venerdì 3 aprile 2015

PAPI MERDACCE CAVALLI DI TROIA DELL'INVASIONE ISLAMICA.

Inviato a coreis@coreis.it
Commento lasciato a due articoli di Marcello Foa e di Vittorio Feltri sul quotidiano Il Giornale
Immagine per il risultato di tipo notizie
A Garissa, a nord del Paese, un college è stato attaccato dagli instancabili assassini ..
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La colpa è dell'Occidente che commercia con gli Stati islamici vendendo aerei, auto, armi, macchine ospedaliere. Senza questo commercio gli Stati islamici sarebbero ridotti alla totale impotenza e povertà e verrebbero sopraffatti in una terza guerra mondiale, che ormai è necessaria contro l'Islam, alla faccia di coloro che distinguono tra musulmani moderati e musulmani estremisti. In realtà questa distinzione non esiste nel Corano. I cristiani sono considerati nemici di Allah perché hanno rifiutato la conversione. Le moschee dovrebbero essere tutte chiuse perché vi si predica quel lurido libro dettato da un pazzo analfabeta chiamato Maometto. La falsa sinistra, con la sua politica dell'accoglienza, è il cavallo di Troia, insieme con la Chiesa, dell'invasione islamica.
Nel Corano è prescritta la dissimulazione, cioè l'impostura, per tutti i musulmani che vivano in Stati non islamici, con lo scopo di attendere che monti il loro numero per impadronirsi con la violenza dello Stato non islamico. Alla faccia dei papi che vanno a pregare nelle moschee e alla faccia di questo cretino di papa che li ha chiamati fratelli. Gli Stati islamici dovrebbero essere sbattuti fuori dall'ONU, a incominciare dall'Arabia Saudita, finanziatrice occulta e non occulta di tutte le moschee degli Stati occidentali. Essi infatti ne fanno parte pur in patente in violazione dei principi della Carta dell'ONU. Una volta cacciati dall'ONU essi possono essere accusati di crimini contro l'umanità e può essere giustificata una terza guerra mondiale, questa volta contro l'Islam. Non possono più esistere rapporti diplomatici con gli Stati islamici che non si diano una Costituzione laica. Bisogna avere venduto il cervello all'ammasso per diventare musulmani pur essendo nati e vissuti fuori degli Stati musulmani.  
Che cosa si poteva attendere da papi che sono andati a pregare vergognosamente nelle moschee? Non è mai avvenuto che un esponente dell'Islam sia andato a pregare in una chiesa cristiana. Questo significa che non può esistere un dialogo interreligioso con gli islamici. Giovanni Paolo II andò a pregare nella Moschea di Damasco e Benedetto XVI e Francesco (il peggiore dei tre) andarano a pregare nella moschea blu di Istanbul facendo finta di ignorare che i turchi, barbari musulmani provenienti dall'Asia (Turkestan), invasero l'Anatolia, facente parte dell'impero cristiano bizantino, e conquistarono dopo un tremendo saccheggio Costantinopoli, trasformata in Istanbul nel 1453. Questo fu il bel risultato dovuto alla scissione religiosa tra il cristianesimo ortodosso di Costantinopoli e il papato, per cui gli Stati europei rimasero indifferenti invece di coalizzarsi per respingere l'invasione turca, con tutte le conseguenze negative che ancor oggi stiamo subendo. Né bisogna dimenticare che fu Paolo VI a permettere irresponsabilmente la costruzione di una moschea a Roma, la più grande d'Europa. Ma che razza di papi abbiamo avuto dopo la disgrazia del Concilio Vaticano II con cui si è voluto iniziare il dialogo interreligioso?  Ecco i risultati. Con gli islamici non si può dialogare. O rinnegano quel lurido libro per pazzi che è il Corano o essi debbono essere accusati di istagazione a delinquere, sino alla predicazione dell'omicidio di massa per i miscredenti, in violazione della Costituzione e di vari articoli del Codice penale. Che cosa si deve pensare infatti di individui che arrivano a credere che coloro che rifiutano di convertirsi ad Allah e al suo Messaggero debbono essere amputati delle mani e dei piedi e crocifissi secondo quanto si legge incredibilmente nella Sura V del Corano?   
I musulmani, ridicoli anche nel loro asserito pregare con i loro "culi in aria" (Oriana Fallaci) , approfittano del fatto che l'Occidente ha dei governi di coglioni senza coglioni corrotti dall'ideolologia della società multirazziale e multiculturale. In Cina, dove si ha un governo coi coglioni i musulmani Uygur del Xingjiang hanno tentato di costituire uno Stato indipendente. Ma non ci hanno provato una seconda volta dopo la bastonata che hanno avuto. D'altra parte i musulmani cinesi per la maggior parte non sono nemmeno praticanti, avendo elaborato una simbiosi e un sincretismo di varie influenze religiose, sino ad avere assorbito persino il confucianesimo.



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