sabato 4 ottobre 2025

IL PARADOSSO DELLA STORIA

Israele deve ringraziare Hitler perché senza la persecuzione degli ebrei, con milioni di morti, non vi sarebbe stata la nascita dello Stato di Israele voluta in sede ONU. Era da prevedere che gli ebrei avrebbero incominciato a porre in atto una separazione dagli arabi della Palestina. D'altronde, complice la Chiesa cattolica, agli ebrei fu sempre proibito di diventare proprietari di terre in Europa per paura che, data la tradizionale separazione degli ebrei dal resto della popolazione nel rifiuto di molti di essi, non tutti, di integrarsi nella popolazione dello Stato dove erano presenti da secoli - costituendo pertanto dei ghetti dove potevano sentirsi presenti come comunità estranea alle leggi dello Stato in cui vivevano - potessero costituire un pericolo interno allo Stato. Non potendo acquistare terre gli ebrei furono costretti a vivere di solo commercio e a investire il danaro in altro danaro. Da ciò nacque la figura dell'ebreo usuraio capace persino di fare prestiti ai governi europei nelle guerre tra Stati europei. Bruno Bauer aveva pubblicato un libro intitolato La questione ebraica ove, cogliendo i motivi della ostilità nei confronti degli ebrei, richiedeva che essi si sentissero cittadini prima che ebrei, in modo che cessasse il loro sentirsi estranei allo Stato dove abitavano. L'ebreo Marx scrisse un libro avente lo stesso titolo del libro di Bauer. Replicando a Bauer, Marx riteneva, errando, che la questione ebraica sarebbe stata risolta con il passaggio da uno Stato capitalista ad uno Stato comunista, dove sarebbe scomparsa la proprietà privata. Nell'intervallo tra le due guerre molti ebrei si trasferirono in Palestina acquistando molte terre dagli arabi, che ingenuamente non seppero prevedere che gli ebrei della Palestina avrebbero costituito uno Stato, tanto più che non era mai esistito uno Stato nella Palestina, territorio facente parte delle terre conquistate dagli arabi, e che successivamente fece parte dell'Impero ottomano, che ebbe fine dopo la prima guerra mondiale. Subentrò la Repubblica turca fondata da Kemal Ataturk. Le potenze vincitrici commisero un grave errore nel non appoggiare la Grecia che aveva occupato, meglio sarebbe dire riconquistato, Costantinopoli, che era la capitale dell'Impero bizantino, erede dell'Impero Romano d'Oriente. Colpevole della fine dell'Impero bizantino nel 1453, con la conquista di turca di Costantinopoli da parte delle orde turche di Maometto II, fu l'Europa cristiana, anche dei papi, che lasciò sola Costantinopoli, che fu costretta ad arrendersi dopo  un feroce assedio costato migliaia di morti tra i difensori di Costantinopoli, che divenne Istanbul. Lo stesso errore fu fatto dopo la prima guerra mondiale. Ataturk riusci a sconfiggere la Grecia perché fu lasciata sola dalla Francia e dall'Inghilterra. Fu questo un grave, imperdonabile errore. Hitler preferì assurdamente che si costituissero delle brigate islamiche pur di averle come alleate contro gli ebrei. E' documentato storicamente che Hitler aveva richiesto che gli ebrei presenti in Germania e nelle terre conquistate si trasferissero in Palestina. Ciò non fu possibile perché la Palestina dopo il 1918 era diventata parte del protettorato esercitato dall'Inghilterra sulle terre che nel Medio Oriente avevano fatto parte dell'Impero ottomano. Ma non su tutte perché su altre, come la Siria, esercitava un protettorato la Francia. La grande chiesa di Santa Sofia fu trasformata in moschea, ma Ataturk proibì che divenisse moschea. Solo con Erdogan la trasformò nuovamente in moschea. Erdogan ha tradito la politica di Ataturk, che, volendo occidentalizzare e laicizzare la politica e i costumi della Turchia anche nell'alfabeto, proibì che le donne si coprissero la testa almeno negli uffici pubblici. Non ho mai capito perché Austria e Germania avessero accettato l'Impero ottomano come alleato. Nel 1948 l'ONU, accogliendo la commozione suscitata dalla persecuzione nazista, si sostituì all'Inghilterra, rinunciante al propettorato sulla Palestina.           

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