domenica 17 gennaio 2010

Il teologo delle stronzate Vito Mancuso (incosciente o disonesto)

Da Fabio Fazio possono arrivare solo personaggi che siano in linea con la cultura del buonismo e con ciòche non contrasti con il successo presso il grosso pubblico. Uno di questi casi è quello di Vito Mancuso, che già si fece conoscere con il minestrone teologico Il destino dell'anima, in cui, andando a ripescare vari autori dall'antichità (per esempio S.Agostino) a quella contemporanea (per esempio il filosofo spiritualista Henri Bergson) ha voluto interpretare l'evoluzione come un flusso di energia vitale che tende a conservarsi oltre quella materiale: con ciò Mancuso vorrebbe giustificare l'immortalità dell'anima umana. Ma io gli obietto: visto che hai trattato dell'evoluzione biologica, sai che essa ha avuto inizio da una comune origine di tutte le forme di vita circa tre miliardi di anni fa con la cellula procaritica (dei batteri e delle alghe azzurre) e che dopo i detti 3 miliardi di anni si è formata casualmente (per simbiosi di alcuni procarioti) la cellula eucariotica, da cui provengono tutte le forme di vita? E se lo sai, sai dirmi anche perché soltanto l'uomo dovrebbe avere l'anima immortale e non anche i batteri da cui anche l'uomo proviene? O, in alternativa, in quale fase dell'evoluzione umana (dall'australopithecus al sapiens sapiens) sarebbe apparsa l'anima immortale? E da chi sarebbe stata infusa? Evidentemente da Dio, secondo Mancuso. E' evidente che con questo falso modo di ragionare, che pone il carro di fronte ai buoi, cioè, surretiziamente, Dio come presupposto per farlo poi apparire come conseguenza di un falso ragionamento, si possono dire solo stronzate, cioè frasi prive di senso, di cui Mancuso abbonda per fondare su di esse il suoi successi editoriali. Io sono sconosciuto rispetto a Mancuso. Però non ho mai scritto stronzate perché sono stato sempre attento al rigore logico. Ma pare che oggi sia neessario esserne privi per avere successo. La politica insegna. Ma se la politica insegna alla teologia è meglio che la teologia rinunci a proporre false verità.
E ora veniamo all'ultima fatica di Mancuso che è il libro La vita autentica. Se Mancuso avesse meditato sulla problematica degli esistenzialisti Heidegger, Jaspers e Sartre forse non sarebbe stato così banale come in quest'ultimo libro, in cui alle falsità partorite dalla sua immaginazione unisce una confusione insopportabile tra verità e morale. Egli ha affermato che "la verità è ciò che contiene più energia positiva". Se fossi stato al posto del compassato e conformista Fazio (che individuo!) avrei detto a Mancuso: ma non si rende conto della stronzata che ha detto? Mi spieghi come faccia a non rendersene conto. Che c'entra la verità con l'energia positiva, che consisterebbe, secondo Mancuso, nel fare del bene, consistendo il bene nel superare la sfera egoistica dell'io? Ma ha riflettuto sulla natura questo parolaio prima di parlare di energia positiva? In natura non esiste differemza tra energia positiva e negativa. Esiste solo energia. Senza qualificazioni morali. L'energia dei terremoti, come quella del terremoto di Haiti, è positiva o negativa? Dovrebbe essere negativa alla luce delle stronzate di Mancuso, a cui bisognerebbe domandare come mai il suo Dio (cristiano) non avrebbe consolidato bene le profondità terrestri per evitare i terremoti. Si potrebbe obiettare che la colpa è degli uomini che non costruiscono secondo procedimenti antisismici. Ma questi sono stati inventati solo recentemente perché le conoscenze scientifiche e tecnologiche non permettevano di contrastare i terremoti. Nel 1755 il terremoto di Lisbona provocò 50.000 morti. E considerando la popolazione mondiale di allora (che non superava il miliardo), si può dire che quello di Haiti sia stato proporzionalmente inferiore in quanto a numero di vittime. E se la natura è stata creata da Dio, il Dio di Mancuso non poteva crearla meglio, anche senza tutte le malattie di origine genetica che esistevano già prima della comparsa dell'uomo? L'energia dei terremoti non è né positiva né negativa. E' energia e basta. Essa è espressione di un'energia della Terra, senza la quale non esisterebbe nemmeno la vita. E l'energia non è né buona né cattiva. L'energia non ha come fine quello di fare del bene. Essa non guarda in faccia alcun essere vivente, la cui tendenza all'autoconservazione passa attraverso la dura selezione naturale, che, anch'essa, non é né buona né cattiva. E' la stessa condizione dell'evoluzione (Darwin insegna ancora, pur se riveduto e corretto con le discipline scientifiche, come la genetica, nate dopo di lui). E' possibile che di fronte a conoscenze scientifiche ormai acquisite vi siano teologi alla Mancuso (ma ciò vale anche per tutte le stronzate che su questo tema continua a dire anche il papa) che, confondendo la verità con la morale (antropomorfizzando la natura), dicano che la natura, in quanto energia, è orientata verso il bene?
Sono insopportabili questi saccenti che spacciano come verità le loro immaginazioni. Che facciano i poeti. Senza pretendere di trasformare i loro sentimenti in verità. Riconosca Mancuso di essere o incosciente (delle stronzate che scrive e dice) o disonesto (se in malafede perché preso da dubbi che non vuole esternare).

Con trasmissioni alla Fazio e libri alla Mancuso si fa opera di diseducazione.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Povero Melis come sei ridotto male! Sei un "letterale", tu sì un vero parolaio! Saluti

Pietro Melis ha detto...

Povero stronzo anonimo leccaculo del confusionario Mancuso.Scrisse Wittgenstein (Tractatus logico-philosophicus) che la teologia non ha oggetto perché non si può parlare diciò che non si conosce: "di ciò di cui non si può parlare bisogna tacere". E invece Mancuso non soltanto straparla ma pretende di saperne più di tutti gli altri teologi, perfino di un domenicano quale S. Tomaso (XIII secolo) che riconobbe che la teologia è basata sulla fede e che al massimo si può dimostrare l'esistenza di Dio (le famose cinque vie) senza poter aggiungere altro su di lui; o del francescano Guglielmo di Occam (XIV secolo) che negò persino si potesse dimostrare l'esistenza di Dio. Ma il Mancuso evidentemente pretende di essre in comunicazione diretta con Dio e perciò gli attribuisce tutte le stronzate che la sua fantasia gli ha attribuito per dare una consolazione ai gonzi e vendere libri (io l'ho avuto in prestito).

Anonimo ha detto...

Mah....la tua posizione (ammesso che uno sbotto offensivo possa assurgere a dignità dialettica) sembra essere quella di un apofatismo piuttosto freddino e inconcludente. Direi un'autocompiaciuta disperazione, depressivamente epimeteica.Che poi non si possa parlare di ciò che non si conosce è davvero un criterio ispirato non allo spirito della curiosità scientifca e/o filosofica, ma ad una sorta di culto della paralisi. Insomma una poco dignitosa autocastrazione intellettuale che fa ai cozzi con ogni forma di pensiero fecondo. All'inizio nulla si conosce, non ti sembra? Eppoi prendi meglio la mira: io sono agnostico, un laicissimo agnostico! Saluti....

Pietro Melis ha detto...

Questa è l'ultima volta che rispondo a questo pazzo. Uno che nasconde il vuoto di pensiero dietro una terminologia esoterica (apofatismo, epimeteica) che vuole stupire mentre si capisce che ha nulla da dire perché ha dimostrato di non saper confrontarsi con ciò che ho scritto. Tipico linguaggio di chi ha nulla da dire. MA PARLA COME MAGNI! Anche schizofrenico perché difende Mancuso (che pretende di essere considerato cattolico, mentre non accetta i dogmi del cattolicesimo) ma poi dichiara di essere agnostico. Che razza di coerenza. Io sono coerente nel mio agnosticismo (non ateismo). Gli atei alla Odifreddi sono dei dogmatici all'opposto, perché credono che tutto sia risolvibile con la scienza.L'agnosticismo coerente rifiuta qualsiasi soluzione circa la verità dell'universo (a confini della conoscenza).Ma allo stesso tempo rifiuta una manipolazione della conoscenza scientifica alla Mancuso per fare apparire come verità le proprie elucubrazioni.
Ma chi è questo schizofrenico? La prossima volta finisce nello spam. Dunque stia con Mancuso ma giri al largo e non mi rompa i coglioni. Chi si assomiglia si piglia. Questa storia dell'anonimato dovrà finire (rivolgendomi ad un tecnico) per non ricevere più messaggi da pazzi. Chi scrive dovrà lasciare la sua email.Io sto con la scienza, non con i pazzi che la manipolano per scrivere stronzate. Wittgenstein era un fervido credente cristiano (sino al misticismo) ma coerentemente si teneva la fede per sé riconoscendo che non poteva essere oggetto di riflessione filosofica e tanto meno scientifica.

claudio marcon ha detto...

Caro Prof Melis, perché s'incazza tanto? Anche se non condividessi quello che sostiene Mancuso, come potrei essere d'accordo con una persona come Lei che si accanisce con un livore che non porta certo al desiderio di confronto. Se uno mi confonde, Lei mi preoccupa. La Sua cultura, poi, dovrebbe essere garante di un discorso privo di inutili volgarità. Probabilmente non le importerà nulla del mio parere, ma speravo di trovare nelle sue opinioni una chiarezza inoppugnabile. Mi ha deluso. Dal tono delle sue risposte so già come risponderà a questa mia delusione, quindi spero ancora che almeno in questo possa contraddirmi.
Cordiali saluti
Dr Claudio Marcon - Trieste
claudiomarcon2@gmail.com

Pietro Melis ha detto...

Ho risposto direttamente a Cluadio Marcon riportando due pagine delmio libro IO NON VOLEVO NASCERE. Dove sta la volgarit? Nell'evere usato il termine "stronzate". Uso questo termine nel senso del filosofo statunitense Harry G. Frankfurt (Stronzate, Rizzoli 2005) che distingue tra menzogne e stronzate.Le prime contengono frasi non prive di pensiero ma risultanti false alla verifica. Le seconde sono proposizioni prive anche di pensiero perché contenenti contraddizioni. E Mancuso, manipolando arbitrariamente le sue dilettantesche conoscenze scientifiche, dice stronzate, quando non dice menzogne.