giovedì 5 dicembre 2013

TSTUNAMI SU PARLAMENTO E NAPOLITANO. MA ANCHE SULLA STESSA CORTE COSTITUZIONALE SEBBENE NESSUNO O DA IGNORANTE O DA DISONESTO L'ABBIA DETTO

De Gasperi nel 1953 presentò una legge con premio di maggioranza per la coalizione di partiti che avesse raggiunto almeno il 50% dei voti più uno. Sottoposto a referendum la legge, che i socialcialcomunisti chiamarono legge-truffa, fu bocciata. E fu la conseguenza del ritiro di De Gasperi, che morì nel 1954. 
Negli anni passati Mario Segni, giustamente scomparso dalla politica, fu quello che incominciò ad agitare le acque proponendo il sistema maggioritario con il bipolarismo perché gli premeva la governabilità piuttosto che il rispetto della volontà degli elettori. E questi, mancanti di preveggenza, approvarono da incoscienti la riforma della legge elettorale in senso maggioritario senza rendersi conto delle gravi conseguenze. Si stavano espropriando da soli del diritto di scegliere essi i candidati impedendo ai piccoli partiti di avere una loro rappresentanza. Vi è da domandarsi se sia costituzionale uno sbarramento perché anche in questo modo si impedirebbe una piena rappresetanza di tutti i partiti che raggiungano il minimo dei voti per avere una rappresentanza, e lo sbarramento andrebbe ingiustamente a vantaggio dei partiti maggiori. Nessuno ha mai pensato di andare a leggersi i lavori preparatori della Costituente per sapere quale legge elettorale avessero in mente i costituenti, che certamente avevano in mente un sistema proporzionale, anche se, mancanti di perizia, hanno trascurato di includere nella Costitituzione la legge elettorale, non prevedendo quali pasticci sarebbero nati successivamente.        
Nessuno ha avuto il coraggio di dire che l'incostituzionalità del porcellum investe anche la stessa Corte Costituzionale. Può sembrare un paradosso ma è così. Se quelli della Corte Costituzionale non fossero anch'essi tutti dei disonesti avrebbero dovuto ammetterlo. Non si sa se siano più disonesti o più imbecilli perché nella loro sentenza, pur dichiarando anticostituzionale il porcellum, hanno contraddittoriamente invitato il parlamento a legiferare approvando una nuova legge che sia costituzionale, nel senso che non contenga più un premio di maggioranza e che permetta ai cittadini di scegliersi i loro condidati. Di fatto questo dovrebbe significare tornare indietro al proporzionale del 1992, indietro anche rispetto al mattarellum. Come può un parlamento eletto anticostituzionalmente continuare a legiferare? Impossibile. Se tutti i parlamenti, almeno a iniziare dall'entrata in vigore del famigerato porcellum, inventato dal governo Berlusconi-Calderoli, risultano anticostituzionali, come ho sempre scritto*, pur nel silenzio di tutti questi scriteriati, politici di merda e giornalisti di merda, è evidente che anche tutte le leggi da essi approvate debbono decadere. E dovrebbe decadere anche la legge Severino, in base alla quale, pur impropriamente, e con accanimento, è stato dichiarato decaduto da senatore Berlusconi. E dunque cade anche l'incandidabilità di Berlusconi per il futuro. 
Se l'attuale parlamento non può più legiferare, nemmeno in merito all'approvazione di una nuova legge elettorale, qual'è l'unica soluzione? E' semplice. Non vi è un vuoto legislativo in merito alla legge elettorale. L'attuale parlamento dovrebbe autosciogliersi e automaticamente riprenderebbe vigore la precedente legge elettorale del 1992 fondata sul proporzionale e senza premio di maggioranza. E anche quella grande disgrazia del famigerato massone Napolitano, il peggiore presidente della Repubblica (in concorrenza con Scalfaro e Ciampi, colpevole della privatizzazione della Banca d'Italia sottraendola al ministero del Tesoro) finalmente si toglierebbe dai coglioni dopo avere svenduto l'Italia ai poteri forti delle banche e avere voluto i governi Monti e Letta, che da fanatici europeisti hanno portato l'Italia al disastro economico. 
Ma torniamo agi disonesti e/o ignoranti della Corte Costituzionale, che non hanno voluto trarre le conseguenze contro se stessi. Si sa (art. 135 Costituzione) che i loro componenti durano in carica ben 9 anni. Secondo la Costituzione per 1/3 debbono essere eletti dal parlamento, per un altro 1/3  dal capo dello Stato e per un altro 1/3 dalla magistrature superiori. Si salvano dunque solo questi ultimi. Ora, se i parlamenti eletti con il porcellum (dalle elezioni del 2006, quando divenne operante il porcellum approvato da una maggioranza parlamentare che sosteneva il governo Berlusconi) risultano anticostituzionali nella loro composizione, se ne ricava che anche il famigerato Napolitano (che da pazzo ha incoraggiato ancor oggi il parlamento  a legiferare riguardo alla situzione delle carceri)  dovrebbe stare zitto riconoscendo l'anticostituzionalità della sua elezione. Dal riquadro sottostante dei componenti della Corte dei deficienti-disonesti si deduce che non hanno avuto il coraggio di dichiararsi anch'essi anticostituzionali nella loro composizione (anche se limitatamente a quelli nominati dal parlamento o dal presidente della Repubblica dopo il 2005) . Sono ben 6 su 15. Quelli nominati dal parlamento e dal capo dello Stato nel 2005 sono 4 . E scadranno nel 2014. Si vedrà che cosa faranno adesso i poltronisti del disastroso governo Letta. Dovrebbe per prima sparire la negra Kyenge, che vorrebbe introdurre la cittadinanza a tutti coloro che siano nati in Italia. Pazzesco. Prima ci si libera di questa negra piovuta dal Congo e posta al governo da questo scellerato governo e meglio sarà. Si vedrà adesso che fine faranno i poltronisti seguaci dell'arcipoltronista Alfano, di cui vi è da auspicarsi la fine politica insieme con tutti i suoi seguaci. E ulteriormente imbecille Berlusconi se li accetterà con sé dopo una loro andata a Canossa. Una cosa è certa. Che non si potrà più fare un governo che non sia supportato da una maggioranza condizionata da Grillo, con conseguente riforma della Costituzione per l'introduzione del referendum propositivo per saltare la palude del parlamento ed abolire l'art. 75 della Costituzione che impedisce di sottoporre a  referendum abrogativo i trattati internazionali, in base al quale ci è stata imposta la disgrazia della cosiddetta Unione Europea con la maggiore disgrazia dell'euro.

   
Presidente
Gaetano Silvestri
Gaetano Silvestri
Professore ordinario di diritto costituzionale, nato a Patti (ME) il 7 giugno 1944, eletto dal Parlamento il 22 giugno 2005. Giura il 28 giugno 2005. E' eletto Presidente il 19 settembre 2013.

Vice Presidente
Luigi Mazzella
Luigi Mazzella
Avvocato Generale dello Stato, nato a Salerno il 26 maggio 1932, eletto dal Parlamento il 15 giugno 2005. Giura il 28 giugno 2005. Nominato Vice-Presidente il 19 settembre 2013.

Giudici costituzionali
Sabino Cassese
Sabino Cassese
Professore ordinario di diritto amministrativo, nato ad Atripalda (Av) il 20 ottobre1935, nominato dal Presidente della Repubblica il 4 novembre 2005. Giura il 9 novembre 2005.

Giuseppe Tesauro
Giuseppe Tesauro
Professore ordinario di diritto internazionale, nato a Napoli il 15 novembre 1942, nominato dal Presidente della Repubblica il 4 novembre 2005. Giura il 9 novembre 2005.

Paolo Maria Napolitano
Paolo Maria Napolitano
Consigliere di Stato, nato a Roma il 3 ottobre 1944, eletto dal Parlamento il 5 luglio 2006. Giura il 10 luglio 2006.
   Anticostituzionale
Giuseppe Frigo
Giuseppe Frigo
Avvocato, nato a Brescia il 30 marzo 1935, eletto dal Parlamento il 21 ottobre 2008. Giura il 23 ottobre 2008.
     Anticostituzionale
Alessandro Criscuolo
  Alessandro       Criscuolo               
Presidente di Sezione della Corte di Cassazione, nato a Napoli il 15 luglio 1937, eletto dalla Corte di Cassazione il 28 ottobre 2008. Giura l'11 novembre 2008.

Paolo Grossi
Paolo Grossi
Professore ordinario di storia del diritto italiano, nato a Firenze il 29 gennaio 1933, nominato dal Presidente della Repubblica il 17 febbraio 2009. Giura il 23 febbraio 2009.
   Anticostituzionale
Giorgio Lattanzi
Giorgio Lattanzi
Presidente di sezione della Corte di cassazione, nato a Roma il 26 gennaio 1939, eletto dalla Corte di cassazione il 19 novembre 2010. Giura il 9 dicembre 2010.
        
Aldo Carosi
Aldo Carosi
Consigliere della Corte dei Conti, nato a Viterbo il 30 giugno 1951, eletto dalla Corte dei Conti il 17 luglio 2011. Giura il 13 settembre 2011
        
Marta Cartabia
Marta Cartabia
Professore ordinario di diritto costituzionale, nata a San Giorgio su Legnano (Mi) il 14 maggio 1963, nominata dal Presidente della Repubblica il 2 settembre 2011. Giura il 13 settembre 2011.
         Anticostituzionale
Sergio Mattarella
Sergio Mattarella
Avvocato, nato a Palermo il 23 luglio 1941, eletto dal Parlamento il 5 ottobre 2011. Giura l'11 ottobre 2011.
        Anticostituzionale
Mario Rosario Morelli
Mario Rosario Morelli
Presidente di Sezione della Corte di Cassazione, nato a Roma il 15 maggio 1941, eletto dalla Corte di Cassazione il 18 novembre 2011. Giura il 12 dicembre 2011.

Giancarlo Coraggio
Giancarlo Coraggio
Presidente del Consiglio di Stato, nato a Napoli il 16 dicembre 1940. Eletto dal Consiglio di Stato il 29 novembre 2012. Giura il 28 gennaio 2013.

Giuliano Amato
Giuliano Amato
Professore emerito di diritto pubblico comparato, nato a Torino il 13 maggio 1938, nominato dal Presidente della Repubblica il 12 settembre 2013. Giura il 18 settembre 2013.
        Anticostituzionale 

8 agosto 2013

*UN CASINO TREMENDO! MA NESSUNO CI HA ANCORA PENSATO

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