mercoledì 26 febbraio 2014

LA RESISTIBILE ASCESA DI MATTEO RENZI. RETORICA SENZA CONTENUTO. UN CONSIGLIO: UN TETTO DI 5000 EURO PER LE PENSIONI

E' stato calcolato che per realizzare il suo programma, un fiume di parole, occorrano 100 miliardi di euro. Ha detto che in due settimane riuscirà ad ottenere 60 miliardi dalla Cassa Depositi e Prestiti, di cui è presidente  Bassanini, che ha dichiarato che tale somma è a disposizione. Ma allora una delle due: o Renzi ha scoperto che tutti i suoi predecessori erano dei deficienti totali che non riuscivano a superare gli ostacoli burocratici del ministero del tesoro o lui è tanto bravo da poterli superare in due settimane con il nuovo ministro Padoan.  
Non una parola è stata detta su tutti i miliardi che l'Italia butta ogni anno per il dovere di finanziare i fondi comuni europei. Non una parola è stata detta sull'acquisto degli inutili F35, sulla inutile TAV di Val di Susa, sui superstipendi  e superpensioni milionari. Se entro i primi mesi non avrà realizzato, come promesso, lo sblocco dei debiti dello Stato a favore delle piccole-medie industrie con l'aumento dei fondi di garanzia, se non impedirà che abbia ancora vigore la legge della stabilità che impedisce ai Comuni di finanziare le opere pubbliche, se non riuscirà a demolire subito, come promesso, tutti gli ostacoli di una infernale burocrazia, se non riuscirà a diminuire la pressione fiscale senza aumentare le tasse, perderà subito la faccia, molto prima delle elezioni europee del 25 maggio. E sarà la sua fine. Niente di positivo potrà fare sino a quando non sbatterà la testa contro un muro di pietra che è la disgrazia della cosiddetta Unione Europea, la vera causa della crisi economica da cui nessun governo europeista potrà fare uscire l'Italia. Ha promesso la revisione della spesa pubblica senza dire dove opererà dei tagli, ha promesso di aggiungere 150 euro nella basta paga esentandoli dalla tassazione, ha promesso di abbassare l'IRAP del 10% e di dare  assegno di mantenimento per coloro che perdono un lavoro. Ma non ha detto per quanto tempo dovrebbe durare questo assegno. Non ha detto quanto l'Italia dovrebbe dare all'UE che vuole regalare 20 miliardi all'Ucraina, di cui invece ce ne dovrebbe fregare nulla. Insomma un prossimo Paese di Bengodi solo nell'immaginazione. 
Perché non ha detto che ai grandi magnaccia della pubblica amministrazione dovrebbero essere ridotti gli stipendi milionari annui? Perché non ha detto che coloro che hanno guadagnato superstipendi dovrebbero essere ridotti ad una pensione avente un tetto massimo di 5000? Ci sarebbe la rivolta sulla base dell'appello al diritto della conservazione dei diritti acquisiti. E ci si metterebbe di mezzo anche la Corte Costituzionale per difendere questi diritti. Ma sulla base di quale articolo della Costituzione sarebbe anticostituzionale ridurre i superstipendi e mettere un tetto di 5000 euro anche a coloro che oggi prendono molto di più? Coloro che hanno goduto sino ad oggi di superstipendi si sono trovati per anni nelle condizioni di individui privilegiati (e senza alcuna giustificazione dei loro privilegi). E' bene che restituiscano il mal tolto e che siano ridotti ad una pensione massima di 5000 euro perché con i loro superstipendi erano nelle condizioni di crearsi una rendita o un reddito suppletivo investendo i loro stipendi. E potevano anche pagarsi una pensione privata. Se non l'hanno fatto, pretendendo di continuare a fare i magnaccia anche da pensionati, allora paghino adesso restituendo i soldi che esageratamente hanno preso anche con scandalose liquidazioni. 
Un'impresa privata può dare gli stipendi che vuole ai suoi dirigenti, ma questi, una volta andati in pensione, non possono pretendere pensioni che siano proporzionali agli esagerati stipendi che prendevano se le loro pensioni ricadono poi sulla spesa pubblica dell'INPS. Si facciano pagare le pensioni da una compagnia di assicurazioni a cui avranno versato i loro contributi durante gli anni di servizio e non succhino più soldi dalle mammelle dello Stato, impedendo l'aumento delle pensioni minime di quelli che vivono nella miseria. 
Ma su ciò non una sola parola ha speso questo venditore di illusioni, un avventuriero della politica. Scrisse il filosofo Engels che la prova del budino consiste nel mangiarlo. E la prova del budino avverrà assai presto.   
O Matteo Renzi! Presto ti dovranno lanciare in faccia tanti budini invece delle classiche torte. Perché non hai capito che non vi è salvezza dentro l'UE, di cui anche tu se uno schiavo idiota.   
Stai anche tu "sereno" come dicesti al tuo predecessore Letta, anche se nella sua totale inettitudine quest'ultimo era solo da perdere al più presto. Basti anche solo il "mare nostrum" di cui si vantò, con la conseguenza di invitare altri invasori dalle coste africane.                       
Ma Letta non ebbe mai in programma di dare le pensioni di reversibilità agli omosessuali, mentre il tuo programma comprende anche la cancellazione della distinzione naturale tra il culo e la vagina. Con fallimento dell'INPS. Anche per questo stai "sereno".

domenica 23 febbraio 2014

L'ARROGANZA DI QUESTO INDIVIDUO, CHE USA PER SE' IL FEMMINILE MENTRE E' DOTATO DI MEMBRO MASCHILE

Fu eletto, e non eletta, al parlamento nel 2006 grazie al morto politicamente Fausto Bertinotti, inventore di Rifondazione Comunista. Ma vi rimase solo 2 anni perché il parlamento si sciolse nel 2008 quando Mastella con il suo partitino UDEUR tolse la fiducia perché gli avevano messo in carcere la moglie. Rimase famoso l'episodio che vide lo scontro tra LUI ed Elisabetta Gardini che protestava perché questo maschio pretendeva di andare a orinare nei gabinetti per donne di Montecitorio. Si sa che i maschi possono pisciare in piedi in appositi orinatoi. Io ho sempre preferito comunque il W.C. anche per orinare in piedi nelle rare occasioni in cui ho avuto bisogno di servizi non domiciliari. Ma il Vladimiro Guadagno (di cognome), in "arte" (si fa per dire) Vladimir Luxuria, vuole dimostrare a se stesso di non essere uomo, ma donna. Ma la donna non ha forse la vagina e non il cazzo? Mi si permetta il termine volgare perché di fronte ad individui volgari si deve rispondere con volgarità, e mi giustifico con un verso di Dante: "E cortesia fu lui esser villano" (Inferno, XXXIII, 150). Come può uno sentirsi psichicamente donna se sessualmente è un coglione fornito di coglioni? Non lo capisco. Capisco quelli che, per errori di natura, si sentono appartenenti all'altro sesso e si fanno operare. Ma Vladimiro Guadagno, che da transessuale fece anche il prostituto per guadagnarsi da vivere (e se ne vanta), non rinuncia al membro maschile, coerentemente con il fatto di avere conservato una voce da maschio. Questo lurido individuo è andato a rompere le scatole in Russia dove è proibito ad omosssuali come lui (perché sessualmente il Vladimiro Guadagno è un omosessuale), di fare pagliacciate in pubblico pretendendo di espandere in Russia la corruzione di cui è malato l'Occidente. Basta guardare come si è fatto ritrarre, con abiti color arcobaleno. Deve ringraziare che non sia finito in galera per avere violato la legge russa. Vi sono omosessuali seri, come il noto regista Franco Zeffirelli, che vivono la loro omosessualità in privato senza fare pagliacciate in pubblico, che rendono ridicola la categoria degli omosessuali, i quali in Russia non sono affatto perseguitati, purché in pubblico non pretendano di fare propaganda per se stessi volendo apparire assurdamente normali, pur con la cancellazione della distinzione naturale tra il culo e la vagina. Distinzione che nessuno potrà mai cancellare. Questo individuo è andato in Russia per mettersi in mostra e finire sui giornali, visto che politicamente ha avuto vita breve. Ma ci sta pensando il pederasta Vendola a candidarlo per le elezioni europee pensando che la pubblicità ottenuta valga a fargli ottenere dei consensi. Ce lo mandi pure se ci riesce. Tanto, il parlamento europeo è una pattumiera politica inutile dove vanno a finire tutti i trombati alle elezoni politiche nazionali.    

Notizie relative a vladimir luxuria sochi

  1. melty.it ‎- 1 giorno fa
    Dopo la disavventura nel parco olimpico di Sochi, Vladimir Luxuria si sfoga in una intervista rivelazione a Verissimo. Leggi le sue dichiarazioni ...
L'omosessualità è un errore della natura. L'avevo già spiegato riportando (in Scontro tra culture e metacultura scientifica) quanto scritto dal biologo francese in Che cos'è l'uomo (Garzanti 2005). Si tratti di errori dovuti all'errata duplicazione dell'elica del DNA e a errori del sistema metabolico. Ciò è stato confermato recentemente. Pertanto omosessuali si nasce e non si diventa. Essi sono incolpevolmente risultati di errori della natura. Ma non pretendano di essere normali. 

  1. Francesco Bruno (criminologo) - Wikipedia

    it.wikipedia.org/wiki/Francesco_Bruno_(criminologo)
    Francesco Bruno (Celico, 10 maggio 1948) è un criminologo e medico italiano. ... ha dichiarato l'omosessualità una patologia e un grave disordine mentale.

  2. I gay secondo lo psichiatra Bruno "Sono malati, persone non ...

    10/gen/2012 - Francesco Bruno, criminologo, psichiatra e docente universitario (a Salerno e ... L'omosessuale nato lo è per un disturbo di personalità legato, ...
          

ECCO I CRIMINI DEI COSIDDETTI IMMIGRATI

Una signora M.A. P. maestra elementare in pensione mi ha scritto per posta normale una lettera aggiungendo il ritaglio di un giornale dove si dava notizia della violenza messa ormai in atto da delinquenti che ormai la fanno da padroni sentendosi protetti dalla malattia della cultura del multiculturalismo e della società multirazziale. Se ha la signora ha intenzione di riscrivermi, mi lasci un recapito telefonico. Dice la lettera: Gentile professore, mi complimento vivamente per il suo blog, molto vivace intellettualmente e non inquadrato. Unico neo: è un po' sbilanciato nel senso che non dà spazio adeguato al problema cruciale della società meticcia. Perché neanche un breve cenno al recente, straordinario esito elettorale della Svizzera?
Mi permetto di inviarle un inquietante articolo su un fatto di cronaca avvenuto a Cagliari. Mi scusi per l'articolo cartaceo, ma data l'età so usare internet solo per leggere.
Cara signora, ho ripreso da internet la notizia che lei mi ha inviato con ritaglio di giornale.  Notizia ripresa poi da vari siti. Evidentemente lei non ha letto i miei precedenti interventi su questo argomento. Ha mai sentito parlare dello scellerato piano  Kalergi (scrivere questo nome su Google) che voleva ridurre l'Europa ad una unione di popoli meticciati? E vi è riuscito.
Visiti il sito

Tutti i Crimini degli Immigrati | Hic sunt leones – Gli altri parlano d ...

tuttiicriminidegliimmigrati.com/che i falsi comunisti di SEL avrebbero voluto venisse oscurato. Ma non vi sono riusciti perché tale sito si limita a riportare notizie di cronaca dei giornali. E' un lungo catalogo di violenze commesse dai cosiddetti immigrati (che io chiamo da sempre invasori). Tra questi gliene indico uno che scrive di 75 sudamericani che, trafficanti di cocaina, usavano cani per imbottirli di capsule di cocaina che recuperavano uccidendo i poveri cani. E io mi domando: come mai si fa entrare tanta gentaccia? Risposta: a causa della falsa sinistra degli scellerati  che predicano il multiculturalismo della società multirazziale. 
E legga anche questo articolo, se non l'ha letto in cartaceo. 

Anni fa gli imbecilli li accoglievano con spirito di buonismo. Ora questi invasori arrivano a reagire con violenza giungendo anche a danneggiare le auto se non si paga loro il pizzo quando si parcheggia l'auto, cosicché il costo del parcheggio viene raddoppiato. Questa gentaccia, senza lavoro, dovrebbe essere ricacciata con la forza nel proprio Paese. Credevano di trovare qui il Paese di Bengodi. Ora si sono ridotti a chiedere l'elemosina. E sono giunti a pretendere una casa e 2000 euro al mese. Incredibile ma vero. Il popolo bue non ha il coraggio di reagire pubblicamente per chiedere la cacciata di questi invasori. Se fossero stati dei cittadini ad interrompere il traffico sarebbe subito scattata la denuncia per turbamento dell'ordine pubblico, per manifestazione non autorizzata, per interruzione del servizio pubblico. Ma a questi invasori tutto è permesso altrimenti scatta la disonesta accusa di razzismo. Siano rispediti al loro Paese a calci in culo.     


  1. Migranti, diritti e bugie - Rassegna Stampa - Comune Cagliari News

    4 giorni fa - Protesta e tensioni: via Roma bloccata per ore - Manifestazione non autorizzata, mobilitati carabinieri e polizia. Un appartamento e un lavoro; ...
  1. Non compra un cd, picchiato da un senegalese ... - Casteddu Online

    www.castedduonline.it/.../non-compra-un-cd-picchiato-da-un-senegalese...
    26/gen/2014 - Si rifiuta di comprare un cd da un ambulante senegalese, finisce in ospedale dopo .... una pacchia... perchè non rinunci a tutto e vivi con loro?

  2. Quartu, non ha voluto comprare i cd Giovane picchiato da un ...

    www.unionesarda.it/.../picchiato_da_un_ambulante_non_ha_voluto_co...
    26/gen/2014 - Quartu, non ha voluto comprare i cd Giovane picchiato da un ambulante ... Un giovane senegalese, che gli avrebbe proposto di comprare un ...

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  5. Non compra un cd, picchiato da un senegalese nei ... - Sarda News

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    26/gen/2014 - Si rifiuta di comprare un cd da un ambulante senegalese, finisce in ospedale dopo aver ricevuto un pugno in faccia. Fa discutere la vicenda ...

  6. Integrazione? Un pugno in faccia - giornaleditalia

    28/gen/2014 - Italiano malmenato da un senegalese perché non vuole comprargli un cd .... Aggredito da un senegalese dopo essersi rifiutato di comprare un cd. ... al termine della quale l'italiano è stato picchiato: un pugno dritto in faccia.

  7. Casteddu Online - Un 34enne di Quartu finisce in ospedale ...

    Non compra un cd, picchiato da un senegalese nei parcheggi delle Vele ... Bonaddio Io per sicurezza vado sempre a Santa Gilla, chissà perché li non ci sono ...

  8. IL GIORNALE D' ITALIA - MAJANO GOSSIP - Patrick Pierre Bortolotti ...

    majanogossip.wordpress.com/2014/01/28/il-giornale-d-italia-201/
    28/gen/2014 - “Scrivete la verità – dice Latorre ai cronisti – perché altrimenti e' un male. ..... Italiano malmenato da un senegalese perché non vuole comprargli un cd .... Aggredito da un senegalese dopo essersi rifiutato di comprare un cd. ... al termine della quale l'italiano è stato picchiato: un pugno dritto in faccia.

  9. MAJANO GOSSIP - Patrick Pierre Bortolotti – LA DESTRA | L ...

    majanogossip.wordpress.com/page/33/?from=6
    28/gen/2014 - “Scrivete la verità – dice Latorre ai cronisti – perché altrimenti e' un male. ..... Italiano malmenato da un senegalese perché non vuole comprargli un cd .... Aggredito da un senegalese dopo essersi rifiutato di comprare un cd. ... al termine della quale l'italiano è stato picchiato: un pugno dritto in faccia.

  10. Non compra cd: senegalese lo aggredisce a pugni | Tutti i Crimini ...

    tuttiicriminidegliimmigrati.com/non-compra-cd-senegalese-lo-aggredisce...
    26/gen/2014 - Ammazzato da senzatetto indiano a colpi di cacciavite perché ha la radio accesa .... Comprata, pestata e umiliata: 'Mio marito ha ragione' .... Un giovane senegalese, che gli avrebbe proposto di comprare un cd, avrebbe scaricato con un pugno la rabbia per il rifiuto opposto dal possibile acquirente.

    Dal blog identità.com

giovedì 20 febbraio 2014

UCRAINI FILOEUROPEI: SUICIDI PAZZI O IMBECILLI? STIANO ATTENTI SE NON VOGLIONO MORIRE DI FREDDO

Stanno coltivando il mito dell'Unione Europea, come se convenisse loro. Mentre si stanno rinforzando nell'UE i partiti che chiedono l'uscita dalla disgrazia dell'UE, che ci ha fatto perdere la sovranità, compresa quella monetaria, impoverendoci tutti a favore dei ricchi e degli interessi finanziari delle banche, vi sono i pazzi o imbecilli dell'Ucraina che vorrebbero rovinarsi associandosi all'UE. Con quale guadagno? Forse hanno fatto questo "ragionamento". Poiché rispetto agli Stati dell'UE l'Ucraina verrebbe considerata tra gli  Stati appartenenti alla zona UE uno Stato avente diritto, più di ogni altro, ai finanziamenti dei fondi comunitari in quanto Stato relativamente più povero, questi illusi e sconsiderati credono di poter migliorare le loro condizioni con i soldi dell'UE. Ma la conseguenza sarebbe che tutti gli Stati, compresa l'Italia, dovrebbero aumentare la loro partecipazione al finanziamento dei fondi comuni. Si consideri che l'Italia riceve in restituzione solo una piccola parte di ciò che spende per finanziare i fondi comuni europei. Si tratta di decine di miliardi regalati ad altri Stati considerati poveri rispetto all'Italia (come il Portogallo, la Spagna e, soprattutto, la Grecia. Ora, vi è da domandarsi se questa non sia una politica da suicidio. Si discute tanto sul come reperire un paio di miliardi per coprire il mancato introito dell'IMU sulla prima casa e poi si buttano decine di miliardi per regalarli ad altri Stati. Questa è una politica da pazzi. Ma visto che questa UE è comandata dai disonesti affaristi delle banche che hanno aumentato la povertà di tutti e che i partiti alimentano questa pazzia dell'adesione all'UE l'Ucraina vuole sfruttare questa disonestà e pazzia credendo di trarre da tutto ciò un profitto in fatto di assistenzialismo. Non capiscono questi imbecilli ucraini che vogliono l'adesione all'UE che si preparerebbero un futuro peggiore perché a questo punto certamente gli Stati dell'UE non avrebbero più soldi per finanziare l'assistenzialismo sulla base del quale i rivoltosi ucraini, fuori di testa, pretendono gratis i soldi dell'UE. E per coltivare questo suicidio sono anche disposti a morire in piazza. 
Ma stiano attenti questi pazzi, che fanno finta di non sapere che la Russia fornisce ad essi tramite l'azienda di Stato Gazsprom il gas a metà prezzo, come prezzo di favore per il governo ucraino. Non sarebbe certamente l'UE a fornire ad essi l'energia necessaria per il riscaldamento e per le industrie perché è la stessa UE, compresa l'Italia, che importa la maggior parte del gaz dalla Russia. E se Putin chiude i rubinetti del gas agli ucraini vorrei sapere che fine farebbero vivendo d'inverno a 20° sotto zero. Si vogliono suicidare? E allora si suicidino pure con il freddo. Dispiacerebbe tuttavia che ci passassero anche quegli ucraini che non condividono la pazzia degli ucraini filoccidentali e stanno dalla parte del governo filorusso di Janukovic. Si consideri poi che il 13% degli ucraini è di lingua russa.         
Mi meraviglio del fatto che gli ucraini filorussi non manifestino pubblicamente il loro contrasto nei confronti dei pazzi che stanno scatenando la guerra civile. Forse perché l'Ucraina filorussa è divisa geograficamente, essendo la parte filorussa confinante con la Russia. Ma è da escludere che Kiev sia tutta favorevole all'UE.     

mercoledì 19 febbraio 2014

L'EUROZONA HA GIA' UCCISO IL GOVERNO RENZI (ARTICOLO DI PAOLO BARNARD)

L’EUROZONA HA GIA’ UCCISO IL GOVERNO RENZI.
Tragica cosa per le persone di questo Paese, non per ‘sto egocentrico servo della finanza europea. Renzi fallirà come un cretino qualsiasi. Perché neppure può provarci.
Non sto provocando, è che la sua è una missione impossibile. Se non fosse il pupazzo pompato che è, se conoscesse l’Eurozona e la macroeconomia, non si sarebbe cacciato in questo pasticcio (e badate che sto dicendo che pure i suoi padroni speculatori ci smeneranno il muso, perché ‘sto gioco di creare una moneta unica per distruggere mezza Europa e fare un gran banchetto si è già ritorto contro chi lo ha pensato. Gli speculatori ci hanno fatto un po’ di fortune per pochi anni, ma sta finendo).
NO SOVRANITA’ MONETARIA.
Per prima cosa Renzi si ritrova senza sovranità monetaria, quindi senza nessuna delle leve economiche fondamentali di cui deve godere un Governo degno di questo nome, e di cui godono gli USA, la GB, la Svezia o il Giappone e altri Paesi normali. Non ha una Banca Centrale che possa controllare inflazione, prezzo del denaro, tassi d’interesse, né monetizzare la spesa decisa dal Parlamento. Renzi non possiede una moneta, e deve usare gli “euro”, da restituire con tassi non decisi da lui ai mercati di capitali internazionali.
Dovrà dunque tassarci a morte sempre, per fare quanto appena detto. Dovrà quindi mentire all’Italia fingendo col gioco delle tre carte di spostare fondi e investimenti essenziali (lavoro, infrastrutture, crescita…) da qui a lì, per poi rimangiarseli tutti con gli interessi. Dovrà rispettare il Pareggio di Bilancio, che peggiora ciò che ho appena scritto.
Ovvero: Chemiotassazione garantita, impossibilità di investire per le aziende e tagli alla spesa. Qui abbiamo la garanzia della decapitazione di: speranze di posti di lavoro; salari; pensioni; modernizzazione del Paese; Sanità; risparmi privati; piano industriale; risanamento bancario; crescita del PIL; e domanda aggregata. Potrei finire qui, ce n’è già a sufficienza, ma purtroppo …
I DEFICIT NEGATIVI.
Renzi si ritroverà in una spirale di Deficit Negativi mortali, cioè di tutte quelle spese di Stato imposte dalla crisi dell’Eurozona ma che non risolvono nulla, non producono nulla e che aumentano il debito di Stato. Per prima cosa l’economia continuerà a contrarsi, come è già previsto per l’Italia dal FMI, Bloomberg, OCSE, Commissione UE, e quindi calerà sempre il gettito fiscale, che quindi va a ingrandire il debito. L’economia impantanata significa che il miliardo di ore di cassa integrazione rimarranno e aumenteranno, pompando di nuovo il debito. I fallimenti aziendali non caleranno, la curva dei prestiti bancari insolventi aumenterà, e le banche italiane che già sono in parte fallite, dovranno essere ri-salvate, a suon di denaro pubblico, e ancora il debito sale. Assieme ad esso salgono gli interessi da pagare, sempre spesa di Stato, ancora più debito. Ma stando in Eurozona, un debito che lievita è grave (con la Lira non lo sarebbe) perché porta all’allarme delle agenzie di rating, che porta all’allarme dei mercati di capitali che prestano a Renzi gli euro, che porta a tassi più alti sui titoli di Stato, che porta a più debito. Che farà Draghi a sto punto? Si metterà a comprarci i titoli di Stato per far scendere i nostri tassi?
Farà cioè la famosa Outright Monetary Transaction? Se lo fa, la Germania lo ammazza.
Non lo farà. Renzi rimane nel letame.
NO CRESCITA E DEFLAZIONE.
Renzi si ritrova con un’economia che si è contratta del 18% dalla fine degli anni ’90. Per riportarci a quel livello di vita, dovrebbe riuscire a far crescere l’Italia del 20%. No, calma, visto che oggi cresciamo dello 0,1% se va bene…. Il 20% fa ridere. Renzi non è Roosevelt e non ha la sua testa. Poi abbiamo il problema della deflazione che sta aggredendo tutta l’Eurozona, con la BCE disperata perché non sa più che fare per fermare il crollo dei  prezzi (deflazione = contrario di inflazione). E quel che è peggio, è che in un clima di crisi di queste proporzioni la gente corre a risparmiare disperatamente per il timore del domani (mica scemi), ma questo sottrae denaro in circolo, cosa che non solo affama tutta l’economia, ma peggiora la deflazione stessa. Vorrei che capiste che questo è uno dei mali economici peggiori e che c’è tutta la tecnocrazia europea che non sa più come fermarlo. Immaginatevi Renzi, il bulletto del PD.
CROLLO BANCHE.
Renzi, poi, fra otto mesi si ritroverà l’implosione del sistema creditizio europeo, quando i test dei regolamentatori dell’EBA ( gli stress – tests ) inevitabilmente mostreranno che alcune delle maggiori banche sono irrecuperabili. Da qui il terremoto delle piccole - medio banche, fra le quali quelle italiane sono quelle messe peggio d’Europa sia come buchi di bilancio che come capitale di copertura. Prometeia stima che solo per i prestiti insolventi le banche italiane siano scoperte per 150 miliardi di euro. E chi le salva? E con che soldi?
No, Renzi, la sovranità monetaria non ce l’ hai, non le puoi nazionalizzare. Che fai?
SVENDITA PUBBLICA INUTILE.
Ma Renzi almeno ha la carta delle privatizzazioni… . Vendi il vendibile, incassa l’incassabile. Funziona? No. Non ha funzionato in nessun Paese del mondo, meno che meno da noi quando proprio il centro-sinistra si mise negli anni ’90 a svendere pezzi di beni di Stato a un ritmo talmente forsennato che fece il record europeo delle privatizzazioni nel 1999. Sapete di quanto ridussero il debito di Stato italiano? Di un maestoso 8%... . E che allora i prezzi contrattati per i beni pubblici da alienare erano, circa, decenti. Oggi, con l’Italia sprofondata dall’Eurozona in una svalutazione della sua
economia da piangere, Roma deve svendere a prezzi stracciati qualsiasi cosa offra, con margini che saranno patetici. Renzi, farà la Thatcher dei poveri.
DISOCCUPAZIONE
E la disoccupazione? Sapete cosa costa all’Italia avere il 12% (fasullo, è molto di più) di disoccupati? Trecentosessanta miliardi all’anno perduti. E i giovani? Il 76% di loro è costretto alla flessibilità, con limiti invalicabili all’acquisto di una casa o al matrimonio.
L’Eurozona fu pensata ed edificata proprio per ridurre il sud Europa a un serbatoio di lavoratori pagati alla kosovara ma in strutture moderne. Il futuro di questo ragazzi è ormai certo: stipendi dai 600 agli 800 euro per i più qualificati, al lavoro per investitori stranieri.
Questo non è più un Economicidio, è un Olocausto economico e generazionale, che Renzi dovrà gestire sotto l’egida della Germania che già oggi sta affossando il resto d’Europa coi suoi diktat criminosi. Tradotto in termini specifici: il potere Neomercantile della megaindustria tedesca, quello della Bundesbank, quello dei maggiori speculatori-rentiers del mondo, contro Renzino da Firenze. Matteo tu fai fesso qualcun altro. Perché è vero che ignori il 70% di tutto questo, ma sul restante 30% sei pienamente d’accordo, da bravo leader del partito di destra finanziaria peggiore d’Italia, il PD.
CONCLUSIONE.
Renzi non si rende conto di cosa lo aspetta, ma soprattutto del fatto che la catastrofe dell’economia italiana è un MACROPROBLEMA STRUTTURALE nell’Eurozona, e finché esisteranno i parametri economicidi dell’euro non esiste salvezza. Il governo Renzi è morto prima di nascere. Poi, sapete, uno si stufa di scrivere sempre le stesse cose.
Paolo Barnard

martedì 18 febbraio 2014

E' PARTITA VELOCE E IN TESTA LA FERRARI MATTEO RENZI. MA ECCO LA FINE DOPO I PRIMI GIRI

Così ha commentato a Ballarò la giornalista del Financial Times Giulia Segreti. Renzi è come una Ferrari che si romperà ai primi giri finendo distrutta

lunedì 17 febbraio 2014

COME VOLEVASI DIMOSTRARE. PARTITO DEI NON VOTANTI RISULTATO PARTITO DI MAGGIORANZA

E' da anni che vado scrivendo che il numero degli eletti dovrebbe diminuire in proporzione al numero dei non votanti. Ebbe successo il 9 giugno del 2009 una mia lettera al Corriere della sera. Per recuperarla scrivere su Google "Partito dei non votanti". Così si arriva all'assurdo che, anche se andasse a votare una piccola minoranza, il numero delle poltrone sarebbe sempre assicurato. Invece si deve tener conto del non voto, perché anche il non voto può e deve essere un voto, anche se di rifiuto. In Sardegna ha votato solo il 52,2% degli aventi diritto al voto. Coerentemente mi sono presentato al seggio e dopo essere stato iscritto nel registro ho rifiutato la scheda. Per legge è stato messo a verbale il motivo del mio rifiuto: "non si sente rappresentato da alcun partito. Inoltre manca la lista 5stelle". Così avrebbero dovuto fare tutti quelli che non hanno votato. Esprimere apertamente un rifiuto con la presenza e non con l'assenza. Veramente non avrei votato nemmeno per 5stelle perché altrimenti nel segreto del voto si sarebbe potuto pensare che avessi votato per altra lista. Né mi sento appartenente al movimento 5stelle perché non mi è chiaro come la pensi Grillo su questioni che riguardano le cosiddette unioni civili (eufemismo per legalizzare le coppie di omosessuali) e l'jus soli (la pazzia che serve a dare cittadinanza a chiunque nasca in Italia pur essendo nato da clandestini). Due punti che fanno parte del programma della falsa sinistra, nemica ormai della classe operaia e complice di un'Europa della finanza che ci ha privato della sovranità nazionale, compresa quella monetaria. 
  1. Lettere di adesione al partito dei non votanti I... - Blog del prof. Pietro ...

    pietromelis.blogspot.com/2009/.../lettere-di-adesione-al-partito-dei-non.h...
    10/giu/2009 - Pietro Melis, autore del testo intitolato "Scontro tra culture e ... Il 9 giugno ho visto pubblicata sul Corriere della sera parte di una mia lettera. ... numero degli eletti in proporzione al numero dei non votanti (fatta salva una soglia ...
 

giovedì 13 febbraio 2014

SARDEGNA SERVA DI DOLORE OSTELLO, NAVE SENZA NOCCHIERE IN GRAN TEMPESTA, NON DONNA DI PROVINCE MA BORDELLO

Ho adattato nel titolo 3 versi di Dante (Purgatorio, VI, 76-78)

Mi fanno tutti schifo i candidati al Consiglio regionale della Sardegna. Esercito di assalto a 60 poltrone di parassiti che inondano le cassette della posta con i loro santini o con lunghe pubblicità vantando meriti inesistenti, aprono uffici elettorali a pian terreno e poi scompaiono. Basti fare un esempio:Michela Murgia, una che, dopo avere scritto tre libercoli, tra cui Accabbadòra, di effimero e fugace successo, ha pensato di sfruttare la sua immeritata notorietà (ma solo in Sardegna: pinta la legna e mandala in Sardegna, dice un proverbio) si è inventata un partito chiamato Sardegna possibile. Con cui crede di incantare gli imbecilli che si fanno suggestionare dagli slogan, vuoti di significato. Che cavolo significa Sardegna possibile? Non si rende conto del vuoto che vi è dentro il possibile. Tra il possibile e il reale vi è di mezzo il mare. Costei non si è domandata da dove dovrebbero venire i soldi per realizzare il Paese di Bengodi che promette. E questo vale per tutti i candidati. Vi è poi uno, Ignazio Artizzu, che cerca di raccogliere voti presso quella categoria di subanimali che sono i cacciatori. Altri cercano di sfruttare la categoria dei disabili, rivelatasi un pozzo di voti. Ma senza spiegare da dove prenderebbero i soldi per una migliore assistenza a questi sfortunati, se non aumentando l'assistenzialismo finanziato dal governo di Roma. Nessuno ha il coraggio di dire che senza i trasferimenti dal governo di Roma i sardi morirebbero di fame dopo un mese. Adesso poi si danno tutti a rincorrere il mito della zona franca, che significa pagare meno tasse per aumentare i consumi. Ma con quali soldi si aumenterebbero i consumi se non aumentano i redditi pro capite? L'imbecillità impedisce di far capire questo. La Sardegna è una Regione che vive ed è vissuta sempre di assistenzialismo. Con la zona franca diminuirebbero le tasse e dunque diminuirebbero anche quelle poche entrate che, se pure in misura quasi irrisoria, servono per finanziare i servizi pubblici, e la conseguenza sarebbe che dovrebbe aumentare l'assistenzialismo finanziato con i trasferimenti dal governo di Roma, che, a sua volta, li trae dalle regioni del nord. La zona franca servirebbe solo a far pagare meno, per esempio, l'energia, la benzina, rendendo perciò meno costosa la produzione. Ma questo è il problema. Chi poi sarebbe capace di produrre a minor costo manufatti da esportare? Non certamente i sardi, privi da sempre di capacità imprenditoriale, che nella loro storia hanno saputo fare bene solo una cosa: mungere pecore nella loro atavica "cultura" pastorale, che è la causa maggiore della loro miseria. Ancor oggi vi sono 7 milioni di pecore per una popolazione di circa un milione e 600 mila abitanti. "Cultura" pastorale che è anche all'origine di una storia di faide tra famiglie e tra paesi vicini e lontani. Lo dimostra la storia dei Giudicati, che sparirono a causa delle lotte che vi furono tra essi e che li rese deboli di fronte agli invasori, pisani, genovesi, aragonesi. L'ultimo Giudicato, quello d'Arborea, ebbe fine anche a causa degli altri sardi, che invece di tenersi uniti contro gli invasori, giunsero a mettersi al soldo degli stessi invasori, come fecero i sardi del cagliaritano che si misero al soldo dell'esercito aragonese di Martino il giovane per combatte contro i sardi dell'esercito d'Arborea, con 5000 morti sardi nella battaglia di Sanluri (1409).                              La pastorizia è stata ed è la maggiore disgrazia della Sardegna, la causa maggiore di tutti gli incendi estivi causati dai pastori per distruggere non solo la macchia mediterranea, ma anche zone boschive per far crescere prima l'erba per le pecore. E la pastorizia è stata sempre la nutrice del banditismo sardo. Ma questo da nessuno degli assalitori delle poltrone del Consiglio regionale viene detto. Debbono continuare a leccare il culo agli elettori per racattare voti. E' da più di 60 anni che fanno promesse prendendo ancora per il culo i sardi, che tuttavia se lo meritano. La zona franca servirebbe solo ad industrie non sarde che verrebbero qui con i loro capitali (che in Sardegna mancano) e con società aventi sede fuori della Sardegna, per trasferire altrove il loro profitto e pagare altrove le tasse, non investendo certamente i profitti in Sardegna, dove l'occupazione non migliorerebbe di molto, e dunque non aumenterebbe nemmeno la capacità di consumo. E non è nemmeno certo che con la zona franca si favorirebbero investimenti in Sardegna, data la difficoltà dei trasporti via mare, convenendo delocalizzare le industrie in altri Stati europei dove la mano d'opera e l'energia costano molto meno che in Italia.                    Quella che sarebbe stata la maggiore industria della Sardegna, il turismo, è in mano a capitali non sardi, se non stranieri. Basti fare l'esempio della Costa Smeralda, di Forte Village, del Villaggio Tanka, del Villaggio Telis, del Club Mediterrané di Caprera, e via dicendo. In passato  fu istituito l'ESIT (Ente Sardo Industria Turistica). Si rivelò un carrozzone regionale, destinato dunque a fallire perché serviva solo come ufficio di collocamento per la clientela politica. Scrisse Aristotele (Politica, VIII) che "Ogni popolo ha il governo che si merita". E i sardi si meritano il Consiglio regionale di 80 parassiti, per di più rivelatisi quasi tutti ladroni (circa 60 sui 80) che utilizzavano i contributi ai partiti per fare feste e regali. E molti di questi indagati hanno persino la faccia tosta di ripresentarsi come candidati. Avevano istituito altre 4 province come se non bastassero le quattro già presenti. Evidentemente con un doppio fine, aumentare il parassitismo politico ed avere mani più libere per saccheggiare il territorio favorendo interessi  localistici.       I sardi si sono presentati sempre come vittime degli altri, ritenuti sfruttatori, mentre, a causa delle ataviche faide tra loro, sono stati e sono tuttora vittime di se stessi, nutriti da un'invidia distruttiva. Invece di imitare quei pochi che riescono a migliorare la loro esistenza anche a beneficio di altri sanno soltanto, per invidia, metter loro delle bombe. Un popolo che nel secolo scorso ha rivendicato l'autonomia politica non per favorire un autonomo spirito imprenditoriale, ma per mangiare autonomamente con i soldi del nord Italia.                                     Naturalmente non voterò. O meglio, mi presenterò al seggio elettorale per iscrivermi e poi rifiuterò la scheda. A me questi aspiranti a fare i parassiti ladroni del Consiglio regionale per il culo non mi prendono. Ben 60 futuri parassiti (prima d'ora erano sempre stati 80) per un milione e 600 mila abitanti compresi i neonati. Con stipendi netti di più di 13 mila euro al mese. Ma che vadano a lavorare! L'assemblea siciliana (un altro carrozzone) ne ha 90, ma in una regione di circa 5 milioni di abitanti. Il fatto è che, non soltanto le province, ma anche le Regioni dovrebbero sparire perché sono soltanto fonte di maggiore corruzione e di maggiore spesa politica  (e dunque pubblica) a favore di arrivisti del potere. Basterebbe un commissario o una giunta commissariale nominata direttamente dal governo centrale perché i localismi regionali non siano più fonte di corruzione e di leggi che favoriscono solo la parcellizzazione del potere con contrasti frequenti tra leggi regionali e leggi statali. Bastano i ladri di Roma. Non ne occorrono altri.          

  L'Inno del Mannu? Era servile

Francesco Cesare Casula

S iamo talmente abituati all'autocolonizzazione culturale che l'applichiamo anche ai simboli identificativi, senza nemmeno badarci. Quando i reduci della Prima guerra mondiale fondarono nel 1920 il Partito Sardo d'Azione, di tutte le rappresentazioni grafiche, che fin dal 1300 davano la bandiera del Regno di Sardegna formata da quattro teste di moro inquartati senza bende o con la benda sulla fronte o addirittura con la corona, in segno di regalità, i nostri sardisti scelsero come emblema del loro movimento i Quattro Mori con la benda sugli occhi, in segno di sottomissione e schiavitù.
Nel 1795 in pieno clima rivoluzionario francese che faceva piazza pulita dei nobili, Francesco Ignazio Mannu, giudice aggiunto nella Sala civile della Reale Udienza, scriveva l'inno intitolato "Il Patriota sardo contro i feudatari" (Su patriottu sardu a sos feudatarios), che comincia: "Procurad'e moderare, Barones, sa tirannia..." ("Cercate di moderare, o Baroni, la [vostra] tirannia ...").
Non è stato mai musicato e non è stato mai cantato durante le sommosse angioyane. A me non piace perché è indice di totale sottomissione. Non si chiede ai baroni di ieri e di oggi di scomparire dalla faccia della terra ma di attenuare la loro tirannia. È come dire: violentateci ma non fateci troppo male. Anche allora, fin da subito, nel 1796, qualcuno - un anonimo - si accorse dell'insulsaggine dell'inno del Mannu e scrisse il documento davvero rivoluzionario intitolato: "L'Achille della sarda liberazione" articolato in 37 proposizioni in cui, contro la tendenza dei vassalli a piatire la moderazione dei baroni, incitava alla completa liberazione dalla "schiavitù feudistica".
Leggetelo, è bellissimo. Termina con l'esortazione: "… eterna guerra al feudalesimo, ed ai suoi fautori, come nemici della Patria". Forse sarebbe il caso di rivedere, oggi, le nostre scelte d'identità.
Francesco Cesare Casula, ordinario emerito di Storia medievale nella falcoltà di Lettere e Filosofia dell'università di Cagliari, risponde al direttore Anthony Muroni, che nei giorni scorsi ha scritto a proposito dell'Inno "de su patriotu sardu a sos feudatarios", composto a fine '700 da Francesco Ignazio Mannu.

mercoledì 12 febbraio 2014

LA CRUDELTA' DA PAZZI CONTRO LA POVERA INNOCENTE GIRAFFA. BISOGNEREBBE METTERE UNA TAGLIA SULL'ASSASSINO

Condanniamo abusi come l'uccisione della giraffa Marius


di Rosella Sguerrini
Marius, giraffa dello zoo di Copenaghen, è stata uccisa e data in pasto ai leoni per ordine del direttore della struttura. Diciamo basta agli abusi sugli animali e sul potere dell'uomo di decidere sulla vita di poveri animali in cattività. Firmiamo perchè sia fatta
#giustiziapermarius
Al Primo Ministro Danese Helle Thorning-Schmidt,
Al Direttore dello zoo di Copenaghen Bengt Holst
Un colpo di pistola alla testa. Così è terminata la breve esistenza di Marius, un cucciolo di giraffa nato 18 mesi fa nello zoo di Copenhagen. Il suo corpo è stato fatto a pezzi, di fronte a visitatori incuriositi, per essere destinato come pasto per gli animali carnivori della struttura.
Anche per questo motivo la giovane giraffa non è stata soppressa con un’iniezione letale che avrebbe “contaminato” le sue carni. La sua vita è finita non per la legge della natura, ma per quella dell’uomo. Lo stesso che l’ha visto nascere in cattività.
La sua colpa?
Essere stato frutto di un rapporto endogamico (tra parenti). Principio vietato dalle regole degli zoo europei: anche per questo sono state inutili le proposte fatte da altre strutture del Vecchio Continente che si erano offerte di “adottarlo”.
A nessuno è importato che l’animale godesse di ottima salute. Neanche per “meritarsi” la castrazione, altra opzione prevista per impedirgli di riprodursi. A nulla soprattutto sono valse le migliaia di firme raccolte in un petizione online con la quale si chiedeva di non uccidere il cucciolo. Bengt Holst, direttore scientifico dello zoo, ha spiegato che i geni di Marius sono già ben rappresentati tra le giraffe dello zoo.
"Eliminarlo è necessario", ha detto alla Bbc, "per evitare la consanguineità nel gruppo e mantenere bene la popolazione delle giraffe". "Se tutte le specie si riproducono bene, poi si deve accettare che ci sia un surplus di animali che non possono essere inclusi nella catena genetica senza causare problemi di consanguineità".
Scuse, solo scuse per racimolare carne da dare ai felini affamati: bastava castrare il cucciolo e consentirgli di vivere la sua vita, anche se in cattività. Cosa ancora più grave è stato lo spettacolo dell'uccisione esposto anche ai bambini: davvero disgustoso! Diciamo basta agli abusi sugli animali e sul potere dell'uomo di decidere sulla vita di poveri animali in cattività.

#giustiziapermarius

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lunedì 10 febbraio 2014

IL CAMALEONTE NAPOLITANO VERGOGNA DELL'ITALIA. SERVO DI TOGLIATTI E DI MOSCA NASCOSE PER DECENNI LE FOIBE

Pare che la storia in Italia abbia memoria corta. Non ci si ricorda del passato di questo individuo che fu un vero antitaliano, sostenitore di coloro che si sentivano comunisti prima che italiani perché favorirono l'ingresso delle armate comuniste di Tito in Istria e si mostrarono nemici degli italiani istriani accusati di essere stati sostenitori tutti del fascismo. Per i comunisti italiani valeva prima l'ideologia che la difesa del territorio italiano e per questo massacrarono persino i partigiani non comunisti che tentavano con le armi di opporsi alle armate comuniste di Tito. Tra questi vi era anche Napolitano, indegno rappresentante della Repubblica italiana, uno spregiudicato camaleonte della politica sempre pronto a cambiare colore pur di rimanere nella cresta dell'onda. Ci si ricordi che questo individuo (aveva allora 32 anni) affermò nel 1956 che i carri armati sovietici avevano riportato la pace in Ungheria, dopo la rivolta contro il regime comunista. A questo lurido individuo non interessava affatto che la pace fosse stata imposta con il costo di 20.000 morti. Poi incominciò a cercare di cambiare bandiera politica quando nel 1968 cercò timidamente di dissocciarsi dall'invasione della Cecoslovacchia che mise fine alla "primavera" di Praga. Ma rimase sempre un servitore della politica di allineamento con Mosca. Osteggiò con Togliatti l'ingresso dell'Italia nella NATO perché si contrapponeva all'Unione Sovietica, fu un antieuropeista solo perché vedeva nell'Europa occidentale unita (al di là di tutto il male che oggi se ne possa dire) una contrapposizione al blocco sovietico. Oggi è un europista sfegatato nonostante l'UE abbia dimostrato di essere solo una disgrazia. EBBE PERTANTO IN TUTTA LA VITA LA CAPACITA' DI STARE SEMPRE DALLA PARTE SBAGLIATA. Dopo la fine del comunismo cambiò ancora colore questo spregiudicato camaleonte cercando di fare dimenticare il suo passato. Ma oggi non è migliorato. Ha versato negli ultimi anni lacrime di coccodrillo quando fu costretto a prendere atto dell'esistenza delle foibe istriane, di cui per decenni non se ne poté parlare a causa del patto di silenzio stipulato con la DC per non turbare i rapporti con la Jugoslavia di Tito. E' il peggiore presidente della Repubblica della storia della Repubblica, uno che oggi da ex comunista è diventato orpello dei poteri forti della finanza e complice dell'affossamento della stessa Costituzione avendo sempre omesso di rilevare l'anticostituzionalità di tutte le leggi elettorali votate dal 1993 ad oggi, per cui egli stesso è diventato presidente della Repubblica anticostituzionalmente perché eletto da parlamenti eletti anticostituzionalmente. Quando nel 2006 fu eletto presidente della Repubblica con soli 543 voti (poco più della metà) gli inviai il giorno stesso un racc. A.R. in senato dicendogli "lei con soli 543 mi rappresenta un cazzo, potendo rappresentare al massimo metà degli italiani". E gli ricordai la macchia indelebile dell'approvazione di 20.000 morti ungheresi. Se avesse avuto un poco di dignità non avrebbe accettato un'elezione con metà dei voti. E' stato sempre un arrogante saccente predicatore, distributore di "perle di saggezza", proprio lui che avrebbe avuto bisogno di uno che gli leggesse la sua vita da sporco arrivista pronto a riclicarsi politicamente per essere buono per tutte le stagioni. Fa l'elogio della magistratura ma rifiuta arrogantemente di essere interrogato in merito ad una telefonata del suo consigliere D'Ambrosio con Mancino circa supposti rapporti di Mancino con la mafia. 
Dalla faccia sempre glaciale, triste, scostante, respingente non è mai emerso un sorriso che ispirasse qualche rara volta un tratto di simpatia. La natura è veramente mal fatta. Fa morire giovani persone oneste e valenti e permette che questo individuo a 89 anni non sia già da tempo cadavere togliendo per sempre il disturbo.

    

BARBARIE IN DANIMARCA

All'ambasciata di Danimarca (romamb@um.dk)

Vorrei con piacere far fare al direttore dello zoo la stessa crudele ed inutile fine alla povera giraffa.


domenica 9 febbraio 2014

ARTE DA PAZZI

Fate un buco nel muro e poi chiamate un critico per sapere che valore "artistico" abbia. Mondo di pazzi.
12:5608 Feb

Il muratore che ha stuccato
un buco "opera d'arte"

E' successo al Mar di Ravenna, dove un addetto ai lavori ha stuccato un buco su un muro, che in relatà era il disegno di un artista


venerdì 7 febbraio 2014

"I FASCISTI SI DIVIDONO IN DUE CATEGORIE: FASCISTI E ANTIFASCISTI" (ENNIO FLAIANO).

Ho lasciato il seguente commento all'articolo sul nuovo libro di Giampaolo Pansa Bella ciao. Controstoria della Resistenza. 
Ho scritto nel mio libro Io non volevo nascere sulla falsa resistenza come guerra di popolo. I partigiani furono al massimo 25.000 e sparavano alle spalle rifiutando di rispettare la Convenzione di Ginevra che impone che il nemico si faccia riconoscere da una divisa e risponda ad un capo riconosciuto. Furono solo bande di assassini. Ho descritto con documentazione tutti i più importanti attentati messi in atto dalle bande di partigiani, responsabili delle rappresaglie delle Fosse Ardeatine, di Marzabotto e di altre. Ho studiato anche la rappresaglia di Cefalonia, di cui furono responsabili i capi militari comunisti, che, pur sapendo quali sarebbero state le conseguenze, non vollero consegnare le armi ai tedeschi che in cambio avevano giurato che avrebbero fatto salva la loro vita. E invece molti capi militari italiani ordinarono alla divisione Acqui di sparare contro gli ex alleati dopo l'8 settembre. Responsabile fu anche il generale tentenna Antonio Gandin. Nell'isola di Corfù, al contrario, non vi fu alcuna rappresaglia tedesca perché i soldati italiani consegnarono le armi ai tedeschi dopo l'8 settembre e tutto si risolse pacificamente. Se non vi fosse stata la cosiddetta resistenza non vi sarebbero state tutte le rappresaglie naziste. Previste dalla Convenzione di Ginevra. E attuate anche dagli angloamericani. Il trio Riccardo Bauer-Sandro Pertini-Giorgio Amendola, autonominatisi giunta militare per Roma, ideò il forsennato e vigliacco attentato di via Rasella. E poi ci ritrovammo Pertini come presidente della Repubblica. La solita storia scritta dai vincitori. Che in questo caso furono anch'essi perdenti.

Così il Pci scatenò il terrore
per impadronirsi del Paese

In "Bella ciao" Giampaolo Pansa racconta la strategia delle Brigate Garibaldi per sterminare i fascisti. E non solo