette, il miliardo di bovini che emanano metano inquinante ecc. ecc.

Su un sito cattolico ho letto peste e corna sui vegetariani. Incredibile il livore dei cristiani contro chi cerca di rovinargli il piacere di mangiar carne o di andare a caccia!

Nel curriculum scolastico dovrebbe esserci anche una visita obbligatoria al mattatoio. Ma i genitori insorgerebbero perché i poveri piccoli sarebbero traumatizzati. E la Chiesa non può mettersi contro allevatori e macellai (e anche i buoni cristiani carnivori).

Anonimo ha detto...

Meglio avere le mani sporche di sangue, che essere imbecilli, razzisti, pieni d'odio, di rancore e d'ignoranza.
Io ho visto tante volte macellare animali, ma continuo a mangiare quello che mi pare, le vostre prediche bigotte non possono nulla contro un prelibato arrosto!

Pietro Melis ha detto...

Oggi o domani pubblicherò una lettera di un mio corrispondente, un italiano che vive da molti anni in Inghilterra, noto animalista e autore coltissimo di molti libri, Paolo Ricci, al noto teologo Vito Mancuso invitato alla trasmissione di Corrado Augias. Mancuso gli ha risposto di essere diventato vegetariano. Prima devo chiedere il permesso al mio corrispondente trattandosi di corrispondenza. E' lo stesso che mi ha inviato ciò che ho trasferito nel mio blog.
I maiali cesserebbero di esistere? Sarebbe meglio così. Perché dovrebbero continuare ad esistere? Non si fa mai un torto alla specie ma all'individuo, perché è l'individuo che soffre, non la specie. Si cerca di salvare dall'estinzione molte specie selvatiche solo perché sono rare. Ma sono rare oggi, come le tigri, solo per colpa dell'uomo. Ma molte specie si sono estinte ancor prima della disgraziata comparsa dell'uomo. I maiali non sono animali originariamente selvatici. Sono il frutto di un asservimento di una specie originariamente selvatica, come i cinghiali, da cui derivano. Infatti è possibile un accoppiamento tra maiale e cinghiale non esistendo fra essi alcuna cesura genetica. Ciò dimostra che appartengono alla stessa specie. Sebbene io odi la caccia (i cacciatori sono dei subanimali che uccidono per il gusto di uccidere) debbo riconoscere che la morte di un cinghiale è meno dolorosa di quella di un maiale, anche perché pare che la scarica elettrica a cui sono sottoposti nei mattatoi perché perdano la coscienza non faccia perdere loro completamente la coscienza. Quanto alla Chiesa, basterà che riproduca il lungo e articolato documento del mio corrispondente dall'Inghilterra, che ha sempre attaccato con argomenti anche teologici l'antropocentrismo di origine biblica. Ma non tutti i mali vengono dalla Chiesa. Forse in Cina si ha maggiore rispetto per la vita animale. Purtroppo il male maggiore dipende dalle tradizioni alimentari. Queste sono la causa principale. La Chiesa si adegua per non perdere consensi. Ma allora dovrebbe perdere i consensi di tutti i vegetariani, che in Italia si dice siano sei milioni. Disse Tolstoj (cacciatore pentito) che, se i mattatoi fossero palazzi di vetro nel centro delle città tutti (o quasi tutti) diverrebbero vegetariani. Ciò che non sopporto è la mancanza di coerenza e il cercare di ignorare ciò che avviene nei mattatoi. Nemmeno certe fotografie bastano. Una visita obbligatoria nei mattatoi per coloro che mangiano carne sarebbe veramente necessaria. SEgue

Pietro Melis ha detto...

Ma il vegetarianesimo (e in ciò riconosco la mia incoerenza) non è una soluzione. Infatti, anche se tutta l'umanità diventasse vegetariana, che fine dovrebbero fare tutti i maschi dei bovini e degli ovini,o tutti i pulcini maschi, non essendo i maschi, tranne pochi per la riproduzione, antieconomici? Bisognerebbe arrivare al veganesimo. E io non sono vegano. Un'alternativa sarebbe l'inseminazione artificiale con la scelta del sesso, cosa assai costosa, che si fa raramente per gli umani ricchi. Ad ogni modo, con l'estendersi del vegetarianesimo non ci sarebbe più bisogno degli "allevamenti" industriali dove i poveri animali vivono in stalle illuminate artificialmente e non vedono mai la luce del sole. Sarenne un piccolo grande passo. E per tornare ai maiali, si sa che negli Stati Uniti sta prendendo moda il prendersi in casa un maiale di piccola taglia invece di un cane. Perché il maiale è un animale intelligente e capace di affettività. Se io avessi preferito vivere in campagna, sarei uscito con un maiale o con una pecora al guinzaglio per dare una lezione in pubblico, a costo di semprare eccentrico o pazzo. O è forse proibito dalla legge passeggiare con un maiale o con una pecora al guinzaglio? Non sopporto l'uso dispragiativo del termine "porco" anche per definire una certa legge elettorale (porcellum). Sono molti uomini che meriterebbero di fare la fine dei maiali. I quali, contro la loro volontà, vengono lasciati nella sporcizia delle porcilaie nella inveterata tradizione del maiale come animale sporco oltre che porco. Porca è la maggior parte dell'umanità.

Pietro Melis ha detto...

Ho dimenticato un punto interrogativo. Ripeto la frase: Forse in Cina si ha maggiore rispetto per la vita animale?
Senza il punto interrogativo avrei detto che in Cina si hamaggiore rispetto. In questo momento sto ascoltando la trasmissione di Alberto Angela su certe tradizioni del centro Africa. Viste queste tradizioni, che includono il passaggio all'età adulta l'uccisione di un dromedario con un colpo di lancia, oltre che la circoncisione anche per le donne, sarebbe meglio che queste barbare tradizioni scomparissero. Ma come si può sperare in un progresso se ho sentito dire da Alberto Angela che l'UNESCO si è fatto promotore della salvezza di queste tradizioni? Non sarebbe meglio che queste popolazioni si estinguessero? Da esse non potrà mai venire un progresso della conoscenza in campo scientifico. Sono solo reperti antropologici umani. Che ci stanno a fare sulla Terra? Ma non è che quella civilizzata degli allevamenti industriali sia migliore. Basti poi pensare a quella massa di cretini occidentali africanizzati che si fanno tatuare. Questo è un mondo di pazzi.

Pietro Melis ha detto...

Stavo per far finire nello spam i vomiti dell'anonimo. Ma poi l'ho lasciato a riprova che purtroppo l'umanità è piena di questa feccia subanimale. La loro vita, fatta di insensibilità vale meno di quella di un insetto nocivo. Se questo anonimo proverà a replicare lo farà inutilmente. Perchè le ultime parole su questo lercio individuo rimarranno le mie. Egli è uno stronzo cagato a forza nato da un parto anale di sua madre. Dovrebbe servire da letame per i maiali. Di cui dovrebbe fare la stessa fine. E' un subanimale.