lunedì 18 febbraio 2013

PER CHI NON BISOGNA VOTARE

Votare per Bersani significa votare per Vendola e dunque per il "matrimonio" di pederasti e lesbiche, i quali, come ho già scritto varie volte, aspirano ad un'unica cosa, sebbene questi disonesti non abbiano il coraggio di dirlo: vogliono la pensione di reversibilità. Per tutto il resto sanno che basta il Codice Civile. Così manderebbero in fallimento l'INPS. Infatti anche due eterosessuali dello stesso sesso potrebbero far figurare una comune residenza e dichiarare di formare una coppia di fatto pur continuando a vivere ciascuno a casa sua. Lo zio potrebbe lasciare la pensione di reversibilità al nipote, l'anziano lasciarla ad un ragazzo parente o appartenente ad una famiglia amica. Insomma, chiunque, se libero, cioè celibe, divorziato o vedovo, potrebbe lasciare a chiunque la pensione di reversibilità. Una pacchia. Ma questo la falsa sinistra non ha il coraggio di dirlo. La sinistra inoltre vuole concedere la cittadinanza a chiunque sia nato in Italia, anche se nato da clandestini. Cosicché vi sarebbe un'invasione di donne incinte o pronte a farsi mettere incinte per avere un figlio nato italiano. E naturalemente, poiché non si potrebbe separare il neonato dai genitori, bisognerebbe concedere la cittadinanza anche ai genitori. Con la politica di accoglienza dei clandestini, che la sinistra sarebbe pronta a legalizzare, aumenterebbe ancor più quello che Marx chiamava "esercito di riserva", che serve a mantenere  bassi i salari. E successivamente la sinistra sarebbe pronta a trasformare gli immigrati in cittadini, aumentando così la concorrenza, e perciò la disoccupazione, anche per i lavori socialmente qualificati. Queste conseguenze gravissime non vengono mai dette e la gente non è cosciente di ciò quando dà il voto ad uno scellerato come Bersani e alla sua banda della FALSA sinistra, che di sinistra ormai non ha più nulla perché è serva degli interessi del mercato, del profitto come unico scopo della vita. Una sinistra serva della globalizzazione, della speculazione dell'economia della finanza, di una Unione Europea che ci ha privato della sovranità, compresa quella monetaria. Non si parla mai della questione del signoraggio. Non si riesce a farla uscire dal web. Quasi nessuno sa che cosa sia  il signoraggio. Esso aumenta spaventosamente il debito pubblico perché con l'euro ogni Stato dell'Unione Europea ha rinunciato a stampare moneta lasciando che la Banca Centrale Europea (BCE) con sede a Francoforte diventasse padrona della moneta, ed ogni Stato deve pagare il 2,5% di interesse per ogni moneta cartacea stampata. Molti economisti, anche il premio Nobel per l'economia Krugman e in Italia gli economisti Paolo Barnard, Paolo Savona e Emiliano Brancaccio hanno dimostrato che l'euro è la causa principale della recessione dell'Unione Europea. E' dimostrato che l'euro è convenuto solo alla Germania perché, tornando al marco, avrebbe una moneta molto più forte e le sue esportazioni, per più della metà in Europa, avrebbero un tracollo. Con la lira svalutata rispetto al marco, ma non all'interno dell'Italia, i prodotti italiani diventerebbero competitivi e decollerebbe nuovamente la produzione. Oggi con l'euro siamo una colonia della Germania. 
In secondo luogo, votare per Bersani significa accettare necessariamente come suo alleato un delinquente della finanza quale è il massone Mario Monti, che diede le dimissioni da consigliere della banca ebraica Goldman Sachs (l'unica salvata dal fallimento da Barak Obama perché ebraica- potenza della finanza ebraica) solo due settimane prima di ricevere l'incarico da quel farabutto di presidente della Repubblica che è Napolitano, che ha sempre violato la Costituzione dirigendo lui la politica italiana parlando e sparlando ogni giorno, andando ultimamente a prendere elogi da quegli Stati Uniti d'America che sono all'origine della crisi finanziaria che ha poi contagiato anche l'Europa. E dagli Stati Uniti ha incoraggiato a votare per Monti, violando ancor più la Costituzione. E' colui che ha incoraggiato Berlusconi a inviare aerei per bombardare la Libia. Potrei aggiungere altre considerazioni. Ma bastino queste. Chi vota per Bersani è uno scellerato o un insipiente che non sa quel fa, credendo di votare a sinistra, mentre Bersani è solo un impostore che usa la foglia di fico di una falsa sinistra credendo di raccogliere voti dagli operai, di cui, in realtà, è il maggiore nemico. E' amico invece del capitalismo e, contraddittoriamente, fautore della politica dell'aumento delle tasse anche a danno dei ceti meno abbienti. Con Bersani-Monti continuerà la recessione e la chiusura di molte imprese.
Voglio vedere poi come Bersani riuscirà a mettere d'accordo Monti e Vendola (che sono agli opposti). Sarà una baraonda.
Non è da escludere poi che una maggiore baraonda si crei nel caso in cui il duo Bersani-Monti abbia bisogno del duo sciagurato Casini-Fini, se questi due riusciranno ad entrare in parlamento. Si potrà dire tutto il male che si vuole di Berlusconi (e io non mi escludo da quelli che ne parlano male). Ma bisogna riconoscere che Berlusconi - ciò che non vuole riconoscere qualcuno di mia conoscenza, che era prima un entusiasta sostenitore di Berlusconi ed ora da incosciente vorrebbe votare per Bersani - molte cose non ha potuto farle proprio perché aveva DUE PALLE AL PIEDE che erano due autentiche disgrazie della politica che sono i parassiti Casini e Fini, due vomitevoli e ripugnanti individui che nella loro vita non hanno mai avuto alcun mestiere. Il rinnegato e disonesto Fini non ha mai voluto dare spiegazioni della casa di Montecarlo, lasciata da una donna al M.S.I. e di cui egli si è appropriato personalmente cedendola poi al cognato. Fuori della politica, se non avessero assicurata la pensione come vitalizio di tutti gli anni passati da parassiti del parlamento, questi due individui, come tanti altri, farebbero la fame perché avrebbero solo la pensione minima di sussistenza, non avendo mai lavorato per tutta la vita. Ebbene, questi due individui, per cercare di salvare la loro poltrona, si sono infilati nella lista di Monti. Dunque chi vota per Bersani deve sapere che probabilmente darà il voto anche a questi due individui salvando ancora una volta la loro poltrona, nonostante il rinnegato Fini sia dato sotto l'1%.  A parte la difficoltà di mettere insieme  una coalizione che va dal pederasta Vendola a Casini, che, al contrario di Fini, sarebbe comunque contrario al riconoscimento delle coppie di fatto omosessuali (certamente per prendersi un po' di voti dai cattolici). E così siamo di fronte all'impossibilità di un governo della falsa sinistra. Casini e Fini sono i maggiori responsabili della mancata riforma dell'ordinamento giudiziario che Berlusconi aveva in animo di fare. Alfano, infatti, quando era ministro della giustizia, aveva presentato un disegno di legge in tal senso, con la costituzione di una Corte di giustizia formata per metà da giudici non togati. Casini e Fini si sono opposti alla riforma dell'ordinamento giudiziario e all'introduzione della responsabilità civile dei giudici. Se vincerà la falsa sinistra di Bersani non vi sarà mai alcuna riforma della giustizia. Questo è certo. E i giudici continueranno a fare carriera per sola anzianità sottraendosi ad ogni controllo del loro operato, rifiutando sempre di sottoporsi a concorsi e ad esami per passare ad un grado superiore della magistratura. E continueranno a non pagare di tasca propria anche quando continueranno a fare sentenze aberranti. E sarà lo Stato a pagare il risarcimento dei danni di chi viene riconosciuto innocente dopo anche essersi fatto anni di galera. 

E ora veniamo alla lista Ingroia. Di questa vi è poco da dire. Essa ha dichiarato di non cercare, o di non volere, un'alleanza con il duo Bersani-Vendola.  Dunque non si capisce quale potere o finalità avrà in parlamento, ammesso che vi entri. Certamente con due ex sostituti procuratori come Ingroia e Di Pietro non vi sarà alcuna riforma della giustizia. Per essi, poi, sembra che la giustizia civile non esista nemmeno. Parlano solo e sempre di giustizia penale facendo finta che non esistano 6 milioni di processi civili impantanati, che sono una delle cause per cui gli imprenditori stranieri non investono in Italia. Basti questo per riconoscere che votare per Ingroia significa lasciare la giustizia civile nell'attuale pantano ed escludere qualsiasi riforma dell'ordinamento giudiziario. Di questa lista fa parte Angelo Bonelli rappresentante dei Verdi e vago difensore dei diritti degli animali. Nel suo programma si dichiara contro la vivisezione ma non si pronuncia contro la caccia. Si è purtroppo si è intruppato in una lista che vuole pazzescamente introdurre l'jus soli. E, come se non bastasse, nel suo programma è compreso anche il "matrimonio" degli omosessuali. Anche per questo è da escludere. I diritti degli animali si difendono meglio con il referendum propositivo senza quorum voluto da Grillo. Ma per questo è necessario modificare la Costituzione. 
La lista del mendace Giannino, non apparentata, è senza speranza. Comunque, è un liberista europeista che è meglio perdere che acquistare. 
Chi avesse come primo scopo quello di bloccare l'immigrazione e cacciare via tutti gli immigrati (ex clandestini) venuti qui allo sbando (come i vu' cumprà) senza avere un lavoro legalmente retribuito e senza averlo sottratto ai cittadini disoccupati  può trovare la lista Forza Nuova, contraria anche alla disgrazia dell'euro e alla devastante economia del liberismo. Essa vuole giustamente anche l'abolizione delle regioni. Peccato che essa creda di doversi appellare ad un'Europa cristiana incapace di non tener conto della separazione tra Stato e Chiesa (nonostante le radici cristiane dell'Europa) e incoraggi gli italiani a fare più figli credendo che in questo modo si contrasti l'immigrazione, non capendo che anche senza gli immigrati l'Italia sarebbe comunque  un territorio sovraffollato e che, al contrario, la diminuzione della popolazione è la principale condizione di un equilibrio tra territorio e popolazione anche in funzione di una diminuzione della disoccupazione. E' follia predicare un aumento della popolazione.  E sarebbe comunque un voto sprecato non avendo prospettive di successo.
Dunque che resta da fare? Io non ho da suggerire alcunché in positivo, ma solo in negativo. Si voti per una lista che non possa apparentarsi con la falsa sinistra Bersani-Vendola. Ricordo che esiste la lista poco conosciuta di Magdi Allam (che vuole l'uscita dall'euro), quella di Storace (con Berlusconi) e la lista di Giampiero Catone (che vuole l'abolizione, non solo delle province, ma anche delle parassitarie regioni). Ma sono liste che niente offrono contro a difesa dell'ambiente e degli animali. Storace è addirittura favorevole ad estendere la caccia con l'uso dell'arco. Dunque questo incosciente che cerca anch'egli i voti dei cacciatoti è da escludere a priori.
E ora veniamo a Grillo. Io non voterò per coerenza nemmeno per lui perché voglio vederlo prima alla prova e non so come la pensi sul tema dell'immigrazione e del "matrimonio" degli omosessuali. Perciò non mi sento rappresentato da alcun partito. Né accetto di votare in base ad una legge truffa che, oltre ad imporre dall'alto i nomi dei candidati (come dire: o mangi di questa minestra o salti dalla finestra) aggiunge un premio di maggioranza che consente di governare ad una coalizione di partiti che risulti essere in minoranza nel numero di elettori. Ma mi auguro che Grillo abbia una grande vittoria almeno per un motivo. Si dice da parte dei disonesti che non abbia alcun programma. FALSO. Anche se non avesse alcun altro punto nel suo programma ve ne è uno che vale tutti e che nessun altro partito ha nel suo programma: il cambiamento della Costituzione per introdurre il referendum propositivo senza quorum perché sia il popolo stesso ad approvare una legge di iniziativa popolare senza più passare attraverso la fetida palude del parlamento dei partiti. Questa sarebbbe una vera rivoluzione. In base al referendum propositivo si potrebbe finalmente abolire la caccia liberandoci dalla fetida genia dei cacciatori, non essendo bastato il referendum abrogativo. E vuole anche un referendum consultivo sull'euro, che antidemocraticamente ci è stato imposto dall'alto come una camicia di forza. Grillo ha anche proposto che vengano premiate, abbassando loro le tasse, le imprese che non delocalizzano all'estero e vengano tassati maggiormente i prodotti delle industrie che producono all'estero importandoli poi in Italia in modo che venga salvaguardato il made in Italy. Né gli animalisti debbono dimenticare che Grillo si è dichiarato in passato contrario alla caccia, anche se tale argomento non fa parte della sua campagna elettorale, ma nel suo blog si è dichiarato recentemente contrario alla vivisezione. Spero che senza i deputati grillini non si possa costituire alcuna maggioranza, né di falsa destra né di falsa sinistra. Giustamente si è detto che Grillo è il vero rappresentante di una politica di sinistra, tesa a salvaguardare gli interessi dei lavoratori contro la politica succube di un capitalismo liberistico che è la causa maggiore della disoccupazione. 

Io, che non voto dal 1994, questa volta mi presenterò al seggio ma solo per rifiutare le schede in modo che (per legge) risulti messo a verbale il mio rifiuto di tutti i partiti. E' probabile che si debba tornare a votare entro l'anno. Grillo ha almeno questo di positivo. E' un demolitore. E se non si demolisce prima tutto il vecchiume dei partiti non si potrà costruire alcunché di nuovo sulle macerie dei partiti. Liberiamoci di tutti coloro che hanno fatto della politica un mestiere a vita. Cacciamoli via come meritano. Lasciamoli senza pensione sino al reggiungimento dell'età pensionabile. Una pensione d'oro che ruberanno un giorno pur non avendo mai lavorato in tutta la vita.    
Ho sentito alla trasmissione Piazza pulita (La7) Tremonti, l'inventore della strozzina Equitalia, dire: se ognuno chiedesse la fattura all'idraulico risparmierebbe nella dichiarazione dei redditi. Incredibile. A parte il fatto che il costo dell'idraulico non può essere scaricato nella dichiarazione dei redditi, anche se lo fosse il risparmio sarebbe comunque inferiore al risparmio che si ottiene senza chiedere la fattura, che viene maggiorata del 20%. E un individuo simile è stato ministro dell'economia. E' bene che sparisca per sempre per tutti i danni che ha fatto questo presuntuoso. 
Si discuteva anche delle quote latte ed è stato intervistato uno che è stato multato di un milione di euro per non averle rispettate. Conseguentemente ha dovuto inviare le mucche al macello per finire con la stalla vuota. Ora, io mi domando, perché questa maledetta cosiddetta Unione Europea deve imporre tutto in economia? Perché uno non deve essere padrone di avere il numero delle mucche che vuole? Se poi non riuscirà a vendere o a trasformare il latte che producono le sue mucche sono affari suoi. Sarà il mercato a consigliargli se gli convenga avere o non un certo numero di mucche. L'assurdo è che, sulla base delle quote di latte che la dittatuta dell'Unione Europea assegna all'Italia, l'Italia è costretta ad importare latte. E questo vale anche per l'olio d'oliva, che dobbiamo importare dalla Grecia e dalla Spagna, pur potendo essere l'Italia autosufficiennte. Questa è un'Unione Europea che bisogna affossare al più presto perché sembra essere stata concepita da una banda di pazzi.     

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