La disonestà di questo individuo che lanciava bombe molotov da giovane, autorizzò la NATO a bombardare vigliaccamente la Serbia che difendeva i suoi confini nel Kossovo ora si fa addirittura voce del ben pensare. Ma è un bene perché così questa falsa sinistra si distruggerà da sé difendendo pederasti e lesbiche. E' falso che senza il riconoscimento di coppia gli omosessuali non possano avere l'eredità. Se il cosidetto compagno (segreto) di Dalla non ha avuto l'eredità è colpa di Dalla e di nessun altro, non della mancanza di una legge apposita. Basta il Codice Civile. Il testamento esclude qualsiasi parente che non siano il coniuge o i figli, a cui, per altro, non spetta tutta l'eredità ma soltanto la legittima in presenza di un testamento che non li renda eredi universali. Anche i fratelli solo esclusi dal testamento. Se Dalla non ha lasciato testamento il suo cosiddetto compagno se la prenda con l'animaccia di Dalla e basta.
Una volta tanto sono d'accordo con Casini quando dice che il riconoscimento legale delle coppie omosessuali è un andare contro natura. Avrebbe dovuto dire chiaramente che questi arroganti (che ormai fanno parte di una lobby) vogliono la pensione di reversibilità (aggravando la spesa pubblica) sulla base della cancellazione della distinzione NATURALE tra il culo e la vagina. Non si tratta di "una cosa profondamente incivile", come dice Casini. Si tratta di una cosa profondamente schifosa da parte di individui che pretendono di essere normali. E vogliono togliere ai normali anche il diritto di provare schifo. Si sono inventati persino il reato di omofobia, che vorrebbero introdurre come aggravante, quando basta il codice penale per chi usi violenza su altri. Bisognerebbe, al contrario, introdurre una attenuante nei confronti di coloro che si sentano pubblicamente offesi da questi schifosi individui che impongono le loro sconce buffonate in pubblico chiamandole gay pride (orgoglio omosessuale). Abbiano almeno il coraggio di dire: orgoglio di prenderla o metterla in culo.
Spero che questi anormali (si riprendano i classici termini "sodomiti", "invertiti") abbiano presto il merito di spaccare la cosiddetta sinistra, diventata ormai un serbatoio di richieste demagogiche, senza alcun progetto politico se non quello di andare al potere e basta. Il giovane D'Alema che aveva come ideale l'Unione Sovietica (che io rimpiango) si dovrebbe ricordare che nella sua ex patria spirituale l'omossessualità era perfino un reato punito con il carcere. Questo era certamente un eccesso. Ma per il D'Alema di allora non lo era. Poi per fare carriera ha cambiato tutto, come, sul versante opposto, il rinnegato Fini, ex delfino dell'onesto Almirante, che si coltivò una serpe velenosa in casa senza saperlo. Tutti e due sono stati delle banderuole politiche, pronti a cambiare a seconda del cambiare del vento. Che scompaiano una buona volta. Via tutte queste vecchie facce. GENTE SENZA MESTIERE. Parassiti della società che hanno fatto della politica un mestiere a vita invece che un servizio pubblico a tempo determinato. Ma questo vale anche per Casini, per la Bindi, per Bersani, etc. Via tutte queste vecchie facce della politica parassita.
Una volta tanto sono d'accordo con Casini quando dice che il riconoscimento legale delle coppie omosessuali è un andare contro natura. Avrebbe dovuto dire chiaramente che questi arroganti (che ormai fanno parte di una lobby) vogliono la pensione di reversibilità (aggravando la spesa pubblica) sulla base della cancellazione della distinzione NATURALE tra il culo e la vagina. Non si tratta di "una cosa profondamente incivile", come dice Casini. Si tratta di una cosa profondamente schifosa da parte di individui che pretendono di essere normali. E vogliono togliere ai normali anche il diritto di provare schifo. Si sono inventati persino il reato di omofobia, che vorrebbero introdurre come aggravante, quando basta il codice penale per chi usi violenza su altri. Bisognerebbe, al contrario, introdurre una attenuante nei confronti di coloro che si sentano pubblicamente offesi da questi schifosi individui che impongono le loro sconce buffonate in pubblico chiamandole gay pride (orgoglio omosessuale). Abbiano almeno il coraggio di dire: orgoglio di prenderla o metterla in culo.
Spero che questi anormali (si riprendano i classici termini "sodomiti", "invertiti") abbiano presto il merito di spaccare la cosiddetta sinistra, diventata ormai un serbatoio di richieste demagogiche, senza alcun progetto politico se non quello di andare al potere e basta. Il giovane D'Alema che aveva come ideale l'Unione Sovietica (che io rimpiango) si dovrebbe ricordare che nella sua ex patria spirituale l'omossessualità era perfino un reato punito con il carcere. Questo era certamente un eccesso. Ma per il D'Alema di allora non lo era. Poi per fare carriera ha cambiato tutto, come, sul versante opposto, il rinnegato Fini, ex delfino dell'onesto Almirante, che si coltivò una serpe velenosa in casa senza saperlo. Tutti e due sono stati delle banderuole politiche, pronti a cambiare a seconda del cambiare del vento. Che scompaiano una buona volta. Via tutte queste vecchie facce. GENTE SENZA MESTIERE. Parassiti della società che hanno fatto della politica un mestiere a vita invece che un servizio pubblico a tempo determinato. Ma questo vale anche per Casini, per la Bindi, per Bersani, etc. Via tutte queste vecchie facce della politica parassita.
IL CASO
«Scandaloso compagno Dalla senza eredità»
D'Alema e i diritti gay: in Italia situazione insostenibile,
serve passo avanti. Ma Casini: nozze gay incivili
MILANO - «Mi è sembrato scandaloso che il compagno di Lucio Dalla
non abbia avuto diritto all'eredità. Io credo bisogna fare un passo in
avanti in questa direzione perché la situazione oggi è insostenibile».
Così Massimo D'Alema torna sulla questione dei diritti delle coppie gay.
D'Alema (Imago)
«SITUAZIONE INSOSTENIBILE» - Parlando nel corso della
festa del Pd a Campalto, nel veneziano, il presidente del Copasir ed
esponente del Pd, ha spiegato che nel suo partito «non c'è un vero
contrasto», però, certo, «nel Paese bisogna fare un passo avanti, perché
in questo campo la situazione è insostenibile: questa è una cosa da
fare e la si farà». Serve, spiega ancora, «una legge che garantisca i
diritti civili».
Casini e Bersani (Imago)
«NOZZE GAY VIOLENZA DELLA NATURA» - D'Alema sembra
rispondere al presidente dell'Udc Pier Ferdinando Casini che proprio
venerdì ha definito il matrimonio gay una cosa «profondamente incivile,
una violenza della natura sulla natura», scatenando polemiche e dure
reazioni. Casini dice sì alle «garanzie giuridiche per una coppia di
conviventi anche dello stesso sesso: sono un fatto di civiltà, ma i
matrimoni tra gay sono una idea profondamente incivile, una violenza
della natura e sulla natura». Per quanto riguarda le adozioni da parte
di coppie di omosessuali, secondo il leader Udc si tratta di «un'idea
della società che non progredisce ma regredisce perché vuol dire che è
più forte il desiderio di maternità che quello della tutela del bambino,
e noi siamo dalla parte del bambino».
LE REAZIONI - Dure le reazioni alle sue parole. Bersani: «Noi le
unioni gay le facciamo. Gli altri si regolino». L'Arcigay: «Casini si
candida in Iran o in Utah?». Idv: «Casini offende milioni di Bersani».
Concia (Pd): «Su questo temi alcuni esponenti dell'Udc perdono la testa
offendendo gratuitamente milioni di cittadini italiani per bene».
Rosy Bindi (Imago)
LA POLEMICA - La questione sui diritti delle coppie gay
ha provocato una frattura appena pochi giorni fa all'interno dello
stesso Pd, quando durante l'assemblea di Roma, la presidente Rosy Bindi non ha fatto votare un documento che apriva esplicitamente alle nozze gay, provocando forte tensioni e polemiche. Qualche giorno dopo la Bindi aveva poi sottolineato che «il matrimonio è solo eterosessuale». E proprio una sera fa è stata contestata duramente da un gruppo di attivisti gay alla Festa dell'Unità di Roma che l'hanno accusata di essere «omofoba». La polemica continua.
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