Io ho il diritto di fischiare contro chi mi pare piace. Se si può fischiare in teatro come disapprovazione non vedo perché non si possa fischiare contro l'inno nazionale. Soltanto un emerito venditore di pentole come Matteo Renzi poteva dire che l'inno nazionale non si fischia.
L'inno nazionale si ha il diritto di fischiarlo quando uno non si sente rappresentato da uno Stato di cui non si sente affatto cittadino perché non ha scelto lui la propria cittadinanza. Fischiare l'inno nazionale è dunque una giusta manifestazione di ribellione.
A parte questa considerazione generale, nello specifico l'inno di Mameli (scritto da un povero ragazzo morto a 22 anni mentre si illudeva di cambiare il corso dela storia morendo da inutile martire) è veramente ridicolo nel suo contenuto. Ampolloso e vuotamente retorico. "Stringianci a coorte, siam pronti alla morte...". Io non sono pronto alla morte. La vita è mia e non sono disposto a buttarla via per gli altri. "L'Italia chiamò...". Io non ho mai sentito alcuna chiamata da parte dell'Italia. E l'avrei rifiutata. La patria uno deve poterla scegliere perché la patria è dove si sta bene. E anche dopo averla scelta, ammesso che la si possa scegliere, perché dovrei sacrificare la vita per gli altri? Da notare come tutto l'inno sia un'esaltazione di una chiamata alle armi. "Fratelli d'Italia...". Ma chi li conosce questi fratelli? Chi mi rappresentano? L'Italia è sempre stata divisa più di ogni Stato europeo tra diverse fazioni. Io mi posso riconoscere in una fazione e non in tutte le fazioni. Fratelli di chi? Fratelli dei camorridsti, dei massoni, dei ladroni pubblici e privati? Non mi sento nemmeno rappresentato da alcun partito politico. Come posso dunque sentirmi rappresentato da uno Stato che è una congerie di partiti ladroni? E poi chi erano "i fratelli d'Italia" per il ragazzo Mameli? Erano I FRATELLI MASSONI. Io non sono massone e dunque anche per questo non mi riconosco in tale inno. La massoneria oggi è solo un'associazione per loschi affari e forti raccomandazioni. Una mafia di diverso tipo.
Per quanto riguarda poi la musica dell'inno di Mameli, credo che non potesse essere peggiore di quella composta da Michele Novaro. E' insulsa e ridicola. Manca di solennità.
Da notare come gli inni nazionali siano un'esaltazione parossistica dello Stato, sino a giungere, in quello francese, ad immagini così cruente da essere ripugnanti nella propaganda della violenza. Nell'inno francese si legge: "che un sangue impuro imbeva i nostri solchi". I nemici avevano un sangue impuro. Dunque solo i francesi hanno il sangue puro? E quando è puro il sangue?
In quello inglese si dice: Dio salvi il re (o la regina) e lo (o la) mandi vittorioso(a)....Anche qui il richiamo alla guerra. E poi notare il ridicolo: in effetti erano il re o la regina a mandare gli inglesi in guerra mentre essi se ne stavano tranquilli nelle loro sfarzose dimore e non avevano bisogno di essere salvati in guerra.
In quello inglese si dice: Dio salvi il re (o la regina) e lo (o la) mandi vittorioso(a)....Anche qui il richiamo alla guerra. E poi notare il ridicolo: in effetti erano il re o la regina a mandare gli inglesi in guerra mentre essi se ne stavano tranquilli nelle loro sfarzose dimore e non avevano bisogno di essere salvati in guerra.
In quello tedesco si dice: "La Germania soprattutto, soprattutto nel mondo". Non vi è che dire. Questo è il colmo.
Uno che abbia testa ha il diritto di fischiare questi inni nazionali.
Ma anche se fossero pregevoli nel contenuto e nella musica non si può e non si deve mai nascondere e mascherare dietro un inno nazionale un dissenso da uno Stato di cui non si è scelta la cittadinanza.
3 commenti:
E se si pensasse a un inno per gli apolidi?
L'Inno tedesco non dice più "La Germania sopra tutto". Queste parole sono state abolite. Prima di scrivere bisognerebbe studiare e informarsi
Hanno lasciato ipocritamente solo la terza strofa a partire dal 1945. La musica è rimasta la stessa ed è del grande musicista Haydn che nel 1797 compose un inno in onore dell'imperatore asburgico Federico II. Ma la musica dell'inno è bella perché tratta a sua vota dall'adagio cantabile del quartetto op. 76, n 3 dello stesso Haydn.
Poiché nelle manifestazioni internazionali non si cantano mai le parole ognuno in cuor suo può pensare di cantare la prima strofa. Nella nazionale di calcio si è sicuri che i calciatori cantino la terza strofa e non la prima?
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