mercoledì 7 febbraio 2024

L'UCCISIONE DELL'ORSO M90 PER VOLERE DI UN SUBANIMALE...

 ...di nome Maurizio Fugatti presidente della Provincia del Trentino. E' stato accusato da questo subanimale di avere l'abitudine di seguire le persone. Non si è mai detto che avesse l'intenzione di inseguire le persone. E' stato vigliaccamente ucciso perché non inseguiva ma seguiva le persone. Traducendo il seguire nell'inseguire. Come poteva questo subanimale pretendere che il seguire si trasformasse in una sentenza di morte? Il povero Orso deve essere vendicato. Il mandante dell'assassinio non ha rispettato la contrarietà del ministro dell'ambiente Gilberto Pichetto. Come è possibile che questo subanimale abbia prevalso sulla volontà del ministro dell'ambiente che aveva prospettato come soluzione il trasferimento in altra zona? Era da molti mesi che questo subanimale, la cui vita , in quanto tale, vale meno di quella di un animale, aveva nel mirino il povero Orso ultimamente colpevole solo di avere seguito, non inseguito, due ragazzi mostrando così di non avere intenzioni offensive, che l'Orso ha solo reagendo perché preso da timore. Gli orsi sono inoffensivi e reagiscono solo se si sentono minacciati non essendo animali predatori nei riguardi degli uomini, di cui hanno persino paura. Non è mai capitato che un orso abbia ucciso un uomo per cibarsi del suo cadavere. Di fronte ad un orso basta rimanere fermi o dirigersi lontani da esso. L'uccisione del povero Orso dimostra che molti individui, come il Fugatti, appartengono solo nominalmente alla specie umana perché traviati dalla cultura dell'antropocentrismo, che per diversi gradi è una malattia mortale per la Terra. Mi viene in mente la concezione della filosofia esistenzialistica secondo cui esistere significa etimologicamente ex sistere (stare fuori da...). Fuori da che cosa? Fuori dal comune modo di sentire che dovrebbe porre l'uomo fuori della sola animalità potendo solo l'uomo porsi la domanda perché l'essere piuttosto che il nulla. Già Parmenide si pose questa domanda rispondendo a se stesso che il nulla non può essere nemmeno pensato perché sarebbe contraddittoriamente pensiero di nulla. Ma Heidegger in Essere e tempo (1927) rispose che il nulla esiste ma solo come anticipazione della morte nella coscienza umana. Sono veri uomini coloro che nel loro agire, pur essendo capaci di fare la storia, sono coscienti di essere destinati al nulla con la morte. Sono veri uomini coloro che riescono ad ex sistere, cioè a star fuori dei luoghi comuni del "si dice" e "si fa". Solo così ci si può sentire esistenti. Un individuo come il Fugatti esistenzialmente non esiste,  è un subanimale perché se fosse un animale sarebbe migliore, perché non è capace di porsi fuori dell'animalità. Gli animali non si sentono padroni della Terra. I predatori uccidono solo per motivi di sopravvivenza. Fugatti è un subanimale, come tutti coloro che, ammalati di antropocentrismo, credono che la natura esista come territorio umano, in violazione persino dell'evoluzione biologica che deve far capire che la specie homo è arrivata per ultima su questa martoriata Terra, di cui l'uomo non ex sistente si sente padrone. E' stato calcolato scientificamente che, se si racchiudesse tutta l'evoluzione biologica in un anno solare, la specie homo apparirebbe solo negli ultimi secondi dell'anno solare. E tuttavia per ragioni culturalmente travianti si sente padrone della Terra. Il secondo Heidegger, dopo la svolta del 1936 arrivò a concepire l'uomo custode dell'essere, demolendo filosoficamente l'antropocentrismo demolito anche scientificamente.  

Per chi è capace di ex sistere affacciandosi al nulla nel pensiero della morte "non vi è differenza tra l'ubricarsi in solitudine e condurre popoli" (Sartre, L'essere e il nulla,1943).    

Nessun commento: