Prima ci si libera di questa pazzia e meglio è. L'Italia negli anni 2000-2014 ha versato ai fondi comuni europei 213.018 milioni di euro (cioè circa 213 miliardi di euro) avendone avuto in restituzione 141.014 (cioè circa 141 miliardi di euro). Dunque ha regalato ben 72.004 milioni di euro (cioè circa 72 miliardi di euro). E' il terzo contribuente in assoluto ma il primo in rapporto alla popolazione. Inoltre ha regalato 58 miliardi di euro nel 2014 per il fondo salva Stati a favore di Grecia e Portogallo nonché delle banche spagnole. Mi domando chi ce lo fa fare. Vedere il quadro a partire dai 57 minuti di trasmissione. La gente, non informata, crede che i contributi europei siano soldi regalati all'Italia. Tutto il contrario. E' l'Italia che regala soldi ad altri Stati della follia dell'UE. Abbiamo una moneta straniera che è l'euro-marco, da quando nel 1999 tutte le monete nazionali hanno perso la flessibilità per essere ancorate e FISSATE al valore che ciascuna moneta in quell'anno aveva rispetto al marco. Se oggi si tornasse alla lira nulla cambierebbe nel mercato interno perché i costi si adeguerebbero necessariamente alla minore capacità di acquisto di una lira svalutata (si ipotizza un massimo del 20%) rispetto all'euro. Altrimenti le imprese chiuderebbero. Ma la svalutazione non è mai pari all'inflazione, che sarebbe di circa il 5%. Con una lira svalutata di incrementerebbero i prodotti italiani (con aumento dell'occupazione) mentre la Germania verrebbe messa in ginocchio perché non potrebbe competere con i prodotti italiani a minor costo. E per quanto riguarda il petrolio il suo costo oggi è così basso che non inciderebbe sul rapporto importazioni/esportazioni. Tanto più che il costo della benzina include per la maggior parte tasse e accise. Diminuisce il costo del petrolio ma non diminuisce mai il costo dei raffinati perché i governi debbono sempre fare cassa con tasse e accise, diminuendo le quali diminuirebbero i costi dei trasporti e dunque anche i costi dei prodotti. Tutto ciò considerato è chiaro che siamo governati da una congiura dei Pazzi. Si è coltivato il mito nefasto di un'Europa Unita che è soltanto l'Europa delle speculazioni finanziare, contro l'economia reale, in riferimento alla quale deve essere calcolato il valore della moneta. L'euro è una moneta artificiale costruita a tavolino da dei pazzi.
sabato 23 gennaio 2016
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2 commenti:
professore,
anche se il conte Kalergi è morto nel '72,
credo che oggi più che mai i governi e la commissione europea vogliano attuare il suo "piano" ( le virgolette sono d'obbligo perché mi sembra una cazzata, con tutto il rispetto per il conte ) e quello che il conte aveva in mente ( vedi i migranti )
è curioso sapere che il conte volesse per l'europa ( e forse per il mondo intero, visto che il "piano" era globale ) un'economia mista tra capitalismo e comunismo, che è un po' la politica economica adottata dai grossi partiti, come il pd.
la soluzione ? informare la popolazione, che ne prenda coscienza.
il potere, in fondo, è ancora ( o dovrebbe essere ) nelle mani del popolo.
saluti,
marco.
Mi dispiace contraddirla su un punto sig. Marco, ma per me (e non solo per me) il PD (soprattutto adesso con la guida di Renzi) è un partito totalmente capitalista. Infatti sta penalizzando completamente i lavoratori dipendenti con leggi come la Fornero, il Job-act che prevede anche i licenziamenti senza giusta causa e i controlli telematici a distanza sui lavoratori e poi con la diminuzione della democrazia tramite l'eliminazione del potere legislativo del Senato ecc. Per fare più in fretta le leggi che servono al Potere. Ma da quando l'Italia fa parte dell'Unione Europea, tutti i partiti che governano devono avere il beneplacito della Commissione Europea e dei paesi membri forti, quali la Germania e la Francia. Le quali regole sono totalmente di economia neo-liberista. Quindi se un partito politico non ha nei suoi programmi il neo-liberismo economico, cioè sfruttamento e eliminazione graduale totale dei diritti dei lavoratori dipendenti, l'Unione Europea non lo fa governare. Vedasi il caso Tsipras in Grecia. Era potenzialmente un partito "comunista" ma per potere continuare a governare ha dovuto accettare tutti i diktat dell'Unione Europea e si è trasformato di fatto in un partito di destra neo-liberista in campo economico-finanziario, tradendo così i propri ideali e la sua missione politica. Purtroppo di questa politica neo-liberista così deleteria se ne accorgono in pochi perché il Governo ha dalla sua parte i "media" che pompano continuamente soprattutto in televisione e poi anche perché in Italia ormai ci sono pochissimi lavoratori dipendenti e moltissimi lavoratori autonomi, disoccupati e pensionati, ai quali ultimi interessano poco le condizioni di asservimento e sfruttamento dei lavoratori dipendenti.
Anton.
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