martedì 7 novembre 2017

DUE VITTORIE DI PIRRO IN UNA SICILIA INGOVERNABILE E TERRA DI INVASIONE E DI MAFIA

Il centro destra canta vittoria con il suo 39,9 % e 36 dei 70 seggi, 5Stelle pure canta vittoria risultando il partito con maggiori voti ottenuti con il 34,7% dei voti e 20 seggi se non si considera la coalizione di vari partiti del centro destra. Il centro sinistra ha avuto il 18,7% dei voti con 13 seggi. Il centro destra, evidentemente con un premio di maggioranza di 6 seggi dato al candidato alla presidenza del partito o della coalizione risultante avere avuto più voti ha avuto un numero di seggi (36) maggiore rispetto a quelli che avrebbe dovuto avere risultando una netta minoranza in fatto di voti (39,9). Il numero 36 supera di un solo seggio la metà dei seggi dell'Assemblea (ridotti nel 2013 con sentenza costituzionale da 90 a 70). La maggioranza si regge su un solo voto e ognuno degli occupanti i 36 seggi può da solo ricattare questa maggioranza risicata. Vi è evidentemente  una ingiusta mancanza di proporzione tra il numero dei votanti e il numero dei seggi attribuiti per esempio a 5 Stelle considerando che il suo 34,7% avrebbe meritato un numero maggiore di seggi. E questa la chiamano democrazia. In realtà ha vinto il partito  dei non votanti con il suo 53%. Dunque mi domando che significato abbiano questi falsi risultati. Vi era un'occasione unica per manifestare la contrarietà ad una politica che ha visto proprio la Sicilia come maggiore terra di invasione dall'Africa. Su questo tema i 5 Stelle sono stati sempre vaghi e ondivaghi come al solito. I siciliani avrebbero avuto interesse ad andare a votare in massa per dare un segnale forte contro questo sgoverno che continua a favorire l'invasione dall'Africa, anche se poi gli invasori vengono ingiustamente smistati in tutta l'Italia. Per questo forse se ne sono fregati. La Sicilia meriterebbe l'indipendenza, ma nel senso che sarebbe meglio che sparisse dal resto d'Italia per non dovere più gravare sulle tasse pagate dalle altre Regioni. Tutta la sua storia dimostra che essa merita di essere governata dalla mafia. E' la Regione più corrotta d'Italia, la Regione più parassitaria. Se fosse indipendente sarebbe una Regione economicamente fallita. Si regge sulla corruzione dell'amministrazione pubblica e sulla mafia. Meglio perderla che tenerla. Solo sospendendo le garanzie costituzionali e abolendo le elezioni per commissariare la Regione con un regime dittatoriale e introducendo la pena di morte per i reati di mafia si potrebbe rigenerare la Sicilia. Non vi riuscì nemmeno Mussolini con il famoso prefetto di ferro Cesare Mori, il quale fu esautorato dal regime quando si scoprì che andava anche contro gli interessi di certi caporioni mafiosi collusi con il fascismo. Figuriamoci se la mafia possa essere estirpata con governi cosiddetti democratici, che in realtà nascostamente nelle elezioni hanno interesse ad avere anche i voti delle famiglie mafiose. E' un circolo vizioso tra mafia e politica nonostante tutta la retorica dell'antimafia. La morte di Falcone e Borsellino è servita a nulla. La mafia ora raramente uccide, ma ha cambiato tattica, si è, per cosi dire, interrata, opera nascostamente nel sottosuolo, mentre prima operava sul suolo. E continua a fare i suoi illeciti traffici anche favorendo l'invasione dall'Africa. Se il 53% si è astenuto dal votare vuol dire che ad esso fa comodo questo sgoverno del PD e dei suoi affini. Mentre aveva l'occasione di dare un segnale forte per liberare anche tutta l'Italia dalla sciagura dello sgoverno attuale che favorisce l'invasione e vuole aggiungere l'ius soli. Ma allora sarebbe meglio che fosse l'Italia a liberarsi della Sicilia.  

Spetta a noi far sì che i morti in guerra non siano stati inutili



Testo di Eva Vignelli



Il Piave mormorava. Oggi gli invasori sono chiamati “nuovi italiani”. E torna la domanda: sono serviti tutti quei morti? Se sono serviti, dipenderà da noi. Da quello che saremo pronti a fare per non tradirli. E quello che tutti quei morti ci dicono è che l’Italia è nostra. Non è di tutti o una semplice espressione geografica. E’ nostra. Degli italiani.
               

1 commento:

Daniele ha detto...

Bisognerebbe, lasciare tutti questi invasori africani in Sicilia, e non permette, poi, che nessuno raggiunga le coste italiane. Scoppierebbe, così, una guerra tra parassiti. Dopo qualche annetto, si potrebbe andar a vedere cosa resta:sicuramente un vantaggio per l'Italia tutta. Saluti professore, Daniele.