CSM: CORPORAZIONE di STAMPO MAFIOSO

Pensate che che i componenti del CSM, che dovrebbe essere organo di controllo dei magistrati, è eletto per 2/3 dagli stessi magistrati e per 1/3 dal parlamento tra professori universitari di diritto e avvocati che abbiano una anzianità di almeno 15 anni. Ciò significa che l'organo di controllo, con i suoi 2/3, viene eletto dai controllati. Assurdo. 

Io nel 2009  feci un esposto indirizzato a termini di legge al ministro della giustizia e al P.G. presso la Cassazione contro due giudici civili di Cagliari, Vincenzo Aquaro e Mario Farina a causa di due loro sentenze aberranti per violazione della legge e contraddizioni inammissibili. Il P.G. può chiedere l'archiviazione al ministro, il quale si può opporre all'archiviazione. Questo dimostra che il mio esposto non fu archiviato. Infatti, ma dopo un anno, mi rispose il CSM dandomi notizia che il mio esposto era stato assegnato alla Commissione disciplinare. Risultato? NESSUNO. I corvi tra loro non si mangiano. In tutta la storia del CSM vi sono stati solo 6 provvedimenti disciplinari, e sempe contro giudici penali e non civili. 

Quasta casta di intoccabili si sottrae per legge a qualsiasi responsabilità. Questo dipende dal fatto che si tratta di una Corporazione di Stampo Mafioso. Si sostengono a vicenda e non subiscono alcun controllo di merito. Si pensi che, una volta superato, magari fortunosamente, il concorso di ingresso nella magistratura, essi per legge non sono più costretti ad aprire un libro di diritto. Ignorano la dottrina e si attaccano al computer per controllare la giurisprudenza della Cassazione.  Può capitare che la stessa Cassazione nelle sue varie sezioni faccia sentenze divergenti. Pertanto ogni tanto questi parrucconi debbono riunirsi nelle Sezioni Unite per porre rimedio alle divergenze. E non è detto che la sentenza delle Sezioni Unite sia la sentenza migliore. 

Rifiutano concorsi e persino esami per passare da un grado a quello superiore. Fanno carriera per sola anzianità con aumento automatico dello stipendio. Faccio un esempio. Un giudice può anche passare tutta la vita in Tribunale senza mai arrivare al grado superiore della Corte d'Appello. Che gliene frega di essere promosso al grado superiore? Nulla. Si tratterebbe per lui solo di una pura onorificenza. Infatti un giudice che passi tutta la vita in Tribunale aumenterà il suo stipendio per sola anzianità e alla fine della carriera andrà in pensione con il grado di consigliere della Cassazione e percepirà la stessa pensione di un giudice che abbia concluso la carriera in Cassazione. Come se fosse stato promosso sino al grado della Cassazione pur non avendo mai messo piede nemmeno in Corte d'Appello. 

Io mi domando se esista un altro Stato dove esista un tale assurdo. Sono dei manovali del diritto, e non studiosi del diritto. Sulla carta esistono dei controlli del loro operato ogni 4 anni. Debbono essere giudicati dai Consigli distrettuali. Ma da chi sono composti detti consigli? Per legge debbono farne parte anche un avvocato scelto dall'Ordine degli avvocati dello stesso distretto giudiziario e da un professore universitario che insegni una materia di diritto. Ebbene, sia l'avvocato che il professore universitario possono esprimere un loro parere ma NON HANNO DIRITTO DI VOTO.  Incredibile. Proprio chi è studioso del diritto non deve interferire nel giudicare la preparazione di un giudice in fatto di diritto. In che cosa consiste poi l'esame? In una farsa. Ciascun giudice deve essere giudicato in base ad un certo numero di sentenze che ha fatto. Ma sta a lui scegliere le sentenze. E naturalmente egli sceglierà solo le sentenze che gli faranno comodo, cioè quelle che non siano state riformate nel grado superiore escludendo quelle riformate. UNA VERA FARSA DI GIUDIZIO. Naturalmente non vi saranno mai bocciati. E d'altronde, chi dei cosiddetti esaminatori, anch'essi da sottoporre ogni 4 anni alla stessa farsa di giudizio, avrebbe il coraggio di bocciare un collega, che potrebbe poi trovarsi come esaminatore?

Come si vede in Italia la magistratura nella sua struttura raggiunge forme di aberrazione. Il fatto che in tre gradi di giudizio capiti spesso che una sentenza venga completamente annullata in un grado superiore viente interpretato come garanzia della giustizia. Ma consideriamo meglio le cose. Se, come in un recente famoso processo penale, gli accusati sono stati assolti in Tribunale e poi condannati in Corte d'Appello e poi nuovamente assolti in Cassazione tutto questo  significa forse garanzia di giustizia? Bisogna invece vedere l'altro aspetto  di tutto ciò. O hanno giudicato male quelli del Tribunale e della Corte di Cassazione oppure quelli della Corte d'Appello. Infatti non è detto che la Cassazione, in quanto ultimo grado del giudizio, sia depositaria della verità. In ogni caso, coloro che hanno male giudicato secondo la Cassazione debbono pagare di persona. Così prima di fare una sentenza questi arroganti ci penserebbero 100 volte. Invece se ne fregano pensando: se abbiamo sbagliato se la vedano i giudici di grado superiore. E così tirano a campare. 

Non ci si meravigli dunque che la giustizia in Italia sia una lotteria a seconda dei giudici che si trovano. Molti dei quali dovrebbero essere sottoposti a visita psichiatrica. E poi si lamentano del fatto che gli italiani ritengano la magistratura una delle istituzioni più squalificate e che vi sia un clima di avversione nei loro confronti. E' la stessa costituzione corporativa che li squalifica, non esistendo alcun controllo esterno della loro preparazione.

21:2510 Apr

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Annalisa Chirico

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