Fu più scenografo di teatro lirico che regista di cinema. Il film ritenuto il suo capolavoro, Gesù di Nazareth, è una cagata pazzesca. Un film oleografico e agiografico dettato da un'ortodossia cattolica oltranzista che si spinge sino alla retorica. Raggiunse perfino effetti comici nella resurrezione di Lazzaro. Ebbe accoglienze negative dalla maggior parte dei critici laici e dei
cattolici non conformisti: "... il Vangelo secondo Zeffirelli è un
compromesso tra la messinscena lirica, la passerella delle ‘cammeo
performances’ e il film storico hollywoodiano", prediligendo una messinscena barocca e conformista. Anche il suo precedente film Fratello sole, sorella luna si appiattisce acriticamente su Francesco d'Assisi. Non gli venne mai in mente di preferire il vegano San Francesco da Paola, di tutt'altra stoffa rispetto al santo d'Assisi, malato di antropocentrismo e indifferente alla vita degli animali. Si professò sempre cattolico ma anche omosessuale. Fu sempre anticomunista e disprezzava il falso comunista Luchino Visconti che viveva nel lusso esibendo i suoi titoli nobiliari. Ma anch'egli non si sottrasse al desiderio del lusso. Ma per ragioni di carriera ne divenne il suo amante sin da quando fece il suo aiuto regista. Regista mediocre e moralmente cattolico opportunista per pararsi il culo di fronte al dio cattolico.
Riconosciamogli però dei meriti. Ebbe in odio le luride pagliacciate dei gay pride irridendo al termine gay. Fece beneficenza per i cani abbandonati ed accolti nei canili. Fu ritenuto animalista per avere condannato, giustamente, l'abbandono e i maltrattamenti degli animali aderendo al movimento animalista di Michela Vittoria Brambilla. Disse: “Ho amato e amo così tanto i cani che il mio sogno è quello di spegnermi con uno di loro al mio fianco. Li ho amati perché sanno dare quello che gli uomini, ormai, non sanno dare più: la fedeltà, l’amore completo e totale, il rispetto. Un cane ama chi ti ama, ma non esita a difenderti da chi vuole farti del male. E non è poco”. Ma non basta amare i cani per essere animalisti. E gli agnelli, i vitelli e i maiali?
Demolì personaggi come Benigni (anche per la sua lettura e commento di alcuni canti della Divina Commedia, salvandone solo il film Johnny Stecchino) e Nanni Moretti.
Pur essendo partigiano, ma anticomunista, disse la verità sui partigiani comunisti sfuggendo alla morte per mano di essi.
«Li vidi fare cose orribili, assassinare un prete solo perché aveva benedetto le salme dei fascisti e gettare il suo corpo nella fossa che usavano come latrina. Cose che non si dimenticano. Un giorno pretesero di disarmarci. Ci salvò un gruppo di polacchi fuggiti dal campo di prigionia, che rifiutarono di consegnare i fucili. Altrimenti mi avrebbero sparato alle spalle, com’erano soliti fare, per poi presentarmi come un caduto in battaglia».
Riconosciamogli però dei meriti. Ebbe in odio le luride pagliacciate dei gay pride irridendo al termine gay. Fece beneficenza per i cani abbandonati ed accolti nei canili. Fu ritenuto animalista per avere condannato, giustamente, l'abbandono e i maltrattamenti degli animali aderendo al movimento animalista di Michela Vittoria Brambilla. Disse: “Ho amato e amo così tanto i cani che il mio sogno è quello di spegnermi con uno di loro al mio fianco. Li ho amati perché sanno dare quello che gli uomini, ormai, non sanno dare più: la fedeltà, l’amore completo e totale, il rispetto. Un cane ama chi ti ama, ma non esita a difenderti da chi vuole farti del male. E non è poco”. Ma non basta amare i cani per essere animalisti. E gli agnelli, i vitelli e i maiali?
Demolì personaggi come Benigni (anche per la sua lettura e commento di alcuni canti della Divina Commedia, salvandone solo il film Johnny Stecchino) e Nanni Moretti.
Pur essendo partigiano, ma anticomunista, disse la verità sui partigiani comunisti sfuggendo alla morte per mano di essi.
«Li vidi fare cose orribili, assassinare un prete solo perché aveva benedetto le salme dei fascisti e gettare il suo corpo nella fossa che usavano come latrina. Cose che non si dimenticano. Un giorno pretesero di disarmarci. Ci salvò un gruppo di polacchi fuggiti dal campo di prigionia, che rifiutarono di consegnare i fucili. Altrimenti mi avrebbero sparato alle spalle, com’erano soliti fare, per poi presentarmi come un caduto in battaglia».
1 commento:
Siccome per me tutto è relativo,vorrei fare un raffronto tra ieri e oggi.
Personalmente non ho un brutto ricordo della "Bisbetica domata" di Zeffirelli.
Ho scaricato i cult movies degli ultimi 10 anni, che andare al cinema e pagare un biglietto mi sembra troppo rischioso, non mi piace buttare il denaro ( e il tempo) nel cesso.
Li posso definire con l'espressione di Fantozzi:"Delle cagate pazzesche".
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