domenica 22 febbraio 2015

LA SOLITA FECCIA DELLA "MAGISTRATURA DEMOCRATICA"

Inviato a stampa@magistraturademocratica.it  nel sito

Magistratura Democratica

La solita feccia della "magistratura democratica". Notare l'aggettivo "democratica". Un controsenso perché la giustizia non può dipendere dalla volontà della maggioranza, se per democrazia si intende la volontà della maggioranza. Infatti il nazismo e il fascismo andarono al governo democraticamente. Pertanto è chiaro che non può esistere una magistratura democratica perché non è la maggioranza che sia garanzia di ciò che è giusto o ingiusto. Ciò che è giusto discende da principi antidemocratici perché tali principi non possono sottostare alla volontà di una maggioranza, che, come insegnò Tocqueville (Democrazia in America), può tradursi in un regime dispotico, quale è il regime che stiamo subendo oggi, per di più con un governo che non è stato eletto dal popolo. I principi sono quelli di una Costituzione liberale, che salvaguardi i diritti fondamentali discendenti dal diritto naturale, inteso come diritto all'autoconservazione, da cui discende per l'uomo il diritto alla libertà di pensiero. In coerenza con ciò i costituenti non avrebbero dovuto sottoporre a votazione la prima parte della Costituzione. Infatti non poteva essere la loro maggioranza legittimata a stabilire se io avessi o non diritto, per esempio, alla libertà di pensiero. Costoro per di più, nell'attuale corruzione del concetto di diritto, confondono il diritto con la morale. La solidarietà, ormai un termine abusato ed usato sempre fuor di luogo, appartiene al campo della morale. Nessuno può essere costretto ad aiutare gli altri se non all'interno di un patto sociale in cui vi sono anche diritti (con relativi doveri) convenzionali derivanti da reciproci interessi. Così il pagare le tasse è un dovere convenzionale perché chi si sottrae al pagamento (quando è giusto e non costringe a violare il diritto naturale all'autoconservazione del singolo o di una impresa) danneggia tutti gli altri. Esiste il reato di mancato soccorso non perché tale reato discenda da un dovere morale. Deriva da un dovere convenzionale. Io sono obbligato a prestare soccorso non perché spinto da sentimento morale (questo può esserci e non esserci) ma perché in questo modo anch'io avrò il diritto di essere soccorso qualora capitasse a me di dovere essere soccorso. Si tratta di una reciproca convenienza che non ha alcunché a che fare con il dovere morale, che, come bene precisò Kant (Metafisica dei costumi), non può mai dare luogo ad un reato per trasgressione di un dovere morale. 
Tutto ciò premesso, io non ho l'obbligo di pagare le tasse per chi viene qui da clandestino senza documenti e pretende di essere mantenuto con i miei soldi. Gli stranieri non fanno parte del patto sociale che riguarda il patto costituito tra cittadini (Rousseau, Contratto sociale). Dunque io non ho alcun dovere nei loro confronti per quanto riguarda il loro mantenimento.     
Ma la feccia dei magistrati di sinistra naviga ormai nel relativismo del multiculturalismo e della società multirazziale come se questa fosse un destino storico e non dipendesse  da una politica scellerata che vuole confondere la morale con la giustizia (comprendente anche i doveri convenzionali che sono dettati unicamente da reciproci interessi e non da doveri morali). 
E parlano proprio essi con i loro super stipendi mentre se ne fregano di quei milioni di cittadini che hanno pensioni minime che non arrivano a 500 euro e 7 milioni di cittadini che hanno stipendi inferiori a 1000 euro. Feccia di gente che, volendo sottrarsi alla responsabilità civile quando facciano sentenze dettate "da ignoranza o vizi logici inescusabili (art. 1 Provvedimenti disciplinari) pretende in tal modo si sottrarsi anche al principio secondo cui La legge è eguale per tutti. Questa frase nelle aule giudiziarie appare sempre alle spalle dei giudici, mentre dovrebbe essere posta loro in faccia. Casta privilegiata che continua a fare carriera per sola anzianità, senza alcun controllo di merito e rifiuta concorsi e persino esami per passare da un grado inferiore ad un grado superiore della magistratura. Così possono arrivare persino in Cassazione per sola anzianità, ripetendo la mancanza di preparazione in fatto di conoscenza di diritto e si costruiscono da sé la giurisprudenza ignorando la dottrina dei giuristi, che sono gli studiosi del diritto, mentre i giudici sono manovali del diritto. E questa casta vuol essere moralista danneggiando ancor più la società, senza nemmeno porsi la domanda se vi sia un limite al numero di questi invasori che essi moralmente chiamano migranti. Se abbiamo una simile magistratura vuol dire che l'Italia ha bisogno di una rivoluzione per liberarsi di tutta questa feccia della falsa sinistra, che, tradendo Marx, ha sostituito l'internazionalismo della classe operaia con l'internazionalismo degli invasori, per di più nella maggioranza islamici.  
Dal mio libro Scontro tra culture e metacultura scientifica riporto la seguente nota:
Si consideri che la magistratura italiana, sia nell’Associazione Nazionale Magistrati (ANM) che nel Consiglio Superiore della Magistratura, è divisa in tre correnti. L’una si chiama “magistratura indipendente”: come se potesse essere concepita una magistratura dipendente da altro, oltre che dalla legge. Una seconda si chiama “magistratura democratica”: come se la giustizia potesse identificarsi con una maggioranza politica e non la dovesse, al contrario, sovrastare. Una terza si chiama “unità per la costituzione”: come se vi potessero essere dei magistrati contrari ai principi di una carta costituzionale. E’ incredibile come non sia stato percepito il senso del ridicolo. 
Dal mio libro Io non volevo nascere riporto quanto segue:
Il primo articolo della Costituzione italiana dovrebbe essere, conseguentemente, riscritto scrivendo: L'Italia è una Repubblica liberale fondata sul diritto naturale. Infatti la democrazia non può essere fondamento dei diritti che la Costituzione vuole salvaguardare. I principi del liberalismo non sono sottoponibili alla democrazia. Al contrario, sono i principi del liberalismo che debbono essere fondamento della democrazia, che è soltanto una procedura che fa valere la volontà della maggioranza, la quale può essere arginata soltanto da principi che non possono essere sottoposti alla volontà della maggioranza, non potendo quest'ultima stabilire se io abbia o non diritto alla libertà di pensiero. Il diritto al lavoro può essere dedotto solo indirettamente dal diritto naturale quando si consideri il lavoro come necessario all'autoconservazione. Il limite del diritto naturale di uno è il diritto naturale di un altro alla sua autoconservazione. Se si nega il diritto naturale si è nichilisti, se lo si limita alla specie umana si è antropocentrici, cioè antiscientifici. I guasti ambientali hanno la loro causa determinante nell'antropocentrismo, che "fa violenza alla Terra e la trascina nell'esaustione" per porla "sotto il dominio della volontà di volontà che rende manifesta l'insensatezza dell'agire umano posto come assoluto".

(Heidegger, Saggi e discorsi).

commenti
16 
19:5521 Feb

I magistrati sugli immigrati:
"Viaggi sicuri e via le pene"

Mentre l'Italia è sotto la minaccia dell'Isis e della polveriera libica per i magistrati adesso è tempo di aprire le porte

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Ricordiamoci che questi magistrati "sinistri" hanno ordito un golpe bianco in combutta col pci e poteri forti interni ed esterni,conservando intatto il partito "ombra" e spazzando via psi e dc.Per approfondimenti:

http://www.disinformazione.it/svendita_italia2.htm

http://www.movisol.org/09news177.htm


W Муссолини

Pietro Melis ha detto...

Caro Муссолини
grazie per la sua assiduità. La sua vita mi incuriosirebbe visto che una volta mi ha detto di essere senza casa. Ricordo male e confondo? Se non confondo che cosa le è capitato? Mi può scrivere lasciando il suo indirizzo che non pubblicherò, come ho fatto per altri che ne hanno fatto richiesta.

Moro ha detto...

Sono totalmente d'accordo con lei, Professore.

Ho iniziato oggi a seguire il suo blog, ma mi piace molto.

Da tempo noto come le religioni, le ideologie e sopratutto la propaganda mediatica organizzata da chi lucra sui diritti delle persone, stia facendo il lavaggio del cervello alle persone, da molti anni, e sempre contro la scienza, il diritto e la giustizia, nei quali risiede l'inoppugnabile (per quanto non piaccia ai buonisti) verità.