mercoledì 13 gennaio 2016

TORNA A CASA LAIKA! ULTIME NOTIZIE SU LAIKA SINO AL GIORNO 14

Credo che per qualche giorno non scriverò. Non ho la mente libera per occuparmi d'altro. Laika ha 14 anni. Il 2 giugno del 2003 mi telefona la moglie dell'allora mio migliore amico per dirmi che aveva trovato un cane sanguinante di fronte alla porta della sua cantina (sottostante ad un palazzo per ricchi o benestanti). Era preoccupata questa megera (ginecologa di pessima fama) solo del fatto che il cane avesse sporcato (defecato) di fronte alla propria cantina. Le diedi subito l'indirizzo di un ambulatorio veterinario. Risposta: io lo lascio lì e me ne vado. Se non fosse stato un giorno festivo (con conseguente assenza del portinaio) si sarebbe rivolto a questo o per sbatterlo in strada o per farlo finire in canile municipale. Maledetta. Sapeva che avevo già un altro cane (leggere  la sua storia con la parola chiave Billo dopo il mio nome e cognome. Billo mi ha lasciato nel 2009 a 12 anni per insufficienza renale dopo che gli allungai la vita di otto mesi con due flebo di 500 cc. ogni giorno domiciliarmente). Naturalmente dopo l'incontro con Laika si è rotta per sempre l'amicizia. Non avevo mai sopportato la presenza di quella donna, unicamente interessata ad esibire il suo benessere economico con abiti cosiddetti firmati e cene in casa per ulteriore esibizione. Mi dovetti fare aiutare da una signora  dello stesso palazzo per caricare il cane nella sua auto e ricoverarlo (ma era una femmina a cui mesi subito il nome Laika) in una clinica veterinaria, dove rimase un mese per frattura di una gamba ed emorragia interna. Ogni giorno con la mia compagna andavo a trovarla per darle un'ora di libertà nel parco della clinica S. Giuseppe e farle fare amicizia con Billo. Poi, non trovando migliore sistemazione la presi io in casa. Quando fu trovata, mi dissero dei veterinari della clinica, doveva avere almeno un anno. Meticcia  con possibili ascendenti di pastore scozzese o collie. Laika doveva avere avuto in triste passato, certamente non randagia ma maltrattata e perciò fuggita, perché si allontanava da chiunque cercasse di avvicinarsi a lei. Aveva una tremenda paura dell'essere umano. Ma per strada raccoglieva sempre dei complimenti o dei sorrisi per la sua bellezza e per il suo viso così buono da ispirare simpatia. E' vissuta bene e tranquilla sino alla 3 di notte del 12 (ieri l'altro) quando ebbe tremende convulsioni sul letto. Qualche ora prima era uscita con me e la mia compagna (ora moglie dall'anno scorso), per la solita passeggiata serale. Alle 20 aveva mangiato normalmente. Nessun segno premonitore. Anzi, aveva giocato in strada con due cani (maschio e femmina) di sua simpatia (eccezioni perché non ha avuto mai simpatia per altri cani, tenendoli a distanza con il mostrare i denti, ma priva di spirito aggressivo). Ho chiamato a quell'ora un taxi per portarla nella clinica con ricovero. Subito esami del sangue: reni (creatinina), fegato, glicemia, azoto, tutto nella  norma. E allora la causa?  Non si sa. Due ipotesi:un tumore alla testa o un fatto vascolare esploso con l'età. Si possono curare i sintomi ma non la causa. Appena arrivata in clinica fu sedata con una iniezione di valium. Vi è una sola Risonanza Magnetica (RM) veterinaria in tutta la Sardegna: e si trova solo nella Facoltà di veterinaria di Sassari. E a Cagliari non si trova nemmeno un veterinario specializzato in neurologia. Bisogna rivolgersi unicamente alla dott. Antonella Gallucci che però ha sede a Bologna dove lavora per conto della Facoltà di veterinaria, e ogni tanto viene a Cagliari per visite presso ambulatori. Mi domando che razza di organizzazione sia questa. E' possibile che nessun veterinario sardo, anche solo per interesse economico, non si sia specializzato in neurologia? Specchio dell'incapacità dei sardi, sempre pronti a presentarsi come vittime di altri mentre sono stati sempre vittime di se stessi. Vittimisti e colpevoli della loro miseria. Come esemplificherò storicamente in un mio prossimo libro. Ho dovuto interrompere la correzione e l'ampliamento delle prime bozze perché sono occupato mentalmente da Laika. 
Ieri mattina io e mia moglie siamo andati a trovare Laika ricoverata nella clinica del dott. Frongia. Ho domandato al dott. Frongia come mai solo a Sassari si trovi la RM e diversi veterinari non si siano messi d'accordo per comprare la macchina quotandosi a testa. Risposta: è difficile mettere d'accordo due sardi. 
Il dott. Frongia ci ha detto la mattina del 12 che potevamo riportare Laika a casa perché non si erano manifestate altre convulsioni. Ma appena ci vide presa dall'emozione uscì dalla grande gabbia e si ripresentarono in forma più leggera le convulsioni. Allora lo stesso  veterinario capì che era meglio lasciarla in clinica per iniziare una cura a base di un farmaco chiamato luminale (equivalente del gardemal) che serve per  bloccare le convulsioni. Si può curare il sintomo ma non la causa sconosciuta. Siamo tornati la sera evitando di farci vedere da Laika per evitare che le venissero nuovamente le convulsioni. Il veterinario ci ha detto che il farmaco incomincia a fare effetto dopo almeno due giorni. Ci ha detto che ha trattato centinaia di casi simili. Si convive con la malattia. E così, mentre sto scrivendo, attendo che questa mattina Laika ci veda nuovamente con la speranza che la nostra vista non le provochi per l'emozione delle convulsioni. Se non si presenteranno vuol dire che il farmaco sta facendo effetto. Ma ho paura che si ripresentino in casa la convulsioni quando rientrerà, nonostante l'ambiente familiare. Il gatto di casa di tre anni, Fortunello (così chiamato perché trovato piangente di notte in un cespuglio e abbandonato dalla madre dopo pochi giorni, forse perché malato) si è intristito e miagola perché non trova Laika, vicino alla quale dormiva sul letto. Si mette all'ingresso di casa  aspettando che Laika torni. Che tristezza. E che natura mal fatta. E vi è qualcuno che parla di disegno intelligente della natura. Meglio che mi stia zitto. Tre mesi fa è morto in casa un piccione femmina che avevo raccolto ferito con un'ala spezzata. Non poteva nemmeno fare un salto. Non era operabile, mi fu detto allora.  Oggi sarebbe stato operabile con nuovi ritrovati in fatto di anestetici. Ma è vissuto in casa 25 anni, in una stanza con il pavimento ricoperto di giornali.  Un piccione vive più di 20 anni e un cane a 10 incomincia ad essere anziano. Ma chi l'ha fatta una natura così mal fatta?  Anche questo dovrebbe fare riflettere. Torna a casa Laika, ti aspettiamo con tanto amore. Non farmi piangere. Rinviami il pianto per te.          
ULTIME NOTIZIE SU LAIKA
Dott. Gallucci

è normale che questa mattina Laika, avendo iniziato ieri a prendere il gardenal, non si reggesse sulle gambe posteriori  mentre ieri mattina si reggeva e voleva uscire dalla stanza della clinica dove è ricoverata, non avendo ancora preso il gardenal? Si tratta di un effetto superabile dopo alcuni giorni? Le abbiamo portato noi da mangiare e ha mangiato avidamente perché la scatoletta della clinica non le piaceva. Dopo avere bevuto molto. A causa del farmaco? Perché Laika non ha mai bevuto che poche sorsate dal piatto dell'acqua (non del rubinetto). Mi telefoni per favore. Sono stressato e non riesco e fare più nulla. I miei numeri sono 070/42...e 320/361....
 

Gent.mo Prof. Melis,
Il gardenale appartiene alla famiglia dei barbiturici per cui un effetto molto comune (e fortunatamente transitorio) è proprio una sedazione e debolezza. Dovrebbe scomparire nell'arco di 7-10 giorni. Anche l'appetito e la sete sono probabilmente legati al farmaco. Questi ultimi due aspetti potrebbero permanere anche nel lungo periodo.
Cordiali saluti
Antonella Gallucci

Gent. dott. ssa Gallucci,
stasera Laika si è rimessa in piedi (mentre la mattina non si reggeva) ed è stata portata fuori dell'ambulatorio da una veterinaria per farla camminare un poco all'aperto. Poi siamo arrivati io e mia moglie e l'abbiamo fatta camminare nella stanza. Ha mangiato e bevuto. Andiamo a trovarla di mattina e di sera. QUANDO VIENE A CAGLIARI? E' possibile che nessun veterinario di Cagliari sia anche neurologo? Io conoscevo come neurologo il dott. Toscano, che però ha lasciato la Sardegna. 

Il 14/01/2016 14:42, Antonella Gallucci ha scritto:
Gent.mo Prof. Melis,
Io sarò a Cagliari giovedì 21 e potrei andare nella Clinica Frongia alle 12.30. Il dott. Toscano purtroppo si è dovuto trasferire a Parma mentre io lavoro all'Università di Bologna e cerco di rientrare in Sardegna ogni 7-15 giorni.
L'unica specializzazione riconosciuta per diventare un neurologo specialista richiede un percorso europeo molto complesso che dura diversi anni, per cui è particolarmente complicato per un Veterinario sardo riuscire a passare tanti anni fuori dall'isola (e in parte all'estero) per ottenerne il titolo.
Ci sono però colleghi che magari hanno seguito qualche corso o studiato dai libri e aver fatto un po' di esperienza affine alla neurologia pur non essendo specialisti....provi a chiedere in clinica, magari conoscono qualcuno da indicarle....
Cordialmente
Antonella Gallucci 

Gent. dott.ssa  Gallucci
ieri mattina abbiamo portato Laika a fare pochi passi al sole vicino alla clinica. Ma appare intontita. Arriviamo e non ci fa le feste, gira per la stanza della clinica annusando dappertutto. Stasera non ha voluto mangiare ciò che le abbiamo portato ma ha bevuto nel suo piatto di casa tutta l'acqua minerale in esso contenuta portata da casa.  E' l'effetto del farmaco? Prende il luminal (barbiturico) all 8 e alle 20. Forse per questo la mattina, quando arriviamo, appare ancora intontita? Per quanto tempo dovrà pendere il luminal (e non il gardenal, equivalente al luminal) con il dosaggio di 2,5? Poi si va a scalare? Le convulsioni non si sono più presentate. Quando lei viene a Cagliari ha una particolare strumentazione portatile? Non posso portarla a Sassari per la RM. Sarebbe un viaggio stressante per Laika, e io non mi sento in grado di guidare. Sono  stanco e depresso. Mi consiglia di tenere Laika ricoverata sino al suo arrivo a Cagliari?  Dall'analisi del sangue risultano normali tutti i valori, ma aveva spesso in casa negli ultimi giorni la bocca aperta pur non avendo mai voluto il riscaldamento in casa, dove comunque non fa freddo. Che le costa telefonarmi  per superare questo infernale strumento spersonalizzante del computer? 070/42...   320 361....La mia vita è triste e senza Laika ancora più triste. Non voglio più cani per non soffrire. E poi ormai mi potrebbe sopravvivere.

7 commenti:

natascia prinzivalli ha detto...

Forza dolce Laika.

Anonimo ha detto...

professore,
è triste quello che ha scritto.
non voglio dire banalità, come "così è la vita".
lo sappiamo, la vita a volte è tristissima.
chi dice "così è la vita" accetta passivamente il destino, nel quale probabilmente crede.
coraggio. auguro a Laika di rimettersi.
saluti,
marco

Arnaldo ha detto...

Un uomo che si commuove e sa commuovere parlando della sofferenza inflitta agli animali denota nobiltà d'animo e merita rispetto e considerazione. Se i suoi accesi detrattori, prima di accusarlo di intolleranza e di estremismo per la franchezza del suo linguaggio, riflettessero onestamente sulle sue opinioni, si accorgerebbero che esse sono sempre frutto di analisi e fondate su elementi di verità. Arnaldo.

Anonimo ha detto...

Un uomo che si commuove e sa commuovere parlando della sofferenza inflitta agli animali denota nobiltà d'animo e merita rispetto e considerazione. Se i suoi accesi detrattori, prima di accusarlo di intolleranza e di estremismo per la franchezza con cui si esprime, riflettessero onestamente sulle sue opinioni, si accorgerebbero che esse sono sempre frutto di analisi e fondate su elementi di verità. Arnaldo.

Anonimo ha detto...

Concordo con Arnaldo.
In un primo tempo avevo scritto un commento lungo che poi ho cancellato perché volevo migliorarlo.
La vita è una presa in giro. Siamo qua per soffrire.
E madre natura, che Alfred De Vigny chiamava "matrigna" è sadica con le sue creature.
Un disegno intelligente?
Paradossalmente, quando vedo i documentari che mostrano come gli animali debbano campare in condizioni estreme (o per troppo caldo, siccità, desertificazione) o per troppo gelo, vivendo di stenti e morendo male, penso che se c'è un disegno è stato creato da un perverso maniaco pazzo e intriso di cattiveria.
E quindi preferisco pensare che non esista alcun disegno, altrimenti bisognerebbe sputargli in faccia.
E la storia del piccione mi ha commosso ancora di più.

Cecilia

Anonimo ha detto...

"Mi commuovono i fili d'erba!
I fiori della malvarosa
spuntati per aria,
sui tetti delle chiese,
sul ciglio delle cupole.
Lo spirito soffia dove vuole,
ma lì, ha dolcemente soffiato.
Mi commuovono perché credo
che in quelle umili piante
riviva qualche anima gentile.
E forse spero
che una parte di me
possa così durare
in questa luce."
Chissà perché leggendo il suo articolo sul "suo" cane Laika mi è venuta in mente questa poesia di Giorgio Vigolo, poeta misconosciuto del Novecento, che conosco dai tempi della Scuola Media. Magari c'entra poco con la malattia di Laika e con la sua sofferenza morale, ma me lo ha suggerito il cuore.
Spero tanto che la sua cagnolina possa superare la malattia o almeno possa non soffrire troppo.
Anton.

Alessio ha detto...

Professore, mi raccomando, stia bene!. Mi dispiace davvero sentirla così triste, lei è una persona intelligente e sensibile al tempo stesso e per questo si rende conto di moltissime cose, dell'insensatezza (o presunta tale) della vita, della stupidità di tante persone, in una parola del male. Lo diceva anche la Bibbia nel testo del Qohelet: "Dove aumenta la conoscenza, aumenta anche il dolore....". Le auguro con tutto me stesso di stare bene.......