Non avevo mai misurato la lunghezza della stanza ove si trova la mia libreria. Vi sono 18 mattonelle in marmo port'oro e ogni mattonella è un quadrato di 40 cm. Ciò significa che la parete è lunga un po' più di 7 metri. Questa parete è coperta da scaffali aperti fatti su misura da un falegname. Tutta la parete si divide in cinque colonne aventi ciascuna 5 piani, e ogni piano di divide in due ripiani aventi un'altezza di 30 cm. Le cinque colonne hanno delle basi aventi anch'esse due ripiani. Queste basi sono chiuse da scorrevoli di compensato, dove ho raccolto cose che non fossero strettamente libri. Vi è poi a sinistra della porta una parete coperta da scaffali divisi su due colonne per una larghezza di circa 2 metri e formano un angolo retto venendo a contatto con gli scaffali lungo la parete di 7 metri. Questa parete contiene per circa la metà anche libri non letti, divisi da quelli letti, anzi studiati. Ma a destra e a sinistra della scrivania vi sono due mobili contenenti anch'essi libri vi sono studiati. Questi due mobili, comprati insieme con la scrivania, contengono i primi libri comprati da quando ero studente universitario. Poi mi rivolsi ad un falegname perché provvedesse a costruirmi tutti gli scaffali come sopra descritti. Qualcuno penserà che abbia voluto fare sfoggio dei libri descrivendo l'ampiezza della libreria. NO. Secondo me non sono molti, anche considerando che i libri studiati sono stati le armi della mia professione e mi hanno dato, e continuano a darmi, da mangiare.Non penso che siano molti i libri da me comprati da quando ero studente. Fatta questa lunga premessa, ho notato che ogni volta che vedo alla TV individui intervistati con collegamento con la loro casa mi domando se essi vogliano farsi vedere con una libreria alle spalle per fare bella figura. Ma quanti libri hanno letto costoro? Una parete coperta da una libreria è il migliore arredamento. A pensar male si fa peccato, ma quanti libri hanno letto costoro? Anche perché più spesso gli intervistati non sono studiosi per professione. La mia libreria, che è nata circa sessant'anni fa, dovrebbe contenere una quantità maggiore di libri. La fatica profusa non poteva permettermi di avere un numero maggiore di libri. Per studiare, per esempio, l'Enciclopedia delle scienze filosofiche di Hegel mi sono occorse alcune settimane. Ma mi domando che cosa ne abbia guadagnato. Molto, ma solo per dimostrare che filosofi come Hegel meriterebbero di essere posti alla berlina. La filosofia non migliorerà mai la mente umana se continuerà a proporre una concezione dell'uomo prescindendo dalle conoscenze scientifiche. Ho dovuto sudare per capire testi riguardanti la cosmologia e l'evoluzione biologica, senza le quali la filosofia continuerà a blaterare e i filosofi continueranno a bisticciare tra loro ma solo per mettersi in mostra, mentre la storia passa sopra le loro teste. Continueranno nella loro negativa opera di propagazione di idee che non potranno migliorare la vita sulla Terra se insisteranno in una concezione antropocentrica, e perciò antiscientica, della natura, o continueranno a propagare concezionioni morali che sono sempre culturali perché bisogna uscire dal relativismo delle concezioni morali per arrivare scientificamente a concepire il diritto fondamentale come diritto naturale, che fa franare tutta la filosofia. Bisogna uscire dalle concezioni morali perché sono sempre culturali, e perciò possono solo portare avanti quella che Weber aveva definito "lotta mortale tra valori morali", che dipendono da tradizioni da cui si può uscire solo con il diritto naturale.
martedì 2 settembre 2025
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