venerdì 31 gennaio 2014

NELLA FINANZA NON E' VALIDO IL PRINCIPIO DI LAVOISIER: NULLA SI CREA E NULLA SI DISTRUGGE, TUTTO SI TRASFORMA

Infatti grazie al famigerato decreto "omnibus" che include il taglio della seconda rata dell'IMU insieme con la rivalutazione del capitale della Banca d'Italia (ridotta dal tanto immeritatamente lodato Ciampi a corporazione di banche private sottraendola al ministero del tesoro) è capitato che il capitale sia passato da 156 milioni di euro a 7,5 miliardi di euro senza avere sborsato un solo euro. Così si dimostra che nella finanza si può creare valore monetario dal nulla. Basta un decreto legge. L'unico aggravio è che le banche private saranno costrette a pagare il 20% di 7,5 miliardi per coprire più che abbondantemente la seconda rata IMU. Così lo Stato introita il 20% di 7,5 miliardi dopo avere regalato l'80% alle banche ma senza avere sborsato nemmeno un euro. E poi si dice che i miracoli non esistono. Ma in effetti se l'economia finanziaria è capace di simili miracoli vuol dire che essa è tutta fondata su un imbroglio. Questo decreto "omnibus" (anticostituzionale) è passato grazie alla tagliola messa in atto dalla Boldrini, che ha impedito l'ostruzionismo di 5stelle. Vorrei tanto essere parlamentare per un solo giorno per prendere a calci in culo costei. Se li ricorderebbe per il resto della vita, che le auguro non lunga. Il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio di 5stelle, se coerente, dovrebbe avere ribrezzo a sedersi sulla stessa sedia dove posa il culo la Boldrini, o, quanto meno, dovrebbe disinfettarla prima di sedercisi.  
 

2 commenti:

Sergio ha detto...

Stefano Rodotà figura tra i giuristi e costituzionalisti che contestano il bastardellum, almeno secondo MicroMega.

Vedi lista qui di seguito:

Pietro Adami, Gaetano Azzariti, Mauro Barberis, Felice Besostri, Ernesto Bettinelli, Francesco Bilancia Michelangelo Bovero, Aldo Bozzi, Maria Agostina Cabiddu, Paolo Caretti, Lorenza Carlassare, Giovanni Cocco, Claudio De Fiores, Mario Dogliani, Anna Falcone, Antonello Falomi, Luigi Ferrajoli, Gianni Ferrara, Domenico Gallo, Giovanni Incorvati, Roberto Lamacchia, Raniero La Valle, Fabio Marcelli, Antonio Matasso, Angela Musumeci, Alessandro Pace, Alba Paolini, Valentina Pazè, Paolo Ridola, Stefano Rodotà, Franco Russo, Giovanni Russo Spena, Carlo Smuraglia, Paolo Solimeno, Riccardo Terzi, Nadia Urbinati, Luigi Ventura, Massimo Villone, Ermanno Vitale.

Pietro Melis ha detto...

Però Rodotà ha condannato severamente la rivolta di 5stelle. E allora con chi sta? Vuole forse Rodotà difendere quella fogna che è oggi il parlamento dove con una legge liberticida si vuole far fuori anche un partito che ha raccolto il 25% alle passate elezioni? Questo parlamento non merita alcun rispetto e deve essere sputtanato con tutti i mezzi.E invece il formalista Rodotà lo difende. Un parlamento fuori legge perché di composizione anticostituzionale. E nessuno ha il coraggio di dirlo. Nemmeno 5 stelle chiaramente come lo dico io, putroppo un Pinco Pallino.