giovedì 25 aprile 2024

LA MENZOGNA DELLA REPUBBLICA NATA DALL'ANTIFASCISMO

Il 25 aprile erano ancora vivi Mussolini - ucciso in fretta a Dongo dai partigiani inviati dal sedicente CNL dell'Alta Italia perché stavano per arrivare gli americani, a cui Mussolini si sarebbe consegnato e da cui avrebbe avuto salva la vita - e Hitler che si suicidò il 30 aprile. Pertanto la guerra non era ancora finita. Ma i nazisti già prima del 25 aprile erano già in fuga dall'Italia e si era convenuto con il CNL che essi potessero lasciare l'Italia senza essere combattuti, nonostante fossero i nazisti i maggiori responsabili della guerra, che era la guerra di Hitler. Ma il comando dei partigiani, tra cui più di tutti Pertini, volevano far fuori Mussolini ed alcuni gerarchi fascisti arrestati a Dongo. Notare che Mussolini fu arrestato quando fu scoperto in uno dei  camion che portavano molti soldati tedeschi che avevano avuto il permesso di lasciare indisturbati l'Italia pronti ad attraversare la Svizzera per arrivare in Germania dove Hitler era ancora vivo e Berlino resisteva ancora alle armate sovietiche comandate da Zukov. Mussolini passò un paio di giorni con Claretta Petacci in una casa dei coniugi De Maria. Questi partigiani non erano comunisti ed avevano l'intenzione di consegnare Mussolini agli americani. Ma i "duri e puri" del CNL temevano che Mussolini fosse consegnato agli americani e fecero partire da Milano un commando per rapire con la forza Mussolini, pronto a sparare contro i partigiani non comunisti se non avessero consegnato loro Mussolini prelevandolo dalla casa De Maria. La Petacci non volle abbandonare Mussolini e pertanto fu uccisa anche lei che aveva cercato di coprire con il suo corpo Mussolini. Varie sono le ipotesi circa i nomi degli assassini di Mussolini. La versione ufficiale - che voleva che fosse stato ucciso personalmente dall'oscuro ragioniere Walter Audisio, autonominatosi colonnello Valerio - è del tutto falsa perché l'Audisio arrivò a Dongo la sera, mentre Mussolini e la Petacci furono uccisi la mattina del 28 aprile. Varie sono le ipotesi su chi abbia realmente ucciso Mussolini e la Petacci. Da una autopsia fatta dal professor Cattabeni sui cadaveri di Mussolini e della Petacci risultò che Mussolini fu ucciso nudo perché il numero dei fori dei proiettili sul cadavere risultò superiore al numero dei fori dei proiettili riscontrati sui vestiti. Il cadavere nudo fu poi rivestito. Quanto al cadavere della Petacci il Cattabeni riscontrò ferite profonde nella vagina e tracce di sperma. Il che fece pensare che i bravi partigiani stuprarono il cadavere della Petacci e le procurarono poi ferite infilandole un bastone nella vagina. Ma di queste "prodezze" dei partigiani comunisti e dei loro fiancheggiatori nel CNL non si deve parlare il 25 aprile. Altre donne, e da vive, furono stuprate dai partigiani. Tra tutti gli altri casi eccone alcuni: la 13enne Giuseppina Ghersi e Norma Cossetto, arrestata da un comando partigiano italo-slavo, violentata e uccisa gettandola viva e nuda in una foiba.   

18 set 2017Stazzema (Lucca), 19 settembre 2017 - «Sarà il Parco della Pace a ospitare un'iniziativa per ricordare Giuseppina Ghersi». La promessa è del

Norma Cossetto, studentessa universitaria istriana, torturata, violentata e gettata in una foiba. È stata uccisa dai partigiani di Josip Broz, .

 

2365 DONNE STUPRATE, TORTURATE E UCCISE COME ...Congedati Folgore

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27 apr 2017JolandaCrivelli, la giovane ausiliaria della Rsi assassinata a vent'anni dai partigiani e lasciata giorni appesa a un albero.
4 ott 2023La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ricorda ricorda così, con un post su un profilo social, Norma Cossetto, vittima del massacro delle .
 

FEMMINICIDI PARTIGIANI: ORRORI ROSSI IN TEMPO DI ...

Notizie Cristiane
https://www.notiziecristiane.com › femminicidi-partigiani...
8 mag 2019Ora alle vittime di questo immane femminicidio nascosto dalla storia vogliamo rendere un poco giustizia ricordando il loro martirio. A volte ...
 

I partigiani combattenti erano poco più di 25.000. La maggior parte era costituita da comunisti. E il popolo attendeva che fossero gli angloamericani a combattere contro gli invasori tedeschi. Imperdonabile errore quello di Hitler che si pose contro i suoi valenti generali che erano riusciti, dopo la sconfitta di Stalingrado, ad infliggere una sconfitta nella seconda battaglia di Charcov facendo retrocedere l'armata sovietica di circa 100 km. La conseguenza fu la sconfitta nella terza battaglia di Charcov. I generali chiedevano rinforzi per portare avanti la controffensiva. Ma lo stolto Hitler invece distolse alcune divisioni dal fronte russo per mandarle in Italia e salvare il fascismo dopo lo sbarco degli angloamericani in Sicilia. Due mesi prima di suicidarsi Hitler riconobbe il suo grave errore per avere voluto salvare, non tanto il fascismo, quanto Mussolini, che d'altra parte non aveva richiesto di essere salvato pensando che sarebbe stato meglio consegnarsi agli americani, che certamente gli avrebbero salvato la vita dato che stava per nascere il clima della guerra fredda contro l'Unione Sovietica. I partigiani seppero solo causare le varie rappresaglie naziste con atti terroristici, che non potevano essere considerati azioni di guerra. Ancor oggi spudoratamente vengono riconosciuti benerevoli della guerra antinazista coloro che proditoriamente causarono la morte di 335 soldati altoatesini, e dunque da considerarsi cittadini italiani, con una bomba posta in un cassonetto dell'immondizia in via Rasella causando la rappresaglia delle Fosse Ardeatine, dove sarebbe finito anche mio padre, che come ufficiale aveva avuto l'ordine di portarsi a nord nella Repubblica Sociale, e che invece preferì rimanere a Roma e riuscì a fuggire nella calca della folla durante una manifestazione contro il rincaro del pane. Fu arrestato invece un altro ufficiale, suo amico, con cui, sconsideratamente, aveva partecipato alla manifestazione e che finì ucciso alle Fosse Ardeatine. L'attentato fu organizzato da una autonominatasi giunta militare costituita da Riccardo Bauer (partito d'azione), da Sandro Pertini (socialista e futuro presidente della Repubblica) e da Giorgio Amendola (comunista e futuro componente della segreteria del partito di Togliatti). Manovali dell'attentato furono Rosario Bentivegna, Carla Capponi e un individuo, Carlo Salinari, che mi ritrovai in Facoltà come collega professore di letteratura italiana senza che lo sapessi, avendo scoperto chi fosse stato costui dopo che chiese il trasferimento nell'Università di Roma. Un tribunale militare condannò gli attentatori ritenendo che l'atto terroristico non fosse da ricomprendere in una azione di guerra. Ma poi nel clima politico formatosi sin da allora a favore dei partigiani furono assolti in Cassazione. Ma andiamo indietro nel tempo. Mussolini andò al potere favorendo azioni criminali da parte delle camice nere che erano riuscite a formare un piccolo esercito di assassini. Ma non è vero quanto sentito dire da Cazzullo nella trasmissione di ieri insime con l'ebreo Moni Ovadia di cui non si sentivano chiare le parole. Aldo Cazzullo ha detto che era stato Mussolini a richiedere la morte di Giacomo Matteotti nel 1924. FALSO! Mussolini disse che quel cadavere gli era stato sbattuto tra le gambe contro la sua volontà. Mussolini andò al potere nel 1922 con il favore di una legge elettorale (legge Acerbi) che permetteva ad una coalizione di partiti che avesse avuto una maggioranza relativa di tradurre tale maggioranza in una maggioranza assoluta. Di questa maggioranza facevano parte anche i vecchi partiti di stampo liberale che credevano che in questo modo sarebbero stati capaci di moderare la politica fascista. Fu un grosso errore. Dopo il delitto Matteotti i partiti, anche quelli facenti parte del governo, rifiutarono di continuare a stare in parlamento formando il cosiddetto Aventino. Tragico errore. Da quel momento furono sciolti tutti i partiti e fu instaurata la dittatura del fascismo. Ma perché Mussolini nell'ottobre del 1922 ebbe da quel nano di Vittorio Emanuele l'incarico di formare il governo e rifiutò di firmare il foglio con cui il capo del governo Luigi Facta proclamava lo stato di assedio? Il nano Vittorio Emanuele fu il maggiore colpevole per non avere firmato lo stato di assedio dopo la farsa della marcia su Roma. Mussolini non ne faceva parte perché aveva preferito rimanere a Milano in attesa degli eventi perché non era sicuro che il nano gli avrebbe consentito di formare il governo. Mi disse mio padre, che abitava a Roma, che si trattava di una marcia di scalmanati armati quasi tutti solo di bastoni. Sarebbe bastato l'intervento dell'esercito per farli fuori senza pietà, non avendo i fascisti avuto pietà per i loro oppositori ancor prima del delitto Matteotti. Ma con gli anni Mussolini riuscì a conquistarsi il consenso della stragrande maggioranza del popolo italiano, specialmente dopo la conquista dell'Etiopia nel 1936, ottenuta anche con l'uso dei gas da parte di Badoglio, che fu poi nominato capo del governo dopo l'arresto di Mussolini. Facendo così diventare il nano anche imperatore con la pomposa affermazione di Mussolini "l'impero è risorto sui colli fatali di Roma". Io mi sono sempre domandato come il popolo non fosse capace di vedere in Mussolini un pagliaccio per gli atteggiamenti che aveva parlando da un balcone alla folla plaudente. Quasi tutto il popolo italiano rimase ammaliato da questo individuo avente atteggiamenti da buffone. La vita privata di Mussolini andava contro ogni riconoscenza da parte delle sue amanti. Prima che divenisse sua amante la Claretta Petacci Mussolini ebbe tra le sue amanti l'ebrea Margherita Sarfati che l'aveva sempre finanziato quando aveva fondato il quotidiano Il popolo d'Italia. Incredibile che poi la Sarfati nel 1938 con le sciagurate leggi razziali (in realtà contro gli debrei) sia stata costretta ad espatriare in Argentina. Ebbe come amante una donna da cui ebbe un figlio. Questa donna fu fatta internare in manicomio. Quale crudeltà! Dove stava il popolo italiano quando furono pubblicate le leggi razziali? Perché Vittorio Emanuele non rifiutò di firmare tali leggi? Come mai solo un centinaio di professori universitari rifiutò di firmare l'adesione al fascismo? Il fascismo si rovinò da se stesso alleandosi con il nazismo. Ma se il nazismo fu la rovina del fascismo il fascismo fu anch'esso partecipe della rovina del nazismo che volle salvare il fascismo occupando l'Italia e distogliendo per questo molte divisioni dal fronte russo dopo avere cercato di salvare il fascismo nella sciagurata "guerra parallela" voluta da Mussolini invadendo la Grecia e l'Egitto, costringendo Hitler a inviare divisioni in Grecia e in Africa. E poi la inutile costituzione della Repubblica sociale dopo la caduta del fascismo che Mussolini avrebbe dovuto rifiutare capendo che ormai la guerra si sarebbe dovuta perdere sul fronte russo anche a causa del fascismo con il distogliere in Italia molte divisioni dal fronte russo. E tuttavia Mussolini, prima che subisse l'alleanza con il nazismo, parlando da un balcone aveva opposto con disprezzo l'Italia alla Germania, costituita da barbari quando l'Italia aveva Augusto e Virgilio. Mussolini fu ingannato da Hitler perché Mussolini gli aveva detto che l'Italia non sarebbe entrata in guerra perché ancora impreparata. Ma dopo la fulminea invasione della Francia, che con l'Inghilterra aveva dichiarato guerra alla Germania dopo l'invasione della Polonia, sembrava che la guerra fosse finita e Mussolini non voleva che l'Italia fosse esclusa dal trattato di pace. D'altra parte, Churchill aveva offerto vari territori europei, come la Dalmazia e la Corsica, e altre colonie in Africa a danno della Francia se l'Italia fosse entrata in guerra perché solo così, pensava allora Churchill, potevano essere moderate le richieste di Hitler, già vincitore nella guerra lampo (blizkrieg) ottenuta contro la Francia. Mio padre mi disse che ogni tanto gli perveniva una cartolina con la richista di adesione al partito fascista. Ma ogni volta la stracciava senza con questo subirne conseguenze. Una volta scrisse a Mussolini (non ricordo per che cosa) ed ebbe una risposta con firma non prestampata (cioè con inchiostro vivo) da part di Mussolini. Scrivi oggi ad un ministro, commentava, per vedere se ti risponse. Si può salvare qualcosa del fascismo? Bisogna dimenticarsi di tutto ciò che sinora ho scritto. Del fascismo si può, si deve, salvare la sua politica sociale. E mi sono domandato sempre perché il fascismo fosse così osteggiato dai comunisti pur avendo in comune una politica sociale fondata sullo statalismo in economia. La BNL fu istituita per contrastare le banche private. Le indusrie private dovevano sottostare agli interessi nazionali. Poi le case per gli impiegati statali, le colonie estive gratuite per le scuole. La costruzione di nuove città, la bonifica, dopo millenni, delle paludi pontine. Ma del fascismo salvo soprattutto l'architettura cosiddetta razionale. Dopo il fascismo non si sono più avute costruzioni che potessero essere riconosciute come segni di un tempo preciso. Anche il bellissimo nuovo quartiere dell'EUR (Esposizione Universale Romana) fu un esempio massimo dell'architettura fascista. In cui spicca il palazzo tremendamente inquietante che viene chiamato colosseo quadrato, con quelle arcate tutte eguali. Ma per concludere: il 25 aprile non si dica che l'Italia fu liberata dai partigiani in una guerra civile data come esistente. Questa è una menzogna storica. I partigiani furono solo le mosche cocchiere della Resistenza fatta in realtà dagli angloamericani, ma bombardando proditoriamente molte città che non avevano alcuna importanza strategica nella guerra. La guerra fu vinta anche in Italia dagli angloamericani e i partigiani furono solo degli scellerati che attuavano attentati terroristici oppure sparavano alle spalle dei nazisti in fuga dall'Italia nell'ultimo mese di guerra per dare ad intendere che fossero essi i liberatori ed acquisire dei meriti inesistenti nelle future formazioni dei governi postfascisti. E non si dimentichino i partigiani stupratori e quelli non comunisti che cercavano si salvare i confini dell'Istria e che venivano combattuti dai partigiani comunisti che preferivano favorire il dittatore jugoslavo e comunista Tito, responsabile delle foibe dove finirono molti italiani che rifiutavano di vivere sotto il governo comunista. Si dicano queste verità contro la menzogna dei partigiani liberatori dell'Italia dalla dittatura fascista. Se si condanna il fascismo si condanni anche il popolo italiano da cui il fascismo ebbe un ampio consenso. La Repubblica non è nata dall'antifascismo italiano ma dalla fine della guerra. Ma questa verità lapalissiana viene negata oggi con l'attribuire ai partigiani la liberazione. Sarebbe stato meglio che i partigiani non fossero esistiti. Si sarebbero risparmiate tutte le rappresaglie naziste. Le rappresaglie sono previste nei trattati internazonali di guerra. La Resistenza è solo una farsa portata avanti oggi dagli antifascisti. Oggi il fascismo continua a vivere solo nella testa disonesta degli antifascisti. 

Quando furono appesi con la testa in giù i cadaveri di Mussolini, della Petacci e dei gerarchi fascisti arrestati a Dongo quella stessa folla che, commentò lo stesso Leo Valiani, leader del Partito d'Azione (e uno dei mandanti dell'assassinio di Mussolini) non era mai stata antifascista ora applaudiva saltando sul carro dei vincitori. E poi si parla di guerra di liberazione. Come se fosse stata una guerra di popolo. I vigliacchi partigiani (per lo più comunisti) agivano sempre proditoriamente esponendo le popolazioni alle rappresaglie con il rifiuto di presentarsi.

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